Ecco uno stralcio dell'insegnamento di alcuni Maestri
Possano queste parole aiutarvi così come hanno aiutato me, e consentirvi di alzarvi in piedi, dentro di voi.
"L'amore totale non è e non si
idenficherà mai con una questione di respirazione, e neppure con un certo modo
di posare la mano sul cuore. Esso è il cuore stesso. E con questo, abbiamo
detto tutto. Il resto, è commedia: tutto è supporto e illusione d'azione. La
Terra ne ha abbastanza di innamorati apprendisti. La Terra vuole essere se
stessa. Smettete dunque di cercarvi delle scuse per le vostre debolezze, per le
vostre relazioni a volte tanto difficili... Le lacerazioni e i sospetti sono
cardi da trasformare in rose, sono finestre che bisognerà aprire...
Ma che altro dire di più? Non vi è più posto
né per il calcolo né per le parole vane: "siate" è tutto ciò che
chiediamo, tutto ciò che voi stessi, un tempo, avete auspicato di poter venire
a realizzare".
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"Siate dunque chiari su cosa volete, (...) la svolta dipende dalla vostra capacità d'amore, dalla forza della vostra fiducia. La capacità d'amare affosserà le vecchie abitudini, le ridicole discussioni. Come parlare di pace, se fra voi non ne conoscete neppure la prima lettera? Sapete cosa significa il bacio di pace che vi scambiate reciprocamente? Significa che non deve racchiudere alcun pensiero riposto, alcun secondo fine. I pensieri riposti e i secondi fini minano le forze di consolazione che desideriamo facciate vostre".
* * *
"Quale altro inizio di soluzione proporvi, se non il silenzio? Sapete cos'è il silenzio? E' la voce del Cosmo, è un canto continuo che può riempire i vostri giorni e le vostre notti. No, non è una bella frase ispirata dal piacere dello stile letterario. Queste parole riflettono una verità di prim'ordine. Ascoltate il silenzio, e vi riconnetterete con il vostro essere primigenio. Allora, per mesi e mesi, tra acuti sibili e canti appena udibili, risalirete alla fonte da cui venite. La melodia del prana nel vostro corpo può condurvi anch'essa alla sinfonia del Padre dell'Universo. E' una linea retta che alcuni, forse, avranno bisogno di percorree. Ascoltate il silenzio . E' una forma di meditazione per chiunque voglia trasmettere, per chiunque si ponga a metà strada fra la Luce eterna e l'Ombra. Ascoltare il silenzio non costringe alla solitudine: imparate a percepirlo anche nel mezzo di una folla palpitante. Ascoltare il silenzio significa tuffarvi in voi stessi, come se vi immergeste nel cuore del mondo. Non per nutrire con questo spettacolo la mente, ma per offrirle la vostra gioia. La cosa migliore che possiamo augurarvi, è forse che il silenzio delle nostre menti giunga fino a voi".
* * *
"L'emotività va ancora combattuta, come anche l'affettività: bisognerà che restiate di marmo, non nel senso di insensibili e freddi, ma forti della fiducia e del sorriso che abbiamo cercato di offrirvi. In caso contrario, la vostra mente si riempirebbe di scorie derivate dall'egregora delle angosce umane che i mass media propagano e alimentano con grande competenza. Siate stabili, fermi; fermi in ciò che sapete dell'Amore, in ciò che resta da scoprire; siate vigili di fronte a ciò che le vostre orecchie crederanno di udire".
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"Il
Cuore che andate cercando si situa in ogni vostra più piccola cellula. Ogni
molecola che collabora alla costituzione di ciò che siete, andrà incorporata
nell'Amore assoluto. E' solo attraverso questa presa di coscienza che vi
trasmuterete progressivamente, aiutando gli altri a fare altrettanto. Ogni
cellula del vostro corpo è Luce assoluta, purezza assoluta, e se questo non è
ancora una realtà tangibile, già lo è in potenza.
Dal centro del petto portate dunque l'Amore a
fior di pelle. Fatelo arrivare fino alle narici che annusa l'aria, fino alla
bocca che è in grado di esprimere più che un abbozzo d'amore. Tutti i vostri
sensi sono organi atti a incorporare il Kristos; essi sono una piccola parte del
Kristos che tenta di scoprire questa sua natura. Dunque, il vostro compito è
portare il vostro cuore in tutti i punti in cui l'energia circola dentro di voi,
e ovunque la vita vi conduce. Sarete allora una guarigione vivente, sarete Lui,
quel Lui il cui ritorno aspetta soltanto che sviluppiate questa forma di
espressione per manifestarsi alla luce del giorno. Sapete bene che nessun
sermone potrà mai far comprendere tutto questo, che non vi sono ricette per
integrarlo nella propria vita: è la Vita stessa che ve l'insegnerà; limitatevi
ad accoglierla, semplicemente, per ridistribuirla senza risparmiarvi".
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"La
propagazione della Pace è il primo vostro incarico, la prima pietra miliare del
vostro impegno, il primo gradino dell'umanità che sale a se stessa. Per parlare
di pace bisogna sapere che cos'è, ed essere capaci di darla. La pace non si
offre a parole, ma, come forse immaginate, irraggiandola. Bisogna che questa
radianza si mostri così com'è originalmente, senza venire deformata dallo
specchio mentale dell'autocompiacimento, del desiderio di compiere una buona
azione. Se volete trasmettere, irraggiare veramente la Pace, tutto questo va
abbandonato. Sia come una fiaccola che vi sgorga dalla mente, che attraversa
l'anima e che può essere letta anche sul corpo. Intendiamo dire che bisogna che
essa modifichi integralmente e in modo durevole la vostra aura. E' un lavoro di
ricostruzione di sé che vogliamo indurre nel vostro essere profondo. Perché
possiate dare quello che ci si aspetta da voi, bisogna che siate solidi: in
nessun caso la vostra aura potrà costituire un muro intorno al vostro corpo,
come spesso invece accade, purtroppo. Da cosa volete proteggervi, giacché non
vi è nulla di vero da temere? E cosa temere da un artifizio, se non fendenti di
spada nell'acqua?
Per dare la Pace, non la Pace delle Stelle o
della Terra, ma la Pace dell'intero Cosmo, senza artifizi, eccovi un piccolo
metodo che può semplificarvi il compito. Ma per carità, non prendetelo come
una tecnica per rimediare alla vostra incapacità di diffondere, o alla vostra
dispersività: non è altro che un punto d'appoggio, una forma supplementare di
malta utile nella ricostruzione del vostro edificio.
Seduti per terra, ad occhi chiusi, respirate
l'aria circostante, impregnatevi di quest'aria con lunghi e profondi respiri.
Non forzate, però, l'inspirazione, perché l'iperossigenazione sarebbe un
lavoro troppo intenso per l'organismo. Ciò che importa, soprattutto, è trovare
il senso di questa respirazione.
Sapete che, a ogni inspirazione, assorbite
integralmente l'energia Cristica? No, non è una metafora. Il nostro Fratello
Sole è presente interamente nella più piccola particella d'ossigeno che
assimilate. Mentre respirate, vedete dunque il sole riempirvi la gabbia
toracica, poi le vene. Non è una visualizzazione, questa, ma soltanto un
tentivo di prendere coscienza e di lasciarsi andare. Assimilate l'energia vitale
contenuta in ogni elemento dell'aria. Fin qui vi siete limitati a mandarla giù,
a incamerarla senza percepire il sapore e le infinite virtù. Eppure, questa
semplice comprensione è basilare: quando incominciate ad acquisirla, cercate, a
occhi chiusi, di non tenere quest'energia tutta per voi. Perché mai far
provviste di ciò che è inesauribile? Sicché, ad ogni inspirazione, proiettate
dolcemente la vostra aura sempre più lontano da voi; poco importa se la
percepiate bianca, azzurra o di un altro colore; col passare dei giorni e dei
mesi, tesserà una tela sempre più perfetta, che si spingerà sempre più
lontano, e che sarà sempre più concreta. Darete e comincerete a dare ciò che
ci si aspetta che diate, e che non ha nome. Per tutti gli Esseri, in tutti i
mondi, per tutti coloro che si aspettano un segno, ecco cosa vi chiediamo. La
nostra non è una preghiera: è una speranza".
* * *
"Non opponete nulla, neppure l'interiorità all'esteriorità, il fuori al dentro, il vostro amore all'amore supremo. Quando sentite la necessità di trasmutarvi in canale di guarigione, ricordatevi che questo termine è solo una convenzione linguistica: la lingua, a volte, può dar origine a concetti pericolosamente errati. L'universo interno e quello esterno, se vogliamo andare a fondo della questione, sono entrambi una pura creazione mentale. Altro non c'è che l'essere: non voi e gli altri, neppure vostro Padre e gli altri, neppure lo spirito e il corpo. In verità, vi è solo una coscienza, e se comprendete cosa questo significhi, allora saprete che voi in realtà siete impermanenza, in un punto qualsiasi della creazione, nel più profondo della vostra anima come laggiù ai confini, o perlomeno a quelli che sembrano i confini della galassia, delle nostre galassie. Se comprendete questo, allora siete l'interno e l'esterno, siete la cura, ovvero siete l'Amore onnipresente".
* * *
"Una
parola è un mondo, una frase è una galassia. Abbiate dunque una precisa
consapevolezza di quanto dite, e imparate a non soffiare più sconsideratamente
sulle parole come per allontanarle dalla vostra bocca. Il disordine che emerge
dalla gola, dalla lingua, sarà sempre e soltanto il riflesso di un disordine
mentale. Siate all'altezza delle vostre aspirazioni. I mondi che create sono
ancora troppo simili a bolle di sapone, che poi scoppiano. Mettete ordine
realmente nelle vostre parole, e metterete ordine nella vostra mente. Con questo
non vogliamo indurvi ad autosorvegliarvi a ogni istante, ma piuttosto suggerirvi
uno stato di vigilanza mescolata a un po' più d'amore.
Ai tempi dei patriarchi, l'umanità viveva e
vibrava al ritmo della forza prima del Padre, nell'ambito delle sue prime
pulsioni. Nell'ora del vostro Fratello Kristos, l'umanità si è elevata fino al
punto d'incontro con l'amore. Purtroppo, però, spesso l'ha confuso con
l'affettività. D'ora in poi, è il tempo dello Spirito, il tempo della Colomba,
il tempo della creatività e della concretizzazione. Ma è anche il tempo del
dominio della mente. Ecco perché è assolutamente necessario che domiate il
vostro centro laringeo: lasciate salire a voi un po' più di silenzio, un po' più
di pace".
* * *
"Alcuni di voi di nuovo si addormentano, sonnecchiano cullati dalla coscienza tranquilla, si mettono al riparo dietro la forza e la tenacia degli altri, non avendo capito che non si può costruire se stessi facendo del proprio giardino interiore una scusa, un pretesto o un'ossessione. Ci si costruisce anche e presumibilmente soprattutto sul terreno dell'amore per gli altri. E' sul campo, che apprendiamo inizialmente a conoscere un po' meglio le parole che usiamo, le emozioni che suscitiamo; è sul tempo che dimentichiamo anche il nostro orgoglio, la nostra fierezza, per riscoprire la nobiltà nostra e altrui. E' sul tempo che sviluppiamo quello sguardo giusto, diretto e animato dalla volontà, tipico di coloro che percepiscono il Soffio. Vorremmo che foste in tanti a riceverlo, il Soffio, voi che spesso avete la pretesa di sapere di più, di comprendere meglio della maggioranza degli esseri umani. Ricevetelo, allora, non a seconda di ciò che vi fa comodo, in base ai meandri della vostra personalità, ma come quel fascio di Luce che è, e quindi senza vane esitazioni, senza falla".
brano estratto da
di Anne Givaudan
Amrita Edizioni
(disponibile su macrolibrarsi.it)
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