Poli d'AMORE: creare il proprio
paradiso
Di LAUREN – 13 luglio 2013
Innanzi tutto… non siamo ancora in
salvo, però non siamo nemmeno
regrediti alle vecchie modalità 3D.
E’ solo che siamo ancora sospesi in
quel familiare limbo gelatinoso e
potremmo sentirci piuttosto
“bloccati”.
Ho ricevuto qualche email del genere
“ma che cavolo?”, dopo il solstizio,
e capisco benissimo la frustrazione,
però, per favore, sappiate che, ogni
qualvolta ci sentiamo in
gabbia/intrappolati/messi
all’angolo, è sempre perché veniamo
esortati a non fuggire dalla
scatola, bensì a trascenderla.
Ultimamente, in particolare questa
settimana, continuo a sentirmi per
la testa quella famosa frase di
Einstein, ogni volta che sono pronta
a saltare in aria… praticamente
almeno una volta al giorno: “Non
possiamo risolvere un problema allo
stesso livello in cui si è creato…
usando la stessa mente che lo ha
creato”.
Noi progettiamo deliberatamente le
prigioni da noi create, senza
finestre né porte, in modo che
siamo costretti a
diventare creativi e ora stiamo
andando a rivedere gli stessi punti
oscuri, dentro di noi, per
potenziarci proprio a questo scopo…
creare la pressione e la frizione
necessarie a spingerci fuori dalla
limitazione… per sempre. (E poi, chi
ha bisogno di porte e finestre
quando si può usare il
teletrasporto?)
La frustrazione sta nel volere,
ma, indipendentemente da quanto
desideriamo uscire da questo luogo
scomodo, non è ancora il momento di
muoversi (tutte le parti di noi
stessi) in avanti… a meno che il
vostro obiettivo non sia di ricreare
ulteriormente il vostro passato.
Naturalmente ci sono delle eccezioni
a questa regola, dato che certe
situazioni, per qualcuno, stanno
procedendo… e anche a ritmo
sostenuto… tuttavia, il quadro
generale non è emerso completamente,
quindi pazienza, integrazione ed
Essere sono ancora la priorità
numero uno… almeno per un’altra
settimana o giù di lì.
L’Alto Consiglio Pleiadiano mi
rammenta che la scelta di
intraprendere prematuramente
un’azione disallineata, spinti
dall’impazienza/frustrazione,
equivale a darsi la proverbiale
zappa sui piedi. Il che significa
che la sola pace che abbiamo a
disposizione deriva dal consentire a
questo processo di completarsi,
senza cercare di cambiare la benché
minima cosa. E, per la cronaca, sono
più stanca di dirlo a voi che di
viverlo.
Per quelli che stanno lasciando la
dualità: la cosa più difficile nella
nostra vita, adesso, è mantenere la
fede in questi momenti di rilascio
finale. Il che la dice lunga, perché
se c’è una cosa che conosciamo bene
è il lasciar andare.
Quando ci sentiamo esauriti in
queste fasi di “svuotamento”, è
COSI’ facile scivolare nella
disperazione e sentirsi scoraggiati
ad ogni piè sospinto. Sappiamo tutti
che questa cosa succederà, non c’è
mai stato alcun dubbio per questo
gruppo… è l’elusivo “quando” che ci
tortura dolorosamente fin dal nostro
primo rilascio karmico. Non che
stiamo tecnicamente “aspettando” il
quando, stiamo piuttosto
consentendo il quando… stiamo
Essendo per il quando.
E sì, sta diventando COSI’ vecchia
questa cosa… più che mai vecchia.
Siamo COSI’ oltre l’ESSERE, oramai.
Essere sta diventando così noioso.
Il che per noi è una vera sfortuna,
dato che la formula per l’ascensione
è Essere + Essere = Essere Liberi.
Quindi, ecco che SIAMO qui.
All’infinito… uuugghhhhh.
Ogni volta che ho un crollo (leggi:
proprio ora), mi sento dire che non
possiamo neppure immaginare che cosa
debba succedere, affinché possiamo
uscire in queste energie e co-creare
con esse, anziché essere
presi a pugni da esse. E il
FARE è in arrivo, ma noi, proprio
ora, siamo congelati per un motivo
in questo mercurio retrogrado
(tempismo perfetto)… che, a
proposito, sapevamo tutti sarebbe
seguito alla tortura dell’eclissi,
per aiutarci a far presa dove
viviamo adesso. Ed è proprio quello
che sta facendo, anche se ancora non
abbiamo la minima idea di che cosa
significhi… e i Pleaidiani dicono
che non ce l’abbiamo.
(A Proposito: non sto affatto
sottovalutando questo retrogrado. È
decisamente peggiore dell’ultimo, in
Febbraio-Marzo, che, all’epoca,
ritenevo fosse disumano).
Ma, anche se non riusciamo a vedere
ad un palmo dal naso, mi sento
ancora dire e ripetere che sono in
arrivo GRANDI cambiamenti, eventi
che cambiano la vita (come sempre),
e alcune cose… molto eccitanti… che
hanno già iniziato a farsi strada
verso i nostri mondi fisici. Posso
confermare personalmente questa
verità, tuttavia, gli ultimi mesi
sono stati così oltremodo
impegnativi, su tanti livelli
difficili da enumerare, che può
risultare faticoso connettersi con
qualsiasi sentimento positivo al
riguardo… anche in mezzo a tutta la
“bontà emergente”. Non importa, il
nuovo è qui adesso, nel qui e ora, e
che ci sembri buono oppure no,
questo. sta. accadendo.
We Are The (New) World
I Pleiadiani ci chiedono di
ripassare il concetto che il
mondo nuovo è dentro ciascuno di
noi e che insieme, come un
collettivo di coscienza cristica,
stiamo portando quel mondo ALLA
terra… senza di noi non c’è nessun
mondo nuovo (gulp).
Prima, rendetevi conto che la
coscienza cristica è una conquista.
Non è un sottoprodotto
dell’ascensione, ma il carburante
che l’alimenta.
Quello che intendiamo è che… il
più grande desiderio dell’anima è di
espandersi al livello cristico della
coscienza, mentre il desiderio più
grande del corpo è di diventare il
(corpo & sangue di) cristo.
Voi state conquistando entrambi
simultaneamente e, attualmente, vi
trovate in quello che noi chiamiamo
punto di fusione di ascensione E
discesa. Per questo motivo, è
importante capire che, mentre state
entrando nella cristicità, state
anche realizzando la vostra più
grande capacità di esistere come
Essere Umano.
Portiamo questo alla vostra
attenzione per aiutarvi a capire che
VOI siete ciò che torna a casa, però
CASA, in questo contesto, è dentro
di voi… quindi, essenzialmente, Casa
sta venendo da voi e, in definitiva,
al pianeta terra. – ACP
Lo so che tutti abbiamo già sentito
queste parole, ma ci viene chiesto
di integrare queste informazioni ad
un livello più profondo… di
raccogliere prima la vibrazione, il
modello di Casa dentro di noi,
radicando e stabilizzando la nostra
aumentata magnificenza all’interno
dei nostri corpi di carne.
Dopodiché, la Casa che sentiremo nel
nostro corpo e nelle nostre cellule…
quella parte di noi dolorante, che
ha atteso tanto a lungo per
esprimersi nel mondo fisico…
diventerà la cianografia, il modello
della creazione per la nuova terra.
In altre parole… e spero che questo
abbia senso, con un cervello in
retrogrado… la creazione della nuova
terra è un lavoro dentro-fuori, che
ciascuno di noi “canalizzerà” nel
mondo della forma ed esprimerà
attraverso la propria essenza unica.
Quindi, ciascuno di noi avrà la
propria versione unica del
“paradiso”, che sarà interconnessa
tramite una rete condivisa
(risonanza), con tutti gli altri
paradisi auto-creati.
Non ci sono due paradisi uguali,
eppure tutti i paradisi sono UNO
SOLO – ACP
I paradisi condivisi di questa rete
diventeranno i punti portale di
attrazione che creeranno i “poli
d’AMORE”, che saranno centrali per
le anime dalla vibrazione simile in
fase di risveglio.
Ecco come funziona secondo loro:
·
Per
prima cosa, ci renderemo conto,
senza ombra di dubbio, del perché
siamo su questo pianeta proprio in
questo momento.
·
Poi,
arriveremo a capire il nostro sé
completo e totale, l’interezza di
chi siamo, senza separazione dalla
Sorgente
·
Infine, conquisteremo una
comprensione viscerale del ruolo che
svolgiamo in questa nuova “rete” di
vita. La speciale unicità che
offriamo, la risonanza vibratoria
specifica che noi che siamo qui
emettiamo per mezzo dei nostri poli
d’AMORE.
Il Consiglio afferma che, una volta
che queste cose saranno complete e
intatte, otterremo la conoscenza e
la fiducia per mettere fisicamente
in GIOCO la nostra essenza speciale
e loro lo intendono proprio in senso
letterale… dato che il gioco è la
nuova modalità.
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