)*(Stazione
Celeste)
~ Il
Cambio d'Era ~
THE
shift
of the ages
di David Wilcock
Capitolo Due
Le Dimensioni
Armoniche
L'Architettura
dell'Uno
Questo capitolo dà il via alla vostra iniziazione alla storia nascosta del
Pianeta Terra, che è la nostra chiave più importante per sbloccare i segreti
dell’Universo. Tenete in mente che certi concetti cui alcune persone trovano
difficile fare “spazio” nella loro mente devono essere installati presto, e che
c’è una grande ricompensa nell’avere nella mente questa informazione più avanti.
Come sempre, se una certa parte vi lascia attoniti, continuate semplicemente a
leggere, dato che quello che importa è la visione generale, non lo specifico.
Le discussioni in questo libro
guideranno sempre più il lettore alla comprensione che l’antico mondo sapeva
molto di più a proposito del vero modo in cui funzionano le cose di quanto ne
sappiamo noi ora nelle nostre istituzioni. Se vogliamo comprendere come funziona
realmente l’Universo fisico, includendo i collegamenti spirituali, alcune delle
nostre migliori prove saranno ritrovate negli scritti e nei relitti fisici del
lontano passato. Di fatto, non possiamo più negare che una civiltà molto
avanzata sia esistita almeno 12.500 anni fa, e probabilmente molto più in là,
ancora nelle nebbie della remota antichità. Per coloro che sono interessati a
perseguire ulteriormente questa conoscenza e ricerca, i seguenti libri
contemporanei sono un breve esempio di alcune di quelle che si sono dimostrate
piuttosto accademiche, rispettabili e illuminanti:
“I Misteri Di
Atlantide” (The Mysteries Of Atlantis) di Edgar Evans Cayce
“Le Impronte Degli Dei” (Fingerprints of the Gods) di Graham Hancock
“Quando Cadde Il Cielo” (When the Sky Fell) di Rand e Rose Flem-Ath
“Il Mistero Di Orione” (The Orion Mystery) di Robert Bauval e Adrian Gilbert
“Il Messaggio Della Sfinge” (Message of the Sphinx) di Graham Hancock e
Robert Bauval
“Da Atlantide Alla Sfinge” (From Atlantis to the Sphinx)
di Colin Wilson
L’EROSIONE DELL’ACQUA SULLA SFINGE
L’argomento di “prova” più
comune che si incontra quando si leggono questi libri ed altri come questi è
stato ora soprannominato “la pistola fumante” sul caso di Atlantide. Stiamo qui
riferendoci al fatto osservabile che la Grande Sfinge d’Egitto, situata
direttamente accanto alle tre piramidi principali nella piana di Gizeh, mostra
segni inequivocabili di erosione provocata dall’acqua. Certamente
non c’è acqua nel deserto egiziano al giorno d’oggi, né ce n’è mai stata nei
tempi solitamente citati per la costruzione delle piramidi. Questo è facile da
provare tramite studi diretti delle terre circostanti.
Questo intrigante schema di
erosione sulla Sfinge è stato originariamente osservato da R.A. Schwaller de
Lubicz, un brillante studente e scrupoloso ricercatore che ha completamente
ridefinito la comprensione dell’umanità sull’Antico Egitto e Atlantide nella
metà degli anni ’90. L’autore contemporaneo John Anthony West ha riscoperto
questo anomalo schema d’erosione, che è stato casualmente menzionato nel libro
di Lubicz “Il Tempio dell’Uomo” (The Temple of Man), e si è reso conto
che era veramente un fatto verificabile e provabile che nel passato è stato
quasi miracolosamente trascurato. E dopo moltissimi tentativi falliti di
guadagnare il supporto di miriadi di geologi, West è stato in grado di trovare
una cooperazione con Robert Schoch, un giovane ma rispettato esperto in materia,
dato che ha aveva già scritto quattro libri di archeologia prima di
compiere trent’anni.
Schoch era riluttante ad
investigare l’ipotesi di West fino a quando non fosse stato certo di avere un
impiego sicuro nella sua organizzazione accademica, ma all’inizio degli anni ’90
era pronto a procedere. West e Schoch hanno poi finalmente viaggiato in Egitto e
compreso che il caso era ancor più eclatante di quanto avessero pensato prima;
c’erano segni inequivocabilmente ridondanti di erosione da acqua dovunque
guardassero, sia sulla sfinge sia sui vicini templi composti di enormi blocchi
di pietra. La Sfinge è stata scolpita in pietra calcarea, che è un conglomerato
di particelle di sabbia che si sono fuse insieme in un solido. L’erosione del
Vento produce superfici stratificate a coste orizzontali di pietra calcarea che
sembrano pagine sul lato di un vecchio libro, dato che certi strati di roccia
conglomerata sono più sottili e deboli e certi strati più spessi e forti. Le
aree più spesse di pietra calcarea resistono più energicamente al potere del
vento e così si erodono meno, mentre gli strati più sottili scompaiono più
rapidamente, producendo così una superficie irregolare che la maggior parte di
noi hanno probabilmente visto nelle fotografie del deserto, o forse anche di
persona.
D’altro canto, l’erosione da
acqua produce minuscole curve sottili che tagliano dentro la roccia
indipendentemente dal suo spessore, formando angoli arrotondati, rivoli a coda
di serpente e crepe. I segni di questa erosione sono così ovvi che quando West
nascose la Sfinge dalle foto con del nastro adesivo, tutti i geologi cui
aveva mostrato le immagini furono d’accordo che si trattasse di una foto di una
roccia incisa dall’erosione dell’acqua. Tuttavia, una volta che West aveva
rimosso il nastro e mostrato loro da dove erano state prese le foto, essi
immediatamente si agitarono e non vollero più discuterne, per la semplice paura
di perdere la loro reputazione. Il dott. Schoch è stato il primo geologo ad
affrontare i fatti e a giocarsi la propria reputazione sull’ovvio.
E dal momento che tutti noi
sappiamo che l’Egitto è ora un deserto, la Sfinge deve semplicemente essere
stata costruita in un tempo in cui esisteva un clima da lussureggiante e
verde giungla con abbondanti piogge. E anche le stime geologiche più
scandalosamente conservative per l’esistenza di acqua sufficiente in Egitto per
creare tali formazioni vengono datate almeno al 7000 a.C., e la maggior parte
delle persone concordano che il 9000 a.C. è un ipotesi molto più realistica; e
quello è semplicemente il periodo più recente in cui ci sia mai stata della
pioggia. Bisogna anche tener conto di quanto tempo, esattamente, ci vuole
affinché avvenga un’erosione da acqua tanto avanzata, certamente non poche
centinaia di anni ma potenzialmente molte migliaia.
E così, anche se si volesse
gettar via la moltitudine di altre solide prove che esistono a supporto di una
avanzata civiltà antica, possiamo ancora ritornare alla Sfinge. Una volta che
sappiamo cosa stiamo cercando, capiamo che questa è solo una delle più ovvie
serie di prove che la storica cultura “Atlantidea”, cioè un’avanzata civiltà
antica, ha di fatto un precedente.
ROBERT BAUVAL E “L’ALLINEAMENTO DI GIZA”
Il prossimo argomento accademico popolare di “Atlantide” proviene da Robert
Bauval ne “Il Mistero Di Orione”, dai primi anni ’90, sebbene il dott. J.J.
Hurtak abbia originariamente menzionato lo stesso concetto in “Le Chiavi di
Enoch” (The Keys of Enoch) negli anni ’70.
Le tre principali Piramidi
d’Egitto a Giza sono posizionate in stretta prossimità l’una all’altra, e Bauval
era curioso a proposito dell’apparente mancanza di simmetria o geometria nella
loro configurazione. Sapeva che ci dovevano essere delle ragioni per il fatto
che fossero allineate nel modo che si vedono ora dall’alto. L’ispirazione è
venuta quando ha guardato in alto la costellazione di Orione, che ha tre stelle
principali che formano la sezione intermedia, conosciuta come la “cintura”. Egli
ha capito che le Piramidi di Giza erano configurate precisamente alla stessa
maniera della “cintura” di Orione, e ha rapidamente provato la sua tesi
sovrapponendo le mappe del sito delle Piramidi e la mappa stellare della cintura
di Orione una sull’altra. Non solo ogni Piramide era nella posizione corretta,
ma anche le relative dimensioni e colori delle Piramidi erano direttamente
proporzionali alla grandezza e ai colori delle stelle della cintura di
Orione. (Le Piramidi di Cheope e Khefren erano entrambi originariamente
ricoperte di pietra calcarea bianca ed erano approssimativamente della stessa
dimensione, come le due stelle principali nella cintura di Orione, mentre la
piramide di Menkaure è significativamente più piccola ed era originariamente
scolpita in granito rosso, proprio come la più debole e più rossa terza stella).
Mentre Bauval continuava a
indagare la materia, comprese che gli architetti di Giza avevano creato un
perfetto duplicato del cielo stellato sulla Terra, un’idea che coincide
perfettamente con il concetto della connessione tra il mondo fisico e il Duat,
o mondo spirituale. Inoltre, la posizione del Fiume Nilo rispetto alle Piramidi
era identica alla posizione della Via Lattea rispetto alla cintura di
Orione e anche la vicina costellazione delle Iadi, sulla Terra era immortalata
nella pietra.
Figura 2.1 – La Comparazione di Robert Bauval di Orione/ViaLattea con Giza/Nilo.
Sebbene questo allineamento sia intrigante, non pare darci alcuna nuova
informazione a proposito del periodo in cui le piramidi furono costruite.
Tuttavia, usando un programma conosciuto come Skyglobe, Bauval ha capito
che l’unico tempo “recente” in cui la Via Lattea fosse perfettamente allineata
con il Fiume Nilo è stato circa 12.500 anni fa. A quel tempo, e solo a quel
tempo, (a meno che non si voglia tornare indietro di più di 30.000 anni fa) si
poteva stare sulla Terra e osservare le Piramidi e il Fiume Nilo a distanza, e
osservare il Nilo allinearsi perfettamente con la Via Lattea, mentre le stelle
della cintura di Orione si allineavano perfettamente con la posizione delle
piramidi terrestri. Questo è causato da un fenomeno chiamato precessione
terrestre, un’oscillazione a lungo termine nel suo percorso rotazionale di cui
discuteremo più tardi.
Come semplice spiegazione preliminare della precessione, ci si aspetterebbe che
quando si raggiunge lo stesso momento ogni anno, in cui la Terra si trova ad un
angolo specifico col Sole, come l’equinozio o il solstizio, allora tutte le
stelle dovrebbero essere nella stessa posizione di anno in anno a quella data.
Invece, le stelle nel cielo notturno slittano da quelle visibili posizioni di un
grado ogni 72 anni, tracciando un percorso circolare completo attraverso un’area
nel cielo notturno ogni 25.920 anni. Se costruiamo un tempio per allinearlo ad
una stella nel momento del solstizio, allora nel giro di un tempo relativamente
breve i nostri discendenti capirebbero che qualcosa sta causando lo spostamento
delle posizioni delle stelle dal loro precedente allineamento.
Così è stato chiaro che Bauval aveva scoperto una capsula del tempo, una matrice
archeologica codificata di informazioni progettate per mostrare l’esatto
periodo in cui è stato originariamente progettato e pianificato l’intero
complesso. Chiaramente, gli antichi architetti, sono stati molto intelligenti a
progettare un sistema simile. Un altro livello di “prova” è il fatto che durante
questo stesso lasso di tempo, e solo durante questo lasso di tempo, la Sfinge
stava direttamente di fronte alla costellazione del Leone, per via della sua
posizione nella precessione della Terra. Questa intera mole di scoperte è così
ovvia e irresistibile che ha completamente superato la pregiudicata “revisione
paritaria” dell’archeologia istituzionale ed è entrata direttamente nella
coscienza pubblica attraverso i documentari di Discovery Channel e simili.
PERFORAZIONI SUPER-AVANZATE
Un altro recente passo avanti
nell’argomento di una civiltà perduta con alta tecnologia proviene da
Christopher Dunn, la cui principale competenza è la trivellazione. Egli ha
definitivamente provato che certi artefatti, inclusa la bara vuota o la
“Sarcofago di Granito” che è ospitato nella Camera del Re della Grande Piramide
mostra segni di tecniche di trivellazione super-avanzate che superano qualsiasi
cosa in nostro possesso oggi. Dunn ha analizzato il Sarcofago di Granito ed ha
trovato prove inconfutabili che indicano che era stato scavato con una qualche
forma di trivella tubolare che estraeva un pezzo alla volta. Gli schemi a
spirale che sono stati lasciati nel granito mostrano che questa trivella era in
grado di perforare 1/10 di pollice [1]
di roccia al secondo. Tuttavia il granito è una pietra così dura che anche
le nostre più moderne trivelle a punta di diamante non possono fare meglio di
1/100 di pollice al secondo, ciò significa che l’antica tecnologia
utilizzata funzionava dieci volte meglio di ogni metodo a nostra
disposizione oggi.
In libri come “Le Impronte Degli
Dei”, Graham Hancock rivela un altro intrigante aspetto del lavoro di Dunn. In
varie antiche tombe egiziane vediamo vasi scolpiti e statue di diorite,
un materiale scuro che è considerato una delle forme di pietra più dure sulla
terra. Questi vasi hanno colli molto lunghi e sottili, e sono ricavati da un
singolo pezzo di diorite. Le aperture su alcuni vasi non sono neanche larghe
abbastanza da far passare il dito di un bambino, eppure i loro contenuti erano
stati estratti perfettamente.
Così ora dobbiamo non solo
immaginare una trivella che faccia impallidire i nostri attuali progetti, ma una
trivella che deve avere anche flessibilità, al fine di produrre un buco
sottile e poi muoversi all’interno. La conclusione di Dunn è che gli Antichi
devono essere stati in possesso di una tecnica di trivellazione che soverchia
qualsiasi cosa possediamo noi oggi. Egli si spinge poi a suggerire che queste
antiche trivellazioni possono aver utilizzato in qualche modo gli ultrasuoni,
lavorando così in modo simile a come la vibrazione ripetuta di un martello
pneumatico perfora strade e marciapiedi di cemento. Ma anche allora, si trova ad
un punto morto nello spiegare come possano aver perforato i vasi di diorite.
Mentre queste scoperte non danno una data esatta di quando questo lavoro sia
stato prodotto, certamente non sembrano essere consone a qualsiasi sviluppo
tecnologico nella storia egiziana conosciuta. Sembrano essere molto più in
sintonia con una società che avesse capacità tecniche uguali o superiori alle
nostre.
ANTICHE NAVI VOLANTI
Il team di ricerca The
Enterprise Mission dello scienziato di frontiera Richard Hoagland, su
www.enterprisemission.com/tombsweb3.html
, ha rilevato un altro interessante e relativamente nuovo sviluppo nella
prova di una società tecnologica perduta. Tra gli altri punti, Hoagland ed altri
discutono le recenti scoperte degli scienziati tedeschi dott.
Algund Eeboom e Mr. Peter Belting. Dalle tombe Incas sono stati
recuperati parecchi piccoli gingilli d’oro, datati migliaia di anni addietro.
Questi gingilli raffigurano chiaramente strutture che appaiono innegabilmente
come funzionanti aeroplani volanti, completi di quelle che sembrano essere
torrette d’artiglieria su alcune delle ali. Guardate voi stessi:
Figura 2.2 – La scoperta di Eeboom e Belting di
antichi gingili d’oro di aeroplane funzionanti.
Al fine di provare che questi modellini rappresentano aeroplani veri, Eeboom e
Belting collaborarono insieme per progettare diagrammi schematici perfetti dei
piccoli oggetti. Poi hanno espanso le proporzioni di questi modelli abbastanza
da costruire modelli in scala funzionanti. E con loro grande sorpresa, hanno
scoperto che semplicemente inserendo un elica sul davanti e stabilizzatori sulle
ali, gli aerei non solo volavano ma erano anche capaci di eseguire complesse
manovre aeronautiche tramite telecomando. Osservate il link qui sopra per
maggiori dettagli e fotografie del loro prototipo in azione.
Hoagland ed altri, rivelarono anche il fatto ben più conosciuto che all’interno
di tombe in Egitto sono stati ritrovati alianti a forma di uccello funzionanti.
Dal momento che questi alianti possiedono anche notevoli similitudini con gli
aeroplani funzionanti ed erano capaci di voli a lungo raggio quando lanciati,
dobbiamo ritenere che gli antichi Egizi fossero a conoscenza di questa
tecnologia. Con la prova vista ora nelle suddette tombe Incas, possiamo supporre
che gli alianti-uccello fossero semplicemente modellini giocattolo per bambini
di sistemi che fossero molto più di uso comune a quel tempo.
E così, se vediamo modelli di aeroplani funzionanti costruiti come piccole
statuette d’oro e modelli di legno in due diverse culture separate
dall’Atlantico, possiamo certamente presumere anche che in una certa epoca possa
essere esistita una società tecnologica a larga-scala con aerei funzionanti a
grandezza reale. È frustrante che non abbiamo scoperto nessun modello a
grandezza reale. Tuttavia, dopo un ipotetico passaggio di tempo di 12.500 anni,
ci dovremmo aspettare che qualsiasi struttura di questo tipo fatta di legno o
metallo si sia deteriorata da tempo. La tradizione Atlantidea dalle letture di
Edgar Cayce afferma che quasi l’intera concentrazione di quella società si
trovava su un’isola dell’Atlantico che includeva l’attuale Cuba e le aree
circostanti, e che si è inabissata sotto le acque dell’oceano, conosciuta come “Poseidonia”.
E se i moderni giocattoli della nostra società fossero improvvisamente soggetti
ad un immenso cataclisma e prontamente lasciati intoccati per 12.500, l’azione
selvaggia delle onde di marea, dell’inabissamento della terra, ruggine, tornado,
uragani innalzamento del livello dei mari, glaciazioni, disastri naturali e
tutte le altre forme di crescita e decadenza molto probabilmente spazzerebbero
via completamente tutti i resti di cose come case di legno, costruzioni vuote e
grattacieli di vetro, e automobili, treni o aerei metallici.
Così, nonostante la loro apparenza di giocattoli, che un tempo potrebbero
effettivamente essere stati giochi per bambini, queste piccole statuette d’oro
potrebbero essere considerate oggetti molto sacri, alcuni degli unici frammenti
rimasti di una cultura di “Dei” distrutta nei mari del Tempo. Questi preziosi
modelli sono stati conservati e possibilmente copiati e ricopiati per migliaia
di anni dalle sopravvissute culture “Atlantidee” degli Incas e degli Egiziani
prima di essere sepolti nelle loro tombe. Potrebbero essere stati i simboli
diretti di un perduto “tempo degli Dei” quando il genere umano aveva conquistato
i cieli e poteva viaggiare in giro a volontà, con i doni di una tecnologia
avanzata.
LE CITTÀ SOMMERSE
Se qualcuno ancora non fosse
convinto dagli antichi aeroplani funzionanti, da speciali allineamenti
codificati nel tempo, trivellazioni super-avanzate ed erosione da acqua della
Sfinge, un’ancora più impressionante “pistola fumante” è ora disponibile nelle
istituzioni scientifiche. Nel tardo 2001, Paul Weinzweig e Paulina Zelitsky
dell’Advanced Digital Communications, una compagnia dedita a utilizzare
tecnologia di scansione sottomarina avanzata per il salvataggio di relitti,
hanno scoperto una enorme città di “piramidi, strade e costruzioni” circa 2000
piedi sotto il mare sul confine ovest di Cuba. Proprio mentre stavamo mettendo
insieme questo capitolo finale riveduto, questa storia irrompeva per la prima
volta nei media ufficiali, attraverso un articolo di Kevin Sulllivan per il
Washington Post, pagina A25, Giovedì 10 Ottobre 2002. Leggete voi stessi:
HAVANA – Le immagini appaiono lentamente sul monitor, come fantasmi dal fondo
dell’oceano. Il videotape, girato da un sottomarino meccanizzato, mostra
enormi pietre in quadrati stranamente simmetrici e forme piramidali
nell’oscura profondità del mare.
Le immagini del sonar prese da una nave
da ricerca 2000 piedi sopra sono ancor più enigmatiche. Esse mostrano che
piccole pietre bianche sono disposte in uno schema geometrico. Le immagini
sembrano frammenti di una città, in un posto dove non dovrebbe esistere niente
di creato dall’uomo, che occupa quasi otto miglia quadrate di una piana
in fondo all’oceano al largo della punta occidentale di Cuba…
La scoperta ha immediatamente innescato speculazioni a proposito di Atlantide,
la favolosa città perduta descritta da Platone nel 360 a.C.. Weinzeig e Zelitsky
sono stati molto attenti a non utilizzare la parola con la A e hanno detto che è
necessario uno studio molto maggiore prima che si possa raggiungere una tale
conclusione.
Ma questo non ha fermato un boom di speculazioni, la maggior parte delle quali
su Internet. I cercatori di Atlantide hanno a lungo litigato con le loro teorie
in competizione affermando che la città perduta fosse al largo di Cuba, al largo
dell’isola greca di Creta, al largo di Gibilterra o da qualche altra parte.
Parecchi siti web hanno ritenuto le immagini ADC come un possibile primo
avvistamento.
Tra quelli che sospettano che il sito possa essere Atlantide c’è George Erikson,
un antropologo californiano che ha co-firmato un libro in cui ha predetto che la
città perduta sarebbe stata ritrovata al largo nei mari tropicali americani.
“Sono sempre stato in disaccordo con quegli archeologi che rifiutano i miti”, ha
detto Erikson, che ha riferito di essere stato evitato da molti scienziati da
quando ha pubblicato il suo libro su Atlantide. Ha detto che la storia ha troppe
radici storiche per essere respinta come mera fantasia e che se si provasse che
il sito Cubano è Atlantide, egli spera “di essere il primo a dire «Ve l’avevo
detto»”.
Manuel Iturralde, uno dei più importanti geologi di Cuba, ha detto che era
troppo presto per sapere cosa le immagini provino. Ha esaminato la prova e ha
concluso che, “È strano, è bizzarro; non abbiamo mai visto qualcosa del genere
prima, e non abbiamo nessuna spiegazione”.
Iturralde ha detto che le rocce vulcaniche recuperate in quel sito
suggeriscono fortemente che il piano sottomarino fosse un tempo sopra l’acqua,
nonostante la sua estrema profondità. Ha detto che l’esistenza di quelle
rocce era difficile da spiegare, specialmente perché non ci sono vulcani a Cuba.
Ha anche detto che è stato stabilito che le pietre simmetriche sono le rovine di
costruzioni, che potrebbero esserci voluti 50.000 anni o più affinché lo
slittamento tettonico li portasse così profondamente nell’oceano. L’antica
Grande Piramide di Giza in Egitto ha solo 5.000 anni, il che significa che il
sito di Cuba “non combacerebbe con quello che sappiamo a proposito
dell’evoluzione architettonica umana” ha detto. [enfasi aggiunte]
Se leggiamo
questo articolo con mente chiara e aperta, non è difficile capire che la “linea
del tempo della rivelazione” che così tanti nella comunità metafisica credono
esistere viene ora portata avanti. Lo scetticismo rasenta il ridicolo,
specialmente una volta che impariamo che le piramidi sono di fatto repliche
perfette di quelle ancora visibili in Mesoamerica, che lo “schema geometrico”
delle “piccole pietre bianche” è in alcuni casi esattamente lo stesso
disegno di Stonehenge, e che sulla pietra sono state osservate e filmate
iscrizioni di ovvia fattura umana come le croci. Inoltre, Zelitsky fece
trapelare al capo investigatore dell’Enterprise Mission Richard Hoagland di aver
trovato anche statue giganti della Sfinge. Non dimentichiamoci i preti
che hanno rifiutato di guardare nel telescopio di Galileo, perché essi non
volevano letteralmente vedere la prova che erano nel torto. Così,
indipendentemente da come la vogliate chiamare, la civiltà antica è esistita.
Per un periodo. E le letture di Edgar Cayce dicono che prima che le parti finali
di Atlantide si inabissassero, l’isola continente di Poseidonia era il centro
della popolazione, ed era situata dove sono ora Cuba e lo Yucatan. Per fortuna,
il National Geographic sta pianificando una missione sottomarina con presenza
umana sul sito nell’estate 2003. Originariamente era stata promessa per l’estate
2002, ma “problemi di fondi” hanno interrotto il processo. Forse “qualcuno” ha
pensato che il mondo non fosse ancora pronto… e spiegheremo perché è tardi più
avanti nel capitolo.
LA LETTERATURA ATLANTIDEA
Contrariamente a quanto molti possono credere, compresi quelli che stavano
studiando l’argomento da lungo tempo, sembrano esserci certe fonti letterarie
che sono sopravvissute dai tempi di Atlantide. Il materiale più ricco di
informazioni per fornire una spiegazione ai modellini d’aeroplano di cui abbiamo
parlato prima proviene dalle scritture Vediche in India. Secondo David Hatcher
Childress nel libro “Aeroplani Vimana dell’Antica India e Atlantide”.
L’India di 15.000 anni fa è talvolta conosciuta come l’Impero Rama, una terra
contemporanea ad Atlantide. Una grande ricchezza di testi conservati ancora in
India testimoniano le civiltà estremamente avanzate che in questi testi si dice
risalgano a oltre 26.000 anni fa. Guerre terribili e susseguenti cambiamenti
della terra hanno distrutto queste civiltà, lasciando solo isolate sacche di
popolazione.
Le devastanti guerre del Ramayana (scrittura Indu) e in particolare del
Mahabrata si dice siano state il culmine delle terribili guerre dell’ultimo Kali
Yuga, (o cicli cosmico di tempo). Il processo di datazione è difficile, in
quanto non c’è un metodo esatto per datare gli yuga perché ci sono cicli dentro
cicli e yuga dentro yuga. Uno ciclo yuga maggiore si dice duri 6.000 anni mentre
uno ciclo yuga minore è di soli 360 anni nella teoria esposta dal dott.
Kunwarlal Jain Vyas. I suoi scritti dicono che Rama
apparteneva al ventiquattresimo ciclo yuga minore e che c’è un intervallo di 71
cicli tra il periodo Manu e il periodo Mahabrata, che finiscono per essere
26.000 anni.
Chiaramente, se il ciclo minore Indu di tempo è di 360 anni e se l’autore delle
loro scritture ha contato diligentemente almeno 71 di essi, stiamo avendo a che
fare con una civilizzazione che è molto più vecchia di quanto vogliamo veramente
credere. Cosa più importante, nelle voluminose scritture Vediche si ripetono i
riferimenti ai vimana, o navi volanti, così come all’uso di quelle che sembrano
essere devastanti armi nucleari. Infatti, alcune descrizioni Vediche dei vimana
combaciano così tanto perfettamente col nostro concetto di aeroplano che gli
studiosi usano indifferentemente questa parola quando le traducono in Inglese.
Per ragionare un po’ di più su questo argomento, citeremo un estratto del libro
del dott. Richard L. Thompson “Identità Aliene” (Alien Identity).
Thompson è un laureato a Cornell il cui dottorato è in matematica, e che ha
anche un profondo interesse negli studi Vedici e in Ufologia. Il suo libro è
saldamente uno dei pochi genuini dirompenti testi nell’ufologia di oggi, in cui
un autore ha fatto nuove significative scoperte invece che semplicemente
rivangare informazioni di seconda mano su eventi come il preteso schianto di
Roswell. E così, dal capitolo 7, pag. 260-261, leggiamo quanto segue, con
sottolineature e commenti aggiunti da noi:
[Il testo chiamato] Samarangana-sutradhara di Bhoja [antico autore],
afferma che il materiale principale del corpo di una macchina volante [o vimana]
è il legno leggero, o laghu-daru. Il vascello ha la forma di un largo uccello
con un’ala su ogni lato. La forza motrice è provvista di una camera da fuoco
con del mercurio piazzato sopra una fiamma. La potenza generata dal mercurio
riscaldato, aiutato dal battito delle ali da parte di un pilota all’interno,
permette alla macchina di volare nell’aria. Dato che il vascello era
equipaggiato con un motore, possiamo speculare che il battito delle ali era
inteso a controllare la direzione del volo piuttosto che a fornire la potenza
motrice…
[Nota: L’idea del “battito delle ali” potrebbe semplicemente essere un errore
nella traduzione da parte di autori Vedici successivi, riferendosi inizialmente
all’utilizzo da parte del pilota di alettoni e stabilizzatori per far virare
l’aereo in volo]
Suggerirei che i vimana descritti da Bhoja siano molto più simili ai
convenzionali aeroplani che agli UFO. Così sono composti da materiali ordinari
come il legno, hanno ali, e volano come uccelli…
Tuttavia questi vimana erano veramente potenziati, era probabile che contassero
su qualche metodo meccanico convenzionale che estraeva energia dalla combustione
di carburante e la usava per produrre un flusso d’aria sulle ali. Possiamo
contrastare questo con le caratteristiche di volo degli UFO che non hanno ali,
jet o propellenti, e sembrano volare in una maniera che contraddice i principi
fisici conosciuti.
La
descrizione Vedica di una possibile esplosione nucleare, colta direttamente
dalla pagina 677 della trascrizione dello stesso antico teso Drona Parva, è
sufficiente a darci i brividi anche ora. Nonostante i suoi contenuti
terrificanti, l’abbiamo inserita qui per ricordare a noi stessi cosa abbiamo
fatto l’uno con l’altro nel nostro passato:
Il valoroso Adwatthaman, stando allora risolutamente sul suo (vimana) toccò
l’acqua e invocò l’arma Agneya, neanche gli Dei potevano resistergli. Mirando a
tutti i nemici visibili ed invisibili, il figlio del precettore, il massacratore
di eroi ostili, ispirò coi mantra un raggio fiammeggiante dello splendore di un
fuoco senza fumo e lo lasciò andare da tutte le parti, pieno di collera. Dense
piogge di frecce partirono da esso verso la volta celeste. Rivestite di fiere
fiamme quelle frecce avvolsero Parthie da tutte le parti. Meteore brillarono giù
dal firmamento. Una spessa tenebra oscurò immediatamente l’ospite (Pandava).
Anche tutti i punti cardinali furono avvolti da quell’oscurità… Venti infausti
iniziarono a soffiare. Il sole stesso non dava più alcun calore… Tutti gli
elementi sembravano perturbati… L’Universo bruciacchiato dai fuochi pareva
essere febbricitante. Gli elefanti e altre creature della terra scottati
dall’energia di quell’arma, scappavano dalla paura, respirando pesantemente e
desiderosi di protezione contro quella terribile forza. Essendosi l’acqua molto
surriscaldata, le creature residenti in quell’elemento, O Bharata, divennero
eccessivamente a disagio e sembravano bruciare…
Enormi elefanti bruciavano per quell’arma, cadevano sulla Terra tutto intorno,
emettendo urla feroci profonde come quelle delle nuvole. Altri enormi elefanti,
scottati da quel fuoco, correvano qua e là, ruggendo profondamente di paura,
come se fossero nel mezzo di una deflagrazione nella foresta. Anche i destrieri,
O Re, e i carri bruciati da quell’arma sembravano, O Sire, le punte degli alberi
bruciati in un fuoco della foresta.
Di fatto, se questo non è una terrificante descrizione dell’uso rabbioso di un
ordigno nucleare, allora come spieghiamo tutti i collegamenti che sono così
facilmente visibili? È per questa ragione che Robert Oppenheimer, uno dei padri
della bomba nucleare, fu citato dicendo del primo test di un moderno prototipo,
vagamente parafrasato, “Questa non è la prima volta che il genere umano ha
esploso un ordigno nucleare?”
VISITATORI DALLO SPAZIO
Così, durante l’intero percorso
di ricerca su questo argomento, vedremo che c’è una prova assolutamente
tangibile, compresi i testi scritti e una città di otto miglia quadrate di
piramidi, strade e costruzioni sul fondo del mare della Cuba occidentale, che
supporta l’esistenza di una perduta civiltà antica. È importante per noi
ricordare che le descrizioni di questa civiltà sono solo tangenzialmente
simili alla nostra, e la maggior parte delle similarità hanno a che fare con la
tecnologia. Secondo moltissime fonti differenti, incluse le scritture Vediche,
la cultura di Atlantide era molto più centrata spiritualmente rispetto a
quanto possa mai essere la nostra cultura attuale. Essi condividevano
semplicemente una prospettiva interamente differente sulla realtà, in cui certe
importanti verità fondamentali dell’Universo erano comprese molto meglio e
spiegate in modi che sono sconosciuti alla maggior parte di noi a prima vista. I
lavori di Schwaller de Lubicz entrano in grande dettaglio a proposito di questo
paradigma completamente separato sposato dagli antichi, e proseguendo, avremo
citazioni da uno studioso chiamato Manly Palmer Hall che ci aiuterà a
comprendere che il simbolismo è una parte assai significativa di questo
paradigma spirituale.
Inoltre, come abbiamo già
affermato ci sono ampi testi e dati storici da tutto il mondo che supportano
l’idea che la civiltà di Atlantide era periodicamente visitata da e in
cooperazione con intelligenza extraterrestre. Joseph Campbell, scrivendo
con lo pseudonimo di “Ernest Scott”, cioè l’“Earnest Scotsman”, si
riferiva a questa intelligenza come all’“Amministrazione Nascosta” nel
suo libro “La Gente dei Segreti” (The People of the Secret). Le
civilizzazioni passate come Atlantide stabilirono apparentemente una avanzata
relazione con questi visitatori. Lo studio intitolato “Gli Dei e gli Uomini
dello Spazio dell’Antico Oriente” (Gods and Spacemen of the Ancient East)
di W. Raymond Drake fornisce una prospettiva culturale veramente a livello
mondiale su una interazione cooperativa umani-extraterrestri nella storia
antica. I dati storici che invoca Drake provengono da diverse civilizzazioni
come India, Sumeria, Tibet, Cina, Giappone, Egitto, Israele e Babilonia, e il
libro ripara significativamente all’errore fatto dai simili di Erich Von Daniken,
che hanno apparentemente falsificato una gran mole di dati per giungere alle sue
conclusioni riguardanti tali interazioni in libri come il best-seller degli anni
’70 “I Carri degli Dei”. (Chariots of Gods).
Per aiutarci a supportare la
nostra discussione di una civiltà avanzata che abbia cooperato con
extraterrestri/esseri di dimensioni superiori nel remoto passato, introduciamo
altre prove dall’India citata nel libro del dott. Thompson, pag. 216-217. Qui,
egli discute i vari “poteri” conosciuti come siddhi che gli esseri cosmici o
extraterrestri che visitavano la terra in quel tempo, [che lui chiama “umanoidi
Vedici”] frequentemente discussi nei Veda, avevano prontamente disponibili. Si
diceva anche che questi siddhi fossero disponibili anche a certi maestri umani
illuminati:
-
Comunicazione mentale e
lettura del pensiero. Questi sono standard tra gli umanoidi Vedici, ma anche
il normale parlato tramite suono è generalmente usati.
-
Essere capace di vedere o
udire a grande distanza
-
Laghima-siddhi: levitazione
o antigravità. C’è anche il potere di creare un peso tremendo.
-
Anima-siddhi e mahima-siddhi:
il potere di cambiare la dimensione di oggetti o di corpi viventi senza
distruggerne la struttura.
-
Prati-siddhi: il potere di
spostare oggetti da un posto all’altro, apparentemente senza attraversare lo
spazio intermedio. Questo potere è connesso con l’abilità di viaggiare in
regni paralleli, di dimensioni superiori.
-
L’abilità di spostare
oggetti direttamente attraverso l’etere, senza essere impediti da grossi
ostacoli fisici. Questo tipo di viaggio è chiamato vihayasa. C’è anche un
tipo di viaggio chiamato mano-java, in cui il corpo viene trasferito
direttamente in un punto distante con l’azione della mente.
-
Vasita-siddhi: il potere del
controllo ipnotico a lunga distanza. Le spiegazioni Vediche affermano che
questo potere può essere usato per controllare i pensieri delle persone da
una certa distanza.
-
Antardhana, o invisibilità.
-
L’abilità di assumere
differenti forme o per generare forme corporee illusorie.
Il potere di entrare nel
corpo di un’altra persona e controllarlo. Questo viene fatto utilizzando il
corpo sottile (definita in seguito)
[Nota dell’Autore: Nella comune
letteratura parapsicologica ci si riferisce alla definizione del corpo sottile
come al corpo astrale o corpo dell’anima, e apparentemente queste antiche
società avevano una cognizione molto più solida della sua esistenza e
dell’abilità di trasferire la normale coscienza sveglia di una persona
interamente in esso. Gli esploratori di questa arte dei tempi moderni si
riferiscono a questo come ad un OOBE, o out-of-body experience
(esperienza extracorporea). Anche la letteratura sulle NDE, o Near-Death
Experiences (Esperienze di Premorte), sembrano avere una stretta relazione].
Sebbene molti “accademici”
rigettino automaticamente queste idee come troppo devianti mentalmente per
essere vere, ci sono ripetuti esempi di molti di questi “siddhi” che appaiono
nella gente ordinaria nella nostra epoca moderna. L’incredibile libro di Michael
Talbot “L’Universo Olografico” tratta questi tipi di fenomeni in grande
dettaglio, e tali dati saranno discussi anche nei volumi II e III di questa
serie. Nel libro del dott. Thompson, viene fatta una lunga serie di correlazioni
tra i fenomeni espressi nei Veda e gli svariati rapporti UFO che sono emersi in
questo campo sterminato. Per dirla in modo semplice, possiamo vedere che una
società che poteva padroneggiare abilità come quelle elencate sopra sarebbero
veramente straordinarie, e ovviamente vedrebbero la vita in una prospettiva
molto diversa dalla nostra.
Ritornando alla nostra attuale
discussione riguardante gli extraterrestri, il dott. Thompson rivela la
prospettiva Vedica sulla natura dell’abbondanza di vita extraterrestre nella
pagina prima di quella della lista precedente:
I Purana parlano
di 400.000 razze umanoidi di esseri che vivono in vari pianeti e di
8.000.000 di altre forme di vita, incluse piante e animali inferiori. Tra le
400.000 forme umanoidi, gli esseri umani come li conosciamo sono considerati
tra i meno potenti. Questo, ovviamente concorda con il quadro che emerge dai
resoconti degli incontri UFO. [grassetti aggiunti]
Chiaramente, la nostra società attuale non ha un aperto contatto con i nostri
supposti visitatori. In una società con un tale contatto, la loro visione
dell’Universo sarebbe effettivamente molto diversa dalla nostra, specialmente
sapendo che il genere umano è “tra i meno potenti” tra le altre razze di esseri
di cui è a conoscenza. C’è stato un tempo, apparentemente, in cui sapevamo
quanta vita ci fosse nella galassia e in cui avevamo contatti con essa, ma quel
tempo è andato perduto. E anche se fossero ancora nella versione infantile
dell’evoluzione universale, in quel tempo la civiltà Rama/Atlantidea possedeva
qualità interne e tecnologia esterna che stanno diventando tangibili solo ora
per noi una volta ancora.
È importante che notiamo che sebbene alcuni vimana sembrino essere stati
aeroplani, c’erano altri disegni in uso che andavano apparentemente molto oltre
ogni tecnologia che possediamo ora noi apertamente. Il più importante testo
Vedico sui vimana, dice Childress in “Aeroplani Vimana dell’Antica India e
Atlantide”, è il Vaimanika Sastra, ritrovata per la prima volta nel 1918 nella
Baroda Royal Sanskrit Library. Altri autori avevano fatto precedenti riferimenti
a questo testo, ma non è stato riscoperto fino al 1918, un batter d’occhio dopo
il 1901, quando i Fratelli Wright hanno reso l’intera questione dell’esistenza
degli aerei vimana assai più plausibile per l’umanità moderna. (Ricordiamo che
fino al giorno in cui i Fratelli Wright, noti scettici come Sir William Thompson
hanno audacemente dichiarato che il “volo più pesante dell’aria” era
impossibile). Sebbene alcuni avevano dubitato dell’autenticità dei Vaimanika
Sastra, Childress dettaglia le molte qualità del testo che gli dà seria
credibilità. Mentre leggiamo ciò che segue, ricordate che il lavoro di un
traduttore è di prendere queste antiche parole e confrontarle poi con la loro
più vicina approssimazione nel nostro linguaggio moderno:
Dice il Vaimanika Sastra a proposito di se stesso: In questo libro sono
descritti 8 pregni e accattivanti capitoli, le arti della manifattura di vari
tipi di aeroplani per piccoli e confortevoli viaggi nel cielo, come forza
unificatrice per l’Universo, contributo al benessere del genere umano.
Ciò che può viaggiare con le sue sole forze, come un uccello, sulla terra,
sull’acqua o nell’aria, si chiama Vimana.
Ciò che può viaggiare nel cielo, da luogo a luogo, da terra a terra, da globo a
globo, viene chiamato Vimana dagli scienziati di Aeronautica. L’antico
manoscritto afferma di dare:
Il segreto di costruzione degli
aeroplani, che non si rompono, che non possono essere tagliati, che non
prendono fuoco, e che non possono essere distrutti
Il segreto di fare aeroplani
immobili
Il segreto di fare aeroplani
invisibili
Il segreto di ascoltare
conversazioni e altri rumori in luoghi nemici
Il segreto di fare fotografie
dell’interno di aerei nemici
Il segreto di accertare la direzione
di avvicinamento di aerei nemici
Il segreto di far perdere conoscenza
alle persone negli aerei nemici
Il segreto di distruggere aerei
nemici
Sfortunatamente, a causa di spazi ristretti non possiamo dare al materiale del
dott. Thompson, di David Hatcher Childress, di Raymond Drake ed altri un grado
in qualche modo vicino alla trattazione che sarebbe veramente necessaria per
provare completamente l’argomento, ma la prova c’è. La ragione per cui le
“Identità Aliene” di Thompson è considerato un libro tanto innovativo è che esso
presenta una documentazione esaustiva e sconvolgente sia dalle scritture Vediche
sia dalla moderna letteratura UFO, e mostra un numero altamente significativo di
coincidenze tra le due moli di dati, sia a livello materiale sia a livello
spirituale. Se i vimana citati nelle scritture Vediche sono chiaramente una
qualche forma di aeroplano, ci sono ripetuti esempi di vascelli volanti ed
esseri umani che sono decisamente molto più avanzati e diversi da quelli degli
umani antichi e contemporanei, e fonti come il libro del dott. Thompson trattano
questo in grande dettaglio.
LA CONOSCENZA SUMERA: UN ALTRO COLLEGAMENTO MANCANTE
L’enciclopedico lavoro di Zecharia Sitchin, compreso “La Genesi Rivisitata” (Genesis
Revisited) e specialmente nella sua serie intitolata “Le Cronache della
Terra” (The Earth Chronicles), si concentra anche su questa cooperazione
tra genere umano e vita extraterrestre che esisteva una volta. Il dott. Sitchin
afferma di essere una delle sole 200 persone nel mondo che possono leggere e
tradurre perfettamente le antiche tavolette cuneiformi Sumere. Semplicemente
accettando che le informazioni e i dati storici possano essere fatti veri
documentati senza ricadere nella solita credenza che siano semplicemente miti,
Sitchin ha compiuto alcune scoperte molto sorprendenti. Il suo lavoro è così
solido che nessuno scettico ha mai fatto alcun tentativo serio per screditarlo.
Quindi, Sitchin è semplicemente ignorato, dato che il suo studio è tanto
complesso, integrato e lungimirante che nessuno ha mai voluto tentare di montare
un vero attacco.
Ancora una volta, nei libri di Sitchin vediamo scritta la prova di una
tecnologia di volo superavanzata (così come forme più mondane come missili),
umanoidi extraterrestri, laser e armamenti, così come una vera cornucopia di
conoscenze avanzate, comprese dettagliate ed accurate descrizioni del Sistema
Solare. In questi testi antichi ci sono diagrammi e proprietà di tutti i pianeti
che abbiamo scoperto fino ad oggi così come un grande “dodicesimo pianeta”
chiamato Nibiru. L’esistenza di quel pianeta viene formalmente (e
silenziosamente) riconosciuta solo ora dalla comunità scientifica istituzionale
dall’Ottobre 1999. L’attuale caso di un pianeta lontano che hanno presentato
recentemente gli scienziati della NASA proviene da misteriose perturbazioni
nelle orbite di comete lontane originate dai lontani recessi del nostro sistema
solare, che suggeriscono che ci deve essere un pianeta potenzialmente delle
dimensioni di Giove oltre l’orbita di Plutone la cui gravità le sta
influenzando. Tuttavia, non c’è alcuna vera prova che questo pianeta stia per
passare vicino alla Terra nel Maggio 2003, come credono in molti nel momento di
questa edizione aggiornata all’Ottobre 2002.
Basandoci sulle descrizioni altamente tecniche che ci arrivano dalle tavolette
cuneiformi Sumere, alcune delle quali saranno esplorate nei dettagli matematici
nei prossimi capitoli, dobbiamo immaginare che essi fossero derivati almeno
parzialmente da documenti Atlantidei tramandati verbalmente. Questo potrebbe
spiegare le basi che stanno dietro l’epica “Saga di Gilgamesh”, che racconta in
dettaglio la storia di un piccolo gruppo di persone guidate da un uomo chiamato
Gilgamesh che era sopravvissuto ad un’antica alluvione, ad esempio la caduta di
Atlantide. Ne “Le Cronache della Terra”, Sitchin fa un solido caso con la storia
Biblica di Noé e dell’Arca come una versione condensata e semplificata di questa
avventura, in cui il personaggio Gilgamesh fu rinominato Noé e molti altri
dettagli importanti furono omessi.
OANNES: PRIMO CONTATTO
Anche l’esistenza di
sopravvissuti all’alluvione di Atlantide come Gilgamesh aiuta a rivelare
l’identità dell’illustre “uomo venuto dal mare” come il re del mare Sumero/Babilonese
Oannes che era stato descritto in molte altre culture antiche in tutto il mondo,
che venne e civilizzò molti popoli così velocemente. L’idea più prevalente
dietro la storia di Oannes è che egli fosse sempre il primo di questi
sopravvissuti Atlantidei che apparirono davanti al pubblico e vestivano,
credeteci o no, con costumi da pesce per aggiungere una parvenza
mitologica e magica alla loro identità per le masse non civilizzate e
superstiziose di allora. Se i vimana aerei e marini fossero stati anche
parzialmente esistenti in quel tempo, Oannes avrebbe potuto semplicemente
parcheggiare i loro vascelli sotto il mare, uscendone di giorno e tornandovi di
notte. Qui citiamo un passo da Alessandro Polistore nel libro di Raymond Drake a
proposito di questo. (“Berosso” era un autore Sumero/Caldeo responsabile della
registrazione del racconto originale di questa informazione).
Berosso descrive un animale dotato di ragione, che era chiamato Oannes; l’intero
corpo dell’animale era come quello di un pesce, e sotto la testa di pesce aveva
un’altra testa (regolarmente umana) e c’erano dei piedi anche sotto la coda da
pesce. Anche la sua voce e il suo linguaggio era articolato e umano, e anche una
sua rappresentazione è conservata fino ad oggi. Durante il giorno, questo Essere
usava conversare con l’Uomo, ma non prendeva cibo in quella stagione; ed egli
dava loro insegnamenti di lettere, di scienze e di ogni tipo di arte. Egli
insegnò loro a costruire case, a trovare templi, a fare leggi, e spiegava
loro i principi della conoscenza geometrica. Egli faceva loro distinguere i
semi della terra e mostrava loro come raccogliere frutta; in breve, egli li
istruì su ogni cosa che tendesse ad ammorbidire le maniere e ad umanizzare il
genere umano. Da quel tempo le sue istruzioni furono così universali, che niente
di materiale è stato aggiunto come miglioramento. Quando il sole scendeva, era
costume di questo Essere immergersi nuovamente in mare e giacere tutta la notte
nella profondità, perché era anfibio. Dopo di lui apparirono altri animali come
Oannes [enfasi aggiunte]
Come possiamo vedere, il solo
aspetto più notevole della storia della cultura Sumera è come esseri come Oannes
li abbiano guidati così incredibilmente velocemente dalla caccia e dal raccolto
nomade verso una società avanzata con acqua corrente, scuole, leggi codificate,
governo, animali domestici e coltivazione di campi per cibo e medicamenti
erboristici, così come matematica e geometria, costruzione di case e cose
simili. Ovviamente quelli di una civiltà superiore potevano venire in culture
primitive e provocare cambiamenti molto rapidamente, proprio come abbiamo fatto
noi Occidentali in tutto il nostro mondo.
I MISTERI
Secondo moltissime fonti da
campi diversi, i sopravvissuti di Atlantide conservarono il loro corpus di
conoscenze, sebbene in forma dispersa, dato che la maggior parte di loro
lasciarono il continente che colava a picco con grande precipitazione e con
poche scorte, da cui l’antica storia dell’Arca di Noé. Il solo accenno storico
di Atlantide che abbia mai preso piede in pubblico venne dal filosofo greco
Platone, e i moderni ricercatori si rifanno ancora ai suoi scritti quando
indagano sull’argomento. È spesso scritto che Platone causò un serio scompiglio
nel clero Egizio pubblicando questi dati, dato che dovevano rimanere
strettamente nascosti al pubblico. Secondo il racconto di Platone, Atlantide
scomparì in un improvviso cataclisma che lo fece affondare sotto il mare. Ci fu
una preziosa minoranza che divenne consapevole che questo stesse per accadere
prima che affettivamente accadesse, ed essi furono in grado di evacuare l’isola
continente prima che l’evento stesso accadesse. Essi migrarono in diverse aree
dell’Europa, Africa e Asia così come nelle Americhe, molto probabilmente nella
regione mesoamericana dello Yucatan.
Secondo le leggende conservate
da Platone e altri in segreto, la maggioranza dell’intero mondo non era
civilizzato al tempo di Atlantide, ma esisteva in uno stato tribale primitivo.
L’appartata isola di Atlantide stessa, circondata da ogni lato dall’Oceano
Atlantico, era molto più avanzata di molte delle culture indigene che erano già
esistenti in altre parti del mondo. A quel tempo, non tutti erano in alcun modo
allo stesso livello di sviluppo, e le leggende dicono che Atlantide aveva appena
iniziato un programma di colonizzazione/civilizzazione a larga scala verso il
mondo esterno quando collassarono.
Il cataclisma di Atlantide
sommerse completamente tutti i resti della loro grande isola di una volta, e in
molti casi i sopravvissuti a quel disastro si trovarono gettati in situazioni
con gente primitiva che stavano a malapena cominciando a immaginare la civiltà
da cui provenivano loro. E in alcuni di questi casi, se appena cominciavano a
parlare apertamente della loro conoscenza, venivano uccisi molto presto per la
paura. Pertanto, sembra che la maggior parte dei sopravvissuti di Atlantide
dovettero passare la loro tradizionale conoscenza in condizioni di assoluta
segretezza, sapendo che le loro conflittuali conoscenze religiose e
scientifiche potevano farli diventare rapidamente la cena di una tribù di
erranti cannibali se non stavano attenti.
Il termine di copertura che fu
dato alla segreta conoscenza della civiltà perduta di Atlantide, (oltre a “La
Tradizione”) era “I Misteri”. Nella maggior parte dei casi, la segretezza dei
Misteri era conservata così strettamente che erano richieste rigorose
iniziazioni a chiunque scegliesse o fosse invitato a partecipare. Inoltre, per
assicurarsi la propria sopravvivenza, gli eredi della lega Atlantidea
punivano spesso con la morte chi tradiva i segreti. Al fine di ottenere
fiducia per i segreti, si doveva pronunciare un giuramento con cui si dava il
permesso di essere uccisi se mai si rivelasse la conoscenza a chi non era
“iniziato”. Essi credevano che fosse meglio sacrificare un traditore piuttosto
che perdere tutti in un’imboscata subito dopo, e questa era veramente una reale
possibilità a quel tempo. Si può certamente immaginare che molte bande di
sopravvissuti che non mantennero stretta segretezza o che non fossero
altrettanto attenti o drammatici quanto il Babilonese Oannes o il Mesoamericano
Viracocha fossero semplicemente cancellati, e che forse questo collegamento
comune tra le riconosciute figure storiche dei Misteri era l’unica cosa che
abbia conservato la loro conoscenza nel tempo.
Secondo le numerose fonti di
prove, specialmente “Gli Insegnamenti Segreti di Tutte le Epoche” (“Secret
Teachings of All Ages”) di Manly Palmer Hall, la conoscenza dei Misteri è
stata quasi totalmente cancellata più di una volta a causa di queste condizioni
oppressive in terre non civilizzate. Ancora, il potere che stava alla base
dell’informazione era così potente che i grandi uomini progredivano sempre e
reintegravano completamente tutti i frammenti. Questo accadde in Grecia con
Talete, Pitagora e Platone che viaggiavano per il continente
Africano/Eurasiatico e raccoglievano antichi dati perduti, e molto più è stato
fatto ancora recentemente da Francesco Bacone, un reale altamente educato
contemporaneo dell’era Elisabettiana che ebbe accesso agli antichi archivi in
Vaticano e altrove. Gli sforzi di Bacone per resuscitare i Misteri furono ciò
che diede direttamente vita all’Ordine Massonico dei nostri giorni, e lui e
Pitagora vengono oggi definiti da Manly Hall (di cui parliamo più avanti) le due
più importanti figure della Massoneria.
L’Ordine Massonico è spesso
preso dai moderni ‘teorici cospirazionisti’ come un facile bersaglio a causa
della sua aura di segretezza e del suo dimostrabile potere in tutto il mondo
nella nostra moderna civiltà. C’è una forte prova di prima mano dai
“sopravvissuti del culto” che un gruppo negativamente orientato conosciuto come
gli “Illuminati” è penetrato attraverso certi aspetti segreti dell’Ordine
Massonico, sebbene questi non comprenda necessariamente la maggior parte dei
Massoni medi. Questo sarà discusso in maggior dettaglio verso la fine di questo
volume. Come uno delle centinaia di esempi, quasi ogni persona che ha firmato la
Dichiarazione di Indipendenza era un Massone, così come un gran numero di
astronauti e di presidenti degli Stati Uniti. (Vi siete mai chiesti come mai ci
sia una piramide sul retro della banconota da un dollaro con “L’Occhio che Tutto
Vede” sul fronte? O perché il Washington Monument sia un perfetto obelisco
Egizio?) Molti autori sono andati molto oltre le loro capacità per dimostrare
che la maggioranza degli amministratori delegati, ufficiali militari e alti
politici governativi di alto livello hanno tutti connessioni con la Massoneria,
e liste aggiornate di queste persone (che possano essere accurati o meno) si
trovano facilmente tramite ricerche su Internet.
Solo quelli che abbiano
raggiunto i “gradi” più alti della Libera Massoneria hanno un’idea a proposito
di cosa siano realmente i Misteri. I gradi inferiori, specialmente i primi tre
“Gradi Blu”, erano progettati per ingaggiare un nutrito gruppo di membri leali e
unificati per il gruppo, incrementando così il potere e l’influenza Massonica e
senza compromettere alcuna reale conoscenza o segreto. Quelli che ricevono la
più profonda conoscenza possono essere osservati attentamente per un lungo
periodo di tempo, e salivano lentamente e attentamente attraverso gradi più alti
in una maniera molto controllata. Ogni segno di mancanza di integrità, dubbio o
mancanza di fiducia da parte dell’iniziato bloccavano permanentemente il suo
progresso, assicurando che non avanzasse mai oltre. (E sì, solo gli uomini
possono unirsi alla Libera Massoneria. Il corrispondente e assai meno popolare
gruppo di donne si chiama Stella d’Oriente).
E così, anche se certi elementi “Illuminati” che hanno penetrato i livelli più
alti del moderno Ordine Massonico sono diventati piuttosto confusi e affamati di
potere, l’originale informazione segreta di Atlantide è molto importante per
noi. Non pare che le antiche informazioni fossero orientate verso il lato
negativo della spiritualità, sebbene gli “Illuminati” possano averla adottata
come tale. Molti ricercatori concordano che i libri di Manly Palmer Hall, un
iniziato massonico di 33° grado, (il grado più alto pubblicamente riconosciuto)
siano l’ultima fonte disponibile per imparare i veri segreti che sono
conservati da questi moderni eredi dei Misteri. Il libro, “Gli Insegnamenti
Segreti di Tutte le Epoche”, è indiscutibilmente la più bella realizzazione di
Hall, scritto come un’enciclopedia di tutte le grandi verità che lui o ogni
altro membro di queste società volessero apertamente rivelare. E in questo
campo, Hall ha parecchie cose da dire. Una volta che tutte le carte sono in
tavola, vedremo che le informazioni di Hall sono molto più che adeguate per
ricombinare un vero quadro dei Misteri Atlantidei.
Il libro di Hall inizia, abbastanza paradossalmente, con una discussione enorme
e forse anche noiosa dei filosofi, dai Greci ai Romani fino al giorno
d’oggi, andando in grande dettaglio a proposito delle loro idee ampiamente
contraddittorie. In questa discussione, possiamo chiaramente vedere come una
conoscenza unificata dei Misteri fosse già ampiamente dispersa, e ognuno aveva
le proprie teorie basate su quel poco che sapevano, e ancora sotto a tutto
questo, un filo conduttore comune poteva ancora essere riconosciuto. Certi
filosofi come Pitagora lavorarono attivamente per eliminare questo problema
viaggiando lontano e ampiamente per raccogliere queste nozioni segrete
sparpagliate in altre aree. Per la fine di questo capitolo il lettore è
praticamente esaurito dall’enorme corpo di informazioni filosofiche che vengono
presentate, e a questo punto Hall rende chiare le conoscenze Massoniche di cui è
a conoscenza, riguardanti la vera origine segreta di tutta la filosofia. In
questo estratto, egli tocca anche il concetto più importante di tutti del
simbolismo usato per trasferire informazioni e nascondere la verità ai non
iniziati:
Le magnifiche istituzioni degli insegnamenti Indu, Caldei (Sumeri), ed Egizi
dovevano essere riconosciuti come l’attuale fonte di saggezza Greca. L’ultimo
era schematizzato dietro l’ombra proiettata dai santuari di Ellora, Ur e Memphis
sul pensiero essenziale di un popolo primitivo. Talete, Pitagora e Platone nei
loro viaggi filosofici contattarono molti culti lontani e riportarono la
tradizione dell’Egitto e dell’imperscrutabile Oriente.
Da fatti indiscutibili come questi è evidente che la filosofia è emersa dai
religiosi Misteri dell’antichità. Colui che vuole sondare le profondità del
pensiero filosofico deve divenire familiare con gli insegnamenti di quei preti
iniziati designati come primi custodi della divina rivelazione. I
Misteri affermano di essere i guardiani di una conoscenza trascendentale così
profonda da essere incomprensibile tranne che per l’intelletto più alto e così
potente da essere rivelata con sicurezza solo a coloro in cui la personale
ambizione è morta e a chi ha consacrato la propria vita al servizio non
egoistico dell’umanità. Sia la dignità di queste sacre istituzioni sia la
validità della loro affermazione di possesso della Saggezza Universale sono
attestate dai nostri illustri filosofi dell’antichità, che erano essi stessi
iniziati alle profondità della dottrina segreta e che erano la testimonianza
della sua efficacia.
Si potrebbe legittimamente porre la domanda: Se queste antiche istituzioni
mistiche sono una così “importante spina dorsale” perché così poche informazioni
sono disponibili riguardo ad esse e agli arcani che affermano di possedere? La
risposta è abbastanza semplice: I Misteri erano società segrete, che obbligavano
i loro iniziati all’inviolabile segretezza, e vendicavano con la morte il
tradimento delle loro fedi segrete. Sebbene questi studenti fossero la vera
ispirazione delle varie dottrine promulgate dagli antichi filosofi, la fonte di
quelle dottrine non è stata mai rivelata ai profani. Inoltre, col passare del
tempo gli insegnamenti divennero così inestricabilmente legati ai nomi dei
disseminatori che la vera ma recondita fonte, i Misteri, divenne totalmente
ignorata. [enfasi aggiunte]
E mentre proseguiamo nel libro di Hall, arriviamo al capitolo “Atlantide e gli
Dei dell’Antichità”, in cui l’idea centrale del nascosto passato Atlantideo
dell’umanità viene ulteriormente ampliato:
“La storia di Atlantide” scrive Ignatius Donnelly, “è la chiave della mitologia
Greca. Non ci può essere alcun dubbio che questi dei della Grecia fossero esseri
umani. La tendenza ad affibbiare attributi divini a grandi dominatori terrestri
è impiantata molto profondamente nell’umana natura. (Vedere Atlantide)
…Il Giardino dell’Eden da cui l’umanità è stata guidata da una fiammeggiante
spada è forse un’allusione al paradiso terrestre presumibilmente localizzato a
ovest delle Colonne d’Ercole e distrutto da un cataclisma vulcanico. La leggenda
del Diluvio può essere anche riferita all’inondazione di Atlantide, durante la
quale un “mondo” fu distrutto dall’acqua.
La conoscenza religiosa, filosofica, e scientifica posseduta dalle caste
sacerdotali dell’antichità era assicurata da Atlantide, il cui affondamento ha
cancellato ogni vestigia della sua parte nel dramma del progresso del mondo? Il
culto del Sole di Atlantide è stato perpetuato nel ritualismo e cerimonialismo
sia della cristianità sia del paganesimo. Sia la croce sia il serpente erano
emblemi Atlantidei della divina saggezza…
Le mitologie di molte nazioni contengono racconti di dei che “uscirono dal
mare”. Certi sciamani tra gli Indiani d’America raccontano di santi uomini
vestiti con penne d’uccello e collane di conchiglie che uscivano dalle acque blu
e li istruirono nelle arti e mestieri. Tra le leggende dei Caldei (Sumeri) c’è
quella di Oannes, una creatura parzialmente anfibia che uscì dal mare e insegnò
ai popoli selvaggi lungo la costa a leggere e scrivere, coltivare la terra,
coltivare erbe di guarigione, studiare le stelle, stabilire forme razionali di
governo, e venire al corrente dei sacri Misteri. Tra i Maya, Quetzacoatl, il
Dio-Salvatore (che alcuni cristiani credevano fosse stato San Tommaso), si erse
dalle acque e, dopo aver istruito la gente nelle fondamenta della civiltà,
cavalcò il mare su una zattera di serpenti per fuggire la collera del furioso
dio dello specchio infuocato, Tezcatlipoca.
[Nota: ancora con riferimenti a una “magica zattera” e uno “Specchio Infuocato”
possiamo vedere un chiaro collegamento con le magnifiche versioni dei vimana di
cui abbiamo discusso prima.]
Non potrebbe forse essere stato che questi semi-dei di un’era favolosa che, alla
maniera di Esdras, vennero fuori dal mare, fossero in realtà preti di Atlantide?
Tutto quello che gli uomini primitivi ricordavano degli Atlantidei era la gloria
dei loro ornamenti dorati, la trascendenza della loro saggezza, e la santità dei
loro simboli, la croce e il serpente. Il fatto che venissero con delle navi fu
dimenticato presto, perché menti non preparate consideravano soprannaturali
anche le navi. Dovunque gli Atlantidei fecero proseliti eressero piramidi e
templi sistemati davanti al grande santuario nella [Atlantidea] Città dei Golden
Gates. Tale è l’origine anche delle piramidi d’Egitto, Messico e Centro America.
Le collinette in Normandia e Britannia, così come quelle degli Indiani
d’America, sono i resti di una cultura simile. Nel mezzo del programma
Atlantideo di colonizzazione e conversione mondiale, iniziarono i cataclismi che
affondarono Atlantide. I Preti-Iniziati della Sacra Piuma che promisero di
tornare ai loro accampamenti missionari non tornarono mai; e dopo il trascorrere
dei secoli la tradizione ha conservato solo un fantasioso racconto di dei che
vennero da un posto dove ora c’è il mare…
Dagli Atlantidei il mondo ha ricevuto non solo l’eredità delle arti e mestieri,
filosofie e scienze, etica e religioni, ma anche l’eredità dell’odio, dei
conflitti e della perversione. Gli Atlantidei istigarono la prima guerra; ed è
stato detto che tutte le guerre seguenti furono combattute in un infruttuoso
sforzo di giustificare la prima e l’errore che essa ha causato. Prima che
Atlantide affondasse, i suoi Iniziati spiritualmente illuminati, che si resero
conto che la loro terra era condannata perché si era allontanata dalla Via della
Luce, si ritirarono dal loro continente condannato. Portando con loro la
dottrina sacra e segreta, questi Atlantidei si stabilirono in Egitto, dove
diventarono i loro primi sovrani “divini”. Quasi tutti i grandi miti cosmologici
che formano i fondamenti dei vari libri sacri del mondo si basano sui rituali
dei Misteri Atlantidei.
Senza andare oltre in ulteriori citazioni, Hall più avanti chiarisce
l’importante punto che per nascondere la conoscenza di Atlantide, sia
scientifica sia spirituale, è stato usato il linguaggio del simbolismo.
In questo modo, ci potrebbe essere una struttura fisica, come una piramide e una
costruzione, che fu costruita secondo certe proporzioni “sacre”. Nel momento in
cui qualcuno acquisisce una comprensione di base della fisica di cui discutiamo
in questo libro, questi misteri codificati simbolicamente possono essere
nuovamente rivelati. Anche gli insegnamenti mitologici, passati di generazione
in generazione, furono usati per nascondere informazioni molto avanzate; e
avremo molto da dire in proposito più avanti. Furono utilizzate anche certe
sculture o illustrazioni, con i loro veri significati nascosti nel mito. Anche
le danze e i mandala Indù incorporavano “la geometria sacra” nei loro schemi.
Anche il simbolo dello Yin e dello Yang dell’antico Oriente ha un significato
particolare, così come lo scettro con due serpenti arrotolati che lo circondano,
utilizzato oggi come simbolo della Medicina.
GLI INSEGNAMENTI DI "RA"
Così, se queste informazioni fossero accurate, abbiamo a che fare con una
civiltà antica avanzata che cooperava con esseri extraterrestri e/o
interdimensionali molto più evoluti, e che ha posto le proprie tradizioni sotto
segreto dopo che la gran parte della propria civiltà aveva collassato, così come
“le ha nascoste all’aperto” per mezzo di significati simbolici occultati, in
molti casi scritti direttamente nelle strutture di costruzioni e templi sacri.
Dovremmo ricordare che in quell’era nel mondo, la maggior parte delle altre
culture non aveva raggiunto la sofisticatezza di Atlantide, perciò non aveva una
chiara registrazione storica della propria esistenza, poiché era rimasta sola.
Così, è stato facile per Atlantide essere dimenticata.
Nel corso di questa serie di libri, vedremo le prove incontrovertibili di una
antica conoscenza scientifica altamente avanzata, che suggerisce che gli
Atlantidei avessero piena consapevolezza del sistema cosmologico e fisico di cui
discuteremo. È interessante notare che la serie della Legge dell’Uno, che noi
consideriamo forse il più rispettabile materiale canalizzato in circolazione,
dipinge esattamente lo stesso quadro. “Ra” afferma di essere stato in contatto
con gli antichi Atlantidei e di aver condiviso conoscenza con loro abbastanza
direttamente, incluso il dono dell’assistenza tecnica nel realizzare le
magnifiche meraviglie architettoniche della Grande Piramide.
Noi sappiamo che gli eredi Egizi della tradizione Atlantidea veneravano un “dio”
conosciuto come Ra, e questo racconto sembra essere una memoria distorta nel
tempo di ciò che era cominciato come un contatto genuino, non semplicemente un
altro stupido mito. I riferimenti temporali che fornisce Ra per il loro contatto
con gli Atlantidei (da 18.000 a 11.000 anni fa circa) combaciano molto bene con
l’epoca dell’allineamento nel complesso di Giza scoperto da Bauval (11.500 anni
fa), e combacia anche con l’epoca indicata dalle Letture di Edgar Cayce per la
costruzione della Grande Piramide (da 11,500 a 11.450 anni fa). Questa
concordanza di dati non è che una delle tante convalide. Carla Rueckert, MLS,
che ha canalizzato l’informazione, ha detto che era inconsapevole di questa
convergenza dei dati di Ra con le Letture di Cayce fino a quando è stata
informata alla fine del 2001.
Per migliaia d’anni dopo la caduta di Atlantide, sono stati fatti molti sforzi
per reintegrare gli insegnamenti sacri perduti, ma ancora non sembra esserci mai
stato disponibile al pubblico un modello completo della vera fisica usata da
loro … fino ad ora. Come asserisce Manly P. Hall, la maggior parte di questa
conoscenza era nascosta in forme di simboli, che potevano essere aperti a
molteplici interpretazioni. Pertanto, la storia diventa più interessante una
volta che comprendiamo che la fonte originale di tutte le informazioni tecniche
degli Atlantidei era in grado di condividere di nuovo la propria conoscenza con
l’umanità nei primi anni ’80, senza l’uso di un linguaggio simbolico o criptico,
e completamente al di fuori dei misteriosi occultamenti delle cospirazioni
governative e delle società segrete. Un’enorme mole di queste informazioni è
stata convalidata più tardi con le scoperte scientifiche successive che erano
completamente sconosciute a quel tempo, tanto che “l’incombenza della prova” era
soddisfatta estremamente bene, come vedremo. Nessun altra fonte canalizzata che
abbiamo mai trovato è andata così a fondo, con così tante convalide
scientifiche, come la Legge dell’Uno, tanto da considerarsi in una categoria
tutta sua.
In effetti, ammettiamo liberamente che il materiale della Legge dell’Uno ha, in
definitiva, ispirato questa intera serie di libri, dato che Ra ci ha fornito
molte parti specifiche di informazioni che potevano essere verificate in seguito
con scoperte scientifiche che sarebbero avvenute negli anni successivi. Senza
incominciare dalle risposte, probabilmente non avremmo saputo quali domande
cercare, e quindi scoprire la prova nascosta. Non avete veramente la necessità
di accettare le canalizzazioni se vi portano semplicemente a una comprensione
della dura scienza, ma per coloro che sono interessati tratteremo anche una
parte della filosofia spirituale di Ra non dimostrabile. Siamo stati in grado di
continuare a lavorare e comunicare con Ra per completare i pezzi rimanenti del
loro modello scientifico, in gran parte tramite la ricerca sui sogni che amplia
l’estesa ricerca scientifica. La parte personale di questo è largamente al di
fuori dello scopo di questa serie, ma resta accertato che abbiamo avuto
moltissimi casi di profezie future accurate e altri metodi di convalida diretta,
inclusa come, abbiamo detto, l’apparizione fisica di Ra prima di altri, incluse
le sedute di counseling con clienti e con lo stesso fratello dell’autore.
Così, in breve, ci sono due modi per procedere nella stesura di questo libro. Un
modo sarebbe tentare di ricostruire scrupolosamente la scienza degli Antichi
solamente dai frammenti e dai pezzi sparsi del passato, occultati nel
simbolismo, come i pezzi trovati nel libro di Manly P. Hall, che provengono
dalle basi della conoscenza che Ra dice siano stati “rapidamente distorti” dalle
caste sacerdotali dell’epoca. Un altro modo per scrivere questo libro è
presentare semplicemente al lettore alcune delle affermazioni fondamentali di Ra
a proposito dell’Universo, sommate alle nostre conclusioni scientifiche che
esporremo nel corso della serie, e lasciare poi a ciascuno la libertà di
accettare o rifiutare il materiale. Questa seconda scelta è quella che abbiamo
deciso di intraprendere nella versione finale del libro, dal momento che è bene
avere da qualche parte nella serie la documentazione del modello fondamentale
del Cosmo di Ra.
L’“ETERE”
Quindi, l’aspetto più importante
della conoscenza Atlantidea da cui abbiamo bisogno di partire è l’idea che
l’Universo è composto da energia. I Greci si riferivano a questa energia
come all’“etere”, che è la loro parola per “luminosità”, indicando che
possiede qualità simili alla luce. Nell’antico modello, quest’energia risiede
allo stesso tempo sia all’interno della materia fisica sia al suo esterno.
La nostra scienza attuale ha scartato quest’idea come ridicola, arcaico relitto
del passato, ma era una parte molto attiva di tutta la filosofia Greca. E se le
affermazioni di Hall fossero corrette, allora la ragione per cui i Greci hanno
preservato la conoscenza di questo “etere” è che essi la ereditarono dalla
civiltà Atlantidea, la quale sembra l’abbia acquisita originariamente dal gruppo
di Ra.
I nostri concetti di etere, e di
come esso interagisca con la materia fisica, sono cresciuti a grandi balzi da
quando questo libro fu originariamente scritto, e pertanto molte delle
informazioni che avevamo in origine presentato in questo capitolo adesso non
sono più necessarie. I volumi successivi scenderanno maggiormente in dettagli
tecnici che soddisferanno coloro che lo desiderino. Basti dire che nel Volume
III mostreremo che quasi tutte le nostre informazioni riguardo alla fisica
quantica – che costituisce tutto ciò che vediamo nell’Universo ai livelli più
piccoli – è difettosa, compresa l’idea che nell’atomo ci sia qualche reale
“particella”. Fra le altre cose, mostreremo alcuni casi in cui gli atomi si
aggregano in sostanze in cui perdono ogni senso di identità individuale di
“particella”, ma si fondono piuttosto in una singola forma conglomerata. Tali
sostanze includono i microcluster e i quasi-cristalli, i quali possiedono
entrambi, ovviamente, qualità estremamente geometriche, e i condensati di
Bose-Einstein.
Per tirare le somme di questo
modello nel modo più semplice possibile, possiamo elencare alcune delle
caratteristiche fondamentali di questo campo di energia nuovamente riscoperto, a
cui ci riferiremo in modo consistente come “etere”, e come esso costituisca la
struttura del Cosmo. Certamente non vorrete addentrarvi approfonditamente in
questa lista, ma spendete un po’ di tempo per meditare su ognuno dei punti se
volete comprendere qualsiasi altra cosa durante la lettura di questa serie.
Ammettiamo che sulle prime questa lista “possa colpirvi al cervello” mentre
cercate di riorganizzare la vostra mente per adattarla a queste nuove
informazioni. Mentre avanziamo, tutti questi punti saranno ben esposti, quindi
non sentitevi obbligati a comprendere ora tutto questo completamente, siatene
semplicemente consapevoli. Sappiate anche che è nostra convinzione che tutto
ciò che state per leggere fosse ben conosciuto ai tempi di Atlantide:
-
Quella che abbiamo è una fonte di energia di tipo fluido, che è tecnicamente
conosciuta come un medium o substrato di energia, (tenete a
mente la parola “medium”,) e che esiste dappertutto in tutto l’universo
conosciuto. Questo medium d’energia è normalmente invisibile a noi proprio
come è invisibile l’aria che respiriamo, e lo si potrebbe pensare come il
“corpo” dell’Uno Infinito Creatore.
-
Esso esiste ad una pressione estremamente alta, molto superiore a quella
della pressione dell’aria sulla superficie terrestre. Eppure noi ci muoviamo
attraverso di esso piuttosto facilmente, dato che anche noi siamo costituiti
della medesima “cosa”.
-
Al livello più piccolo, l’energia viene creata da quelle che il dott.
Vladimir Ginzburg (vol. III) chiama “bolle di campo”, piccole sfere di
energia che rotolano e fluiscono l’una intorno all’altra, conferendo così al
medium un comportamento del tipo dei fluidi.
-
Gli scienziati istituzionali hanno silenziosamente riscoperto questo medium
d’energia, che viene chiamato in vari modi come, fra gli altri, Flusso di
Particelle Virtuali, Campo di Energia del Punto Zero, il Vuoto Fisico
Quantico, Schiuma Quantica, “Superstringhe”, “Materia Oscura” ed “Energia
Oscura”. Essi si stanno rendendo conto che esso deve essere responsabile
della creazione della materia.
-
Per tutti i propositi pratici, l’energia stessa è conscia, e pertanto
unifica tutto l’Universo come una forma di vita conscia, un Essere Ultimo.
Ogni volta che l’energia si unisce in uno schema organizzato, si ha una
qualche forma di vita intelligente. Questo comprende stelle, pianeti e
galassie, così come cellule, microcluster, molecole e atomi.
-
Moltissimi ricercatori di scienza alternativa hanno osservato quest’energia
in laboratorio, comprese le sue a volte bizzarre proprietà coscienti, e le
hanno dato un loro personale nome unico, come “l’energia Orgone” del dott.
Wilhelm Reich. (Una predominante quantità di questa ricerca è stata portata
avanti in segreto nella ex Unione Sovietica, ed è stata declassificata solo
recentemente e pubblicata in Inglese su Internet dopo la “caduta della
Cortina di Ferro” nel 1990-91. Sembra che siamo noi ad aver eseguito la più
completa raccolta di questo materiale in un singolo libro (Volume III) nel
mondo Occidentale).
-
Svariati insegnanti spirituali l’hanno chiamata “energia spirituale”,
“energia d’amore”, “energia di guarigione”, “lo Spirito Santo”, eccetera.
Parlano tutti dello stesso campo d’energia. Spesso sono molto ben
consapevoli di quanto la coscienza indirizzi questa energia, specialmente
quando è l’amore il maggior fattore di motivazione. Da questa abilità sono
risultate guarigioni miracolose.
-
L’essere umano possiede un “corpo energetico” a forma di uovo che è composto
di questo medium, che molti veggenti allenati possono sia vedere sia
guarire, e le condizioni di malattia appaiono inizialmente in questo corpo
prima di diventare fisiche. Questo è uno dei segreti più profondi che sono
ben conosciuti nei Misteri di Atlantide.
-
Si può esporre una persona a dosi maggiori di questa energia con certi mezzi
tecnologici, ed essi sperimenteranno molti segni di miglioramento
spirituale, mentale e fisico. Come documentato nel Volume III, molti
ricercatori top-level russi l’hanno dimostrato drammaticamente, e noi
abbiamo replicato i loro esperimenti con una sana, speciale macchina
chiamata “generatore di campo assionico” e/o “generatore di torsione
dinamica” conosciuto come il modello Comfort 7-L, prodotto dal dott.
Alexander Shpilman. Si possono ottenere effetti simili ma più deboli
costruendo una piramide, o un “generatore di torsione passivo”, come
vedremo nel prossimo capitolo e più approfonditamente nel Volume III.
-
Le piante avranno sorprendenti, robusti aumenti di crescita in presenza di
questi campi energetici, che distruggono anche virus, batteri, celle
cancerogene e organismi simili che sono pericolosi per le forme di vita
superiori, aumentando drammaticamente le possibilità di sopravvivenza in un
organismo malato. Dato che l’energia è intelligente, “farà” automaticamente
quello che deve essere fatto per guarire il corpo/mente/spirito quando una
persona viene esposta ad essa, anche se tale meravigliosa nozione è
ampiamente negabile da parte della maggior parte dei pensatori
medico/scientifici.
Le antiche tradizioni menzionavano segretamente e simbolicamente questa
energia chiamandola, tra le altre cose, “acqua”, o “l’acqua della vita”.
Ci sono due tipi principali di onde nell’etere, campi elettro/magnetici e
campi gravitazionali/torsionali. Ne descriveremo le differenze nel
Volume III, con particolare attenzione ai campi di torsione, dal momento che
questi sono largamente sconosciuti alla scienza Occidentale.
Questa energia può essere direttamente imbrigliata per produrre tecnologie
come free energy illimitata, anti-gravità e anche teletrasporto, come
mostreremo nei volumi II e III.
Tutte le onde in movimento (propagazione/dinamica) in questo medium
energetico viaggiano in spirali di varie dimensioni, dal molto piccolo al
molto grande (e spiegheremo il perché). Molti insegnamenti antichi
usavano il simbolo del serpente a spirale per rappresentare la “saggezza
universale”, un’altra codifica simbolica di questa conoscenza scientifica,
tanto che l’uomo Gesù una volta disse “Siate saggi come serpenti e
gentili come colombe”.
La luce è semplicemente uno dei principali tipi di movimento di questa
energia, quindi l’etere può essere pensato come “luce liquida”, o come disse
l’autore della Genesi, “In principio… lo spirito di Dio si muoveva sulla
superficie delle acque. E Dio disse: ‘Luce’, e luce fu….” [Gen. 1:1-3]
Ci sono sette “densità” maggiori o livelli di spessore di questo medium
d’energia fluida in tutto l’Universo, spesso citati nelle tradizioni
esoteriche come i “sette cieli”. Queste diverse densità sono formate
solamente dalla quantità di vibrazione che attraversa l’etere in una
determinata area.
Come analogia per aiutarvi a visualizzare queste densità di energia,
sappiamo che se le molecole d’acqua vibrano veramente velocemente diventano
gas, e se vibrano veramente lentamente si trasformano in solido ghiaccio. È
la sola vibrazione che provoca questi cambiamenti di fase,
nient’altro. L’etere si comporta in maniera quasi identica a questa, sebbene
non sia una sostanza “fisica” in senso normale.
Non possiamo osservare visivamente nessuno dei livelli di densità
nell’Universo superiore a quello in cui siamo noi ora, così l’Universo ci
sembra essere interamente “3D fisico” nei nostri telescopi. Tuttavia, ci
sono metodi per rilevare questi differenti livelli di densità eterica
nel Cosmo con l’osservazione diretta delle loro tracce uniche nello spettro
delle microonde, come sarà discusso nel Volume III con il lavoro di Arp,
Tifft e Aspden.
Negli stati mistici di coscienza i livelli di densità superiore possono
essere direttamente percepiti visivamente, e imparare a “vedere” è un
aspetto assai fondamentale dell’antico addestramento esoterico.
All’interno dei sette livelli di densità d’energia principali ci sono sette
sotto-livelli, e ci sono sette sotto-sotto-livelli dentro ogni
sotto-livello, e così via all’infinito, molto simile a un ologramma o
frattale, come scopriremo più avanti. (È come quando si ha una fanghiglia in
cui con strumenti sufficientemente buoni si possono misurare gradi
infinitamente diversi di spessore, ma che si possono raggruppare in
sette categorie principali dai fumi del fango al liquido pienamente
“bagnato” super-libero alla massa completamente solida, come la torba).
Anche se ci sono molte sottili gradazioni di livelli di energia, tutto si
risolve in sette densità principali, che Ra chiama le densità “true color”.
Questo segue le stesse regole “armoniche” di base che formano le strutture
della musica.
La vibrazione della sorgente di energia fluida forma queste densità.
Le stesse regole base della vibrazione sono anche responsabili dello spettro
dei 7 colori di luce visibile e dell’ottava a 7 toni della matematicamente
pura scala “Diatonica”, che possiamo udire con i sette tasti bianchi del
pianoforte. (Diremo di più tra poco). Così, nei suoni e nei colori, la
natura rivela i propri segreti per “quelli che hanno occhi per vedere”,
mentre al “profano” i segreti rimangono “imperscrutabili”. Gli insegnamenti
della scuola degli antichi misteri indugiano eccessivamente sugli studi dei
suoni e dei colori, e questo è stato usato nella creazione di cattedrali con
finestre di ferro e vetro piene di colori e musiche dei Canti Gregoriani dei
Cavalieri Templari, un gruppo che ha ereditato i Misteri e aiutato a
progettare e costruire le cattedrali.
In qualsiasi posto ci si trovi nell’Universo, tutte le densità di energia
sono in un certo grado presenti. Non di meno, la maggior parte delle regioni
avranno un livello di densità di energia che predomina sugli altri. Anche i
pianeti progrediscono come esseri intelligenti da densità a densità, e così
risiederanno in particolari livelli di densità a seconda del loro grado di
evoluzione.
La grandezza conta nell’Universo. I pianeti sono esseri molto più avanzati
delle forme di vita che vivono sui pianeti, ma ciò nonostante sono molto
sensibili nei confronti della loro gente. Le stelle sono molto più avanzate
dei pianeti, che hanno piena coscienza di tutte le densità. Le galassie sono
molto più avanzate delle stelle, e programmano le condizioni fondamentali
per l’evoluzione spirituale, mentale e anche fisica in tutti i sistemi
stellari. E l’Universo visibile è molto più avanzato di qualsiasi galassia,
e stabilisce le leggi e le linee guida saranno seguite da ogni cosa, dato
che esso è la personificazione dell’Uno Infinito Creatore.
Le Galassie, in quanto esseri coscienti, usano le leggi naturali della
vibrazione per creare “zone” discretamente stratificate di densità/coscienza
energetica attraverso se stesse. Vista dall’alto in basso, la galassia è
separata in zone o settori di densità, che la fanno sembrare una girandola o
una torta tagliata in molte fette ricurve come spicchi di luna, che si
aprono dal centro come un fiore. Queste zone rimangono essenzialmente
stazionarie nello spazio, mentre i sistemi stellari passano attraverso di
essi.
Quando un sistema stellare passa attraverso zone successive, si vede la
densità generale dell’etere crescere o diminuire improvvisamente a seconda
della posizione. Queste zone sono state già rilevate e misurate
scientificamente e il dott. Aleskey Dmitriev si riferisce ad esse come
“strisce e striature magnetiche”. Precisi cicli di tempo, basati ancora una
volta sulla matematica della musica e della vibrazione, determinano in
quanto tempo un sistema planetario si muoverà attraverso una particolare
zona. Questo primo volume tratterà questi cicli in modo esteso, come gli
Antichi hanno preservato un fantastico grado di conoscenza riguardo ad essi,
come nelle tavolette di argilla Sumere.
Il proposito del movimento dei sistemi planetari attraverso questi diversi
livelli di densità energetica è di promuovere l’evoluzione spirituale ad un
ritmo prefissato. Esseri come gli umani hanno libero arbitrio riguardo a
quando sceglieranno di avanzare, con i punti limite del ciclo da una
densità all’altra che offrono un’opportunità di fuggire dai cicli di
reincarnazione e progredire verso un regno superiore di esistenza, laddove
per stelle e pianeti le linee temporali di progresso sono relativamente
prefissate.
Il confine da una zona di densità e un’altra nella galattica formazione a
“girandola” può essere molto ben visualizzata nello stesso modo in cui si
forma una linea retta quando l’olio si mette sopra l’acqua, dato che questa
è un’analogia perfetta di quanto accade quando due diverse densità di fluido
vengono a contatto l’uno con l’altro.
Il sistema solare si sta ora spostando al livello di densità successivo
nella Galassia, cosa che sta causando alla zona intorno alla Terra il
passaggio dalla terza densità che sta ora abitando verso la quarta densità,
creando essenzialmente ciò che si potrebbe pensare come un “salto
dimensionale”.
Attraverseremo la “linea di galleggiamento” da una densità all’altra in
qualche punto tra il 2010 e il 2013, in corrispondenza della data terminale
del Calendario Maya il 12 Dicembre 2012. Questo crea cambiamenti
irreversibili nella qualità di base della materia e dell’energia che ci
circonda, inclusa la velocità della luce visibile, che aumenta sensibilmente
nella nostra area locale. Ricordate che proprio adesso, stiamo osservando
tutte le stelle attraverso le lenti della velocità cui la luce viaggia nella
terza densità, e non superiore. Quindi l’intero Universo fa un salto nella
sua apparenza mentre ci spostiamo al livello superiore.
L’intero Sistema Solare sta mostrando massicci segni di una crescente carica
energetica mentre ci avviciniamo sempre più a questo momento finale, mentre
una quantità sempre maggiore di vibrazioni e pressioni superiori di questa
energia stanno “fluendo all’interno” del nostro sistema solare. Ogni mese ci
sono nuove scoperte che emergono dalla comunità scientifica che stanno
inconsapevolmente aggiungendo ulteriore convalida a questo modello, più
recentemente attraverso la scoperta di Settembre-Ottobre 2002 che Plutone
sta vivendo “un riscaldamento globale” e grandi aumenti nella pressione
atmosferica, sebbene si stia spostando ancora più lontano dal Sole. I
sacerdoti della scienza dicono che questo “non è correlato” al riscaldamento
globale sulla Terra, anche se altri recenti articoli hanno riferito di
“riscaldamento globale” anche su Marte e su Venere, con altre anomalie che
stanno avvenendo su altri pianeti come aumento di luminosità, aumento della
forza magnetica, grandi cambiamenti atmosferici e anche inversioni polari su
Urano e Nettuno. Plutone era l’unico pianeta rimasto di cui non avevamo
ancora prove solide, evidenti… così adesso il modello è completo.
Come nota a margine ma importante, la struttura del DNA cambia mentre ci
spostiamo da una densità all’altra, e ora abbiamo un modello scientifico
per spiegarne il perché. Le onde di energia di “torsione” spiroidale (cioè “a
serpentina”) nell’etere hanno lo schema del DNA scritto dentro fin nel
livello più minuscolo, come programmato dall’intelligenza Galattica. Queste
onde spiroidali esercitano correnti di forza sottile ma misurabile sulla
materia fisica, come mostreremo nel Volume III. Quando elementi sciolti si
muovono liberi, vengono sempre più catturati nelle correnti di queste onde
spiroidali e si riordineranno automaticamente insieme come in un puzzle,
dapprima negli aminoacidi, poi di conseguenza nel DNA.
Quando un determinato pianeta passa in una zona a superiore densità
energetica, le relative onde spiroidali diventano più complesse, e le
strutture del DNA pertanto diventano più altamente evolute. Uno degli
scopritori della molecola del DNA ha pubblicato un notevole studio che
suggerisce che la maggior parte della polvere visibile nella galassia ha
le stesse qualità che ci aspetteremmo dai batteri, dimostrando che
questa formazione di DNA energetico è in azione in tutta la Galassia.
Quantità pericolosamente grandi di questa energia, molto più di quella che
viene usata per il lavoro di guarigione, può essere inviata attraverso un
organismo e trasferire le qualità del DNA di quella creatura in un altro
organismo, causandone una trasformazione/mutazione fisica. Il dott. Tszyan
Kanchzen è stato in grado di utilizzare questo processo per provocare in un
pollo l’inizio di una mutazione in un papero, compresa la comparsa di un
reticolo tra le normalmente nude dita del pollo.
La scoperta del dott. Kanchzen fornisce una prova effettiva che le onde
di torsione spiroidali sono i veri architetti nascosti della molecola del
DNA, e che queste strutture possono essere alterate energeticamente nel
corso di una singola vita. A parte le obiezioni etiche, questi
esperimenti possono essere ripetuti in modo relativamente facile, se
lo si desidera.
L’evoluzione delle specie, sia fisicamente sia in termini di
coscienza, si verifica automaticamente quando passiamo da un livello di
densità eterica ad un altro. Abbiamo già un grande dato storico che mostra
quando e come questo sia successo prima, quando in un periodo notevolmente
breve le creature indigene della Terra scomparvero e forme più altamente
evolute presero il loro posto, e questo è solamente quanto è successo quando
siamo passati attraverso alcuni sotto-livelli di densità; ora stiamo
irrompendo completamente in un altro livello maggiore di “colore”, “true
color”.
Come abbiamo letto nel capitolo precedente, ci troviamo già molto avanti
nel processo di una estinzione di massa a un livello mai visto dai tempi dei
dinosauri, quindi non c’è alcun bisogno di temere qualche cataclisma mai
visto, siamo già adesso molto avanti in questo processo. Abbiamo assunto
che questi eventi siano cause strettamente “create dall’uomo”, ma il modello
suggerisce diversamente. Ogni volta che questo è avvenuto nel passato,
specie nuove e più evolute sono comparse assai rapidamente sul palco scenico
del mondo, e questa volta non andrà diversamente.
Ora che ci siamo immersi nel
nostro nuovo modello di evoluzione, ritorniamo a qualcuno dei comportamenti
dell’etere in relazione alla coscienza universale e alla formazione della
“materia fisica”. Mostreremo anche alcune ulteriori prove di come questa
informazione tecnica sia stata nascosta nel simbolismo da coloro che
sopravvissero al cataclisma di Atlantide. Mostreremo anche quanto ordinatamente
i campi energetici a diversi livelli di grandezza siano organizzati in tutto il
Cosmo, secondo la semplice proprietà della vibrazione:
-
Ai più alti livelli di densità questo medium energetico agisce più come un
solido, proprio come l’acqua può essere congelata in solido ghiaccio. A
questi livelli, l’energia viaggia molto più velocemente della velocità della
luce, teoricamente a una velocità istantanea, assicurando così coscienza
istantanea in tutto l’universo, cioè Unità (Oneness: letteralmente Essere
Uno n.d.t.), e nel Volume III mostreremo come il dott. Nikolai
Kozyrev abbia scoperto questo. Così, la fisica ci fornisce il perché ci
sia una coscienza istantanea in questa “mente di Dio” che è il nostro
Universo, che noi ci aspettiamo naturalmente che debba essere presente
affinché “Dio” esista.
-
Di nuovo, movimenti di “vortice” spiroidale come le correnti a mulinello in
una corrente che fluisce formano tutta la materia fisica dall’interno di
questo medium fluido non fisico. (Non tutti i vortici sono sufficientemente
forti da creare materia stabile. Adesso sono state scoperte “Particelle
Virtuali”, che compaiono proprio come normali “particelle” atomiche ma
appaiono e scompaiono dalla vista costantemente).
-
Di conseguenza, tutto ciò che vediamo nell’universo è formato da complessi
movimenti di nient’altro che pressione e contropressione, spingi e
tira, dentro un singolo medium.
-
Per visualizzare questi basilari vortici creatori di materia, dobbiamo
visualizzare una sfera con due vortici a forma di tromba/tornado, uno che
punta in basso verso il centro della sfera dal polo nord e un altro che
risale verso il centro dal polo sud, con i loro vuoti tubi ad imbuto che si
uniscono per formare un chiaro, stretto buco attraverso il centro della
sfera. L’intera sfera fluisce e si arriccia su se stessa come una palla di
corda o un anello di fumo. Questa forma, essenzialmente come una sfera con
il “buco di una ciambella” nel mezzo, viene chiamata tecnicamente un
toroide (o toro, n.d.t.) sferico.
-
Gli antichi sciamani e mistici viaggiavano fuori dal corpo e vedevano questa
struttura sferica a cupola che circondava il Sistema Solare, con una
apparenza traslucida blu e bianca sullo sfondo nero dello spazio, e con il
“tubo” a forma di imbuto che passava direttamente attraverso il centro del
Sole. Dalla prospettiva orbitale della Terra lungo il piano mediano della
sfera, guardando verso il polo nord del Sole, questo campo energetico sembra
un pilastro a torre che sale dal Sole e si ramifica in una calotta sferica,
con una “radice” simile che va verso il basso sotto il polo sud, da cui il
nome “Albero del Mondo”. Questa è di fatto la stessa struttura
energetica che forma il corpo di un albero sulla Terra. Era un altro modo
con cui gli Atlantidei nascosero la loro conoscenza tecnica nel simbolismo,
e sarà trattato meglio nel Volume II. In seguito i veggenti che lo
percepivano visivamente credevano semplicemente al mito che esso fosse un
“albero” e non capivano la scienza che vi stava dietro.
-
Un’altra metafora simbolica/tecnica di questo campo energetico proveniente
dagli Atlantidei è “L’Uovo Orfico” e/o la “pietra Ombelico” (Omphalos),
“l’ombelico del mondo”. Questo viene raffigurato come un uovo con un
serpente che vi si attorciglia intorno, ed è un altro simbolo accurato di
come appaiano in realtà questi campi sferici turbinanti, con il serpente che
rappresenta i campi di “torsione” turbinanti e l’uovo che mostra la
struttura sferica di base.
-
Ogni atomo nella nostra realtà attuale, specialmente quelli formati in
circostanze naturali indisturbate, hanno qualche grado di esistenza in
diverse densità, ma tendono a essere “focalizzate” al livello che noi
percepiamo adesso.
-
Dal momento che questa energia è conscia, una persona altamente preparata
può di fatto formare materia fisica con la sola intenzione cosciente.
-
Gli stessi campi di energia strutturano tutti gli ordini di grandezza
nell’Universo, (e tutti sono in qualche modo vivi), dall’atomo alla
cellula, al frutto, agli organi vitali, al corpo umano, all’albero, alla
luna, pianeta, stella, galassia, gruppo galattico, e Universo visibile. A
ogni livello si vedono le stesse forme di energia fondamentali in azione,
come l’aura umana o il campo magnetico planetario, ammesso di aver posto
riparo al danno che c’è ora nel pensiero scientifico.
-
Un evidente, anche musicale, rapporto di 34560 separa questi diversi ordini
di grandezza, come ha scoperto Ray Tomes, cosa che tratteremo
esaurientemente nel Volume III. L’Universo è estremamente ben organizzato
secondo le leggi della vibrazione.
-
Così, anche nelle più piccole “particelle subatomiche” c’è l’immagine
dell’intera Creazione, proprio come un ologramma. C’è un universo dentro
ognuna delle vostre cellule, formato con gli stessi schemi fondamentali
dell’Uno Infinito Creatore. Quindi, “Dio ha creato l’Uomo a sua immagine e
somiglianza”.
-
Ogni densità è popolata da vita sempre più intelligente, che si avvicina
sempre di più alla completa Unità, e noi siamo solo al terzo di sette
livelli. Quindi adesso possiamo godere di molti aiuti, dato che si può dire
che stiamo fallendo su scala planetaria, causando una gran mole di danni ed
esistendo in uno stato di relativa cecità, spiritualmente parlando.
Mentre questi spiccioli di
conoscenza crescono nella nostra mente, saranno srotolati e rivelati nel loro
vero splendore in questa serie di libri, con abbondanza di prove per
supportarli, insieme a molte altre sorprese che non abbiamo ancora rivelato.
EVOLUZIONE DI
COSCIENZA
PRIMA DENSITÀ
Una parte
del modello di Ra necessita di essere chiarito: possiamo percepire
visivamente tutte le forme sulla Terra e altrove che abbiano primo, secondo
o terzo livello di coscienza, non solamente il terzo. Pertanto, queste densità
non sono direttamente simili al concetto di “dimensioni superiori”, come
spiegheremo in seguito. Ra insegna che la prima densità è il mondo degli
elementi, terra, aria fuoco e acqua. In questa densità c’è semplicemente una
vuota consapevolezza che non possiede alcuna centrale focalizzazione su spazio e
tempo. Gradualmente, quando questi elementi si mescolano insieme, come ad
esempio l’acqua che si muove sulla terra, la consapevolezza infine diventa più
localizzata in un’area di spazio e tempo. Questo fa sì che l’energia
intelligente spiroidale si combini al suo interno in “schemi sempre più
intelligenti”, e così gli elementi fondamentali cominciano ad aggregarsi in
aminoacidi e infine in molecole di DNA, e questo è il segnale del ponte verso la
seconda densità.
SECONDA DENSITÀ
La seconda densità raccoglie
tutte le forme che normalmente consideriamo “viventi”, dagli organismi
unicellulari alle piante, agli animali, uccelli e pesci, eccetto gli esseri
umani. In questa densità, c’è consapevolezza, ma questi organismi non
possiedono ancora un senso individuale di sé; essi hanno una
coscienza di gruppo che è condivisa fra tutti quelli della loro specie. Questo
dà vita a vari fenomeni osservabili, come stormi di uccelli o banchi di pesci
che possono eseguire improvvisi e simultanei cambiamenti nella direzione del
loro movimento. Il dott. Rupert Sheldrake ha scritto abbondantemente su questo
argomento, che non è difficile da comprendere se possiamo accettare che la
coscienza è tutta intorno a noi, non solamente all’interno delle nostre
menti. La coscienza è naturalmente condivisa tra specie particolari di animali,
tramite l’energia intelligente che connette tutta la vita nell’Universo, e c’è
qualche grado di condivisione anche tra tutte le differenti specie.
I differenti animali all’interno
di una determinata specie consultano sempre questa “mente di gruppo” mentre
affrontano le loro routine quotidiane, e se un numero sufficiente di animali ha
la stessa esperienza, la conoscenza guadagnata da questa esperienza diventa
parte della mente di gruppo. Pertanto abbiamo il famoso effetto della “centesima
scimmia”, dove si è studiato un gruppo di scimmie su isole separate, tutte
isolate l’una dall’altra. Gli scienziati che eseguirono lo studio proposero alle
scimmie una sfida per guadagnare cibo con un metodo che non avevano mai
affrontato prima. Alle scimmie furono date patate o riso, ma questi erano
nascosti nella sabbia. Dopo che approssimativamente cento scimmie ebbero risolto
il problema, fu raggiunta una “massa critica”. Immediatamente ogni scimmia su
ogni isola non era più perplessa dal problema; tutte hanno immediatamente
lavato il riso o le patate come se avessero saputo da sempre come fare,
sebbene esse non fossero mai venute a contatto con nessuna delle 100 scimmie che
avevano risolto l’enigma per conto loro.
Pertanto, una volta che la
“centesima scimmia” ha imparato l’abilità è stata raggiunta una soglia critica,
e il comportamento è diventato completamente automatico. Questo ci mostra come
sia stato scritto un nuovo concetto di sopravvivenza nella mente di gruppo di
questa particolare specie di scimmia. Nel modello di Ra, questo rappresenterebbe
un aspetto dell’evoluzione cosciente di quella specie come un gruppo, sospinta
dal libero arbitrio dei suoi membri. È un sistema naturale progettato per gli
organismi di livello inferiore per adattarsi ai loro prossimi e per essere
quindi in grado di funzionare in modo ampiamente automatico. Nel tempo, questo
effetto può essere visto come una delle più belle scoperte scientifiche del 20°
secolo.
TERZA DENSITÀ
La domanda seguente potrebbe
essere: “Se gli animali possono condividere i pensieri, allora perché gli
umani non possono farlo?”. La risposta alla domanda è che noi abbiamo ancora
una propensione verso “il pensiero di gruppo”, sebbene non più direttamente al
livello telepatico conscio. Al fine di progredire al livello umano, dobbiamo
impiegare qualcosa di quello che abbiamo guadagnato nella seconda densità. La
terza densità è il primo piano in cui ogni organismo ha una coscienza diretta
di sé stesso come essere separato. Al fine di avere una coscienza di
individuo separato, dobbiamo perdere la capacità di fonderci in una “mente di
gruppo” con gli altri del nostro genere. La nostra mente individuale diventa
infatti molto più potente con questo processo. Certamente conserviamo il ricordo
di una mente di gruppo che ci permette di viaggiare con il “pilota automatico”,
e così possiamo soccombere alla “mentalità della mandria” o a quello che la
dott.ssa Caroline Myss chiama “l’istinto tribale” in cui vogliamo essere parte
di un gruppo, e lasciamo che il gruppo indirizzi il nostro pensiero per noi. Il
problema dell’avere una mente di gruppo è che essa rimuove la necessità della
maggior parte del pensiero, del ragionamento e dell’apprendimento individuale, e
non cresciamo mai veramente in esperienza. Con la coscienza della terza densità
arriva l’avvento dei processi consci che non sono direttamente richiesti per la
sopravvivenza, come amore, compassione e creatività. Questo è considerato il più
importante livello di esistenza nell’Universo nel senso spirituale, dato che ci
mette di fronte a una cosa dalle condizioni veramente uniche:
IL LIBERO ARBITRIO
Nella terza densità, non c’è
alcuna “prova” diretta che Dio esista. È piuttosto probabile che esseri che si
trovino in questo regno finiscano per credere di essere “soli nell’Universo”.
Tuttavia, possiamo pensare al nostro intero Universo come a un grande gioco che
è stato messo in piedi dall’Uno Infinito Creatore, dove l’idea era di
suddividere se stesso in molte parti distinte, ognuna delle quali dotata di
libero arbitrio. Gli insegnamenti de La Legge dell’Uno enfatizzano ripetutamente
che il libero arbitrio è la legge più importante dell’universo, e spesso
la meno compresa o rispettata. C’era il libero arbitrio dietro ai differenti
frammenti dell’Uno quando questi ha scelto di suddividersi e formare gli schemi
che infine portano alla crescita delle galassie come mega-esseri coscienti.
Molte persone sentono di avere
il diritto, addirittura l’obbligo di imporre le proprie idee agli altri.
Tuttavia, “dietro alle scene” ci sono esseri di livelli superiori che proteggono
rigorosamente il libero arbitrio degli altri, assicurando così che nessuno possa
andare incontro a esperienze che vadano al di sopra ed oltre a quelle che ha
creato per se stesso attraverso il proprio libero arbitrio. La nostra esperienza
in questo ciclo di civiltà terrestre è particolarmente duro, dato che abbiamo un
sistema istituzionalizzato di “scienza” che disapprova qualsiasi nozione di
scopo superiore dietro agli eventi che si svolgono nella nostra vita. Così,
quando una persona comincia a pensare che un simile mondo “dietro alle scene”
esista veramente, spesso è costretta a convivere in solitudine con questa
conoscenza, e a sentire che essa la separa dagli altri.
Così, possiamo di nuovo
affermare che una delle più importanti comprensioni che ci liberano dalla
“favola” della civilizzazione moderna della terza densità è che gli eventi
nella nostra vita non accadono per caso. La verità è che viviamo in un
sistema altamente strutturato da regole ben precise, con il libero arbitrio come
legge pre-eminente. Ci sono in funzione delle linee guida relativamente
esatte sul come affrontiamo ciò che creiamo, sia in positivo sia in negativo,
che discuteremo più avanti. Le variazioni di bilanciamento che attraiamo per
noi stessi sono guidati con precisione da esseri superiori senza alcun senso di
giudizio. Dobbiamo solamente ricordare che se ci arriva del “cattivo karma”,
stiamo ritornando infinitamente a una tabula rasa del bilanciamento, quindi non
è solitamente necessario aver paura di qualsiasi ripercussione a lungo termine.
I processi del karma ci danno
sempre l’opportunità di compiere in qualsiasi momento un grande progresso
interiore, dal momento che veniamo sempre riportati a uno stato di bilanciamento
in cui non abbiamo alcun residuo karmico dal passato. Se hai fatto qualcosa che
pensi sia “cattivo”, allora non avere paura, perché qualunque bilanciamento tu
abbia attratto per te stesso arriva subito, e non c’è alcun bisogno di temere
alcun effetto residuo a lungo termine. Questo è sempre così, in particolare al
termine di un ciclo maggiore di evoluzione, sebbene eventi di natura
particolarmente negativa, come un omicidio, possono aver bisogno di essere
bilanciati nelle vite future. Pertanto, col libero arbitrio noi scegliamo di
continuare a ripetere certe esperienze che possiamo credere “sbagliate”, e
scegliamo di continuare a sperimentarne le conseguenze naturali che siamo quindi
noi ad attrarre. Noi possiamo semplicemente fare scelte diverse, nella direzione
dell’auto-accettazione, auto-perdono ed esercizio migliore dei poteri della
nostra volontà creativa per aiutare gli altri, e scoprire miracolosamente quanto
rapidamente le nostre esperienze che abbiamo etichettato come “sofferenze”
scompariranno.
E se vogliamo avanzare
spiritualmente nell’Universo, siamo stati ben istruiti a scegliere attraverso il
nostro libero arbitrio di lasciar andare sempre di più la nostra sensazione di
essere un se separato, e questo significa amare gli altri come amiamo noi
stessi, ed essere completamente rispettosi del loro proprio libero arbitrio.
Alla fine, arriveremo ad un punto in cui potremo guardare nello specchio e
vedere il volto del Creatore, guardare nelle facce degli altri e vedere
altrettanto il volto del Creatore, e guardare l’intero Universo intorno a noi e
vedere il Creatore, con la consapevolezza che ciò che vediamo ad ogni livello è
il nostro Vero Sé, e che tutto è perfetto. Infine non avremo nessuna
personalità, nessuna identità, nessuna memoria del passato, presente o futuro,
ma semplicemente la coscienza del Tutto.
Questo è uno stato di coscienza
cui tu puoi aspirare proprio adesso, qui nella terza densità. I tuoi pensieri
non sono tuoi nemici e non c’è alcun ostacolo che debba essere superato. Durante
la meditazione, permetti semplicemente ad essi di fluire attraverso di te e
seguine il corso. Possiamo certamente aspirare ad avere le nostre personalità
che diventano sempre più riflessive dell’Unità, mentre conosciamo e accettiamo
le nostre “distorsioni” lungo il cammino. Ecco perché è importante coltivare un
senso di umiltà, e prestare meno attenzione agli insegnanti spirituali che non
la manifestano nel loro comportamento.
Quindi, il fine del Creatore è
che ogni entità compia consciamente la scelta di cercare ancora l’Unità, con
nient’altro che il proprio libero arbitrio, non perché qualcun altro ce l’abbia
imposto. Se ci viene detto cosa fare e a che cosa credere, allora non abbiamo
imparato nulla e non faremo alcun progresso. Forse la singola più fondamentale
comprensione da realizzare è che viviamo in un Universo d’amore. Se noi
tutti siamo un Unico Essere, allora, continuando con questo cliché, è follia
odiarci l’un con l’altro, dato che staremmo odiando solamente noi stessi. In
terza densità, non ci si aspetta che noi si abbia una piena coscienza della
Legge dell’Uno; infatti Ra dice che dobbiamo capire che noi non capiamo tutto
dell’Universo al fine di essere in grado di compiere ulteriori progressi.
In terza densità, “brancoliamo
nel buio” alla ricerca della verità, mentre non abbiamo alcuna prova diretta che
Dio esista. Quello che conta di più è come noi utilizziamo il nostro libero
arbitrio per compiere una scelta su quale sentiero intraprendere. Possiamo
scegliere o di amare e rispettare gli altri o di manipolare e
controllare gli altri. Il sentiero dell’amore e del rispetto è il sentiero
positivo, e il sentiero della manipolazione e del controllo è il sentiero
negativo. Ra lo spiega anche in termini di energia. Il sentiero positivo è
quello che irradia energia verso l’esterno del proprio sé e il sentiero negativo
è quello che assorbe energia all’interno del proprio sé. Nessuno di questi due
comportamenti di energia è intrinsecamente “giusto” o “sbagliato”, dato che
entrambi sono necessari affinché esista “fisicamente” qualsiasi cosa; abbiamo
pressione e contropressione, radiazione e assorbimento o “sorgente” e “buco
nero”. Tuttavia, nei regni della coscienza, il sentiero positivo è un sentiero
molto più semplice per ritornare all’Unità, dal momento che alla fine entrambi i
sentieri si riuniscono in una positiva, amorevole creazione. Quando agiamo
amorevolmente, irradiamo gioia e felicità agli altri, accrescendo così l’Unità,
e quando agiamo negativamente e violiamo il libero arbitrio, cerchiamo di
assorbire le energie vitali degli altri in noi stessi, accrescendo così la
separazione all’interno dell’Uno. Un’altra relativa profonda comprensione è che
più energia possiamo irradiare all’esterno di noi, più la riattrarremo
naturalmente indietro verso di noi senza dover manipolare o controllare niente
per ottenerla, creiamo un “flusso”. Ciò che fluisce fuori da noi deve essere
rimpiazzato, in virtù delle leggi di pressione e contropressione. Maggiore
pressione (densità dell’etere) rifluisce sempre verso una zona di minor
pressione.
Non saltiamo automaticamente
nella densità successiva se non siamo pronti. Al fine di “ottenere la
promozione” nella quarta densità positiva, dobbiamo essere orientati di poco
oltre il 50% al servizio verso gli altri, dimostrandolo coi nostri pensieri e
con le nostre azioni, che sono completamente trasparenti per gli esseri di
livello superiore. Sembra anche che circa il 95% di tutti gli umani al
momento attuale sulla Terra ripeteranno il loro ciclo di terza densità su un
altro pianeta dopo che la Terra sarà entrata nella quarta densità, dal
momento che è così facile in questa esperienza concentrarsi sul materiale e su
come altre persone, animali, piante e ambiente possono essere manipolati per
migliorare il comfort e la facilità dell’esistenza per se stessi; cioè
assorbimento di energia. È proprio per questa ragione che le nostre strutture
economiche stanno collassando proprio sotto i nostri piedi mentre riscriviamo
questa edizione; il livello di densità di energia in aumento che sta
sovraccaricando l’intero Sistema Solare semplicemente non permette a questi
sistemi di coscienza di propagarsi ulteriormente, essi non possono mantenere
un’esistenza all’interno della energia superiore che sta arrivando. Comunque,
una volta che il ciclo termina, se siamo andati semplicemente oltre il livello
base del 50% di amore verso gli altri nei nostri più veri, profondi pensieri ed
azioni, allora siamo pronti ad evolvere al prossimo livello e ad avanzare. E
anche in questo ultimo stadio del gioco, abbiamo ancora una piccola possibilità
di accrescere il numero di coloro che “ce la faranno” ben oltre il suddetto 5%,
quindi Ra ci dice che “le stime sono prive di significato”.
Quelli che ripeteranno un ciclo
di terza densità non andranno “all’inferno”, essi semplicemente resteranno al
livello che è più appropriato per loro per imparare. Ci è stato detto che esseri
superiori li trasporteranno in un nuovo pianeta che sia appropriato per il loro
cammino. L’Universo permette di scegliere un sentiero, negativo o positivo, in
terza densità. Tuttavia, la maggior parte della gente della Terra moderna è
bloccata in quella che Ra chiama una “palude di indifferenza” in cui le loro
azioni non sono sufficientemente polarizzate per uno dei due sentieri, e
pertanto ripeteranno il ciclo. Questo non è “bene” né “male”, semplicemente è
così.
Ci viene detto che questi
principi metafisici generali siano costanti in tutto l’Universo, e in questa
serie di libri impareremo come ricordare la Creazione dalla prospettiva
dell’Unico Vero Sé che eravamo un tempo. Una volta che abbiamo imparato le
verità nascoste della scienza, le nostre menti saranno diventate pronte per
accettare una più grande conoscenza interiore dell’Unità, e come risultato
avanzeremo automaticamente nel nostro cammino spirituale. Di nuovo, più siamo in
grado di sganciarci dalla nostra sensazione di essere un sé individuale, e di
vedere gli altri come noi stessi, più velocemente progrediremo.
Così, i concetti di “densità”
della Legge dell’Uno sono chiaramente differenti dalle dimensioni. Possiamo
vedere direttamente la vita elementale della prima densità, la vita “organica”
della seconda densità e la vita umana della terza densità. La prossima ovvia
domanda è: “perché non possiamo vedere gli esseri della quarta, quinta, sesta e
settima densità?”. Nella serie della Legge dell’Uno, si dice che “tutte le
densità 4, 5, 6 e 7 rimarrebbero visibili, se non stessero liberamente
scegliendo di non farlo”.
Come breve panoramica, la quarta
densità è il regno dell’amore incondizionato, un regno di amore che non è molto
ben informato sulla saggezza e sul discernimento. La quinta densità è il regno
della saggezza, e la compassione potrebbe mancare. Nella sesta densità
compassione e saggezza sono integrate. La settima densità è dove si riconosce
che tutte le cose sono perfettamente sacre, e c’è il dissolversi di ogni senso
di sé separato ancora una volta nell’Unità. Infine, l’Ottava è l’Unità, un
ritorno alla completa atemporalità. I canalizzatori spesso danno diverse
interpretazioni di quante dimensioni ci siano, ma è importante ricordare che il
modello di Ottava a otto livelli è supportato da dirette equazioni di fisica di
dimensione superiore, come vedremo. Noi ora stiamo entrando nel livello di
quarta densità sulla Terra e cominceremo a studiare anche le lezioni di quinta
densità, e abbiamo tutte le ragioni di aspettarci che la vita venga vista quasi
indescrivibilmente fantastica in confronto a come è adesso. La serie della Legge
dell’Uno ci dice che la vita in quarta densità è “cento volte più armoniosa”
della vita in terza densità.
Nel prossimo capitolo torneremo
al nostro modello di comportamento di questa energia eterica fluida, e
introdurremo il penultimo concetto di geometria sacra. Essa è molto discussa, in
tutti gli insegnamenti antichi, al punto che il simbolo principale dell’Ordine
Massonico è un compasso con una squadra, i due strumenti base necessari per
lavorare con la geometria sacra; da qui, la “G” di Geometria nel centro del
simbolo. Dietro alla costruzione di varie piramidi, di pietre verticali, terreni
e formazioni simili in tutto il mondo c’era una conoscenza attiva
dell’importanza della geometria nel flusso dell’energia eterica.
RIFERIMENTI:
Sullivan, Kevin. In Cuban Depths, Atlantis or Anomaly? Images of
Massive Stones 2,000 Feet Below Surface Fuel Scientific Speculation. Washington
Post Foreign Service, Thursday, October 10, 2002; Pag. A25.
URL:
www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A3507-2002Oct9.html
Nota:
[1]
Un pollice corrisponde a circa 2,54 cm
| |