)*(Stazione Celeste)

 

~ Il Cambio d'Era ~

THE shift of the ages

di David Wilcock

 

 

In questo capitolo, ci tuffiamo nell’innovativo lavoro di Maurice Cotterell. Scopriamo che Cotterell ha dettagliato una serie di nuovi cicli nel Sole, relativi all'attività delle macchie solari.

 

Questi nuovi cicli coincidono perfettamente con le informazioni contenute nelle Letture di Cayce e nel Ra Material, così come con le informazioni del Calendario Maya.


Inoltre, questo ciclo solare è stato scoperto solo di recente, mentre i lavori psichici esistevano molto prima che Cotterell facesse il suo primo grafico.

 

Capitolo Sedici

Maurice Cotterell e il Grande Ciclo delle Macchie Solari

 

Ora abbiamo visto Cayce e Ra proporre un modello molto interessante per un'evoluzione improvvisa e multidimensionale della specie umana.

 

Questo diviene quindi un modello in cui tutto quello che abbiamo precedentemente appreso sulla struttura delle dimensioni diviene molto più personale, molto più reale e con un futuro molto più immediato, tanto che noi vi stiamo fissando i nostri occhi proprio in questo preciso momento.

 

La vera energia della Coscienza stessa, espressa come un mare fluido di Pura Luce, semplicemente non ha una sola velocità di risonanza o vibrazione nelle sue pulsazioni. Ci viene detto da una varietà di fonti di Intelligenza Superiore che la velocità della Luce stessa non è affatto una costante, ma piuttosto è capace di variazioni armoniche.

 

Secondo Ra, quello che misuriamo qui sulla Terra come Luce è "luce distorta" che ha un certo "vero colore" anche se a noi appare bianca e se ogni densità nell'Ottava di dimensioni rappresenta una diversa "densità di vero colore" di vibrazione.

 

E con il lavoro di Bruce Cathie e Carl Munck sulla Velocità della Luce, possiamo capire come sia proprio questo il caso.

 

Si può mostrare la Velocità della Luce come due cose:

 

1.      una precisa armonica di vibrazione sonora con frequenza 144 in un sistema di tempo basato sul 9, utilizzando i minuti di arco come indicatori di distanza, e...

 

2.      ...direttamente correlata alle tangenti comuni condivise dei numeri di frequenza sonora (che sembrano avere un movimento dinamico, strutturato e di tipo ondulatorio) e la radice quadrata di 5, che forma i blocchi di costruzione per i Solidi Platonici e/o il rapporto fondamentale φ.


Inoltre, quando includiamo le nuove informazioni di Hoagland sulle relazioni angolari del tetraedro circoscritto che divengono numeri interi precisamente armonici o non armonici quando inseriti in un cerchio a 666°, possiamo vedere innegabilmente che il suono, la luce e la geometria sono matematicamente interconnessi.

 

Su questo punto non si può discutere quando la prova è tanto facile da vedere, comprese le semplici geometrie Platoniche che emergono visivamente negli esperimenti del dott. Jenny con i liquidi vibranti.

 

Pertanto, possiamo dedurre che la velocità della luce ha proprietà simili a queste altre armoniche, le quali sono tutte piuttosto capaci di variare, espandendosi e contraendosi nella loro frequenza.

 

La velocità della luce è semplicemente un'altra misurazione della frequenza, direttamente correlata con la densità relativa o la forza del campo di energia eterica o del punto zero in ogni data area.

 

Quindi quando abbiamo un punto di stress altamente armonico come i 19.47°, l'intersezione del vertice del tetraedro con la sfera circoscritta, non dovremmo sorprenderci nel vedere che il suo valore "armonico di 666" è 36, uno dei mattoni più fondamentali della scala diatonica musicale "Gematriana".

 

Questo essenzialmente prova che i numeri "diatonici" o “Gematriani” possiedono un movimento interno strutturato e gemoetrico e non sono tutti dei semplici valori numerici statici come potevamo pensare.

 

Quindi ancora una volta, quando comprendiamo in modo appropriato la velocità della luce, tutto cambia. La Luce è semplicemente il movimento più veloce possibile nel mare di "etere", o quella che Ra definisce energia intelligente, ad una certa densità. Il movimento apparente della Luce stessa può aumentare quando aumenta la velocità del movimento o della vibrazione nell'etere.

 

Inoltre, nuove ricerche nella "Teoria della Grande Unificazione" di John Nordberg rivelano che le proprietà del tempo funzionano molto meglio quando vengono ricalcolate come la velocità della luce stessa, invece che col nostro attuale uso del movimento apparente del Sole nel cielo per misurare il tempo. (Avremo molto più da dire nel prossimo volume).

 

Se ricordiamo dal capitolo su Bruce Cathie, il movimento relativo di un secondo del nostro tempo sull'orologio è di 1440 volte più rapido del movimento del Sole nel cielo.

 

Quindi ancora una volta, tutto questo ci porta a credere che il tempo come lo conosciamo noi, sia esso misurato con la Velocità della Luce o col secondo stesso, siano tutte funzioni di semplici vibrazioni in movimento, in questo caso armoniche del numero 144.

 

Quindi, se il tempo è veramente un movimento armonico che può cambiare ad intervalli armonici, allora quando la Velocità della Luce cambia, altrettanto cambia la nostra percezione del tempo, come abbiamo visto nei casi riguardanti certe anomalie nella Griglia.

 

Se ricordiamo, i "vortici vili" di Sanderson sulla griglia icosaedrica della Terra hanno causato distorsioni temporali naturali ed indolori per i passeggeri che vi hanno volato attraverso in determinati momenti, mentre i risultati del Philadelphia Experiment hanno creato distorsioni di tempo che hanno portato a danni fisici per alcuni partecipanti.

 

In entrambi i casi, sembra certamente che il tempo sia in grado di variare, e continuano ad arrivare nuove informazioni che confermano sempre più questa tesi. Il 13 Aprile 2000, il Dott. Steven Greer ha postato sul suo famoso sito CSETI un articolo di W.B.Smith, un ufficiale militare canadese, che ha fornito le stesse informazioni.

 

In questo nuovo articolo, Smith parla del suo lavoro su Project Magnet, l'unico progetto governativo ufficialmente riconosciuto che ha indagato sulla Griglia Globale. È divenuto classificato quando hanno iniziato a determinare davvero la forma e le proprietà anomale della Griglia.

 

Il contributo principale di Smith in campo Ufologico, è stato quello di essere l'autore di un documento inavvertitamente declassificato che affermava che la questione UFO negli USA era "classificata a livello più alto della bomba ad idrogeno".

 

Per quanto riguarda l’articolo, è stato trascritto da un discorso tenuto con discrezione al Vancouver Area UFO Club il 14 Marzo 1961, intitolato "Quello che stiamo facendo ad Ottawa" [1].

 

Nell'articolo, pare che Smith fosse in contatto con "contatti telepatici umani che (il suo gruppo) riteneva sinceri", sebbene questo debba essere intuito dall'estratto postato dal dott. Greer, in quanto molti ricercatori discreditano immediatamente qualsiasi cosa "canalizzata". Smith quindi va avanti dicendo che:

 

“La nostra tecnica per gestire i contatti era quella di porre un certo numero di domande piuttosto generali a tutti i contatti e poi confrontavamo le risposte. Abbiamo scoperto che nella maggioranza dei casi ottenevamo esattamente le stesse risposte da tutti i contatti... Abbiamo semplicemente ristretto le nostre attività... ai contatti i cui risultati siamo stati in grado di verificare”.

 

Fra altre cose, l'articolo dice che i contatti di Smith erano abbastanza accurati da permettergli di ottenere conoscenza sulla propulsione degli UFO e su come creare un dispositivo che potesse misurare i cambiamenti nella forza della frequenza della Griglia Globale. Ma quello che interessa di più a noi per questo capitolo, è quello che ha detto sul tempo e sulla velocità della luce, all'inizio del documento. Abbiamo aggiunto corsivi e sottolineature per enfasi:

 

C’è tantissimo in nostro possesso che non siamo stati ancora in grado di decifrare. Penso che il problema siamo noi, non le informazioni. Molte delle informazioni che abbiamo ottenuto da queste persone, mettono seri dubbi sulla validità di alcuni concetti di base della nostra scienza.


Una cosa che ci hanno detto è che la velocità della luce non è una costante. Di fatto sembravano piuttosto decisi nelle loro affermazioni sul fatto che la luce non viaggia, essa è.

 

Questa è quasi la stessa frase scritta dal dott. Elkins all'inizio del The Ra Material: "(Gli ET ci hanno detto che) la luce non si muove, la luce è".

 

Il dott. Elkins la identifica direttamente con la fisica di Dewey Larson, il quale afferma che il tempo è un moto e che la luce è il moto primario che crea il tempo.

 

E noi abbiamo detto loro che dal nostro punto di vista, [la Luce] pare viaggiare alla ben definita velocità di 186.000 miglia al secondo.

 

Hanno detto che questo è il modo in cui appare a voi perché voi la state osservando da una regione che ha determinate condizioni, determinate influenze, ma hanno detto che se ci si allontanasse da questa regione si scoprirebbe che prevale un gruppo diverso di circostanze.

 

Un’altra cosa che ci hanno detto getta forti dubbi sulle nostre idee sul tempo. Ci hanno detto che il tempo non è affatto quello che pensavamo, ovvero quello che può essere marcato con le lancette dell'orologio.

 

[Hanno detto] che il tempo è, di fatto, una funzione del campo, il risultato dell'esistenza di un universo. Cioè, qualcosa derivato dai concetti primordiali di base che hanno portato questo universo ad esistere, e che differisce quando ci si sposta da una parte all'altra dell’universo.

 

Può anche essere alterato, a volte da mezzi naturali, a volte con mezzi controllati da intelligenza in varie parti dell’universo. Così che in ogni dato intervallo, che incidentalmente è quello che segnano i nostri orologi, i nostri intervalli, non pezzi di tempo, in questi intervalli si può avere ogni sorta di lunghezze del tempo.

 

In altre parole, se uno di voi controlla il proprio orologio con me e trova che sono sincronizzati e io salgo su un disco volante e faccio un viaggetto ben al di fuori di questa Terra e io guardo il mio orologio e diciamo, torno dopo tre ore e confrontiamo nuovamente gli orologi, forse il vostro orologio potrebbe dire che sono stato via per un'ora e il mio dice che sono stato via per tre ore.

 

Entrambi gli orologi sono perfettamente corretti. Voi avete vissuto un'ora nel tempo del viaggio; nello stesso intervallo io ho vissuto tre ore, e sono state tre ore vere, non un’illusione. La teoria della relatività parla di questa dilatazione.

 

Questo però porta ad un paradosso e io penso che chiunque sia del tutto matematicamente incline e si sia preso il disturbo di studiare il paradosso temporale relativistico, probabilmente né è rimasto turbato.

 

Secondo la teoria della relatività, se salgo su un’astronave ed esco dalla Terra, ad una velocità molto vicina a quella della luce e vado fino a, diciamo, Alpha Proxima e poi giro e torno indietro, le persone sulla Terra direbbero che sono stato via per qualcosa come 10 anni.

 

Secondo il mio orologio sono stato via per un anno. Ora questo è, a quanto pare, il risultato della dilatazione del tempo nella teoria della relatività in quanto l'astronave viaggiava, relativamente alla Terra ad una velocità molto vicina alla velocità della luce.

 

Il paradosso si solleva quando si considera che relativamente all'astronave la Terra si stava allontanando esattamente alla stessa velocità, quindi, per le persone sull'astronave che sono relativamente stazionarie, dovrebbero essere passati 10 anni e nel tempo in cui la Terra tornerebbe da loro dovrebbe essere stata via solamente per un anno.

 

Quindi potete capire subito la primissima premessa su cui la teoria della relatività è basata, ovvero che se B è relativo ad A, allora A deve essere relativo a B e questo porta ad un paradosso impossibile.

 

Questo paradosso si risolve completamente se si riconosce la natura variabile del tempo. Quando ci si muove da una parte dell' universo all'altra, si incontra ogni sorta di valore del tempo entro determinati intervalli.

 

Ora io trovo che questa idea del concetto di natura variabile del tempo sia quasi incomprensibile per moltissime persone perché... ogni volta che facciamo qualcosa noi controlliamo l'orologio.

 

Siamo divenuti schiavi dell'orologio al punto che crediamo che gli intervalli segnati dall'orologio siano il tempo stesso. Quindi adesso troviamo molto difficile tornare indietro.

 

La frase più importante in questo intero estratto, che costituisce la tesi di questo intero libro, è che " Quando ci si muove da una parte dell' universo all'altra, si incontra ogni sorta di valore del tempo entro determinati intervalli".

 

Dobbiamo ritenere che questi intervalli siano armonici e che si riferiscano alla concentrazione di densità eterica nello "spazio" circostante, e questa è anche il livello dimensionale di tale area.

 

Secondo Ra, questi cambiamenti sono relativi alla nostra posizione nella galassia e vedremo la matematica che sta dietro a questo concetto nei prossimi capitoli.

 

L’influsso più immediato di questo frequenza in via di trasformazione nella nostra area sarebbero gli effetti visibili nel Sole e nella Terra e nel prossimo capitolo ci concentreremo sul Sole.

 

Quindi quello che vedremo è che il sole attraversa diverse densità di concentrazione energetica, che ha dei salti energetici che influiscono profondamente sulla sua intera struttura e che questi salti energetici sono anche salti dimensionali.

 

Pertanto, se scopriamo il vero ciclo iperdimensionale del Sole, scopriamo anche il calendario di quando esattamente avverranno questi salti dimensionali, in quanto sono una misurazione del nostro progresso attraverso i vari strati di concentrazione.

 

Dunque la domanda diventa questa: Come sappiamo dove ci troviamo in termini di questo movimento attraverso l’energia intelligente “di fondo” nell'Universo?

 

Esiste un modo per misurarlo con precisione e se si, quale sarebbe?

 

Possono le stesse forze iperdimensionali armoniche che hanno letteralmente scolpito la forma dei continenti attuali, esercitare anche una forza a distanza sui pianeti, senza trovarsi nei pianeti come lo è invece la Griglia?

 

Se le "Unità di Coscienza" non sono limitate dalle dimensioni, allora come determiniamo dove ci troviamo in termini di movimento attraverso questi stress energetici?

 

Le informazioni che abbiamo già osservato suggeriscono che i depositari dell’eredità Atlantidea erano ben consapevoli di questo sistema, e che qualcosa di estremamente importante sta per accadere sulla Terra nel nostro prossimo futuro.

 

I disegnatori del Grande Sigillo degli Stati Uniti, e della Sala di Meditazione delle Nazioni Unite, ovviamente possiedono questa conoscenza.

 

E dal momento che questo sembra essere un dono diretto della stessa Atlantide, allora avrebbe senso che gli Atlantidei abbiano fatto tutto quello che potevano per preservare tale conoscenza per noi in molti modi diversi, in quanto nulla potrebbe essere più importante.

HAMLET'S MILL: ANTICHI MITI CODIFICANO IL "GRANDE CICLO"

Nel materiale suggerito da Ra e Cayce, si può determinare la linea temporale di questi salti energetici tramite la naturale oscillazione della Terra conosciuta come precessione, almeno in parte.

 

È un fatto ben conosciuto nei circoli metafisici che il professore di Storia della Scienza del MIT, Giorgio De Santillana, ha collaborato con la professoressa di Storia della Scienza dell’Università di Francoforte, Hertha Von Dechend, per produrre una ricerca epica e a prova di proiettile intitolata Hamlet's Mill.

 

Quest’opera epica mostrava come questi numeri precessionali fossero preservati in tutte le culture antiche, avendo avuto apparentemente origine con Atlantide stessa e con il "mito dell'inondazione" creato dopo che era affondata sotto le onde dell'Oceano Atlantico, suo omonimo.

 

Graham Hancock ha parlato di quest’epica ricerca nel suo libro Le Impronte degli Dei [2] e un estratto dal Capitolo 30 del libro di Hancock chiarisce bene il punto:

 

Per qualche inspiegabile ragione e in qualche sconosciuta data, sembra che certi miti arcaici di tutto il mondo abbiano "co-optato" (nessuna altra parola sarebbe più adeguata) per servire da veicoli per una gran mole di dati tecnici complessi che riguardano la precessione degli equinozi.

 

L'importanza di questa incredibile tesi, come una autorità nello studio delle misurazioni antiche ha sottolineato, è che ha sparato la prima salva di quella che potrebbe dimostrarsi una "rivoluzione Copernicana nelle attuali concezioni dello sviluppo della cultura umana".

 

Hamlet's Mill è stato pubblicato nel 1969, più di un quarto di secolo fa, quindi la rivoluzione veniva da lontano.

 

Durante questo periodo,tuttavia,  il libro non è stato né largamente diffuso al pubblico né ampiamente compreso dagli studiosi del remoto passato. Questo stato di cose non è ancora noto a causa di tutti i relativi problemi o punti deboli del lavoro.

 

Invece, nelle parole di Martin Bernal, professore degli Studi Governativi alla Cornell University, è accaduto perché "pochi archeologi, Egittologi e storici antichi possiedono la combinazione di tempo, sforzo e capacità necessarie per affrontare le argomentazioni molto tecniche di De Santillana".

 

Pertanto, Hamlet's Mill prova in modo esaustivo che le mitologie di tutto il mondo hanno codificato parti molto simili di informazioni riguardanti questo Grande Ciclo sulla Terra.

 

Tra gli aspetti più importanti di queste informazioni c’è un ricordo quasi universale di un diluvio o alluvione catastrofica e di un’inondazione di qualche genere. Ancora più importante, come affermato sopra, De Santillana e la Von Dechend mostrano come nei miti stessi vengano conservate precise informazioni sulla nostra precessione degli equinozi di 25.920 anni.

 

Nell'ultimo capitolo abbiamo discusso della precessione come una oscillazione nell'asse Terrestre. Abbiamo anche detto che il modo migliore per visualizzarla sarebbe come se la stessa Terra avesse un asse gigante che si estende da nord a sud.


Se voleste replicare la precessione, avreste bisogno di "macinare" la Terra lentamente in circolo, andando nella direzione opposta o quella in cui ruota. Dopo aver completato un cerchio, avreste l'equivalente di 25.920 anni Terrestri.


In Hamlet's Mill, De Santillana e la Von Dechend mostrano come quest’idea concettuale sia stata rivelata più e più volte nelle antiche mitologie di tutto il mondo come il concetto di un mulino che macina o di una metafora molto simile.

 

Prima delle meraviglie moderne come le macchine trebbiatrici, quasi ogni cultura sulla Terra aveva la necessità di costruire mulini e simili per macinare il grano e per fare il pane. Quindi, la metafora era facilmente leggibile e familiare per le persone cui veniva proposta.

 

Se questa era la piena estensione della "connessione precessionale" in questi antichi miti, parrebbe ancora piuttosto facile che venisse presa alla leggera.

 

Il fatto chiave, spiegato così bene in Impronte degli Dei di Hancock, è che gli stessi numeri armonici fondamentali della precessione sono codificati anch'essi nei miti.

 

Di questo vengono presentati numerosi esempi. Inoltre, questi miti possiedono invariabilmente il concetto del mulino stesso che si rompe e che provoca una enorme catastrofe, simile alla inversione polare alla fine di ogni ciclo.


Coloro che sono interessati sono invitati a consultare il lavoro del gruppo di Hancock et al. per ulteriori informazioni. Nel caso di Hamlet's Mill, è veramente troppo intricato e involuto anche per i migliori storici accademici del mondo.

COTTERELL SCOPRE IL GRANDE CICLO SOLARE

Tutto quello che ci serve sapere ora è che per qualche ignota ragione, uno specifico gruppo di informazioni riguardanti la precessione degli equinozi è stata accuratamente codificata nelle mitologie di tutto il mondo.

 

Sappiamo anche che sia le letture di Cayce sia quelle di Ra hanno messo direttamente in relazione la precessione con il finora ignoto "ciclo solare", che coincide precisamente con la precessione per numero di anni.

 

Lo scienziato e matematico Maurice Cotterell ha fatto esattamente questo, scoprendo un ciclo a lungo termine nelle eruzioni solari o macchie solari, che coincide con estrema precisione con l'esatto numero di anni della precessione. Questo ciclo è stato scoperto tramite un attento studio scientifico delle informazioni provenienti dal Sole ottenute via satellite.

 

Come vedremo fra poco, Cotterell ha scoperto queste informazioni con mezzi prettamente scientifici, senza miti, metafisica o materiale "canalizzato" psichicamente.

 

Ovviamente, dal momento che ha fatto la scoperta a metà degli anni '80, non poteva essere conosciuta in anticipo da Edgar Cayce o da Carla Rueckert del Ra Material. È altrettanto improbabile che lo studioso Cotterell sia a conoscenza di una di queste connessioni, dato che non vengono mai menzionate nei suoi libri.

 

Per determinare le statistiche di un ciclo solare di una qualsiasi concepibile lunghezza, si deve iniziare con alcune misurazioni specifiche di come le varie forze del Sole interagiscano le une con le altre. Cotterell aveva accesso ai dati satellitari che gli fornivano proprio queste informazioni.

 

Quello che ha fatto è stato di confrontare la velocità di rotazione conosciuta all'equatore del Sole con la velocità di rotazione conosciuta per i poli Solari. Dato che il sole è un corpo gassoso fluido, si muove più rapidamente all'equatore e più lentamente ai poli.

 

È la stessa analogia di quando si rimescola un pentolone di minestra. Dove si mescola al centro si muove più rapidamente, ma intorno ai bordi della pentola si muove molto più lentamente.

 

Espandendo questa informazione fino al Sole, i dati satellitari confermano che ci vogliono 26 giorni Terrestri perché il Sole compia un giro completo all'equatore e 37 giorni Terrestri affinché il Sole compia un giro completo ai poli.

 

Ovviamente, ci devono essere dei punti in cui questi due cicli di rotazione si intersecano e si trovano nello stesso punto. Questa sarebbe la base per determinare ogni ciclo attraverso il quale potrebbero funzionare questi campi magnetici.


Cotterell ha determinato che le due variabili si intersecherebbero ogni 87,4545 giorni. Quindi ha deciso di scattare delle "istantanee" dei dati solari solo quando questi due cicli si intersecano. Ha chiamato questa unità di 87.4545 giorni, un bit.

 

Il passo seguente è stato confrontare le posizioni angolari dei due campi del Sole ad ogni "bit" rispetto al periodo di un anno Terrestre, ovvero 365,2422 giorni.

 

L'anno Terrestre sarebbe l'unico nostro solido periodo di riferimento qui sulla Terra per confrontare e misurare accuratamente l'interazione di queste due variabili.

 

Così, Cotterell ha preso ogni "bit" di queste tre figure e le ha incastonate insieme con un supercomputer a cui aveva accesso nel suo nuovo lavoro al Cranfield Institute of Technology, ora Cranfield University.

 

Mentre i risultati mulinavano, Cotterell ha avuto lo shock della sua vita. Ecco la citazione da Mayan Prophecies [3]:

 

Il computer ha sgobbato parecchio alle sue somme prima di sputar fuori i suoi dati vitali in forma di grafico. Quello che ne è uscito era sensazionale.


In una lunga stampa di picchi e baratri, simile ad un elettrocardiogramma un po’ sballato, si poteva chiaramente vedere un ciclo ritmico. Questo grafico di interazione aveva le impronte di qualunque cosa fosse a regolare le macchie solari, perché quello che si poteva sicuramente tracciare era un ciclo di 11,49 anni che evidenzia periodi di intensa attività.

 

Questo, comunque, non era tutto. Dai grafici venivano chiaramente indicati altri cicli, che si estendono per periodi di tempo più lunghi.

 

Qua includeremo un esempio del primo dei grafici di Cotterell per aiutare a visualizzare quello che ha visto lui e come era rappresentato:

 

Prima di andare avanti, ricordiamo ai lettori che la definizione di macchie solari di Cotterell, condivisa da molti altri scienziati, comporta il vedere le linee magnetiche di forza sul Sole come se fossero veramente "fili" soggetti a intreccio.

Alcuni di questi "fili" andrebbero da Nord a Sud e altri da Est a Ovest.

Così, mentre l'equatore ruota più rapidamente dei poli, così le linee verticali e orizzontali di forza magnetica continuano ad attorcigliarsi e ad annodarsi l’uno con l’altro come in una treccia. Quando la tensione diventa troppo alta, c’è un improvviso cedimento che rilascia l’energia accumulata.

Questo spontaneo rilascio è visibile come macchia solare, che solitamente si mostra in due punti ravvicinati contemporaneamente. Questi due punti corrispondono ai due bordi dell'improvviso arco che si è creato quando la treccia magnetica attorcigliata di energia sbuca fuori dal Sole.

Quindi, ogni 11 anni circa, i campi magnetici intrecciati sul Sole raggiungono la loro massima tensione, producendo il maggior numero di macchie solari visibili sulla superficie.

 

Quindi, analizzando il traffico di questi campi magnetici intersecati, Cotterell è stato in grado di produrre un grafico, basato su unità, o bit, di 87,4545 giorni.

La prima cosa che ha visto è che un periodo di 8 bits, circa 700 giorni, sembrava molto significativo e lo ha chiamato microciclo. Poi, prendendo sei microcicli o 48 bit, è giunto ad un ciclo più lungo di 11,49299 anni, una figura estremamente vicina alla media di 11,1 anni data dalla scienza ufficiale per un ciclo "regolare" di macchie solari.

Quando Cotterell ha osservato più attentamente, ha potuto vedere che l'intero grafico si ripeteva dopo 781 bit di tempo. Questa è stata una delle scoperte fondamentali di Cotterell, arrivando ad un periodo di 68.302 giorni (o 187 anni) che lui ha chiamato “ciclo di macchie solari”.

Questo ammontava a 97 microcicli. (Ricordiamo che ogni microciclo era della durata di 8 bit). Cotterell ha scoperto con sua sorpresa che cinque di questi 97 microcicli sono in realtà più lunghi, perché contengono 9 bit invece di 8. Questo lo ha portato a capire che anche questo intero ciclo stava slittando, e pertanto indicava la presenza di qualcosa di ancora più grande.

Cotterell attribuisce questi lenti slittamenti solari a quello che è noto come “foglio neutrale curvato [4]” del Sole. Questa è un’area conosciuta vicina all'equatore solare dove il Nord e il Sud magnetico si trovano in preciso equilibrio, cancellandosi essenzialmente l’un l’altro e producendo una zona nulla.

Cotterell aveva già avuto accesso alle ultime ricerche su come si credeva dovesse apparire questo foglio. Basandoci sulla complessa interazione dei diversi campi magnetici del Sole, possiamo vedere che esso sembra una sorta di enorme, sferico biscotto della fortuna posizionato sopra il Sole, con le punte rivolte verso il basso.

Nel libro Cotterell dice che:

Pare che il foglio neutrale si sposti di un bit ogni 187 anni e che un particolare bit di slittamento scivoli lungo l'intera sequenza di 97 microcicli per un periodo di 97x187 ovvero 18.139 anni.

 

Quindi, visualizzando lo "slittamento" nel foglio neutrale, si potrebbe dire che ogni 187 anni il biscotto della fortuna si muove di un bit a destra della sua posizione iniziale. Continuiamo:

 

Questo grande periodo di interazione magnetica tra il Sole e la Terra, sembrava essere il più importante di tutti. Era, comunque, suddiviso in modo non uguale in tre periodi di 19 cicli di macchie solari e due di 20, per un totale di 97 in tutto.

 

Sembrava che ogni volta uno di questi periodi giungeva al termine, il campo magnetico del Sole si invertiva. Alla fine Cotterell sembrava essersi imbattuto in quella che egli avrebbe poi visto come una conoscenza probabilmente molto antica.

Questo " importantissimo schema" di 19 o 20 cicli di macchie solari sembrava controllare lo spostamento dei poli magnetici del Sole. La lunghezza cruciale di 20 cicli coinvolta è di esattamente 1.366.040 giorni ovvero 3.740 anni.

 

Come detto prima, l’inversione polare in realtà si alterna tra 20 cicli di macchie solari di 3.740 anni e 19 cicli di 3.553 anni. Questo di fatto produce una concordanza molto migliore con i numeri della precessione, come vedremo fra poco.

 

Dimostreremo molto presto che questo stesso ciclo di 1.366.040 anni esatti era conosciuto e osservato dai Maya. Sembrava che quando i poli del Sole si destabilizzavano e si invertivano, la Terra fosse soggetta ad una seria attività cataclismica. I Maya volevano esserne preparati.

 

Questa connessione Sole-Terra è molto misteriosa e non è in nessun modo una conoscenza scientifica "comune". Suggerisce che una più grande forza energetica sia all’opera sul, o attraverso, l'intero sistema solare.

 

La domanda diventa questa: se questi cicli di macchie solari finiscono per avere un effetto sulla relativa stabilità o meno della Terra, dobbiamo ipotizzare che le forze del Sole abbiano in qualche modo causato queste inondazioni.

 

Basandoci sulla nostra nuova comprensione dell'energia dell’etere e sulle sue concentrazioni armoniche variabili, le macchie solari, o la funzione più grande che le coinvolge, sembrano esercitare un controllo sul campo magnetico della Terra, che poi influenza la posizione della Terra nello spazio. Anche l'energia gravitazionale del Sole è una energia iperdimensionale.

 

Le macchie solari sono solitamente considerate niente più di un disturbo magnetico, ma Cotterell lega le particelle energetiche che emanano dal Sole all'astrologia, credendo che le mutevoli particelle solari abbiano effetto sugli umani.


Infatti, il libro di Cotterell e Gilbert Mayan Prophecies mostra molte sorprendenti coincidenze tra i picchi ed i baratri del ciclo di macchie solari scoperto da Cotterell e altri fenomeni apparentemente slegati.

 

Questi comprendono il grado di radiazione del Carbonio 14 osservato in tre anelli anno dopo anno, le temperature medie annue del clima Europeo, la rigidità degli inverni del nord Europa, l'avanzamento e l'arretramento dei ghiacci alpini e, incredibilmente, la crescita e la caduta delle civiltà.

 

Sembrava che quando i livelli di radiazione del C14 diminuivano, l'attività delle macchie solari aumentasse proporzionalmente, e che durante tali periodi,

 

...sembrava che l'alta attività solare... fosse collegata esattamente con la crescita di potenti e sofisticate civiltà.

 

La bassa attività delle macchie solari sembra collegata con periodiche "Ere Oscure", che sono caratterizzate da un generale declino del livello culturale che è coinciso con la caduta di importanti civiltà.

 

Dunque, da questo possiamo vedere che le teorie di Cotterell suggeriscono che la radiazione solare in qualche modo abbia un effetto sulla coscienza umana. Di fatto, la crescita e lo sviluppo delle civiltà umane nel loro insieme. Nel modello di Cotterell, questo è un effetto fisico causato da particelle tridimensionali di radiazione che influenzano gli umani ed il clima in modi molto simili e misteriosi.

 

Eppure, è ancora poco chiaro come esattamente questi periodi di radiazioni causino l'aumento dell'intelletto dei popoli e come portino a grandi avanzamenti, mentre contemporaneamente influenzano “avanzamenti” climatici sulla Terra.

 

Possiamo già vedere prendere forma il fatto che l'energia del Sole sia di natura iperdimensionale, che introduce una coscienza più elevata. Questo aumento iperdimensionale raggiunge il suo punto massimo nel momento dell'Ascensione, quando entriamo pienamente in un'area di densità eterica superiore e di velocità relativa della luce superiore.
 

Cotterell allo stesso modo spiega l'astrologia personale in questo modello basato sulle radiazioni solari. Questo pare avere profonde implicazioni per l’astrologia del segno del Sole, ovvero l'effetto di base che l'essere nati in un certo segno, o in un certo mese dell'anno, ha sulla personalità.
 

Cotterell mostra che il Sole ha due campi magnetici fondamentali, uno dei quali divide essenzialmente il sole per il lungo, come una torta, in quattro quadranti uguali.
 

Se pensiamo per un minuto a cosa veramente riveli questo fatto, ci mostra che esiste una “armonica” dell’ottaedro nel Sole, con un vertice per ogni polo e quattro equamente distanziati attorno all'equatore (Vedere l’immagine).
 

Secondo i dati dell'astronave interplanetaria IMP1 1963, i punti di stress equatoriali dell'ottaedro che formano questo campo magnetico a quattro lati, provocano nel Sole un "effetto sprinkler [5]" che ci riversa addosso una doccia di particelle con carica diversa ogni mese.
 

Dunque, ogni mese può essere fondamentalmente "positivo" o "negativo", basandoci su quelli che noi ora sappiamo essere flussi ottaedrici di energia. (Cotterell non ha evidenziato la geometria in questo).

 

Cotterell va avanti a mostrare una perfetta correlazione tra i flussi di ioni positivi e l'estroversione, ovvero personalità estroverse, e similmente, fra gli ioni negativi e l'introversione, ovvero personalità più chiuse in sé stesse.

Questa relazione è stata dimostrata dallo studio di Mayo/Eysenck. Jeff Mayo era un astrologo che ha collaborato con il dott. Hans Eysenck, il "padre del test del Quoziente Intellettivo", per dimostrare questo punto interessante ed elusivo.

Ai partecipanti è stata fatta una stima della personalità sulle tendenze introverse/estroverse, e questi dati sono stati poi confrontati con il loro "segno natale". Lo studio ha dimostrato una correlazione straordinariamente alta tra queste due variabili, per un gruppo relativamente enorme di oltre 2.000 soggetti partecipanti.

Cotterell ci avvisa anche dell'effetto che le macchie solari hanno sui nostri sistemi gravitazionali, radio ed elettrici. In Mayan Prophecies, discute di una enorme eruzione solare che ha sputato raggi X osservata il 5 Marzo 1989, e durata per 137 minuti.

Gli scienziati del Gruppo di Osservazione Geologica di Edinburgo credevano che fosse l’evento più grande del suo genere nel 20° secolo, avendo sovraccaricato i sensori che hanno usato per osservarlo. Cotterell indica che subito dopo nel punto della eruzione si sono osservate macchie solari, dimostrando un chiaro legame tra i due eventi solari.

Queste due forze solari non erano mai state messe in relazione in passato e questo evento supporta la teoria di Cotterell che le macchie solari siano correlate a disturbi magnetici e di radiazione. L'"eruzione" sarebbe la rottura visibile della tensione nelle linee magnetiche di forza, seguite dalla macchia solare.

Però il seguito è stato ancor più interessante. Tre giorni dopo, l'8 Marzo, il sole ha iniziato ad emettere un grande flusso di protoni o particelle cariche positivamente.

Cotterell ha indicato che il campo magnetico della Terra si è deviato di 8 gradi in poche ore, rispetto alla normale deviazione di soli 0,2° all’ora.

Questo evento ha portato direttamente all’avvistamento di aurore boreali in aree assai insolite, molto più a sud della norma, massicce ondate di energia che hanno distrutto alcune griglie di distribuzione elettrica in Canada e hanno causato danni diffusi e una totale dispersione delle onde radio, mettendo KO le comunicazioni satellitari.

Ora, al momento attuale, gruppi crescenti di astrofisici stanno prevedendo grossi problemi nei nostri sistemi di comunicazione, intorno all'anno 2000, proprio durante e dopo che questo libro sarà pubblicato.

Il tipico ciclo di macchie solari  di 11 anni raggiunge il suo picco nel 2000, e basandoci sulle attuali osservazioni, possiamo aspettarci come risultato alcuni effetti solari molto seri.

Abbiamo già visto questi effetti avvenire su scala più ampia, compreso lo spegnimento del satellite Galaxy 4 del 1998, che ha provocato il mancato funzionamento dei Teledrin in tutti gli Stati Uniti. L' energia dovrebbe divenire sempre più intensa col passare del tempo.

Quindi, con la nostra breve panoramica su qualcosa che Cotterell spiega con dettagli molto maggiori, iniziamo a vedere all’opera una legge della natura mai scoperta in precedenza.

Prima di tutto, abbiamo chiaramente visto all’opera la geometria ottaedrica nei flussi di ioni positivi e negativi che emergono dal Sole, mostrandoci ancora una volta queste forze all’opera nel Sistema Solare su larga scala.

Il Sole non influenza solo i nostri schemi climatici e la stabilità magnetica e polare Terrestre, ma anche i progressi che facciamo come società.

Con questi più alti gradi di progresso deve venire anche maggiore creatività, intuizione e introspezione, essendo questi tratti molto umani necessari per stimolare massicci cambiamenti sociali. Questi cambiamenti sociali possono essere inseriti nella elusiva categoria della "crescita spirituale".

Ci sarebbe ovviamente una correlazione con i maggiori avanzamenti sociali e avanzamenti personali negli individui. La crescita spirituale è il fondamento della introspezione, dell'ispirazione e della motivazione, il respiro del Divino che si muove sulle placide acque della psiche umana. L'umanità sta passando nella quarta densità.

Quindi ora possiamo dimostrare che l’emissione di energia dal Sole è direttamente collegata con gli avanzamenti spirituali negli umani.

Possiamo anche vedere che questo misterioso ciclo delle macchie solari è legato all'oscillazione precessionale di 25.920 anni della Terra e nessuno sembra averne capito il motivo.

Quello che stiamo ipotizzando qui è che vi sia una buonissima ragione per cui le macchie solari e la precessione coincidano; entrambe rappresentano il ciclo multidimensionale superiore a cui alludevano Cayce e Ra.

Questo ciclo è molto misterioso e nel corso di questo libro continueremo a vedere che il suo scopo è di impostare un calendario per gli avanzamenti spirituali finali: i Salti Dimensionali, la roba di pura alchimia; materia che si trasforma da una fase vibratoria ad un'altra. Questa è la "fisica dell'Ascensione".

Ovviamente, se diamo credito al materiale riguardante Atlantide e civiltà ancora più antiche, sembra che nel passato la vita intelligente umana abbia già attraversato almeno uno di questi "salti".

È molto interessante che molti autori compreso Graham Hancock, che ha scritto Impronte degli Dei, insistano sul fatto che gli antichi conoscessero questo grande ciclo e che abbiano fatto tutto il possibile per preservarne le informazioni al fine di avvisarci. Avvisarci, vi chiederete?

Sicuramente. I contatti di questo autore, insieme ad altre fonti mistiche, indicano che questo ciclo di 25.920 anni è come una specie di respiro; il Sole "inala" per circa 12.500 anni, si ferma, e poi "esala" per 12.500 anni. Si ritiene che ogni singolo respiro del ciclo termini con un "punto di salto".

Infatti, dovremmo avere ben in mente altri fenomeni di "respirazione" nell'universo multidimensionale, ovvero le pulsazioni dell'Unità di Coscienza.

Quando giunge questo punto di salto nel respiro del Sole, i campi di energia magnetica del Sole saltano simultaneamente alla Terra e con essi seguono enormi ed epici cambiamenti; cambiamenti che molti naturalmente interpretano come disastri su scala mondiale se non capiscono quello che ci accade durante questo processo.

Infatti, gli ultimi tre maggiori spostamenti polari conosciuti sono stati approssimativamente 84.000, 50.000 e 12.500 anni fa, come abbiamo visto a pag.139 nel caso dell’Ancestors [6] di Chatelain , di cui parleremo nel prossimo capitolo.

Mentre il primo numero non è esatto, possiamo vedere una stretta correlazione. Questa è una parte necessaria del meccanismo di funzionamento di questa transizione dimensionale a cui si riferivano Ra e Cayce.

In The Ra Material, per esempio, si afferma che la Terra molto probabilmente si sposterà approssimativamente di 20° per assecondare la nuova energia di "quarta densità" che affluirà dal Sole, ma essi dicono anche che questi Cambiamenti Terrestri erano "molto, molto passeggeri".

Anche se gli Atlantidei non ce l’hanno fatta a superare un simile spostamento, non dobbiamo automaticamente trarne la conclusione che sia stata decretata una sentenza di morte anche per noi.

GREGG BRADEN E IL CAMBIO FRA LE ERE

Se è vero che il Sole ci sta guidando attraverso un livello di cambiamenti senza precedenti, dovremmo aspettarci ogni genere di anomalie nel Sole, così come sulla Terra stessa.

Molti dati di questo genere si possono trovare nel lavoro del geologo professionista e ricercatore metafisico Gregg Braden, Risveglio al Punto Zero [7], disponibile anche nelle Laura Lee Publications. Quindi, citiamo alcuni esempi di queste anomalie.

La prima cosa che ha colpito immediatamente questo autore quando ha visto il video di Braden è stata che ha citato prove scientifiche per cui il cuore di ferro della Terra non è fuso; si comporta più come un cristallo.

Cosa ancora più interessante è che questo cuore assume la forma precisa di un dodecaedro!

Finora non siamo riusciti ad ottenere una immagine su internet da accompagnare a queste informazioni, in quanto ovviamente non viene pubblicizzata, troppe persone inizierebbero a fare troppe domande.

Questo, comunque, ci aiuta a capire che il cuore interno della Terra può avere una frequenza di "unità di coscienza" separata rispetto all'esterno, e sono queste forze in realtà ad aver creato una forma precisa invece di abbozzarla semplicemente con l'allineamento dei continenti.

Il fulcro del lavoro di Braden punta al fatto che avvicinandoci sempre più al termine del ciclo, osserviamo che misurazioni fondamentali della Terra che una volta venivano considerate costanti, ora stanno invece cambiando molto rapidamente.

La prima "costante" è la forza di campo relativa della gravità della Terra, misurata in "gauss". Abbiamo impostato una scala teorica da 0 a 10 gauss per misurare la forza del campo magnetico della Terra, dove 0 è il più debole e 10 il più forte.

Possiamo dimostrare attraverso registrazioni fossili e mineralogiche che in certe ere del passato, il campo gravitazionale della Terra era di 10 gauss. 2.000 anni fa era di 4 gauss. Comunque, nella metà del 1998 era di soli 0,4 gauss e continuava a scendere ad una velocità incredibile.

La seconda "costante" da esplorare è la frequenza, o ritmo della vibrazione, nel campo magnetico della Terra. Questo valore si rappresenta in hertz.

Per un lungo periodo di tempo, si è creduto che la vibrazione magnetica che rappresenta il "battito cardiaco" della Terra fosse stabilmente di 7,8Hz. Questo battito cardiaco era abbastanza importante per un funzionamento appropriato dei nostri corpi, da essere incorporato nei viaggi spaziali degli astronauti.

Venivano progettate a bordo piccole macchine che emanassero questa stessa vibrazione magnetica, per evitare ai corpi degli astronauti di subire dei traumi.

Ora sappiamo da Gregg Braden che il battito cardiaco della Terra si è improvvisamente impennato fino a 11,2Hz e in alcuni posti sul pianeta è arrivato fino a 14! All’epoca in cui ha prodotto il video Risveglio al Punto Zero nel 1996, era stato misurato a 8,6Hz. Chiaramente, le cose stanno accelerando ad una velocità incredibile!

Inoltre, è un fatto ben noto che il campo magnetico della Terra sta effettuando dei cambiamenti proprio nella sua polarità. Moltissimi sono ben consapevoli che il Nord Magnetico sia significativamente spostato rispetto al Nord Rotazionale.

Tuttavia, non ci soffermiamo mai a capire quanto questo sia strano ed in qualche modo sconcertante. Inoltre ora sappiamo che questo sta cambiando più rapidamente che mai.

Infatti, proprio negli ultimi anni, il Nord Magnetico si è spostato così rapidamente che si è dovuto ridisegnare completamente le piste di decollo degli aeroporti per poter permettere atterraggi sicuri ai piloti.

Come tutti sanno, il principale strumento di navigazione dei viaggi aerei è la bussola, che misura posizione del Nord Magnetico. Ora che questo sta cambiando, si stanno facendo delle serie e costose correzioni negli aeroporti di tutto il mondo.

Questi fatti da soli suggeriscono che la Terra si stia destabilizzando in modo rapido. Il campo gravitazionale sta perdendo forza molto rapidamente e questo significa che la gravità non è bilanciata.

L'aumento del ritmo delle pulsazioni dal "costante" 7,8Hz ci mostra anche che il campo magnetico della Terra si sta destabilizzando o "oscillando".

Non solo questo, ma gli effetti di El Niño e La Niña ci mostrano che l'interno della Terra si sta misteriosamente scaldando, evidenziandosi negli oceani. Anche questo è stato predetto nella serie della Legge dell'Uno già nel 1981, attraverso la seguente citazione, che è riprodotta anche qui nel Capitolo Due:

 

Questo [movimento planetario verso la quarta densità] avverrà con qualche inconveniente, come abbiamo già detto, per via delle energie delle pensiero-forme della vostra gente che disturbano gli ordinati costrutti degli schemi di energia all’interno delle spirali di energia della vostra Terra che aumentano l’entropia e il calore inutilizzabile.

 

Questo provocherà alla vostra Terra alcune rotture dell’involucro esterno mentre si sta rendendo appropriatamente magnetizzata per la quarta densità. Questo è l’adeguamento planetario [8].

Quindi, secondo fonti come Ra e il lavoro di Gregg Braden, l’attuale posizione che manteniamo nello spazio non ci tratterrà a lungo; la Terra dovrà compiere un adeguamento per raddrizzarsi.

Come abbiamo indicato in precedenza, Charles Hapgood ha chiamato questo processo "Dislocazione della Crosta Terrestre [9]", in cui l'intera parte esteriore della crosta terrestre scivola sopra il cuore interno fuso del pianeta tutto in una volta. Come scritto in Impronte degli Dei, la teoria di Hapgood è stata supportata niente di meno che da Albert Einstein.

Braden spiega che ogni volta che nei precedenti registri storici la forza del campo magnetico è calata e le pulsazioni della gravità aumentate, è avvenuta una inversione dei poli.

Inoltre, come sottolinea il geologo William Hutton nel libro della ARE Press, I Cambiamenti della Terra a Venire: La Prova [10], si è compreso di recente che il cuore interno e dodecaedrico della Terra ruota ad una velocità maggiore rispetto all'esterno.

Questo di per sé suggerisce una interazione di forze nella Terra più complessa di quanto le ascrivessimo in precedenza.

Ciò che è più importante è che questo stesso studio ha rivelato anche che questo più rapido dodecaedro interno si è già significativamente dislocato dall'angolo di rotazione della parte esterna della Terra!

In altre parole, i poli magnetici interni della Terra si sono già spostati e ora si trovano ad un diverso angolo di inclinazione!

Dunque, il cuore interno della Terra potrebbe proprio aver creato un precedente per la futura posizione della parte esterna. Nel muoverci verso questa nuova posizione, il Nord Magnetico continua a slittare sempre più rapidamente in quella direzione, prima che avvenga il grande, roboante adeguamento.

Sia Hutton sia Michael Mandeville indicano che nelle Letture di Cayce si potrebbe trovare che questa “inversione dei poli” terrestri sia avvenuta nel 1936. Ci sono ripetuti riferimenti nelle Letture a qualche grande evento di Cambiamento Terrestre che sarebbe avvenuto nel 1936.

La spaventosa calma di quell’anno non sembra avere alcun senso, basandoci sulla notevole accuratezza di Cayce in tutte le altre aree.

Secondo le letture di Cayce, una volta avvenuto questo spostamento interno era inevitabile che la crosta esterna si muovesse di conseguenza. Di nuovo, Ra dice che questo movimento dovrebbe essere di circa 20°.

Anche la lettura in trance profonda di Wilcock del Gennaio 1999 indica che la Terra dovrà effettivamente compiere questa transizione, e che quando questo avverrà seguiranno terremoti più devastanti:

 

Invero, la massa sferica della gravità diverrà più regolare, come una costante, nei prossimi mesi e anni.

 

Per fare questo, deve rinnovare e ravvivare la connessione con l’influsso di energia solare di quarta densità positiva. Questo avviene indirettamente attraverso la polarità degli abitanti, e più direttamente tramite l'inevitabile riallineamento della griglia globale stessa.

 

Questo aspetto del cambiamento non è necessariamente malleabile, benchè grazie all'armonia degli abitanti possa essere affrontato ad una velocità molto minore, quindi meno disastrosa. [53-29]

 

Ma ripetiamo, non abbiamo a che vedere con questo fenomeno solo sulla Terra; stiamo parlando anche del Ciclo Solare. Anche i dati dal Sole suggeriscono che un epico cambiamento è in corso. Braden sottolinea anche che la sonda Ulysses ha fatto l’incredibile scoperta che i poli magnetici Nord e Sud del Sole non sono più rilevabili come nel 1995!

In più, c'è stato un continuo e incredibile aumento nella quantità di eruzioni solari, di raggi X e tempeste di protoni anno dopo anno. Questi aumenti sono così profondi che spesso hanno finito per andare fuori scala rispetto agli strumenti di misurazione che i nostri scienziati avevano costruito per osservarli.

Il satellite SOHO è stato la nostra principale connessione per osservare questi fenomeni e nel 1998 è andato offline almeno due volte, apparentemente a causa della crescente irregolarità della radiazione Solare. Questi problemi della SOHO e delle tempeste solari sono trattati molto eloquentemente nel sito ORBIT di Kent Steadman, www.cyberspaceorbit.com.

 

I CAMBI DI CICLO E IL CALENDARIO MAYA

 

Entriamo nel Calendario Maya, un misterioso sistema di misurazione che è stato scoperto inciso in un gigantesco disco di pietra in Mesoamerica.

 

Il Calendario Maya era piuttosto inspiegabile per chi lo aveva scoperto, in quanto tracciava un ciclo di 1.872.000 giorni e all'inizio nessuno capiva il perché. Il ciclo era suddiviso in varie unità di lunghezza, ognuna con un nome separato.

 

  • Un anno Terrestre era un kin

  • 20 giorni erano un uinal

  • 18 uinal sommati ci danno 360 giorni, che era chiamto tun

  • Venti tun sommati ci danno 7.200 giorni, chiamato katun

  • Venti katun sommati ci danno 144.000 giorni, chiamato baktun

Quindi, la struttura finale del Calendario Maya era dunque composta di 13 baktun, ognuno composto da 20 katun, che ci portano ad un totale di 1.872.000 giorni ovvero quasi precisamente 5.125 anni.

La qualità armonica e Gematriana di questi numeri dovrebbe essere facilmente e immediatamente visibile.

La "saggezza convenzionale" sul Calendario Maya non ha portato ad alcuna spiegazione soddisfacente del perché queste particolari lunghezze di tempo fossero tanto importanti per i Maya, in particolar modo i 5.125 anni.

Comunque, Cotterell potrebbe essere stato il primo a notare che cinque di questi cicli del Calendario Maya sommati portano agli stessi 25.920 anni della precessione stessa.

Dobbiamo quindi ritenere che i Maya fossero consapevoli della precessione? Se sì, perché l'hanno tracciata così meticolosamente e perché solo un quinto dell'intero periodo?

Se il lettore ricorda, avevamo parlato in questo capitolo del fatto che Maurice Cotterell aveva compiuto una importante scoperta riguardo al numero di anni necessari per l’inversione dei poli del Sole.

Lo ha chiamato "ciclo di inversione delle macchie solari" e gli ha dato il valore esatto di 1.366.040 giorni.

Questo è stato calcolato con precisione tramite grafici e tramite una mappatura dell'intersezione dell'orbita solare all'equatore di 26 giorni, rispetto alla sua orbita ai poli di 37 giorni.

Questa scoperta è stata il risultato della tecnologia satellitare, combinata con il miglior supercomputer disponibile a Cotterell a quel tempo; un prodotto della tecnologia moderna di fine 20° secolo mentre ci avventuriamo verso lo “spazio esterno".

Per quanto incredibile possa sembrare per i non esperti, Cotterell ha poi scoperto la stessa identica misura del ciclo di inversione delle macchie solari in antiche scritture Maya; l'enigmatica figura conosciuta come "super numero" nell’opera Maya chiamata Codice Dresda.

Sorprendentemente, ha dimostrato che quando questo "super numero" veniva messo a confronto con il suo ciclo delle macchie solari, (dopo aver eseguito un certo bilanciamento di cui parleremo), le due misure erano matematicamente identiche! Ora questo dovrebbe certamente sollevare molta attenzione!

Come possono i nostri attuali modelli di storia spiegare qualcosa di questo genere? Come ho detto, era chiaro che i Maya avessero un grande interesse nel tenere d’occhio questo ciclo, in quanto avrebbe portato ad inevitabili cataclismi sulla Terra.

Ovviamente sapevano che i Cicli di Macchie Solari erano in azione, altrimenti non avrebbero potuto essere in possesso di questi esatti numeri scientifici.

Pertanto, la ricerca di Cotterell non è nient’altro che una riscoperta di qualcosa di già conosciuto; qualcosa che persino la nostra migliore strumentazione doveva ancora far giungere alle menti della comunità scientifica ufficiale.

Ricordate che è stata proprio l'ingenuità di Cotterell a portarlo a scoprire questo ciclo, e che questo deve ancora essere riconosciuto "ufficialmente" dagli astrofisici.

Quindi, il tempo calcolato dal Calendario Maya era ovviamente un ciclo ancora più importante dell’inversione polare del Sole; il numero dell’inversione polare del Sole è stato trovato solamente in un codice, mentre la figura del Calendario Maya è stata il risultato finale del loro intero sistema di misurazione calendariale.

Il Calendario Maya combacia esattamente con un quinto del ciclo precessionale; in altre parole, se si moltiplica 5.125 anni per 5, si ottiene 25.625 anni, che è molto vicino a 25.920.

Sorprendentemente, e ovviamente molto significativamente, il "ciclo di inversione delle macchie solari" di Cotterell, che è anche un numero Maya come abbiamo appena detto, combacia precisamente anche con il ciclo precessionale; questa volta è esattamente un settimo dell'intero ciclo.

Questa è una scoperta estremamente significativa su cui nessun altro ricercatore oltre a Wilcock ha richiamato l’attenzione, in quanto si trova sotterrata nell'appendice del libro di Cotterell e Gilbert.

Quindi ripetiamo, cinque Cicli del Calendario Maya e sette Cicli di Inversione delle Macchie Solari portano entrambi ad una stessa identica figura, la precessione degli equinozi. Ed è proprio questa figura di 25.920 anni che sia Cayce sia Ra indicavano come di fondamentale importanza per tutti noi.

Se ricordate, il grafico Solare di Cotterell si ripeteva dopo 781 bit di tempo, che erano 68.302 giorni. Lui ha definito questo periodo di 68.302 giorni ciclo delle macchie solari.

Egli ha anche determinato che unità di 19 o 20 di questi cicli sono direttamente correlati alle inversioni polari del Sole.

Il ciclo medio di inversione polare del sole era lungo 1.366.040 giorni.

Cotterell mostra che i Maya sapevano anche che unità di 260 giorni potevano essere sommate a formare un ciclo allo scopo di fornire "l’operatore differenziale di inversione" [SDO (11)] che permetterebbe a questi cicli di espandersi nelle loro controparti più grandi.

l 260 era un numero molto sacro ai Maya, tanto sacro che gli diedero addirittura un nome: lo tzolkin. Vedremo di più su questo numero nel prossimo capitolo, in quanto era uno dei due principali cicli usati per contare il numero di giorni sulla Terra, permettendo loro di tracciare dieci rotazioni dell'equatore del Sole di 26 giorni l'una.

Una scoperta importante come quella di Cotterell ci aiuta a capire il perchè i Maya erano così interessati a questo; esso trasforma o inverte direttamente cicli di ordine inferiore in cicli di ordine superiore.

Così, i Maya hanno preso due SDO o unità tzolkin di 260 giorni per trasformare il numero di inversione polare del sole nel loro numero di Codice di 1.366.560.

Illustrando nuovamente la connessione tra il ciclo di inversione polare del sole, il ciclo del Calendario Maya e il ciclo precessionale, lasceremo che siano le parole stesse di Cotterell a parlare da sole. Tutto questo è catalogato a pag.300 nell’Appendice 7 di Mayan Prophecies:

 

Sbandierando il numero 1.366.560 i Maya ci introducono alla natura variabile della curvatura neutra e delle inversioni magnetiche solari. Quindi sbandierando il numero 1.872.000 (il ciclo Maya di 5.125 anni) i Maya hanno attirato l’attenzione su: 

  1. La precessione

  2. Il fatto che il momento delle sette collisioni (5 durante 97 inversioni, seguite da 2 durante le successive 39 inversioni) successive all'inizio del ciclo, è in qualche modo significativo, in termini di collisione.

Le collisioni a cui si riferisce Cotterell, sono le volte in cui i Cicli di 1.366.040 giorni di Inversione della Macchie Solari collidono l’un l’altro.

Cotterell poi dimostra come questi numeri si sommano per formare un ciclo precessionale leggermente più corto della figura comune di 25.920 anni, ovvero 25.627 anni. (260 giorni vengono sommati fino al valore di 1.872.000 x 5 come parte naturale del ciclo di inversione).

Quindi ci spostiamo a pag.303, dove Cotterell spiega il perché i Maya sbandierassero questo numero:

Quindi forse l’intera questione del ciclo di 1.872.000 è quella di far arrivare il messaggio dell’inversione dei poli o della Terra che inclina il proprio asse.

Questo è esattamente quello che vediamo nel materiale presentato in Hamlet's Mill e altre fonti, comprese le Letture di Cayce. Il ciclo precessionale stesso sembra connesso a cataclismi periodici sulla Terra.

Fortunatamente, abbiamo altre prove che puntano a questo come qualcosa di più di un semplice caso in cui tutti moriamo e veniamo spazzati via dalla faccia del pianeta; nei materiali profetici abbiamo un chiaro collegamento al concetto di ingresso nella quarta densità.

Inoltre, con i dati di Cotterell, ora abbiamo anche raggiunto quello che cercavamo: una relazione diretta di tutte queste informazioni con i cicli di tempo misurabili e scientifici nel Sole, così come anche con la prova che lega i numeri ad una civiltà antica.

Chiaramente, i Maya hanno fatto molto lavoro su questo ciclo, e pare dalle loro scritture che stessero almeno parzialmente cercando di avvisarci che questo ciclo causa enormi cataclismi periodici.

La conclusione quasi unanime è che la data terminale del Calendario Maya sia il 22 Dicembre 2012. Il Ra Material indica che la Terra per quella data sarà diventata completamente di quarta densità. I Francesi hanno calcolato che la Terra in quella data passerà nell'Era dell’Acquario.

Tuttavia, Cayce ha parlato del 1998 e del 2001 per questo ciclo solare, non del 2012. Infatti, una gran moltitudine di predizioni presunte intuitive sembrano concentrarsi nei pochi anni intorno al 2000, non al 2012.

Di questo se ne parla piuttosto bene nel libro di A.T.Mann Millennium Prophecies [12] e in 1999: l'anno dell'Apocalisse [13] di Charles Berlitz. Questo è ovviamente anche un aspetto descritto della profezia della Bibbia, come indicato in opere come The Late Great Planet Earth [14] di Hal Lindsey.

Di nuovo, il 2012 sembra relativamente vicino, in termini di tempo, a queste previsioni, eppure questa data non veniva quasi mai menzionata in nessuno di essi.

La nozione di Ascensione, basandoci su altre fonti profetiche, non sembra sincronizzata col 2012 ma molto ben sincronizzata con i primi anni del Nuovo Millennio. Quindi, possiamo certamente ipotizzare la possibilità che non dovremo aspettare così tanto come credevamo.

Quello che sappiamo è che il momento approssimativo del passaggio dall'Era dei Pesci a quella dell'Acquario è stato calcolato in Francia intorno al 2011d.C.

Dal momento che le ere dello zodiaco rappresentano il Grande Ciclo di 25.920 anni della precessione, suddiviso in 12 unità di 2.160 anni, avrebbe senso che così come noi passiamo dai Pesci all’Acquario, altrettanto il Calendario Maya punterebbe dritto verso quell’epoca per la trasformazione.

L’opera di John Major Jenkins in Maya Cosmogenesis 2012 [15] ha espanso la nostra conoscenza sul perchè il Calendario Maya possa aver puntato come data al 22 Dicembre 2012. Infatti, questa informazione può essere l’intera chiave per capire il perchè la nostra area locale di "densità energetica" avrà il culmine della sua crescita proprio in quel periodo.

Jenkins ha mostrato chiaramente che nel lento movimento della precessione, la Terra si allinea con il centro della Via Lattea in questo "punto di triangolazione" che è il 2012. Molti dei miti Maya, comprese le loro drammatiche partite a ball-court [16], sembrano aver preso di mira quel momento come il periodo in cui la Terra è pienamente allineata con l'utero della Madre Cosmica, la nostra Galassia.

Ovviamente, questo utero significa rinascita, e questo è esattamente quello che stiamo attraversando noi, basandoci su una esplicita guida fornitaci dalle Letture di Cayce e ancor di più dalla serie della Legge dell'Uno.

Ra chiarisce che tutti questi cicli hanno a che fare con la nostra posizione relativa nella Galassia, e che le la Terra sta sicuramente rinascendo.

Basandoci sulla teoria dell'etere, questa idea di densità energetica in cambiamento relativa al Centro Galattico non è difficile da capire. Nella teoria dell’etere, la gravità stessa non è altro che il flusso di "vento eterico" di energia di fondo che entra per creare un corpo grande come la Terra momento dopo momento.

In questo modello, quando camminiamo sulla Terra siamo come zanzare che viaggiano lungo una finestra attraverso cui l’aria soffia all’interno. È il reale movimento dell'energia intelligente, secondo Ra e molte altre fonti, che crea tale effetto.

Nel prossimo volume avremo molto altro da dire a riguardo. Per ora, il punto più importante per noi è comprendere che il centro della nostra Galassia sarebbe ovviamente la forza maggiore per questo influsso di energia cosmica.

Quindi, è logico ritenere che mentre la Terra si allinea molto precisamente con questa fonte centrale di energia entrante, anche noi veniamo influenzati molto chiaramente dalla sua maggiore concentrazione.

Questo ci dà un solido modello per visualizzare il movimento verso un'area in cui la Velocità della Luce, il Tempo e le vibrazioni spirituali in generale, sono al loro livello più alto, provocando quindi cambiamenti per noi nel nostro Sistema Solare.

Nel prossimo capitolo, inizieremo a scoprire i risvolti più profondi di questa funzione del Ciclo Solare, aspetti che coinvolgono le orbite dei pianeti.

Questa informazione ci mostrerà come le armoniche del “fluido” vibrante di energia intelligente o etere creerà movimenti molto precisi nelle orbite planetarie.

Dato che i pianeti sono una parte fondamentale e interconnessa di questo fluido armonico, e che sono in movimento vibrazionale, vedremo che anche le loro esatte orbite dovrebbero essere una funzione della vibrazione.

Quello che non potevamo aspettarci è quanto incredibilmente precisa si riveli tale funzione.

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Note:

 

[1] Originale: "What are we doing in Ottawa"

[2] Originale: "Fingerprints of the Gods"

[3] Attualmente non disponibile in Italiano. Letteralmente: Le Profezie Maya

[4] Originale: warped neutral sheet

[5] Lett.: effetto irrigatore rotante

[6] Originale: Maurice Chatelain, Our Ancestors Came From Outer Space

[7] Originale: Awakening to Zero Point

[8] La Legge dell'Uno - The Ra Material, Sessione 17

[9] Originale: Coming Earth Changes: The Evidence

[10] Originale: Coming Earth Changes: The Evidence

[11] SDO “Shift Differential Operator”

[12] Non disponibile in italiano. Trad. Le Profezie del Millennio

[13] Originale.: Doomsday 1999 AD

[14] Non disponibile in italiano. Trad.: L’Ultimo Grande Pianeta Terra

[15] non disponibile in italiano. Trad.: Cosmogenesi Maya 2012

[16] Un particolare gioco con la palla

 

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Originale in inglese:

http://www.divinecosmos.com/index.php?option=com_content&task=view&id=72&Itemid=36

 

Tradotto da Mauro Carfi per Stazione Celeste