)*(Stazione Celeste)
-L/L Research-
Special Meditation
per
DENSITÀ, oppure DIMENSIONE
Q’uo attraverso Carla L. Rueckert
18 Dicembre 2005
Q’uo, attraverso Carla L. Rueckert, risponde mensilmente alle domande più votate dai lettori del magazine PlanetLightworker.
Nel sondaggio di Dicembre, la domanda che ha ricevuto più voti da parte dei lettori, è stata la seguente:
“Sul magazine PlanetLightworker, ho letto la risposta di Q’uo alla domanda sulle densità e vibrazioni (vedi: Densità & Livelli di Vibrazione). Il gruppo di Q’uo ha parlato di 7 densità in un’ottava. Altri, nel mondo esoterico, parlano di 12 dimensioni. Potete spiegare la differenza?”
(Canalizza Carla)
Siamo quelli a voi noti come il principio di Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Veniamo al servizio del Creatore per rispondere alla chiamata del circolo di ricerca, oggi. Vi ringraziamo per aver serbato il tempo di creare un circolo di ricerca e per averci invitati a condividere informazioni con voi. E’ nostro piacere e privilegio.
Come sempre, vi chiediamo di essere molto attenti nel vostro discernimento. Mettete da parte qualsiasi nostro pensiero che non vi piace subito. Se farete attenzione a sorvegliare la porta verso i vostri pensieri, ci sentiremo allora liberi di condividere le nostre opinioni, senza essere preoccupati di infrangere il vostro libero arbitrio. È essenziale per noi condividere informazioni senza una violazione simile; vi ringraziamo, perciò, per questa considerazione.
Oggi la domanda riguarda il sistema di chakra che è utilizzato per strutturare il modo in cui considerate il vostro corpo energetico. A dire il vero, la domanda ha utilizzato i termini densità e dimensione. Tuttavia, crediamo che l’intento reale della domanda riguardi più i processi interni del sistema corporeo, piuttosto che il punto di vista macrocosmico in cui le densità della creazione sono considerate. Ci scusiamo se abbiamo frainteso o parliamo in modo errato a causa di questa incomprensione. Tuttavia, crediamo che il punto di interesse della domanda abbia a che fare con l’osservazione del veicolo fisico e delle sue connessioni con l’universo metafisico, nella forma di corpo energetico che pervade il corpo fisico, e così risponderemo secondo ciò che abbiamo compreso.
Prendiamo nota del modo in cui la domanda è stata formulata, dicendo semplicemente che non c’è una vera differenza nel modo in cui i termini densità e dimensione sono utilizzati, così che, sia che si parli della terza dimensione o della terza densità, in generale, sia sottinteso dagli studenti di processi metafisici che si sta parlando di un quanto o di un certo tipo d’energia. La parola più appropriata per lavorare con il concetto dell’ottava delle densità nella creazione è la parola densità, anziché dimensione. Tuttavia, queste due parole sono utilizzate in modo intercambiabile, non solo da questo strumento (Carla), ma anche da molti altri le cui opere sono state lette da questo strumento.
Le densità, parlando in modo macrocosmico, sono riprodotte fedelmente entro l’energia di ogni singola entità che è incarnata sul pianeta Terra in questo momento. Ognuno di voi ha un corpo energetico che contiene elementi che sono tanto veri nella tonalità quanto le note di una scala (musicale ndt).
La differenza fra le ottave convenzionali entro le modalità Occidentali della notazione fisica crea una scelta di varie scale fra le dodici note che compongono la cosiddetta scala diatonica entro un’ottava di un vostro strumento [musicale]. Nella musica questa scala di dodici toni è una creazione per mezzo di cui nei dodici semitoni i toni sono creati da ottava ad ottava, affinché il dodicesimo tono sia lo stesso del primo.
Il suono della scala diatonica è questo
(Carla canta la scala di dodici toni di un’ottava.)
In contrasto, la scala maggiore sceglie otto di quelle dodici note e suonano così.
(Carla canta l’ottava con una scala di otto toni.)
Nel sistema Occidentale di notazione musicale, c’è una scala minore e ci sono scale modali che hanno tutte otto toni. A questo proposito bisogna notare, parlando ancora di musica, che nei modi Occidentali od Orientali di produrre il tono, non c’è un modo preciso di graduare le note. I quarti di tono non solo sono apprezzati e differenziati, ma quelli che sono dotati musicalmente, possono produrre, per mezzo della loro voce o sopra uno strumento che non ha tasti [1], un numero infinito di gradazioni che hanno valori minori di un quarto di tono.
Questo è il motivo per cui la musica Orientale è fondamentalmente diversa dalla musica Occidentale nel suo effetto sull’ascoltatore. La musica Occidentale vive in scatole modulari di differenziazione che hanno confini netti e regolari, laddove l’approccio Orientale, offre un paesaggio infinito in cui creare i toni.
Se si osserva il pensiero e la cultura dell’Ovest e dell’Est, suggeriamo che molte inferenze possono essere attratte da questa differenza. La tendenza dell’orientamento Occidentale della mente è scegliere la scala maggiore o una delle scale a otto toni per ascoltare la musica. Non è per caso che questa scelta sia naturale nella cultura Occidentale.
La ragione per l’uso di un sistema a otto chakra, che è i sette chakra e l’ottavo chakra che è uguale al primo, solo un’ottava superiore, è che la cultura Occidentale è come una versione più giovane del più vecchio sistema Orientale a dodici toni. Ci sono meno gradazioni, meno differenziazioni e una struttura più chiara, più semplice, più facile per osservare il sé e strutturare modi di interagire con il proprio sistema energetico.
Dall’altro lato, il sistema di dodici chakra è indicativo dell’ulteriore articolazione delle energie e dell’uso dell’energia che è più tipico del pensiero Asiatico od Orientale.
Il sistema di 8-chakra è stato trattato in precedenza, perciò lo riesamineremo brevemente. Il chakra di raggio-rosso si preoccupa principalmente della sopravvivenza e della sessualità. Il chakra di raggio-arancione, situato nel basso ventre, è associato con le relazioni personali. Il chakra di raggio-giallo, o centro energetico del plesso solare, è associato alle energie dell’interazione con i gruppi. Il chakra di raggio-verde, o del cuore, è associato con l’apertura del cuore e la scoperta della propria natura sacra. Il chakra della gola o centro energetico di raggio-blu, è connesso alla comunicazione. Il centro del raggio-indaco nella fronte è associato con le discipline della personalità e del lavoro nella coscienza, ed il chakra di raggio-viola, che è il chakra della corona, è associato con l’uscita della realtà transitoria che si esprime in qualsiasi momento stabilito ed è un sistema d’uscita per l’intero corpo energetico che è ciò che chiamiamo la struttura Occidentale dei chakra.
Le sottigliezze del sistema di 12-chakra possono essere molto utili per gli studenti di metafisica. Comincia nello stesso modo del sistema Occidentale, con il primo chakra connesso alla sessualità e alla sopravvivenza.
Nel sistema Orientale, tuttavia, il secondo chakra, è diviso, in due centri energetici, uno dei quali si occupa rigorosamente del sé che si relaziona al sé. Il secondo di questi cosiddetti centri energetici di raggio-arancione, si occupa del sé in relazione ad altri sé.
Nel sistema orientale, il chakra del plesso solare rimane unificato. Tuttavia, dopo aver lasciato il plesso solare e prima di giungere a ciò che nel sistema Occidentale è il chakra del cuore, c’è un chakra di cui questo strumento (Carla) ha spesso parlato come del cortile esterno del cuore.
È utile rendersi conto che entrare nel cuore non è una gioia pura e semplice. È un processo che, al suo principio, può creare molta difficoltà allo studente ed al ricercatore. La difficoltà di entrare nel cuore è che vi si deve portare tutto ciò che il sé è, affinché quello spazio diventi veramente sacro. La maggior parte dei ricercatori è piuttosto sorpresa, quando entra per la prima volta nel proprio cuore e scopre che incontrare il proprio lato oscuro è un vero problema.
Dopo aver fatto tutto il lavoro per capire che siamo esseri spirituali, dopo aver purificato questioni di personalità, di sessualità, di sopravvivenza, di relazioni personali e tutto il lavoro che ogni entità fa con i gruppi, un’entità alla ricerca si sente equilibrata e desiderosa di entrare in quella spaziosa santità del cuore aperto.
Tuttavia, la prima cosa che la maggior parte delle entità scopre entrando in questo spazio, è che, proprio come nella storia che si trova nel vostro Nuovo Testamento, dell’entità nota come Gesù il Cristo che entra nel tempio e vede tutti i venditori di colombe che si possono comprare per essere sacrificate, le entità che entrano nei propri cuori, scoprono che anche lì ci sono venditori di colombe che si affaccendano con le proprie agende.
La maggior parte dei ricercatori sa poco di quanto della propria personalità sia stato sconvolto e di quanto sia stato preso il controllo dalle aspettative culturali, dagli insegnamenti dei genitori e altre fonti d’informazione, che creano presupposizioni e teorie di come sono le cose, che non sono adeguate agli standard di purezza che il particolare spazio del cuore aperto richiede, affinché il ricercatore dal cortile esterno penetri nel santuario interno.
Questo si relaziona a quel concetto o idea di ciò che è chiamato attacco o saluto psichico. Il cortile esterno del cuore è quel posto in cui quelle parti del vostro involucro di personalità, cui è stato permesso di esprimersi senza che voi foste consapevoli della loro presenza, rendono nota la loro presenza.
In molti casi, le entità sperimenteranno queste energie come attacchi. Forse avranno la sensazione che ci sia un’entità che le sta attaccando dall’esterno, con una sorta di incupimento o attacco. Altri hanno più sensibilità nel discernere la fonte di un tale apparente attacco e possono individuare con precisione l’energia come essere dentro il sistema del sé. Sia che si vedano queste energie attaccanti come parti del sé o come se sopraggiungessero dall’esterno del sé, fondamentalmente parlando possiamo dire che, secondo noi, sono parte del sé in quanto tutte le cose sono una e voi, come sé individuali, vi state armonizzando realmente nello spazio e nel tempo che è articolato dai parametri di un particolare tipo di energia.
Quindi, ciò che sembra molto personale e molto minaccioso in molti casi è, in realtà, non una minaccia, ma semplicemente una parte del sé che è passata inosservata e quindi, non si è sviluppata.
C’è una grande virtù nell’essere disposti a trascorrere del tempo in quel cortile esterno del cuore aperto e vederlo come un chakra o centro energetico separato; per trascorrere del tempo con quei venditori di colombe per i sacrifici, per scoprire perché la vostra cultura ha sentito che il sacrificio era necessario e perché certi elementi o essenze nella vostra personalità sono stati scelti per essere sacrificati.
Parliamo con termini estremamente non letterali qui, e stiamo fondamentalmente parlando di quelle energie del sé che finora sono sfuggite alla vostra attenzione. Forse non sono proprio sfuggite alla vostra attenzione, avete forse ritenuto non fossero degne di attenzione. Ci sono energie come la vergogna, la colpa, la gelosia e la rabbia che sono sistematicamente e ritualmente minimizzate e scoraggiate nella vostra cultura dal punto di vista dell’espressione esteriore. Tuttavia, anche queste hanno bisogno di essere considerate, di essere portate alla luce dell’attenzione e dato rispetto. Anche questi sono modi in cui voi vi sentite. Anche questi sono degni di essere esaminati, ispezionati, analizzati e accompagnati per tutto il tempo che ci può volere, affinché cominciate ad essere in grado di vedere la loro virtù e il loro valore.
Molti aspetti, apparentemente brutti e negativi del carattere e della personalità sono esattamente quelle energie che creano una vera profondità per comprendere qualsiasi autentica stabilità e fermezza d’attenzione.
La qualità della rabbia, ad esempio, una volta tradotta in ostinazione inestinguibile nella dedizione al servizio, può diventare la centrale elettrica che era intesa essere, ma questo non può avvenire fino a quando la virtù della rabbia è vista direttamente, per il suo stesso sé e la sua stessa essenza.
Il santuario esterno del chakra del cuore è quindi una sorta d’energia veramente potente e può creare scompiglio. E spostarsi dal cortile esterno nel santuario interno del cuore, diventa un movimento molto più chiaro e focalizzato, quando a quel cuore esteriore viene dato il proprio posto riservato.
Un’altra differenza fra ciò che chiamiamo sistema di chakra Occidentale ed Orientale è che immediatamente dopo il chakra del cuore e prima del chakra [della gola o di raggio-blu] della comunicazione aperta, nel sistema Orientale c’è un centro energetico aggiuntivo. Per spiegare in dettaglio perché questo diventa molto utile, è bene rilevare che il chakra di raggio-verde o del cuore è il primo centro energetico in cui la possibilità di un vero scambio energetico esiste.
I chakra inferiori, poiché hanno a che fare con il sé, la sua sopravvivenza, la sua sessualità, le sue relazioni con il sé e altri sé personalmente e la sua relazione con i gruppi, sono tutte energie che possono sembrare di aver bisogno di essere equilibrate, ripulite, così da non essere né sotto-attivati né sovra-attivati. Non si riesce, però, a condividere energia fra raggio rosso e raggio rosso, raggio arancione o raggio giallo.
Quelle energie si possono imprimere su un altro sé e, a causa della forza del vostra sistema energetico, è possibile che l’energia sia impressa da voi ad un’altra persona, o che un’altra persona vi imprima con la sua energia. È, tuttavia, una sfumatura. È limitata nel tempo nel suo effetto e si esaurirà naturalmente. Molti dei vostri cosiddetti guaritori di fede, sono quelli che risanano sia dal chakra di raggio-arancione o di raggio-giallo e imprimono la loro comprensione e il loro ambiente sopra un altro. Coloro che sono in grado di accettare quelle impressioni sono capaci di sperimentare un po’ di rilascio dai vari disturbi per un certo periodo di tempo. Tuttavia, nel caso in cui sia ad un livello sotto il cuore, quelle energie non persevereranno e svaniranno naturalmente.
Solo quando ci si sposta nel cuore aperto si può cominciare a condividere energia; a scambiare energia con un altro; a dare amore e a ricevere amore. La grande benedizione dell’apertura del cuore e del mantenerlo aperto è che, lavorando dal cuore aperto, tutte le funzioni dei centri energetici inferiori sono ri-create come sacre.
I chakra sopra il livello del cuore sono anche centri energetici da cui gli scambi energetici possono essere effettuati. La ragione per cui questa informazione è utile nel discutere dei chakra che vengono dopo il chakra del cuore nel sistema Orientale è che c’è questo centro energetico [aggiuntivo, che] cattura una struttura che manca completamente dal sistema Occidentale. C’è una sottigliezza qui che può essere apprezzata solo da coloro che hanno fatto già un bel po’ di lavoro nella coscienza. Implica ciò che questo strumento (Carla) ha definito una fase di avvicendamento a 90 gradi.
Queste non sono parole che hanno un riferimento oggettivo per questo strumento, ma rappresentano una frase che ha sentito molte, molte volte parlando con colui noto come Don Elkins, che lavorava ampiamente con i concetti creati da colui noto come George Williamson. Il concetto chiave di questo chakra aggiuntivo è che nella svolta dopo il chakra del cuore, questa include il complesso dei regni invisibili del metafisico dell’universo tempo/spazio.
È un centro energetico che è focalizzato sulla giusta relazione con la famiglia estesa che si ha nei regni invisibili. La parte più grande di questa famiglia per i ricercatori è quella parte che è connessa con la guida. Ogni entità ha un sistema di guida ed accedere a questo sistema di guida è estremamente utile. Se ci si focalizza su questo particolare centro energetico, si può fare un lavoro molto meticoloso nell’aprire se stessi alla guida che si trova dentro di noi.
Le altre differenze fra i sistemi di chakra Orientali ed Occidentali, riguardano le sottigliezze del lavoro nella coscienza nella comunicazione, che è il centro energetico del raggio-blu. C’è una divisione nel sistema Orientale fra la comunicazione del sé con il sé e la comunicazione del sé con altri sé.
Inoltre, c’è una terza divisione che si occupa della comunicazione del sé con la famiglia estesa delle guide, presenze, essenze ed entità che sono connesse al sé.
Diciamo questo, rendendoci conto che le sottigliezze sono tali che non possiamo dirvi in generale, quali siano quelle varie essenze. Ogni individuo crea una rete famigliare globale, non solo l’incarnazione in cui vi trovate ora, ma anche quelle entità con cui avete lavorato fra le incarnazioni, quelle entità con cui avete lavorato durante incarnazioni passate e le energie planetarie note e non-locali che sono state attratte a voi come entità locali in incarnazione a causa del vostro lavoro entro l’incarnazione e lavoro che avete fatto fra le incarnazioni.
Ognuno di voi, entro questo circolo e ognuno cui parliamo nella famiglia estesa di internet, ascoltatori e lettori, che è in costante crescita, contiene una grande, amorevole ed estesa famiglia che attende la vostra focalizzazione e la vostra richiesta di aiuto per diventare più attiva nella vostra vita. È importante ricordare, quindi, di chiedere aiuto al vostro sistema di guida.
Per noi, esprimere l’altro chakra aggiuntivo di questo sistema Orientale, è molto difficile. Una volta che l’uscita del raggio viola è stato liberato, c’è un chakra aggiuntivo nel sistema Orientale che è dedicato a quel punto in cui l’energia del sé si espande a spirale dal momento ora alle possibilità del futuro. È il punto che questo strumento chiama entrara all’infinito intelligente.
Siamo consapevoli che questa informazione, in se stessa, è sterile e arida. Qui parliamo di strutture. Siete voi che fate avvicinare l’infinito amore e luce dell’uno Creatore in quella struttura, in quel corpo energetico. Siete voi, con la preghiera, la meditazione e altre forme di richiesta di guida, introspezione e visione, che attirate dalle energie dell’uno infinito Creatore entità che insegnano come noi e moltissimi altri tipi di entità che non parlano affatto ma che si riversano dal punto d’entrata dell’infinito intelligente, in giù, nel sistema energetico che determina quale tipo di vita ha il vostro sistema energetico.
Immaginate con noi, se volete, la creatura che siete. Ricevete questa informazione lungo la vostra spina dorsale, nelle linee fisiche di un sistema d’energia, di ricezione e di utilizzo. È nutrito infinitamente, con una scorta senza fine, dall’amore e dalla luce dell’uno Creatore.
La luce è letteralmente inviata in giù, nel cuore della Terra, vostra madre, che poi la riversa dal centro della Terra, o potete persino dire il grembo della Terra, in su, attraverso la Terra nella pianta dei piedi, nel vostro sistema corporeo, così da fluire costantemente nel vostro sistema energetico al livello del raggio-rosso, e salire verso l’alto ed uscire attraverso la sommità della vostra testa verso la porta che conduce all’infinito intelligente.
Nel frattempo, secondo il vostro desiderio, la vostra volontà e le vostre richieste, la guida e l’insegnamento sono spinti nel vostro sistema energetico dalla sommità attraverso il raggio-viola, poi il raggio-indaco, e così via, finché raggiunge il raggio blu o il raggio verde, a seconda che utilizziate quelle energie nella comunicazione o che le utilizziate nella cura, fondamentalmente.
Rendetevi conto, che il punto in cui quelle due energie si incontrano, è il punto in cui la vostra kundalini è ora focalizzata. Se desiderate fare alzare la vostra kundalini, avete due cose su cui lavorare. In primo luogo, dovete ripulire le energie inferiori, così da poter ottenere un’energia creativa piena attraverso le piante dei piedi, verso l’alto nel vostro corpo energetico.
In secondo luogo, tentate di focalizzare la volontà, di disciplinare la personalità e di far nascere le energie più utili che possono insegnarvi e guidarvi mentre cercate la verità.
Ringraziamo coloro noti come S1 e S2 per questa domanda e apriamo ora questo incontro ad altri quesiti. C’è un’altra domanda ora?
B: Prima avete citato l’insorgere della Kundalini. Potete chiarire questo punto?
Siamo quelli di Q’uo, fratello mio, e siamo consapevoli della tua domanda. Ciò che insorge, o non lo fa, è il punto di contatto fra le energie naturali disponibili per tutti entro la creazione e l’energia del principio creativo chiamato il sé per mezzo del lavoro individuale.
Quel punto di contatto comincia, parlando approssimativamente, dentro quel punto in cui il cortile esterno del cuore cede al santuario interiore. La kundalini non può essere fatta scendere più in basso di così, perché le informazioni del principio creativo non possono essere comprese da alcuna energia inferiore a quella del cuore.
Tuttavia, il punto dell’insorgere della kundalini, dal punto di vista del desiderio delle entità di progredire spiritualmente, è quando si comincia a poter accostare la piena energia di quel cuore aperto al lavoro nella coscienza; ogni posto in cui viene elevata, apre viste di opportunità per vari tipi di lavoro nella coscienza, non semplicemente muovendosi verso l’alto aspirando direttamente al Creatore, ma, dal punto di vista di [lavorare] a qualsiasi livello – ad esempio, nella comunicazione aperta – c’è l’opportunità di diffondere le proprie scoperte ed i propri servizi creando strati di comprensione o di consapevolezza in numero sempre maggiore di energie sottili che sono implicate nella sub-densità, diciamo, della comunicazione aperta. Una volta che la kundalini viene portata in su, dal cuore alla gola, allora nella comunicazione si può fare un lavoro più articolato. E questo è anche vero mentre la kundalini continua ad essere sospinta verso l’alto cercando l’accurato sviluppo e la disciplina della personalità.
Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?
B: Quale aspetto del sé effettua questa spinta?
Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. L’aspetto che sospinge in avanti l’energia è il desiderio, o, come a volte è chiamato, volontà.
Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?
B: No, grazie. Non ho altre domande.
Note:
[1] Uno strumento senza tasti, come un violino o un sitar, non ha tasti sul manico, le minuscole barrette che lo attraversano e contro cui le dita possono premere contro le corde per creare una nota o un accordo.
* * * * * * * * * *
Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2005/2005_1218.htm
Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste