Promozione planetaria: dalla legge
umana quella divina
Di LAUREN – 29 settembre 2017
Anche se è ancora piuttosto difficile da definire,
tutto è cambiato. Sulla scia della Grande Eclissi
Americana, un silenzio assordante e persistente
risuona nell’etere, una immobilità che tutta la
natura sembra onorare come sacra… che sembra
suggerire ulteriori cambiamenti in arrivo. La vita,
doverosamente, risponde a questa autentica
trasformazione e noi Sappiamo che niente sarà più lo
stesso.
Settembre è sempre un mese di morte e nascita, di
fine e inizio… ma questo Settembre è stato un po’ di
più, in questo senso. Per tutto il mese ci siamo
liberati dell’illusione come se fosse ancora
bollente…, per ogni pensiero limitato e/o emozione
scaduta che trascendiamo, per ogni azione obsoleta
che rilasciamo, ci appare una rivelazione nuova e
profonda a rivelarci l’origine reale di quella
creazione sbagliata (vecchia di molte vite).
I nostri cuori stanno guarendo dalla ferita
originale (di separazione) e questa deframmentazione
sta finalmente fornendo la spiegazione di tanta
sofferenza, la TANTO ATTESA risposta a molte
domande… le cose che magari abbiamo sempre intuito,
stanno ora rivelando apertamente/consciamente la
verità del nostro antico passato, mentre rinasciamo
alla nostra Vera natura.
È interessante, se non impressionante, avere una
visione a tutto campo della portata del nostro
viaggio per arrivare fin qui… per molti ha
significato molte vite di lavoro verso questo
obiettivo. E poi, vedere il nostro soggiorno nella
separazione giungere al termine proprio sotto i
nostri occhi… non trovo neppure le parole.
Questa consapevolezza eccezionale è stata una
benedizione del sole della Vergine, che ci ha donato
la possibilità di integrare così tanto, con l’arrivo
di questa chiarezza… o forse è il contrario. Stiamo
sciogliendo il proverbiale Nodo Gordiano e, strada
facendo, abbiamo a disposizione moltissima
guarigione/integrazione e allineamento. È
letteralmente stupefacente il modo in cui
queste rivelazioni interiori sembrano darci la
scossa, bloccandoci sul posto, mentre incollano
insieme gli ultimi frammenti del puzzle che stavamo
cercando fin dall’inizio.
Grazie alla conclusione dei finali, combinata con
degli inizi così radicali, la vita ha avuto degli
alti e bassi estremi… questo mese è stato
prevedibilmente imprevedibile. Lampi di eccitazione
e stupore per il nuovo, alternati a sentimenti di
incertezza, senso di vuoto e confusione, sono stati
la normalità.
Mentre il velo si solleva a rivelare il nostro nuovo
orizzonte, non abbiamo un’idea concreta di cosa
cercare e, dunque, i nostri occhi non sono ancora
abituati al nuovo panorama, incapaci di vedere
quello che la nostra mente non riesce ancora ad
afferrare. Stiamo ancora cercando un appoggio sicuro
per i nostri piedi e anche i nostri passi, per
quanto in lieve miglioramento, sono di natura
quantica… ci vorrà un bel pezzetto di tempo/spazio
per capire come navigare secondo queste nuove
coordinate.
Questo, con l’aiuto dell’eclissi solare, che ci ha
letteralmente staccato la spina dalla matrice
vecchia/falsa, ci ha ripulito del tutto il disco
fisso (modelli), dando a tutti l’opportunità di
resettare noi e le nostre vite, per attivare i nuovi
circuiti del CuoreMente unificato, alla cui
riconnessione abbiamo lavorato così intensamente
durante i mesi estivi (invernali nell’emisfero sud).
Mentre venivamo spinti (forse fino al limite) a
uscire dalla dualità, è anche diventato chiaro il
fatto che non avevamo alcuna rete di sicurezza a
pararci la caduta… che dovevamo fare la
transizione da soli, per agganciarci all’ologramma
di autosufficienza senza il minimo aiuto
dall’esterno. Per coloro che sono già emersi nel
nuovo, non c’è letteralmente nulla su cui fare
affidamento (a parte il Sé), ora che il modello
karmico è stato eliminato.
Coloro che erano pronti a saltare sono stati spinti
in avanti con la fiducia totale nell’ignoto, sospesi
nel nulla, ad imparare la completa autosufficienza.
E, nonostante le maree si siano ritirate in modo
radicale, preparandosi a portare un’onda nuovissima
di supporto, l’ampiezza di quell’onda dipenderà
dalla nostra capacità di gestire le nostre
risorse in maniera autentica.
Questo ingresso nell’autosufficienza totale potrebbe
essersi tradotto nel vecchio e familiare effetto
globo di neve… in cui i contenuti della nostra vita
sono stati meticolosamente scossi e noi stiamo solo
aspettando di vedere dove atterreranno i pezzi. Solo
che questa volta ci ha dato la sensazione di essere
smontati a livello personale, dissolti nel nulla e
senza un modo preciso di rimetterci di nuovo
insieme. Questo, perché non siamo noi (i noi
piccoli) a doverlo fare.
Dopo che ci dissolviamo nel nulla, nasciamo
nell’interezza. L’eclissi ha permesso, a chi era
preparato, di rilasciare completamente la propria
(identificazione con la) forma, in modo da poter
ritornare alla vita con TUTTI noi stessi. Nel
frattempo, il nostro compito è stato di non essere
di intralcio a noi stessi, di lasciare che la
natura facesse il suo corso (tema chiave),
mentre la nostra completezza prende forma.
Stiamo fondendo l’antimateria con la materia e siamo
stati strizzati attraverso un portale di assoluta
raffinazione, siamo passati nel vortice di una
centrifuga cosmica per espellere i residui della
falsità accumulata. Questo processo ha preteso che
tenessimo il nostro aspetto umano completamente da
parte, in modo che in nostro aspetto di anima
potesse farsi avanti in questo mondo, senza
impedimenti.
Intanto, le parti delle nostre vite che non tengono
più, sono state fatte esplodere e/o eliminate sulla
scia della grande eclissi… ma, a quelli di noi che
stanno entrando nella Vera Casa, come residenza a
tempo pieno di unità, non importa più. Finalmente,
ci siamo arresi del tutto. Abbiamo raggiunto il
punto di non ritorno e lo Sappiamo. I residui di
quest’ultima esplosione del nostro passato
potrebbero essere sparsi ovunque e forse ci toccherà
di vagliare i detriti galleggianti ancora per
qualche tempo… ma solo per determinare che cosa
portare con noi nel nuovo e che cosa va ributtato in
mare, abbandonato per sempre.
Caotico? Sì. Scomodo? Come l’inferno. Ma la bellezza
di questo processo (di nascita), selvaggiamente
incontrollabile, è che impariamo come essere
sparati nella vita senza un piano… e ad avere
fiducia implicita nello scopo di ogni sviluppo.
In una parola: libertà.
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