)*(Stazione Celeste)

 

~ La Scienza dell'Uno ~

The science of oneness

di David Wilcock

 

 

Capitolo Quattro

Imbrigliare l'etere conscio con gravità e inerzia

 

4.1 UN NUOVO MODELLO DI GRAVITÀ

Abbiamo esaminato chiaramente la prova che suggerisce che abbiamo a che fare con una fonte di energia universale, variabile nel tempo, che riunifica insieme tutte le aree di “spazio vuoto” in un’Unità. Il lavoro del prof. Shnoll ci dà una prova incontrovertibile che esiste un’intera dimensione nascosta nel campo quantico di cui siamo completamente inconsapevoli, che mostra che “tutto il moto è relativo” in modi che non avevamo mai immaginato prima.

Gli studi con Nina Kulagina ed Alla Vinogradova provano che la coscienza umana può creare e/o influenzare direttamente tutti i campi di energia conosciuti della scienza. I nostri pensieri passano per tutte le nostre cellule anche se sono state rimosse dal nostro corpo e posti a distanza.

Perché tutti questi fenomeni avvengano, ci dev’essere un’energia eterica, e questa energia deve fluire in tutta la materia fisica al fine di sostenerne l’esistenza. Così, tenendo questo a mente, cos’è esattamente la gravità in questo nuovo modello? Come si relaziona con la filosofia dell’Unità e con il “quadro generale”?

La nostra premessa fondamentale per questo libro è che in quanto esseri umani, abbiamo solo l’illusione di essere separati; in realtà, c’è solo un unico Essere Supremo, una Coscienza, e siamo proprio come cellule in questo corpo, un corpo che si evolve. Un numero di fonti differenti ci danno un significato metafisico per la gravità,  il più comune dei quali è che la gravità rappresenta la tendenza per tutte le parti della Creazione a cercare l’Unità, a cercare la riunione con il Centro.

Inoltre, nel lavoro del dott. Walter Russell, un artista veramente multi-talentuoso, scienziato, architetto e musicista, abbiamo un espansione di questo concetto di gravità. Nel modello Russelliano, la gravità è di nuovo la tendenza per tutti gli oggetti nell’Universo a cercare il centro, ma lui poi va avanti a dire che una volta raggiunto il centro, si irradia verso l’esterno nuova materia e nuova energia.

Mentre procediamo, vedremo chiare prove sperimentali e osservazionali che questo dev’essere vero; come esempio che tratteremo nei prossimi capitoli, questo potrebbe davvero spiegare l’osservazione del fenomeno noto come “Sonoluminescenza”. In questo capitolo, la nostra attenzione sarà nell’ottenere una vera comprensione della gravità e la forza strettamente correlata dell’inerzia, e di mostrare come queste forze possano essere imbrigliate per creare tecnologie di propulsione antigravitazionale.

Così iniziate a chiedervi: se avete un oggetto in un’area senza aria né gravità, vi aspettate di incontrare resistenza quando tentate di muovere l’oggetto nello spazio? È spazio vuoto, giusto? Non ci dovrebbe essere resistenza nello spazio vuoto, vero?

4.2 NEWTON: PIONIERE DELLA GRAVITÀ E DELL’INERZIA

La risposta a questa domanda così come alla nostra comprensione della gravità è arrivata dal lavoro di Isaac Newton. Forse il più grande cliché di tutta la scienza è l’immagine di Newton seduto sotto un albero che scopre la gravità quando una mela cade e lo colpisce sulla testa.

Da questa ispirazione iniziale, Newton ha composto una serie di leggi che comprendono la gravità e la “legge di inerzia”, che tutti ricordano dalle loro lezioni di scienza a scuola come “Un oggetto a riposo tende a rimanere a riposo, e un oggetto in moto tende a rimanere in moto”. Questo significa che anche nel vuoto senz’aria e senza gravità, si incontrerà una forza che vi farà avere difficoltà a muovere qualcosa attraverso lo spazio!

Così attraverso cosa esattamente si muove tale oggetto? Nei modelli convenzionali è semplicemente una “forza” e non se ne parla più. Qui, suggeriremo che questa forza è causata dall’energia dell’universo. Pertanto, se consideriamo la prospettiva spirituale della nostra vita in un Unico Ultimo Essere, allora possiamo vedere come questo ci mostri che non importa dove andiamo nell’Universo, ci muoviamo sempre attraverso il corpo energetico di tale Essere, trascinando energia dell spazio insieme a noi.

4.3 FORZA CENTRIFUGA E CENTRIPETA

Specificatamente, l’inerzia è la forza che vedete nei film di fantascienza quando la stazione spaziale ruota costantemente per creare la gravità artificiale. Grazie al potere dell’inerzia, la rotazione di qualsiasi oggetto provocherà la formazione della forza centrifuga, che è ciò che vi permette di far girare un secchio d’acqua intorno alla vostra testa senza spruzzare acqua in giro.

La forza centrifuga spingerà via attivamente dal centro di qualsiasi oggetto che venga fatto ruotare, mentre la forza centripeta si crea quando la forza preme attraverso il centro di un determinato oggetto o area. La forza centripeta si vede facilmente al centro di un vortice, dove tutte le forze spingono verso il centro.

4.4 PRINCIPIO DI EQUIVALENZA

Così, noi tutti sappiamo che la gravità è molto forte, dato che non c’è niente che possiamo fare per resisterle, ma l’inerzia non pare tanto potente; raramente la notiamo o prestiamo attenzione alla sua esistenza. Tuttavia, non è così che funziona! Chiunque studi queste informazioni saprà che le equazioni fondamentali per la gravità e l’inerzia operano esattamente allo stesso modo.

Questo significa che se si ha un determinato oggetto, sia la gravità sia l’inerzia esercitano la stessa quantità di forza sugli oggetti. Lo ha scoperto Einstein e vi si riferiva some al “Principio di Equivalenza”. Quello che questo significa per noi è:

In qualche modo le forze di gravità ed inerzia si sposano insieme, come se fossero un’unica medesima cosa.

Sebbene la scienza dovrebbe aver chiaramente sospettato che nel principio di Equivalenza si nascondesse una nuova legge universale, nessuno fra i convenzionali ha ancora una buona spiegazione. Comunque, prima di guardare a quella parte del puzzle, dobbiamo dare un’occhiata migliore all’evoluzione della teoria su come funziona la gravità, dato che dai tempi di Newton i concetti sono diventati più complessi.

Anche se la gravità è stata radicalmente rielaborata nella teoria della relatività, l’unica variazione nella legge di inerzia dai tempi di Newton è il Principio di Equivalenza, che dice semplicemente che la “Gravità e l’inerzia agiscono allo stesso modo”, senza mai spiegarne il perché.

4.5 IL MODELLO GEOMETRICO DI GRAVITÀ DI EINSTEIN

La comunità scientifica è rimasta soddisfatta dalla fisica di Newton fino ai primi del 20° secolo, quando Einstein ha creato un progetto radicalmente nuovo per la gravità. Postulando che tutto l’universo è fatto in definitiva di energia, non di particelle, ha creato anche l’idea piuttosto bizzarra che lo spazio ed il tempo siano in qualche modo fusi insieme come un “tessuto”.

Detto così, questo sembra completamente ridicolo per la persona media, dato che noi non pensiamo al tempo come ad una cosa tangibile; è semplicemente una misurazione, e a seconda del nostro umore, la nostra percezione soggettiva del tempo può essere molto diversa.

Quando siete innamorati di qualcuno, l’orologio può andare a “cento all’ora”, ma se vi rimangono gli ultimi cinque minuti di lavoro al Venerdì e state guardando l’orologio con ansia, può sembrare che un minuto ci impieghi molto di più; perfino la musica alla radio può sembrare più lenta e monotona.

Quindi come fa il tempo, qualcosa che nella mente umana sembra essere nient’altro che una percezione soggettiva della misurazione, a diventare una “cosa” tangibile che crea un tessuto con il tempo? Normalmente noi lo pensiamo come un semplice e vuoto nulla, certamente non come parte di un tessuto sposato con il tempo. Non è certamente facile pernsarlo, e questo non ha portato molti amici ad Einstein nell’arena della filosofia.

Tuttavia, moltissimi nella comunità fisica concordano che l’universo deve funzionare in questo modo; né lo spazio né il tempo sono “veri” come entità separate, ma invece si muovono e fluiscono insieme. Ancor più importante, la maggioranza dei ricercatori eterici evidenzieranno rapidamente ed allegramente sui loro siti internet che Einstein più tardi ha ammesso che l’esistenza dell’ “etere” era non solo possibile, ma era un requisito affinché questa teoria della Relatività Generale fosse corretta.

Ovviamente questa non è un’affermazione “popolare” e moltissimi scienziati tenteranno di negare che l’abbia detto o prenderanno altri tipi di scuse a riguardo; ricordate che le loro teorie preferite sono allo stallo, e non baderanno a spese per screditare l’opposizione.

4.5.1 SPAZIO CURVO

Ora come fa il modello spaziotemporale di Einstein ad eguagliare la gravità, chiederete voi? Einstein diceva che questo tessuto spaziotemporale si ricurva attorno ad un corpo planetario, forzando così qualsiasi oggetto viaggiante o forza energetica, compresa la luce, ad essere attratta da tale corpo. Il modo con cui viene generalmente spiegato è di vedere questo “tessuto” come se fosse un foglio piatto di gomma che è stato messo in trazione fra quattro attaccature.

Una massa come un pianeta potrebbe essere visualizzata su scala molto più piccola come una biglia posizionata sul foglio di gomma. Il peso della biglia provocherebbe una flessione della gomma in una forma ad imbuto, e maggiore è la massa della biglia, più profondo sarebbe l’imbuto. Altri oggetti di massa minore rotolerebbero giù lungo l’imbuto in presenza dell’oggetto più grande.

Dandoci questo modello, Einstein si è sentito soddisfatto per essere giunto ad un unico disegno geometrico per la gravità. Non avremmo più bisogno di ipotizzare una “forza di gravità”, se la semplice struttura geometrica del tessuto spaziotemporale stesso, che noi credevamo fosse semplicemente una forma di energia, facesse accadere questi eventi.

Semplicemente il viaggio attraverso lo spazio fa in modo che ci si muova naturalmente verso l’oggetto; il vero spazio intorno all’oggetto è, come ha detto lui, “ricurvo”.

Sebbene sia un modello matematico eccellente scientificamente dimostrato, fino ad oggi non c’è stato alcun modo per visualizzarlo in modo chiaro. Vengono in mente subito parecchi problemi. Prima di tutto, siamo perplessi dall’idea che lo spazio abbia sostanza, dato che lo “spazio” è per sua stessa definizione “vuoto”.

Comunque, nel modello eterico vediamo che la bizzarra idea di Einstein di un “tessuto” nello spazio ha ora un’identità chiara: la ZPE/energia eterica. Come abbiamo detto, negli ultimi anni Einstein stesso ha ammesso che affinché questo “tessuto dello spazio” potesse esistere era davvero necessaria un’idea di etere, anche se non sarebbe stato così immediato definirlo così per via delle sprezzanti opinioni della comunità scientifica convenzionale.

Il secondo problema significativo nel visualizzare il modello gravitazionale di Einstein è che qualsiasi curvatura dello spazio/tempo avrebbe la necessità di circondare un oggetto sferico in tre dimensioni, che in definitiva formerebbe un più grande campo sferico di energia che “curva” nell’oggetto.

In realtà, la parola “fluire” è molto più precisa di “curvare”, dal momento che suggeriremo che questa energia gravitazionale fluisce costantemente in tale pianeta! Il tipico diagramma dello “spazio ricurvo” è ovviamente impreciso perché cerca di mostrare questa curvatura come un foglio piatto invece di modellarlo in tre dimensioni.

4.5.2 LENTE GRAVITAZIONALE

Anche se l’idea di uno spazio/tempo “piatto” non può essere corretta, l’idea centrale di oggetti che distorcono lo spazio intorno a loro è ancora buona. Gli astronomi sono rapidi nell’evidenziare che vi sono state osservazioni chiare di effetti “lente” intorno alle stelle, tale che quando una stella passa dietro ad un’altra stella, la gravità della stella anteriore può realmente fare in modo che la luce della stella posteriore fluisca intorno ad essa e diventi visibile.

E ovviamente, questo viene definito “lente” perché pare come se la gravità dell’oggetto anteriore agisca proprio come una lente che riflette la luce. Questa sorprendente osservazione è stata notata e fotografata molte volte, e in alcuni casi la luce della stella riflessa emerge in realtà in un semi-alone intorno alla stella anteriore, creando ben quattro differenti immagini della stella posteriore, distanziate simmetricamente intorno alla stella anteriore.

Queste sono tutte le prove di cui un buon scienziato ha bisogno, eppure c’è ancora un determinato segmento del popolo della scienza alternativa che cerca di scartare queste osservazioni e discorda completamente con il nuovo modello gravitazionale di Einstein.

Osservando il fenomeno della lente, possiamo vedere che ci sono buone ragioni per avere fede nel concetto di base che la massa provoca una distorsione dello spazio intorno a sé. Nei modelli eterici, questo ha un significato molto più profondo che nel pensiero convenzionale.

Ricordate che all’inizio del capitolo, abbiamo suggerito che la gravità non è un’azione di “risucchio” che proviene da un dato oggetto, ma che è piuttosto il principio per cui tutta la materia nell’Universo ricerca il Centro, ovvero l’Unità.

La filosofia di base afferma che l’intero Universo è un unico essere in costante evoluzione, e che la gravità è un altro modo in cui tale essere cresce; si sta costantemente sforzando di riconnettersi, di riunirsi nel Centro, di sforzarsi una volta ancora verso l’Unità. Sebbene alcune persone possano percepirla con un’aria eccesivamente annacquata e religiosa, la serie della Legge dell’Uno la illustra come una buona metafora di come un “ultimo essere” fondamentalmente conscio manifesti il proprio desiderio di Unità.

4.6 ENERGIA DEL PUNTO ZERO: IL FLUSSO DI MATERIA

Come abbiamo detto nel Capitolo Due, il dott. Hal Puthoff suggeriva che tutte le parti di un atomo avrebbe bisogno di spillare “energia del punto zero” per sostenere l’esistenza dell’atomo. E dal momento che tutti gli oggetti nel nostro Universo sono fatti di atomi e molecole, quindi:

Tutti gli oggetti del nostro Universo, indipendentemente dalla loro dimensione, attirano in modo consistente energia eterica per sostenere la loro esistenza.

Senza questo continuo influsso di energia per supportare sé stessi, disperderebbero calore e si ridissolverebbero nell’etere.

Quindi cosa accade quando si hanno oggetti di dimensioni diverse? 

Più grande è un oggetto, più etere vi fluisce all’interno per sostenerne l’esistenza.

Questo crea una forza sugli altri oggetti, dal momento che l’etere fluisce anche dentro di loro.

Così, filosoficamente si potrebbe pensare all’etere come al “sangue” energetico dell’Essere Universale. Si potrebbe pensare a pianeti, stelle e galassie come agli organi nel suo corpo, che vengono costantemente rinfrescati da nuova forza vitale attimo dopo attimo.

Questa forza eterica, che fluisce dentro e fuori, è il padre e la madre di tutta la materia, la vera essenza della vita stessa. Ci si può riferire a questo movimento nella letteratura spirituale, antica e moderna, come al “soffio della vita”, il “soffio del Divino” o il “soffio del compassionevole”.

Più avanti in questo libro, troveremo che la prova visiva, raccolta al Polo Sud durante i giorni da 24 ore di luce solare al solstizio d’inverno, ha dimostrato che la superficie del Sole ondeggia continuamente dentro e fuori in schemi ritmici determinati, proprio come suggerito da questo modello!

Nè i modelli Newtoniani nè quelli Einsteiniani di gravità sarebbero in grado di spiegare questo movimento imprevisto, che intuitivamente fa sentire a buon diritto il Sole come una forma vivente, respirante, di coscienza.

4.7 MASSA CELESTIALE COME UN “POZZO ETERICO”

Così, basandoci sul concetto che abbiamo portato avanti finora, qualsiasi oggetto materiale nell’Universo, come la Terra, diventa simile ad un “pozzo eterico”, in cui l’energia dell’etere fluisce costantemente in modo eguale da tutte le direzioni.

La gravità, ben lontana dall’essere una forza di attrazione, è in realtà creata dalla pressione del “vento eterico” che continua a fluire dentro la Terra da tutte le direzioni momento per momento, premendo giù o “curvandovi dentro” tutti gli oggetti dallo spazio circostante.

Ovviamente, questo non è il modello di gravità che verrà insegnato nelle università moderne, ma ciò nonostante si inserisce meglio nel quadro generale. Ricordiamo che le equazioni della gravità non specificano da quale direzione deve provenire la forza; funzionano proprio allo stesso modo sia se la gravità è un movimento di forza verso il centro di un oggetto sia per una forza di “risucchio”che giunge dall’interno di un oggetto verso l’esterno.

Dunque, non c’è alcuna prova nelle leggi di Newton che possa essere utilizzata da uno scettico per sconfessare questa idea; è semplicemente una diversa interpretazione rispetto a quella attualmente in voga.

Così, la Terra è un corpo molto grande, e pertanto al suo interno deve fluire momento per momento una grande quantità di etere per sostenerne l’esistenza. E dal momento che tutta la materia è fatta di etere, un oggetto più piccolo verrà invariabilmente catturato nell’energia che fluisce dentro un oggetto più grande. Se si dovesse cadere accidentalmente in un fiume in piena, la massa del corpo sarebbe ben poca cosa per la massa molto più grande di acqua con cui ci si sta muovendo.

Se applichiamo questa analogia del fiume nel modello eterico nello spazio, abbiamo un metodo facile per visualizzare realmente questo flusso di energia eterica. Quando guardiamo alla gravità in questo modo, siamo tutti come dei moscerini schiacciati sulla zanzariera mentre l’aria passa attraverso; il pavimento ferma il mostro movimento verso il basso, mentre l’etere scivola attraverso la superficie della terra e continua a fluire direttamente nel centro, ricreando tutti gli atomi in ogni momento.

Nel libro di Richard Pasychnyk The Vital Vastness [1], si riporta di esperimenti che hanno provato che una volta che si trivella più di 2700 kilometri sotto la superficie della Terra, si raggiunge una soglia in cui la forza di gravità terrestre inizia improvvisamente a diminuire rapidamente... e si teorizza che nel momento in cui si arriva al centro non vi sia affatto alcuna forza gravitazionale.

Questo è dovuto al fatto che una volta che la forza di gravità è arrivata al centro, una parte di essa ritorna indietro allontanandosi dal centro e si contrappone così alla forza di gravità. La profondità di 2700 kilometri è il punto in cui questo movimento verso l’esterno si neutralizza. Nelle miniere e nelle perforazioni la gravità è sensibilmente diversa.

4.8 LA SPIEGAZIONE DELLA “COSTANTE” DI ACCELERAZIONE GRAVITAZIONALE

Un altro “mistero” della gravità è che tutti gli oggetti cadono esattamente alla stessa velocità, accelerando a dieci metri al secondo quadrato, o a trenta piedi al secondo quadrato, a seconda che si usi il sistema metrico o il sistema Inglese. Questo è un altro fatto scientifico che viene spesso guardato senza attenzione in quanto non importante.

A quasi tutti è stato chiesto almeno una volta: “Cosa pesa di più, un chilo di piombo o un chilo di piume?” L’ex consulente della NASA Richard C. Hoagland ha progettato un esperimento eseguito dagli astronauti dell’Apollo sulla Luna, in cui una piuma ed una pietra venivano fatti cadere allo stesso momento. Dal momento che non c’è alcuna atmosfera a disturbare il movimento di caduta della piuma, hanno viaggiato verso terra esattamente alla stessa velocità, proprio come predetto nel modello.

All’inizio, potrebbe sembrare che questo non sia possibile, dal momento che questo concetto ci costringe ad ammettere che la massa di un oggetto non ha alcun peso sulla velocità di caduta verso il suolo. Tuttavia la nuova teoria eterica spiega che la dimensione dell’oggetto non modifica la sua accelerazione gravitazionale perché l’effetto viene provocato da un flusso di etere che scorre verso l’interno della terra, non dal peso dell’oggetto stesso.

In altre parole, la velocità della Gravità è solo la velocità del flusso di etere, e questa non ha niente a che fare con la dimensione dell’oggetto in caduta, dal momento che tutta l’energia che confluisce nella Terra  viaggia alla stessa velocità. Se ripensiamo alla nostra analogia del fiume in piena, due oggetti galleggianti viaggeranno sulla superficie di quel fiume esattamente alla stessa velocità, anche se hanno dimensioni diverse.

La massa del fiume è così tanto superiore alla massa degli oggetti che le masse degli oggetti non hanno alcun effetto sulla loro velocità.

4.9 GLI OGGETTI POSSONO ASSORBIRE O IRRADIARE ENERGIA E MODIFICARE LA LORO MASSA

Un altro dei postulati più confusionari di Einstein è che la massa continua ad aumentare sempre più man mano che ci si avvicina alla velocità della luce. Di nuovo, la maggior parte delle persone ha sentito parlare di questo concetto dal momento che viene frequentemente utilizzato per “insabbiare” l’idea che possano realmente esistere gli UFO; nel modello di Einstein quando si avvicinano alla velocità della luce raggiungerebbero una massa infinita.

Sebbene avremo molto di più da dire su questo problema nei prossimi capitoli quando discutiamo del vero significato della velocità della luce, per ora ci concentreremo solamente sul concetto centrale, cioè l’idea che quando un oggetto si muove più rapidamente attraverso lo spazio, la sua massa aumenta. Convenzionalmente, i nostri scienziati non comprendono come o perché questo avvenga, ma nel modello eterico è palesemente ovvio.

Quando spostiamo un oggetto attraverso lo “spazio”, lo stiamo in realtà spostando attraverso l’etere. E quest’etere è una sostanza fluida che in realtà crea gli oggetti momento per momento. Pertanto, se vediamo un dato oggetto come una spugna asciutta, allora se muoviamo tale oggetto attraverso il “fiume” di etere, esso assorbirà più energia e dunque aumenterà la propria massa.

Ora nel modello di Einstein, questo viene solitamente visto come un sistema a senso unico: un oggetto si muove più velocemente, la sua massa aumenta, e poi si devono affrontare le conseguenze di una massa più grande. Questo non significa necessariamente che aumenta la dimensione dell’oggetto, solo la sua densità.

Comunque, se la massa di un oggetto può espandersi in questo modo nel modello di Einstein facendolo muovere più velocemente, allora si sgonfierà anche quando rallenta di nuovo, come un palloncino che espelle l’aria in eccesso? Nessun scienziato ha dimostrato che questo sia o non sia vero, ma si pone una domanda interessante; se il modello eterico è davvero corretto, allora:

La massa di un oggetto è una misurazione in grado di variare, a seconda di come si muove nell’etere.

Inizialmente questo potrebbe sembrare impossibile, ma si può visualizzare facilmente con l’idea che gli atomi e le molecole sono composte da campi magnetici che possono assorbire e rilasciare la “pressione” fluida dell’energia eterica. In un naturale stato di quiete, ogni oggetto raggiungerebbe automaticamente un equilibrio fra pressione di energia al suo interno e la pressione di energia al suo esterno, dato che l’energia fluirebbe continuamente dentro e fuori ad una velocità uniforme.

Tuttavia, se un po’ della pressione energetica fosse espulsa dall’interno dell’oggetto, allora durante quel periodo peserebbe meno. Fra poco spiegheremo come far irradiare energia in questo modo. Per ora, abbiamo anche bisogno di vedere che una volta fatto questo si creerebbe uno squilibrio di pressione nell’oggetto simile ad un vuoto.

Come sappiamo nel caso della nostra atmosfera, quando si crea un vuoto nell’aria, la pressione dell’aria circostante farà immediatamente arrivare nuova aria. Si può vederlo facilmente nel caso dei temporali.

Prima, un fulmine vaporizza istantaneamente un’area dell’atmosfera, e questo forma un vuoto. Poi, l’aria circostante irrompe immediatamente nel vuoto, e si sente il botto del tuono quando le onde d’aria si scontrano le une con le altre.

Così, nel caso di un oggetto che espelle la propria pressione energetica e che forma un “vuoto eterico” dentro di sé, sappiamo che il solo modo in cui possiamo mantenere funzionante l’effetto anti-gravità sarebbe di forzare l’oggetto ad espellere continuamente la propria energia in modo costante. Altrimenti, riempirebbe immediatamente il proprio “vuoto energetico” con nuova energia ed il suo peso tornerebbe normale.

Quindi, come facciamo a far espellere da un oggetto un po’ della pressione di energia che ha dentro di sé?

Facciamo roteare l’oggetto.

4.10 ROTAZIONE E FORZA CENTRIFUGA

Non appena facciamo roteare l’oggetto, irrompe la forza centrifuga, la stessa forza che ci permetterebbe di far girare secchi d’acqua intorno alle nostre teste senza perdere neanche una goccia d’acqua, se li facciamo girare abbastanza velocemente. E come stiamo per vedere con il DePalma Spinning Ball Experiment [2] ed altri nel prossimo capitolo molti scienziati hanno accuratamente misurato lievi diminuzioni nella massa di un oggetto mentre sta ruotando.

Normalmente, dato che questo effetto è così piccolo, viene interpretato solamente come un errore nei dati, ammesso che venga notato del tutto. Quindi una volta ancora,

La forza centrifuga spinge l’energia (massa) a volare via dal centro, tramite la rotazione.

Quindi, se si sposta un oggetto solamente in una direzione attraverso l’etere, allora come una spugna asciutta assorbirà maggiore energia dentro di sé. Ma se si fa roteare l’oggetto, la forza centrifuga spinge l’energia nell’oggetto a disperdersi verso l’esterno.

Se avete mai provato ad usare un frullatore o un macinacaffè senza mettere sopra il coperchio, allora saprete che quando le lame iniziano a girare, qualsiasi cosa abbiate messo nella macchina sarà molto rapidamente cosparso su di voi, sul muro e su qualsiasi altra cosa nella stanza! Questo è il potere della forza centrifuga di spingere qualsiasi tipo di sostanza, sia essa materia o energia, a fuggire via dal centro.

4.11 INERZIA E ANTI-GRAVITÀ

Così, come si relaziona questo concetto con l’anti-gravità? Primo, dobbiamo ricordare qual è la nostra definizione di gravità. Tutte le misurazioni che potremmo eseguire sulla Terra avvengono all’interno di questo “fiume” di etere, il vero respiro e linfa vitale di Madre Terra.

Non importa dove sia collocato il vostro laboratorio anti-gravità sul pianeta, l’etere in e tutto intorno ad esso non “starà fermo” per noi, si muoverà continuamente verso il basso. La massa gravitazionale di un oggetto è semplicemente provocata dall’etere che “soffia” in basso verso il centro della Terra.

Così, il concetto di base è che se si può far roteare un oggetto ad un numero sufficientemente alto di rivoluzioni al minuto, si dovrebbe essere in grado di fargli disperdere un po’ della forza eterica che normalmente lo spingerebbe giù. Disperdendo lateralmente la pressione discendente della gravità, il suo peso, o massa, potrebbe diminuire.

Ricordate che se la terra ha un flusso costante di etere che le fluisce all’interno così, a livello minore, è anche per tutta l’altra materia. La rotazione disperde l’energia che scorre in un oggetto dal suo tipico moto gravitazionale discendente. (Più avanti nel libro vedremo che vibrazioni sonore molto precise possono far vibrare violentemente un oggetto e fargli anche disperdere la sua energia, diminuendo così, in modo simile, la sua massa).

4.11.1 L’ESPERIMENTO DELLA PALLA ROTANTE IN CADUTA DI DEPALMA

Di nuovo, per usare una metafora che comprende il flusso dell’acqua, questo principio per sconfiggere la gravità è semplice come prendere una canna dell’acqua puntata verso il basso e piegarla in modo che l’acqua fuoriesce invece lateralmente.

Quello “laterale” non viene normalmente considerato un moto gravitazionale, ma ha chiaramente una forza, come quando si va sulle montagne russe e si sente la pressione contro il petto. Questa forza “laterale” è inerzia! Il dott. Bruce DePalma, un laureato all’ MIT non allineato, ha dimostrato questo principio con un esperimento estremamente semplice.

Prima, ha lanciato due palle da due catapulte affiancate con angolo uguale, facendo in modo che le due catapulte mettessero una quantità uguale di forza su ogni palla. L’unica differenza era che una palla avrebbe girato all’impressionante velocità di 27.000 RPM [3] mentre l’altra non avrebbe girato affatto.

In un vuoto completo, avrebbe osservato le traiettorie delle due palle e avrebbe visto se sarebbe cambiato qualcosa; la loro altezza, il loro angolo, la loro velocità. E così facendo, DePalma ha scoperto l’impossibile:

Sconfiggendo tutte le leggi fisiche conosciute, la palla rotante in realtà ha viaggiato più in alto, è caduta più veloce ed è andata più lontano della sua controparte non rotante.

Come nota a margine, dal momento che gli scettici sono veloci ad ascrivere tutto questo ad un principio provocato dall’atmosfera, ci viene ricordato che il tutto funziona altrettanto bene anche nel vuoto. L’unica scelta che rimarrebbe è di attaccare l’esperimento stesso, ma mentre procediamo vedremo che altri hanno replicato questo effetto in molti modi.

4.12 L’INERZIA È UNA FORZA ETERICA

E così, possiamo vedere come l’etere eserciti una forza sulla materia, come nel caso della gravità, e come con questa forza ci si possa arrabattare. Pertanto, non dovrebbe essere una sorpresa che il dott. Hal Puthoff ed altri abbiano espresso il radicale suggerimento che l’esistenza dell’etere o dell’energia del punto zero nello spazio è la vera ragione per cui esiste l’inerzia.

In un articolo pubblicato sulla rivista scientifica MERCURY da B. Haisch e A. Rueda che parla della ricerca del dott. Puthoff, vediamo quanto segue:

“… l’inerzia è una forza elettromagnetica che si accende ogni volta che un oggetto accelera attraverso lo spazio... Nella nostra teoria, l’inerzia non dipende da un campo elettromagnetico (di etere) che pervade il cosmo”.

4.13 FREE ENERGY ED ALTRO

Come vedremo, queste nuove informazioni sono vitali per superare la gravità e imbrigliare questa “energia del vuoto” per fornire energia libera e illimitata senza costi. Volta dopo volta, gli sforzi di persone come Nikola Tesla hanno portato questi frutti, che sono stati semplicemente repressi dall’elite, che chiede semplicemente: 

"E dove finiranno i contatori in ogni casa quando agganceremo questa nuova fornitura di energia?"

Quando scoprono che non c’è alcun margine di profitto in un sistema di energia illimitata, vedono le loro ricchezze svanire in un lampo davanti ai loro occhi e il ricercatore viene messo a tacere o addirittura ucciso, come è stato molto probabilmente il caso del dott. Bruce DePalma, morto giovane e inaspettatamente nel 1998.

La carriera di Tesla è stata completamente rovinata da JP Morgan negli ultimi anni della sua vita e il suo lavoro è stato secretato, mentre Edison si è preso tutto il credito e la remunerazione per le innovazioni di Tesla come la corrente alternata, che dà potenza ad ogni apparecchio elettrico di casa.

Così, vascelli operativi che sconfiggono la gravità come il Searl Levity Disc e macchine free-energy come la N-Machine di DePalma sono stati già costruiti su questi principi, come vedremo. Come abbiamo descritto prima con l’Esperimento della Palla Rotante in Caduta di DePalma, forse la relazione più utile fra gravità ed etere si vede nella rotazione.

Nel prossimo capitolo vedremo un nuovo concetto di magnetismo che ci dà un altro modo ancora per imbrigliare direttamente il flusso di etere. Magnetismo ed elettricità sono cugini molto stretti, abbastanza da essere definiti dalla fisica moderna come lo stesso campo, ovvero elettromagnetismo.

Quando combiniamo magnetismo e rotazione, ad esempio magnetizzando un giroscopio e appendendolo per trarne corrente elettrica come ha fatto DePalma, si crea anti-gravità e free energy allo stesso tempo! La generazione di elettricità “libera” da questo esemplare concetto di “magnete rotante” è stata scoperta da Michael Faraday addirittura nel lontano 26 Dicembre 1831, anche se la maggior parte dei fisici lo bollerebbero come impossibile.

4.14 RIASSUNTO

4.1 La Gravità è la tendenza di tutta l’energia dell’Universo a muoversi verso il Centro. Una volta raggiunto questo punto centrale, l’energia si ridisperde dal centro come luce, calore e materia.

4.2 Anche in un vuoto privo d’aria e senza gravità, si incontrerà una forza che farà avere difficoltà a muovere qualcosa nello spazio. Questa è nota come “inerzia”.

4.3 La forza centrifuga spingerà attivamente via dal centro di qualsiasi oggetto che venga fatto roteare.

4.4 Gravità ed inerzia obbediscono al Principio di Equivalenza; esercitano entrambe lo stesso grado di forza sulla materia.

4.5 Einstein ha modellato la gravità come una funzione della geometria.

4.5.1 Einstein ha visto il tessuto spazio-tempo come ricurvo. Tuttavia, è più conveniente vedere questa geometria come un flusso tridimensionale di energia che scorre in un oggetto.

4.5.2 La “curvatura” dello spazio intorno all’oggetto celeste provoca l’effetto “lente gravitazionale”, in cui la luce proveniente da una stella posteriore curverà e diventerà visibile.

4.6 Tutti gli oggetti nel nostro Universo, indipendentemente dalla loro dimensione,  attirano in modo consistente energia eterica per sostenere la loro esistenza. Senza questo continuo influsso di energia a supportarli, disperdere calore e ridissolversi nell’etere. Più grande è l’oggetto, più etere vi scorrerà dentro per sostenere la sua esistenza. Questo crea una forza su altri oggetti, dal momento che l’etere scorre anche dentro di loro. Il movimento “respiratorio” del Sole mostra questo flusso di energia in azione.

4.7 Le equazioni della gravità non specificano in quale direzione si deve muovere l’energia. L’idea che l’energia si muova giù verso la Terra come gravità e poi si disperda dal centro è supportata dalla scoperta che il peso inizia rapidamente a decrescere quando si trivella oltre i 2.700 kilometri sotto la superficie terrestre.

4.8 Tutti gli oggetti si muovono alla stessa velocità sotto l’influenza della gravità perché sono catturati nel fiume molto più massiccio di energia che fluisce nella Terra in ogni istante.

4.9 Einstein ha dimostrato che quando un oggetto si muove più rapidamente nello spazio, al sua massa aumenta. Questo è in realtà un aumento di “pressione” dell’etere all’interno dell’oggetto. Similmente, se l’oggetto rallenta di nuovo, ci aspettiamo che la sua massa decresca allo stesso modo, dato che la pressione del movimento si allevia. È anche possibile creare un “vuoto” di energia in un oggetto, diminuendone in tal modo la massa.

4.10 La rotazione di un oggetto provoca la dispersione verso l’esterno della sua energia eterica diminuendo così la massa dell’oggetto.

4.11 La rotazione di un oggetto può deflettere il naturale movimento discendente di energia eterica dai lati dell’oggetto e ridirezionare la gravità in direzioni laterali, fino ad un certo punto.

4.11.1 Il dott. Bruce DePalma ha mostrato che facendo semplicemente roteare una palla di acciaio e lanciandola da una catapulta nello spazio la si farà muovere più veloce, volare più in alto e più lontano di una palla senza rotazione. L’effetto funziona altrettanto bene nel vuoto senz’aria.

4.12 Il dott. Hal Puthoff ha detto che “l’inerzia è una forza elettromagnetica che si accende quando si sposta un oggetto attraverso lo spazio”.

4.13 Questi effetti possono essere utilizzati per creare anti-gravità e free energy allo stesso tempo.

 



Note:

[1] trad.: La Vastità Vitale

[2] trad.: Esperimento della Palla Rotante di DePalma

[3] RPM: Rounds per minute = giri al minuto