Il Calendario Maya è Finito
di
Carl Johan Calleman
Il calendario Maya è finito. Questo significa che dal 28 ottobre
2011 l’universo ha conseguito il suo possibile stato quantico più
alto. Nel linguaggio mitologico, Bolon Yokte Kuh, il dio del nono
supporto, e soprattutto la coscienza d’unità della Nona onda è stata
sperimentata intensamente da un certo numero di persone. Molti ora
riferiscono di sperimentare un appiattimento del tempo, la fine
dell’accelerazione del tempo e di conseguenza una grande calma. La
fine dell’accelerazione del tempo viene persino sperimentata come
una decelerazione e alcuni sono arrivati così profondamente nella
loro stessa presenza che il termine “futuro” sta iniziando a perdere
il suo significato precedente. Il futuro non è più un posto dove
arrivare. Con il completamento della Nona Onda, potenzialmente
abbiamo già un accesso diretto a tutta la guida di cui abbiamo
bisogno. Questa esperienza spostata di tempo sembra del tutto
comprensibile dato che quello che è accaduto è che i nove processi
evolutivi diretti da seme alla maturità sono stati ora completati.
Per coloro che hanno una relazione cosciente con l’albero della
vita, la nuova esperienza del tempo continuerà ad approfondirsi
anche dopo questo spostamento. Come sappiamo da tutte le precedenti
esperienze delle energie di cambiamento del calendario Maya, ci
vuole sempre del tempo affinché le loro manifestazioni esterne
diventino visibili.
Una buona cosa riguardo alla fine del calendario Maya è che il 28
ottobre 2011 il mondo non è finito. Ora abbiamo motivi per disfarci,
una volta per tutte, della nozione che anche la fine del mondo era
in qualche modo prevista dal calendario Maya. E questo vale anche
per molti degli scenari di disastri talvolta folli suggeriti sotto
l’influenza dell’elevata frequenza della Nona Onda quando qualche
volta è stato difficile mantenere l’equilibrio. Il calendario Maya
riguarda principalmente dei cambiamenti negli esseri umani stessi e
tutto il resto è secondario.
Purtroppo, la data del 28 ottobre è stata talvolta divulgata come se
tutta la trasformazione avesse dovuto avvenire proprio in quella
data e alcune grandi testate giornalistiche sono arrivate a parlarne
come se fosse un’altra data della fine del mondo. L’assenza di uno
scenario catastrofico ha portato alcuni a domandarsi se il
calendario sia veramente finito, il che dimostra quanto molti si
siano abituati alla visione del mondo di Hollywood. Come la vedo io
tuttavia, ci troviamo adesso, dal 29 ottobre 2011, ad entrare in
un’era dove il futuro non è più scritto e quel che accade dipenderà
interamente dagli esseri umani. Questa è una situazione che non è
mai esistita prima, fino a questo punto l’evoluzione dell’universo è
stata guidata da nove onde dirette. Per chi segue il mio lavoro
dovrebbe perciò essere chiaro che qualunque cosa fosse successa il
28 ottobre 2011, questa sarebbe stata il risultato dei processi
delle nove onde che portavano fino a quella data.
C’è anche motivo di aspettarsi l’inerzia e perciò un ritardo di tale
cambiamento. Per fare un esempio del ritardo della manifestazione
possiamo prendere l’inizio del settimo giorno del Sottomondo
Galattico del 3 novembre 2010, che molti hanno celebrato come un
giorno di riequilibrio del maschile e del femminile e la fine del
predominio. Ci sono voluti diversi mesi di cambiamenti fino a quando
non si sono manifestati in modo tangibile nelle rivoluzioni di
Tunisia ed Egitto. Secondo la maggior parte degli standard “niente”
è accaduto nelle date della Convergenza Armonica del 16-17 agosto
1987, né della Convergenza Consapevole del 17-18 luglio 2010 e così
se davvero qualcosa è avvenuto il o in prossimità del 28 ottobre
2011, a cui mi riferirò ancora sotto, sarebbe veramente eccezionale
e il primo a questo riguardo.
Dato che le persone avevano aspettative differenti, che non sempre
si sono manifestate, e a volte anche per confondere la gente, c’è
stata una gamma di diverse forme di critica o domande che mi sono
state poste. Molti, sostenendo come data finale il 21 dicembre 2012,
hanno scritto articoli critici la cui essenza è, di solito, che non
sono un “Mayanista” abbastanza ortodosso. Forse è così, io sono una
persona che onora la verità più della tradizione e per questo motivo
sono probabilmente anche l’unica persona dei tempi moderni ad aver
suggerito una soluzione al calendario Maya. Perciò, quando le
persone vedono loro stesse come Mayanisti o esperti del calendario
Maya hanno criticato il mio lavoro, lo hanno fatto senza rispondere
alle relative domande essi stessi. Vedo pochi motivi poi per
rispondere alle critiche di persone che sostengono di essere delle
autorità, ma, di fatto, non hanno presentato nessuna soluzione
alternativa. (L’assurda nozione che il 28 ottobre 2011 non abbia
segnato la fine del ciclo è stata sfoggiata come se questa non fosse
neanche una data 13 Ahau). Non è una soluzione al calendario Maya
dire che c’è un’altra data finale o che qualcosa avverrà in cielo in
quella data. Una soluzione al calendario Maya richiede una teoria di
come i suoi punti di spostamento guidano l’evoluzione dell’universo
inclusa la civiltà umana. Come disse una volta Einstein, “I problemi
non possono essere risolti allo stesso livello di pensiero che li ha
creati,” e questo vale anche per il significato del calendario Maya.
Tuttavia, alcune domande sono state sollevate dalla gente in modo
più ampio e hanno bisogno di essere prese più seriamente. La
predizione generale che io espressi dieci anni fa nel Calendario
Maya e la Trasformazione della Coscienza nel 2001-2002 che per la
fine del calendario saremmo stati illuminati, può essere stata
eccessivamente ottimistica. Questo in parte, certamente, a causa di
ragioni retoriche poiché non volevo ripetere costantemente
qualifiche e scenari negativi alternativi possibili quando, dopo
tutto, sapevo che la direzione complessiva verso cui l’universo si
dirigeva era la coscienza dell’unità. Inoltre, sarebbe stato un
compito sovraumano riuscire in quel punto del tempo a vedere
esattamente come sarebbe stato il mondo, quando il calendario fosse
finito nel 2011. Non tutti coloro che più di recente hanno trovato
interesse nel calendario Maya possono rendersi conto che nel momento
in cui scrissi i miei primi libri, l’inizio dei Sottomondi Galattico
e Universale rappresentava qualcosa di totalmente nuovo nella
creazione dell’universo e del collettivo umano: in precedenza la
durata di un’onda non era mai stata più breve di una vita umana. Ciò
che questo significava è che la maggior parte della gente in vita
nel 2011 non sarebbe veramente nata nelle onde più alte, l’ottava e
la nona, che aveva influenzato le menti dell’umanità e il potere di
un’onda di influenzare coloro che non vi erano nati non era
conosciuto.
Mi era infatti già chiaro allora che una grande parte dell’umanità
nata nella materialista Settima Onda era così esclusa dalle
esperienze spirituali da non rispondere a onde con una luce
spirituale. Era poi anche possibile che avrebbero resistito ai
cambiamenti a venire, come quelli che avrebbero potuto essere
compresi dal calendario Maya che portava al 2011. Le persone nate
nell’ottava onda iniziata nel 1999 oggi non sono, di fatto, ancora
adolescenti e chi è nato nella nona onda non ha ancora imparato a
parlare. Anche se, generosamente, includete persone che sono nate
nella pre-onda (iniziata nel 1986) del Sottomondo Galattico, questi
avrebbero ancora meno di 25 anni e fuori da tutti i processi di
decisione più importanti che hanno modellato il corso della nostra
civiltà.
Eppure c’è ovviamente anche un gruppo che si è interessato al
calendario Maya e al fato spirituale dell’umanità anche se non è
nato nell’ottava o nona onda. Questo gruppo è chiaramente una
minoranza se paragonato alla corrente principale di persone sopra i
25 anni d’età, una minoranza che è diventata sensibile ai
cambiamenti d’energia e sono attratti a un mondo di unità grazie ad
alcune esperienze speciali che possono aver avuto o scelte personali
che hanno fatto di praticare yoga, meditazione o diksha, ecc.
L’esistenza di un gruppo simile, a cui io stesso appartengo, non
cambia il fatto che la società è ancora gestita da una corrente
principale che è stata modellata dalla materialista Settima onda.
Perciò, anche se la coscienza d’unità ora, con la Nona onda, esiste
come un’impressione cosmica, la maggior parte di coloro che sono
nati nella Settima onda non prenderanno parte alla creazione di un
nuovo mondo a meno che non si sentano costretti a farlo attraverso
lo sfacelo del vecchio. Sarebbe stato naturalmente bello se
l’universo avesse portato l’umanità in un posto più avanzato, quando
il calendario fosse arrivato alla fine, ma come sta venendo fuori
non l’ha fatto. Credo tuttavia che ci ha ora fornito tutti gli
strumenti necessari per la nostra trasformazione e ora tutto
dipenderà dagli esseri umani stessi.
Con questo sfondo alla situazione attuale, vorrei dare il via alla
discussione riguardo a quello che oggettivamente è successo quando
il calendario Maya è finito. Sul mio blog del Mayan Calendar Portal
ho predetto che la fine del calendario Maya avrebbe significato il
crollo della civiltà basata sulla dualità (di fatto la fine
dell’autorità) e la sua trascendenza per mezzo della coscienza
d’unità. È successo? Credo che per rivolgerci a questa domanda
dobbiamo soprattutto osservare quello che è accaduto lungo il 12°
longitudine est perché questa è la linea lungo cui la dualità è
stata instaurata al principio con la Sesta onda (Lungo Computo).
Perciò, se la dualità fosse trascesa è lungo questa linea, creata
dall’Albero della Vita, che avremmo visto per primo gli effetti di
questo prima che si diffondessero sia dall’Est che dall’Ovest.
Questo è un punto critico da capire. Alcune persone seguono il
calendario Maya come un mezzo per seguire una tradizione e altri
possono averlo seguito come una struttura mentale o intellettuale.
Tuttavia, senza una relazione personale con l’Albero della Vita – il
Cuore dei Cieli – e le varie linee lungo cui questo crea dualità e
unità sul nostro pianeta non credo sia possibile sperimentare
veramente le energie del calendario Maya e comprendere così la
realtà che descrive.
Osservando poi il 12° longitudine Est una cosa degna di nota alla
fine del calendario è stata la caduta del regime di Muammar
Gheddafi, un dittatore e presumibilmente l’uomo più ricco del mondo.
La guerra in Libia era iniziata il primo giorno della Nona onda e ha
seguito il classico processo da seme a frutto maturo, poiché è stato
completato con la caduta finale del regime nel suo settimo giorno.
La ragione per cui questo processo era allineato così strettamente
con la Nona onda è che si era manifestato sulla linea lungo cui la
dualità era stata introdotta inizialmente e dove ora viene trascesa.
Tripoli si trova esattamente sul 12° di longitudine e un nuovo
governo vi si è insediato il 31 ottobre (3 giorni dopo la fine del
calendario Maya). La fine di questa guerra e la caduta del regime
oppressivo ha aiutato a ripulire questa linea critica per
l’evoluzione dell’umanità.
Poco prima della fine del calendario c’è stata anche un’intensa
attività per evitare un crollo del sistema finanziario mondiale
sotto forma di accettazione di un pacchetto d’aiuto/austerità per la
Grecia il 27 ottobre (L’Unione Europea è la più grande economia del
mondo e la sua nazione centrale è, dopo tutto, la Germania, la cui
capitale, Berlino, è sulla linea meridiana planetaria). Il dramma
greco è stato tuttavia riattivato con l’idea di un referendum
proposto il 31 ottobre, ma più tardi ritirato. Da come appare adesso
un crollo economico globale sarà invece precipitato in un periodo di
tempo relativamente breve dall’Italia (sotto la linea meridiana) con
un’economia di dimensioni tali che non può essere salvata dagli
altri membri della UE. Il filo della lama del coltello su cui il
futuro dell’economia mondiale si sta bilanciando si è perciò
spostato alla linea meridiana, dove il suo fato sarà collegato a
quello di Silvio Berlusconi, un chiaro rappresentante del dominio
sessista maschile.
Perciò, la trascendenza della dualità può non apparire esattamente
come io, o chiunque altro, l’ho immaginata. Il crollo dell’economia
mondiale sarà probabilmente molto problematica per molti di noi, ma
come ho scritto precedentemente l’attuale sistema finanziario non è
conforme con la coscienza d’unità che è stata ora portata dalla Nona
onda. I passi pratici più importanti nella direzione della coscienza
d’unità probabilmente devono essere fatti nell’arena economica. La
coscienza d’unità non è lo stato mentale di un individuo. La
coscienza d’unità si manifesta principalmente in assenza di
relazioni di dominio, specialmente nei sistemi politici ed economici
del mondo. Nonostante la sua portata limitata, sento che il gruppo
“Occupy Everywhere” (Occupare dappertutto) che per il 28 ottobre
2011 ha indetto una “Chiusura globale del Sistema”, ha
intuitivamente capito che il calendario Maya non riguarda altro che
la fine del dominio e della dualità.
Un’altra cosa accaduta vicino alla linea meridiana il 28 ottobre
2011 è il test pratico riuscito dello scienziato italiano sulla
fusione fredda:
http://www.wired.co.uk/news/archive/2011-10/29/rossi-success.
Come potreste aspettarvi degli interrogativi riguardo ad ulteriori
considerazione possono rimanere. Tuttavia, mi sembra chiaro che se
ci saranno delle opportunità per la popolazione umana che
raggiungerà i 7 miliari (il 31 ottobre 2011), di sopravvivere sul
nostro pianeta è imperativo che una fonte di energia che è sia
sicura che abbondante diventi disponibile. I combustibili fossili
recano il rischio del riscaldamento globale con enormi conseguenze
ecologiche e i grandi rischi associati all’uso dell’energia derivata
dalla fissione nucleare, sono stati nuovamente dimostrati
recentemente in Giappone. Se i terremoti continuano con la frequenza
e la forza che hanno avuto durante la Nona onda, allora vivremmo nel
rischio costante di un disastro nucleare globale. Per questi motivi
la dimostrazione di Rossi di una fonte energetica controllabile ha
il potenziale di qualcosa di molto importante che può arrivare a
salvare il nostro pianeta. Forse può essere osservata anche come il
frutto di un processo di trasformazione delle nostre fonti di
energia che hanno avuto inizio nel primo giorno della Nona onda con
la crisi nucleare in Giappone. Se questo è vero può essere che le
persone non guardino sempre nella direzione giusta per vedere i
miracoli che avvengono intorno a loro e per questa ragione scartano
tutti troppo in fretta l’idea che l’evoluzione del nostro pianeta è
guidata da un piano divino.
Indipendentemente dai pochi punti che ho citato sopra, non capisco
veramente quando alcune persone dicono che “niente” è successo il o
intorno al 28 ottobre 2011. Considerate anche il fatto menzionato
sopra che nelle date della Convergenza Armonica (indetta da José
Arguelles) o la Convergenza Cosciente (indetta da me) nel mondo
esterno non è accaduto niente di visibile. Il 28 ottobre 2011 è
allora la prima data largamente celebrata fondata sul calendario
Maya in cui sono accadute cose notevoli proprio in quel giorno. In
un certo senso comunque questo può non essere una sorpresa poiché è
stata davvero la data del cambio d’era ed è probabile che come tale
farà parte della storia.
Perciò, che cosa accadrà dopo questo cambiamento? Quel che ho inteso
con la “fine” del calendario Maya è il completamento delle Nove
Onde, incluso il Lungo Computo, che hanno sviluppato il cosmo fino a
questo punto ognuna in tredici passi. I processi da seme a frutto
maturo si sono conclusi. Bolon Yokte Kuh, il “dio” delle nove forze,
è disceso, ma le “sue insegne regali complete” continueranno a
manifestarsi anche nel tempo a venire. Almeno al livello dell’Albero
della Vita la coscienza d’unità ha trasceso la dualità attraverso
gli effetti della Nona onda. Nel tempo a venire continueremo a
vedere gli effetti della trascendenza della dualità svolgersi, ma in
un nuovo modo, dove la tempistica degli eventi non fa parte dei
processi che vanno da seme a frutto maturo. Costruito sulla
coscienza d’unità introdotta dalla nona onda, nel 2012 e oltre
vedremo una continua trasformazione della dualità a coscienza
d’unità.
Ciò che è nuovo è che nel futuro non c’è nessun posto, o evento
prestabilito, cui “arrivare”, dato che la scalata verso la cima
della piramide della coscienza è già stata realizzata. Attraverso la
Nona onda migliaia di persone hanno avuto l’esperienza di un’elevata
consapevolezza di unità. Perciò, molto di quello che è stato
sviluppato nella Nona onda, come “la rivoluzione mondiale dell’uno”
(incluse, per esempio, le lotte in Yemen e Siria) – ora conosciuto
principalmente come Movimento d’Occupazione – continueranno con
obiettivi globali derivanti da questa struttura d’unità di
coscienza. È, credo, per un motivo che per tanto tempo la gente ha
guardato al 2012 come a un anno di trasformazione. La ragione è che
il 2012 segue la fine del calendario Maya del 28 ottobre 2011 e la
coscienza d’unità portata, soprattutto, dalla Nona onda.
D’ora in poi il futuro non è più scritto nel tempo. Certo, molte
persone, e soprattutto quelle nate nella Settima onda, non pensavano
neanche che il futuro fosse scritto tanto per cominciare. Eppure,
sento che nei miei libri e altrove c’è una solida evidenza che
abbiamo vissuto davvero all’interno di un piano cosmico
indipendentemente dal fatto che i grandi media e le istituzioni
sociali dell’istruzione abbiano scelto di ignorarlo. Certamente, se
il futuro non è più scritto, la trasformazione verso l’unità e la
creazione di un mondo in armonia arriverà agli esseri umani stessi.
Un’eredità durevole della mia soluzione al calendario Maya sarà
allora ancora la dimostrazione della scalata alla cima della
piramide a nove piani con la sua coscienza d’unità e questo è
qualcosa che dovrà essere ricordata a molti in futuro. È dalla
coscienza d’unità ottenuta dalla nona onda che un nuovo mondo sarà
creato dopo un po’di tempo di caos intensificato.
In uno dei miei più recenti articoli prima del cambiamento ho
parlato di come sarebbe stato il tempo e quale calendario avremmo
voluto seguire nel tempo a venire. Avrò bisogno di tempo prima di
annunciare le mie vedute su questa questione. Una nuova risonanza
con il tempo viene ora sviluppata dalle persone che hanno
sperimentato il cambiamento e questo deve essere distinto
dall’inerzia della precedente coscienza del tempo. Sembra chiaro che
anche se certe onde possono continuare, non ci porteranno a livelli
più alti d’evoluzione. Invece, credo che al livello che abbiamo ora
ottenuto andremo dal fare e dall’evolversi all’esistere in armonia.
Il 28 ottobre 2011 c’è stato il cambiamento delle ere finale e non
ce ne sarà un altro. Credo che non ci sia più nessuna ragione per
aspettarsi niente, che sia buono o cattivo, che ricada su di noi in
una data particolare qualsiasi nel futuro, poiché non c’è più nessun
piano cosmico prestabilito. Allo stesso tempo, mi sembra ovvio che
il mondo è ancora lontano dalla meta dell’armonia e dell’unità. È
allora del tutto possibile che questa meta sarà servita da diversi
eventi collettivi come l’11:11:11, il Transito di Venere del 6
giugno 2012, il 12:12:12 o il 21 dicembre 2012, ecc. che farà sì che
le persone si riuniscano con un intento comune, anche se queste date
non hanno nessun significato intrinseco nel calendario Maya.
Fintanto che queste celebrazioni hanno propositi costruttivi o
servono come scadenze per progetti importanti, io le sosterrò. Il
vero contenuto degli eventi globali saranno ora più importanti della
tempistica reale, che è diversa da prima del 28 ottobre 2011, quando
c’era un valore intrinseco seguendo il piano temporale cosmico.
Carl Johan Calleman
8 Novembre 2011
Articolo in lingua originale:
http://www.calleman.com/content/articles/MayanCalendar_has_come_to_End.htm
Tradotto da *Susanna Angela* per stazioneceleste.it
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