)*(Stazione Celeste)
Data 21/11/2010 Il Maestro Asceso Koot Humi risponde alle domande di Enrico Bondi, terapeuta Canalizzato da Eddy Seferian
PRESIEDE IL MAESTRO ASCESO KOOT HUMI SIETE UN TUTT’UNO ANCHE SE SI PASSA DAL PIANO FISICO AL PIANO CAUSALE E OLTRE
Koot Humi: “Qui, seduti proprio in mezzo alla corrente che unisce i due punti cardinali fra il Settentrione e il Meridione, fra la Luna ed il Sole, vi invito a lavorare e io avrò la gioia di parlarvi, di spiegarvi [1].” Eddy: “Un bel preambolo, nevvero? In questo momento ho la mente completamente vuota.” Enrico: “Maestro, oggi volevo chiederti, per quanto riguarda tutto il discorso delle memorie cellulari, ovvero la registrazione a livello psichico, a livello subconscio / inconscio della nostra anima, e sulle quali, in diversi modi, si cerca di portare l’attenzione terapeutica per riuscire proprio a risolvere queste memorie psichiche. Quindi, chiedo a te consigli, chiedo a te indicazioni, informazioni. E poi chiedo se davvero sia molto più importante rivolgere l’attenzione su queste memorie o piuttosto volgere l’attenzione sulla maggiore presenza e consapevolezza del qui e ora. Vivere qui e ora per riuscire a trovare noi stessi delle informazioni, su ciò che è giusto per noi, pur rimanendo in questa storia di memorie cellulari. E infine chiedo a proposito del qui e ora, che è molto importante, e che, come sempre, voi Maestri indicate come condizione nostra umana per riuscire a vivere la nostra vita. Ecco, su questo qui e ora, se puoi darmi qualche messaggio, consiglio terapeutico, o un eventuale mantra. Grazie.” Koot Humi: “La memoria cellulare: tu esisti come Scintilla Divina e ogni Scintilla Divina è formata da delle cellule – dillo pure – da delle cellule che hanno una vibrazione molta lenta rispetto alle cellule fisiche terrene. Ma come già altri miei Fratelli vi hanno insegnato, io vi ribadisco che è tutto un gioco dimensionale di dimensioni e la manifestazione è proprio un gioco dimensionale: il manifestarsi. Per manifestarsi intendo il passaggio dai piani più rarefatti e sottili a quelli man mano più densi. Più densi, perché man mano che la velocità vibrazionale aumenta, passando da una dimensione all’altra, attraversate quello che chiamate il causale, quello che chiamate il mentale superiore, il mentale inferiore, l’astrale superiore, l’astrale inferiore, l’eterico ed infine il fisico, il terreno. Il fisico, il terreno è il massimo della intensità vibrazionale delle cellule di ogni Scintilla Di-vina, e che formano una Scintilla Divina. Oltre non possono andare, perché è il massimo della velo-cità consentita, oltre si arriverebbe al muro del suono, per cui ci sarebbe la disgregazione del fisico. La massima velocità vibrazionale è quella che consente la manifestazione fisica. Allora vi invito a prendere in considerazione che non esistono delle cellule causali a sé stanti, delle cellule mentali, delle cellule astrali, eteriche, fisiche a sé stanti: è un TUTT’UNO. È difficile per la vostra mente capire, comprendere una cosa inspiegabile dal punto di vista fisico terreno, che, pur essendo un tutt’uno, la mente umana, sintonizzandosi su dimensioni diverse, avrebbe ed ha la capacità di poter utilizzare le diverse svariate velocità vibrazionali di queste cellule, mentre invece la mente umana riesce più facilmente ad afferrare separatamente la realtà fisica, la realtà eterica, la realtà astrale, la realtà mentale, la realtà causale etc. etc. etc. “Ma è sempre la stessa cosa, solo che la mente riesce con queste sue capacità dimensionali a identificare la condizione di velocità del causale, la condizione di velocità del mentale, la condizione di velocità dell’astrale superiore ed inferiore, la condizione di velocità dell’eterico e la condizione di velocità del fisico. Ma la cellula, le cellule sono sempre quelle, sono le stesse. La cellula che era nel causale è esattamente quella che arriva a manifestarsi nel fisico, aumentando la sua velocità vibrazionale dimensionale. Non sono separate, e la magia della mente è capace di percepire le diversità dimensionali dei vari piani sottili. “Quella saggia sperimentatrice e ricercatrice che conoscete come Mère, ha parlato della me-moria delle cellule. Ora le radici, chiamiamole così, della condizione vibrazionale causale di una cellula hanno una memoria che l’Oriente chiama karma: è la Legge di causa ed effetto. “La medesima cellula, aumentando la sua velocità, mantiene la memoria causale, ma man mano che aumenta la velocità vibrazionale, entra in una realtà più densa, più concentrata, finché attraverso il rapporto della dualità, come amate chiamare voi e che anche noi chiamiamo, positivo / negativo, femminile / maschile, nella condizione dimensionale del fisico si materializza con la nascita, ossia con la manifestazione massima possibile dell’insieme delle cellule. “Ma cerchiamo di astrarre il concetto di memoria di una cellula. Vi ho parlato della memoria causale delle cellule che formano una Scintilla Divina. Ad un certo punto dovete pensare che la condizione vibrazionale causale in confronto a quella terrena, è come se fosse sopita, è come un sonno. Vi può sembrare un paradosso, ma è un sonno senza memoria, ma rimane la memoria causale originaria sopita. “Passando attraverso la vibrazione del mentale superiore, è come aver girato un interruttore e la velocità vibrazionale è aumentata e scatta un meccanismo di riproduzione, ossia la memoria causale si divide in due, fra maschile e femminile, fra positivo e negativo. È quello che l’Oriente chiama mentale superiore. A quel punto scatta la scintilla del riprodursi, del ricrearsi, del manife-starsi attraverso l’aumento della velocità vibrazionale di ogni cellula. “Il passaggio successivo è veramente magico, perché è quello che l’Oriente chiama il menta-le inferiore. Il mentale inferiore è come se la cellula fosse un nucleo centrale che, come impazzita dall’aver avuto l’Illuminazione dal mentale superiore, sviluppa una quantità infinita – potrei dirvi – di raggi dimensionali, di realtà dimensionali, di cui la mente umana difficilmente si rende conto. “L’ulteriore passaggio consiste nell’aumento della velocità che sopisce questa ricchezza di-mensionale del mentale inferiore; lo sopisce, ma rimane in essere la capacità di poter raggiungere queste varie dimensioni e sono le varie dimensioni, che quando la cellula ha raggiunto il massimo di manifestazione fisica riesce ancora a usare e ancora non ha capito che sono diverse dimensioni. È l’intuito meraviglioso. L’intuito è l’atteggiamento delle varie possibilità dimensionali, l’intuito porta alle varie possibilità dimensionali. Questa è la ricchezza della cellula del piano mentale. “La cellula ha preso gusto, aumenta la sua vibrazione, entra nell’astrale, nel piano che i teosofi chiamano l’astrale. Grazie alla ricchezza acquisita e rivivificata delle varie dimensioni vibrazionali del mentale inferiore, l’astrale consente l’accendersi di un’attività vitale, la Vita! Man mano che aumenta e accelera la vibrazione, la velocità di vibrazione, la cellula si addensa, si condensa, finché raggiunge l’astrale inferiore. “Nell’astrale inferiore incomincia a perdere il ricordo e la cognizione di quanto ha raggiunto nel multidimensionale del mentale inferiore e vive! in una ignoranza apparente, fino a quando in un momento di incoscienza accelera maggiormente, diventa eterico e quindi non c’è più possibilità di ritorno. Quando entra nell’eterico è obbligato a manifestarsi nella massima velocità vibrazionale del fisico terreno. Oltre, c’è la disgregazione, si avrebbe la disgregazione. Infatti il corpo quando muore si disgrega. “Torniamo alla memoria della cellula causale, delle varie cellule causali che formano la Scintilla Divina. Quella memoria incide sulla natura della persona che si manifesta, dell’insieme delle cellule che si manifestano, raggiungendo il massimo di velocità vibrazionale, e arrivando quindi al solido. “Con l’aumento della velocità vibrazionale:
- queste cellule causali sono passate dalla realtà originaria causale al mentale superiore - e come un’acquisizione di coscienza di sé stessa, ad un arricchimento di varie dimensioni del mentale, - a quasi un oscuramento della vita, entrando nell’astrale, che è una maggior coscienza, - finché subentra il buio salutare e necessario per poter nascere alla massima velocità vibrazionale del fisico, del terreno. “Mi potreste dire che è una teoria, e mi potreste dire che le cellule che formano il corpo fisico di un neonato hanno un determinato numero, quantità. Man mano che il neonato diventa bimbo, diventa adolescente, diventa adulto, diventa anziano, diventa vecchio, il numero delle cellule aumenta, ma soprattutto le cellule muoiono lungo il percorso e c’è un ricambio di cellule fisiche. Le cellule che formano il corpo fisico di un bimbo non sono le cellule che formano il corpo di un adolescente, non sono le cellule che formano il corpo di un giovane, successivamente di un adulto, di un anziano e di un vecchio. C’è un ricambio di cellule, per cui il corpo formato dalle cellule originarie causali attraverso la massima velocità e lo scindersi fra maschile e femminile, l’accoppiarsi ed il riprodursi, porta praticamente ad un corpo completamente nuovo, di cellule fisiche completamente nuove nell’adolescente, completamente nuove nel giovane, nuove nell’adulto, nuove nell’anziano, nuove nel vecchio. E allora non sono più le stesse cellule. “Però rimane un’aura; ogni cellula ha la sua aura e l’insieme delle aure cellulari forma l’aura di ogni singolo essere vivente, di ogni singolo animale, di ogni singolo essere vegetale, di ogni singolo manifestarsi minerale. “La cellula muore, rigenerando fra il femminile ed il maschile, fra il positivo e il negativo, ma l’aura, la loro aura, la vibrazione dell’aura rimane ed è quella che persiste trasformandosi: questa è l’officina della Vita, che consente tramite la dirigenza del mentale, delle varie dimensioni del mentale, di trasformare l’aura causale e quindi trasformare il karma. “Questo per dirvi che: – le cellule che formano il corpo di un bambino non sono più quelle che formavano il corpo di un neonato, – le cellule dell’adolescente non sono più quelle del bambino, – le cellule del giovane non sono più quelle dell’adolescente, – le cellule di un adulto non sono più quelle del giovane, – quelle di un anziano non sono più quelle di un adulto, – e quelle di un vecchio non sono più quelle di un anziano. “Tutto cambia e si rigenera. La vitalità del ricambio che forma la vita è un’officina, è l’essenza della vita e dà l’occasione di trasformazione. “Io sono partito dalla cellula causale della Scintilla Divina, dalla realtà causale della Scintilla Divina. Però c’è la possibilità di risalire all’origine delle cellule vibrazionali causali. Vi dico solo che vi perdereste, non posso dirvi che vi perdereste nell’Universo, ma in un Universo che è senza dimensioni e al contempo ha infinite dimensioni. Accontentatevi di meditare su questo concetto della cellula causale come punto di partenza e di riferimento. “L’officina: le varie cellule di cui vi parlavo prima, arrivate al manifesto fisico, successivamente arrivano alla disgregazione del morire, attraverso l’attività dell’officina in cui si crea, si procrea, si accoppia: è l’officina dell’aggregare e del disgregare. Attraverso l’attività di questa officina si vive la memoria cellulare dell’aspetto causale e questa memoria attraverso i vari passaggi chiamati eterico, astrale inferiore e superiore, mentale inferiore e superiore giungono al causale e appunto nell’officina del causale la memoria muta, cambia, si evolve. “Allorché la memoria causale raggiunge una coscienza, una autocoscienza completa, vuol dire che raggiunge l’Illuminazione e si realizza veramente la formazione dell’insieme di cellule causali che formano la Scintilla Divina. E allora dall’origine ideale di Scintilla Divina arrivate infine all’Illuminazione interiore ed esteriore. “La cosiddetta memoria delle cellule è una condizione che fa parte dell’aura delle cellule e siccome l’aura delle cellule è come un’aura che è stata impregnata dall’attività cellulare di ogni sin-gola cellula, la cellula degenera, muore, viene espulsa e rimane però la vibrazionale della sua aura e quella è la memoria che passa alle nuove cellule che si formano, che nascono in un corpo fisico. “Quando arrivano alla massima velocità il corpo umano, lungo una vita terrena, si indebolisce e si disgrega. L’essenza della massima vibrazionalità evolutiva dell’insieme delle cellule man mano si ritira con l’abbassamento della velocità vibrazionale, finché ritorna all’apparente riposo dell’insieme delle cellule causali … non delle cellule causali, ma della condizione causale delle cellule, perché la cellula è sempre quella. “Il mistero è allorché la cellula causale, aumentando la propria velocità vibrazionale, entra nella vitalità dell’astrale e quando tocca la velocità superiore dell’eterico è come una mazzata che la tramortisce, per cui perde la memoria. Perde la memoria, ma la consistenza della memoria rimane sempre in essere e se lo sviluppo delle cellule allo stato fisico di massima velocità vibrazionale sono capaci, risvegliano questa memoria ed ecco che avete certi fenomeni che spiegate in un modo o in un altro. “Io attualmente sono un terapeuta cosiddetto medico mongolo e insegno queste teorie ai miei allievi giovani del Nuovo Ciclo (dell’Acquario). “Non ti posso rivelare il mio nome terreno, perché infrangerei una Legge di equilibrio che salvaguarda voi e salvaguarda la mia esistenza terrena nonché quella dei miei allievi. “Il giorno che avrete ben digerito quanto vi ho esposto oggi, vedrò di farvi fare il viaggio inverso, cioè dal causale verso quello che è l’immensità del Creato, dell’Universo. Incominciate a digerire e a comprendere, soprattutto a cercare di comprendere quanto vi ho spiegato e poi ne riparleremo. Ma vedete, prima di arrivare a una vibrazione universale, sarà bene parlare delle cellule che compongono il regno animale, di quelle che compongono il regno vegetale e di quelle che compongono il regno minerale. Servirà per capire in che tipo di realtà realmente vivete. “Il tuo amico [2] ha parlato della memoria delle cellule. Ho usato poco la parola memoria, ma è insita nel passaggio fra una condizione e l’altra dei piani animici sottili. La velocità vibrazionale del causale è come una coscienza, cosciente ma sopita, come in un sonno agitato o in un sonno tranquillo a seconda della caratteristica causale. “È straordinaria la realtà vibrazionale del causale, nell’attimo simile ad una scintilla: – quando arriva ad aumentare la velocità vibrazionale con il mentale superiore; – in quel magico svilupparsi in un infinito numero dimensionale, di capacità dimensionali del mentale inferiore, – nel passaggio successivo alla vita, all’esistenza dell’astrale, – nel tuffarsi sempre più in un mondo più denso e più consistente dell’astrale inferiore, – sinché, aumentando la velocità vibrazionale, entrando nell’eterico, avete chiuso, – non c’è più la possibilità di ritorno e siete obbligati a manifestarvi nel fisico. “Quell’attimo coincide al momento quando un uomo e una donna si accoppiano e procreano; in quell’attimo la memoria delle cellule viene come tramortita e poi lentamente, attraverso la coscienza ed il subconscio, torna a rifiorire, non a tutti, e per alcuni ha luogo il ricordare l’origine causale. “Rimane molto difficile da spiegare la memoria delle cellule dalla condizione fisica, per cui la cellula terrena si disgrega, perché aumenta così tanto la velocità che si disgrega. È l’origine della memoria della cellula allo stato causale, che è come uno strato che subisce le variazioni dell’officina del corpo fisico. “Come farvi capire che è un TUTT’UNO? “Con la morte è come lo sfondamento del muro del suono. La realtà vibrazionale raggiunge una tale velocità che si disgrega.” Eddy: “Mi parla della bomba atomica e della bomba all’idrogeno. Ma io non sono capace di tradurre …” Enrico: “Maestro, credo di capire che possiamo riferirci all’Elemento Metafisico Fuoco, come idrogeno, che è l’atomo della vita e quindi è un po’ come parlare della sua fusione, piuttosto che della sua fissione.” Koot Humi: “Prima vi ho parlato della Scintilla Divina. La Scintilla Divina è idrogeno.“ Enrico: “Ed è per questo, Maestro, che il nostro atteggiamento, la nostra intenzione di vivere la vita nel qui e ora, ci permette e permette a tutta questa manifestazione di manifestarsi semplicemente per quello che è, in modo molto semplice, se vogliamo. Mentre noi, anziché vivere la vita nel presente, tendiamo a vivere sempre le situazioni nel passato e nel futuro, non riusciamo a rimanere presenti nella manifestazione.” Koot Humi: “Questa mattina parlavi della neutralità. La neutralità è la condizione che ti consente di vivere quello che tu chiami il qui e ora. Cioè nella reale realtà, reale condizione, spoglia di qualsiasi fantasia, che la mente umana può raccontarsi.” Enrico: “Che è come dire, Maestro, che è un’autocoscienza che si realizza attraverso una condensazione nello spazio e nel tempo ma, come dici tu, è la stessa cosa, perché poi dallo spazio e dal tempo si ritorna all’autocoscienza insomma. È autocoscienza, che si manifesta nella nostra dimensione fisica, che poi torna …… registrando, peraltro una memoria.” Koot Humi: “La memoria non è altro che un’aura. La memoria è un persistere vibrazionale. Ogni cosa che ha un movimento crea un’aura, e ciò che costituisce una cellula è un movimento. Un’aura sono delle vibrazioni. Un’aura sono delle vibrazioni, che difficilmente spariscono quando chi le ha create si disgrega.” Enrico: “Quindi si può dire, Maestro, che è importante ciò che io definisco qui e ora per riuscire a prendere caso mai coscienza di questa memoria, piuttosto che lavorare sul dissolvere delle memorie cellulari, che invece hanno bisogno di manifestarsi.” Koot Humi: “C’è una memoria originaria, è quella vibrazionale causale, che è appunto il vostro karma. Poi con l’aumento di velocità vibrazionale arrivate sino allo sdoppiamento fra positivo e negativo, femminile e maschile, la riproduzione, l’accoppiamento, la riproduzione, la Vita! Ad un certo punto si raggiunge il massimo di vibrazione e viene concesso un lasso di tempo, che è la vita vera e propria, finché si arriva alla disgregazione. Ma come vi ho detto prima, ciò che ha creato un’aura, rimane. La disgregazione di chi ha creato non annulla l’aura. L’aura viene risucchiata dall’origine della velocità vibrazionale causale e rimane in una condizione di torpore sino a quando come vi dicevo prima, non si arriva alla Illuminazione.” Eddy: “Non ricordo assolutamente niente di quello che ha detto dell’Illuminazione, cioè non riesco a riviverla come immagine.” Enrico: “È come dire, Maestro, che è una coscienza che si sperimenta fuori di sé, per poi ritornare a sé con consapevolezza.” Koot Humi: “È una condizione di autocoscienza con il fisico, ma quella imperitura è solo nel punto di velocità vibrazionale causale. Quello è il punto infinito. Viene dall’infinito e va all’infinito. È una Scintilla Divina.” Enrico: “È molto bello e debbo dire che lo sento, e lo comprendo …” Eddy: “Bene. Sono senza parole per quello che mi ha fatto vivere e vedere. È straordinario.” Enrico: “Grazie, Maestro.” Note: [1] Il Maestro allude alla barra atlandidea posta sul pavimento in direzione nord sud per mantenere il locale sgombro di forme pensiero e di rifiuti psichici in genere. [2] Ovviamente si tratta di Enrico B.
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