)*(Stazione Celeste)

 

 

Dalla Stazione Terra...

alla Stazione Celeste...

 

 

Lunghissimo il treno. Migliaia di vagoni. Lunghissima la stazione. Migliaia di metri. A perdita d’occhio l’uno e l’altra. Migliaia e migliaia di viaggiatori si assiepano sulle banchine. Ordinatamente. Il brusio che emerge dal loro parlare, ispira dolcezza e serenità a tutti. Si sale tutti ordinatamente e pieni di gioia e felicità.  

 

Strani questi vagoni. Sono totalmente privi di arredamenti e sembrano di vetro, trasparenti ed una forte luce filtra in essi. Più viaggiatori salgono e più sembra che ci sia spazio. Molti i locomotori che trainano il treno e molti quelli che lo spingono. Tredici macchinisti lo guidano. C’è proprio una grande aria di gioia e di felicità. La serenità regna sovrana.  

 

Non ci sono indicazioni sulla destinazione, ma poco importa poiché tutti la conosciamo. A bordo si continua a parlare e stranamente siamo tutti rivestiti da una tunica bianca, lucente, straordinaria. Alcuni viaggiatori a terra attendono altri viaggiatori per dare loro posto e fornire indicazioni.  

 

Un’altra cosa che colpisce lo sguardo è che siamo tutti assolutamente privi di qualsivoglia bagaglio, non ce n’è neppure l’ombra. Il treno è fermo, attende gli ultimi viaggiatori, i ritardatari, ma freme sui binari. Arrivano altri viaggiatori, carichi di bagagli, si fermano a parlare con le guide e poco dopo, dopo aver parlato con loro, lasciano con un po’ di rammarico il bagaglio a terra e salgono a bordo. Vengono subito accolti da tutti e nei loro volti ricompare la gioia e la serenità.  

 

E’ così. Si continua a parlare, siamo in attesa di partire ed ecco che si scorge uno dei tredici macchinisti. E’ LUCE, è immenso, traspira grande Spiritualità e la comunica a tutti noi. E’ puro SPIRITO. E’ LUI. E’ IL CRISTO.  Santo DIO che immensa figura, che forza, che infinito AMORE traspare.

 

Arrivano altri viaggiatori, carichi di bagagli. Le guide li accolgono amorevolmente. I viaggiatori guardano l’interno del treno, si accorgono che è privo di arredamento. Chiedono la prima classe, i vagoni letto. Ma questo treno non ha prima classe o vagoni letto. Non è necessario, è così e così deve essere. I viaggiatori insistono e quando le guide chiedono loro di lasciare i bagagli, poiché dove siamo diretti non ce n’è bisogno, nauseati, raccolgono le loro cose e tornano indietro.  

 

Siamo tutti immensamente addolorati di ciò. Vedere migliaia, milioni di persone che tornano indietro, ci lascia stupiti. Ma siamo ormai quasi alla partenza, il treno è stipato, siamo tutti in piedi, FELICISSIMI. Siamo confortati perché circondati dai nostri cari, dai nostri più cari amici, sia quelli conosciuti che quelli sconosciuti.  

 

Siamo euforici, ed ecco, il treno si muove, parte, si avvia velocemente, sempre più veloce, si stacca dai binari, 

vola verso il CIELO,  verso il SOLE, verso DIO.  

 

La Terra laggiù scompare e sembra che un altro pianeta ne prenda il posto. ADDIO.  – Ritorneremo.

  

 

Scritto in stato di GRAZIA e AMORE IMMENSO 

Sto ritornando e riprendendo conoscenza.  

Un altro per me, si è occupato delle cose terrene.  

Ma era proprio uguale a me.

 

 

 

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