)*(Stazione Celeste)

a colloquio col Cuore

Diavoli

 

Quante volte hai sentito dire, da persone che si dichiarano pie, che bisogna odiare il male?

Questo cosiddetto male che è stato personificato nel Demonio, altro non è che un mezzo che Dio ti dà per capire, attraverso gli errori e la conseguente sofferenza, qual è la strada giusta.

Come l’animale da addomesticare è pungolato ogni volta che sbaglia perché capisca, così l’uomo viene "punito" ad ogni suo errore.

Gli errori vengono messi di fronte all’uomo volutamente perché è attraverso l’esperienza dell’errore che viene giustamente instradato.

Da qui deriva la richiesta che chi prega fa al Padre: "non ci indurre in tentazione”. Perché le tentazioni, anche se può sembrare blasfemo, non vengono da entità demoniache, ma dall’interno di noi stessi, da quella nostra parte che cerca di guidarci.
Nulla più dell’esperienza sofferta dell’errore può indirizzare verso il giusto cammino.

E’ solo per l’istinto di scaricare le proprie responsabilità su qualcosa o qualcuno che l’uomo ha creato la figura del Demonio. I diavoli sono solo cattivi pensieri e sono unicamente responsabilità individuale. Ognuno crea i suoi demoni.

Rifletti sul libro di Giobbe, analizza i significati e sintetizza il tutto: vedrai che capirai l’esattezza di ciò che ti ho detto.

Accetta serenamente la sofferenza che il tuo diavolo t’impone e non cedere alle sue lusinghe: avrai in ricompensa tutto ciò che avevi perduto e molto di più.
Nulla è più sbagliato che lottare contro le proprie tentazioni come se fossero nostri nemici esterni.

C’è una semplice regola per trovare la giusta condotta: ogni volta che senti un impulso e non sai se è bene o male, chiediti se è conforme alla legge dell’amore e saprai perfettamente come agire.

Avrai capito, allora, cosa non devi fare solo considerando il pensiero e senza arrivare a materializzarlo in azione, un’azione non retta che ti farà soffrire. Capire prima di agire è l’unico modo per eliminare la sofferenza.