Dalla 3D alla 5D: da vittima a
vincitore
Di LAUREN – 18 febbraio 2013
Se Gennaio è stato un orso, allora
Febbraio ci ha servito l'anticristo.
E, anche se io sto decisamente-forse
scherzando, c'è ironicamente un po'
di verità dietro questa
dichiarazione, nel senso che negli
ultimi 15 giorni, circa, siamo stati
spinti, tirati, trascinati e tutto
tranne che picchiati, perché ci
arrendessimo al nostro potere
superiore, al cristo dentro di
noi... anche se può avere dato
l'impressione e la sensazione che
stessimo per morire. Questo si è
mostrato/si mostra in tutte le aree
della nostra vita in cui stiamo
ancora svolgendo il ruolo di
vittima... quei luoghi dentro di noi
in cui non abbiamo completamente
reclamato il nostro potere creativo.
In retrospettiva, penso che “il
periodo di grande espansione” a cui
si riferiva l'ACP nel messaggio
precedente non fosse proprio il
genere di espansione che io
speravo... è successo, ma con una
pietra in faccia.
Per me personalmente, la chiarezza
di quello che stava realmente
avvenendo, ovviamente, non mi è
arrivata fino a dopo la
tortura, ma la consapevolezza ha
iniziato a ribollire tutto intorno a
me, dopo aver postato un articolo
sul blog, 3 giorni fa, intitolato “Far
uscire il vapore”. Quel
messaggio sul blog, che dapprima
pensavo fosse solo una spontanea,
auto-indulgente, pubblica
dimostrazione di apatia e di
disgusto per il percorso di
ascensione (leggi: me stessa), si è
rivelato un bellissimo riflesso
delle nostre proiezioni collettive,
nel senso che ha davvero aiutato a
scavare, esporre, riconoscere,
superare & rilasciare... in questo
ordine... enormi pezzi della nostra
mancanza di potere. Vedere le mie
stesse parole e poi le reazioni di
tutte le persone meravigliose della
comunità di Think With Your Heart,
ha davvero fatto scaturire un'enorme
quantità di chiarezza (almeno per
me) sui modi in cui noi (il noi
regale) dobbiamo reclamare il
nostro pieno potere di creatori del
nostro universo.
(Nota a margine: Mark Twain una
volta disse... “Solo i re, i
presidenti, gli editori e le persone
con il verme solitario hanno il
diritto di usare il “noi” editoriale
(regale)”. Non è comico?)
Parlando di proiezioni... ogni volta
che penso di poter essere, anche
solo lontanamente perspicace,
Stephanie Azaria surclassa la mia
pensata con qualche commento
cristallino che scardina la porta
della mia logica e mi apre ad un
nuovo mondo, un nuovo paradigma di
pensiero. Una volta, in un report
meteo, disse qualcosa del genere
“nella 3D, il nostro mondo esteriore
è una proiezione... nella 5D
è un riflesso”. Brillante,
no? Naturalmente è... perché
nella 3D creiamo il nostro mondo
mediante i filtri dei nostri aspetti
inconsci... proiettando i nostri
aspetti non reclamati (ombre) sul
nostro ambiente esterno (persone,
luoghi, cose), così da poter VEDERE
noi stessi chiaramente / da
illuminare qualsiasi oscurità.
Nella 5D, dove tutti siamo
“illuminati” dall'interno e non
gettiamo ombre... il nostro mondo
diventa un riflesso di dove, quando
e come esprimiamo (consciamente) la
nostra energia nel mondo. In altre
parole, nella 5D noi sappiamo e,
dunque, possiamo vedere noi stessi
in ogni cosa, in ognUno, il che ci
conferisce la responsabilità
assoluta dell'assumersi la
responsabilità per tutto. Da Vittima
a Vincitore.
Ed è proprio qui che ci troviamo
adesso.
Stiamo elaborando alcune importanti
imperfezioni di base... ripulendo,
aprendo e raffinando quella che gli
invisibili chiamano la nostra
“centrale elettrica”. Si riferiscono
al nostro plesso solare, nel senso
che noi trasmettiamo costantemente
dei segnali, da questa “stazione”,
per attirare o per respingere i
nostri sogni più selvaggi, tutti
basati sulla quantità di potere
personale (leggi: responsabilità)
che siamo intenzionati a reclamare
per creare o.g.n.i. aspetto della
nostra vita. Ecco cosa significa
diventare il nucleo del nostro
mondo. Quando NOI diventiamo il
punto centrale intorno a cui ruota
tutta la vita, solo allora capiamo,
in modo empirico, come tutto, nel
nostro mondo, è solamente
un'estensione della nostra
creazione.
I Passi Successivi
Ok, allora... e adesso? Un paio di
cose che mi sento dire sono che,
d'ora in poi, fino all'equinozio,
continueremo ad essere incoraggiati,
sostenuti (leggi: forzati) ad
assumere la piena responsabilità di
ogni singola sacca di vittimismo
rimasta nelle nostre vite e nel
sistema del nostro corpo. Senza
eccezioni. E questo comprende la
nostra “storia di ascensione”. Non
possiamo essere liberi dal processo
di ascensione se siamo ancora
concentrati sulla sua storia e sto
ricevendo un sacco di suggerimenti
sul fatto che adesso possiamo
efficacemente spostare lo slancio
dei nostri pensieri oltre
l'ascensione, sulla fase “che
cosa vogliamo creare in questa nuova
energia”. I nostri corpi si
stanno ancora mettendo in pari,
sì... almeno questo dimostra in che
modo percepiamo questo passaggio del
“tempo”...ma ho l'impressione che la
velocità con cui avviene questo
processo cellulare riguardi
parecchio il dove si trovano i
nostri pensieri. Oltretutto, se la
prossima fase è tutta sulla (co)creazione
fisica, allora è lì che i nostri
pensieri devono essere, proprio ora,
per magnetizzare verso di noi questa
realtà.
Per chi ha finito con il
sollevamento pesi, mi dicono anche
che il periodo da qui all'equinozio
sarà più che un semplice periodo di
preparazione... l'immagine che mi
danno è quella di prepararsi per la
nascita di un nuovo figlio, che
viene portato a casa per la prima
volta, con la necessità che tutto
sia organizzato, sistemato,
strutturato, semplificato e in
ordine, in modo che, quando il
bambino arriva possiamo essere
sufficientemente organizzati per
trascorrere tutto il nostro tempo
con la sua preziosità.
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