)*(Stazione Celeste)
Il seguente articolo è di complemento alla News-letter del 30 maggio 2010
Nuova previsione a lungo termine dal GNFE sull’aumento dell'attività sismica e vulcanica dal 2010
PREVISIONI A LUNGO TERMINE DELL'ATTIVITà SISMICA E VULCANICA
L'individuazione di una ciclicità nell'attività sismica e vulcanica e la loro
correlazione con l'attività solare e gli altri processi cosmici è di grande
importanza per la comprensione delle interazioni di diversi fattori cosmici e
geodinamici e la creazione di un unico sistema concettuale di interazione tra
cosmo e terra. La fig.2 mostra le previsioni grafiche per un periodo che va fino al 2018 dell'attività solare,e dall'attività sismica e vulcanica.
Come si vede dalla figura, non è presente la curva dei numeri di Wolf nell'indice della attività solare, ma il grafico delle variazioni della costante solare, perché proprio questa caratteristica rappresenta l'energia sprigionata. (Va osservato che la costante solare ha un'alta correlazione con i numeri Wolf)
Fig.2.
Grafici di
previsione attività solare, attività sismica e vulcanica.
Nella Fig.3. è illustrato il
grafico che caratterizza il movimento del polo geomagnetico. Come si vede nel
grafico, dalla fine degli anni '90 la velocità di deriva del polo geomagnetico è
aumentata di cinque volte rispetto al 1980. Questo fatto può testimoniare i
cambiamenti considerevoli nei processi energetici del nucleo della Terra, che
costituisce il campo geomagnetico del nostro pianeta.
Il campo magnetico terrestre (e la superficie del campo magnetico) è approssimativamente un dipolo magnetico, con il polo S del campo magnetico vicino al polo nord geografico della Terra e l'altro polo N del campo magnetico vicino al polo sud geografico della Terra. Una linea immaginaria che unisce i poli magnetici sarebbe inclinata di circa 11,3 ° rispetto all'asse di rotazione del pianeta. La causa che genera il campo può essere spiegata dalla teoria della dinamo. I campi magnetici si estendono all'infinito, anche se sono più deboli più lontano dalla loro fonte. Il campo magnetico della Terra, che si estende di fatto per diverse decine di migliaia di chilometri nello spazio, è chiamato magnetosfera.
La forza del campo sulla superficie della Terra varia da meno di 30 microtesla (0,3 gauss) in un'area che comprende la maggior parte del Sud America ed il Sud Africa fino ad oltre 60 microtesla (0,6 gauss) attorno ai poli magnetici nel Canada settentrionale, nel sud dell'Australia ed in parte della Siberia.
Il campo è simile a quello di una barra magnetica. Il campo magnetico della Terra è in gran parte causato da correnti elettriche nel nucleo liquido esterno. Il nucleo della Terra è più caldo di 1043 K, la temperatura del punto di Curie in cui gli orientamenti degli spin all'interno del ferro diventano randomizzati. Tale randomizzazione provoca la perdita della magnetizzazione.
La Convezione di ferro fuso nel nucleo esterno liquido, assieme ad un effetto Coriolis causato dalla rotazione planetaria globale, tende ad organizzare queste "correnti elettriche" in rotoli allineati lungo l'asse polare nord-sud. In questo fluido scorrono, attraverso il campo magnetico esistente, le correnti elettriche sono indotte, che a sua volta creano un altro campo magnetico. Quando questo campo magnetico rafforza il campo magnetico originale, si crea una dinamo che si sostiene. Questa è chiamata la Teoria della Dinamo e spiega come il campo magnetico della Terra sia sostenuto.
Le informazioni appena date dimostrano la comunicazione diretta della formazione del campo magnetico della Terra con i processi nel suo nucleo esterno ed interno.
In conformità con la teoria di Herndon, JM (1993) il nucleo della Terra è il naturale "reattore nucleare", che è la principale fonte di energia interna della Terra [[Herndon, JM (1993) Feasibility of a nuclear fission reactor at the center of the Earth as the energy source for the geomagnetic field. J. Geomag. Geoelectr. 45, 423-437].
Secondo V.E. Khain e E.N. Khalilov (2009), il miglioramento dei processi nel "reattore nucleare" al centro della Terra ha favorito l'accelerazione della deriva dei poli magnetici della Terra, a partire dal 1990. L'attivazione del "reattore nucleare" ha portato all’accelerazione di flussi convettivi sia nel nucleo esterno che nel mantello. Com’è noto, i flussi convettivi sono la principale forza motrice del movimento delle placche litosferiche. Così, secondo le opinioni degli autori, la catena di interconnessione dei processi chimico-fisici dalla Terra alla litosfera spiega l'aumento dell’attività sismica e vulcanica a partire dal 2010 con il massimo nel 2013-2015.
D'altra parte, come è noto, il campo geomagnetico forma il peculiare schermo magnetico che impedisce la penetrazione della radiazione solare, comprese le particelle cariche di alta energia sulla superficie della Terra. Allo stesso tempo nel campo delle calotte polari ci sono le cosiddette cuspidi - i fori polari. Per questo motivo il materiale proveniente dal vento solare e dallo spazio interplanetario è rivolto verso di loro, ossia la sostanza additiva e l'energia hanno iniziato ad entrare nei campi polari portando al "riscaldamento' delle calotte polari. Le variazioni della posizione dei poli geomagnetici porta allo spostamento delle cuspidi. E’ naturale che questo processo provochi un riassetto del sistema dei cicloni ed anticicloni nel nostro pianeta che porta alle forti fluttuazioni del clima globale.
Fig.6.
Il calendario delle previsioni di un aumento essenziale dell'attività sismica e
vulcanica.
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Articolo in lingua originale:
http://www.seismonet.org/page.html?id_node=130&id_file=97
Tradotto da Michela e Marco per stazioneceleste.it