)*(Stazione Celeste)
 
 
 

 

La Mia Nascita

di Cristina Garavaglia

 

 

 

Non importano le date,importano i momenti e ci sono momenti che ti portano la consapevolezza che niente sarebbe stato più uguale per Te dopo averli vissuti.

 

Il giorno del mio primo ricordo è proprio uno di questi momenti.

Era estate,  e stavo nella mia camera da letto, c’erano le finestre aperte e la luce filtrava nella stanza, fuori era buio ma il chiarore della notte estiva, in contrasto con il buio interno della stanza, mi accompagnava nel sonno.

 

Bruciava un incenso aromatizzato alla rosa, l’aria fresca dell’esterno accarezzava il mio corpo disteso nelle lenzuola ed io stavo serenamente sprofondando nel sonno.

All’improvviso provai diverse sensazioni con tutto il corpo: u come se tutti i miei sensi si fossero risvegliati e ….anche se ancora c’era buio attorno a me…mi sentivo sveglia ed attiva.

 

Già un buio intenso ed allora dove ero?

Mi posi mentalmente questa domanda ed immediatamente mi sentii riempire da una incredibile quiete … e nei miei pensieri si formò la consapevolezza di una risposta : Sono nel Mio Luogo, questo è il mio posto, sto bene qua, mi sento protetta e tranquilla. E’ la mia casa, ne conosco ogni angolo ed ogni centimetro, sono al caldo, protetta e perfettamente a mio agio.

 

All’ improvviso, mentre mi beavo in questi pensieri di tranquillità  ci fu un sussulto, era come se tutto intorno a me, l’ambiente che identificavo “il Mio Luogo”, fosse stato colto da uno spasmo che lo faceva tremare… Come un terremoto…. non ne ho mai vissuto uno ma forse potrebbe essere un’ efficace similitudine.

Ed i pensieri e le mie consapevolezze furono di natura diversa: paura, attenzione estrema, concentrazione…. Ma che succede?  Pensavo. Cosa sta succedendo al mio luogo, mi sentivo prima così protetta ed al sicuro ed ora sento che tutto attorno a me sta cambiando.

 

Insieme a questi pensieri arrivarono le sensazioni tattili, era come se anche le mie cellule,il mio corpo,i suoi organi potessero ricordare, e a distanza di anni, lì nel mio letto nella provincia di Milano rivivevo qualcosa di antico, non solo con pensieri ma anche con la mia memoria molecolare.

Mi sentivo sballottata a destra e a sinistra, tutto il mio corpo mi sembrava immerso nell’ acqua e  mi sentivo un legnetto sbatacchiato dalle onde.

Aiuto, pensavo, che sta succedendo al Mio Luogo protetto e sicuro? Che cosa è questo cambiamento? Che succede?

 

Ancora una volta ai pensieri si accavallarono sensazioni tattili e corporee, all’improvviso iniziai a sentirmi scivolare verso il basso, lentamente verso il basso, ogni centimetro di scivolamento significava per me l’allontanamento dal Mio Posto Sicuro ed il panico cresceva insieme ad una grande necessità…quella di cercare di tornare sopra, risalire verso la mia casa, il mio posto sicuro.

 

“Voglio tornare lassù, lì c’è il Mio Posto, lì si sta bene, si è protetti, e si è sicuri.

Che cosa sta succedendo? Scivolo, vorrei aggrapparmi ma è impossibile e tutto continua a muoversi ed inesorabilmente scivolo… io voglio tornare lassù…

Poi cominciò un’ inaspettata sensazione di “schiacciamento” era come se tutto intorno a me fosse diventato improvvisamente piccolo e mi sentivo avvolta dalle pareti che prima mi circondavano ed ora queste pareti mi schiacciavano verso il basso…inesorabilmente verso il basso…

 

Aumentava l’incertezza e la voglia di risalire ma non ci si riusciva… anche la sensazione di schiacciamento aumentava e mi sembrava di essere in un tunnel così stretto da rimanerne incastrata e poi..poi era proprio il tunnel che appicicandosi a me mi spingeva giù…

Questa sensazione durò a lungo..come il mio assoluto terrore… e poi …poi all’improvviso tutto attorno a Me si allargò, enormemente, fu come essere immersi in uno spazio vastissimo…e provai un dolore gelido e lancinante, come se qualcosa entrasse in me dal mio naso e,dilatandoli,  mi spaccasse narici e polmoni… per usare una similitudine oggi vi direi che era come respirare acqua gelida dal naso…

 

La domanda che continuavo a pormi assillantemente era che cosa sta succedendo??? Dove ero???

 

Mi risvegliai di soprassalto, ero di nuovo nella mia stanza con il fresco estivo della notte ed i raggi di luna che penetravano dalla finestra .. scossa mi sedetti sul letto e risentii per la prima volta il mio grande corpo da adulta… mi sedetti sul letto e capii di aver rivissuto la mia nascita… già ed il liquido gelido non era altro che aria ed il dilatante dolore il primo respiro.

 

Avevo avuto una regressione spontanea ed avevo rivissuto la mia nascita, il ricordo si era manifestato a livello mentale con i pensieri ed a livello  corporeo con le sensazioni fisiche.

 

Dopo tanto tempo, sono passati quasi due anni da allora, mi sono convinta che quello che più mi abbia colpito di questo ricordo sia stata la mancanza di informazioni.

Continuavo a chiedere cosa stesse succedendo ma non ricevevo nessuna risposta…. E lo stress del cambiamento della forma del Mio Luogo di origine da confortevole a troppo stretto  era stato enorme.

 

Ora nasce un'altra domanda e  mi chiedo:” E se qualcuno mi avesse spiegato? se qualcuno mi avesse preparato? se qualcuno mi avesse chiamato dicendomi che mi aspettava alla fine dello stretto tunnel… sarebbe stato diverso?  Sono sicura di sì.

 

Così come mi sentivo collegata al luogo che mi circondava a cui ponevo le mie domande, così avrei ricevuto risposte e pensieri.

 

Immaginatevi allora come sarebbero mutate le mie sensazioni se vi fosse stato un dialogo, se qualcuno mi avesse preparato a ciò che stava succedendo, se questo qualcuno mi avesse rassicurato mentre tutto accadeva…. Se questo qualcuno che mi circondava mi avesse trasmesso la naturalezza di questo distacco e la semplicità del cambiamento….Beh…Credo che tutto sarebbe stato diverso.

Io stavo entrando senza nessun supporto in una dimensione più fisica fatta di impulsi più forti e dove il mio corpo ed i miei cinque sensi sarebbero stati più sollecitati. Nessuna preparazione,nessun corso solo la meccanicità di un evento subito.

 

Il viaggio dei bambini…non sarebbe  forse diverso se fosse fatto insieme a qualcuno?

 

 

Ebbene sì io credo che i bambini ci sentano e non solo, credo che siano esseri dotati di intelligenza e personalità già formate.

 

Devono solo imparare un nuovo linguaggio e soprattutto devono imparare il loro corpo fisico.

 

Ora accompagnatemi in questo breve esercizio di immaginazione:

 

Immaginate per un attimo di essere trasportati in un ambiente completamente diverso dal vostro, su un pianeta lontano, dove tutto è sconosciuto: linguaggio, colori, odori, paesaggi forme, persone e non solo, immaginate di non avere più il corpo a cui siete abituati, potreste essere in un'altra forma…quella di un animale ad esempio…come vi sentireste? Non sareste spaesati? Non dovreste di nuovo imparare a vedere, parlare, sentire? A muovervi con il nuovo corpo che vi è stato dato? Immaginate la sconvolgente forza di questo processo di ambientamento soprattutto applicata alla difficoltà di un corpo anche esso in crescita ed in mutamento.

Non credete sia difficile?

Ed allora fate ancora un altro passo immaginate il posto da dove vengono i bambini. Immaginate sia un mondo meraviglioso, dove si comunica con la telepatia e si rimane collegati con ogni altro essere che ci circonda dove tutto ciò che ci manca ci viene dato senza essere richiesto, dove si è liberi di andare, correre, spostarsi senza dover muovere dei muscoli od appoggiare i piedi su terreni duri…

 

Chiudete gli occhi ed immaginatevi la semplicità di un mondo dove si naviga nell’ amore dell’ universo e delle anime che ci circondano…. Ci riuscite? Sentite quella rilassante e piacevole sensazione pervadervi? Ebbene ora immaginate di nascere sulla terra, tornate al vostro corpo, ai vostri sensi al luogo da dove siete partititi con questa piccola meditazione…come vi sentite ora?

 

Ebbene sappiate che questa sensazione di disagio non è che un decimo di quella dilaniante sensazione di separazione che prova il bambino alla nascita.

 

E’ allora importante che le madri siano consapevoli del lungo viaggio che il bambino ha fatto per giungere fino a loro, delle avventure che ha affrontato dei luoghi che ha attraversato ma soprattutto delle mutazioni che lo hanno coinvolto.

 

Immaginate un angelo che sceglie di giungere sulla terra per diventare umano….lascia il suo luogo ed i suoi talenti per diventare completamente Umano e provare questa esperienza…ebbene…questo è quello che è accaduto al Vostro bambino e prima di Lui a tutti noi.

 

Tutto questo è il piano divino.

 

 

 

 

tratto dal libro
"Diario di una Nascita"
di Cristina Garavaglia
(Anima Edizioni)
 
Diario di una Nascita

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