Emanciparsi dalla sofferenza:
l'inizio
Di LAUREN – 4 giugno 2014
Prima di buttarmi nel report, voglio
gettare un po’ di luce sull’impasse
lievemente opprimente in cui molti
sono stati spinti di recente, subito
dopo essere usciti dal portale
dell’eclissi, a metà di Maggio.
Per
quelli tra voi che non sono ben
sicuri di che cosa sia un
impasse:
Impasse
–
sostantivo – situazione in cui non è
possibile alcun progresso; vicolo
cieco; stallo.
Secondo le mie Fonti, questo stallo,
in cui navighiamo goffamente fin
dalla luna piena del Wesak (Buddha),
il 15/5, è il risultato dello
spostamento di molte parti, il cui
nocciolo si ricollega al nostro
distacco dalla dualità, cosa che dà
il via al nostro trasferimento
globale nel nuovo mondo fisico.
Tutto questo calvario è partito in
Aprile, con una moltitudine di
eventi celesti fuori dalla norma,
ma, a quanto pare, anche la recente
luna nuova in Gemelli ha aperto una
porta importante per l’umanità,
passaggio che è servito a facilitare
il nostro ingresso in una modalità
di vita del tutto nuova.
E, per essere chiari, non si tratta
solo di un’apertura per coloro che
sono “coscientemente in cammino”,
questa apertura sta
influenzando/penetrando ogni singolo
aspetto del mondo fisico che
conosciamo… risveglia nuovi gruppi
di persone e, simultaneamente,
accompagna più a fondo nella verità
coloro che si erano già risvegliati.
Per quelli che hanno dei residui
karmici, questo periodo (dalla luna
nuova alla luna piena) è stato
dedicato alle soluzioni importanti e
al bilanciamento delle polarità
irrisolte (riunire la separazione),
un periodo che, ben presto,
risulterà altamente costruttivo, se
siete riusciti a rimanere testimoni
(non-attaccamento) di qualsiasi
ferita del passato. Per coloro che
hanno trasceso la coscienza della
separazione, questo lasso di tempo è
stato dedicato più specificatamente
alla risurrezione del vostro
vascello terreno, quello che gli
esseri stellari definiscono il
nostro effettivo veicolo per
l’ascensione. Più giù ne
riparliamo…
La magnitudine di quello che ha
avuto luogo recentemente sul pianeta
è stata una delle cose più notevoli
(per non dire straziante) che io
abbia sperimentato di persona, fino
ad ora. Io mi do un gran da fare per
sintonizzarmi con la coscienza
collettiva, appena possibile, in
modo da mantenermi lucida e stabile
nella neutralità, ma la scorsa
settimana, o giù di lì, questa
disciplina mi è diventata pressoché
impossibile, dato che le onde di
queste energie collettive venivano
DA me… a oltranza e, a quanto pare,
senza invito.
Nella massima desolazione, mi sono
sintonizzata per vedere che cosa
stesse succedendo e mi è stato detto
che gran parte della costante
infelicità che sentivo era soltanto
un po’ della “buona vecchia
griglia”… che molti di noi che sono
al timone hanno accettato/si sono
prestati volontariamente per questo
preciso punto d’incontro fra il
mondo vecchio e quello nuovo, per
contribuire ad alchemizzare la
pesantezza collettiva invocata dal
rilascio della dualità, in
particolare in coloro che, al
momento, sono ancora incapaci di
elaborare & neutralizzare
responsabilmente le emozioni
tossiche e opprimenti. In certi casi
questo può aver significato l’essere
testimoni di alcune proiezioni
personali, attacchi basati sulla
paura, colpa, aggressività
incontrollata, ansia generalizzata e
altre cose poco divertenti, ma,
finché non ci lasciamo incantare da
queste energie o non le prendiamo
sul personale (leggi: non siamo più
in risonanza con esse), esse non
possono effettivamente influenzarci
o danneggiarci.
E sì, è vero che quando siamo
integri e completi dentro di noi,
tutte le emozioni che non fanno
parte dell’intero tendono a
scivolare via dal nostro scudo
d’AMORE, eppure, quando la densità
ha iniziato veramente a liberarsi,
dalla metà alla fine di Maggio, il
suo peso si è sentito per davvero.
Forse non in modo personale, ma in
maniera spietata, queste energie
sembravano attaccarsi a noi come le
mosche al miele… come essere tenuti
sott’acqua per giorni e giorni.
In aggiunta allo stress dovuto alla
nostra compressione personale e
fisica della mutazione biologica (da
carbone a diamante), questo rilascio
della sofferenza collettiva si è
avvertito anche in maniera acuta
come una irragionevole coltre di
pesantezza, una depressione
impenetrabile e una separazione
irrisolvibile dalle frequenze più
sottili dell’AMORE. A questo,
aggiungete una seria energia di
ARRESTO, un po’ come un vuoto, ma
assai più irritante e limitante
e, naturalmente, l’incessante
martellare delle infusioni solari
nelle nostre cellule ed ecco che
avete ben pochi motivi per uscire
dal letto.
Un conto è essere sospesi
nell’immobilità, ma essere
intrappolati nell’assenza di gioia
per tutto questo tempo, senza uscita
o via di fuga, è roba da
professionisti. È ciò di cui è fatta
la overdose intenzionale
maestria.
È lì che ho iniziato a rendermi
conto che stava succedendo qualcosa
di assai più grande di me…
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