)*(Stazione Celeste)
-L/L Research-
Special Meditation
ASSOCIATIVE REMOTE VIEWING
(Visione Associativa a Distanza )
Q’uo attraverso Carla L. Rueckert
20 Gennaio 2005
(Canalizza Carla)
Siamo quelli del principio a voi noto come Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi in questo giorno. È un grande privilegio essere chiamati nel vostro gruppo e ringraziamo ognuno di voi. Grazie, davvero, poiché trovate il tempo, nella vostra vita così indaffarata, per questa sessione di ricerca accuratamente delineata. È un privilegio che siano richieste le nostre opinioni, che siamo lieti di offrire. Per poter essere liberi di parlare, però, vi chiediamo come favore, di adoperare il più rigoroso discernimento, ascoltando attentamente le cose che diciamo e tralasciando qualsiasi idea che non vi risuona come se fosse una memoria recuperata come nuova. In questo modo ci sentiremo liberi di parlare senza preoccuparci che la sacralità del vostro processo sia disturbata o il vostro libero arbitrio sia limitato.
Salutiamo colui noto come J. Chiediamo a questa entità il suo primo quesito, ora.
J: La tecnologia ARV (Associative Remote Viewing) [1], in quale ramo d’applicazione dovrebbe essere incoraggiata a prosperare?
Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Il tuo processo ARV è quel tipo di processo che, secondo la sua vera natura e come colui noto come B ha notato, ha una tendenza a limitare il libero arbitrio. La sfida di questo processo che è di fronte al professionista, è quella di trovare informazioni e conoscenza riguardo al futuro che non limitano il libero arbitrio.
Parliamo un po’ di questo. L’uso tipico, di successo e disattento di questa tecnologia, è quello dell’entità che prega che qualcosa sia cambiato. Come esempio, usiamo la pratica quotidiana di questo strumento (Carla) di preghiera d’intercessione in cui prega che la salute di chi ha chiesto le sue preghiere si evolva per il meglio. Un buon esempio, di cui colui noto come J può essere consapevole, [è] che nel recente disastro dello tsunami c’è stato un uomo che ha messo le numerose giovani persone a lui affidate, su una piccola barca ed è uscito in mare per evitare il disastro. Quest’entità ha detto al vento e alle onde, nel nome di Gesù il Cristo, di essere calmi e il mare si è calmato abbastanza da far superare loro la tempesta indenni. Sono questi piccoli miracoli cui le entità sono state in grado di fare appello all’universo, o principio creativo, per alterare ciò che questo strumento chiama vortice di probabilità/possibilità.
Colui noto come B ha parlato dell’intenzione dietro l’attuazione del processo ARV, e siamo d’accordo con quest’entità che ciò che tenderà a migliorare l’attendibilità di questo processo, è l’intenzione che è onesta e che ha una motivazione di purezza. Colui noto come J, prima diceva che spera di creare denaro e successo dall’utilizzo della tecnologia ARV. Non possiamo parlare direttamente di questa questione, ma possiamo suggerire che tali intenzioni non sono benedette dallo spirito. Colui noto come B ha inoltre notato che è difficile, per le forze dello spirito, persino comprende il concetto del denaro e anche questo è esatto.
Gli sforzi, quindi, offrono una scarsità di valore che è riconoscibile dalle forze dello spirito. Per creare un miglior flusso d’energia per colui noto come J, quindi, è bene ri-immaginare o riconfigurare queste forze dentro di lui, che si raccolgono per fare questo lavoro. L’entità vede se stesso in un certo modo, diciamo, e ri-immaginando o riconfigurando il modo in cui J vede se stesso, sarà il cambiamento fondamentalmente più utile, dal punto di vista del miglioramento dell’attendibilità di questo processo quando è utilizzato.
Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio, su questo punto?
J: No, credo sia sufficiente. Potete, per favore, descrivere il rituale appropriato per l’entrata/uscita da questo processo?
Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Ti ringraziamo per avere la creatività e l’immaginazione di fare questa domanda. Questa non è una domanda cui possiamo rispondere in modo specifico. Tuttavia, possiamo dire in che modo colui noto come J può configurare il suo ambiente, parlando dal punto di vista di ciò che questo strumento ha fatto, per creare per se stessa, un ambiente soddisfacente in cui effettuare il lavoro sacro.
Innanzi tutto, nota che questo strumento, quando si prepara per il processo di canalizzazione, ha intenzione di una cosa molto semplice e che ha un unico scopo. Si pone al servizio dell’uno infinito Creatore e definisce accuratamente il modo in cui entrare nel suo posto di lavoro per effettuare questo servizio. Raccoglie intorno a sé i manufatti della sua fede. I manufatti che erano intorno a lei durante il contatto con quelli di Ra, si trovano dentro la stanza in cui ognuno di voi si trova in questo momento e questi manufatti sono familiari e molto cari per lei, li ha toccati ed hanno un significato che va oltre l’occasione di questa particolare sessione. Il calice, l’incenso e la Bibbia aperta sulla frase: “In principio era il Verbo”, hanno tutti una profonda connessione di cuore per questo strumento. E costituiscono per lei, in modo metafisico piuttosto che fisico, una sicurezza simbolica ma molto reale. Fa riposare il suo spirito fra i manufatti della sua fede. È una rassicurazione ad un livello subconscio, e, nel contesto del suo lavoro, un’accettazione implicita dei suoi valori da parte di coloro che si trovano nel cerchio con lei. Tutti questi aspetti dei manufatti intorno a lei, quindi, agiscono come una rete di sicurezza, così che lei è capace di sentirsi piuttosto libera di lasciarsi andare e di rispondere con una focalizzazione molto pura al processo della canalizzazione.
Per colui noto come J, questi manufatti non creerebbero alcun genere di rete di sicurezza. E la sfida, quindi, per colui noto come J, è identificare dentro se stesso il vero centro della fede per lui. La fede non è una credenza in niente e i manufatti che danno conforto a colui noto come J, non hanno bisogno di essere religiosi, affatto. Hanno bisogno di creare un’atmosfera di sicurezza emozionale.
Quando si identifica la propria fede, questo può essere fatto in moltissimi modi. Il pensiero lungo le linee di ciò con cui circondare il sé ha bisogno, tuttavia, di essere fatto con il cuore, piuttosto che con la mente. Ciò che state cercando qui è ciò che risuona nella vostra mente profonda. Questa non è necessariamente una mente che risuona come qualsiasi altra, non risuonerà necessariamente con manufatti spirituali o religiosi. Di conseguenza, incoraggiamo colui noto come J a trascorrere del tempo pensando non ai manufatti, ma pensando a dove si trova la fede per te. Dov’è il posto dentro di te che sa, oltre ogni dubbio, che tutto va bene e ciò che è giusto, buono ed appropriato?
La domanda complessiva del fare questo lavoro spirituale ruota intorno a ciò che è il lavoro. È lavoro spirituale? Per questo strumento, tutte le cose sono sacre e tutto il lavoro è spirituale. Qual è la tua presa su questa realtà? Più sei in grado di penetrare la superficie della tua personalità e di entrare nel sacro spazio del tuo cuore, meglio sarai in grado di considerare questa domanda. È nostra osservazione che c’è stata una mancanza di consapevolezza da parte di colui noto come J, che c’è un punto in discussione: questo lavoro è spirituale oppure no, è sacro oppure no. Le forze del Creatore si aprono a coloro che si sono resi conto della forma della propria sacralità e che hanno considerato ciò che desiderano fare dal punto di vista dell’apprendimento e del servizio spirituali. Tentare di fare questo tipo di lavoro mentre si è ancora non polarizzati o polarizzati debolmente è come se si tentasse di usare l’elettricità ma si trova una straordinaria resistenza sul sistema che fa sì che il potete non funzioni bene.
Vorremmo rivolgerci alle tecniche per l’entrata e l’uscita delle sessioni fino ad un certo grado, ora.
Questo strumento era solita eseguire un rituale chiamato “Banishing Ritual of the Lesser Pentagram” [2] (ndt: Rituale di messa al bando), per preparare il luogo di lavoro, quando questo strumento e il gruppo di cui faceva parte, eseguivano sessioni di canalizzazione in trance. Per la canalizzazione cosciente, questo strumento si sintonizza cantando, pregando e facendo esercizi mentali designati per approfondire lo stato di focalizzazione e per chiamare le forze dello spirito con cui lei desidera essere accompagnata mentre fa il suo lavoro [3].
Possiamo consigliare qualsiasi forma di sintonizzazione che colui noto come J trovi utile e agevole. Potrebbe non essere il “Banishing Ritual of the Lesser Pentagram”. Potrebbe non essere la preghiera. Tuttavia, è bene pensare al sé come ad un cristallo che trasmette e riceve energia, quasi come fosse una radio. Voi siete, diciamo, non una fonte di potere ma ciò attraverso cui il potere passa. Potete sintonizzare il campo della vostra coscienza, proprio come sintonizzereste una radio per trovare la stazione che volete. Questo strumento (Carla) si sintonizza chiedendo il miglior contatto più elevato che possa sostenere in maniera cosciente e stabile l’energia di Gesù il Cristo. È una richiesta molto specifica e quindi è in grado di sintonizzarsi abbastanza accuratamente sebbene non abbia una conoscenza tecnica o specifica di ciò che sta facendo. Questo processo di sintonizzazione è molto utile e pensiamo che colui noto come J possa trarre beneficio dal considerare bene quale sintonizzazione possa raggiungere la fonte che egli desidera raggiungere.
Alla fine di una sessione di lavoro, descriviamo le condizioni così: avere raccolto energia di un certo tipo. È luce, ma qual è il colore, qual è la natura, qual è la trama di questa luce? Vi incoraggiamo a considerare questo. Nel modello che quest’entità (Carla) ha delle sue sessioni, vede le persone nel gruppo che creano un campo di forza o un campo energetico con le loro energie mescolate e vede la luce che entra in quel tempio che è stato creato dalle energie ad arco del cerchio. Alla fine di ogni sessione Carla chiede verbalmente che ognuno rilasci nuovamente quella luce al Creatore. Questo, in maniera metafisica, ripulisce l’area locale fisica e metafisica di lavoro che è stato appena fatto e restituisce l’energia del luogo alla sua vibrazione neutrale e terrena.
È bene, qualsiasi sia il rituale che si sviluppi, che venga visto come una purificazione ed una chiusura che in natura sono particolarmente sacri o spirituali. Tutte le nostre raccomandazioni hanno a che fare con l’investimento di questo processo con una polarità o con l’energia d’amore, affinché l’entità J, facendo questo lavoro, sia impegnato e concentrato nel processo in modo particolarmente spirituale o sacro.
Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?
J: No, è sufficiente. La prossima è: Potete, per favore, aiutarmi a stabilire il mio intento complessivo per lavorare con il processo ARV?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Stavamo giusto parlando ora dello stabilire un’intenzione che fosse strutturata nella spiritualità. Possiamo dire che il concetto di spiritualità o sacralità è generalmente troppo limitato dal concetto della spiritualità della gente. La spiritualità non è necessariamente religiosità, affatto. Non deve necessariamente avere alcuno degli ornamenti del luogo o del rituale. Il cuore della spiritualità si trova nella definizione del sé di un’entità.
Quando un’entità comincia a guardare nella natura del sé, i mondi cominciano ad aprirsi. Incoraggiamo colui noto come J a trascorrere del tempo, quotidianamente, facendo la domanda: “Chi sono?” e permettere poi una mancanza di pensiero o di movimento non necessario. Questo potrebbe essere nella meditazione; potrebbe essere fatto in modo molto proficuo in un ambiente naturale. Ma che sia meditazione formale o passeggiare nella natura, lo scopo è liberare la mente dal contenuto e permetterle di essere vuota. In questo ambiente, proprio come in una tazza vuota, potrebbe arrivare del contenuto che non è misurabile dalle parole, e la natura del sé è qualcosa che è al di là delle parole. Questo è il motivo per cui il silenzio è il miglior ambiente in cui ricevere alcune delle risposte più profonde che cerchi in questo periodo.
Strutturare la vostra intenzione suona come se fosse questione di identificare il vostro scopo. E colui noto come J ha spiegato che non c’è uno scopo specifico in questo processo: è un processo che può essere utilizzato per molti scopi diversi. Tuttavia, colui noto come J ha detto ripetutamente, che desidera essere utile, di essere di servizio utilizzando questa tecnologia, usando questa ARV. E questa è la direzione verso cui suggeriamo a colui noto come J di muoversi nel suo pensiero. È utile rendersi conto che gli scopi che sono benedetti dalle forze della guida spirituale, sono quegli scopi in cui l’intenzione è stata accuratamente modellata e focalizzata verso l’utilità, la compassione, la gentilezza e altri modi di descrivere gli attributi dell’amore incondizionato.
Un mago è una persona che tenta di creare cambiamenti nella coscienza per mezzo della sua volontà. E, in senso letterale, i protocolli dell’ARV sono un tipo di magia, in quel senso. La domanda è, è positivo, neutrale o negativo nella sua intenzione? Esaminando un’intenzione, quale creare il denaro, può essere visto che la polarità dell’intenzione è mista. Ci sono aspetti positivi nel desiderare di avere denaro per fare del bene. Tuttavia, c’è una sotto-versione di servizio al sé. Questo strumento (Carla) ha detto spesso, dal punto di vista del cercare di far soldi dal servizio, che avrebbe preferito rimaner povera per poter essere in grado di donare il suo lavoro e per tenere lontane le forze del denaro. Questo strumento è andata avanti da quello scopo del non prendere denaro in quanto ora effettua delle sessioni, come questa, in cui accetta sì dei fondi, però questi fondi vengono passati nelle casse del L/L Research, così che non è lei personalmente che sta guadagnando, in nessun modo o forma dal fare lavoro spirituale.
Questo è un atteggiamento valido, in quanto libera questo strumento da qualsiasi polarità mista mentre si avvicina alla canalizzazione. È difficile, se non impossibile, concepire un’intenzione assolutamente pura, poiché le entità umane sono sempre miste, in quanto la loro natura è 360 gradi di tutto ciò che il Creatore ha creato. Di conseguenza, ogni entità ha un lato oscuro che è tanto potente ed articolato quanto il lato positivo o luminoso. Quando chiedete a voi stessi: “Chi sono?” comincerete a vedere sempre di più che siete ogni cosa ed ogni qualità. Poi la domanda diventa: “Che configurazione o sistemazione di queste energie si trova dentro il vostro essere?”
Dal principio alla fine dell’incarnazione, è lo scopo di ogni entità penetrare sempre più gli insegnamenti di superficie che hanno creato un falso sé. Il sé, nel modo in cui è stato cresciuto dai genitori, dagli insegnanti e da altre figure autoritaria, contiene molto materiale che è imagistico ed è come se tratteneste a voi vecchie immagini del sé che non sono attuali. Mentre imparate di più riguardo a voi stessi, troverete che alcune di queste false immagini o parti di sé cadono e questo vi aiuterà a chiarire la vostra natura e quindi la vostra intenzione di base.
Possiamo risponderti ulteriormente su questo punto, fratello mio?
J: No, è sufficiente. Forse avete già sfiorato qualcosa di questo argomento, ma farò lo stesso la domanda. C’è un allineamento fisico appropriato nei gradi della bussola in cui l’osservatore deve posizionarsi per ottenere un miglior segnale dell’obiettivo che sta cercando di descrivere?
Siamo quelli di Q’uo. Siamo consapevoli della tua domanda. Grazie, fratello mio, per questa domanda. Vediamo ciò che possiamo condividere senza limitare il libero arbitrio. Siamo in grado di condividere il suggerimento che un allineamento nord/sud è utile, come lo è un allineamento est/ovest. Allinearsi con il nord ed il sud ti orienta nella dinamica fra aria e acqua. Allinearsi con l’est e l’ovest ti orienta nella dinamica fra terra e fuoco. Qualsiasi direzione è in genere utile e può capitare a colui noto come J che in varie applicazioni, uno o l’altro allineamento possano essere preferibili. Suggeriamo però che usare le direzioni cardinali è una buona idea.
Inoltre, diamo a questo strumento (Carla), la visione del corpo sollevato da terra e alquanto reclinato, come se questo strumento fosse distesa su un sedile reclinabile, affinché ci sia un livello confortevole che è piuttosto alto. Possiamo suggerire che forse è più utile purificare l’area in qualche modo metafisico piuttosto che essere preoccupati della posizione.
Ci sono altri due elementi che suggeriamo essere utili. Uno è scegliere i momenti di lavoro in cui c’è ciò che questo strumento chiama la luna piena o vicino alla luna piena, poiché le energie coinvolte in quel periodo che sono forti sono quelle energie che sono utili per questo lavoro. Possiamo anche suggerire che questa entità trova le informazioni necessarie riguardo al ciclo spirituale di diciotto giorni e determinare la natura del suo ciclo di diciotto giorni, per poter evitare quelle volte in cui…
(La prima parte del nastro termina.)
(Canalizza Carla)
… le energie si muovono dal basso verso l’alto o dall’alto verso il basso e sono in una condizione critica, instabile.
Possiamo risponderti ulteriormente su questo punto, fratello mio?
J: No, va bene. Grazie. Potete, per favore, descrivere alcune caratteristiche per un collaboratore adatto a me?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Siamo sicuramente in grado di descriverti alcune caratteristiche che sarebbe utile per te prendere in considerazione in un collaboratore. In primo luogo però, diciamo che ci sono volte in cui un’entità crea blocchi stradali per se stessa e in questo modo colui noto come J ha involontariamente creato un blocco al trovare quel partner perfetto, in quanto colui noto come J non si è arreso alla sua natura più profonda. È difficile per noi dare a questo strumento (Carla) parole che possano rivelare ciò che vogliamo dire, ma è come se colui noto come J avesse sbarrato una porta contro se stesso. La chiave di quella porta è una domanda o un desiderio e non possiamo dare a colui noto come J questa domanda o sviluppare questo desiderio dentro di lui, eppure è dentro di lui ed è forte dentro di lui in questo momento, perciò suggeriamo a colui noto come J il valore dell’amore.
Questa è una parola chiave ed è quasi insignificante quando viene detta, perché ne è stato fatto un cattivo uso. Ma la vera natura di ogni entità nella creazione è l’amore. La vera natura del Creatore è amore. Tutta l’energia, non importa a cosa assomiglia nella creazione, è una qualche forma d’amore. Quando colui noto come J avrà scoperto questo desiderio e avrà posto la domanda, piuttosto che essere un essere che rimane fuori dal proprio cuore, egli sarà in quello spazio sacro del proprio cuore. Ed è da questo posto che la vita e l’amore sbocciano. Non intendiamo essere enigmatici, ma se la propria natura è l’amore e se la domanda ha a che fare con l’amore e se il posto dentro il cuore è descritto come amore incondizionato, allora, forse, ti abbiamo offerto l’aiuto che ti possiamo offrire qui.
Le caratteristiche di un collaboratore utile sono: intelligenza, auto-consapevolezza, senso dell’umorismo e soprattutto, fede. Se riesci a trovare qualcuno che è fedele, ingenuo e aperto, allora avrai fatto molto bene. Tuttavia, suggeriamo a colui noto come J, che come colui noto come B ha detto, quell’entità sarà attratta a te quando il tempo dell’attesa sarà finito. Non ci sarà alcun bisogno di trovare o di cercare un’entità simile. Piuttosto, entrambi vi incontrerete in modo naturale, proprio come è accaduto a tutti coloro che si sono riuniti al L/L Research. Ogni connessione è stata il risultato di un processo di simile che attrae il simile e, come questo strumento ha detto prima, il gruppo si è riunito grazie alla Legge dell’Uno.
Poni le tue energie nell’auto-apertura e nell’onestà profonda, mentre scruti dentro un sé che è abilmente fatto per illudere come per rivelare. Il processo per arrivare a conoscere il sé prende tutta la perseveranza che colui noto come J ha in abbondanza. È un compito incarnazionale lungo. Tuttavia, sentiamo che colui noto come J, sarà sorpreso di quanto velocemente le cose cambiano, una volta che è coinvolto nel processo dell’auto-conoscenza su base conscia. L’universo è attrezzato per rispondere all’intervistatore del sé.
Possiamo risponderti ulteriormente su questo punto, fratello mio?
J: No, va bene. Grazie. Domanda successiva: Mi sarà permesso aver successo con l’ARV?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Non riteniamo che questa sia una domanda cui siamo in grado di rivolgerci e quindi passiamo. Ci scusiamo per la mancanza d’informazioni qui.
J: Ok, ecco un’altra domanda: A avrà un ruolo nel mio futuro?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. E, di nuovo, riteniamo che questa non sia un’area in cui sentiamo di poterti essere utile. C’è un’altra domanda, ora?
J: No, non c’è.
B: Q’uo, quando vi siete riferiti alle direzioni, nord, sud, est ed ovest, vi stavate riferendo alle quarte magnetiche della bussola o ai poli rotazionali?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Ci stavamo riferendo a valori magnetici piuttosto che rotazionali.
B: Grazie. (Rivolto a J.) Nient’altro?
J: Ho un’altra domanda, se tenterete di rispondere. Due settimane fa, al mio risveglio, ho visto sul soffitto luci blu, rettangoli indistinti. Potete dirmi che cos’erano?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Riteniamo che nel lavoro che stai facendo, hai aperto per te stesso porte nei vari punti entro ciò che questo strumento (Carla) chiama sistema dei chakra. Ci sono vari modi di vedere elementi di spazio e tempo dentro quei sistemi che sono simbolici. Essi consistono di geometria e colore. Tu ne eri consapevole e vedevi in un posto dei piani interiori che non aveva senso per la tua intelligenza cosciente e quindi sei stato capace di vedere solo il colore e la geometria, piuttosto che essere capace di vedere in quel mondo.
Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?
J: No, ho finito. Grazie.
Siamo quelli di Q’uo e, fratello mio, sei hai finito, anche noi abbiamo finito. Ti ringraziamo per lo sforzo straordinario che ti ci è voluto per essere con noi e per farci queste domande. Ti lasciamo come ti abbiamo trovato, nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Siamo a voi noti come quelli di Q’uo. Adonai. Adonai.
Note:
[1] ARV è l’acronimo di Associative Remote Viewing (Visione Associativa a Distanza). Questo è un link ad un sito web (in inglese) che spiega questa tecnica: www.remote-viewing.com.
[2] Questo rituale viene eseguito secondo le indicazioni che si trovano nel libro di William E. Butler “The Magician, His Training and His Work” (Il Mago, il suo addestramento ed il suo lavoro)
[3] Quando Carla si sintonizza per ogni sessione invoca lo Spirito Santo, il Creatore, Gesù Cristo e gli Arcangeli.
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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2005/2005_0120.htm
Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste