)*(Stazione Celeste)
Una Stazione Celeste ben radicata Intervista a Pietro Abbondanza L' ideatore della Stazione Celeste *Questa è la versione integrale dell'intervista fatta nel 2006 e pubblicata sul n.54 di Psicodinamica, periodico del centro ISPA di Milano
Caro Pietro parliamo dell’Ascensione: potresti definire questo passaggio così importante per la Terra e per l’Umanità?
Non penso sia possibile spiegare razionalmente questi concetti, anzi secondo me proprio non si può fare. Più m’inoltro in questo terreno, più certezze cadono, più percepisco la limitazione della mente. Non siamo pronti a spiegare tutto questo a livello scientifico ma neanche a livello filosofico. A mio parere possiamo soltanto tentare di dare delle interpretazioni, facendo riferimento ad un modello concettuale che spieghi un certo fenomeno, pur sapendo che essendo tale ha una serie di limiti. Il primo fra tutti è che esso ci da una rappresentazione parziale e distorta della Realtà, una Realtà così complessa che non potrà mai essere spiegata dalla nostra limitata mente. La teoria della reincarnazione, ad esempio, non dovrebbe essere vista come una verità assoluta, ma come un modello concettuale, un modello che già ormai da diverso tempo è stato soppiantato dal concetto di “se multidimensionale”.
Questo avviene perché il modello che si usa per spiegare un fenomeno dipende dalla capacità stessa dell’individuo di comprenderlo, e mano mano che essa evolve i modelli cambiano. Se nelle sedute medianiche del diciannovesimo secolo si fosse parlato di multidimensionalità anziché di reincarnazione, nessuno l’avrebbe compresa, oggi se né può parlare perché l’uomo ha le basi intellettuali per comprenderla, ma essendo anch’esso un modello è comunque destinato nel tempo a diventare obsoleto.
Pertanto dati i forti limiti che hanno i modelli per spiegare un fenomeno come quello dell’ascensione, anziché far ricorso a complicate teorie non dimostrabili preferisco far ricorso a sintesi e semplicità dicendo che per me essere in Ascensione significa aver scelto di elevare gradualmente nel tempo il proprio livello vibrazionale, il che implica una crescita armonica della propria coscienza, una visione spirituale ed etica della vita ed un profondo rispetto per l’altro e quando tutta l’umanità avrà fatto questa scelta il mondo cambierà e la Terra diventerà un Paradiso, tutto qui.
Da cosa si può essere frenati quando si è scelti di percorrere il cammino spirituale?
Ci sono alcune incoerenze che vedo intorno a me: ci sono ad esempio quelli che vedono ovunque complotti e nemici, ma chi si trova in un cammino spirituale dovrebbe sapere che esse sono una proiezione di quel nemico che è dentro di noi. Tutti noi che siamo in questo percorso lo sappiamo, parliamo di proiezione, di specchi, ma poi nella realtà dei fatti per alcuni le cose vanno in modo diverso e allora prolificano siti che parlano di forze oscure, di apocalissi, complotti contro gli umani e d’incarnazioni del male. Ed oltre all’ombra che proiettiamo fuori, dentro di noi c’è anche una “luce artefatta” che dobbiamo monitorare, mi riferisco al cosiddetto “ego spirituale”, cioè quella nostra personalità che si maschera sotto le sembianze di spiritualità e ci fa sentire onnipotenti, e ci fa riempire la bocca di tante belle parole d’amore universale ma se poi provi a contraddirlo sono guai.
Come non lasciarsi prendere dall’ego spirituale?
I messaggi “celesti” ci dicono di Vedere l’altro come una parte di te, non un fratello, perché tra fratelli ci si azzuffa, ma come un figlio, cogliendo in lui la sua parte bambina. Questo ci permette di rimanere ancorati alle emozioni ma di trasformarle, di non vivere come robot programmati per un’Ascensione senza cuore. Quando siamo di fronte a qualcuno che ci fa arrabbiare abbiamo tre scelte: possiamo arrabbiarci più di lui, o distaccarci ma chiudendo il cuore, oppure vedere il bambino che è in lui e amarlo.
Questo lo spirito per affrontare il 2012, allora?
"Loro" dicono che è questo, e lo credo anch’io, ma a riguardo del 2012 premetto che ne io ne altri possiamo sapere con certezza cosa accadrà in quell’anno. Molti dicono che ci sarà un passaggio dimensionale, ne io ne "Loro" su questo passaggio possiamo dare certezze temporali, alcuni messaggi dicono che verrà in questa vita, altri dicono che per fare questo cambiamento dimensionale occorre passare per la morte fisica.
Io credo che per alcuni parlare d’Ascensione con il corpo sia solo un modo per esorcizzare la paura della morte. Io vado molto cauto, in questo campo, poiché non abbiamo certezze, anzi più vado avanti nel mio percorso di crescita spirituale e più esse cadono. Pertanto da parte mia preferisco mettere dubbi, piuttosto che radicare certezze.
Alcuni parlano di questa scadenza, il 21.12.2012, ma io non sento quella data così radicale, per me il 2012 è solo un simbolo che rappresenta la fine dei “tempi” e l’inizio di un nuovo tempo, ma questo non significa che ciò dovrà necessariamente accadere in quella data, ogni individuo ha le potenzialità per avere il proprio 2012 personale, e molti l’hanno già avuto, il mio c’e stato nell’agosto del 2001 da allora la percezione del mio tempo è molto cambiata, prima la dimensione del presente era per me per lo più sconosciuta e mi trovavo a vivere altalenando tra il passato e futuro, da allora invece ho iniziato ad assaporare la gioia di vivere in questa nuova dimensione, e viverla mi ha permesso di comprendere quanto essa sia correlata al nostra capacità di sentirsi in armonia con ciò che ci circonda, e ciò mi ha fatto vedere che quanto più restringiamo la forbice “passato-futuro” della nostra percezione del tempo tanto più ci armonizziamo con il tutto, e quindi meno ci influenzano i traumi del nostro passato, e più diminuiscono le nostre paure per il futuro, meno ci interessa sapere cosa accadrà nel 2012, la paura della morte svanisce, e addirittura non è neanche più così importante sapere cosa ci sarà dopo la morte fisica, anche se dovesse finire tutto, quando si vive nel presente questo non è più un problema.
Sia chiaro che non sto dicendo che io riesco a vivere in un totale presente, ma che da allora ho acquisito la consapevolezza di quanto il mio stato di benessere sia correlato con la mia percezione del tempo, più ci avviciniamo al “qui e ora”, e meno programmiamo razionalmente la nostra vita, e più la nostra vibrazione si alza, fino a raggiungere la massima vibrazione nel momento presente in cui diventiamo dei veri e propri “risuonatori coscienti di Luce”. Volendo si potrebbe fare un parallelo tra questo mio modello interpretativo della realtà e la teoria della relatività, anche lì c’è una interazione tra luce (cioè energia) e tempo, ed è proprio alla velocità della luce che il tempo si ferma, come per noi quando vibriamo alla velocità della Luce divina. Cercare di centrarsi in ogni momento nel "qui è ora" è un riferimento a cui ogni ricercatore spirituale dovrebbe tendere, in teoria è facile a dirsi poi nella pratica lo è un po' meno perché la vita, man mano che la tua capacità di centrarti nel qui e ora aumenta, ti mette davanti prove sempre più difficili, ed in fondo è normale che sia così poiché se fossimo sempre nel "qui e ora" la nostra presenza su questo piano non avrebbe più senso, avremmo raggiunto la perfezione in questo piano e naturalmente ci sposteremo verso altri.
Quindi il 2012 è una data che tu vedi soprattutto come una metafora?
Certo. E’ importante per comprendere un po’ di più la realtà che ci circonda imparare a leggere certi avvenimenti come metafore di un qualcos’altro che si sta manifestando su differenti piani.
Prendiamo l'11 settembre (11.9.2001), quell’evento può essere visto come una grande metafora di qualcosa che nel tempo si sta manifestando anche all’interno dell’individuo, guardiamo le 2 torri di Manhattan che erette nel centro del potere mondiale, formavano un grande 11, e l’11 possiamo vederlo come il simbolo della dualità, e la manifestazione del crollo di questo simbolo si trasferirà nel tempo anche nei singoli individui che inizieranno a percepire la realtà in modo meno duale, e questo già ora molti lo stanno facendo. Ma perché ciò accadesse l’umanità ha dovuto compiere prima altri passi.
Sempre a livello simbolico uno di questi è l’atterraggio sulla Luna dell’apollo 11 nel 69, la Luna simbolo dell’energia femminile, e l’umanità per la prima volta da lassù ha potuto vedere la Terra da lontano e l’ha fatto con gli occhi della Luna cioè attraverso l’energia femminile, e ha visto una Terra senza quei confini politici generati dalle guerre alimentate dall’energia maschile, e ha visto una grande Madre, la Madre Terra, che ama incondizionatamente tutti i suoi figli, e guarda caso proprio in quegli anni si sviluppava il femminismo.
E poi esattamente 20 anni dopo, nell'89, c'è stato un altro importante evento: il 9 novembre (9.11.1989) è crollato il muro di Berlino, esso può simboleggiare la caduta del velo: una nuova visione per l’umanità al di là del muro delle ideologie create dalla mente. (Notare la ricorsività del numero 11 e del numero 9.)
Tutti questi eventi che da un giorno all’altro si sono manifestati su un piano simbolico più lentamente si manifestano anche su altri piani, prima su un piano di coscienza individuale e collettiva e di conseguenza poi anche su un piano materiale, e i tanti effetti innescati nella società da questi eventi sono presenti e misurabili nella vita di tutti i giorni.
Anche lo Tsunami, allora?
Si anche lo Tsunami, simboleggia una grande onda emotiva che si rompe, tutte quelle Emozioni per cui gli uomini fanno grandi sforzi per trattenere ma che ora si stanno sciogliendo in ognuno di noi, anche se a volte può accadere, se troppo trattenute, che esse possano manifestarsi all’interno di un individuo proprio come uno tsunami, ma c’è anche un’altra lettura che possiamo dargli: la rottura delle acque che ci annunciano la nascita della nuova Terra e della sua nuova Umanità…. ed ogni parto ha il suo travaglio.
E ad Internet, così fondamentale, mezzo imprescindibile per la Stazione Celeste, che lettura puoi dare?
Internet è la manifestazione ad un livello più materiale di ciò che sta avvenendo a livello spirituale nella coscienza collettiva, poiché “come cielo così in terra”, ogni cosa per manifestarsi totalmente deve manifestarsi su diversi livelli.
Se vogliamo possiamo trovare un parallelo tra lo sviluppo dei media e lo sviluppo spirituale dell’individuo nel passaggio tra la comunicazione “Broadcasting” di radio, cinema, televisione e stampa in cui poche fonti autorizzate trasmettono l’informazioni a molti che le recepiscono in modo passivo, ad una comunicazione “Multicasting”, quella di internet, in cui ogni singolo recettore può diventare un trasmettitore attivo, cioè una fonte di comunicazione. Questo sta avvenendo anche a livello spirituale, il paradigma delle religioni e delle sette in cui una fonte autorizzata trasmette la propria conoscenza spirituale ai suoi adepti che la ricevono passivamente, viene sostituito da un nuovo paradigma in cui ogni individuo “risvegliato” può ritrovare quella fonte di conoscenza e sapere spirituale dentro se stesso e scambiarla con altri fino a sentirsi parte integrante di una grande e unica anima…
A proposito di “risveglio”, vuoi dirci qualche cosa in più del tuo?
Il momento decisivo c’è stato il 22 luglio 2001 al G8 di Genova, io ero lì, e stavo dalla parte dei “no global”, c’era una guerra in atto tra polizia e no-global, e un ragazzo il giorno prima aveva perso la vita, lì ho drammaticamente assistito alla strumentalizzazione da parte di chi deteneva il potere delle singole parti, questa esperienza mi ha fatto vedere la cosa da una nuova prospettiva che era quella di osservarla senza identificarsi con nessuna delle parti. Subito dopo il G8 passai una settimana di crisi perché un mio importante punto di riferimento era crollato, quella fu la goccia che fece traboccare il vaso e mi fece comprendere interiormente che la contestazione e la lotta politica non avrebbero potuto risolvere i mali del mondo , poiché quelli che vedevo come mali del mondo non erano altro che un riflesso dei miei mali interiori, e che non si può sperare di vincere se si è in lotta contro se stessi. Credo che fu proprio questa comprensione a darmi le chiavi di accesso ad una nuova fonte di conoscenza, attraverso la lettura del “Ra material” in un sito internet che “casualmente” trovai qualche giorno dopo, questo materiale è ora disponibile anche su stazione celeste.
Il Ra Material” è, e non solo a mio giudizio, una tra più interessanti testi ricevuti via channeling mai pubblicati. Questo testo può essere considerato una vera e propria cosmogonia che attraverso una lunghissima serie di domande e risposte ci racconta della storia dell’umanità e ci parla del periodo che stiamo vivendo come il periodo del “raccolto” in cui tante anime se lo vorranno, dopo la morte fisica, avranno l’opportunità di passare dalla terza alla quarta densità di coscienza.
Leggere il Ra material mi ha riattivato antiche memorie della mia coscienza catapultandomi in una nuova realtà, tutto ad un tratto il mondo che percepivo intorno era cambiato, si era accesa una Luce in me che mi permise di avere una visione più espansa della mia realtà. Se fino a quel momento percepivo che c’era qualche cosa in più nella vita ma non riuscivo a vederlo, ora con questa Luce tutto diventava più chiaro e assumeva un senso.
Come le tessere di un mosaico tutte le percezioni della mia vita si riunivano per formare una nitida immagine.
E se prima dividevo il mondo in male e bene e in questa visione dualistica mi sentivo tra i buoni e gli altri erano i cattivi, ora vedo male e bene come funzionali, e la vita non la vedo più finalizzata alla ricerca della felicità ma come un percorso il cui vero scopo è l’espansione della propria coscienza che può avvenire solo attraverso l’esperienza, e proprio a questo servono il polo positivo e negativo della dualità: a far girare il motore dell’esperienza. Pertanto uscire dalla dualità non significa uscire dalla polarità, significa solo non identificarsi in una delle due parti vedendo l’altra come “cattiva” e quindi escluderla, anziché integrarla.
La mia prima fase del risveglio l’ho vissuto come se fossi tornato bambino, ero in un mondo magico, era cambiata la mia percezione del tempo e il primo anno è come se fosse durato dieci, come succede ad un bambino: tutto mi veniva dato magicamente. Poi un bambino cresce e gli viene chiesto di assumersi le sue responsabilità, lo stesso è accaduto a me, sono sceso a terra, più realista e più distaccato. Dopo un periodo in cui credevo che la magia sarebbe durata all’infinito, c’è stata una crisi da cui ora sono uscito trovando una nuova forza interiore in me, e soprattutto ho compreso che anche queste crisi sono necessarie alla crescita, e che indietro non si torna, mai!
E parliamo quindi della Stazione Celeste e di questi messaggi che fino ad ora, in questa nostra chiacchierata, abbiamo dato per scontati. Come è nata e di cosa si tratta?
Dopo aver letto il “Ra Material” ho fatto delle ricerche in internet e mi sono accorto che esistevano in tutto il mondo tantissimi siti e libri di messaggi canalizzate che parlavano di questo periodo di grande cambiamento per il pianeta e che avrebbe portato al risveglio della coscienza planetaria.
La conseguenza naturale della mia rinascita fu quella di voler condividere con altri questa mia esperienza, io che mi ero sentito da sempre un "pesce fuor d’acqua", ora con questa mia nuova consapevolezza sapevo che di pesci come me ne era pieno il mondo, e avevo voglia di gridare a tutti loro: “ehi Fratelli, ehi sorelle guarda che non siamo soli… di pesciolini come noi ne è pieno il mondo e soprattutto di acqua in cui nuotare ce n’è in abbondanza (sorriso), ognuno di noi è qui per un preciso motivo e l’unica cosa che dobbiamo fare è ricordarlo, poi tutto verrà da se”
E la creazione del sito www.stazioneceleste.it è stato proprio il principale mezzo che mi ha permesso di realizzare questo mio sentire.
Oltre ad essere un sito Stazione Celeste potrebbe essere visto anche come uno strumento energetico che lavora su un piano di coscienza collettiva, e in particolare quella degli italiani. Io sento che l’Italia darà un grande contributo per accelerare il risveglio planetario delle coscienze, e se ciò avverrà sarà anche grazie a siti come Stazione Celeste e a case editrici come Macroedizioni e Crisalide* che stampano tantissimi libri relativi al nuovo paradigma e tutto questo sta fortemente contribuendo all’abbattimento dei vecchi schemi e dei riferimenti individuali e collettivi.
Inoltre la Stazione Celeste funge da diapason per le tante persone che la frequentano: in quei momenti di crisi, necessari in un percorso spirituale, a volte leggere un messaggio inviato alla news-letter, può aiutarci a tirarci su, inoltre farlo sapendo che nello stesso momento ci sono tantissime altre persone che lo stanno leggendo ci fa sentire meno soli e ci da la forza per andare avanti.
A riguardo della Stazione Celeste vorrei precisare che anche se io gli ho dato la luce essa non è tutta frutto della mia opera, ma esiste anche grazie ad alcuni “Angeli” silenziosi che in un’ottica di servizio hanno deciso di dedicare parte del loro tempo libero per le traduzioni di messaggi in lingua e la gestione di sezioni del sito.
Parlami dei messaggi canalizzati: che cosa sono, da dove vengono e in cosa consiste la loro novità rispetto alle canalizzazioni di un tempo?
L'ipotesi di lavoro del progetto “Stazione Celeste”
è che esista
una saggezza universale cui ognuno può attingere personalmente
volgendo la propria attenzione al proprio Sé interiore
E quali sono queste cose?
Sintetizzando potrei schematizzarli in una serie di punti che mi vengono ora in mente:
In sintesi queste sono i principali punti in comuni alla gran parte del materiale canalizzato pubblicato su stazioneceleste.it
Rispetto alle canalizzazioni c’è una cosa che mi preme dire a tutti coloro che amano leggere questi messaggi, vorrei dire che loro lettura non deve essere vista come fine a se stessa bensì come uno strumento di crescita. Dico questo perché purtroppo, per esperienza personale so che non è sempre cosi. E a volte si è cosi impegnati a leggere e far circolare questi messaggi che ci si dimentica della vera ragione che ci ha spinge a farlo. Ogni persona che legge il messaggio dovrebbe essere un risuonatore attivo dei messaggi con cui entra in risonanza, cioè un amplificatore della vibrazione di luce contenuta nel messaggio stesso e quindi quando ci si sente in risonanza la saggezza contenuta nel messaggio essa va interiorizzata e poi riflessa attraverso la propria luce nella vita, diventandone così “un risuonatore cosciente".
Se invece dopo avere letto tanti messaggi ci sente infelici e poco soddisfatti della propria vita forse c’è qualcosa che non funziona… e se quindi ci accorgiamo che la loro lettura non ci aiutano a migliorare la nostra esistenza forse sarebbe meglio capirne i motivi o dedicarsi ad altro. Questi messaggi arrivano per sostenerci e ognuno nel suo percorso di crescita arriverà ad un punto in cui non avrà neanche più bisogno di leggerli perché il messaggio si sarà fatto carne in lui, ma quando quel giorno arriva non dovrà necessariamente abbandonare la Stazione Celeste, anzi sarà importante che rimanga perché la sua presenza eleverà la vibrazione collettiva di tutte le persone sintonizzate con quella frequenza e tutti ne beneficeremo
Un ultima domanda, hai detto che la coscienza/personalità del canale può interagire e condizionare il contenuto del messaggio. Tu come distingui la purezza del canale e del messaggio?
Come per chi li legge anche per chi li riceve è importante che vi sia coerenza tra il messaggio che si trasmette e la propria vita, cioè “predicare” bene e “razzolare” anche bene, perché è proprio la coerenza che ne limita la distorsione.
Da parte mia io certamente non pubblico tutto quello che mi arriva ma seleziono i messaggi secondo alcuni principi, in particolare non considero i messaggi che ci tolgono potere e quelli che ci allontanano dal presente, i primi sono quelli che dopo aver letto ti lasciano un senso di frustrazione e impotenza, e non mi riferisco solo ai messaggi apocalittici, ce ne sono tanti che parlano di pace amore e luce ma ugualmente attingono al tuo potere personale defraudandolo, e poi ci sono quelli che ti mettono in una situazione di attesa, ad esempio quelli che dicono che occorre attendere il verificarsi di un evento futuro affinché il cambiamento avvenga come ad esempio 2012 o l’atterraggio di massa degli ET, tutti questi messaggi ci limitano, ci deresponsabilizzano, ci allontanano dal presente dandoci l’illusione di aver bisogno di qualche cosa di esterno a noi.
Questi messaggi difficilmente li troveremo nella stazione celeste.
Un ultima domanda come è nato il nome Stazione Celeste e qual è il significato del suo simbolo?
Parliamo prima del simbolo, anzi dei simboli visto che la stazione
celeste ne ha due, uno di testa e l'altro di coda, il
primo
è una parentesi chiusa con a destra un asterisco:
)*,
dove l'asterisco, simboleggia la stella della "Stazione
Celeste" o, sarebbe meglio dire, delle "Stazioni Celesti",
perché
di Stazione Celeste non ce n'è una sola, anche se si chiamano in
modo diverso, o fanno cose diverse, l'intento che le muove è
comunque sempre lo stesso, sono disseminate in tutto il pianeta e
sempre più ne nasceranno, tante stelle intorno al pianeta la
cui luce trasmette il messaggio della nuova spiritualità. "Voi possedete la possibilità di aprire un cerchio che espande, e da' informazione, e il vostro modo è molto grande, ed è sostenuto dal piccolo seme d'oggi che diventa sempre più grande e più aperto: il centro d'informazione e di collegamento Celeste. Voi questo: una Stazione Celeste e il vostro modo di intervenire è la Stazione Celeste...
...e
voi siete questo e questo va realizzato..." |
Leggi anche l'intervista a Pietro Abbondanza pubblicata su Lifegate.it