)*(Stazione Celeste)

a colloquio col Cuore

Nuovo e Vecchio

 

In una famiglia chi è giusto che comandi?

Il padre, la madre, padre e madre insieme, oppure i figli? E perché deve comandare qualcuno? Se una famiglia vive nell’amore e con amore, non c’è necessità che uno abbia potere sugli altri.

"Si, ma sarebbe l’anarchia perché, se ognuno facesse a modo suo, ci sarebbe la sopraffazione di uno sull’altro, uno lavorerebbe fino a spaccarsi la schiena e un altro ozierebbe tutto il giorno; la casa, senza ordine, andrebbe in malora".

Te lo ripeto: se c’è amore, tutto ciò non è possibile e quindi non è necessario che ci sia un capo che, oltretutto, non essendo infallibile, può essere più dannoso, a volte, di una guida che non c’è.

Lo stesso discorso vale per le nazioni. Regni, imperi, dittature, repubbliche, altro non sono se non espressioni dell’egoismo dell’uomo che cerca di darsi delle regole per tamponare le conseguenze del suo istinto di sopraffazione e di sfruttamento di ognuno nei confronti degli altri.

E’ inutile fare tante conferenze, studi, leggi, interventi per portare la giustizia sulla terra. E’ come rimestare il fango: gira gira, ma sempre fango resta.

L’uomo, ogni uomo, deve imparare ad agire singolarmente senza aspettarsi niente dagli altri, con amore, spirito di collaborazione, riuscendo a capire che il male di uno è il male di tutti. Così come un atomo influenza tutto l’universo, ogni uomo interagisce con l’intera umanità.

Inizia il tempo del cambiamento e si vede: politica, economia, tutto sta entrando in crisi.

E’ iniziata l’agonia del vecchio. Il nuovo si fa avanti. E’ una fase di transizione che sarà lunga e dolorosa, ma è come una crisi adolescenziale: serve per crescere.

Alla fine non esisteranno più autorità, separazioni, lotte, gare, ma solo una bella grande famiglia in cui tutti si chiameranno fratelli.