)*(Stazione Celeste)

 

 

 

Sulle Tracce dell'Infinito

 

Articoli di Michele Peyrani

scritti sotto ispirazione dell'Arcangelo Michele

 

 

 

 

IL PARTO DI GAIA

 Luglio 2008

Sto meditando, improvvisamente mi sento catapultato in centro alla galassia, al cospetto del cosiddetto “Occhio di Dio”.

Mi sento piccolo piccolo, una nullità al cospetto di cotanto Splendore e Forza Divina.

Sento una voce calda, profonda, gioiosa e confortante: “Sono Tua Madre”; è la Grande Dea Celeste, il Principio Materno Primordiale che si rivolge  proprio a me! “Sono 16 anni che tu segui il mio sentiero: ti ho protetto, assistito, nutrito, consolato, rassicurato, ti ho Amato come qualsiasi Madre ama il proprio figlio. Ormai sei adulto ed è giunto il momento che intraprendi da solo la tua strada. Molte saranno le esperienze che troverai sul tuo camino, alcune luminose come il sole, alcune buie come la notte, ma non ti spaventare Io sarà sempre qui a guidarti e stimolarti. Ti ho dato il puro discernimento che ti aiuterà a distillare l’Essenza, a cogliere solo i frutti maturi di cui nutrirti e nutrire coloro che ti saranno vicini in questo percorso.

Tu sai che il momento è vicino per un cambiamento epocale nella storia dell’umanità e ora ti ho condotto qui per assistere al compiersi del Piano Divino sulla Terra.

Siamo alle soglie di un parto, proprio come quello che avviene tra voi esseri umani, ma qui si tratta di qualcosa di Unico, della nascita della Nuova Terra, della Terra Promessa…

Una gestazione durata oltre tremila anni, sin dal tempo di Mosè e dell’Esodo degli Ebrei dall’Egitto attraverso il Mar Rosso. Il fenomeno dell’apertura delle acque ha consentito a Gaia, la Madre Terra, di ricevere il seme di Jahvè, Dio Padre, costituito dall’esercito faraonico.

Il bene e il male si sono sempre intrecciati sulla terra, ma oggi è il giorno in cui dal seme dell’odio fratricida e della violenza verrà generata la Nuova Terra, luogo di resurrezione nella pace ed armonia collettiva”.

Esodo 14,26-29

26 Allora il SIGNORE disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul mare e le acque ritorneranno sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri». 27 Mosè stese la sua mano sul mare e il mare, sul far della mattina, riprese la sua forza, mentre gli Egiziani, fuggendo, gli andavano incontro. Il SIGNORE precipitò così gli Egiziani in mezzo al mare. 28 Le acque ritornarono e ricoprirono i carri, i cavalieri e tutto l'esercito del faraone che erano entrati nel mare dietro agli Israeliti. Non ne scampò neppure uno. 29 I figli d'Israele invece camminarono sull'asciutto in mezzo al mare, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra.

“Tu sarai vicino a me nel momento del parto, mi assisterai come hai fatto con tua moglie quando da soli, nel garage di casa, avete accolto la vita terrestre dell’anima candida di vostro figlio. Non era un caso che 3 anni fa ti sia trovato in quelle apparenti condizioni di emergenza, era la preparazione simbolica all’assistenza al parto del “Paradiso Terrestre”.

Il riscaldamento del clima, la moria di api o di balene alla deriva che hanno deciso di cambiare dimensione, è solo minimamente dovuto ad attività antropiche; in realtà è riconducibile all’avvicinarsi di questo Grande Evento Cosmico. Le coste del Mar Rosso si stanno allontanando l’una dall’altra come una grande grembo materno, un utero che si sta fisicamente preparando a dare alla luce una Nuova Vita.

Contestualmente sul Monte Sinai verrà consegnata la Nuova Tavola della Legge.

Sarà l’Amore il solo e unico principio che Dio donerà all’intera umanità! 

 

 

 

Egitto e Israele, atavicamente nemici, saranno invece testimoni del più sensazionale evento della storia: la nascita della Nuova Terra”.

 

 

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