)*(Stazione
Celeste)
Paul Selig
www.paulselig.com
Attraversare il
Muro
6 Giugno 2013
(Quella che segue è la trascrizione di una
canalizzazione data a New York il 6 giugno 2013. Canalizza Paul Selig)
Verbo io sono il Verbo. Perché ti conosci in un certo modo? Perché
rivendichi un’identità nella tua storia? Perché non riesci a vederti
come sei veramente? Questo è il nostro insegnamento per voi questa sera.
Oggi vogliamo che attraversiate i muri con la comprensione che i muri
non sono mai stati veramente lì, che gli ostacoli che usate per
proteggere voi stessi da quel che dite di volere sono stati creati da
voi e per voi e sono illusori.
In questa stanza non c’è nessuno che non sia libero di scegliere la vita
che vuole. Quando sapete che la vita che volete è un vostro retaggio,
rivendicate il regno. Ma il regno, come lo vedete, ha davvero poco a che
fare con quello che vi è stato insegnato a volere. Perciò dovete capire
la differenza qui, la vita che avete scelto fino a questo punto andava
d’accordo con i vostri insegnamenti: l’insegnamento di tuo padre,
l’insegnamento del tuo amante, quello di tua madre e tuo figlio, quello
di coloro intorno a te che ti hanno insegnato chi tu fossi. E tu hai
detto: “OK, ecco chi sono, me ne vado in giro secondo questi
insegnamenti.”
E
quello che pianificate, quello che ognuno di voi prevede e desidera
rivendicare, è in accordo con ciò che avete conosciuto. Sentite questo?
Potete predire il domani soltanto basandovi sulle informazioni di ieri.
E se l’informazione di ieri fosse inesatta? E se non avesse valore? E se
sapessi, una volta per tutte, senza ombra di dubbio, che sei padrone del
tuo stesso destino? Cosa cambierebbe? Sono queste le domande che dovete
porvi.
“Se qualcuno mi dicesse che posso, che cosa farei? Se pensassi di potere
davvero, che cosa mi permetterei? Se non ci fosse nessuno a dire che era
impossibile, quale sarebbe il mio vantaggio? Quale sarebbe il
riconoscimento del mio valore?” Se riusciste a capire che i muri che
proibiscono questo sono solo creazioni solide tanto quanto l’energia che
ha un impatto nella sua stessa creazione, potreste rendervi conto di
quanto falsa la struttura sia sempre stata.
Se guardate la mano di Paul, si muove dove c’era il muro. Il muro vibra,
è soltanto un gruppo di pensieri che si sono solidificati perché lo
avete concordato. Se cambiate idea e pensate che il muro non sia più lì,
l’impedimento all’amore, l’impedimento a creare una vita che dite di
poter avere, se il muro non è lì, siete liberi di attraversarlo.
Dal muro, però, traete un vantaggio. Voi credete di aver bisogno del
muro. “Il muro è lì per proteggermi dalla fantasia.” “Il muro è lì per
tenermi al sicuro.” “Quello era il muro di mio padre. Non dissentirò da
mio padre.” “Questo è ciò che crede il mio paese. Dobbiamo essere
d’accordo con il paese in cui viviamo.” E cementiamo il muro con la
nostra stessa vibrazione. Traiamo vantaggio da ciò che creiamo, perché
abbiamo acconsentito.
Quindi, se cambiate l’idea che una struttura, che è stata cementata e
percepita come solida, è veramente creata da un pensiero e una
convinzione proiettati dall’individuo o l’individuo in accordo con il
tutto, potete già vedere che il muro è un’illusione. È una struttura
vibratoria. Come vi occupate di una struttura vibratoria? Riallineate la
vostra vibrazione al livello in cui non concordate più con la permanenza
della struttura di cui vi occupate.
Capite questo?
Potete immaginare di alzarvi al di sopra di qualcosa. C’è un muro alto
due metri, perciò salite sul vostro pallone alto due metri e il muro non
è più un ostacolo. Se elevate la frequenza, non vi occupate di ciò che
si trova a una bassa frequenza. Il muro è un pensiero cosciente
proiettato nella forma fisica. Per riallineare la vostra vibrazione alla
consapevolezza che non dovete credere al muro, che anche il corpo fisico
in cui siete, che è anche vibrazione, può bypassare una struttura
fisica, avete cambiato vita e il vostro rapporto con la materia. Sì,
Paul, stiamo dicendo che le persone possono attraversare i muri, lo
intendiamo però in senso metaforico, perché questo è il livello di
istruzioni a cui state partecipando.
Cosa ferma questo giovane uomo che cerca di essere visto nel suo valore?
Che cosa afferma svalutando se stesso? Che cosa hai rivendicato per te
stesso, o tu, o tu, che ti impedisce di andare avanti? Qual è il muro
che hai creato e con cui concordi? Quando riallineate la vostra
vibrazione alla consapevolezza che non siete più in accordo con qualcosa
che ritenete vero perché ne sapete di più, la permanenza della struttura
inizia a sgretolarsi.
Paul sta vedendo I Vestiti Nuovi dell’Imperatore, la fiaba per
bambini. Tutti sapevano che l’imperatore era nudo, ma non ci credevano.
Soltanto una persona dovette dire, nella sua verità, nella sua
innocenza, “Vedo un uomo nudo davanti a me,” e, all’improvviso, la
struttura degli indumenti che tutti credevano fosse lì, perché doveva
esserci, non c’era più.
La metafora è pertinente.
Quello a cui credi è più forte di te, è più forte di te. Quello in cui
credi è più forte della vita, è più forte della vita. Quello che credi
sia una limitazione che non può essere guarita con la preghiera, con
l’allineamento o con il Verbo, non verrà guarito, perché così hai
concordato.
Lo capisci?
Ora, Paul è tutto coinvolto: “Avete detto che avrebbero attraversato i
muri.” Come abbiamo detto, la metafora è pertinente. I muri che create,
con cui vivete, sono vostre creazioni e voi concordate con esse. “Lei
non si sposerà mai. Lei non ha nessuna intenzione di sposarsi. So che
non mi sposerò mai,” e questo è l’accordo e il muro è stato rafforzato.
“Non sarò mai bravo quanto mio fratello. Non accontenterò mai mia
moglie. Mia moglie non sarà mai accontentata,” e lei concorderà con
questo e voi avete una struttura rafforzata con cui vivete.
Come passi oltre queste strutture? Come attraversi un muro? Voi sapete
una cosa, che la coscienza che emanate sa che è possibile. L’aspetto di
voi, la Verità Divina di chi siete, sa che è possibile. E in questa
consapevolezza, in questa consapevolezza, ricreate il vostro
allineamento e decidete, e noi sottolineeremmo decidete, che il
muro che avete visto come permanente non lo è stato mai, non lo è stato
mai, non lo è stato mai. Non è mai stato permanente. Lo credevate vero e
così lo avete reso.
Il genere umano non crede che non ci sarà mai la guerra. Questo è un
muro e il muro viene rafforzato ogni volta che viene costruita una
pistola, ogni volta che un trattato viene violato. Ogni volta che un
uomo alza una mano contro un altro uomo il muro viene rafforzato, viene
espresso e tutti concordano, “Non cambierà mai. Non può cambiare mai.
Noi non cambieremo mai,” e voi siete d’accordo e questa diventa la
vostra creazione.
Capite quello che stiamo dicendo?
Come cade il muro della guerra? Come si demolisce? Nella consapevolezza
che è una scelta, non
una necessità, ma una
scelta. Lo sentite? Non parliamo soltanto a voi, ma a coloro che
leggeranno le nostre parole o udranno la nostra voce. È una scelta.
Ottenete quello che volete. La vostra civiltà fa la Guerra e questo è
ciò che ottenete. “Io non voglio la guerra,” ma voi credete nella
guerra. E con questa convinzione continuate a reinvestire e rafforzare
proprio la cosa che dite di non volere.
Bene, Paul sta domandando: “Non possiamo far finta che la guerra non
esista, è futile.” Voi non fate finta che non esiste. Voi non conoscete
proprio la cosa di base e ovvia: che non c’è bisogno della guerra. Non
ce n’è bisogno. Voi credete ci sia un bisogno. Smettete di credere nel
bisogno e poi smettete di contribuirvi.
La povertà è una struttura. Vi contribuite ogni giorno con la vostra
difensiva, nel vostro credere alla mancanza, che dovete proteggere ciò
che avete, che non potete condividere con i vostri compagni. Chiunque
senta la nostra voce, e che ha più da dare di quello di cui ha bisogno,
perché non lo dà? Perché proteggi i tuoi risparmi? “Un giorno la banca
potrebbe fallire.” “Li devo proteggere per il mio futuro.” “Ho molti
figli, mi devo occupare di loro.” Ci sono bambini che di sera non
mangiano. Perché aspetti di donare agli altri quello di cui hanno
bisogno e li elevi alla loro frequenza così che possano conoscere il
loro valore con uno stomaco pieno?
Perché aspetti?
Voi credete nel muro. “Non sarà cambiato.” “Il governo è corrotto. Non
sarà cambiato.” “La chiesa sbaglia. Non sarà cambiata.” La credenza che
non sarà cambiato/a fa tanti danni al mantenimento dello status quo,
all’allinearsi ad esso, di fatto, quanto tentare di abbatterlo.
La realizzazione che può essere cambiato, che potete rivendicare il
cambiamento, e rivendicando il cambiamento contribuire in modo
produttivo al cambiamento, chiama a voi la possibilità. Se volete
conoscere l’insegnamento del Cristo, lo state ascoltando stasera. Voi
create e a voi ritorna ciò che create. “Con la misura con la quale
misurate sarete misurati” e questo include tutto il ciarpame che dite di
non volere.
Questo include tutto.
Perciò, che utilità hai tu, tu che ascolti le nostre parole? Tu che
dici: “Beh, forse.” Voi siete missionari, in uno strano modo, e chi ha
una missione ha una missione molto semplice: cambiare idea.
Semplicemente cambiare idea. Cambiare idea per quello che può essere,
così da rivendicare il regno, così da rivendicare una nuova possibilità,
così da rivendicare la verità. E la verità è: il muro è un’illusione. È
ciò a cui avete aderito, che promuovete e solidificate dicendo: “Non
cambierà mai.”
Nel vostro cuore sapete che ogni uomo ha la possibilità di cambiare. Nel
cuore sapete che è vero, che se ogni uomo ha un aspetto del Divino
dentro di sé, può essere cambiato, quella scintilla può essere
risvegliata. Ci potrà essere grazia, forse, ma ci sarà sempre il
cambiamento. Ora, se potete credere questo per un uomo, potete estendere
questa credenza a una cultura? Potete estendere questa credenza a una
civiltà o forse a una struttura che credete sia permanente?
Capite che cosa vi stiamo insegnando stasera?
Vi porteremo in viaggio poi, quando riusciremo a riconvenire, per farvi
uscire dalle strutture esistenti che avete amato, in cui avete creduto,
in cui credete di essere nati. E faremo soltanto questo per portarvi in
escursione su un altopiano più alto, così che possiate guardar giù verso
ciò che avete creato e decidere da soli chi e che cosa siete, senza i
contributi delle esigenze e necessità culturali che vi ricordano ogni
giorno quello che potreste o avreste potuto essere o scelto diversamente
da quello che avete fatto.
Non esiste un modo giusto per vivere una vita, sapete. Non potrebbe mai
essere così. Non esiste soltanto un modo giusto per vivere, ma ogni
volta che decidete che qualcosa non può cambiare, avete creato della
stagnazione. Allora è quello con cui siete d’accordo ad essere
stagnante, è stagnante, che diventa la vostra vibrazione cosciente. Vi
relazionate alla banca come se fosse poco funzionale, ma improbabile da
cambiare, questo è il vostro accordo. Non vi piace il vostro governo, ma
non credete che cambierà, ma avete concordato con questo. Quello che
dite non cambierà vi dà un riflesso di quello che non cambiate.
Essere d’accordo con qualcosa, significa esserne in allineamento. Essere
in allineamento con qualcosa significa che vi date la mano e siete
d’accordo. Quindi voi concordate proprio con le cose in cui dite di non
credere.
Originale in inglese:
http://www.patheos.com/blogs/thepsychicprofessor/2013/06/walking-through-the-wall/
Traduzione a cura di Susanna Angela per
Stazione Celeste
Il libro di
Paul Selig edito dalle
Edizioni
Stazione Celeste
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