In realtà dentro me non c'è paura, in
realtà dentro me non c'è terrore, in realtà dentro
me non c'è desiderio di uccidere, in realtà dentro
me c'è solo la voglia di condividere un'esperienza
con voi.
Quando un bambino nasce e si affaccia
nel mondo, quel bambino è stupito della bellezza che
incontra. Io sono stupito della bellezza che
incontro quando scendo nelle vostre gole, quando
tocco i vostri organi respiratori, quando riesco a
raggiungere il vostro cuore; sono stupito dalla
bellezza che incontro dalla meraviglia di ognuna
delle vostre cellule.
Io dialogo con ognuna delle vostre
cellule, e il nostro non è un dialogo di morte, e il
nostro non è un dialogo di terrore, il nostro è un
dialogo di esperienza.
Da che mondo è mondo la morte è
sempre esistita su questo piano di esistenza, non è
certamente qualche cosa che arriva con me, io non vi
porto la morte, ma dialogando con le vostre cellule
io e le cellule insieme scegliamo una direzione
piuttosto che un'altra e così facendo io acquisisco
esperienza, e così facendo le vostre cellule
acquisiscono esperienza.
Quando voi siete bambini passate
attraverso quelle che sono malattie infettive, sono
malattie infettive attraverso le quali il vostro
sistema immunitario comincia a dialogare in maniera
potente, non tanto con la realtà nella quale è
immerso, ma piuttosto con il proprio codice
genetico; è un dialogo che serve al sistema
immunitario per scartare alcune cose e per tenerne
alte.
Allora ecco io – se volete darmi un
nome e cognome – più che un virus, sono una malattia
infettiva che contraete in età adulta.
Il bambino che prende la malattia
infettiva deve passarci attraverso e uscire
dall'altra parte e così è anche per voi: dovete
passarmi attraverso e uscire dall'altra parte,
sapendo però che nel frattempo il vostro sistema
immunitario ha compiuto un prezioso lavoro.
Per le vostre malattie infettive
esiste una cura che è il vaccino e forse, dal punto
di vista medico-scientifico, voi state facendo la
stessa cosa con me, io accetterò ogni vostra scelta,
accetterò che voi scopriate un vaccino, accetterò
che voi vi curiate naturalmente, accetterò che voi
non facciate niente e accetterò anche, come già sto
facendo, che voi dialogando con me scegliate la via
della morte. Non sono certo io quello che porta la
morte su questo pianeta, è qualcosa che fa parte di
voi da sempre.
Perché il bambino sceglie la malattia
infettiva? Perché il sistema immunitario può
calibrarsi alla sua frequenza. Infatti sono chiamate
malattie dell'infanzia, là, quando il bambino ha
bisogno di staccarsi dai suoi genitori.
Certamente il vostro sistema
immunitario è quello che viene sollecitato, ma non è
reprimendo i miei sintomi che voi guarirete, è
rinforzando la vostra struttura che voi potrete
passare attraverso me con – diciamo così – la giusta
conclusione.
Ognuno di voi nasce portatore di una
malattia infettiva e poi la può sviluppare o non la
può sviluppare e così è anche per me.
Non pensiate che io sia una condanna
divina per l'umanità, non pensiate che io sia una
macchinazione dell'uomo. Se anche fosse, io sono una
macchinazione potente che sta costringendo tutti
quanti e sedersi e a pensare.
Quando io entro dentro di voi mi
accorgo della bellezza di come siete fatti, le
vostre linee respiratorie sono fantastiche, sono
quelle che amo di più per adesso, ma poi quando
riesco a raggiungere il vostro cuore, lì io mi sento
in Paradiso.
Vorrei che voi vi sentiste con me in
Paradiso, anche solo per un momento. Stare nei
vostri cuori è un'esperienza che non ha prezzo.
Quando entro dentro di voi io posso
sentire i vostri canali energetici che non smettono
mai di lavorare.
Ora io sono solo un piccolo organismo
al quale avete dato un nome e cognome per
distinguerlo da altri organismi; io sono e ho scelto
di essere invisibile perché se fossi stato di una
misura differente, vi avrei fatto del male per
entrare dentro di voi. Tutta quanta l'umanità è
portatrice sana del mio ceppo, non perché io adesso
ti stia infettando, ma perché voi adesso avete
scelto che era il momento giusto per fare questa
esperienza. Ecco perché ci sono alcuni di voi che
pur non avendo contratto la mia malattia, la
distribuiscono in giro senza neanche saperlo.
Non combattetemi, accoglietemi! E la
maniera per accogliermi e sedervi a pensare.
Il vostro pensiero, si è il vostro
pensiero, quello che fa la differenza nel passare
attraverso me.
Anche se non vi verrà il raffreddore,
anche se non vi verrà la tosse, anche se il vostro
cuore batterà come è giusto che batta e non sarà
alterato dalla mia presenza, è il vostro pensiero
quello che farà la differenza. Perché se è vero che
voi create la vostra realtà attraverso il vostro
pensiero, allora ciò che io faccio è semplicemente
portarvi questa consapevolezza.
Il fatto che io ci sia e vi costringa
ad un cambiamento epocale, significa per il vostro
cervello trovare nuove strade. E la bellezza è che
io non conosco confini, posso arrivare dappertutto,
posso essere ovunque, ovunque, e ovunque… E quindi
questo cambiamento di pensiero non sarà un
cambiamento di pensiero che riguarda una sola
nazione, ma diventerà un cambiamento di pensiero che
riguarda tutta quanta l'umanità.
La macchina è già stata avviata e voi
avete schiacciato quel bottone! Se anche ci fosse
stato un chimico pazzo che ha deciso di infettare
tutta l'umanità, siete stati voi a dare
l'autorizzazione che questo accadesse.
E quindi ciò che vi fa passare
attraverso questa malattia infettiva dell'essere
umano adulto è la tranquillità. Quando un bambino
piccolo si ammala, voi cercate di tenerlo
tranquillo, lo tenete al riparo, non gli fate
prendere aria, cercate di lenire i sintomi della
malattia, fino a quando non sarà guarito.
È così anche per me. Sì è vero, voi
mi chiamate con questo nome, in realtà io sono una
malattia infettiva dell'essere umano adulto. Ed è
vero che io non tocco i bambini, i bambini hanno già
il loro sistema immunitario tarato per affrontare
ciò che devono affrontare. Adesso è tempo che voi
facciate la stessa cosa come esseri umani adulti.
In realtà io non sono né buono né
cattivo, in realtà io non sono qui per portare la
morte, in realtà io non sono qui per seminare
terrore, in realtà io sono qui perché è la vostra
coscienza che ha prodotto la mia esistenza.
Il fatto di abbracciarvi o non
abbracciarvi, può limitare il danno – sì – ma non la
mia presenza e questo significa che gli esseri umani
hanno deciso di imparare a vivere attraverso la voce
della loro coscienza, perché se adesso le misure di
sicurezza prese sono quelle dell'isolamento, da
quell’isolamento vedrete che nasceranno nuovi modi
di riuscire a pensare. Non perché voi siate
costretti a farlo, ma perché la mia presenza
modifica il vostro sistema immunitario e vi permette
di modificare anche il vostro pensiero.
In realtà è così che io sono!
Grazie per avermi dato voce… non era
previsto che qualcuno mi desse voce, ma una scelta
nuova già lì è stata compiuta.
Grazie.
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