)*(Stazione
Celeste)
"MATRIX"
E' UNA REALTA'
di David Wilcock
con il
gruppo di ricerca
L/L Research (Ra
Material)
10 aprile 2003
Il prossimo mese, la seconda parte delle serie
“Matrix” avrà luogo nei teatri, facendo tornare la coscienza pubblica all’idea
che ciò che noi riteniamo come reale non dovrebbe essere dato per scontato. I
tempi sono del tutto idonei, così coloro che hanno occhi per vedere e orecchie
per sentire possono avere ben pochi dubbi sulla capacità delle forze politiche
di manipolare l’opinione pubblica fino al punto che essa si mette trionfalmente
a gridare che il bianco è in effetti nero, che la guerra è in realtà pace, che
l’ignoranza è una forza e che la libertà è schiavitù.
In questo articolo riveleremo nuove informazioni
le quali, se vivessimo in un mondo effettivamente libero, basato sulla
condivisione di informazioni, dovrebbero essere considerate un punto di
partenza, finalmente in grado di rivelare la vera natura e struttura del nostro
universo. Ancora, l’esperienza ci ha dimostrato che solo una piccola parte
dell’attenzione comune è diretta su tali concezioni avanzate, come le questioni
affrontate in tutti i principi che costituiscono il “vaso di Pandora” della
parapsicologia e della metafisica … prova che l’universo è il prodotto di un
disegno intelligente, un’Essenza Ultima con proprietà olografiche e/o frattali,
dal “quantum” al livello universale, e che le essenze più elevate ci stanno
comunicando attivamente informazioni utili per aiutarci a capire e a rispondere
a queste domande. (Parte di quest’articolo può essere copiato e incollato nella
nuova versione riveduta del nostro terzo volume,
The Divine Cosmos).
CHE COSA E’ LA MATERIA
Per capire la nostra “grande” nuova scoperta,
dobbiamo partire con calma. La maggior parte di noi dà per scontata l’esistenza
del mondo fisico. Orbene, ciò che noi conosciamo sulla materia fisica non è
davvero cambiato molto negli ultimi 100 anni. Nonostante un alto numero di
provate incoerenze, la media delle persone ritiene che la materia sia costituita
da molecole, che a loro volta sono costituite da atomi, che a loro volta sono
costituiti da piccole particelle che girano intorno ad un nucleo come tanti
pianeti di un sistema planetario, formato dal 99,999% di spazio “vuoto”. Questo
è conosciuto come il modello Rutherford dell’atomo nella scienza della fisica
quantica; come afferma il prof. Milo Wolff in Esplorando la fisica dell’universo
sconosciuto:
Chiunque affermi la teoria degli
elettroni che girano attorno al nucleo come pianeti commettono un terribile
errore. Se avete imparato una simile nozione, dimenticatela subito… tutti gli
esperimenti atti a provare la struttura centrale dell’elettrone si sono rivelati
negativi
(Wolff, 1990)
Diversamente dal dr. Wolff, la media degli
scienziati moderni asserisce che gli atomi sono costituiti da “ondicelle”[1],
cioè qualcosa che si comporta come una particella quando uno scienziato la
misura come particella, e si comporta come onda quando uno scienziato la misura
come onda. Ciò potrebbe essere plausibile in una equazione matematica, ma è
impossibile creare da questo un modello fisico funzionale. Quando vi sedete
sulla vostra poltrona, non dovete credere che si tratti di una poltrona con lo
scopo di sorreggervi.
Quasi tutti i modelli scientifici convenzionali
si basano su incongruenze, la maggior parte delle quali non sono mai discusse
nelle pubblicazioni di massa. Il risultato è che potete esaminare il vostro
ambiente circostante esattamente come leggereste le seguenti parole, dando per
scontato a cosa si riferiscono: “Legno. Metallo. Plastica. Vetro. Stoffa. Gomma.
Conosco queste sostanze, so come sono fatte. Era così ieri, sarà così domani…
solo materia morta, inerte, senza vita”.
La sostanza della materia, se ci si perdona il
gioco di parole, è che nessuna teoria tradizionale ha mai iniziato a risolvere i
paradossi causati dalla teoria dei quanti. La realtà è che la scienza ufficiale
non conosce di che cosa sia fatta la materia. E questo è un fatto che non
sottolineeremo mai abbastanza. La maggior parte della gente ritiene che noi
possediamo le risposte, ma nessuna dottrina tradizionale è stata mai capace di
risolvere il puzzle. Per fortuna, un numero sufficiente di persone di istruzione
universitaria ha scritto su questi problemi, tentando di risolverli su Internet,
così che è possibile per noi venire a conoscenza dei difetti delle teorie
convenzionali.
Con la ricchezza della ricerca precedentemente
soppressa o de-enfatizzata, adesso disponibile su Internet, possiamo costruire
un modello del cosmo decisamente superiore, che risolve i paradossi e risponde
alle critiche. E’ necessario molto tempo e cura per articolare con dovizia
questi argomenti, e i risultati di ciò possono essere trovati nella serie dei
miei libri, Convergenza, volumi I, II
e III, liberamente disponibili on line all’indirizzo
http://ascension2000.com e fra poco anche su
http://divinecosmos.com. In questo articolo vorrei
rivelare alcune affascinanti nuove informazioni non ancora inserite nelle serie.
Se vogliamo afferrare la vera natura della materia, è necessario che capiamo ciò
su cui i membri delle società segrete come l’Ordine Massonico devono giurare,
sotto pena di morte, vale a dire che essi “nasconderanno sempre e riveleranno
mai” i segreti dell’Ordine, e che per un Reale Architetto Massone e oltre, “la
morte e il tradimento vanno insieme”. (Duncan, 1865, Still, 1990). Uno degli
ultimi segreti massonici è che la geometria è la chiave segreta per aprire i
misteri dell’Universo – ad es., “Dio fa della geometria” (Lawlor, 1985).
Figura 1 – L’emblema massonico
La “G” nel logo massonico simbolizza la geometria
e allo stesso tempo Dio [G = God]. Sopra la “G” vi è un compasso, e sotto la “G”
una squadra da carpentiere: si tratta dei due principali strumenti attraverso i
quali viene condotto lo studio della “geometria sacra” (Lawlor, 1985).
All’aspirante viene detto letteralmente come disegnare e meditare su varie forme
geometriche, essendo a conoscenza che egli, facendo così, potrà mettersi in
contatto con le energie della Creazione.
Quindi, qualunque ricerca che dimostri
l’importanza della geometria sacra nella fisica quantica e/o in astrofisica,
dalla più piccola alla più grande, non è molto adatta a venire alla superficie,
sotto gli occhi di tutti. Il Reverendo CG Finney scrisse che anche nel tardo
‘800 i membri dell’Ordine Massonico si vantavano di essere in grado di
controllare i sistemi dei media, governativo, militare e giudiziario ai più alti
livelli (Finney, 1987). Infine, la maggior parte delle persone sta iniziando a
capire quanto profondamente controllati siano i media statunitensi –
specialmente coloro che non sono americani e coloro che usano attivamente
Internet, per qualche cosa di più profondo di un semplice scambio di email e di
messaggi istantanei.
Monumenti di Marte (1990) di Richard Hoagland, documenta come una
semplice piramide a tre lati, conosciuta come tetraedro, quando si inscrive
perfettamente dentro una sfera planetaria, determinerà le aree energeticamente
più attive su un pianeta. I segni più ovvi di questa attività sono il Grande
Luogo Rosso su Giove e il Grande Luogo Scuro su Nettuno, entrambi
geometricamente posizionati. Notate la somiglianza tra questo diagramma e
l’emblema massonico nella Figura 1.
Figura 2 – Il tetraedro inscritto
in una sfera, con le coordinate. (Hoagland, 2000)
Antigravità e griglia terrestre di David Hatcher Childress dimostra che il
tetraedro è solo una delle cinque figure geometriche, conosciute nel complesso
come “I Solidi platonici”, e che influiscono sulla struttura e il comportamento
della Terra. Come scritto nel secondo volume del mio libro Convergenza, (http://ascension2000.com/Convergencelll/c312.htm)
gli altri pianeti del sistema solare mostrano evidenti segni di questi campi;
nel tempo avremo dati migliori per dimostrare gli effetti di queste griglie. La
Figura 3 mostra l'"ottava" dei Solidi Platonici, cosa che esemplifica l’antica
teoria indiana secondo cui questi solidi corrispondono ai colori dello spettro
dell’arcobaleno e alle note di una scala maggiore “puramente diatonica”.
Figura 3 – L’”Ottava” dei
solidi platonici (Wilcock, 1999)
Gli eliofisici hanno scoperto che il Sole
possiede un campo magnetico “ottopolare”. Tale campo rivela tutte le coordinate
di un ottaedro; il risultato assomiglia a due piramidi egizie collegate alla
base. Vi sono quattro punti equidistanti lungo l’equatore del Sole, i quali
emettono piogge di particelle sature di energia come un irrigatore a giro lento.
Quattro volte al mese, la Terra è di passaggio attraverso le onde di queste
particelle, caricate positivamente o negativamente. Collegando i punti fra
questi quattro estremi di questa apparizione energetica lungo l’equatore solare
e i suoi poli nord e sud, l’ottaedro diventa apparente, e possiamo osservare che
si crea un’energia che scaturisce da tutti questi punti.
Figura 4 – Modelli di energia ottaedrica
all’interno del Sole (Wilcock, 2000)
Se le antiche pergamene sono esatte, allora la
geometria sacra deve anche costituire la soluzione definitiva ai problemi e ai
paradossi della fisica quantica, la scienza della materia. Come documentato nel
terzo volume di Convergenza, (http://ascension2000.com/DivineCosmos)
il modello di Rod Johnson si è concentrato su ogni singolo paradosso della
fisica quantica, trovando una soluzione geometrica a tali ancestrali misteri
come l’origine della costante di Planck[2],
della costante della struttura continua, il rapporto fra energia debole/forte,
l’origine e la struttura degli orbitali di valenza degli elettroni, il mistero
delle cariche polari etc.
Il modo più efficace di spiegare il motivo per
cui emergono questi punti geometrici “tensivi” è adoperare il termine
vibrazione. Ricercatori seri come il Dr. Hans Jenny e il Dr. Buckminster
Fuller hanno dimostrato che tutte le cinque geometrie dei Solidi platonici
emergono naturalmente se si fa vibrare una sfera fluida ad una frequenza data di
suono “puro”. Se si riduce la frequenza, la geometria originale emergerà di
nuovo nello stesso modo. Perciò, così come un fiocco di neve cristallizza un
momento dell’attività dell’acqua, un dato tono musicale “puro” crea il suo
proprio tipo di cristallo in qualsiasi sostanza fluida.
Fig. 5 – Disposizione visibile
di particelle elementari in una goccia d’acqua vibrante. (Jenny)
Non stiamo affermando che ci siano veri e propri
oggetti cristallini di natura geometrica nei pianeti o nel regno quantico;
piuttosto, la geometria è la forma più semplice in cui la vibrazione può essere
osservata entro qualsiasi mezzo naturale, come un fluido. Le linee delle figure
geometriche definiscono le aree con un grado di pressione inferiore rispetto ai
loro dintorni, in tal modo le pressioni più elevate attraversano del tutto
naturalmente e velocemente queste aree; di ciò si ha prova osservando quanto
accade nei punti lungo l’equatore solare o nel Grande Luogo Rosso di Giove. Il
“fluido”, nel caso dell’universo, è un mezzo energetico non-fisico che possiamo
definire “etere”. Le nostre serie sulla Convergenza, specialmente il terzo
volume, fornisce una prova definitiva dell’esistenza dell’etere e delle
proprietà dei fluidi.
Nella
geometria della vibrazione, tutti i materiali dispersi vengono raccolti nelle
correnti scorrevoli della pressione, per poi connettersi attraverso punti e
linee geometriche. Accade similmente nella limatura di ferro, che può essere
ricondotta a linea utilizzando le linee guida di un magnete: ciò rende visibile
la geometria del campo magnetico. Un altro modo di dimostrare questo effetto è
quello di spargere uno strato uniforme di sabbia su di un’ampia superficie di un
tamburo; battendo il tamburo esattamente nel centro, la sabbia formerà dei
cumuli geometricamente spaziati vicino all’orlo del tamburo. Talvolta le linee
sono ben visibili.
IL MANDALA
UNIVERSALE
Ora pensiamo in grande … davvero in grande.
Immaginiamo ogni galassia come un granello di sabbia nell’universo… Immaginiamo
che l’universo stesso sia riempito da una sorgente di energia vibrazionale, e
che abbia certe qualità simili ad un fluido. Nel modello che proponiamo, le
correnti di pressione attraverso l’universo farebbero allineare queste galassie
entro i confini di una matrice costituita da modelli geometrici, il cui
risultato sarebbe molto simile ad un antico mandala indiano.
Sappiamo che le galassie si raggruppano fra loro
in grandi gruppi, conosciuti come “superclusters”, di forma all’incirca sferica.
Ogni supercluster può contenere al suo interno qualcosa come miliardi di
galassie. Naturalmente, la maggior parte delle persone ritiene che questi
superclusters siano disseminati a caso per tutto l’universo, nulla più di uno
strascico di un Big Bang esplosivo, in cui “nulla” è esploso per diventare il
Cosmo che noi vediamo oggi. Diamo uno sguardo ad un’osservazione scientifica e
ad una mappatura dei superclusters effettuata dai professori E. Battaner ed E.
Florido. Nello scritto intitolato L’Universo a contenitore d’uova, essi
affermano:
La distribuzione dei supercluster
nei dintorni del Supercluster Locale presenta una periodicità degna di nota
(cioè sequenze ordinate), al punto che questa struttura a larga scala deve
necessariamente collimare con una sorta di organizzazione. E’ stato suggerito
come esempio una scacchiera tridimensionale. L’esistenza di questo reticolato
strutturale è davvero una sfida per i modelli teoretici ufficiali … In questo
caso, comunque, l’identificazione dell’ottaedro reale è talmente chiara. E il
reticolato è così notevolmente definito, che un’indagine diretta non presenta
difficoltà (Battaner e Florido, 1998)
Figura 6 – I due ampi ottaedri più
vicini alla Via Lattea (Battaner e Florido, 1997)
Una tale immagine meriterebbe migliaia di parole;
e gli evidenti risultati di questa scoperta fatta da ricercatori spagnoli
costituisce la più fantastica e innegabile conferma del modello
Convergenza/Cosmo Divino che abbiamo sempre sostenuto. Secondo noi, si tratta
della più importante scoperta scientifica dai tempi Nicholaus Copernicus con il
Sole al centro del Sistema Solare. Ancora, se ci mettiamo a ricercare
sull’argomento, inserendo su Google “Ottaedro di Battaner”, saranno visualizzati
solo una quindicina di siti in un mondo di informazioni online che
potenzialmente potrebbe coprire questa fantastica scoperta! E, fatto ancora più
curioso, queste informazioni sono in giro da una decina d’anni! Come mai, ci
chiediamo, tutto ciò è rimasto completamente nascosto [vedi Appendice 1]?
Potrebbe essere che simili ricerche si avvicinino pericolosamente ai segreti
massonici sulla natura della Creazione?
La portata della nostra pubblicità su Internet è
tale che queste evidenti strutture geometriche del nostro universo andranno a
costituire molto presto un pezzo di “comune conoscenza” per i nuovi modelli
astrofisica che stiamo aiutando a portare sul palco del mondo. Le questioni
sconcertanti sollevate da questa scoperta, per il tempo presente, sono state
effettivamente messe a tacere da semplici riferimenti all’idea piuttosto noiosa
e dall’ovvia risonanza che ciò sia causato da “filamenti magnetici” presenti
nell’Universo. Considerate il seguente testo nientedimeno che della Caltech [University],
intitolato Strutture a larga scala e campi magnetici:
La rete di filamenti, se di
origine magnetica, deve essere soggetta a restrizioni magnetiche. Il più
semplice reticolo che accompagna queste restrizioni è una struttura a
“contenitore d’uova”, formata da ottaedri collegati fra loro ai vertici. Questo
universo a “contenitore d’uova” potrebbe contenere più materia ai bordi
dell’ottaedro, i quali potrebbero essere così i siti dei Supercluster.
All’esterno dei filamenti potrebbero esserci grandi vuoti, privi non solo di
barioni ma anche di campi magnetici…
Queste speculazioni teoretiche sono compatibili con le presenti osservazioni
sulla strutture a larga scala così come delineate dalla distribuzione dei
Supercluster. E’ semplice identificare in dati reali almeno quattro di questi
ottaedri giganti, i quali costituiscono un supporto di osservazione per
l’universo a contenitore d’uova. Due di loro, che sono anche i più vicini e
pertanto i più facilmente identificabili, sono riprodotti in fig. 22 [David Wilcock: Possiamo vedere questa
immagine in figura 7]. Quasi tutti i Supercluster importanti nel catalogo
di Einasto ed altri (1997), come quasi tutti i vuoti nel catalogo di Einasto ed
altri (1994) possono essere situati all’interno della struttura ottaedrica. (Caltech,
rev.2003)
Leggendo con attenzione i paragrafi precedenti,
si noterà che la Caltech afferma che “almeno quattro degli ottaedri” sono
facilmente osservabili. Nessuno può cambiare o ridimensionare questo fatto: si
tratta semplicemente di un’altra serie di dati che deve essere incorporata in
un’accurata cosmologia dell’universo. E’ importante comprendere che questa
struttura a scacchiera si estendo al limite di quanto i nostri strumenti possano
arrivare a misurare; l’intero universo di Supercluster galattici sembra essere
organizzato in una gigantesca matrice di ottaedri senza fine uniti perfettamente
insieme come un contenitore d’uova, agglomerati in almeno tre strati
sovrapposti. L’unico problema di quest’articolo è che non vi è modo di costruire
un ottaedro con campi magnetici convenzionali in laboratorio. Possiamo,
comunque, costruirlo facilmente usando la dinamica dei fluidi. Ciò, in ogni
caso, riportando alla luce la nozione che esiste nell’universo una sostanza
fluida, autentico “medium eterico” non-fisico, che è la fonte di tutta la
materia fisica, come la serie Convergenza affronta nei dettagli.
UN OPPORTUNO
DIAGRAMMA DELL’UNIVERSO
Dobbiamo considerare che l’energia di fondo
microondulatoria (CMB) dell’Universo ha una forma all’incirca sferica, e che
tutti i supercluster sono situati in un’area “piana”, come una frittella, nel
mezzo di questa sfera. Per cui, la “matrice”, vista dall’alto in basso, dovrebbe
assomigliare ad un cerchio con una sequenza di diamanti all’interno, simile ad
un fiore di loto. Ovviamente si ha una certa difficoltà a raffigurarsi questo,
così ci siamo resi conto che sarebbe stato necessario un diagramma. Dopo aver
fissato in mente una buona visualizzazione dell’oggetto, ci sono voluti circa 30
secondi per rendersi conto che l’immagine era già stata utilizzata … attraverso
l’improbabile mezzo di una coltura di grano.
Figura 7 – Formazione di una coltivazione
di grano a Woodborough, Inghilterra, 13 agosto 2000
Ciò che possiamo osservare qui è una visione
semplificata della struttura dell’Universo, guardandolo dall’alto verso il
basso. La forma a diamante dell’ottaedro può essere vista collegando ogni
triangolo coltivato del grano (marrone scuro) al triangolo direttamente
collegato davanti (marrone chiaro), muovendosi dal bordo superiore del cerchio
verso il centro. E’ altresì vero che, se dovessimo costruire questo diagramma
sulla carta, si potrebbe rendere in maniera più accurata per mezzo di linee
rette. Comunque, un diagramma di linee rette sarebbe forse più difficile da
osservare in uno strano “medium” come un cerchio nel grano.
Possiamo dunque concludere che è possibile
scoprire la struttura dell’Universo, solo rendendosi conto che la soluzione è
stata progettata e predisposta per noi da intelligenze apparentemente non-umane
all’incirca tre anni fa.
L’UNIVERSO E’ UN
FRATTALE
In La rete di ottaedri frattali della struttura a larga scala, il prof.
Battaner suggerisce che la geometria della matrice ottaedrica è “frattale”,
volendo significare che essa possiede “auto-similitudini” a tutti i livelli. Gli
ottaedri più grandi sono formati da ottaedri sempre più piccoli, e così via,
ad infinitum. Questo coincide con l’antico insegnamento “Così in alto, come
in basso”, l’idea che il Creatore si riflette in tutte le cose.
Comunque, circa un mese fa, non sapevamo ancora
se tutti gli ottaedri più piccoli nella matrice fossero esattamente assemblati
in un singolo, vasto ottaedro. Vi è una formazione di grano enigmatica, apparsa
a West Kennett Long Barrow il 4 agosto 1999, come si vede in figura 8, che
suggerisce che è invece questo il funzionamento dell’universo.
Figura 8 – Formazione di grano a
West Kennett, Inghilterra, il 4 agosto 1999, che evidenzia un modello frattale
di ottaedro
Il 3/3/3, il prof. David Whitehouse ha pubblicato su BBC News Online un articolo
che sembra confermare questo concetto frattale dell’Universo. L’articolo
affronta il lavoro di Max Tegmark sul MAP, Sonda Anisotropa a Microonde
Wilkinson, varata nel 2001. Questa sonda ha il compito di misurare i sottili
mutamenti di temperatura nella radiazione di Energia di Fondo Microondulatoria (CMB)
dell’Universo, la quale è considerata una sorta di eco del Big Bang, la
radiazione originale formatasi all’origine dell’Universo. Ciò che segue è un
estratto di questo articolo.
Il Prof. Tegmark e i suoi colleghi
presentano la CMB come una sfera: “L’intero
Universo osservabile si trova dentro questa sfera, con noi al centro di essa”.
Asserendo ciò, essi trovano qualcosa di inaspettato e inspiegato nella simmetria
della CMB. Nella produzione [tuttora la “migliore” delle immagini della CMB], il
prof. Tegmark ha rimosso tutte le fonti di radiazione contaminante, lasciando
solo lo stesso sfondo cosmico…
Le variazioni di intensità attese
nella CMB sono risultate così difficili da rilevare che è solo nel 1992 che esse
sono state osservate per la prima volta…Ed egli aggiunge: “Stiamo scoprendo
qualcosa di molto bizzarro: ci deve essere una sorta di extra-struttura, nella
CMB, mai chiarita…Ci aspettavamo che le onde di fondo fossero precisamente
isotropiche, senza nessun direzione prefissata nello spazio, ma tutto ciò
potrebbe non essere così.”
Osservando la simmetria della CMB
– misure tecnicamente chiamate i suoi componenti ottopolari e quadripolari – i
ricercatori hanno scoperto un modello curioso. Essi non si aspettavano di vedere
modelli, ma ciò che hanno osservato era tutto tranne che casualità.
“I componenti ottopolari e
quadripolari sono organizzati in linee rette attraverso il cielo, lungo una
sorta di equatore cosmico. Tutto ciò è davvero misterioso…Noi non riteniamo che
ciò sia dovuto ad una contaminazione esterna”, afferma il prof. Tegmark.
“Potrebbe essere che ci stia dicendo qualcosa sulle forme di spazio su larga
scala. Non ce lo aspettavamo e non possiamo ancora spiegarlo con dovizia.”
Può significare che la CMB si
raggruppa in certe direzioni piuttosto che in altre. Alcune teorie sulla
struttura dell’Universo affermano ciò, ma sarebbe necessaria, per una scoperta
più rilevante, l’evidenza dell’osservazione. (Whitehouse, 2003).
Figura 9 – La struttura ottopolare/quadripolare
della CMB nell’Universo.
RIEPILOGO E
CONCLUSIONI
Ecco sei punti non chiaramente
articolati negli estratti precedenti:
-
Una formazione
“ottopolare” sulla superficie di una sfera ci fornisce le coordinate per
giocare a “collega-i-punti” e disegnare all’interno un ottaedro.
-
Questa scoperta
conferma il suggerimento di Battaner e altri, che la struttura dei
Supercluster potrebbe svilupparsi ed estendersi, come un frattale,
all’intero Universo.
-
Il campo
magnetico solare è anche una combinazione di formazioni ottopolari e
quadripolari. Questo mostra una connessione frattale / olografica fra il
Sole e l’Universo: la stessa struttura di base su differenti livelli di
grandezza.
-
Le ricerche
delle avanguardie giapponesi, russe e francesi sulla fisica dei Microcluster
hanno dimostrato che gli atomi tendono naturalmente a raggrupparsi in
strutture cristalline di Solidi Platonici come l’ottaedro. Formando questi
cluster, essi perdono ogni differenziazione individuale e tutte le nubi di
elettroni sfociano in un nucleo comune al centro. Questa teoria confuta il
modello dell’atomo come particella. (Sezione 3.4, Il Cosmo Divino, URL:
http://ascension2000.com/DivineCosmos/03.htm)
-
Le nubi di
elettroni M=2 e L=2, una struttura “orbitale” basica all’interno della
maggior parte degli atomi, rappresentano perfettamente le coordinate di un
ottaedro (Figura 2.2, Il Cosmo Divino, URL:
http://ascension2000.com/DivineCosmos/02.htm)
-
Le ricerche di
Ray Tomes mostrano che tutti i livelli differenti di grandezze di cui
trattiamo sono precisamente interrelate dal fattore di espansione armonica
di 34560. (Sezione 7.8., The Divine Cosmos,
http://ascension2000.com/DivineCosmos/07.htm)
L’evidenza di ciò che abbiamo affrontato in
questo articolo mostra che la struttura dell’Universo è determinata precisamente
dalla vibrazione, a tutti i livelli di grandezza. Se la frequenza delle
vibrazioni si incrementa, allora la geometria stessa diventa più complessa. Se
la geometria degli atomi e delle molecole della cosiddetta materia “fisica”
cambia, allora che cosa accade alla materia? Dobbiamo scavalcare e superare i
limiti del pensiero scientifico convenzionale per immaginare tutte le
potenzialità, ma sembra che l’uomo Gesù venga qui a mostrarci che cosa potremmo
essere in grado di fare nel futuro: “anche chi crede in me, compirà le opere che
io compio e ne farà di più grandi, perché io vado al Padre” (Bibbia,
Giovanni, 14,12). L’idea di un mondo come una “matrice basata su regole”, in cui
“alcune di queste regole, come la gravità, possono essere cambiate”, dopotutto
potrebbe non essere così lontana dalla realtà.
Libera la tua mente.
Non c’è competizione.
APPENDICE 1
A suo credito, il Prof. Nicolai Levashov è stato
il primo ad includere la scoperta di Battaner e altri, nonché le sue
implicazioni spirituali per un universo frattale in un manoscritto concepito in
edizione limitata a metà degli anni ’90. Il manoscritto è costoso e solo un
numero molto piccolo di copie è circolato, soprattutto nella Bay Area della
California. Ringraziamo Mark Comings, relatore ospite al nostro seminario “Tempo
di Cambiamento Globale” ad Huntsville, Alabama lo scorso novembre, per aver
sottoposto ciò alla nostra attenzione.
Prima della conversazione con Comings, nella
nostra ricerca su Internet avevamo individuato due siti sulla struttura a
matrice dei Supercluster, e pubblicato i risultati in Divine Cosmos, dove si parla dell’Universo
come di una scacchiera tridimensionale, senza però nominare la struttura a
ottaedro. Dapprima abbiamo trovato questi dati nella Teoria Simmetrica di S. N. Kimball, e in
seguito abbiamo trovato dati addizionali studiando attentamente gli immensi
archivi online Phisics News. Si può
leggere tutto questo nel capitolo 7, sezione 7 di Cosmo Divino:
http://ascension2000.com/DivineCosmos/07.htm/#0707
Come è stato possibile per noi perdere di vista
l’importanza della geometria? Se avessimo osservato una raffigurazione della
struttura in sé, se avessimo saputo che essa aveva a che fare con i Solidi
Platonici, ciò non sarebbe mai successo. Il nostro è stato il classico errore di
chi sceglie ciecamente di concordare con le asserzioni di S.N. Kimball che la
presunta struttura a scacchiera attualmente non esiste, ma si tratta solo di un
sottoinsieme di qualcosa di più grande: in poche parole, la formazione di una
Super-Galassia composta da tutti i Supercluster dell’Universo. Non c’è
abbastanza tempo per esplorare ogni singolo indizio partendo da ogni singola
serie di dati che abbiamo incluso in tutti e tre i libri; per fortuna il
processo di “revisione dei dati su Internet” si è rivelato del tutto benefico a
causa della visibilità del nostro sito web.
Come si può leggere nella precedente sezione di
Divine Cosms, la struttura a lungo raggio della “scacchiera” è stata
misurata soltanto acquisendo una piccola parte di dati, similmente a quando si
analizza una linea tracciata su un disco di vinile dal buco centrale fino al
bordo esterno. Kimball ritiene che la regione dei Pesci / Cetus in Figura 6 ci
mostri una piccola parte di un braccio facente parte di una Super-Galassia
gigante. Invece, vi è una lieve curvatura in questo cluster; Battaner e altri
ritengono che questa “distorsione gravitazionale” venga causata semplicemente
dalle dimensioni più ampie del cluster.
La questione di fondo è che la struttura a
scacchiera dei Supercluster è facilmente visibile per grandi distanza su dati
concreti, ma nonostante le speculazioni entusiastiche di Kimball, al momento non
riusciamo a scorgere le braccia di una galassia a spirale sovradimensionata.
Oltretutto, la matrice degli ottaedri è alta almeno tre ottaedri, e questo
complica ulteriormente l’idea che ognuno dei bordi di questi ottaedri debba
connettersi con l’altro bordo, in modo da creare una spirale galattica.
Sappiamo, comunque, che tutti i Supercluster dell’Universo hanno una struttura
piana “a frittella” (lenticolare), simile alla forma di una galassia. Come
mostrano i dati del Capitolo 7 di Cosmo Divino, esiste una connessione frattale definita e ovvia tra
la struttura dell’Universo e tutti gli altri livelli di grandezze.
La struttura dell’Universo sembra essere una
versione più ornata, perfetta e precisa di ciò che esiste potenzialmente in una
galassia; in tal modo questa struttura diventa maggiormente simile a ciò che noi
riteniamo potersi trovare al più infinitesimamente piccolo livello nel regno dei
quanti. Ciò può essere osservato nella Figura 7 di quest’articolo, che mostra la
formazione di un cerchio nel grano.
Attraverso il principio frattale potremmo anche
vedere lo stadio iniziale di formazioni geometriche simili nelle braccia della
nostra Galassia. In effetti, il prof. Paul LaViolette ha scoperto curiosi
allineamenti geometrici fra le pulsar presenti nella nostra Galassia, e questo
potrebbe rappresentare una parziale dimostrazione della nostra teoria.
Immetteremo questi dati con maggiori dettagli nella versione finale di
Cosmo Divino
quando sarà possibile, sperabilmente per Agosto (2003).
RIFERIMENTI
1. Battaner, E. La rete di ottaedri frattali della struttura
a larga scala, Astronomy and Astrophisics, Vol. 334, N. 3, pag. 770-771.
URL:
http://link.springer.de/link/service/journals/
00230/tocs/t8334003.htm
2. Caltech University, Strutture a larga scala e campi magnetici. URL:
http://nedwww.ipac.caltech.edu/level5/ March01/Battaner/node48.html
3.
Hoagland, Richard,
I monumenti di Marte, North Atlantic Press, 1990. URL:
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Whitehouse, David,
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http://news.bbc.co.uk/2/hi/science/nature/2814947.stm
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URL:
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6. Wolff, Milo,
Esplorando la fisica dell’Universo sconosciuto, Technotran Press, Manhattan
Beach, CA, 1990. ISBN 0-9627787-0-2. URL:
http://members.tripod.com/mwolff
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Originale in inglese:
http://www.divinecosmos.com/index.php?option=com_content&task=view&id=49&Itemid=30
Tradotto da Andrea Calabrese per
www.stazioneceleste.it
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