)*(Stazione
Celeste)
~ Il
Cambio d'Era ~
THE
shift
of the ages
di David Wilcock
Capitolo Cinque
Argomentazioni
Scientifiche dell'"Ottava" delle Dimensioni
In "Iperspazio" [1],
il dott. Kaku descrive la vita di un intraprendente giovane matematico indiano
conosciuto come Srinivasa Ramanujan. Le equazioni cui giunse Ramanujan sono
ancora considerate le parti più importanti nella creazione del modello delle
dimensioni superiori, incluso il numero di dimensioni che devono esistere. Se il
modello dell’Ottava di Ra e delle antiche scuole dei misteri sono davvero
accurate, allora la miglior prova matematica che potremmo mai sperare di trovare
sarebbero le equazioni di Ramanujan aggiunte al fatto che debbano esserci otto
dimensioni; e questo è esattamente quello che troviamo. Ricordate, ora, che
Ramanujan proviene dall’India, e questa è la terra in cui furono scritti tutti i
testi Vedici, dal momento che era la località originale dell’Impero Rama.
Ricordiamo anche che i testi antichi ci hanno già dato la soluzione dell’enigma
di come possiamo integrare i cinque Solidi Platonici e la sfera in un’Ottava di
otto geometrie. Il mistero diventa un po’ più oscuro solamente quando
apprendiamo come Ramanujan abbia ottenuto queste informazioni: come scrive Kaku,
“Ramanujan era solito dire che la dea di Namakkal gli aveva ispirato le formule
in sogno”.
In “Iperspazio”, il dott. Kaku afferma
quanto segue riguardo a quest’uomo eccezionale. Per noi non è importante capire
ogni termine che Kaku usa, ma solo il messaggio generale che ci sta dando
riguardo a quello che Ramanujan aveva scoperto:
“Srinivasa Ramanujan era l’uomo più strano
di tutto il mondo della matematica, probabilmente dell’intera storia della
scienza. Egli è stato paragonato a una supernova in esplosione, che illumina gli
angoli più oscuri e profondi della matematica, prima di essere tragicamente
stroncato dalla tubercolosi all’età di 33 anni, così come Riemann prima di lui.
Lavorando in totale isolamento dalle principali correnti del suo campo, egli è
stato capace di ridedurre tutto da solo 100 anni pieni di matematica
occidentale. La tragedia della sua vita è che molto del suo lavoro è andato
sprecato nella riscoperta di matematica già conosciuta. Disperse in tutte le
oscure equazioni dei suo appunti ci sono queste funzioni modulari, che sono tra
le più strane mai trovate…
Nel lavoro di Ramanujan [cioè le funzioni
modulari], appare ripetutamente il numero 24 (8 x 3). Questo è un esempio di
quelli che i matematici chiamano numeri magici, che appaiono in continuazione
quando meno ce li aspettiamo, per ragioni che nessuno comprende.
Miracolosamente, la funzione di Ramanujan appare anche nella teoria delle
stringhe… Nella teoria delle stringhe, ognuna delle 24 modalità della funzione
di Ramanujan corrisponde a una vibrazione fisica della stringa…
Quando la funzione di Ramanujan viene
generalizzata, il numero 24 viene sostituito dal numero 8. Così, il numero
critico delle superstringhe è 8 + 2, o 10. È questa l’origine delle 10
dimensioni. La stringa vibra in dieci dimensioni perché richiede queste funzioni
generalizzate di Ramanujan (basate sul numero 8) per poter rimanere concordi. In
altre parole, i fisici non hanno la più pallida idea del perché dieci e 26
dimensioni vengono evidenziate come la dimensione della stringa”.
[Ora leggete attentamente la prossima
frase, e ricordate che questa veniva pronunciata da un’autorità scientifica
istituzionale di alta reputazione:]
“È come se ci fosse un qualche tipo di
profonda numerologia che si manifesta in queste funzioni che nessuno comprende…”
In ultima analisi, l’origine della teoria a
dieci dimensioni è misteriosa quanto lo stesso Ramanujan. Quando dal pubblico
viene chiesto il perché la natura possa esistere in dieci dimensioni, i fisici
sono costretti a rispondere, “Non lo sappiamo”.
Procedendo, spiegheremo perché i fisici
moderni hanno aggiunto altre due dimensioni all’elegante modello a otto
dimensioni di Ramanujan. Ma per ora continueremo ad esplorare questa frontiera
della scienza. Dopo anni di reclusione, Ramanujan è stato alla fine capace di
ottenere un po’ di attenzione per le sue abilità nel mondo occidentale. Questo
avvenne tramite una lettera che Ramanujan scrisse, che ha trovato la sua strada
“nel brillante matematico di Cambridge Godfrey H. Hardy”.
“…La lettera del povero impiegato di Madras
conteneva teoremi che erano totalmente sconosciuti ai matematici occidentali. In
tutto, conteneva 120 teoremi. Hardy era sbalordito. Ricordava che le prove di
alcuni di questi teoremi “mi avevano completamente sconfitto”. Ricordava, “Non
avevo mai visto niente di nemmeno lontanamente simile ad esse prima. Una singola
occhiata ad esse è sufficiente a mostrare che potevano essere state scritte
solamente da un matematico della levatura più alta”.
[È interessante il fatto che il numero 120
è assai fondamentale per la teoria armonica, dato che rappresenta una frequenza
o vibrazione musicale. È molto probabile che tutti e 120 siano importanti per il
modello unificato, tale era il modo in cui la mente di Ramanujan funzionava. Dal
momento che il comportamento dell’etere è interamente basato sulla vibrazione,
non sorprende vedere che Ramanujan avesse 120 teoremi nella sua lettera, dato
che questo numero ha moltissimi divisori, e quindi c’è una gran quantità di
“vibrazione” in quel numero, come spiegheremo nei prossimi capitoli].
Kaku poi descrive come il matematico di
Cambridge, Hardy, e Ramanujan iniziarono a lavorare insieme, e quindi dice:
“Sfortunatamente, né Hardy né Ramanujan
sembravano interessati alla psicologia o al processo cognitivo con cui Ramanujan
scopriva questi incredibili teoremi, specialmente quando questo fiume di
materiale arrivava emergendo dai suoi “sogni” con tale frequenza. Hardy notava,
“Sembrava ridicolo preoccuparsi di come egli aveva trovato questo o quel
teorema, mentre me ne mostrava una mezza dozzina di nuovi quasi ogni giorno”.
Kaku poi descrive una scena che avvenne tra
Hardy e Ramanujan, che al lettore metafisico sembra essere il classico caso di
potere psichico.
Hardly ricordava vividamente, “Mi ricordo
mentre andavo a trovarlo una volta in cui era malato a Putney. Ero arrivato in
taxi, cab. N°1729, e notavo come quello sembrasse un numero piuttosto
insignificante, e mi auguravo che non fosse di cattivo auspicio. “No”, replicò
lui, “è un numero molto interessante; è il più piccolo numero esprimibile come
la somma di due cubi in due modi differenti”.
(È la somma di 1x1x1 e 12x12x12, ed anche
la somma di 9x9x9 e 10x10x10). Poteva recitare su due piedi teoremi complessi di
aritmetica che richiederebbero un computer moderno per essere provati.
[È piuttosto interessante notare qui che 9
e 12 sono i numeri fondamentali con cui continueremo a lavorare nei cicli di
frequenza del nostro Universo armonico].
ESAURIMENTO PSICHICO
Nel prossimo paragrafo, riceviamo
informazioni riguardo alla salute di Ramanujan. Inizialmente, questa
informazione potrebbe sembrare superflua e non correlata all’argomento, ma in
realtà non lo è! Sembra che per lavorare con queste energie psichiche superiori,
le persone debbano essere estremamente ben preparate. Il lavoro può richiedere
un dazio enorme alle loro vite, portandoli anche fino alla morte.
Sempre cagionevole di salute, l’austerità
dell’economia guerrafondaia Britannica ha impedito a Ramanujan di mantenere la
sua dieta strettamente vegetariana, ed entrava ed usciva continuamente dagli
ospedali. Dopo aver collaborato con Hardy per tre anni, Ramanujan si ammalò e
non si riprese mai più. La Prima Guerra Mondiale bloccò i viaggi tra Inghilterra
e India, e nel 1919 egli riuscì finalmente a tornare a casa, dove morì un anno
dopo. (pag. 176)
La storia della morte di Ramanujan è molto
simile alla storia di molti psichici. È piuttosto comune nella letteratura di
abduzione, nelle arti mistiche orientali e nei circoli psichici che la dieta
vegetariana sia un componente necessario per raggiungere un contatto con le
dimensioni superiori. Lo stesso Sé Superiore dell’autore insiste su questo
punto, e nel caso del “risveglio” del noto psichico Gordon Michael Scallion,
egli ha immediatamente scoperto che non poteva mangiare cibi al di fuori della
dieta senza rimanerne violentemente, psicologicamente debilitato. Gli
extraterrestri che lavoravano con Whitley Strieber gli hanno detto nel libro
“Trasformazione” [2]
che sarebbe psicologicamente morto se non avesse seguito la dieta che gli veniva
indicata, che si focalizzava sulla necessità di evitare lo zucchero raffinato.
Infatti, in “Noi, Gli Arturiani” [3],
una serie di lavori canalizzati dalla dott.ssa Norma Milanovich che è molto
vicina al materiale nei libri di Seth e Ra, troviamo queste stesse informazioni:
“I corpi fisici occasionalmente hanno
bisogno di essere sintonizzati e noi riteniamo che questa sia la più debole
delle tre aree. Negli umani questo talvolta è anche il corpo più abusato.
Vediamo che il vostro processo di ingestione include molte cose che non
accelerano la vibrazione, ma che invece in realtà la rallentano. Tali cose sono
quelle delle vostre forme di vita animali, gli zuccheri e le farine bianche.
Queste, in quanto tali, non sono dannose per il corpo. Esse sono dannose solo
per l’accelerazione vibrazionale. Se non sai che hai bisogno di benzina per
l’accelerazione della frequenza, allora i cibi che tu consumi non ti creano
problemi. Se tu sei su un percorso di accelerazione, i cibi che consumi possono
creare o spezzare i tuoi schemi energetici. Infatti, attualmente ci sono molti
Esseri sul vostro pianeta che possono tollerare solamente la consumazione delle
più alte forme di energia”.
[Per inciso, la fonte della dott.ssa
Milanovich si riferisce più volte all’ottava di dimensioni, così come anche
quella di Scallion. Anche gli “Arturiani” hanno un modello dell’Universo su
quella che loro chiamano “luce liquida”].
Quindi essenzialmente, la cattiva dieta e
l’esaurimento psichico hanno ucciso Ramanujan. Questo ricorda molto da vicino la
storia di Edgar Cayce, il noto psichico Americano. Cayce eseguiva letture
psichiche profonde per molte persone, di un’accuratezza ineguagliata, e che gli
fecero ottenere lo status, spesso citato, di “più grande psichico d’America”.
Una volta in trance, Cayce poteva eseguire diagnosi mediche a persone lontane
che lui non aveva mai incontrato, e prescrivere cure erboristiche precise di cui
né lui né altri avevano mai sentito parlare. Più Cayce diventava famoso, più
letture eseguiva, e di conseguenza la sua salute si deteriorava rapidamente. Le
sue fonti dettarono anche un complesso set di linee guida dietologiche, e Cayce
le osteggiava continuamente, rifiutandosi di smettere di fumare sigarette, bere
caffè e mangiare le costine di maiale che lui amava. Sebbene le sue fonti lo
spingessero a limitare il suo lavoro, che alla fine raggiungeva le otto letture
in trance profonda al giorno, egli non lo fece mai, e di conseguenza morì di
esaurimento.
Jane Roberts pagò dazio agli stessi
fondamentali effetti, dato che non fu capace di smettere di bere birra e fumare
sigarette e trapassò prima del suo tempo. Anche il viaggiatore fuori dal corpo
Robert Monroe sembrò diventare troppo disconnesso dal suo corpo fisico, secondo
alcuni con cui abbiamo parlato che lo incontrarono di persona prima della sua
morte. Il contatto con Ra ha quasi completamente distrutto la salute di Carla
Rueckert, e le servirono anni per riprendersi. Infine, anche la storia di Paul
Solomon, un altro psichico di trance profonda come nella tradizione di Cayce, è
curiosamente simile.
Nella serie della “Legge dell’Uno” [4], Ra
spiega questo problema dicendo che più il corpo spirituale di un essere umano
viaggia nei regni superiori, più aumenta il suo livello di vibrazione eterica.
Se non si mantiene “al passo” anche il corpo fisico con pratiche rigorose di
dieta e di esercizio, allora la normale connessione tra corpo e Spirito diventa
sempre più debole. Infine, se non se ne ha cura, questo porta alla prematura
morte del corpo fisico. Come Carla, il canale di Ra, ha detto in colloqui
privati con Wilcock, “Per fare veramente questo lavoro, ci vuole una vita”. Egli
era d’accordo, dato che anche i suoi contatti sono estremamente rigorosi
riguardo alla dieta, all’esercizio e alla salute in generale, e tutte le sue ore
di veglia e di sonno sono dedicate a questo proposito, non viene sprecato
“tempo”, e anche le attività ricreative devono essere attentamente pianificate e
programmate. Nella sua “percezione fisica” del mondo non si deve trovare
televisione o altre sostanze che alterino la mente.
Riguardo alla transizione energetica che
sta avvenendo sul pianeta in generale in quest’epoca, sarebbe saggio per
chiunque fare uno sforzo maggiore per obbedire ai principi di una dieta
salutare. In ogni caso, questo non diventa veramente un pericolo di vita fino a
quando una persona non è profondamente coinvolta, in un modo o nell’altro, con
il lavoro in stato di trance, ed anche allora non è veramente così difficile
imparare a smettere di desiderare certi cibi non salutari e praticare
passeggiate regolari e un po’ di stretching.
LE RIVELAZIONI RIGUARDANTI L’OTTAVA DI
RAMANUJAN
E quindi, è facile capire come certi
apparenti miracoli come i calcoli di Ramanujan delle armoniche relative al
numero 1729 di un taxi non venivano fatti solamente nella sua mente pensante, ma
in realtà arrivavano attraverso uno stato di trance. In questo stato, egli aveva
accesso ad un regno di pura informazione e conoscenza, che quindi gli forniva le
risposte che desiderava. Questo ha anche preteso un certo dazio su di lui come
ha fatto per altri pionieri che non hanno ancora goduto del consenso delle
istituzioni.
Se non ci fossero prove per credere che
Ramanujan poteva ottenere dati come questi, allora uno scettico avrebbe potuto
semplicemente rifiutarli come coincidenze. Tuttavia, l’autore ha completamente,
ripetutamente, provato a sé stesso e ad altri che le tecniche psichiche come
quelle utilizzate da Ra e Seth sono in grado di accedere a informazioni come
profezie sul futuro e dati scientifici, in modi che possono essere poi provati
validi. Ramanujan è veramente un precursore, nel senso che egli ha utilizzato
queste abilità per fare progressi scientifici. È ovvio che con la continua
crescita della consapevolezza pubblica tali tecniche diventeranno molto più
comuni.
Ora torniamo nuovamente al problema che
abbiamo nell’armonizzare la nostra teoria con i fisici, in quanto essi hanno
apparentemente ritenuto necessario aggiungere due ulteriori dimensioni, per un
totale di dieci. Addentrandoci nella nota a piè pagina numero 13 della pagina
346 alla fine di “Iperspazio”, Kaku dice che sono state aggiunte due ulteriori
dimensioni al fine di “preservare la simmetria della stringa”. Egli quindi dice:
“Comunque, due di queste modalità
vibratorie possono essere rimosse se rompiamo la simmetria della stringa,
lasciandoci con 24 modalità vibratorie, che sono le uniche che appaiono nella
funzione di Ramanujan”.
Se ancora non stavate prestando molta
attenzione a questa discussione, per favore leggete attentamente questo
paragrafo: Quello che Kaku ci sta dicendo è che due dimensioni extra furono
aggiunte alle equazioni di Ramanujan perché i fisici ritenevano che le stringhe
potevano vibrare solamente se erano simmetriche. Questo è qualcosa che è stato
“aggiunto” ai dati di Ramanujan a posteriori. Quindi, data la natura
estremamente geniale di Ramanujan, insieme ad un contatto psichico estremamente
legittimo, essi ovviamente non ritenevano che tale “simmetria” fosse necessaria,
altrimenti questi numeri sarebbero stati aggiunti nel lavoro. La nostra ultima
ricerca su questo argomento suggerisce due diverse ragioni per cui questa
“simmetria aggiunta” possa essere un errore: Uno, la mancanza di simmetria è
probabilmente spiegata dall’“energia del punto zero” che di fatto esiste tra le
cosiddette “stringhe”, che in realtà non sono altro che onde all’interno di
questa energia unificata; e Due, i fisici delle Superstringhe non erano
consapevoli delle geometrie fondamentali che si formano quando l’etere vibra.
Non è necessaria nessuna dimensione extra; esse emergono semplicemente grazie
alla “magia” della vibrazione.
IL DOTT. TONY SMITH: UN’OTTAVA DI
DIMENSIONI, COSTRUITA SUI SOLIDI PLATONICI
La fisica più recente del dott. Tony Smith,
liberamente accessibile in Internet per chi può capirla, (dato che è
estremamente complicata, si basa largamente sulla preconoscenza da parte del
lettore di un avanzato gergo scientifico ed è pertanto quasi completamente
incomprensibile per un lettore non tecnico) rivela effettivamente un elegante
modello basato sull’Ottava di “spazio-tempo a otto dimensioni”, che dipende
interamente dalle geometrie dei “Solidi Platonici”. Qui tratteremo i primissimi
fondamenti di questo modello, cui Smith e altri specialisti si riferiscono come
S3#, un nome piuttosto sordo e “senza Dio”. È interessante notare che Smith è
abbastanza aperto mentalmente da incorporare nelle sue indagini fonti di
informazione non tradizionali, come materiali dell’antico Calendario Maya e il
lavoro di canalizzazione di Krsanna Duran, che afferma di essere in contatto con
esseri provenienti da un sistema planetario intorno alla stella Sirio. Così,
cominciamo con Smith che ci dice come si presenta veramente la geometria di
questo modello di Ottava di “dimensioni”:
“COME APPARE L’S3#? Ecco alcune immagini
tratte dalle pagine web di Richard Hawkins, [www.newciv.org/Synergetic_Geometry],
che chiama l’S3# la Stella del Tempo Maya. Le sue pagine contengono molte altre
immagini e filmati che aiutano a capire come appare l’S3#, e anche come appaiono
molte altre cose”.
Quello che possiamo vedere qui è che Smith
sente che la geometria di questo modello di Ottava può essere ritrovata nel
lavoro di Richard Hawkins, in quella che lui chiama la “Stella del Tempo Maya”.
Quindi andiamo a visitare un po’ il sito di Richard Hawkins.
GEOMETRIA NEL TEMPO: LA FORMAZIONE DELLA
“STELLA DEL TEMPO MAYA”
In questa prossima citazione, Hawkins
discute direttamente questo modello della Stella del Tempo Maya, dimostrando di
credere che esistono strutture energetiche nel tempo che corrispondono alle
geometrie Platoniche. Apprenderemo di più a proposito di ciò mentre procediamo
nei prossimi capitoli di questo volume:
“La Stella del tempo dei Maya è composta da
5 tetraedri compenetrati i cui vertici giacciono sulle 20 facce di un icosaedro.
[Vedere figura 5.1] Secondo Jose Arguelles, il tempo è simbolizzato da un
tetraedro”.
[Nota: Possiamo far risalire questa
affermazione al lavoro di WD Gann e Bradley Cowan, come vedremo più avanti in
questo volume].
“Il calendario sacro di 260 giorni dei
Maya, che consisteva di cinque cicli di 52 giorni, è simbolizzato da 5
tetraedri. Cinque tetraedri hanno un totale di 20 punti [dato che ogni tetraedro
possiede quattro angoli: tre alla base ed uno al vertice]. Uno dei numeri
fondamentali del calendario Maya è il 20. La geometria interna della terra e i
cicli solari-lunari erano rappresentati dai 20 punti della Stella del Tempo
(cinque tetraedri compenetrati) e nel sacro ciclo dei Maya.
Appare il solido più complesso di Platone,
l’icosaedro, che è formato da 20 facce centrate sui punti dei cinque tetraedri
compenetrati”.
È importante comprendere che quello che
vediamo qui è che si possono prendere cinque tetraedri e incastrarli insieme in
modo tale che quando si fa il gioco dell’unire i puntini con i suoi vertici, si
formerà naturalmente l’icosaedro, e/o il dodecaedro, dato che i due sono
strettamente correlati. (Vedere figura 5.1 sotto). Questo è un altro modo
sorprendente in cui vediamo la simmetria tra le diverse forme. Ancor più
interessante è il fatto che questi cinque tetraedri, quando vengono combinati
insieme, ci danno tutte le coordinate necessarie per costruire direttamente
ognuno dei cinque Solidi Platonici. E ancora più interessante ancora è che
quest’idea venne per prima da Krsanna Duran, che affermava di averla
canalizzata, e che ha conseguentemente innescato l’interesse del fisico Gerald
De Jong, che ha poi modellato le sue idee su un computer e ha scoperto che aveva
ragione. In più, è assai improbabile che la Duran possa essersi immaginata tutto
questo da sola, o che abbia avuto un qualche motivo o desiderio di farlo; c’è
voluto uno dei pochi specialisti al mondo che comprendesse veramente la
geometria iperdimensionale per verificare e modellare quello che era stato detto
dalla sua fonte. Leggeremo di più a riguardo di questo nel prossimo estratto, e
prima forniremo un certo background per spiegare questo curioso concetto.
“Lo spazio e il tempo nel nostro modello
sono unificati, cosa che inizialmente può generare confusione. Quando pensiamo
al tempo, possiamo pensare a certi eventi che si creano quando ci muoviamo
attraverso strati di densità di energia eterica. Una delle nostre premesse è che
i pianeti siano mantenuti in posizione da sfere di energia eterica ad un
determinato livello di densità. Dato che abbiamo molti pianeti nel sistema
Solare, abbiamo anche “sfere dentro sfere” che si mantengono in posizione; sfere
che sono annidate una dentro l’altra come gli strati di una cipolla o come le
“bambole” Russe chiamate Matrioshka. Ci sarà sempre una serie di “sfere
annidate” indipendentemente da dove osserviamo questi campi di energia, inclusa
l’aura umana. Come documentato nel primo libro di Edgar Cayce “C’è un Fiume”
[5], le Letture di Edgar Cayce una volta hanno detto che Mercurio, Venere,
Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno corrispondono alle otto dimensioni
o densità; sappiamo che Plutone non è di fatto un pianeta completo ma piuttosto
un “pianetino” a causa della sua minuscola dimensione”.
Quindi, nel modello di Ra, ogni pianeta
viaggia lungo il bordo di un campo di energia sferico, che mantiene il pianeta
in posizione. Campi di energia rotante che sono emanati continuamente dal Sole,
che assomigliano ai petali di un fiore in espansione perpetua, sono ciò che
pilota il movimento dei pianeti. I modelli attuali di come e perché i pianeti
ruotino intorno al sole sono ampiamente inadeguati, dato che il Sole contiene il
99,86% dell’intera massa del Sistema Solare, quindi se stessimo avendo a che
fare solamente con la gravità Newtoniana, i pianeti avrebbero dovuto schiantarsi
sul Sole molto, molto tempo fa, dal momento che questo è molto più grande di
quanto non lo siano loro. Ricordate che stiamo parlando di strutture di energia
invisibile, ma che con gli strumenti appropriati possono essere effettivamente
rilevate, e che spesso lasciano sottili tracce di energia magnetica. I “petali
di fiore” cui ci stiamo riferendo sono stati visti, per esempio, in quella che
la NASA ha chiamato la Spirale di Parker.
Quindi voi vi chiedete: “OK, allora se si
suppone che ogni pianeta orbiti intorno ad una sfera, allora perché le orbite
non sono dei cerchi perfetti, ma sono piuttosto allungate in forma ellittica?”
Buona domanda! Le orbite planetarie diventano ellittiche perché queste sfere
sono leggermente appiattite mentre il Sistema Solare si muove attraverso il
“medium interstellare locale” o LISM [6] della nostra Galassia. Così, anche le
sfere che mantengono i pianeti in posizione devono avere una certa geometria
implicata in esse, causata dalla vibrazione dell’etere. Allora, dato che la
Terra orbita intorno al Sole, passiamo attraverso varie strutture geometriche
create da queste diverse sfere “annidate”. Quando la Terra si avvicina a una
linea o a un nodo di qualcuna di queste geometrie, l’intensità dell’energia
eterica che noi percepiamo sulla Terra aumenta, e questo ha un effetto diretto
sulla coscienza. Se pensate che questo abbia qualcosa a che fare con
l’astrologia, avete ragione… ma quei dati arriveranno più avanti.
È anche importante ricordare che Ra ci dice
che il Sole ha al suo interno tutte e otto le densità. Questo ci fornisce una
forte prova che ci devono essere almeno otto livelli di densità all’interno del
Sole, che sarebbero stratificati uno dentro l’altro come una cipolla.
Ovviamente, ognuno di questi strati di densità avrebbe anche una sua struttura
geometrica propria. E quando ci ricordiamo che ogni densità ha sette
sub-densità, e così via, possiamo vedere che il Sole avrebbe bisogno di avere
una struttura profondamente multi-stratificata al suo interno affinché il
modello “funzioni”. Questo è esattamente quello che suggerisce il dott. Oliver
Crane nel suo illuminante articolo, “L’Oscillatore Centrale e il Medium di
Quanti Spazio-Tempo” [7], che discuteremo nel Volume III.
Ci scusiamo in anticipo per la complessità
dei prossimi due paragrafi in cui tentiamo di spiegare il mistero della Stella
del Tempo Maya. Ora possiamo considerare questa intrigante possibilità che tutti
i cicli del Calendario Maya possano in realtà essere la rappresentazione del
meccanismo in cui si muovono le strutture geometriche di energia. (Tratteremo il
Calendario Maya in maggior dettaglio nella seconda metà di questo volume). La
nostra ricerca intuitivo-razionale a questo riguardo suggerisce che questa
struttura geometrica di cinque tetraedri compenetrati esista veramente ad un
livello sferico di densità all’interno del Sole.
Così, sappiamo che il Sole ruota
esattamente in 26 giorni intorno al suo equatore. La somma di dieci di questi
cicli è di 260 giorni. Sembra che una delle sfere all’interno del Sole ruoti
esattamente dieci volte più lentamente, per un totale di 260 giorni. (Le
“potenze di dieci” sono molto importanti nel comportamento dei numeri armonici,
come vedremo nel prosieguo). Così, se c’è una sfera di energia all’interno del
Sole che ruota in 260 giorni, allora la geometria della Stella del Tempo Maya
che ha scoperto la Duran può essere lo schema vibratorio che esiste al suo
interno. I cinque tetraedri possono essere visti come divisori della sfera in
cinque “zone” equidistanti lungo la superficie della sfera. Ognuna di queste
zone impiegherebbe poi 52 giorni a ruotare per un punto fisso sulla superficie
del Sole, dato che l’intera sfera ruota in 260 giorni.
Così, mentre la struttura della Stella del
Tempo Maya ruota, cambia nel suo orientamento in altre strutture geometriche
annidate nel Sole. (Alcune delle altre geometrie sono facili da rilevare, come
l’ottaedro, come vedremo nei volumi II e III). Dato che le diverse geometrie si
attraggono e si respingono le une con le altre, l’emissione di energia totale
del Sole ne viene influenzata, specialmente nel senso dei campi torsionali o di
“onde nell’etere” che vengono emesse. Potremmo visualizzarlo prendendo una luce
brillante, e poi facendo passare davanti alla luce differenti fogli di plastica
chiara vivacemente colorati, che vanno in direzioni opposte. Se un foglio rosso
passa davanti a un foglio blu, allora si combineranno e vedremo una luce viola.
Le diverse geometrie possono amalgamarsi insieme in un modo pressappoco simile,
creando nuovi effetti, e questa è una delle ragioni per cui si possono dire così
tante cose di una persona dalla sua astrologia. I Maya volevano essere
consapevoli di, e schematizzare, questi cambiamenti nell’emissione eterica del
Sole, dato che certi momenti che erano più energeticamente carichi erano assai
utili per le cerimonie di elevazione della coscienza, specialmente dentro le
loro strutture piramidali.
Ra ci dice che esseri di alto livello della
sesta densità hanno fornito ai Maya le informazioni che permisero loro di
costruire questo Calendario. Vogliamo evidenziare che c’è ancora spazio per
altri pionieri per proseguire il nostro lavoro e rifinire nel dettaglio come
questi sistemi geometrici operino veramente, ma avremo ulteriori suggerimenti su
quello che avviene nei prossimi capitoli sul Calendario Maya.
Ora ritorniamo all’articolo di Tony Smith,
che presenta un’immagine di questa formazione della Stella del Tempo Maya di
cinque tetraedri compenetrati. Sfortunatamente, questa immagine in una stampa in
bianco e nero non appare chiara come in una a colori. Quello che segue è il
tentativo di Smith di spiegare geometricamente come si può avere una
“particella” che richiede due rotazioni complete, o “2 giri”, al fine di
ritornare nella sua posizione originale:
Come ha fatto Richard Hawkins a scoprire la
Stella del Tempo? Krsanna Duran dice: “… Ho scritto un articolo su quello che mi
hanno detto i Siriani a proposito dei cinque tetraedri compenetrati che
rappresentano e unificano tutte le geometrie prime [cioè i Solidi Platonici],
che è stato pubblicato nel Gennaio del 1995. Richard Hawkins ha letto l’articolo
e ha mandato una e-mail a Gerald de Jong in proposito. Gerald de Jong ha
costruito un modello al computer di cinque tetraedri compenetrati per scoprire
che esso faceva con straordinaria eleganza tutte le cose che io dicevo …”.
La Stella del Tempo è uno dei miei
Archetipi preferiti.
Si comincia con un dodecaedro.
I cinque tetraedri si inscrivono in un
dodecaedro:
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