)*(Stazione Celeste)

a colloquio col Cuore

Il compito

 

Un giorno hai sentito che ti dovevi affidare a me ed io, da quel giorno, ti porto per mano. Ti ho condotto per strade difficili, accidentate, ti ho fat­to piangere, gridare, ti ho fatto dubitare non solo di me, ma anche di te stesso. Ma ti ho dato anche la forza per rialzarti, per continuare, ti ho dato momenti di vera gioia, di grande speranza, una sicurezza che mai avevi provato prima.

Hai camminato con l’angelo che ti era stato messo accanto, hai vacillato quando non l’hai più avuto visibilmente accanto a te, ma io ti ho spronato, ti ho indicato in quale direzione volgere la tua ricerca, fi­no a ritrovarlo più vivo che mai.

Tutto questo credi sia avvenute per caso? No, mio caro. Tutto era finalizzato allo scopo di renderti un docile strumento nelle mie mani. Così mi era stato comandato ed io non potevo disobbedire. Guidare le menti sulla strada dell’amore è il mio compito. Ad ognuno il suo. Il tuo, ora, è di rivolgere gli stessi pensieri d’amore che dedicavi ad una sola per­sona a tutti gli esseri, e per esseri non intende solo gli umani.

Tu guarderai con amore, parlerai con amore, scri­verai d’amore perché questo, in questa precisa fase del­la tua esistenza, è il tuo compito. Sei stato esaminato, provato, controllato, giudicato e sei risultato idoneo.

Non preoccuparti perché non sai a chi rivolgerti per pronunciare il tuo discorso: sii docile con me ed io ti porterò davanti chi può aver bisogno di te. Tu non dovrai muovere un dito: sarò io che guiderò te e gli altri.

Contento?