Ciao, Linda.
LMH:
Ciao. Sono molto felice di
incontrarti al telefono.
PZ:
Si grazie. Stavo ascoltando mio marito e non volevo che facessi qualche
brutto errore mescolando il Greco, perché non è Greco. Ne ha la
stessa tendenza, ma non è Greco. Non sappiamo cosa sia, e gli scienziati
stanno cercando di decifrarlo.
LMH:
Giusto. Ha qualche
rassomiglianza con il Greco ma non è Greco. E ce ne sono anche alcuni
simili a pittogrammi che possano ricadere nella categoria dei
geroglifici?
PZ: Si,
e simboli anche.
Ci sono diversi segni, più di
tipo Americano, come quelli che hanno trovato in America Centrale.
Piramidi. E un forte profilo di strutture che suggeriscono un tipo
piramidale, un tipo piramidale Americano, non Egiziano.
LMH:
Ok, intendi dei simboli glifi
che sarebbero stati trovati nelle piramidi Mesoamericane?
PZ:
Si.
LMH:
E un esempio è quella croce
fatta di ovali che si intersecano l’un con l’altro?
PZ:
Quello è un esempio. Esatto.
E quel tipo di croce viene chiamata croce Americana. La troviamo a Cuba
in svariate caverne e sull’isola.
Esempio di croce da
una caverna Cubana.
Copyright
Paulina Zelitsky, 2001
PZ:
Sono molto antiche,
pre-Colombiane, probabilmente migliaia di anni prima di Colombo. Sai,
Cuba, dalle nostre informazioni sulle isole, è stata sommersa tre
volte...
LMH:
E nelle caverne sott’acqua
intorno all’isola, la croce Americana vi è stata trovata incisa?
PZ:
Si, e altra simbologia, altri
dipinti di tipo cosmico.
Esempio di curiose
spirali armoniche da una caverna Cubana.
Copyright
Paulina Zelitsky, 2001
PZ:
E questa si può trovare nelle
caverne Cubane intorno all’isola, non solo nel sud, ma anche nel nord. E
quelle caverne sono caverne sottomarine. So di una caverna sulla terra
ferma, e anche quella ha questo tipo di simbologia.
LMH:
E quando gli archeologi hanno studiato le incisioni nelle caverne di
Cuba, sono stati in grado di far corrispondere quei simboli e quei glifi
a qualche altro linguaggio preesistente conosciuto?
PZ: Stanno tentando di
compararlo a quello Centro Americano, ma è caratteristico di per sé.
È molto difficile
dire che la simbologia antica Americana sia identica a questa. Non è
identica. È simile, ma non identica.
Ecco una
successiva intervista tra Linda Moulton Howe e Paul Weinzweig del 24
Settembre 2003 – circa due anni dopo – che entra ulteriormente nel
dettaglio mai visti altrove nella letteratura dei media su questa storia
unica:
http://www.freerepublic.com/focus/f-news/992589/posts
PW:
Abbiamo immagini sonar che mostrano i tipi di strutture architettoniche
con geometria, linee perpendicolari e simmetrie, che non si tendono a
trovare in natura e non si ripetono da nessuna parte nella regione.
Sono estese e grandi e
abbiamo un video, ma è suggestivo perché le pietre che abbiamo
videoregistrato sono molto grandi, molto lisce.
Non appartengono per niente
alla geologia locale, secondo il nostro lavoro di esplorazione del fondo
oceanico e secondo il dott. Iturralde. E le pietre sembrano avere alcuni
aspetti di taglio e caratteristiche di lucidatura.
Paulina ed io sentiamo
davvero di aver trovato qualcosa di notevole. Il nostro intuito, in
aggiunta ai dati che abbiamo, ci dice che c’è una buona possibilità che
ci sia stata una civiltà notevole su un’isola migliaia di anni fa ad
ovest dell’attuale Cuba.
LMH:
E la dimensione di quelle che il dott. Iturralde chiama strutture
megalitiche, avete stime migliori su quali siano la larghezza, lunghezza
e altezza di quelle strutture rettangolari?
PW:
Secondo le nostre stime, le immagini sonar arrivano fino a 150/200 metri
di lunghezza e forse fino a 50/100 metri in larghezza. Quindi sono
strutture molto grandi.
LMH:
Alte quanto, più o meno?
PW:
Beh, è difficile dirlo perché
quello che vediamo noi è solamente sopra il suolo sabbioso del fondo
oceanico. Potrebbe essere fino a 15/20 metri, ma ci possono essere
strutture molto estese sotto la sabbia, la bianca sabbia del fondo
oceanico.
LMH:
Quando Paulina stava
descrivendo uno degli ovali incrociati almeno uno degli investigatori ha
pensato che potesse essere su una di quelle, era su una delle strutture
megalitiche o era su una pietra singola, separata?
PW:
Era su quella che noi chiamiamo con la parola “megalito”, usata per
descrivere sia le strutture sia le pietre individuali che sono parti
delle strutture. Anche le pietre sono molto grandi.
LMH:
Qual’è la loro dimensione?
PW:
Possono essere dai 2 ai 3 metri di altezza.
LMH:
Per quanto in larghezza, più o meno?
PW:
Da 1 a 2 metri. Non abbiamo videoregistrato molte di queste pietre,
quindi abbiamo pochi esempi. Ma sono molto grandi e alcune sembrano
essere raccordate cioé una sopra l’altra in una posizione comoda.
LMH:
E nei raccordi, potrebbe
sembrare un tipo di costruzione simile a quello di Stonehenge, o cosa?
PW: Giusto. Non
altrettanto lunga, ma certametne più quadrata, più arrotondata e più
perpendicolare.
Come dico io, l’intero fondo
oceanico in quella regione è semplicemente sabbia bianca con pochi
affioramenti di calcare annerito.
Per inciso, quando il
calcare è annerito, è per contatto con ossigeno. Quindi, anche questo
suggerisce che l’area una volta fosse sopra il mare.
Queste cose (strutture
megalitiche) sembrano semplicemente di granito, come per miracolo.
Perché non cè granito su Cuba.
Cuba è un calcare simile allo
Yucatan. É per gran parte calcare, l’intera area è calcare.
LMH:
E riguardo quella forma piramidale che c’era nell’immagine di Paulina
che guardava il monitor del computer?
PW:
Quella è una pietra. Una delle pietre.
LMH:
E sembra in forma piramidale?
PW:
Si. Si, ha una forma che non appare spesso in natura. Non è una forma
che ci si aspetta di trovare in natura.
Per chi
fosse scettico sull’immagine della piramide vista nel monitor della
Zelitsky poco fa, abbiamo elaborato una foto di comparazione.
È vero che
la sua piramide non ha la normale inclinazione della Grande Piramide di
Giza. Tuttavia, la sua struttura è totalmente coerente con la cosiddetta
Piramide “Romboidale” di Dashur. Controllate la foto di comparazione e
guardate voi stessi.
Ora,
torniamo all’articolo che abbiamo lasciato per alcune importanti
informazioni addizionali riguardanti la National Geographic:
LMH:
Parlando del robot con cui avevate sperato di poter arrivare laggiù,
forse uno degli avanzati robot spaziali potrebbe andare e trivellare in
alcune di queste strutture e scoprire esattamente cosa sono?
PW:
Stiamo discutendo proprio ora
un progetto con la National Geographic per fare una ricognizione
preliminare utilizzando la nostra tecnologia, ma una ricognizione più
estesa di quella che abbiamo già fatto e poi decidere sulla base di
quelle scoperte se andare avanti o meno.
Se dovessimo andare avanti,
ovviamente, sarebbe con tecnologia più avanzata.
LMH:
Adesso siete più vicini
allottenere aiuto dalla National Geographic con fondi ed
equipaggiamenti?
PW: Loro vorrebbero
mandare giù una loro telecamera, una loro persona,
sulla nostra nave per
confermare quello che abbiamo trovato e per ottenere un po’ di
informazioni in più a supporto di una ipotesi più forte che laggiù ci
sia stata una civiltà.
E poi, ovviamente, vorrebbero
intraprendere il passo successivo che sarebbe uno sforzo finanziario e
logistico più serio.
Dunque è una questione di
tempistiche per cui il loro personale deve essere pronto, noi dobbiamo
essere pronti. Dobbiamo avere tutti i permessi e le approvazioni in
ordine. Il meteo deve essere buono. La stagione deve essere buona. È uno
scenario complesso, sai?
LMH:
Pensate che la primavera o
l’estate del 2004 possano essere un momento opportuno?
PW:
Si, sembra possibile.
Ma in
realtà è accaduto qualcosa nel 2004? Apparentemente si, ma non è stato
un successo quanto speravano. I dati più recenti che siamo stati in
grado di trovare sull’argomento sono stati tradotti dal Diario de
Yucatan sel 10 Luglio 2005:
http://www.s8int.com/water27.html
Nell’Ottobre 2004, Paulina
Zelitsky e il suo ben equipaggiato team ha compiuto una spedizione
nell’area in cui è
stata fatta una scoperta sottomarina, partendo ancora da Port of
Progress, per dimostrare la teoria del collasso dell’isola, ma non hanno
potuto completare la missione a causa di guasti tecnici al sottomarino
che lo hanno reso incapace di raccogliere immagini del fondale marino.
In quel momento l’apparecchio
era in grado di compiere solamente delle immersioni superficiali,
tuttavia gli scienziati sono riusciti a filmare una piramide alta quasi
35 metri e di estrarre pietre con incastonati dei fossili di animali
incapaci di vivere ad una profondità di 700 metri.
La spedizione di quest’anno
non sembra provare l’ipotesi di un’isola affondata.
“Noi pensiamo che questa non
sia più un’ipotesi, è un fatto, supportato da scienziati specializzati
in geologia e archeologia”, dice l’investigatore.
“L’esistenza di trutture
piramidali nelle profondità delle acque Cubane è verificata. Noi
dobbiamo solo mettere insieme i dettagli.”
Nel 2000 dall’equipaggiamento
di Paulina Zelitsky sono state fotografate piramidi e costruzioni, che
dimostrano come tra Cuba e lo Yucatan esista una città sommersa a più di
600 metri di profondità con strutture tagliate in modo molto geometrico,
passaggi, gallerie, ed anche templi con diversi simboli che sono emersi
in un luogo in cui ufficialmente gli esseri umani non sono mai vissuti.
Secondo gli investigatori,
queste strutture sembrano essere resti di strade, piramidi ed edifici.
La maggior parte di questi blocchi hanno dimensioni gigantesche,
raggiungendo i 5 metri di altezza e parecchie tonnellate di peso.
È stato confermato che le
pietre erano tagliate, scavate e levigate affinché si adattassero le une
con le altre per formare così strutture più grandi.
Queste costruzioni,
concordano gli scienziati, sono megalitiche, sono allineate in forma
simmetrica, sono ben organizzate e come se fossero ordinate e
urbanizzate poste su una “spiaggia di sedimenti di cristalli vulcanici
molto fini, come la sabbia. [grassetti aggiunti]
L’articolo
dice anche che la National Geographic stava finanziando il viaggio e si
aspettava di tornare per Ottobre-Novembre 2006. Tuttavia, secondo un
post di Linda Moulton Howe datata 16 Agosto 2005, l’accordo è decaduto:
http://www.megalithic.co.uk/article.php?sid=2146410578
Paulina Zelitsky è rimasta
senza soldi e la National Geographic non ha fatto un contratto di
produzione. Ho
parlato con la National Geograpghic circa 5 mesi fa e hanno confermato
di non aver fatto comunicati riguardo le strutture megalitiche sommerse
per almeno un anno.
Le ultime informazioni che ho
avuto erano che Paulina Zelitsky stava lavorando su navi al largo del
Messico per raccogliere denaro. Stimava di aver bisogno di 5 milioni
di dollari per effettuare trivellazioni e fotografie sottomarine con i
robot. Non so quando accadrà, ma quando sarà, ne parlerò su
Earthfiles e su radio COAST TO COAST [13].
C’è
qualche possibilità che questa possa essere una formazione naturale? Non
quando si hanno delle vere iscrizioni scritte ritrovate sulle pietre.
Quest’ultimo articolo, tradotto dallo spagnolo e basato su un’intervista
del 26 Marzo 2004, rivela che le iscrizioni sono “molto abbondanti” e
“in quasi tutte le parti dei depositi!”
Questo
include anche le ragioni del perché sia stata rilasciata una quantità
tanto deludente di dati:
http://www.s8int.com/water28.html
di Luis Mariano Fernandez
... è stato confermato che le
pietre sono state tagliate, scavate e levigate affinché si adattassero
le une con le altre per formare così strutture più grandi.
Riguardo le strane
iscrizioni, che sono simili a geroglifici Egizi, si sa molto poco
eccetto che sono molto abbondanti e che sono in quasi tutte le parti del
deposito. Vi compaiono anche simboli e disegni il cui significato è
ignoto.
Molti dei grandi network
televisivi stanno attendendo l’opportunità di indagare su questo
materiale senza precedenti. Fortunatamente, Paulina Zelitsky mi ha
concesso un diritto esclusivo, nessun altro mass media ha questo
materiale o ha avuto accesso alle immagini registrate dalla videocamera
sottomarina...
Le strutture, che ricordano
le piramidi egiziane, strade e altri tipi di costruzioni, giacciono a
oltre 600 metri di profondità in un’area di oltre 20 kilometri
quadrati...
Tornando a Iturralde, non
solo mi ha concesso un’intervista ma mi ha portato a casa sua nella zona
est dell’Havana per mostrarmi tutti i dettagli, i dati, le mappe, le
fotografie e i grafici degli scandagli sonar, tutti accumulati in tre
anni di sue indagini su questa sensazionale scoperta.
Quest’investigatore, Manuel
Iturralde, per inciso, ha offerto pochissime interviste ai mass media,
infatti io credo che questa sia stata la prima volta che ha ricevuto un
giornalista Spagnolo o Europeo.
Al termine dell’intervista e
della visita a casa sua, mi ha mostrato le immagini registrate da una
telecamera sottomarina di questa “città sommersa”.
“Nessun mass media o
giornalista le ha, fanne buon uso”, mi ha detto. Sono rimasta di
ghiaccio, perplessa. Non potrò mai ringraziarlo abbastanza.
Queste videoregistrazioni
vengono studiate e analizzate dal Centro di Archeologia e Antropologia
Marina dell’Accademia Cubana delle Scienze.
Il lavoro di questi
scienziati è incentrato sui simboli e le iscrizioni che appaiono su
questi monoliti di pietra.
[Poi intervista Paulina, che
dice quanto segue:]
Stavamo indagando il canale
localizzato tra Cuba e la Penisola dello Yucatan che è un’area molto
interessante con diverse caratteristiche.
Mentre sondavamo il fondale
utilizzando un radar ad eco-scandaglio abbiamo compreso che eravamo
arrivati su una piana di migliaia e migliaia di metri coperti da una
sabbia bianca molto fine, come silice, e che era un po’ noiosa.
Quindi siamo andati avanti
così per tre o quattro giorni setacciando nient’altro che quella
desertica e finissima sabbia bianca. Improvvisamente abbiamo visto
apparire nelle nostre mappe strutture molto simmetriche, come se fossero
di manifattura umana.
Dentro quest’area di sabbia
silicea ci siamo spaventati tantissimo, stranamente, perché pensavamo
inizialmente che forse c’eravamo imbattuti in basi sottomarine degli
Stati Uniti o in qualche altra grande potenza mondiale che potesse
costruire blocchi di strutture in aree totalmente deserte...
Quando abbiamo pubblicato le
notizie di questa scoperta per la prima volta l’Università di Vera Cruz
si era interessata sia al nostro lavoro sia alle immagini che avevamo
registrato di queste strutture sul fondo del mare.
Nello specifico, l’Istituto
di Antropologia di questa Università mi ha invitato negli scavi che
stavano effettuando sugli artefatti e sulle rovine della civiltà Olmeca.
Quando hanno visto quelle
immagini sottomarine hanno trovato similarità e paralleli con le rovine
ritrovate negli scavi che questo Istituto stava portando avanti.
Il suo interesse è balzato
alle stelle perché i nativi Olmechi e altre prime civiltà hanno tutte
una morfologia che evidenziava il loro arrivo da un continente
orientale.
Significa questo: che sono
arrivati dalla direzione di Cuba, e specula sul fatto che la città sia
stata distrutta ed affondata a causa di un grande terremoto.
Lo studio dei loro simboli
e del loro alfabeto ci indica che appartenevano a tre gruppi che sono
sopravvissuti. Uno
di questi gruppi è arrivato sulla costa di Veracruz, quelli che noi
riteniamo essere gli Olmechi.
Altri sono arrivati
nell’America Centrale ed hanno viaggiato verso la costa Pacifica, e
queste famiglie hanno creato la civiltà delle Americhe così come la
conosciamo oggi perché hanno distribuito tutta la loro conoscenza.
Quando questi antropoligi
hanno visto le immagini sottomarine di questa “città” ed hanno visto su
alcuni monoliti di pietra alcuni simboli ed iscrizioni che hanno
identificato con gli Olmechi, sono rimasti molto sorpresi.
(Paulina, è una certezza che
ci siano strutture piramidali laggiù?)
Chiaramente si, e te lo
dimostrerò. Ma ci sono molti tipi e classi di strutture, non solo
piramidi.
C’è anche un enorme
piedistallo con una struttura intorno che potrebbe essere un grande
orologio solare perfetto. [grassetti aggiunti]
L’ECCEZIONALE
SOFFIATA DI UN TESTIMONE
Non è
pazzesco che questa storia non sia stata ancora resa pubblica? Se si
comprende davvero come viene condotto veramente questo gioco, allora
forse non è proprio una sorpresa tanto grande, sebbene comunque
frustrante. Anche Richard C. Hoagland ha intervistato privatamente la
Zelitsky ed ha sentito che hanno trovato anche sculture della sfinge...
e non solo una o due.
Quindi
abbiamo piramidi, sfingi, strutture analoghe a Stonehenge ed iscrizioni
ovunque si guardi. Quasi tutte le fotografie vengono tenute nascoste...
e ci si deve chiedere se la Zelitsky ed i suoi soci non abbiano firmato
un accordo di non divulgazione in cambio dei grandi fondi richiesti
dalle loro precedenti immersioni.
Ecco un
contesto in qualche modo eccezionale che potrebbe gettare ulteriore luce
sulla situazione.
Nell’Ottobre 1962, gli USA annunciarono che il premier russo Khruschev
aveva posizionato installazioni missilistiche su quest’isola comunista
in un raggio che rendeva gli USA un bersaglio facile. Questo ha quasi
portato ad un conflitto nucleare, e si può leggere tutto a riguardo come
la “Crisi Missilistica di Cuba”.
É una
questione pubblica che i sottomarini USA cercarono intensamente i
sottomarini Russi tutt’intorno alla costa Cubana.
La logica
allora dice che un un complesso gigante con piramidi, strade, edifici,
formazioni analoghe a Stonehennge, iscrizioni dall’aspetto antico,
eccetera, che ricoprono un’area di almeno 20 kilometri quadrati, sarebbe
stato scoperto per forza.
È assai
insolito che una scoperta così epica abbia avuto tanta difficoltà ad
ottenere una pubblicità anche minima… a meno che non fosse stata già
scoperta prima che la Zelitsky vi arrivasse, e le informazioni
deliberatamente nascoste.
Dopo che
questo autore è apparso in Coast to Coast nell’Agosto2004, siamo stati
lieti di avere una nuova soffiata. Per mantenere l’anonimato della
persona la chiameremo “Cheryl”.
La
testimonianza di Cheryl fornisce una prospettiva unica, quindi ve la
lasceremo ascoltare dalle sue stesse parole.
L’abbiamo
spinta per avere maggiori informazioni possibili, ed ecco come si è
aperta nel corso di tre diverse email. Le enfasi sono state aggiunte
dopo:
—— Messaggio
Originale——
Sent: Thursday, August 19, 2004 3:12 PM
To: David Wilcock
Subject: Atlantis off Cuba
Stavo giusto leggendo il
capitolo 2 de Il Cambio d’Era sul sito. Mi sono imbattuta nel
resoconto sull’Atlantide che si trova al largo della costa di Cuba e
volevo condividere informazioni con te.
Ero nella Marina e stazionavo
alla Baia di GITMO nel 1980-1981. A quel tempo stavamo rifornendo navi
che erano in missione al largo della costa. Ci fu detto che stavano
mappando Atlantide.
C’erano sommozzatori,
seals [14] eccetera,
tutti coinvolti.
Ci fu detto che la città che
avevano trovato era enorme, con scritte sui muri eccetera.
Ovviamente avevamo chiesto
loro come potevano sapere che era proprio Atlantide e la loro risposte è
stata... “è scritto dappertutto.”
Solo qualche informazione per
te ed il tuo team. Non so se ci sono dei documenti su questo, tuttavia,
considerando che era una missione militare riterrei che ce ne debbano
essere.
—— Messaggio
Originale——
Sent: Thursday, August 19, 2004 11:54 PM
To: David Wilcock
Subject: Re: Atlantis off Cuba
Saluti David,
Prima di tutto lasciami dire
che il tuo sito è affascinante. Grazie per il lavoro che stai facendo!
Ecco quello che posso
ricordare. Il mio servizio era fondamentalmente di rifornimenti.
C’erano molte navi sperimentali che andavano e venivano per cui
preparavamo bancali di rifornimenti.
Solo persone specifiche con
il grado di segretezza appropriato li portavano sulle navi o venivano a
ritirarli. Non ci era permesso avvicinarci a loro.
Non ho mai parlato con
nessuno in modo specifico... era quello che gli uomini che consegnavano
i beni dicevano al resto di noi quando tornavano. (Con disprezzo, lo
so.)
Comunque, a quel tempo
immaginavamo che ne fossero pieni! Quindi non non era veramente qualcosa
che possa tornare utile successivamente.
POSSO dirti quello che mi è
stato detto. Sfortunatamente temo che non ci siano molti dettagli. Era
facile far parlare dei soldati ubriachi durante i barbecue in spiaggia.
Ci dicevano che il governo
aveva iniziato a mappare le aree al largo della costa di Cuba e che
avevano trovato questa città. Che era enorme, con macchine che in
qualche modo funzionavano ancora.
La stavano mappando e
studiando.
Non volevano che nessuno
ne sapesse niente fino a quando non avessero ottenuto tutte le
informazioni che potevano.
Avevano menzionato piramidi
ma non la sfinge. Dicevano che c’erano tutti i tipi di edifici e che le
strade erano pavimentate con pietre.
Come ho detto prima abbiamo
chiesto loro come sapessero che era Atlantide... la loro risposta è
stata “è scritto dappertutto”. Che per me non aveva senso!
Non avevano menzionato croci
o altro. Solo che sembrava che questa città andasse da costa a costa.
Erano preoccupati che Castro potesse tentare di reclamarla.
Ci sono stati altri eventi
che che potresti essere in grado di controllare e verificare, avvenuti
in quello stesso periodo.
Uno era la U.S.S. Pegasus...
una nave sperimentale che era anche una specie di idroplano. Era molto
attiva e da quello che avevamo sentito noi manovrava molto facilmente i
jet.
Un altro era che sulla U.S.S.
Boeing sono esplose le caldaie mentre era ancora al molo. Un altro è
stato durante una esercitazione difensiva, un Sottomarino Russo è emerso
nella baia. Nessuno sapeva che fosse lì fino a quando è emerso.
Ci sono anche altre cosette.
Mi spiace non poter ricordare di più, comunque non ci avevo pensato
granché in quasi 23 anni fino a quando ho letto il tuo sito.
Forse una richiesta per un
“freedom of information act” [15]
aprirà il caso per te. Ora che sei consapevole che il governo ne era a
conoscenza da un bel po’ di tempo.
Mi fa piacere sapere che non
era un mucchio di balle... adesso dovrò fare un po’ di scuse a certe
persone, se solo riuscissi a ricordare i loro nomi. Non ti arrendere...
se io ne so qualcosa, altri ne sapranno molto di più!
Mi spiace non poter aiutare
di più!
—— Messaggio
Originale——
Sent: Thursday, August 20, 2004 1:28 PM
To: David Wilcock
Subject: Re: Atlantis off Cuba
Ciao David,
Wow! Questo è qualcosa su cui
devo riflettere! Nn sono sicura di poter ricordare di più. Io non ero
niente di più di un umile bracciante a quel tempo e non ero davvero
interessato a informazioni classificate.
Ho sentito qualcosa a
riguardo solo perché stavamo caricando i bancali e perché me la spassavo
alle feste e con la gente e con i marinai. Le feste in spiaggia fanno
sciogliere la lingua.
Ecco perché non l’avevo mai
presa seriamente, perché chi crederebbe ad un ubriaco???
Per quanto riguarda quello
che i militari stavano facendo a quel tempo... buona domanda. AVEVAMO
parecchie navi ed equipaggiamenti sperimentali che stavamo testando.
Tuttavia le specifiche, come ho detto, erano classificate.
Mi arrovellerò il cervello
per vedere se riesco a ricordare qualche dettaglio in più su quello che
accadeva che possa essere verificato.
Come ho detto, avevamo navi
che andavano e venivano tutto il tempo. Mi ricordo della U.S.S. Pegasus...
una specie di nave idroplano o aliscafo. In una delle sue corse di
test... durante un esercizio di difesa ha facilmente superato nelle
manovre i nostri jet. Un’altra cosa che io consideravo un pettegolezzo o
un sentito dire... esattamente come la voce su Atlantide.
Sulla U.S.S. Boeing sono
esplose le caldaie nei compartimenti e sui ponti mentre era in porto. Ha
dovuto essere totalmente riequipaggiata prima che potesse riprendere a
navigare.
Il Sottomarino Russo che è
emerso nella baia mentre la base stava compiendo una esercitazione
difensiva è accaduto davvero. Tuttavia non penso che qualcuno volesse
che questa informazione uscisse perché non fa fare una bella figura alle
nostre difese.
Per quanto riguarda la
ragione della sua emersione, mai saputa. Forse non poteva manovrare, a
causa del numero di navi che andavano e venivano nella baia non poteva
uscire. Nessuno sapeva che era lì. È stato uno shock totale e la base ne
è rimasta paralizzata!
Solitamente stavo in
magazzino o allo spaccio quando non partecipavo. Giovane e stupida, ma
ciò nonostante non sono sicura di poter essere di maggiore aiuto.
Come ho detto, è qualcosa su
cui dovrò riflettere molto e a lungo. Per cercare di ricordare qualcosa
con più dettagli o i nomi. É stato molto tempo fa e come ho detto la
maggior parte di quello che sentivo lo consideravo dicerie!
Volevo solamente far sapere a
qualcuno quello di cui avevo sentito molti anni fa.
Chiacchiere riguardo ad
Atlantide ce ne sono state per molti anni, quindi finché non ho letto il
tuo sito non avevo dato molto peso a quello che si diceva a quei tempi.
Era qualcosa che sentivo che
era conosciuta in tutta la base. Chiunque parlava di Atlantide che
era stata trovata fuori dalle coste. Troppi perché informazioni
classificate venissero tenute segrete.
Riguardo alle macchine
funzionanti, la teoria che veniva esposta era che queste macchine
fossero ancora in funzione.
Cosa facessero nessuno lo sa.
Come sapessero che stavano ancora funzionando, non so dirlo. Tuttavia ci
sono persone là fuori che sanno più di me... su questo sono positiva!!!
Anch’io cercherò e troverò
altre informazioni sulla rete. Forse qualcosa possa essere verificato
che ci sia.
Fino ad allora, rifletterò
sulla tua offerta e su quello a cui potrei contribuire. Di una cosa sono
sicura, VOGLIO mantenere l’anonimato. Se queste informazioni sono
classificate non voglio avere problemi col governo. La carriera di mio
figlio potrebbe dipendere da questo.