)*(Stazione Celeste)
Ghiaccio/Secco: la Verità sul Riscaldamento
Globale
editoriale di
Drunvalo Melchizedek
Ciò che state per
leggere cambierà per sempre il vostro mondo, questo ve lo posso garantire. Devo
scusarmi per essere io a portare queste notizie spiacevoli, ma è necessario che
sappiate, se volete sopravvivere, che ciò che verrà sarà o SECCO e caldo o
GHIACCIO e freddo.
Del riscaldamento globale si parla da 40 anni, e nel frattempo siamo diventati
compiacenti. I nostri scienziati concordano sul fatto che il riscaldamento
globale sarà causa di enormi cambiamenti e problemi nel mondo, ma secondo i loro
ragionamenti ci vorranno cinquanta o cento anni prima di doverci occupare dei
suoi effetti.
La loro idea è che, in generale, il riscaldamento globale sarà lento ed il mondo
troverà il tempo per scoprire la soluzione ai problemi.
Nuove incontrovertibili prove suggeriscono invece che questo scenario è
semplicemente sbagliato, e faremmo meglio ad essere pronti per un'altra, più
improvvisa possibilità.
La Rivista DISCOVERY
Uno dei primi dubbi sulla veridicità di quello che ci veniva detto (specialmente
qui negli USA) fu sollevato dalla rivista Discovery nel Settembre 2002, il cui
titolo di copertina annunciava: "La sorpresa del riscaldamento globale, una
nuova era glaciale", mentre il sottotitolo aggiungeva che "Gli oceanografi hanno
scoperto un grande fiume d'acqua dolce nell'Atlantico, formato dallo
scioglimento dei ghiacci polari. Avvertono che questo potrebbe presto seppellire
la Corrente del Golfo, facendo sprofondare il Nord America e l'Europa in inverni
polari".
Questo quasi due anni fa, e nessuno ha prestato ascolto. La vita continua,
incurante del terribile pericolo incombente.
L'INGHILTERRA & SIR DAVID KING
Poi, nel Gennaio 2004, è arrivato Sir David King, capo dei consulenti
scientifici del primo ministro inglese. Sir King è andato da Blair e gli ha
parlato del disastro che incombe su tutto il mondo, dicendogli che era loro
dovere dire a tutti cosa stava per accadere.
Tony Blair disse a Sir King di stare tranquillo e di non parlare. Ma Sir King
sentiva che tutto questo era semplicemente troppo importante per non parlarne, e
così nello stesso mese aggirò deliberatamente Blair e pubblicò un articolo sulla
rivista americana Science in cui comunicava tutte le sue informazioni e
preoccupazioni.
Nel suo articolo Sir King afferma: "Dal mio punto di vista, i cambiamenti
climatici sono il problema più grave che dobbiamo affrontare oggi, più grave
della stessa minaccia del terrorismo".
L'Inghilterra ha emesso una diffida nei confronti di Sir David King, ed ora egli
non può nemmeno parlare in pubblico dell'argomento senza il rischio di essere
arrestato.
AMERICA & PENTAGONO
Il mese successivo, Febbraio 2004, vede l'ingresso in scena del Pentagono, il
che ha indotto il mondo ad entrare in azione.
Il Pentagono studia il Riscaldamento Globale da molti anni, per via dei
possibili problemi di sicurezza nazionale associati al tipo di cambiamenti che
potrebbero prodursi nel mondo in seguito al Riscaldamento Globale.
Uno studio speciale fu condotto da uno dei dipartimenti del Pentagono, l' Office
of Net Assessment (Ufficio Valutazioni Nette), diretto da Andrew W. Marshall, 83
anni, che ha la responsabilità di identificare i rischi a lungo termine degli
USA.
Marshall, in collaborazione con l'organizzazione statunistense Global Business
Network, compilò le possibilità del Riscaldamento Globale ed i loro effetti
sulla sicurezza nazionale degli USA. Lo studio fu completato nell'ottobre 2003 e
consegnato al Pentagono, che considerava la questione dal punto d vista del
peggiore scenario possibile. Il titolo è "Lo scenario di un improvviso
cambiamento climatico e le sue implicazioni per la sicurezza nazionale degli
Stati Uniti". Il testo andava ben al di là di quanto si aspettava la maggior
parte degli esperti del Pentagono.
Rendendosi conto delle incredibili possibilità delineate da questo studio,
Marshall prese la decisione di rendere pubblica la sua ricerca e altre
informazioni a tutti gli americani. E, probabilmente a causa della posizione del
presidente Bush sul Riscaldamento Globale - piuttosto negativa - decise di
aggirare il presidente, e pubblicò le sue informazioni e preoccupazioni sulla
rivista Fortune, il 9 febbraio 2004.
Nel suo articolo, Marshall spiega come le calotte polari che si stanno
sciogliendo a nord e a sud, nonché i ghiacciai di tutto il mondo, sono composti
di acqua dolce, e questa è la causa dell'imminente disastro climatico globale.
La Corrente del Golfo, che gli scienziati chiamano 'convettore termoalino nord
atlantico', è una corrente d'acqua calda proveniente da Sud dell'Equatore, che
scorre sulla superficie dell'oceano verso nord; quest'acqua calda evita che il
Nord America e l'Europa Occidentale e Settentrionale si ghiaccino. Essa è anche
responsabile dei modelli climatici mondiali che conosciamo.
Quando la Corrente del Golfo si raffredda, scende al fondo dell'oceano e va
verso sud, dove si riscalda nuovamente e torna in superficie muovendosi ancora
verso nord, in una corrente convettiva continua. Così facendo, disegna un
gigantesco '8' tridimensionale.
Il motore che tiene in funzione questo flusso d'acqua calda si trova a nord,
dove la Corrente del Golfo scende al fondo dell'oceano. E' la densità salina
dell'oceano che causa l'inabissamento di questo fiume, e che "tira su" l'acqua
calda dal sud.
Ora che le calotte polari si stanno sciogliendo, l'acqua dolce si sta riversando
nell'Oceano Atlantico, la densità salina sta diminuendo, e la Corrente del Golfo
non va più molto a fondo - il che risulta in un rallentamento di questa
corrente. La Corrente del Golfo ha rallentato notevolmente il suo corso negli
ultimi dieci anni.
Con il rallentamento della Corrente del Golfo, il calore non raggiunge più la
regione nord atlantica, e i modelli climatici incominceranno a mutare, poiché la
loro stabilità dipende da quel calore.
I POLI SI SCIOLGONO
L'Amministrazione Bush
Nel corso dell'amministrazione Bush, quando vi sono stati dibattiti sullo
scioglimento dei ghiacci ai poli nord e sud, questo governo e le grandi
corporazioni hanno sostenuto concordemente che gli scienziati di tutto il mondo
sono in errore quando concludono che vi è un gran pericolo, e hanno indotto il
pubblico americano a credere che non esista alcun problema.
Tuttavia, è stato su George W. Bush che si sono concentrati gli attacchi di Sir
David King nel suo articolo su Science; i migliori scienziati del mondo - almeno
1.700, raccolti nella Union of Concerned Scientists (Unione degli Scienziati
Preoccupati) - sostengono che, nel migliore dei casi, Bush è male informato.
Poiché il governo USA è responsabile del 25% dell'inquinamento da anidride
carbonica nel mondo (che crea il Riscaldamento Globale), è assolutamente
necessario discutere la politica di Bush sul Riscaldamento Globale. Forse uno
dei migliori articoli che riassumono le posizioni di Bush è quello pubblicato
dalla rivista Rolling Stone il 19 Maggio 2004, a firma di Tim Dickinson.
Riportiamo qui di seguito, in corsivo, un brano tratto dal suo articolo.
Considerando l'imminenza della minaccia costituita dal Riscaldamento Globale, ci
si potrebbe aspettare che perfino l'amministrazione Bush dichiari Guerra al
Calore. Dopotutto, una delle promesse di Bush nella campagna elettorale del 2000
fu quella di "stabilire obiettivi di riduzione tassativi" per le emissioni di
CO2, dichiarando che la questione avrebbe avuto priorità assoluta. Tuttavia, una
volta diventato presidente, quella della riduzione delle emissioni di anidride
carbonica è stata la prima promessa non mantenuta da Bush - e da allora ce ne
sono state molte altre. Solo due mesi dopo essere entrata in carica,
l'amministrazione si è ritirata dal Protocollo di Kyoto, il trattato globale che
gli USA firmarono nel 1997 per stabilire rigidi limiti alle emissioni dei gas
responsabili dell'effetto serra. Al suo posto, Bush istituì un piano di
'emissioni volontarie' che si è rivelato un fallimento totale: finora, soltanto
14 compagnie hanno dichiarato di voler ridurre le loro emissioni di CO2.
Il presidente trasformò inoltre il gruppo inter-agenzie che effettua il
monitoraggio dei cambiamenti climatici in un Dipartimento del Commercio -
affidandone la guida a Don Evans, ex amministratore di società petrolifere e del
gas. Predispose inoltre ulteriori ricerche climatiche, che rimanderanno
qualunque regolazione significativa per almeno altri dieci anni. In un discorso
nel Rose Garden, Bush ha dichiarato: "Non sappiamo quanto potrà cambiare o
cambierà il clima nel futuro". Affermazioni del genere hanno provocato la
reazione di 20 premi Nobel, che in una lettera aperta hanno accusato senza mezzi
termini l'amministrazione di aver "deliberatamente e cospicuamente inficiato" la
comprensione pubblica del ruolo umano nel riscaldamento globale. (Il consigliere
scientifico di Bush ha rifiutato di rilasciare un'intervista per quest'articolo)
Poi è arrivata la censura. Nel settembre 2002, la EPA, Environmental Protection
Agency (Agenzia di Protezione Ambientale) ha reso pubblico un rapporto sulla
qualità dell'aria che - per la prima volta dal 1996 - non comprendeva alcuna
menzione del riscaldamento globale. Sette mesi dopo, la Casa Bianca effettuò una
completa revisione del capitolo sui cambiamenti climatici del "Rapporto
sull'Ambiente" dell'EPA, minimizzando l'influenza umana, cancellando i
riferimenti all'impatto del riscaldamento globale sulla salute ed inserendo dati
sul clima desunti da studi finanziati in parte dall' American Petroleum
Institute. L'EPA rimosse poi il capitolo alterato, riconoscendo in un memorandum
interno che "non rappresenta più in modo accurato il pensiero scientifico
accettato sui cambiamenti climatici".
Perfino alcuni repubblicani sono rimasti sbalorditi dal pasticcio di Bush sulla
faccenda dell'EPA. Russell Train, capo della stessa agenzia nelle
Amministrazioni Nixon e Ford, ha dichiarato: "Sembra costantemente evidente che,
con George W. Bush, l'EPA dovrebbe prendere ordini tassativi dalla Casa Bianca
in materia di regolazioni. Ai miei tempi, non è mai successo." Train, che
ricevette da Bush padre una Medaglia Presidenziale alla Libertà, definisce
l'atteggiamento dell'attuale amministrazione nei confronti del riscaldamento
globale "totalmente sbagliato" ed "irresponsabile".
Bush può contare su alcuni repubblicani di spicco che, nel Congresso,
s'incaricano di bloccare ogni tentativo di ridurre le emissioni inquinanti ed
evitare il disastro. Il senatore James Inhofe, consigliere del Environment and
Public Works Committee (Commissione per l'Ambiente ed i Lavori Pubblici),
liquida il riscaldamento globale come una 'bufala'. In un discorso tenuto nel
luglio scorso, Inhofe ha paragonato l'IPCC ai Sovietici, tessendo le lodi di
quello che ha definito 'un mondo rafforzato dall'anidride carbonica', ed ha
concluso così: " Ho la fervida speranza che il Congresso respingerà i profeti di
sventura che spacciano propaganda mascherata da scienza, in nome della
salvazione del pianeta da un disastro catastrofico".
Da un altro punto di vista, nello stesso articolo si legge un'affermazione di
Michael Oppenheimer, climatologo della Princeton University: "L'amministrazione
Bush non ha un piano credibile, nazionale né internazionale, in merito al
problema del riscaldamento globale. Dicono di non voler prendere una posizione
sul riscaldamento globale perché - dicono - 'la scienza è incerta'. E' una
posizione indifendibile, perché la scienza non è incerta."
Lo Scioglimento del Polo Nord
Guardiamo i fatti. Due anni fa, per la prima volta nella storia a noi nota, il
Polo Nord si è completamente disciolto. Per la prima volta navi militari e
private hanno potuto navigare direttamente sul polo, poiché c'era solo acqua. Di
solito, in quell'area c'erano sempre stati almeno tre metri di solido ghiaccio.
Alcuni anni fa Greenpeace annunciò che la calotta polare perenne del Polo Nord
era arretrata di circa 450 km, ma nessuno ha ascoltato.
Oggi, mentre scrivo quest'articolo, siamo testimoni degli incendi in Alaska, che
hanno consumato più di un milione di acri di foresta. Fino ad oggi, quell'area
era sempre stata coperta dalle piogge o dalla neve. Anche questi incendi sono
legati direttamente allo scioglimento dei poli e alla Corrente del Golfo.
Ma alla fine il Pentagono ha dovuto - grazie ad Andrew Marshall - ammettere la
verità: hanno reso pubbliche foto satellitari che ritraggono il Polo Nord nel
1970 e nel 2003, e che dimostrano come il 40% del Polo Nord si è disciolto in
soli 33 anni - ed ora lo scioglimento procede ad un ritmo ancor più rapido. Il
Pentagono ha provato che tutte quelle dichiarazioni del governo sui poli che non
si stavano sciogliendo erano pure menzogne - più dannose di qualunque cosa la
guerra di Bush all'Iraq possa provocare agli Stati Uniti.
Lo Scioglimento del Polo Sud
Un paio d'anni fa la placca denominata 'Larsen A' si è staccata dalla calotta
del Polo Sud, con grande stupore di molti scienziati. All'epoca il personale
scientifico che conduceva gli studi su quest'evento affermò che non si trattava
di qualcosa di veramente rilevante, poiché questo lembo di ghiaccio era stato
parte del Polo Sud soltanto negli ultimi 10.000 anni.
Quegli stessi scienziati aggiunsero che invece la placca 'Larsen B', che si
trovava dietro 'Larsen A', non si sarebbe mai sciolta, in quanto era rimasta lì
per molte ere glaciali. E tuttavia l'anno scorso 'Larsen B' si è staccata e ha
preso il largo. Sempre loro affermarono che ci sarebbero voluti sei mesi per
sciogliere quell'immensa massa di ghiaccio, ma ancora una volta erano in errore:
sono bastati 35 giorni, e - cosa più importante - il livello degli oceani in
tutto il mondo è aumentato di circa 3 cm.
Ora che la placca 'Larsen B' non c'è più, resta esposta un'enorme massa di
ghiaccio detta 'Placca di Ross', e l'unica cosa che la tratteneva dallo
scivolare nell'oceano era proprio 'Larsen B'. Secondo le mie fonti, nella Placca
di Ross si stanno producendo varie crepe.
Se anche lei scivolerà nell'oceano, si prevede che il livello degli oceani di
tutto il mondo crescerà dai 5 ai 7 metri. Questo, amici miei, cambierebbe il
mondo: quasi tutte le città costiere del mondo, molte isole e tutta l'Olanda
sarebbero sommerse. Forse ci vuole un evento di questo tipo per risvegliare il
mondo e prendere sul serio il Riscaldamento Globale.
NEL PASSATO
Anno 1300
Il Pentagono, nel suo studio su quello che sta accadendo nel nord dell'Oceano
Atlantico, ha condotto una ricerca sul passato, per vedere quando si è
verificato in precedenza questo rallentamento o arresto della Corrente del
Golfo, e cosa è successo nei cambiamenti climatici del mondo a quei tempi.
In realtà un tale rallentamento o arresto della corrente nel Nord Atlantico è
già successo centinaia di volte in passato, milioni d'anni fa; ma nel passato
recente, gli ultimi 10.000 anni, è successo soltanto due volte.
L'ultima volta è stato nell'anno 1300 d.C, e allora si trattò di un semplice
rallentamento - non si fermò. Gli scienziati dibattono sul perché di quel
rallentamento - non sanno veramente perché è successo.
I repentini cambiamenti climatici globali che seguirono non tornarono alla
normalità prima di 550 anni. Questo periodo di tempo della nostra storia è
denominato 'Piccola Era Glaciale' per via dello sconvolgimento che determinò nel
nostro clima e per il freddo intenso che ne risultò.
Al Pentagono si sono resi conto che all'epoca della 'Piccola Era Glaciale' la
costa est del Nord America divenne estremamente fredda, e le aree centrali ed
occidentali degli Stati Uniti divennero talmente secche e aride da trasformare
il 'Midwest' americano in un'enorme piana polverosa, mentre le foreste montane
bruciavano - esattamente come sta accadendo oggi… Poiché ai nostri giorni il
rallentamento della Corrente del Golfo è già in atto da più di 10 anni. Il clima
cambiò radicalmente anche in Europa durante questa 'Piccola Era Glaciale'.
Lo studio degli Indiani Anasazi del 14° secolo d.C. è illuminante. A Chaco
Canyon, nel Nuovo Messico, gli Indiani Anasazi scomparvero completamente - e
nessuno sa con precisione dove andarono. Ma dallo studio sulle cause che
indussero gli Anasazi ad abbandonare l'area del Nuovo Messico è emerso qualcosa
di interessante: nel corso del 14° sec. d.C. l'area di Chaco Canyon fu colpita
da una siccità talmente terribile, da non ricevere una sola goccia d'acqua per
ben 47 anni! E una siccità di tale durata indurrebbe certo chiunque ad
abbandonare l'area in questione: niente acqua, niente vita.
Gli archeologi che presentarono questo studio non sapevano quale fu la causa
della siccità, ma se consideriamo che, nel periodo immediatamente precedente, la
Corrente del Golfo subiva un sensibile rallentamento, tutto diventa chiaro.
Questo è esattamente ciò che il Pentagono pensa che succederà all'America, al
Canada e all'Europa.
Noi oggi crediamo che l'attuale siccità dell'occidente degli USA avrà termine
presto, ma la storia della Terra e della Corrente del Golfo suggerisce invece
che potrebbe durare altri 40 anni prima che si possa tornare ad un certo
equilibrio.
8.200 Anni Fa
In realtà il rapporto del Pentagono induce a credere che la Corrente del Golfo -
per quello che ne sanno loro - stavolta non avrà un semplice rallentamento, ma
piuttosto si arresterà. L'ultima volta che questo è successo è stato 8.200 anni
fa.
Sempre stando ai risultati della ricerca del Pentagono, questo sarebbe uno
scenario ben più drammatico. Quando, 8.200 anni fa, la Corrente del Golfo si
fermò, in breve tempo l'Europa fu ricoperta da circa 750 m di ghiaccio, mentre
l'Inghilterra e New York si ritrovarono con un clima simile a quello della
Siberia oggi.
Ne seguì una vera e propria 'Era Glaciale' che durò circa 100 anni - vedete
perché il Pentagono è preoccupato… Sia Andrew Marshall che Sir David King
sostengono che questo problema della Corrente del Golfo è, per la sicurezza
nazionale degli USA (e di altri Paesi), una minaccia più grave di quella
rappresentata da tutto il terrorismo mondiale messo insieme. Davvero, se ci
pensiamo, il terrorismo non è nulla, in confronto all'arresto della Corrente del
Golfo. Non si può neanche pensare di fare un paragone.
E' evidente che, senza condizioni climatiche stabili, agricoltura e allevamento
diventano quasi impossibili; secondo il Pentagono, nel prossimo futuro questo
problema potrebbe divenire talmente serio che potranno aver luogo guerre non per
il petrolio o l'energia, ma per il cibo e l'acqua.
La minaccia maggiore per la sicurezza nazionale sarebbe rappresentata - sempre
secondo il rapporto del Pentagono - dall'enorme flusso di immigrazione
proveniente da quei Paesi come Finlandia, Svezia, Danimarca, che finirebbero
ricoperti dai ghiacci, ed andrebbero evacuati, nonché da altre nazioni, che si
spopolerebbero per altre ragioni.
E' per questo che Andrew Marshall e Sir David King volevano che il mondo sapesse
la verità su quanto sta per succedere, in modo da potersi preparare per
l'inevitabile.
IL SENATO USA
Nel marzo 2004 il Senato USA, messo al corrente dello studio del Pentagono, ha
destinato fondi per 60 milioni di dollari alla ricerca sui CAMBIAMENTI
IMPROVVISI DEL CLIMA GLOBALE. Questo ci lascia un po' di speranza - che presto
il Senato USA incomincerà a dire a tutto il mondo quali cambiamenti climatici
stanno per accadere.
LE NAZIONI UNITE
Il 29 Giugno 2004 si è concluso un incontro dell'ONU per discutere cosa fare a
riguardo del Riscaldamento Globale e della Corrente del Golfo, cui hanno
partecipato 154 nazioni. Il risultato è stato che l'unica cosa su cui sono
riusciti a raggiungere un accordo è che bisogna eliminare l'uso di petrolio e
benzina al più presto possibile. C'è gente che crede che, se continuiamo ad
abbassare il livello delle emissioni di CO2, i problemi potranno diminuire, ed è
certamente importante fare tutto ciò che possiamo. E' altrettanto importante
comprendere che vi sono correnti oceaniche - diverse da quella nord atlantica -
in ogni oceano; se tutte quante subissero un rallentamento o un arresto, la
Terra entrerebbe senza alcun dubbio in una nuova Era Glaciale, e la Storia ci
mostra che, se questo accadrà, la nostra civiltà non tornerà ad un clima
temperato prima di circa 90.000 anni.
In realtà, indurre dei cambiamenti nelle correnti di tutto l'Oceano Atlantico
(cambiarle, o aumentarle) per riportarle alla 'normalità' è al di là delle
possibilità della razza umana e delle sue tecnologie. E' troppo tardi - secondo
le previsioni della maggioranza degli scienziati mondiali - per cambiare il
corso di ciò che ha già incominciato a succedere. Tutto ciò che possiamo fare
ora è prepararci allo shock - ed il messaggio principale di Andrew Marshall e
Sir David King è che la preparazione è essenziale.
LA NASA SI PREPARA
Il 13 Luglio 2004 la NASA ha lanciato in orbita un satellite - il primo di una
serie di tre - il cui unico scopo è lo studio del Riscaldamento Globale. Oltre a
studiare lo strato di ozono - altro enorme problema associato al Riscaldamento
Globale - questo satellite effettuerà il monitoraggio della temperatura e della
densità salina degli oceani. Forse riusciremo almeno a monitorare i rapidi
cambiamenti e a predire ciò che potrà succedere a breve termine.
ALCUNI CAMBIAMENTI CLIMATICI INUSUALI VERIFICATISI DA QUANDO LA CORRENTE DEL
GOLFO HA INIZIATO A RALLENTARE
Nel Marzo 2004 il mondo ha visto un grande uragano abbattersi sulla costa del
Brasile. In tutta la storia, a memoria d'uomo, non era mai accaduto prima che un
uragano si abbattesse sul Sud America continentale.
Nel Maggio 2004 gli USA hanno polverizzato ogni record di tornado in un solo
mese: se ne contarono 562. Di questi, alcuni a Seattle - dove non se n'erano mai
visti prima.
L'inverno 2003/04 è stato uno dei più rigidi della storia nel Canada orientale.
Da parecchi anni gli incendi distruggono le foreste di tutto il mondo - l'elenco
sarebbe troppo lungo. L'Australia settentrionale sta bruciando, come l'Alaska -
cose senza precedenti!
Tutto l'ovest degli USA è in prede alle fiamme, che si propagano di regione in
regione, e il governo ha annunciato che questa è la peggiore siccità degli
ultimi 500 anni. In realtà tutto il mondo è in fiamme.
L'Europa - in particolare la Francia - ha avuto nel 2004 un'ondata di caldo che
è costata la vita a 15.000 persone nella sola Francia, e 30.000 in tutta Europa;
e tutto questo è dovuto semplicemente all'intenso calore generato dal
Riscaldamento Globale e dalla Corrente del Golfo.
Nel Luglio 2004 l'Argentina è stata travolta dalla peggiore tempesta della sua
storia.
Il clima in Messico è talmente strano che in alcune zone si sono formati funghi
e muffe sui raccolti - mentre in altre aree c'è siccità. Nella misura in cui i
cambiamenti climatici inizieranno a succedersi rapidamente e radicalmente, la
produzione di cibo diventerà il nostro più grande problema.
Le barriere coralline del mondo stanno morendo a causa del Riscaldamento
Globale, e questo costituisce una seria minaccia per la maggior parte delle
isole negli oceani, tra cui quelle del Pacifico. Probabilmente tutti coloro che
vivono su un'isola dovranno presto abbandonarla, a causa dell'acqua marina
salata che inquinerà le riserve d'acqua dolce. Di sicuro dovranno abbandonarle
se il livello degli oceani salirà sensibilmente.
Oggi, 16 Luglio 2004, NPR dichiara che il 50% delle emissioni di CO2 immesse
nell'atmosfera dalla nostra società tecnologica finisce negli oceani, e questo
determina una diminuzione del PH fino a valori acidi. Ciò a sua volta concorre
alla distruzione delle barriere coralline e alla scomparsa di un gran numero di
altre forme di vita negli oceani.
E questa è solo la punta dell'iceberg. Se volessimo fare veramente sul serio e
metterci a studiare tutte le bizzarrie del clima degli ultimi dieci anni (a
partire dal rallentamento della Corrente del Golfo) incominceremmo a renderci
conto per davvero dei radicali cambiamenti climatici globali a cui dovremo
adattarci - se vogliamo che l'umanità continui a vivere sulla Terra.
IL MURO DI 13 METRI
Nel rapporto del Pentagono si raccomanda che gli Stati Uniti costruiscano un
muro dell'altezza di circa 13 metri intorno a tutto il Paese, per tenere fuori
coloro che vorrebbero immigrare, nel tentativo di sfuggire ai problemi climatici
mondiali. Il Pentagono ritiene che i problemi più grossi saranno il cibo e
l'acqua, e poiché gli USA hanno il denaro per acquistare cibo, pensano che
riusciremo a far fronte a questo specifico problema più a lungo della maggior
parte delle altre nazioni. La gente vorrà venire qui semplicemente per avere
qualcosa da mangiare.
Se questo vi sembra qualcosa che andrebbe bene per un film apocalittico,
sappiate che, di fatto, il governo degli USA ha già dato inizio alla costruzione
di un tale muro al confine con il Messico.
Nota: parlando di film, il recente 'The Day After Tomorrow' è basato sulle
informazioni relative all'arresto della Corrente del Golfo. A Hollywood hanno
talmente esagerato la portata distruttiva delle tempeste, che la gente ha
creduto che si trattasse di pura fantasia. Non è fantasia, sta succedendo
realmente, ma… succederà nel modo prefigurato dal film? Nel film si vedono
milioni da americani che scappano in Messico per sfuggire al clima troppo
freddo.
Due settimane fa ho parlato con un funzionario militare USA coinvolto nella
costruzione di questo muro di 13 metri. Durante la nostra discussione sulla
Corrente del Golfo, di cui lui non sapeva niente, ad un certo punto ha detto:
"Oh, ora capisco. Vedi, il muro è liscio ed invalicabile dal lato messicano, ma
dal lato statunitense presenta scale e gradini che consentono di salirci su e
passare in Messico. Non riuscivo a capire perché il governo stesse facendo
questo."
IL CAMBIAMENTO DI FORMA DELLA CORRENTE DEL GOLFO
Nel suo rapporto, il Pentagono afferma che l'arresto della Corrente del Golfo si
verificherà probabilmente nell'arco di 3-5 anni a partire dall'Ottobre 2003.
Questa almeno è la loro opinione, ed essi stessi ammettono che è solo una
teoria.
Ciò che ancora non sapevano - poiché era qualcosa che stava succedendo all'epoca
in cui pubblicavano il rapporto - è che la Corrente del Golfo sta iniziando a
cambiare forma. Questo è il segnale dell'inizio del processo di arresto di
questa corrente d'acqua calda - e della fine della nostra civiltà, così come la
conosciamo.
Queste informazioni provengono da due fonti, due famosi scienziati di fama
mondiale, che però in questa fase preferiscono mantenere l'anonimato.
Se questo è vero, allora tutti gli effetti ed i tempi di cui parla il Pentagono
nel suo rapporto vanno anticipati nel tempo, diciamo da 3 a 5 anni.
Non so se questo è vero, ma poiché non bisogna nascondere nulla, l'informazione
è stata inclusa in questo articolo. Se riceverò le prove, le pubblicherò.
DAL MIO CUORE AL VOSTRO
Nel venire a conoscenza di queste informazioni, non sapevo se avrei dovuto
scrivere o meno quest'articolo. Ma poiché credo nell'amore e nell'umanità, alla
fine ho compreso - come Sir David King ed Andrew Marshall - che dovevo parlare,
perché la conoscenza è potere.
E quando arriva per tutti noi il momento di prendere decisioni di vitale
importanza, la mia preghiera è che possiamo andare tutti in quel luogo interiore
dove Dio risiede ed ascolta il nostro Cuore. Se abbiamo fede in noi stessi e
nella presenza di una Guida Divina, sapremo tutti esattamente cosa fare e dove
essere.
Possa Dio benedirci tutti per ciò che verrà.