)*(Stazione Celeste)
Data 07/03/2011 Il Maestro Asceso El Morya Canalizzato da Eddy Seferian
MEDITAZIONE DEL NOVILUNIO PRESIEDE IL MAESTRO ASCESO EL MORYA LA STRUTTURA ETERICA DEL MATRIMANDIR – FUNZIONE DEI NUCLEI FILOSOFALI
El Morya: “Se voi non avete niente da chiedere, oggi vorrei parlarvi della struttura eterica del Matrimandir [1]. Siete venuti [2] in obbedienza ad Arunāchala Hill alcuni anni fa, in ubbidienza e protetti da noi che vi attendevamo, avete schiacciato un pulsante cantando i mantra delle Fiamme e l’energia che si era raccolta dopo anni di meditazione di molte sante persone, ma soprattutto di Ramana Maharishi, hanno risvegliato la Grande Sfera energetica, che si era formata sotto la cima di Arunāchala Hill. “La vostra presenza [3] in ubbidienza, senza alcuna curiosità, semplicemente a disposizione della natura del luogo, ha fatto sì che la Sfera energetica di Arunāchala Hill e di tutte le sue sacre e sante Grotte, potesse sdoppiarsi . . . ma il termine non è esatto. È molto difficile riuscire a spiegarvi quanto si è prodotto. “Quella Sfera, un’enorme Sfera di energie sacre di Arunāchala Hill, non si è mai mossa dalla sua sede, ma tramite il vostro atteggiamento completamente neutro e al servizio, ha fatto sì che, alcuni giorni dopo, passando davanti al Matrimandir, l’immagine che ne avevate conservato si materializzasse nella realtà del piano eterico. E, entrando nella grande bianca sala asettica di meditazione, immediatamente questo doppione di Sfera si è innestato, inglobando in sé la grande sfera di cristallo purissimo. “È stato come dare un motore al Matrimandir e contemporaneamente è stato come dare anche il carburante per fare funzionare il motore. È tutto in quella Sfera: motore e carburante simbolici sono in quella Sfera. È una Sfera che si dilata sino a raggiungere le pareti della sfera in cemento e poi si svuota e torna quasi al volume della sfera di cristallo e poi, come se fosse un polmone, si riempie di nuovo di energia vitale, si gonfia, raggiunge le pareti della sfera in cemento del Matrimandir, va oltre, si sgonfia esattamente come un polmone e torna a concentrarsi sulla sfera di cristallo.”
“Da quel giorno il Matrimandir è entrato in piena attività su piano cosmico. E grazie all’attivazione, eseguita in completa ubbidienza, senza chiedere nessuna spiegazione a nessuno, l’attività di questo Centro ha risvegliato la sua vera funzione poco per volta, assieme agli altri due Centri importanti della Terra, ossia con quello del Mount Shasta nel nord della California e con quello dell’Aconcagua, a sud (al confine fra Argentina e Cile). “E così siamo riusciti a creare attraverso le viscere della Terra una triangolazione energetica, che fornisce l’energia e lo stimolo a vivere della Rete di Nuclei Filosofali, che vi abbiamo fatto creare su nostre istruzioni: 17 nell’emisfero boreale e 17 nell’emisfero australe. “È una Rete che avvolge tutto il globo della Terra e i Nuclei Filosofali sono tutti collegati uno con l’altro. A cosa serve questa Rete rifornita di energia dalle tre Centrali che vi ho indicato prima? La Terra con l’Umanità che vive sulla Terra, assieme a tutto il sistema solare è entrata nella vibrazione cosmica nuova di un Nuovo Ciclo. Rifacendovi alle costellazioni, voi lo chiamate il ciclo dell’Acquario. Chiamatelo come volete, l’importante è che finalmente l’Umanità ha voltato le spalle a quel vecchio ciclo evolutivo (dei Pesci) e si è incamminato nel Nuovo Ciclo. “Il fulcro direttivo del Nuovo Ciclo parte da Mount Shasta. Adesso ve lo possiamo dire tranquillamente, perché nessuno può più intralciare questa evoluzione. Il vento che soffia, partendo appunto da Mount Shasta, è quello della Libertà, nel bene e nel male. “L’Umano non capisce, pensa che sia disordine, pensa che sia tragedia, pensa che sia dolore. Ma ve l’abbiamo detto tante volte, avete mai visto una partoriente dare alla luce una nuova creatura senza dolore? Questo non esiste, l’evento è fisiologico. È fisiologico nella formazione del feto e della nascita di una creatura ed è fisiologico anche nell’evoluzione delle razze, dell’Umanità nel suo insieme. “Il Fratello Saint Germain già dalla metà dagli anni ’30 del secolo scorso, ha continuato a parlarvi di Libertà o meglio di Liberazione e la Libertà si manifesta come conseguenza della Liberazione. Ma la Libertà non la si acquisisce immediatamente dopo la Liberazione. A volte i travagli sono lunghi. Nel bene e nel male questo vento che parte dalla Centrale energetica di Mount Shasta, soffia verso l’Occidente, raggiunge l’Oriente, si inabissa lungo le coste settentrionali e meridionali delle Due Americhe e di lì come una leva smuove, smuove, smuove! Come una leva, smuove gli animi, smuove le popolazioni, smuove la gente. “Vi preoccupate, è ovvio. Quando deve nascere una creatura si è sempre un po’ in appren-sione: andrà tutto bene? riuscirà? il bimbo nascerà sano? Sono tutte domande giuste. La Rete di Nuclei Filosofali che abbiamo creato favorisce la veemenza di questo vento liberatorio, lo sradicamento di situazioni che sembravano pietrificate. “Vedete, nel giro di poco tempo improvvisamente questo si verifica, torno a ripetere, nel bene e nel male. Ma l’Umanità ha davanti a sé tre secoli per realizzare ed infine vivere i frutti della Liberazione, che soffia dal Mount Shasta, tramite tutti i Nuclei Filosofali. “La Rete serve anche per impedire che ci siano intromissioni esterne al pianeta e i 34 Nuclei servono per tradurre selettivamente tutti i messaggi e le energie che arrivano dal Cosmo esclusiva-mente per favorire questa grande ventata. “Coloro che sono avviati sul Sentiero e che hanno intrapreso una ricerca interiore, vengono invitati da noi a non prendere posizione. Non dovete né favorire, né criticare, né gli uni né gli altri: siate distaccati, osservate e con il tempo ne trarrete le conclusioni. “Purtroppo non potete vivere tre secoli per poter seguire sino in fondo questa evoluzione, ma già in questa vostra esistenza potrete farvi un’idea di quanto è in atto. Di che cosa improvvisamente, cambiando gli equilibri cosmici attraversati dal sistema solare, tutto questo influisce e favorisce il passaggio evolutivo dell’Umanità, del regno animale, del regno vegetale, del regno minerale dal vecchio Ciclo precedente a quello nuovo, a quello appena sbocciato. Il fiore non si è completamente aperto, ma ormai è primavera e prima o poi il fiore dovrà schiudersi completamente. “Questa è la funzione della Rete di Nuclei Filosofali e delle tre Centrali Energetiche che danno nutrimento, energie all’intera Rete. “Nessuno ne parla, quasi nessuno sa nulla di quanto la Gerarchia dei Maestri Ascesi ha fatto, seguendo le direttive di nostro Fratello Saint Germain. Nessuno può più intaccare la Rete come purtroppo è stato fatto mentre la Rete stava nascendo, allora era in formazione. I tempi di formazione sono stati rispettati con un margine molto risicato, ma gli spostamenti necessari, come avete visto, sono stati possibili all’improvviso, anche se potevano sembrare impossibili e irrealizzabili. “Le pedine umane che vengono usate per realizzare questo grande Lavoro, questa grande Opera eterica sono protetti, ma esiste un libero arbitrio. Esiste un libero arbitrio individuale di queste pedine ed esiste un libero arbitrio di chi circonda e gravita attorno a queste pedine. Ma i tempi di maturazione vanno rispettati e l’Opera è stata portata a termine nella dimensione Tempo con precisione. “Avete un bel dire che il tempo non esiste, è illusione; che lo spazio non esiste, è illusione. Allora, andiamo sul piano eterico. È ovvio, la realtà del piano eterico non è la realtà del piano terreno fisico, è un po’ dilatato. La dimensione Tempo e la dimensione Spazio nella realtà del piano eterico è mutevole, non è ben preciso come sul piano fisico. E passando sul piano astrale inferiore e superiore la dilatazione aumenta. Aumenta anche con una specie di disordine, disordine nel senso che il Tempo non è lineare come sul piano terreno fisico. Il Tempo si accelera e rallenta sul piano eterico e questo fenomeno subisce maggiori dilatazioni, passando nella realtà dei due piani astrali. “Quando desiderate approfondire e studiare dei fenomeni eterici o astrali, dovete tener conto di queste dilatazioni. Nella realtà di quei piani non c’è la precisione matematica che esiste nella realtà terrena. Ma vedete, la realtà terrena è come una costrizione: se appena si sbaglia qualcosa c’è pericolo di distruzione, di disgregazione e, prima della disgregazione, di frantumazione. C’è questo pericolo, mentre sul piano eterico e astrale vige una legge di dilatazione quasi gommosa per cui c’è meno pericolo di frantumazione e di disgregazione. “Del piano mentale vi abbiamo parlato altre volte, è completamente su un’altra dimensione, per cui passare dall’aspetto fisico all’aspetto eterico, all’aspetto astrale e passare al mentale, è simile ad un incredibile salto, perché si salta su un’altra dimensione. “Con la vibrazione mentale riuscite a penetrare sia la realtà astrale che quella eterica e quella terrena fisica. A penetrare nella realtà terrena fisica addirittura con le scoperte, con le invenzioni, con lo sbocciare delle idee. “Non chiedete nulla?” Mauro: “Siamo pieni di domande. Quando dici che il campo eterico e il campo fisico sono vicini, ma uno più gommoso dell’altro, lo intendi soprattutto sulle forme? Mi spiego: una forma che genera uno spigolo è più instabile di una forma lineare. Intendi questo? El Morya: “No. Nel piano mentale tu prendi un punto, poi prendi delle linee e tramite queste, partendo dal punto, formi un triangolo bidimensionale, e dal triangolo bidimensionale passi alla terza dimensione e formi un tetraedro. Successivamente, passi nel piano eterico, e ad un certo punto se non fai attenzione, gli angoli della base del triangolo ritmicamente si allontanano e si riuniscono: c’è una vaghezza nelle dimensioni. Quindi, quando ti dicevo che il mentale attraversa il piano eterico e il piano astrale, è grazie alla dimensione mentale che si riesce a far sì che le angolature eteriche non siano vaganti, ma siano ferme, quasi come quelle del piano fisico terreno e nel piano astrale questo è ancora più pronunciato. Chiedi.” Mauro: “Quindi è la materia che si aggrega, non disgregandosi, ma restando unita attraverso sia una struttura di volontà del piano mentale, sia una forza di vibrazione del piano eterico ed astrale. El Morya: “È in piena libertà. La coesione è un’idea molto idealizzata su quei piani e le pro-porzioni, soprattutto nella realtà astrale, sono dilatate al massimo. Ti porto un esempio pratico: se sul piano fisico l’Umano fa un passo di un metro, su piano eterico lo fa di un metro e mezzo, di due metri, mentre sul piano astrale potrebbe fare un passo di cinque metri invece di un metro. La dilatazione è di queste proporzioni. Ti ho parlato del passo, ma puoi estendere questo principio a tutto.” Mauro: “Mi verrebbe da chiederti che cosa tiene vicini gli atomi, allora. La coesione esistente nel mondo fisico è legata a forze che la scienza conosce, ma da quello che mi racconti sembra quasi che queste forze siano pressoché non definibili e non complete.” El Morya: “No, l’aspetto fisico terreno è proprio il massimo della concentrazione, è il massimo della velocità della creazione. E se ti permetti di intervenire con una ideale lama, rompi e disgreghi tutto. È come quando un assassino prende un coltello e accoltella una persona: prima lo frantuma e poi avviene la disgregazione. Che cos’è la disgregazione? è tornare all’origine per dare la possibilità di ricreare di nuovo una nuova aggregazione.” Mauro: “Sì, ma io che mi occupo di architettura, ho come obiettivo di costruire delle forme e fare in modo che le forme rimangano coerenti e costanti nel tempo. Cioè che i muri che costruisco, che progetto rimangano il meno possibile disgregati nel tempo, perché così la forma resta, altrimenti io penso che la forma invecchia, il muro si sgretola, perde l’intonaco, perde di coesione. Quindi il mio obiettivo è di fare in modo che le costruzioni rimangano il più a lungo possibile nel tempo, sia i muri, sia i serramenti, e così pure tutte le componenti dell’architettura. Ora, se tutto tende a disgregarsi, io pensavo che questo fosse legato al tempo, cioè il tempo deteriora i materiali. Ma c’è una possibilità di rallentare questo deterioramento?” El Morya: “Dipende dal materiale che tu usi. Nell’antichità usavano dei materiali, per cui ancora oggi riesci a vedere alcune costruzioni; altre invece avendo quegli esseri usato materiale scadente, come quello usato soprattutto oggi, decade con il tempo, decade. Ma se usi la pietra solida, quella dura nel tempo. Se usi la polvere concentrata [parla del cemento] ecco che è una cosa che apparentemente è solidissima, ma si disgrega molto più facilmente che non una pietra ben squadrata e poggiata pietra su pietra.” Mauro: “Sarebbe da riscrivere una forma di architettura basata su alcuni materiali più idonei per la costruzione.” El Morya: “Vedi, è giusto che l’evoluzione delle costruzioni sia arrivata a questo punto. Come avresti potuto costruire grattacieli mettendo una pietra sopra l’altra? Eppure per lo sviluppo delle civiltà attuali è necessario che ci siano queste torri svettanti nei venti.” Mauro: “Vorrei chiedere una cosa sul campo eterico della casa. Io immaginavo che il campo eterico di una costruzione fosse il legame o fosse il legante del campo fisico, una struttura che legava fisicamente o per lo meno legava qualcosa di fisico come dei fili la struttura della materia. E quindi una stanza come questa ad esempio, avesse nei muri e soprattutto negli angoli, negli incontri degli spigoli come delle corde che vanno a collegare tutti i piani. E questo è quello che percepisco dal piano eterico Ma allora, forse non è proprio così.” El Morya: “Allora, un’abitazione come questa, dove vi trovate in questo momento, è un vero e proprio dialogo fra le vibrazioni della Terra sottostante, il suolo e di chi abita in questa casa. I muri di questa casa sono neutri, sono i tramiti del dialogo fra chi occupa la casa e il dialogo, il messaggio che sale dal suolo sottostante. La mente dell’uomo crea poi delle angolature, crea delle pareti, ma queste angolature subiscono, né più e né meno, gli effetti del dialogo fra gli occupanti umani e la realtà del messaggio del suolo sottostante. Poi subentrano altre cose, come inevitabilmente accade in una grande città come questa: si forma una grande aura e questa aura inevitabilmente comprime, crea delle pressioni sulle pareti della casa e sulla pelle e sui centri nervosi degli occupanti. Ecco che se vai ad abitare in piena campagna hai altre dimensioni.” Mauro: “Grazie, sei stato molto chiaro.” El Morya: “Perché non cercate di rendervi conto che state vivendo, che vi state muovendo al di sotto di una Rete di Nuclei Filosofali, della quale ho spiegato poco fa la funzione? Rendetevi conto di questo, perché non prendete coscienza della funzione reale delle pareti di casa vostra, della vostra stanza prediletta, perché non prendete atto e non vi interessate di che cosa emana il suolo sottostante la vostra casa? E se abitate in una costruzione con tanti piani, cercate di immaginare, sul piano della realtà eterica-astrale-mentale, che la vostra abitazione sia un pallone frenato libero. Se riusciste a fare questo, la vostra abitazione sarebbe molto più libera e non subirebbe le vibrazioni mentali emesse dagli altri condomini, come li chiamate. Inevitabilmente però subireste la cappa dell’aura della città grande o piccola che sia. Anche un piccolo villaggio ha la sua cappa di aura. “E con questo vi auguro buon lavoro!” Note: [1] Matrimandir è il tempio sferico ideato e fatto costruire ad Auroville, nel sud dell’India, da Sri Aurobindo e da Mère. [2] Morya si riferisce alla meditazione del 6 gennaio 2004 ad Arunāchala Hill.
[3] Morya si riferisce al compito affidato ai primi di gennaio 2004 a Eddy Seferian e Giovanni.
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