L'Altra Realtà
|
Nello stato naturale d'esistenza, non si possiede il senso di un'identità separata dal Creatore, eccetto quando si è impegnati in un rapporto. A questo livello, l'identità emerge soltanto nel contesto di una relazione con qualche altro aspetto dell'essere che sia stato oggettivato, proprio come la mia identità di messaggero angelico viene ad esistere tramite il mio rapporto con voi. Quando non sia presente una relazione simile, quella particolare espressione di voi semplicemente non esite; galleggiate senza sforzo nel potenziale di Dio. Non siete annichiliti, ma tutte le definizioni di voi lo sono, e siete sollevati dalla loro opprimente influenza, vi potete espandere in uno stato di amore e perfezione.
Dopo un po', se dovesse capitare che ci fosse bisogno di voi per qualche compito particolare, sareste ancora lì, perchè la vostra identità è una cellula specifica in uno specifico organo di un più vasto essere. Quando arriva l'impulso dell'energia successivo, porta con sè la vostra definizione e le necessarie istruzioni. Allora emergete quel tanto che è necessario per compiere ciò che vi è richiesto.
Dal principio alla fine del corso della vostra esistenza, oscillate continuamente, secondo l'onda di funzione che essenzialmente siete, dentro e fuori definizione, muovendovi sempre in avanti e indietro, come il pendolo di un orologio o il cuore dell'atomo, fuori della divina unità dell'essere, entro un'espressione finita dell'infinito potenziale di Dio, e di nuovo indietro nell'unità, avanti e indietro, avanti e indietro. Questo è il ritmo naturale della vostra esistenza, come pure della mia. È la musica di Dio, il ritmo della Vita stessa.
In qualsiasi momento l'impulso divino richieda i vostri servigi e vi conduca alla forma, incontrate un'infinita varietà di altri esseri, in missioni e sortite in mondi di amore e di luce, impossibili da descrivere. Mentre questo avviene, per la durata del vostro contatto, il tempo assume per voi un carattere lineare, ma rimanete comunque consapevoli della vostra unità con il Creatore. Non perdete mai la certezza di essere una sola cosa con Dio. Siete consapevoli di aver assunto una forma individuale che opera all'interno del tempo, ma oscillate, più veloci della luce, avanti e indietro tra il vostro stato pre-manifestazione e la vostra forma-immagine del ruolo che avete assunto.
Tutto ciò non è niente di più e niente di meno di quello che ogni atomo della creazione fisica fa continuamente. Prima della Caduta, possedevate la capacità di spostare a piacere il vostro centro di consapevolezza dalla divinità all'identità, dalla forma alla meta-forma. Eravate liberi, per così dire, di andare e venire a vostro piacimento, liberi di dar rilievo a qualunque aspetto di voi stessi fosse più adatto alla situazione. È così che sono fatte tutte le creature.
Nello stato perfetto, voi funzionavate allo stesso tempo in due realtà. Per metà del tempo eravate identificati con la forma, e per l'altra metà con il tutto. Nello stato decaduto di coscienza, la vostra coscienza si trova intrappolata in un lato soltanto, mentre la reale sostanza del vostro essere continua a funzionare in ambedue i lati. Solo in questo consiste la non-consapevolezza. Esistete ancora nell'altra realtà, ma siete come addormentati. Nella realtà in cui ora vi trovate e che ritenete essere l'unica, esistete in uno stato di frammentazione; la razza umana vi sembra composta da una moltitudine di esseri. Nell'altra realtà ci siete solo voi. Noi siamo qui per svegliarvi. Esiste in verità soltanto uno di voi che ha bisogno di udire questo messaggio.
È importante che ritorniate alla consapevolezza del vostro vero essere. Perché, sebbene esistiate tuttora in tutte e due le realtà, la non-consapevolezza della vostra identità con il Creatore, interrompe il flusso dell'informazione vitale verso quella parte di voi che esiste nella forma. Il piano di esistenza in cui siete identificati con Dio è la realtà dalla quale scaturisce la Vita. Focalizzare l'attenzione esclusivamente sulla forma, restringe enormemente, e alla fine interrompe, il flusso della corrente vitale.
Mentre ricerco nel vostro magazzino di simboli una parola tramite la quale poter esprimere qualcosa della realtà in cui esistete uniti al Creatore, mi imbatto nella parola delgli Indiani d'America 'nagual'. Questo termine significa: 'ciò a cui non si può dar nome'. Questa è una buona definizione per la sfera dell'essere, la sfera dell'unità. Userò perciò questa parola per un po', al fine di mettere in evidenza un punto.
nello stato di consapevolezza precedente alla Caduta, la vostra esistenza si svolgeva nel nagual, nel tutto, nell'ogni-cosa, nel nulla, nel vuoto originario in cui tutto esiste allo stato di potenzialità. Il nagual è il Creatore che circonda la Creazione, come il mare circonda il pesce. Venite invitati molte volte ad uscire da questo stato, per dimorare, durante lo spazio di una relazione, nel suo opposto, il 'tonal'. Il tonal è ciò a cui si può dare un nome. È l'universo immaginario di Dio, nel quale esistono tutte le differenze apparenti.
È il campo da gioco del Ciò che È . Il tonal trae tutto il suo sostentamento dal nagual. Non può esistere indipendentemente da esso. Mentre il nagual è in stato di riposo, dinamico e tuttavia immobile, il tonal, o l'universo fisico manifesto, lampeggia continuamente. Quest'oscillazione si manifesta in tutte le cose, dalla più piccola particella subatomica alla galassia più grande.
Tutti noi, angeli, uomini, e qualunque cosa abbia un nome, esistiamo dentro a una forma soltanto per la metà del tempo. Durante l'altra metà, esistiamo nella Totalità dell'Essere. Questa Totalità dell'Essere che abbiamo chiamato nagual, è ciò a cui in genere ci si riferisce come Dio Padre. È la Vita del Dio Padre che anima la Creazione. È questa la realtà verso la quale tutte le creature perfette si avvicinano, per poi riallontanarsene in un eterno movimento oscillatorio. Noi non esistiamo, in tale realtà, spazialmente o temporalmente, poiché tempo e spazio sono cose e cui si può dare un nome; sono entrambi caratteristici dell'universo manifesto. Da quest stato senza spazio e senza tempo noi deriviamo tutta l'energia, la felicità e il nutrimento. Ciò è vero sempre, anche per voi nella vostra condizione decaduta. La differenza è che, nello stato di caduta, non siete consapevoli di questo processo e siete perciò incapaci di parteciparvi coscientemente.
Essendo privi della capacità di oscillare con la vostra coscienza tra le due realtà in cui dimorate, siete limitati alla sola consapevolezza del tonal, del mondo concettuale materiale. Ricevete ancora nutrimento dalla luce del nagual, non più direttamente però, ma soltanto tramite gli animali, le piante e i minerali. Siete inconsapevoli dell'essere, e consapevoli della forma soltanto.
Come mai avete perduto la capacità di spostare la vostra coscienza dalla divinità all'identità, dalla forma alla meta-forma? Come avete potuto perdere la coscienza di Dio ?
Come avete fatto a cadere nell'illusione della separazione ?
Ve lo dirò.
La causa di fondo è stata semplicemente la mancanza di fede, la perdita di fiducia nell'assoluta perfezione del disegno universale. Tutto ciò fu causato dall'ingresso nella vostra esistenza di un singolo fattore: la paura, il Serpente del Giardino, il Diavolo della storia. Attraverso un sottile processo di ragionamento, quest'essere vi incoraggiò a scivolare verso quel tipo di attività che viene convenzionalmente chiamata 'Peccato Originale'. Era un tipo di attività nella quale non eravate affatto destinati ad entrare. Con una bugia intelligente e sottile, foste convinti non proprio a smettere di aver fiducia in Dio, ma a smettere di aver fiducia esclusivamente in Lui.
Nel momento in cui faceste questo, la vostra coscienza cominciò a non essere più centrata in Dio, ma ad essere centrata in se stessa, e per la prima volta diveniste più consapevoli della vostra identità separata nella forma, che della vostra identità con Dio. Questo spostamento della consapevolezza fu minimo al principio, ma sufficiente a iniziare quella che doveva divenire una lunga spirale discendente attraverso livelli sempre più densi di blocco e restrizione dell'energia. Di fatto, Satana, il vostro tentatore, è quell'influenza materializzatrice che, nella sua forma non distorta, è responsabile della condensazione dell'energia nella creazione della materia.
Quando cominciaste ad identificarvi sempre di più con la forma, cominciaste a pensare in termini di difesa di quella forma, tramite strutture dell'io ingombranti ed inutili. Divenne per voi più difficile evitare di identificarvi con le vostre esperienze. Iniziaste a trasferire i modelli delle risposte comportamentali passate nelle nuove relazioni. Ciò vi rese meno efficienti perché non potevate più essere pienamente presenti, ed usare tutte le vostre potenzialità. In questo modo cominciaste a costruirvi intorno le vigorose strutture di pensiero che vi imprigionarono. Foste trascinati dalla semplice attrazione gravitazionale verso quei regni dello spazio in cui l'energia si stava condensando, in cui si stava creando la materia. Alcune particelle di sostanza fisica cominciarono a raccogliersi lungo le linee magnetiche delle vostre strutture di pensiero, ed iniziaste ad identificarvi con livelli sempre più densi di espressione fisica.
Questo processo continuò a lungo, prima che vi ritrovaste veramente in un tipo qualsiasi di Giardino fisico. Quando questo avvenne, avevate già percorso una lung astrada in discesa dal vostro originario stato di grazia, ma funzionavate ancora ad un livello di consapevolezza molto al di sopra e al di là della vostra condizione attuale, tanto da dare origine a tutti i miti e le leggende di un paradiso fisico. Il Giardino fisico dell'Eden durò molti secoli di tempo terrestre, prima che la velocità del processo di materializzazione vi spingesse a far sempre più assegnamento sui sensi fisici, fin quando non foste tagliati fuori dal nutrimento 'diretto' della luce divina.
In realtà, non siete mai stati esclusi da questo nutrimento, ma man mano che il vostro senso di identità si sposava quasi esclusivamente con i vostri corpi fisici, la loro densità crescente cominciava a domandare una quantità sempre più grande di sostanza terrestre per il loro sostentamento. Alla fine raggiungeste il punto in cui non potevate più far fronte alle richieste dei vostri corpi fisici senza 'lavoro'. È a questo punto che le vostre cronache dichiarano che foste 'scacciati dal Giardino'. In verità, non siete mai stati scacciati dal Giardino. Il Giardino è ancora lì che vi circonda, anche ora.
Il linguaggio è capace di comunicare una cosa soltanto alla volta. Ma la Caduta fu un evento che avvenne simultaneamente su molti livelli. Mentre vi rivestivate di strati crescenti di identificazione materiale, divenivate anche sempre più divisi all'interno di voi stessi. Quando cominciaste a trarre il senso della vostra identità dalle relazioni passate, non soltanto diminuiste la vostra presenza ed efficacia nelle relazioni attuali, ma creaste anche una separazione in voi stessi. Nessuna delle vostre esperienze passate era abbastanza comprensiva da potervi servire da guida completa nel presente, tuttavia cominciaste ad affidarvi sempre di più ad esse per affrontare i problemi che di volta in volta incontravate. Perciò, l'intero processo della Caduta fu accompagnato da una corrispondente frammentazione del vostro senso di identità.
Al tempo del Giardino fisico dell'Eden, percepivate già voi stessi come più di uno. Il processo sessuale cominciò ad entrare in azione allo scopo di produrre le proiezioni fisiche entro le quali avrebbero potuto prendere forma le entità, apparentemente separate, in cui vi eravate divisi. Ancora oggi, questi esseri apparentemente separati non sono nient'altro che vostri frammenti riflessi. nello stato deceduto, voi li percepite come separati e distinti.
Tuttavia, a dispetto di tutto questo parlare di Caduta e di Peccato Originale, non siete affatto tenuti prigionieri dagli eventi che trapelano dagli oscuri meandri della vostra memoria collettiva. Non siete nati nel peccato. Nascete ogni giorno alla Presenza di Dio, ma ogni giorno decretate di nuovo l'originale follia di cui narrano tutte le cronache antiche. Ogni giorno commettete il Peccato Originale; ogni giorno mangiate il frutto proibito, ed è di momento in momento che voi stessi vi chiudete in prigione, permettendo ai vostri processi di pensiero dubbiamente razionali, di interporsi fra voi e la vostra immediata percezione del volere di Dio. È questa esitazione che vi ha condotto dalla grazia alla caduta iniziale, ed è la stessa esitazione che vi mantiene ora nello stato di caduta. Non ci dovrebbe essere in realtà alcun intervallo tra la determinazione della necessità di compiere un'azione ed il suo effettivo compimento. Questa interferenza razionale è ciò che ha determinato il vostro passo falso nell'originaria, fiduciosa danza con Dio.
Ora state, in effetti, dormendo sotto l'influenza di qualcosa che potrebbe quasi essere considerata un incantesimo, un'illusione che vi impedisce di sperimentare quella chiarezza di percezione che è vostro naturale diritto di nascita. La nostra missione per questo pianeta è di svegliarvi dal sonno, con qualsiasi mezzo sia necessario.