)*(Stazione Celeste)

a colloquio col Cuore

Sali in alto!

 

Se vuoi lanciare petali di rose sulla gente, non puoi farlo dalla strada; bisogna salire ad un piano di un palazzo ed affacciarsi da una finestra; che sia un piano non molto in alto o che sia l’ultimo, ha la sua importanza: dall’attico puoi comprendere nel tuo lancio un maggior numero di persone, dal primo piano i "bersagli" dei tuoi lanci saranno in numero minore.

Comunque, non stare a dar retta ai commenti di quelli che riceveranno su di loro i tuoi fiori: sono posati coi piedi sulla terra e la maggior parte di essi, camminando, rivolge lo sguardo al marciapiede o dritto davanti a sé; quindi, poco può vedere e capire ciò che c’è più su, ai vari piani del palazzo. Meno che mai penseranno che la malta che unisce i mattoni della costruzione è stata impastata con le lacrime di tanti esseri.

Ma tu, per contro, ricordati che, se sei entrato nel palazzo, non è stato per tuo esclusivo merito, ma sei stato portato per mano.

A parte questo richiamo all’umiltà, ciò che mi preme dirti oggi è di non ascoltare le parole della gente sulla strada, ma solo ciò che viene detto all’interno della casa.

Forse qualcuno ti inviterà a scendere, ma non farti venire dubbi: devi osservare la terra, devi lanciare su di essa i tuoi pensieri con lo scopo di renderla più bella, colorata e profumata.

I fiori della tua pianta non crescono sull’asfalto, ma sul terrazzo del tuo appartamento.

Lavorerai per la terra, osserverai la terra e l’amerai, ma non dovrai più sentirne il richiamo: le luci, le vetrine, le insegne non possono più avere importanza per te perché sai, ormai, che sono solo illusioni, richiami per le allodole e che, dietro il richiamo, c’è il pericolo del cacciatore.

Non rinuncia, non timore, non disprezzo, ma amore per qualcosa che è stato tuo, ma che ora non ti appartiene più, non fa più per te.

Proprio per questo tuo distacco, puoi osservare con maggiore lucidità la terra ed agire serenamente.

Scegli i fiori più belli e non temere: non finiranno mai perché vengono da un terreno inesauribile: il tuo cuore. Vengono da me.