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"Wings"
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di Karen Bishop
Il Portale degli
11 Cancelli
9 Febbraio 2011
Ho voluto spedire
questo breve messaggio, perché l’ho ritenuto
importante, in questo momento senza precedenti.
Stiamo facendo dei grandi progressi, entrando in
una nuova realtà e in un’esperienza dimensionale
più elevata, e le esperienze che questo genera
non valgono nulla, perché possono farci
ammattire o essere alquanto strane.
In questo 2011
stiamo attraversando il portale degli 11
cancelli, lasciandoci parecchie cose alle
spalle. Così, con l’avvento dell’11 di ogni
mese, e in generale, in riferimento ai cancelli
11, veniamo sempre lanciati in avanti con
piccole spinte, avvicinandoci ai nostri nuovi
spazi, fin quando, alla fine, arriveremo là in
ogni modo.
Allora, grazie ai
piccoli incrementi di avanzamento siamo in parte
qui e in parte là ed è questo a provocare molte
esperienze strane e fastidiose a molti di noi.
Ma, sappiate anche che quelle strane sensazioni
ed esperienze, che mi appresto a descrivere,
sono molto comuni nell’esperienza
dell’ascensione. Esse si verificarono
abbondantemente intorno al 2000 e ora si stanno
ripetendo. Questa prova evidente che ci stiamo
davvero evolvendo in una nuovissima realtà ed
esperienza, lasciandoci ben dietro le spalle gli
ultimi tre anni, più o meno, è un segno
incoraggiante.
Mentre noi siamo
rimasti in uno stato di morte apparente per
quasi tre anni, in attesa che coloro sul pianeta
sostenessero la luce dentro di sé, in vece di
riceverla dal cosmo, “dall’universo”, o da
altri che già possedevano la luce, molti che
sono giunti qui in questo momento hanno
finalmente dichiarato di aver terminato il
lavoro di assistere nel piano e volevano essere
liberi. Si è deciso, allora, che, finalmente,
saremmo andati avanti, indipendentemente da ciò
che stava succedendo, perché il gioco della
resistenza era durato così a lungo che molti si
limitavano a vivere o, nel migliore dei casi,
stavano iniziando a subire danni e ad essere
esausti oltre ogni misura.
Quindi, durante le
ultime settimane e gli ultimi mesi, siamo andati
avanti e ci stiamo liberando, anche se con
piccoli progressi. Durante questi ultimi anni,
siamo stati nel canale del parto, o nel tunnel,
se volete, e quando si è in quello spazio è
praticamente impossibile “vedere” qualsiasi
cosa. Inoltre, non siamo neppure connessi a
qualcosa. Soli nel tunnel, o su un gommone che
galleggia su di un mare senza vento alle spalle,
senza remi, in acque piatte, senza nessuno a
destra o a sinistra. Ma adesso stiamo andando
avanti e questo provoca la strana sensazione di
essere in due posti contemporaneamente.
Potremmo sentirci
del tutto fuori di testa, come se non fossimo
affatto qui. Potremmo avere l’impressione di
parlare, ma di non essere nel nostro
corpo...come se le parole provenissero da
qualcun altro...di certo non noi. Magari
guardiamo lo specchio, chiedendoci chi sia
quella persona, dato che non abbiamo idea di chi
siamo o di dove siamo, perché non siamo del
tutto qui, adesso.
Potremmo incontrare
delle difficoltà nell’interagire con gli altri,
perché nemmeno loro sono del tutto qui! Potremmo
sentirci smarriti, in una zona sconosciuta,
molto soli e connessi a nulla. Forse non
ricordiamo il significato di nulla e non
ricordiamo il nome di oggetti comuni (molto
frequente in fase di transizione!). Potremmo
avere dei momenti particolarmente difficili a
terminare una frase, perché perdiamo il filo. A
volte, mentre scrivevo il mio nuovo libro,
iniziavo un pensiero o una frase e poi mi
perdevo da qualche parte e mi ci voleva un
secolo per riprendere il filo...non riuscivo a
trovarlo da nessuna parte...sembrava svanito dal
mio spazio. Potremmo addirittura dimenticarci il
nostro nome o la nostra data di nascita, anche
questo è molto frequente.
In generale, non ci
sentiamo proprio come se fossimo del tutto qui.
Così, potremmo domandarci se ci stia venendo
l’Alzheimer, perché i sintomi sono molto simili.
Ma, a differenza dell’Alzheimer, tutti questi
sintomi con il tempo passano, non appena siamo
completamente avviluppati dai nostri nuovi
spazi, in una dimensione superiore.
I sintomi fisici
comprendono quella vecchia e familiare necessità
di mangiare ogni due ore, con repentini cali di
zucchero. I nostri corpi stanno affinando la
sintonia con quella nuova realtà, operando una
transizione massiccia e necessitano di tutto il
carburante che si può. Potremmo sentirci deboli
ed esausti e avere il minimo di energia da
utilizzare in ogni dato momento. Mentre ci
addentriamo nel nuovo, potremmo entusiasmarci
riguardo a idee e creazioni nuove e non avere
poi il carburante o l’energia necessari per
implementarle sul momento, e poi anche questo
passa, per un po’. Siamo ancora molto stanchi
per tutto questo processo e per il modo in cui
si è svolto. È necessario un massiccio periodo
di recupero e io spero che riusciremo a ricevere
questo dono prezioso, in futuro.
Potremmo sentire che
stiamo vivendo un’esperienza in un mondo, e poi,
all’improvviso, ci troviamo in un altro mondo o
realtà e ci tocca di fare i salti mortali,
saltare avanti e indietro, attraverso uno
spalancato, enorme e vuoto spazio, ritrovandoci
confusi, deliranti, esausti e divisi a metà. Ma
ci sono anche manifestazioni nella realtà
fisica, che sono in linea con l’essere in due
mondi.
Potremmo essere
nelle fasi iniziali di qualche cosa di nuovo ed
eccitante, ma non essere ancora in grado di
lasciarci tutto alle spalle. Così, potremmo
desiderare di iniziare il nostro nuovo, ma con
il bisogno di sistemare i fili pendenti, prima,
o di completare gli ultimi strascichi della
nostra vecchia realtà, prima di poter proseguire
in tutti i modi. Per certi versi, potremmo aver
iniziato il nuovo, ma essere ancora anche nel
vecchio, vivendo in entrambi gli spazi, creando
così ancora più confusione e divisione. Oppure,
potremmo avere nuove occasioni e nuovi messaggi
che arrivano per noi, e non poterli raggiungere
se prima non finiamo il vecchio.
Durante questo
periodo di transizione, potremmo avere
l’impressione di affondare, di annegare in
possibili disastri finanziari e potremmo
chiederci come faremo a sopravvivere. Ma, come
sempre nell’ascensione, le nostre necessità
vengono sempre soddisfatte e, in particolare
durante questo momento, abbiamo appena quello
che ci occorre per sostenerci, ma questo non
necessariamente produce nuovo supporto
finanziario, perché durante gli ultimi tre anni
abbiamo dovuto vivere della nostra energia
personale. Quindi, anche se le nostre necessità
vengono soddisfatte, veniamo accuditi, anche se,
al momento, attraverso i nostri sforzi
personali. Siamo tenuti d’occhio e monitorati
dall’alto e, quando serve maggior sostegno, esso
in qualche modo, miracolosamente, arriverà, fin
quando saremo stabilmente sistemati (a questo
proposito, un sentito ringraziamento a coloro
tra voi che ultimamente mi hanno inviato delle
donazioni...sono state molto apprezzate ed erano
necessario. Grazie mille)
Mentre ci inoltriamo
ulteriormente nella nostra nuova realtà,
lasciando indietro il vecchio, anche se a passi
piccoli e costanti riceveremo una grossa spinta
e un movimento molto più ampio, con l’avvento
dell’equinozio di Marzo. Durante questo periodo
saremo immersi più saldamente nei nostri nuovi
spazi...spazi che ora si adattano molto meglio a
noi...perché abbiamo abbandonato ciò che non ci
si addice più. Quindi, quando attraverso
l’equinozio arriveranno la grande spinta e la
grande luce, esse serviranno a sostenerci in più
modi di quanto potremmo immaginare. Ci spingerà
anche fermamente in un notevole spazio di nuova
luce, con qualcosa a cui aggrapparci e con molta
più abbondanza per tutti noi. Una cosa che non
vediamo da moltissimo tempo.
Vi auguro il
paradiso nel cuore, la luce delle stelle
nell’anima e i miracoli nella vita, durante
questi tempi miracolosi,
Karen Bishop
(Al momento non ho
un sito web, né internet o e-mail, ma potete
ugualmente raggiungermi tramite il servizio
postale: P.O. Box 15196, Rio Rancho, New Mexico
87174)
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