Questo
capitolo è estratto direttamente dalla parte finale del “The Seth Material”,
il debutto originale degli sforzi di canalizzazione di Jane Roberts nel
1971.
Quello che troviamo è uno
studio approfondito dell’Unità di Coscienza (CU). Le proprietà metafisiche
della CU sono spiegate da Seth in modo molto dettagliato. Il risultato è un
tour guidato attraverso una serie di idee metafisiche che la maggior parte
delle persone non ha mai considerato prima.
Poi esploriamo come gli
archetipi e le CU siano in relazione.
Capitolo Sei
L'Entità Seth e le
"Unità di Coscienza"
Nel precedente capitolo,
abbiamo discusso di come la “Teoria delle Superstringhe” e la fisica
di Tony Smith combacino entrambe con l’idea di un’Ottava di dimensioni, con
i Solidi Platonici a loro supporto. [Nel Volume II mostreremo come le stesse
funzioni di Ramanujan siano state direttamente associate con i Solidi
Platonici in un lavoro di matematica molto avanzata che è emerso solamente
negli anni ’90, completamente separato da quello che discute Smith].
Ricordiamo ancora la citazione del dott. Michio Kaku: “È come se ci fosse un
qualche tipo di profonda numerologia che si manifesta in queste funzioni
[dimensionali] che nessuno comprende…”. La numerologia di cui parlava Kaku è
l’ampia ripetizione del numero 8 nelle equazioni fisiche di Ramanujan, che
vengono utilizzate per mappare le dimensioni superiori.
Col senno di poi, sembra che
questa numerologia sia, di fatto, proprio sotto gli occhi di Kaku, quando
egli menziona “le vibrazioni di una stringa”. In altre parole, una corda di
chitarra che vibra può suonare note di tutto lo spettro di un’ottava, ma non
può mai uscire dalla struttura di un’ottava; se il modulatore delle
vibrazioni fosse spostato più in alto, come quando si raggiunge il doppio
del suo valore originale di cicli al secondo, allora la modulazione
entrerebbe semplicemente in un’ottava più alta, ma essenzialmente il suono
rimarrebbe lo stesso. Similmente, le vibrazioni delle densità devono
conformarsi a questo stesso sistema di ottave indicato dalla funzione di
Ramanujan, dato che sono composte da una fonte di energia fluida. Nel
precedente capitolo, abbiamo indicato che la funzione di Ramanujan si basa
sul 24, o tre volte otto. Kaku poi ha spiegato che l’armonica di tre set di
otto potrebbe essere compressa in un set di otto, che rappresenterebbe poi
una singola ottava.
Stabilito questo, ritorniamo
ancora alle stesse forme geometriche. Queste forme, come indicato in
precedenti capitoli, sono una serie di solidi geometrici “perfetti” che si
inscrivono tutti nella sfera, ed hanno una sequenza di crescita che concorda
con lo schema dell’ottava, in accordo con il modello Vedico di Purusha e
Prakriti. Seth ci ha già detto che l’universo si compone di “cubi su cubi”
in un universo formato da “una miriade di cavi interconnessi, in costante
tremolio”. Come detto, questo è letteralmente identico alla teoria delle
superstringhe, che parla anche dei cubi dentro ai cubi come di “ipercubi”, e
costruisce l’universo su una matrice di stringhe interconnesse che vibrano.
Il modello “S3#” di Tony Smith ci mostra che i nostri migliori pensatori
stanno già elaborando i solidi Platonici nei loro modelli matematici di
questi regni superiori.
Nel resto di questo
capitolo, presenteremo le parole di Seth tratte dall’appendice del “The Seth
Material”, che ci aiutano a comprendere come le unità sferiche fondamentali
di energia nel Cosmo interagiscano le une con le altre. Abbiamo impiegato
parecchi anni per far concordare tutte queste informazioni con i dati
scientifici, ma ora alla conclusione dei tre volumi di questa serie, abbiamo
trovato un certo numero di prove per quasi tutti gli argomenti che Seth
aveva trattato già nel 1969. Questo testo è stato di incalcolabile valore
nell’aiutarci a comprendere cosa stava succedendo, in quanto ha fornito dei
dati cruciali che mancavano nella Serie della Legge dell’Uno di Ra. Per
evitare di ripetere sempre la frase “[grassetti aggiunti]”, il lettore tenga
presente che quasi tutte le parti del testo in corsivo o grassetto sono
state aggiunte da questo autore a posteriori, al fine di aiutare a
migliorarne la comprensione. Quando scriviamo “Nota:” seguito da testo fra
parentesi, questi sono i nostri commenti aggiunti.
Ora: ci sono strutture
elettromagnetiche, tanto per dire, che attualmente vanno oltre i vostri
strumenti (scientifici), unità che sono le portanti fondamentali della
percezione. Esse hanno una “vita” molto breve, nei vostri termini. Le loro
dimensioni variano. Parecchie unità possono combinarsi, per esempio; molte
unità possono combinarsi. Per metterla nel modo più semplice possibile, non
è tanto che si muovono nello spazio, quanto che usano lo spazio per
muoversi. C’è differenza.
[Nota: questo può sembrare
complicato all’inizio, ma una volta che capiamo che quella che Seth chiama
“spazio” è di fatto l’energia eterica, ha un senso. Dal momento che le unità
sono fatte di energia eterica, devono usare energia eterica per viaggiare.
Non sono “particelle” autonome che si muovono attraverso uno spazio vuoto].
In un certo senso, sono
coinvolte qualità termiche, e anche le leggi di attrazione e repulsione. Le
unità caricano l’aria attraverso cui passano, e portano con sé altre unità.
Le unità non sono stazionarie nel modo in cui, diciamo, è stazionaria una
cellula all’interno del corpo. Anche una cellula sola appare stazionaria.
Queste unità non hanno “casa”. Sono costruite in risposta all’intensità
emotiva.
Esse sono la forma assunta
dall’energia emozionale. Seguono regole proprie di attrazione e repulsione.
Come un magnete, capite, attrae con i suoi filamenti, così queste unità
attraggono i loro simili e formano schemi, che poi appaiono a voi come
percezione.
[Nota: Questo si può
facilmente non comprendere. Seth sta dicendo che tutto quello che percepiamo
è un qualche tipo di schema messo in piedi dalle unità di coscienza. Dal
momento che esse formano tutta la materia fisica, questa è effettivamente
un’affermazione molto precisa].
Ora: il feto utilizza queste
unità [Nota: in precedenza nella discussione, Seth parlava del feto].
Altrettanto fa ogni coscienza, compresa quella di una pianta. Le cellule non
sono sensibili alla luce solo perché questo è nell’ordine delle cose, ma
perché è presente un desiderio emotivo di ricevere luce.
[Nota: Questa idea di un
“desiderio emotivo di ricevere luce” concorda con la pionieristica ricerca
citata da Gregg Braden nei suoi vari libri, disponibili alla Laura Lee
Publications. Il lavoro di Garaiev e Poponin intitolato “L’Effetto del DNA
Fantasma” ha scoperto che una molecola di DNA può essere inserita in un
cilindro con della luce che gli passa attraverso, e il DNA attrarrà
effettivamente la luce imponendole un moto a spirale intorno ad esso!
Inoltre, quando il DNA viene rimosso, la luce continua a muoversi a spirale
come se il DNA fosse ancora lì. (Avremo molto altro da dire a riguardo nel
Volume III, in quanto questo si relaziona con l’evoluzione e con il modo in
cui l’onda di torsione forma la molecola di DNA). Questa è ovviamente una
scoperta molto strana, ma possiamo vedere come Seth ci aiuti a comprenderla;
il DNA ha un “desiderio emotivo di ricevere luce”, dato che attrae
naturalmente la luce al suo interno. Questo potrebbe non sembrare possibile
fino a quando non comprendiamo che tutta la vita e la materia possiedono un
qualche grado di coscienza, dato che è formata da “energia intelligente”].
Il desiderio appare in
quest’altro livello nella forma di queste unità elettromagnetiche, che poi
causano una sensibilità alla luce. Queste unità sono libere da costrizioni.
Possono essere usate nella normale percezione o in quella che voi chiamate
percezione extrasensoriale. Discuterò della loro natura fondamentale in una
sessione futura, e mi piacerebbe connetterla con il feto, dato che il feto è
altamente coinvolto col meccanismo della percezione.
(“La prossima sessione sarà
bella”).
Non è che non possiate
impiegare strumenti per percepire queste unità. I vostri scienziati stanno
semplicemente ponendo le domande sbagliate, e non pensano in termini di tali
strutture libere.
[Nota: Seth intende che
possiamo davvero progettare strumenti che siano in grado di percepire queste
unità. Avremo molto da dire a proposito nel Volume III, dato che ci sono
molti scienziati Russi che hanno progettato rilevatori di campi di torsione
molto efficaci. Inoltre, questo lavoro è stato replicato, fra gli altri, dal
Ten.Col. Tom Bearden (in pensione) negli Stati Uniti. Anche il lavoro sulla
piramide di Joe Parr, anch’esso trattato nel Volume III, mostra chiaramente
questi campi di torsione. Così, l’ultima ricerca mostra che dal tempo in cui
Seth ci ha fornito queste letture nel 1969, alcuni scienziati stanno
cominciando a porre le “domande giuste”].
SESSIONE 505, LUNEDI 13 OTTOBRE 1969, 9:34pm
Buona sera.
(“Buona sera Seth”).
Ora: Queste unità di cui
abbiamo parlato prima sono fondamentalmente animazioni che crescono dalla
coscienza. Ora sto parlando della coscienza all’interno di che si trova in
ogni particella fisica indipendentemente dalla sua grandezza; di coscienza
molecolare, coscienza cellulare, così come d’insiemi [1]
più grandi di coscienza cui siete solitamente più familiari. A causa del
limitato vocabolario scientifico di Ruburt, questo è un po’ difficile da
spiegare. Anche alcune delle teorie che presenterò a voi in questa
discussione saranno piuttosto estranee per voi.
Queste emanazioni crescono
tanto naturalmente quanto il respiro, e ci sono altri paragoni che si
possono fare, in quanto c’è un entrare, un uscire e una trasformazione
all’interno dell’unità, dato che ciò che entra nei polmoni, per esempio, non
è la stessa cosa che esce nell’esalazione. Potreste paragonare queste unità,
come semplice analogia, all’invisibile respiro della coscienza. Questa
analogia non ci porterà tanto lontano, ma inizialmente sarà sufficiente per
farci un’idea. Il respiro è, ovviamente, anche una pulsazione, e queste
unità operano in una maniera pulsante. Vengono emesse dalle cellule, per
esempio, nelle piante, negli animali, nelle rocce, e così via. Avrebbero un
colore se foste in grado di percepirle fisicamente.
[Nota: Nel Volume III,
mostreremo come il lavoro del dott. Oliver Crane dimostri l’importanza di un
movimento “respiratorio” in questi campi d’energia sferici. Questa, come
vedremo, è diventata una delle rivelazioni più importanti per ottenere una
soluzione completa di questo modello. È veramente sorprendente quanto fosse
accurato Seth, mentre a quel tempo niente di questo materiale era stato
formalmente scoperto scientificamente].
Esse sono elettromagnetiche,
nei vostri termini, che seguono i loro schemi di carica positiva e negativa,
e che seguono anche certe leggi del magnetismo. In questo esempio, simile
attrae decisamente simile. Le emanazioni sono in realtà toni emozionali. Le
varietà dei toni, per tutti gli intenti e propositi, sono infiniti.
[Nota: E ovviamente, tutti i
toni devono cadere da qualche parte in una struttura ad ottava].
Le unità sono appena sotto
il range della materia fisica. Nessuna è identica. Tuttavia, c’è una
struttura per esse. Questa struttura è oltre il range delle qualità
elettromagnetiche per come i vostri scienziati le pensano. La coscienza in
realtà produce queste emanazioni, ed esse sono le basi per ogni tipo di
percezione, sia sensoriale nei termini comuni, sia extrasensoriale.
[Nota: la ricerca russa sui
campi di torsione ha convalidato queste affermazioni di Seth, dato che
questi campi sono effettivamente di natura non-elettromagnetica, poiché
possiedono qualità che sono molto simili alle onde gravitazionali. C’è una
prova estesa che tratteremo in questa serie per mostrare come questi campi
di torsione siano correlati alla coscienza].
Stiamo solo cominciando questa discussione. Più
tardi vedrete che la sto semplificando per voi, ma non la comprendereste se
non cominciassimo in questa maniera. Intendo spiegare la struttura di queste
unità. Ora dateci un momento.
Queste emanazioni possono
anche apparire come suoni, e sarete capaci di tradurle in suoni molto prima
che i vostri scienziati scoprano il loro significato fondamentale.
[Nota: Ora possiamo vedere
che Seth ha trattato tutte e tre le basi in cui sono implicate le armoniche:
luce, suono e geometria sono tutti fattori in queste vibrazioni. Alla
conferenza della US Psychotronics Association nel Luglio 2002, quest’autore
ha visto macchine che creavano campi di torsione utilizzando il suono;
quindi quello che Seth sta dicendo qui è effettivamente possibile. In
particolare una grande macchina sonora a frequenze ultra-basse aveva un
effetto tanto potente che l’autore si è sentito come se il terreno stesse
cedendo sotto di lui quando stava in piedi in un determinato punto, che lo
allineava con le emanazioni del campo torsionale che provenivano dalla
macchina. Egli ha scoperto questo quasi per caso, e il punto dove essa
funzionava era distante 10 metri dalla macchina].
Una delle ragioni per cui
non sono state scoperte è precisamente perché esse sono camuffate così
furbamente all’interno di tutte le strutture. Essendo appena oltre il
“range” della materia, avendo una struttura ma di tipo non fisico, ed
essendo di natura pulsante, esse possono espandersi e contrarsi. Possono
avviluppare completamente una cellula, o ritirarsi all’interno del nucleo.
In altre parole, combinano le qualità di un’unità e le qualità di un campo.
[Nota: Questo è un punto
molto astuto che concorda perfettamente col modello, così come con l’idea
dei “cristalli fluidi”].
C’è un’altra ragione per cui
esse rimangono un segreto per gli scienziati occidentali. L’intensità
governa non solo la loro attività e dimensione, ma anche la relativa forza
della loro natura magnetica. Esse attireranno altre unità simili verso di
loro, per esempio, in base all’intensità del tono emozionale della
particolare coscienza ad ogni dato “punto”.
[Nota: Così, Seth ci sta
dicendo che l’ampiezza dell’onda sferica è in verità una funzione
dell’intensità emozionale che è entrata nella sua creazione].
Ovviamente, queste unità poi
cambiano continuamente. Se dobbiamo parlare in termini di grandezza, esse
possono cambiare continuamente di grandezza mentre si espandono e si
contraggono. Teoricamente non c’è limite, capite, al loro ritmo di
contrazione o espansione.
[Nota: Possiamo vedere che
le forme possono essere facilmente espanse in una grandezza che ingolferebbe
una piramide, basandoci su queste informazioni. La forma essenziale di base
è una sfera, e un pianeta, il sole, e la galassia possono fornire una base
per questa pulsazione, così come possono fare i microcluster, le molecole e
gli atomi].
Essi sono anche assorbenti.
Hanno anche qualità termiche, e queste sono il solo suggerimento che i
vostri scienziati hanno ricevuto su di esse fino ad ora.
[Nota: Qui dovremmo
ricordare che il calore è semplicemente un riflesso di quanto veloce vibrino
le molecole in un dato oggetto. Ancora una volta, Seth ha qui grandi
argomenti, dato che vedremo nel volume III che queste formazioni sono state
osservate visivamente negli spettri dell’infrarosso e delle microonde. In
particolare, lo spettro dell’infrarosso è una misurazione diretta di quanto
calore (vibrazione) c’è in una data area].
Le loro caratteristiche le
spingono ad un costante interscambio. Gruppi di esse (Jane ha gesticolato,
la sua esposizione era piuttosto enfatizzata ed animata) saranno spinte
insieme, letteralmente sigillate, solo per scivolare via e disperdersi
ancora una volta. Esse formano – a causa della loro natura – quella che
viene comunemente conosciuta come aria, e usano questa per muovercisi
attraverso. L’aria, in altre parole, si può dire che sia formata da
animazioni di queste unità.
[Nota: Proprio qui possiamo
chiaramente avere un suggerimento dell’importanza della meditazione; il
nostro respiro può essere la più stretta connessione che possediamo per
introdurre nei nostri corpi maggiori quantità di questa energia spirituale.
Sembra che quello cui Seth voglia arrivare qui è che gli invisibili stress
geometrici dell’etere hanno un impatto diretto su come le molecole d’aria si
scontrino. Questo infine porta alla discussione a proposito del meteo, che
sarà trattata in questo e altri volumi quando parleremo della Griglia
Globale].
Cercherò di chiarire questo
più avanti, ma l’aria è il risultato dell’esistenza di queste unità, formate
dalle interrelazioni delle unità nelle loro posizioni e relative distanze le
une dalle altre, e per quella che voi potreste chiamare la velocità relativa
del loro moto. L’aria è quello che accade quando queste unità sono in moto,
ed è in termini di meteo, per esempio, che i loro effetti elettromagnetici
appaiono più chiaramente agli scienziati.
[Nota: Come vedremo nei
capitoli futuri, la Griglia Globale terrestre di linee d’energia dirige i
venti e le correnti marine in certe direzioni].
Queste unità: discutiamone
in relazione a una roccia. La roccia è composta da atomi e molecole, ognuno
con la propria coscienza. Questo forma una coscienza della roccia nel suo
insieme [2].
Queste unità vengono mandate fuori indiscriminatamente dai vari atomi e
molecole, ma porzioni di esse sono anche dirette dalla generale coscienza
della roccia.
[Nota: Qui possiamo vedere
una relazione precisa con l’affermazione del Ra Material in cui essi
descrivono come abbiano trasformato la roccia calcarea in blocchi
perfettamente levigati per costruire la Piramide. Ra aveva detto che
l’entità che stava facendo la costruzione aveva bisogno di “comunicare con
l’intelligenza "dell’infinita rocciosità" [3]
e ordinarle di posizionare una porzione di sé stessa in una frequenza
superiore di vibrazione; in un modo molto simile a quello che si è visto
fare a certi maestri spirituali avanzati e/o bambini psichici che
materializzavano o smaterializzavano oggetti].
Le unità vengono emesse
dalla roccia, per dare forma alla roccia in base alla natura dei cambiamenti
del suo ambiente: i cambiamenti nell’angolazione del sole e nella
temperatura, per esempio, quando cala la notte; e anche nel caso di una
roccia, esse cambiano quando cambia il cosiddetto tono emozionale della
roccia. Quando le unità cambiano, alterano l’aria intorno a loro, come
risultato della loro personale attività.
Esse emanano costantemente
dalla roccia e ritornano ad essa con un moto così rapido da sembrare
simultaneo. Le unità si incontrano, e in qualche grado si mescolano, con
altre unità fuoriuscite, diciamo, dal fogliame e da altri oggetti. C’è una
costante amalgama e anche attrazione e repulsione.
[Nota: Di nuovo, prestiamo
molta attenzione alle affermazioni di Seth: “da sembrare simultaneo”.
Chiaramente, i nostri strumenti non sarebbero in grado di rallentare questo
moto fino ad una velocità misurabile, così può sembrare di vedere nuvole
ferme anziché il movimento delle “unità”].
Potete prendervi la vostra
pausa, e poi continuiamo.
(10:10. La spiegazione di
Jane era piuttosto enfatizzata ed animata. Il suo stato di trance era
buono).
(Il resto della sessione è
stato dedicato all’interpretazione di Seth di uno dei miei sogni – Robert
Butts)
SESSIONE 506, LUNEDI 27 OTTOBRE 1969, 9.40pm
(Qualche minuto dopo le 9pm
Jane e io ci sedavamo per vedere se Seth sarebbe arrivato. Dicevo a Jane che
non c’era bisogno di avere una sessione, ma lei era abbastanza desiderosa,
se Seth lo avesse deciso. Stava lavorando da ore sul suo libro e aveva
almeno un paio di capitoli da trascrivere).
(Jane, comunque, aveva avuto
due recenti sessioni lunghe e ottime per la sua classe ESP, che hanno
ospitato Seth e Seth II, e che comprendevano del nuovo materiale).
Buona sera.
(“Buona sera, Seth”)
Ora: Ruburt non deve
preoccuparsi di aver perso alcune delle sessioni regolari. Egli ha
esercitato spontaneità, e abbastanza paradossalmente, è sulla spontaneità
che dipende la regolarità delle nostre sessioni. Mi seguite?
(“Si”)
Ora: le unità di cui stavo
parlando non hanno nessuna “vita” specifica, regolare o preordinata. Non
sembreranno seguire molti principi scientifici. Dal momento che esse sono la
forza intuitiva appena oltre il range della materia, su cui la materia si
forma, non seguiranno le leggi della materia, sebbene a volte esse possano
imitare le leggi della materia.
È quasi impossibile rilevare
un’unità individuale, perché nella sua danza di attività essa diventa
costantemente parte di altre unità simili, espandendosi e contraendosi,
pulsando e cambiando di intensità, di forza e cambiando polarità.
Quest’ultima è di estrema importanza.
(Pausa, una delle tante).
Col vocabolario limitato di
Ruburt, questo è piuttosto difficile da spiegare, ma sarebbe come se le
posizioni dei vostri poli nord e sud cambiassero costantemente pur
mantenendo la stessa distanza relativa l’uno dall’altro, e col loro
cambiamento di polarità sconvolgessero la stabilità (pausa) del pianeta;
eccetto che per via della maggiore forza comparativa ai poli delle unità
(gesticola, tenta di disegnare diagrammi nell’aria), dopo ogni cambio viene
raggiunta quasi immediatamente una nuova stabilità. È tutto ben chiaro?
(“Si”)
[Note: Di nuovo, il tempo ha
provato l’efficienza delle parole di Seth. Un toroide sferico possiede la
maggiore quantità di influsso energetico alle regioni polari. Ogni Solido
Platonico ha l’asse centrale di un toroide sferico che gli passa attraverso,
in una forma che è molto ben bilanciata per quella particolare geometria.
Questo punto di bilanciamento cambia da una geometria all’altra, provocando
la necessità per i poli del toroide sferico di spostare la loro posizione.
Questo è il vero meccanismo nascosto, responsabile anche dello spostamento
dei poli magnetici sulla Terra].
Lo spostamento della
polarità avviene ritmicamente con il cambiamento delle intensità emozionali,
o energie emozionali, se preferite.
[Nota: Quest’ultima frase è
estremamente importante per la nostra discussione: è l’intensità emozionale
in una data area che causa questi spostamenti polari. E quell’intensità è
semplicemente una funzione della “densità” o del grado di concentrazione
dell’energia eterica stessa. Similmente, fonti come Ra ci dicono che i poli
terrestri subiranno approssimativamente uno spostamento di 21° nel momento
in cui termina il ciclo, ed è lo stato spirituale/emozionale generale
dell’umanità che determina quanto velocemente e quanto dannosamente avverrà
tale spostamento].
L’“iniziale”energia
emozionale originale che mette in moto ogni data unità, e le dà forma, fa
poi diventare l’unità un campo elettromagnetico altamente caricato con
quelle caratteristiche di polarità variabile appena menzionate. Le polarità
variabili sono causate anche da attrazione e repulsione rispetto ad altre
unità simili che possono essere attaccate o staccate. C’è un ritmo che
soggiace a tutti questi cambi di polarità e cambi d’intensità che avvengono
costantemente. Ma i ritmi hanno a che fare con la natura dell’energia
emozionale stessa, e non con le leggi della natura.
[Nota: Di nuovo, il ritmo è
un altro modo di esprimere la vibrazione. Nel Volume III vedremo come Seth
ci stia dando una descrizione molto generale di quello che avviene nel
modello di fisica quantica di Rod Johnson].
Senza una comprensione di
questi ritmi, l’attività di queste unità apparirebbe fortuita, caotica, e
sembrerebbe non esserci niente a tenere insieme le unità.
[Nota: Ricordate che i
moderni teorici delle “superstringhe” aggiungono altre due dimensioni alle
funzioni di Ramanujan perché hanno bisogno di simmetria. Seth ci mostra qui
che questo non è necessario, perché c’è un intrinseco ritmo di energia
emozionale che tiene insieme le unità].
Effettivamente, esse
sembrano volare in giro a velocità tremende. Il “nucleo” – usando ora
l’analogia di una cellula – se queste unità fossero cellule, cosa che non
sono, allora sarebbe come se il nucleo stesse costantemente cambiando
posizione, volando via in ogni direzione, trascinando con sé il resto della
cellula. Riuscite a seguire l’analogia?
(“Si”)
Le unità ovviamente stanno
dentro la realtà di tutte le cellule. Ora: il punto iniziale è la parte
fondamentale della cellula, come il nucleo è la parte importante della
cellula. Il punto iniziale è l’originaria, unica, individuale e specifica
energia emozionale che dà forma a ogni data unità. Essa diviene la via
d’ingresso nella materia fisica.
[Nota: Il “punto iniziale di
Seth sarebbe la sfera infinitesimamente piccola della prima densità, che noi
definiremmo nei classici termini monodimensionali un “punto”].
È l’iniziale allegato
tridimensionale da cui tutta la materia deve sorgere. Il punto iniziale ne
forma le tre facce. (Gesti; pausa).
[Nota: Basandoci sul
contesto di altri aspetti delle scritture della Roberts, compresa la
copertina del suo libro "Adventures in Consciousness" [4],
è facile capire che Seth si sta riferendo fondamentalmente alla struttura di
un triangolo equilatero, che forma i lati di tutti i Solidi Platonici
eccetto il dodecaedro e il cubo. Ed ora sappiamo che questa è una
spiegazione semplificata, e che gli Indù sono più accurati dicendo che la
sfera si cristallizza in un icosaedro. L’analogia del triangolo lo rende
[sul piano] bidimensionale e così più facile da capire].
C’è una natura esplosiva
quando nasce l’energia emozionale. L’effetto trilaterale, formatosi
istantaneamente, porta a un effetto che è qualcosa di simile ad un attrito,
ma l’effetto provoca (altri gesti) il cambio di posizione dei tre lati, così
che si finisce per avere un effetto triangolare, chiuso, con il punto
iniziale all’interno del triangolo. Ora, voi capite, questa non è una forma
fisica.
(“Si”)
[Nota: Come vedremo in
capitoli futuri, questa formazione appare frequentemente nei “Cerchi nel
Grano”, un altro modo con cui i visitatori stanno cercando di insegnarci
questo sistema di fisica vibrazionale].
Il punto di energia, da qui
in poi, cambia costantemente la forma dell’unità, ma prima deve avvenire la
procedura che ho appena menzionato. L’unità può diventare circolare, per
esempio.
[Nota: Il cerchio sembra
essere stato una delle sole forme che Seth poteva citare usando il
vocabolario attuale di Jane, ma questo non esclude altre possibilità].
Ora queste intensità di
energia emozionale, formando le unità, finiscono per trasformare tutto lo
spazio disponibile in quello che esse sono. Certe intensità e certe
posizioni della polarità in mezzo e fra le unità e i grandi gruppi di unità
comprimono l’energia in forma solida (diventando materia). L’energia
emozionale all’interno delle unità è ovviamente il fattore motivante, e voi
potete capire, quindi, perché l’energia emozionale può effettivamente
rompere un oggetto fisico. Potete prendervi la vostra pausa.
[Nota: All’inizio, in questo
paragrafo Seth descrive come la materia sia semplicemente una forma più
compressa di queste unità di energia che compaiono in “grandi gruppi” che
sono organizzati insieme in “certe intensità e certe posizioni della
polarità in mezzo, e fra, le unità e i grandi gruppi di unità”. Di nuovo,
questa è una descrizione perfetta del modello di fisica quantica di Rod
Johnson. Quindi, Seth suggerisce una comprensione del fenomeno della
telecinesi, o della mente sulla materia. Potrebbe non essere niente più che
l’abilità di controllare le “unità di coscienza” formando un oggetto, poi
mettendole “fuori fase” rispetto alle pulsazioni della gravità al fine di
provocarne una crescita. Questo concorda piuttosto bene con le storie
insegnate dai maestri yogi riguardo i loro poteri Siddhi, così come i casi
di attività di spiritismo ricondotti ad adolescenti inquieti con enormi
stress emozionali che provocano eventi di forza telecinetica.
Effettivamente, in tutti gli esperimenti di telecinesi, l’autore di questo
libro ha scoperto che l’unica cosa che può far muovere un oggetto è la ferma
visualizzazione mentale di esso effettivamente in movimento; tale fermezza
di convinzione è ciò che dà forma all’energia emozionale].
(10:10. Jane è uscita dalla
trance abbastanza velocemente, sebbene ne abbia avuta una buona. A volte la
sua esposizione è piuttosto veloce. Ha detto che poteva sentire Seth
spingerla per farle esporre il materiale il più chiaramente possibile senza
distorsione).
(Ha anche avuto alcune
immagini mentre esponeva il materiale, sebbene non potesse ricordarle nella
pausa. Solitamente, diceva lei, dimentica ogni immagine, o anche se ne abbia
avute o meno, fino a quando non glielo chiedevo specificatamente una volta
terminata una sessione o a una pausa. Talvolta, diceva lei, le stesse
immagini le ritornavano mentre leggeva una particolare sessione; allora le
riconosceva).
(Jane ha colto il punto
menzionando questo riguardo allo scambio di polarità delle unità: “Questo
non riguarda solo lo spostamento del nord e del sud, ma gli opposti ovunque
sul bordo del cerchio [che era usato come analogia], con l’est e l’ovest,
per esempio”).
[Nota: Non dimentichiamoci
che Seth sembra aver usato l’analogia del cerchio anziché quella della sfera
per semplificare].
(Ripresa 10:26)
Ora: l’intensità
dell’energia emozionale originale controlla l’attività, la forza, la
stabilità e la relativa grandezza dell’unità, la velocità della sua
pulsazione, e il suo potere di attrarre e respingere altre unità, così come
la sua abilità di combinarsi con altre unità.
Il comportamento di queste
unità cambia nella maniera seguente. Quando un’unità è nell’atto di
combinarsi con un’altra, allinea i propri componenti in un modo
caratteristico. Quando si sta separando da altre unità, allineerà i propri
componenti in un modo differente. Le polarità cambiano in ogni caso,
all’interno dell’unità. L’unità altererà la polarità al proprio interno,
adattando il disegno della polarità dell’unità a quella verso cui è
attratta; e cambierà la propria polarità diversamente da tale disegno
durante la separazione.
[Nota: Tutto questo è
relativo alle geometrie all’interno delle sfere stesse, e a come esse
interagiscano le une con le altre].
Prendete, per esempio,
cinquemila di tali unità allineate insieme, formate insieme. Esse sarebbero,
ovviamente, invisibili. Ma se poteste vederle, ogni unità individuale
avrebbe i propri poli allineati alla stessa maniera. Sembrerebbero come una
singola unità – diciamo di forma circolare – quindi sembrerebbe un piccolo
globo coi poli allineati come nella vostra terra.
[Nota: Qui è dove Seth esce
dalle “piatte” metafore bidimensionali e introduce l’idea di una sfera –
specificatamente un toroide sferico, dato che si sta concentrando sui poli
della sfera].
Se questa grande unità fosse
poi attratta da un’altra grande unità, circolare, coi poli che vanno da est
a ovest, secondo i vostri termini, allora la prima unità cambierebbe la
propria polarità, e tutte le unità al suo interno farebbero lo stesso. Il
punto di energia sarebbe a metà strada tra i poli, indipendentemente dalla
loro posizione, ed esso (il punto d’energia) forma i poli. Essi ruotano,
pertanto, intorno al punto di energia. Il punto di energia è
fondamentalmente indistruttibile.
La sua intensità, tuttavia,
può variare di parecchi gradi, cosicché potrebbe, relativamente parlando,
essere troppo debole o decadere, non forte abbastanza da formare una base
per la materia, ma tanto da proiettarsi, forse, in un altro sistema dove è
richiesta una minor intensità per la “materializzazione”.
[Nota: Questo è reso
possibile dal fatto che ci sono molte “densità dentro le densità”, come ha
illustrato Ra].
Queste unità possono anche
guadagnare tanta intensità e forza da formare strutture relativamente
permanenti all’interno del vostro sistema a causa della sorprendente energia
dietro di loro. La vostra Stockridge-
(Seth si è fermato; Jane ha
aggrottato le ciglia mentre cercava la parola).
(“Oak Ridge?”)
No. (Gesticola). I resti di
templi.
(“Oh. Baalbek?”)
Questi erano posti per gli
studi riguardanti le stelle. Osservatori.
(“Si?” Pensavo che
probabilmente conoscevo la parola che Seth/Jane stava cercando, ma non ebbi
il tempo di pensarla e di annotarla).
Le unità caricate così con
intensa energia emozionale formavano schemi che mantenevano la loro forza.
Ora queste unità, quando appaiono nel vostro sistema, possono anche avere
una realtà fuori da esso, azionando le unità di energia emozionale
interamente attraverso il mondo della materia. Queste unità, come vi ho
detto, sono indistruttibili. Esse, tuttavia, possono perdere o aumentare di
potenza, recedere a intensità al di sotto della materia, o andare oltre la
materia, apparendo come materiali mentre fanno ciò e proiettandosi
attraverso il vostro sistema.
[Nota: Ci sono esempi di
“unità di coscienza” che appaiono come materia, e questo è ben trattato sia
nel secondo sia nel terzo volume. La maggior parte delle volte, quando
questo avviene, appaiono come brillanti globi di luce].
Avremo a che fare con questa
parte della loro attività separatamente. In tali casi, tuttavia, esse sono
ovviamente in un punto di transizione e in uno stato di divenire. Potete
prendervi una pausa o terminare la sessione, come preferite.
(“Suppongo che sia meglio
finire qui”)
Volevo darvi questo
materiale.
(“È molto interessante”).
È solo un inizio. Avrei
trascurato le analogie se non ne aveste avuto bisogno. Un’affettuosa buona
sera.
(“Buona
sera, Seth”).
(10:45. Dopo aver parlato un
po’, ho dedotto che Seth/Jane stesse cercando la parola per “Stonehenge”,
intendendo gli antichi monoliti di pietra Druidi sistemati in cerchio in
Inghilterra, ecc. Jane poi ha detto che questa era la parola che Seth stava
cercando di farle dire. Non sapeva perché non le venne fuori mentre era in
trance, dato che lei conosce la parola e ciò che essa rappresenta).
[Nota: All’autore sono
accadute cose simili, in cui la forza dietro le parole stava cercando di
esprimere una parola che, per una qualche ragione, non riusciva a trovare
nella mente dell’individuo. In questi casi, la parola deve essere spinta
fuori sillaba per sillaba, e potrebbero esserci delle distorsioni. L’autore,
una volta, è stato in grado di pronunciare frasi in preciso giapponese,
senza quasi nessuna conoscenza della lingua, ma certamente le sillabe nelle
parole erano lievemente incorrette].
SESSIONE 509, LUNEDÌ 24 NOVEMBRE
1969, 9:10pm
(Oggi Jane stava leggendo "Experimental
Psychology" [5]
di C.G. Jung, prima edizione Americana, pubblicato dagli eredi di Jung nel
1968. Non avevamo chiesto a Seth di commentarlo).
Buona
sera.
(“Buona
sera Seth”).
[Nota: Qui Seth entra in una
discussione a proposito delle definizioni di Jung dei differenti livelli di
coscienza, comparati ai propri livelli di coscienza. Jung non ascriveva al
subconscio il grado di significato che Seth gli dà qui. Ritagliamo il
seguente paragrafo per preservare il filo del discorso, in quanto riassume
l’argomentazione di Seth e prosegue nella nostra discussione:]
L’ego conscio emerge,
effettivamente, dall’“inconscio”, ma l’inconscio, essendo il creatore
dell’ego, è necessariamente molto più conscio del suo prodotto. L’ego è
semplicemente non conscio abbastanza da essere in grado di contenere la
vasta conoscenza che appartiene al sé conscio interiore da cui proviene.
[Nota: Così, ci si spiega da
dove provenissero le informazioni di Ramanujan. Apparentemente, il suo ego
era conscio abbastanza da contenere una parte di essa, ed in tre anni di
ricerca accademica full-immersion in Europa, è morto].
È questo sé interiore, fuori
dalla conoscenza massiccia e dal raggio illimitato della sua coscienza, che
forma il mondo fisico e fornisce gli stimoli per mantenere costantemente
l’ego esterno al lavoro della consapevolezza. È questo sé interiore, qui
chiamato ego interiore, che organizza, inizia, progetta e controlla le unità
EE (energia elettromagnetica) di cui stavamo parlando, trasformando
l’energia in oggetti, in materia.
L’energia di questo sé
interiore viene usata da esso per formarsi da sé stesso – dall’esperienza
interiore – una controparte materiale in cui l’ego esteriore può recitare il
suo ruolo. L’ego esteriore quindi recita una parte scritta dal sé interiore.
Questo non è per dire che l’ego esteriore sia un pupazzo. È per dire che
l’ego esteriore è molto meno conscio dell’ego interiore, che la sua
percezione è minore, che è molto meno stabile sebbene faccia grande sfoggio
di stabilità, che esso nasce dal sé interiore ed è pertanto meno
consapevole, non di più.
L’ego esteriore viene
imboccato, gli vengono dati solamente quei sentimenti e quelle emozioni,
solo quei dati che può gestire. Questi dati gli vengono presentati in una
maniera altamente specializzata, solitamente in termini di informazioni
ricavate dai sensi fisici.
Il sé interiore o ego non è
solamente conscio, ma è conscio di se stesso, sia come individualità
separata dagli altri sia come individualità in quanto parte di tutta l’altra
coscienza. Dal vostro punto di vista, esso è continuamente
consapevole, sia di questa separazione sia di questa unione. L’ego esteriore
non è continuamente consapevole di niente. Esso si dimentica frequentemente
di se stesso. Quando viene catturato in una forte emozione sembra che perda
se stesso; c’è unità, quindi, ma nessun senso di separazione. Quando
mantiene molto vigorosamente il proprio senso di individualità, non è più
consapevole dell’unità.
L’ego interiore è sempre
consapevole di entrambi gli aspetti ed è organizzato riguardo al suo aspetto
primario, la creatività. Traduce costantemente i componenti del suo insieme
[6]
nella realtà: o nella realtà fisica attraverso le unità EE che ho citato
prima, o nelle altre realtà altrettanto valide.
Ora potete prendervi la vostra pausa e
poi continueremo.
(Durante la nostra pausa mi chiedevo
insistentemente se Jung avesse cambiato le proprie idee dalla sua morte
fisica).
(Ripresa 10.05).
Ora: le unità EE (energia
elettromagnetica) sono le forme che assume l’esperienza di base quando è
guidata da questo sé interiore. Queste, poi, formano oggetti fisici, materia
fisica. La materia, in altre parole, è la forma che assume l’esperienza di
base quando si introduce nei sistemi tridimensionali. La materia è la forma
dei vostri sogni. I vostri sogni, pensieri, ed emozioni sono letteralmente
trasformati appositamente in materia fisica da questo sé interiore.
Il sé interiore individuale, poi,
attraverso il costante ed enorme sforzo di grande intensità creativa,
coopera con tutti gli altri sé interiori per formare e mantenere la realtà
fisica che voi conoscete, così quella realtà fisica è una propaggine o un
sottoprodotto del sé interiore altamente conscio.
[Nota: è assai ovvio qui che questo è
“l’universo olografico” in azione, molto prima che emergesse in libri come
l’omonimo libro di Michael Talbot. Noi stiamo veramente vivendo in una
visione collettiva, o un ologramma tridimensionale del pensiero. La ragione
del perché non possiamo camminare attraverso i muri è che non siamo affatto
gli unici a crearli].
Le costruzioni sembrano fatte di roccia o pietra o acciaio. Sembrano
abbastanza stabili ai sensi fisici. In realtà essi sono degli insiemi
altamente caricati di unità EE che oscillano, in costante movimento (“al di
sotto”, possiamo dire, di ogni particella atomica), organizzate e mantenute
dagli sforzi collettivi da parte dei sé interiori. Esse (le costruzioni)
sono emozioni solidificate, stati soggettivi solidificati, materializzazione
fisica data.
[Nota: Qui è anche facile vedere che
più un’area è densamente popolata, maggiore è la quantità di carica
torsionale che ci può essere sugli oggetti fisici che vi sono costruiti.
Questa è una delle ragioni per cui le città possono essere estremamente
dannose per il processo del lavoro psichico. Esse hanno spesso una gran
parte di energia accumulata, che può essere per la maggior parte caotica e
negativa a causa delle durezze e del sovraffollamento affrontato da molte
persone. Queste emozioni caotiche si traducono direttamente in energia che
penetra nelle strutture].
I poteri della coscienza, quindi, sono
chiaramente incompresi. Ogni individuo ha il proprio ruolo da recitare nella
proiezione di queste unità EE nell’attualità fisica. Inoltre, la materia
fisica può legittimamente essere descritta come un’estensione del sé, così
come il corpo fisico è una proiezione del sé interiore.
È ovvio che il corpo cresce in base al
sé interiore, e che gli alberi crescono dal terreno, laddove le costruzioni
non sbocciano di loro iniziativa come i fiori; così il sé interiore ha vari
metodi di creazione e utilizza le unità EE in modi diversi, come vedrete
continuando questa discussione.
Avendo stabilito la realtà fisica come
la dimensione in cui esprimere se stesso, il sé interiore, prima di tutto,
si cura di dare forma e mantenere le basi fisiche su cui deve dipendere
tutto il resto; quelle proprietà della terra che possono essere definite
naturali. Il sé interiore ha una vasta e infinita cisterna da cui trarre
conoscenza ed esperienza. Tutti i tipi di scelte, e la diversità della
materia fisica è un riflesso di questa profonda fonte di diversità.
Con le strutture naturali formate e
mantenute, vengono progettate altre proprietà fisiche secondarie,
costruzioni secondarie. L’esperienza soggettiva più profonda, più
fondamentale e durevole viene tradotta, comunque, in quegli elementi
naturali: l’ampio panorama che sostiene la vita fisica. Continueremo con
questa discussione nella prossima sessione.
Jung ha spaziato su alcuni di questi
concetti poco prima di morire. (Dondolando in avanti, con enfasi
umoristica). Egli ha cambiato un bel po’ di questi concetti da allora. Ora
potete prendervi una pausa o terminare la sessione, come preferite.
(“Faremo una pausa.”)
(10:30pm Jane ha detto che pensava che
il messaggio fosse durato circa 10 minuti invece dei venticinque
effettivamente impiegati. Ripresa alle 10:43.)
Tra poco termineremo la sessione. Sia
sufficiente dire, comunque, che in futuro quello che vi dirò sarà più
comunemente conosciuto. Gli uomini familiarizzano fino a un certo punto con
la loro identità interiore, con le altre forme della loro coscienza.
[Nota: Per fortuna, quel futuro sta già
cominciando adesso, sempre più ogni anno].
Nel corso delle varie epoche, alcuni
hanno riconosciuto il fatto che c’è una certa auto-coscienza e un certo
proposito in alcuni sogni e stati di sonno, ed hanno mantenuto, anche nella
vita da svegli, il senso della continuità di questo sé interiore. Per certa
gente non è più possibile identificarsi completamente con la coscienza
dell’ego. Essi sono troppo ovviamente consapevoli di sé stessi come una
moltitudine. Quando si raggiunge una tale conoscenza, l’ego può accettarla,
perché trova con sua sorpresa che non è meno conscio, ma di più, che i suoi
limiti vengono dissipati.
Ora: non è vero – e lo sottolineo
fortemente – che il cosiddetto materiale inconscio, data una certa libertà,
toglie energia dal sé organizzato egoisticamente in una normale personalità.
Al contrario, l’ego si rinforza e anche piuttosto direttamente. È la paura
che l’“inconscio” sia caotico che fa fare agli psicologi queste
affermazioni. C’è anche qualcosa nella natura di coloro che praticano la
psicologia: un’attrazione, in molti casi, già predisposta ad aver paura
dell’”inconscio” in proporzione diretta alla loro attrazione verso di essa.
L’ego mantiene la propria stabilità, la
propria apparente stabilità, e la propria salute, con il costante nutrimento
conscio ed inconscio che riceve. Troppo nutrimento non lo uccide. Mi
seguite?
(“Si.”)
Solo quando questo nutrimento viene per
qualche motivo interrotto fino ad un livello considerevole, l’ego va
incontro alla fame. Avremo di più da dire riguardo la relazione dell’ego con
l’“inconscio”. In una persona in salute, il sé interiore proietta facilmente
tutte le esperienze nelle unità EE, dove vengono poi tradotte nella realtà.
La materia fisica, pertanto, agisce come un feedback. Ora termineremo la
sessione, a meno che non abbiate delle domande.
(“Penso di no. È stato molto
interessante.”)
I miei saluti di cuore e una dolce
buona sera a entrambi.
Così con questo estratto,
possiamo facilmente iniziare ad afferrare quanto familiari debbano essere i
nostri Sé Superiori con queste unità di coscienza. Seth dice essenzialmente
che ogni sfera, pulsando a suo modo attraverso le varie forme geometriche, è
un’unità EE, e che queste unità EE formano per intero la nostra realtà
fisica. Con queste parole possiamo cominciare ad avere un barlume delle
immense realtà metafisiche che soggiacciono a queste unità. Dal momento che
esse sono formate dalla coscienza, noi, consapevoli o meno, le creiamo
costantemente attraverso i nostri stessi pensieri. Esse possono conservare
determinate cariche energetiche emozionali specifiche, e le energie
emozionali sono spesso radicate nei sistemi archetipici, che discuteremo
brevemente. Il resto di questo capitolo può sembrare fuori tema rispetto
alle discussioni fisiche dirette, ma è pensato in parte per dare un po’ di
respiro ai lettori meno portati ai discorsi tecnici; è anche pensato per
esplorare le ramificazioni più esoteriche della prospettiva che Seth ci ha
dato sulla fisica in questione.
GLI ARCHETIPI E LE DIMENSIONI ARMONICHE
Gli archetipi sono spesso menzionati,
come nella Serie della Legge dell’Uno, ma poche persone li comprendono
realmente, quindi li esploriamo per un momento. Essenzialmente, la teoria
che sta dietro agli archetipi è che tutte le esperienze di vita che ognuno
può avere possono essere raffinate ed organizzate in una serie comune di
eventi. Ogni evento archetipale sarebbe poi una parte necessaria
dell’apprendimento delle nostre lezioni di Crescita spirituale al fine di un
ulteriore avanzamento. Secondo Ra, ci sono certe lezioni che ogni densità ci
insegna, attraverso cui dobbiamo passare al fine di raggiungere il livello
vibratorio necessario per il livello successivo. Ogni livello vibratorio,
quindi, potrebbe essere paragonato ad un archetipo per una specifica lezione
che necessita di essere appresa, per ognuna delle tre parti del nostro
essere: spirituale, mentale e fisica.
Qui entriamo negli arcani maggiori
delle carte dei Tarocchi, che sono basati su quelli che sono conosciuti come
gli “sephiroth” dal sistema mistico Ebraico conosciuto come Cabala. È antica
tradizione tra i mistici che sia il sistema dei Tarocchi sia quello
Cabalistico, ognuno dei quali con 22 archetipi, contengano l’intero spettro
delle esperienze di apprendimento necessarie per l’auto-perfezione, che
sarebbe il ritorno all’Uno, o all’Ottava, una piena riunione con Dio. È poi
affascinante osservare che questi 22 possono essere paragonati a tre scale
di sette, (7 x 3 = 21), col 22° archetipo, il Matto, che sta fuori dagli
altri come carta separata. Questo personaggio peculiare del Matto è
costantemente citato nei libri sui Tarocchi; il Matto, in sé per sé, resta
separato dal resto del mazzo.
Possiamo poi prendere Il Matto come
rappresentante dell’archetipo del punto iniziale per tutti e tre i livelli
dati, dato che l’Uno sarà sempre lo stesso, mai suddiviso. Così, se
applichiamo il Matto, come l’Uno, all’inizio di ogni set di sette, otteniamo
8 x 3, o il 24, il numero mistico di Ramanujan. (Tuttavia, Ra ha detto che
non c’è una precisa relazione uno-a-uno tra gli archetipi e le densità.)
La definizione del Matto è
interessante, in quanto ritrae un uomo che cammina in avanti sul ciglio di
un burrone, con un bastone che ha una piccola sacca al suo estremo,
bilanciata sulla spalla. Egli guarda al cielo e tiene un fiore nell’altra
mano, apparentemente camminando totalmente inconsapevole del burrone che gli
sta davanti, mentre un cane bianco gli abbaia incessantemente, cercando di
avvertirlo del pericolo. La sacca si suppone rappresenti la conoscenza
accumulata della memoria universale, che egli porta con sé. Un estratto dal
libro di Sidney e Bennett sui Tarocchi dice: “Si dice che il Matto “possiede
la follia di Dio, che è più grande della saggezza degli uomini””.
Ma cosa ci sta dicendo esattamente il
Matto? Perché la piena coscienza di Dio ci porterebbe a essere tanto
superficiali nella cura delle nostre stesse vite? Questo è solo il
significato più esteriore dell’archetipo. Il significato più profondo è che
il Matto sa che può fidarsi completamente di Dio, e così non percepisce
alcun ostacolo esistente nella realtà. Il cane rappresenta la nostra natura
più bassa e animale, che abbaia al pericolo al solo pensiero della nostra
cieca fiducia, vedendo in pieno le trappole e i pericoli che stanno davanti.
Ma il Matto, nel suo amore per l’Uno, ha semplicemente una fede completa.
Si potrebbe anche dire, poi, che
chiunque ottenga appieno questa saggezza nel piano materiale, sarebbe tanto
ovviamente fuori luogo da apparire un matto, un imbecille o idiota. Eppure,
di volta in volta, questa fede pertinace si dimostra del calibro più alto.
Ci ricorda la Biblica storia di quando Gesù e i suoi discepoli sono su una
barca in mare, e arriva un’orribile tempesta, che spaventa gli uomini così
tanto che pregano Gesù di svegliarsi ed affrontarla. Gesù, alzandosi dal suo
giaciglio e probabilmente brontolando fra sé e sé, raggiunge il bordo della
barca, alza stancamente le sue braccia e rilascia potenti campi torsionali
che prontamente dissipano la tempesta. Egli poi sgrida aspramente i suoi
apostoli, dicendo loro che non hanno fede.
Infatti, mentre proseguiamo
nell’esplorare la vera natura multidimensionale che sta dietro al Grande
Ciclo che stiamo ora terminando, ed esploriamo come alcuni degli eventi di
“Cambiamento della Terra” che li circondano siano densi di catastrofi e
disastri, è utile essere capaci di aver fede nel fatto che come prodotto
finale di tutto questo arriverà veramente l’aspetto positivo conosciuto come
“Ascensione”. Se non abbiamo la fede, allora non sapremo mai se le nostre
opinioni di “apocalisse” erano giuste fino a quando l’evento non sarà già
passato. Apparentemente, ci sarà più di un’opportunità per Ascendere nel
corso di un periodo relativamente breve di tempo, ma è importante prepararci
per la prima “ondata”, come viene spesso chiamata. Questo è esattamente
quanto ci era stato promesso dalle forze spirituali più alte mai apparse
sulla Terra, e la promessa non sarà incompiuta. A livello fisico, è una
semplice questione di espandere la nostra vibrazione per facilitare il
nostro spostamento in una densità superiore, cosa che già facciamo ogni
notte nei nostri sogni. L’unica differenza questa volta è che ci andremo per
restarci, perché ce la siamo guadagnata, attraverso il nostro diligente
processo di crescita personale.
Tornando alla nostra
discussione, sembra che ogni frequenza nell’ottava sia correlata a certi
archetipi specifici, attraverso i quali si deve passare per adempiere il
nostro curriculum di ritorno verso Dio, o verso l’Uno, come esseri perfetti.
Pertanto, ci sono certe fasi emozionali associate con queste unità cui si
riferiva Seth, che rimangono costanti in tutto l’universo. Questo ci aiuta a
capire come l’energia eterica possa influire sulla personalità, come nella
scienza dell’astrologia. I tre cicli di sette archetipi corrispondono
all’iniziazione della mente, del corpo e dello spirito, enfatizzando il
nostro bisogno di indirizzare tutte e tre le aree in egual misura durante il
nostro processo di crescita personale.
Ogni area del nostro essere
rappresenta una sfida unica e separata per l’integrazione, ma queste sfide
sono anche correlate fra loro. Così, scegliendo una dieta purificata si
inizia il corpo, rendendolo più vitale e sano, e resistendo alle sue voglie
addizionali e basate sulla genetica. Comunque, la dieta addestra anche la
mente, attraverso la disciplina del negare rispettosamente al Sé la
gratificazione che sta continuamente implorando. L’iniziazione dello Spirito
arriva attraverso il fatto di sapere che eseguendo questa disciplina, si sta
agendo per conto della volontà di Dio, e facendo questo, si sta accrescendo
il proprio livello vibratorio. Probabilmente potete dire che questo è un
esempio un po’ semplificato, ma per ora andrà bene.
In modo interessante,
l’autore ha imparato che il semplice fatto di disegnare le carte dei
Tarocchi e avendone una lettura accurata coinvolge spesso una accumulazione
subconscia delle “unità di coscienza” che corrispondono all’energia
emozionale di quel particolare archetipo all’interno della carta. La vostra
mente subconscia, che può esercitare influenza sul corpo, vi può dire quale
carta pescare semplicemente avendone una sensazione mentre passate la mano
su di essa. Ogni carta potrebbe essere paragonata a un piccolo magnete,
programmato con la sua propria carica emozionale, in attesa di essere
rinnovata. L’atto della concentrazione mentre si mischiano le carte rimette
in esse il potere della coscienza, che rinvigorisce le impronte accumulate
degli schemi di energia al loro interno.
Poi, dopo essersi
sintonizzati con le carte in una trance non più che leggera o moderata, il
lettore può istintivamente cogliere la carta che il suo Sé totale sta
cercando, e così il ciclo è completo. Ogni lettura dei Tarocchi ha parecchie
carte, e ci sono invariabilmente certe posizioni che riguardano il futuro.
Così, il Sé Totale, influenzando il sottile atto della distribuzione delle
carte, può dire al lettore quali sono le probabilità future più forti nel
momento presente. Questo ingegnoso sistema sta infatti dietro alla grande
maggioranza degli psichici “auto-dichiarati” che fanno queste letture per la
gente, e nelle mani di una persona sintonizzata che comprende e pratica già
il percorso di crescita personale indicato nelle carte, si può fare un
grandissimo lavoro. L’unico momento in cui è necessario essere in trance è
quando le carte stesse vengono girate, e da quel momento una lucida analisi
produrrà facilmente le risposte.
Una volta qualcuno ha detto
a Wilcock che le carte dei Tarocchi erano malvagie. Egli ha risposto dicendo
che se una persona utilizza la lingua inglese per dire cose malvagie, questo
vuol forse dire che la lingua Inglese è malvagia? Certamente no. Sapendo
quello che sappiamo noi a proposito della struttura delle densità, e che
questo è un cammino di crescita che noi possiamo effettivamente completare
sulla Terra, possiamo facilmente capire che le carte dei Tarocchi sono una
sorta di alfabeto della coscienza collettiva che dona crescita al nostro
universo.
La discussione sulle “unità di
coscienza” dà anche credibilità alle affermazioni degli psicometristi,
quelle persone che possono afferrare un oggetto personale di una persona
sconosciuta e scoprire quali tipi di emozioni stia provando questa persona.
Wilcock stesso l’ha fatto dopo aver letto di questo al liceo, e ha ottenuto
dei risultati molto interessanti. Questa abilità può anche essere utilizzata
per trovare oggetti smarriti, richiamando l’energia che è già accumulata
nell’oggetto per ottenere il suo ritorno. Una volta Wilcock aveva perso il
suo anello del liceo da molti mesi, dopo aver fortemente visualizzato il suo
ritorno, l’anello è stato prontamente trovato sotto l’armadio da sua madre
nel giro di due giorni. Sua madre non aveva idea che egli avesse perso
l’anello o che ne desiderasse il ritorno.
Potrebbe anche essere che egli abbia
magnetizzato l’energia accumulata nell’anello, facendola diventare un faro
di segnalazione che ha poi influenzato il subconscio di sua madre a pulire
in quel determinato punto. Questo è, essenzialmente, il processo di
visualizzazione creativa, o l’idea, originariamente coniata da Seth e di
gran lunga la sua più famosa citazione, ormai diventato un cliché della New
Age ma nondimeno è ancora molto accurata: “Voi create la vostra realtà”.
Tutti gli oggetti essenzialmente non sono altro che forme di pensiero.
In altri lavori, Seth indica
ripetutamente che il corpo, e di fatto tutta la materia, si accende e si
spegne costantemente, o pulsa attraverso le diverse dimensioni. Ogni unità
di coscienza deve avere costantemente un ciclo attraverso tutte le
dimensioni dell’ottava, a una velocità tremenda, anche se rimane
“focalizzata” più fortemente in una densità. Quello che questo prova è che
non esiste veramente qualcosa come una densità separata: in un certo senso,
esse si mescolano tutte le une con le altre continuamente. Quello che è così
affascinante è l’idea che sono le nostre percezioni, i nostri pensieri, che
tengono insieme il livello di realtà su cui noi ci troviamo.
Così, i nostri attuali corpi e menti
creano in ogni istante il nostro mondo, permettendoci di focalizzarci
solamente sulla terza densità. Eppure, se fossimo capaci di alterare la
nostra concentrazione per percepire la quarta densità, allora percepiremmo
solamente quel regno. I nostri corpi fisici esisterebbero ancora in terza
dimensione, dato che quella parte di noi stessi è focalizzata lì e vi
appartiene, per ora. Al fine di entrare pienamente in un regno superiore,
dobbiamo farlo in un corpo che è essenzialmente meno fisico, e più di una
forma diretta di energia di coscienza. Infatti, la cosmologia Indù associa i
sette chakra con i sette diversi corpi energetici, e così in un certo senso
abbiamo sette diversi corpi, di cui potremmo utilizzare quelli superiori
alla terza dimensione per viaggiare in regni superiori.
Questo è essenzialmente quello che
accade quando facciamo un sogno o un’esperienza fuori dal corpo. Lasciamo i
nostri corpi fisici nella terza dimensione a cui appartengono, e utilizziamo
una forma superiore di corpo che è sola coscienza di quei tempi in cui
l’energia geometrica è focalizzata nel regno del cubo, per esempio. Nella
serie di libri di Carlos Castenada sui suoi lavori come studente laureato in
antropologia con un Indio Yaqui del Deserto di Sonora in Messico, chiamato
Don Juan, vediamo emergere lo stesso argomento. Don Juan era uno sciamano,
un uomo che aveva libero accesso alle dimensioni superiori. Il suo metodo
per entrare in quei regni superiori è molto vicino a quello che stiamo
descrivendo qui.
Ciò che Don Luan ha detto che dovete
fare per cogliere queste parole è di fermare nella vostra mente tutto il
pensiero conscio. In principio questo sembra poter essere fatto solamente
dai più grandi guru orientali, dopo anni di pratica e meditazione. Gli
sciamani chiamano questa pratica “Fermare il Mondo”. Don Juan ha spiegato
che noi possediamo diversi “anelli di potere” che utilizziamo per creare il
mondo intorno a noi, e che se possiamo smettere di pensare alla realtà
fisica, non saremo più coscienti al suo interno, e la nostra coscienza
penetrerà i livelli superiori. Questo processo sarebbe fondamentalmente
simile al fermare voi stessi dall’avere qualsiasi pensiero. Più importante
ancora, nel fare questo voi arriverete vicini in modo molto naturale al
cadere addormentati. In verità, la chiave sta proprio nel non addormentarsi
mentre si fa questo.
Al fine di abbreviare questo processo,
Carlos Castenada ha intrapreso una brutale iniziazione utilizzando composti
psichedelici fortissimi scoperti dagli sciamani, come il peyote, i funghi di
psilocibina ed erba. Don Juan usava questi composti per guidare Carlos
attraverso un’iniziazione in questi mondi superiori, con l’idea che alla
fine i composti non sarebbero più stati necessari per l’accesso. Carlos era
particolarmente resistente al suo addestramento e così “ha viaggiato” molte
volte prima di comprendere il messaggio.
L’autore vorrebbe affermare a questo
punto che in "Nature of Personal Reality" [7],
Seth chiarisce molto bene che l’ingestione di LSD può causare all’individuo
danni seri e permanenti. Seth afferma che in un’esperienza di questo genere
l’intera struttura della personalità viene frantumata in molti pezzi, pezzi
che devono poi essere identificati e ricostruiti nuovamente. Così,
nonostante il fatto che l’iniziazione di Castenada abbia avuto un percorso
di questo genere, l’uso di sostanze chimiche di qualsiasi tipo per aprire
“le porte della percezione” è fortemente sconsigliata dall’autore. Con le
droghe si possono effettivamente aprire le porte, ma è pericoloso e dannoso,
e non rappresenta una “crescita personale”. D’altro canto, l’aumento di
frequenza dell’energia eterica che ci circonda è sufficientemente forte da
permettere di accedere a questi stati con facilità in una buona e solida
meditazione. Fare il “lavoro vero” è di gran lunga il metodo preferito, e le
tecniche di “sincronizzazione binaurale” del Monroe Institute rappresentano
un metodo senza droghe di indurre esperienze fuori dal corpo e mistiche
utilizzando le proprietà del suono.
Nel prossimo capitolo getteremo
ulteriore luce sulla nostra discussione su queste “unità di coscienza” e
sulle loro forze, investigando un altro modo in cui queste verità ci sono
state dimostrate, attraverso la metafora delle formazioni dei cerchi nel
grano.
Note:
[2] "Gestalt"
[3] "Infinite rock-ness"
[4] "Avventure nella Coscienza"
[5] "Psicologia Sperimentale" N.d.T.
[6] "Gestalt"
[7] "Natura della Realtà Personale"