)*(Stazione Celeste)  

-L/L Research-

 

Sunday Meditation

 

 

 

 

VIVERE DAL CUORE APERTO

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

19 Gennaio 1997

 

Domanda del Gruppo: In che modo possiamo vivere dal cuore aperto?

(Canalizza Carla)

Siamo a voi noti come quelli del principio di Q’uo. Vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Ringraziamo ognuno di voi molto profondamente per la vostra riunione e per averci chiamato a condividere i nostri pensieri. E’ nostra benedizione e nostro privilegio condividere questi pensieri con voi. Come sempre, vi chiediamo di stare attenti a ciò che accogliete da quello che noi, o qualsiasi altra fonte, diciamo, poiché voi siete il guardiano del vostro tempio. Riconoscerete la verità che è vostra. Il resto potete lasciarlo indietro, senza un secondo pensiero.

Oggi ci chiedete come vivere con il cuore aperto e vulnerabile, e vi diciamo che questa domanda è centrale nel tentare di fare la scelta del servizio agli altri o la scelta del servizio al sé, di cui, questa incarnazione che ora sperimentate, è così tanto preoccupata. C’è sempre un’abbondanza di modi in cui possiamo parlare delle vie del servizio e delle vie della polarizzazione, tuttavia niente è più diretto, per rivolgersi alla questione della polarità, che parlare del cuore aperto. Coloro che desiderano servire il Creatore servendo gli altri, sono coloro che desiderano veramente aprire il cuore. Coloro che desiderano seguire il sentiero del servizio al sé, trovano un cuore chiuso, necessario per polarizzarsi negativamente. Ora, mentre parliamo di polarizzazione nella coscienza, può essere d’aiuto pensare alla polarizzazione in termini più familiari.

Se c’è un peso sospeso nello spazio, questo risponderà, innanzitutto, alla gravità e penzolerà direttamente verso il basso. Se il pendolo che questo rappresenta è molto pesante, ci può volere un bel po’ per farlo oscillare da parte a parte. La prima volta che viene fatto lo sforzo, per oscillare verso una o l’altra estremità, con tutta probabilità, questo sarà appena sufficiente a rompere l’assenza di slancio del pendolo sospeso in giù, e ci sarà solo un movimento lieve. Ciò che accade con la maggior parte delle entità, e questo include coloro che vanno alla ricerca della verità con molto fervore, è che [con] lo sforzo fatto per polarizzarsi verso una radiosità d’essere, una generosità e un’apertura d’essere, c’è una reazione uguale e opposta che contrae contro le paure e attua separazioni fra una cosa e un’altra per sentirsi più sicuri. Questo fa tornare indietro il pendolo, così che c’è un lieve movimento verso il servizio al sé e il pendolo non arriva mai molto lontano in nessuna direzione.

Ciò che sperate fare, mentre tentate di lavorare con la vostra coscienza per accelerare il ritmo dell’evoluzione del vostro spirito, è di essere abbastanza costanti nell’aprirvi e nell’irradiare amore, ed è in questo modo che il pendolo comincia a muoversi sempre più verso un’estremità. Più le reazioni sono polarizzate, più ovvio sarà per voi quando commettete un errore. E questo significa che può essere un giudizio mediocre essere coinvolti nel giudicare la propria polarità o nel valutare il proprio progresso. Avete sentito che quando si guarda una pentola sul fuoco, questa è lenta a bollire, e l’eccessiva preoccupazione di come si agisce nella polarizzazione, sarà realmente un freno all’attività che sperate enfatizzare.

Quindi, la prima cosa che suggeriamo a coloro che desiderano aprire il cuore e vivere con il cuore aperto, è di astenersi dal tentare di dare al sé una classificazione spirituale. Evitate i pensieri su come agite. Verranno sia che li incoraggiate o meno, ma è la vostra scelta, se siete saggi da permettere a quei pensieri di venire e di andare, poiché entro l’illusione, avete lavorato così duramente per entrarci, è quasi impossibile essere consapevoli di come si serve veramente. Si deve servire semplicemente con fede e permettere a quella fede di essere sufficiente.

Nella vostra condizione terrestre c’è una vasta gamma di scelte che vi affronta ogni giorno, persino ogni ora. Ed è facile cominciare a guardare le cose che accadono e a pensare che queste cose non hanno una natura spirituale. “Queste cose sono del mondo e non hanno bisogno della mia attenzione, ma solo della mia attività.” Tuttavia vi diciamo che tutte le cose sono colme del Creatore e con questo vogliamo dire ogni pietra, ogni pezzo di terra, ogni briciola del vento che soffia e della pioggia che cade, ogni pannolino cambiato, ogni piatto lavato, ogni lavoro di routine, ogni compito oneroso, tutte queste cose sono piene di vita magica e completa e quella vita è amore. Anche la vita dentro di voi è amore.

Quando si tenta di vivere con il cuore aperto, ogni passo mancato sembra essere una difficoltà e questo succede perché il tentativo di vivere con un cuore aperto è circoscritto completamente e accuratamente dai pericoli, dalle prove e dai tornei di uno spirito molto attivo, che veglia su ognuno con la ferma intenzione di offrire la massima quantità di catalizzatori utili. Quando questo catalizzatore colpisce l’input sensoriale del vostro essere, la cosa normale, terrena che si fa, è di contrarsi intorno a quella cosa, di valutarla e di decidere cosa fare a riguardo. Queste azioni tendono a chiudere il cuore. Questo non significa che la via del cuore aperto non ha input dall’intelligenza o dal pensiero ma, piuttosto, enfatizza che molta della propria attenzione nel valutare i dati entranti, ha molto a che fare con le energie inferiori del corpo, e poiché si dà priorità a queste preoccupazioni, il sé tende a continuare ad agire da un posto dentro ciò che questo strumento chiama la testa. E, utilizzando quella terminologia, possiamo dire che la vita spirituale della terza densità è un viaggio dalla testa al cuore.

Abbiamo già notato in precedenza, che l’energia che entra nel vostro essere è infinita, ma che ci sono modi in cui ognuno di voi, secondo le scelte che fa, contrae, restringe e limita la quantità d’energia che può entrare nel corpo e muoversi lungo la colonna vertebrale. Il primo centro – riassumeremo semplicemente – ha a che fare con questioni di vita e di morte, di respiro, di alimentazione, di polarità sessuale. Questi sono gli interessi del raggio rosso. Gli interessi del raggio successivo, il raggio arancione, sono quelli che la persona ha con se stesso/a e la persona in relazione con un’altra persona, le dinamiche fra sé e sé e sé e altro sé, senza riferimento a gruppi, ma solo fra una persona e un’altra. Questi sono gli interessi del raggio arancione. Gli interessi del raggio giallo, essendo questa una densità di raggio giallo, assume una notevole centralità d’importanza. Questo è il cuore, diciamo, della terza densità – il relazionarsi del sé con gruppi, l’apertura del sé che, nella quarta densità, diventerà il complesso di memoria collettiva, quando i pensieri saranno condivisi; i pensieri privati saranno semplicemente evitati, visti, apprezzati, rispettati e lasciati soli. Ci saranno altre lezioni da imparare nella quarta densità, ma lavorerete su questa lezione, aprire, cioè, il cuore senza paura, fino a che riuscirete a percepire il contatto con altri sé come un’identità di uno a uno [n.d.t.: persona a persona], cuore a cuore e amore con amore.

Ora, le questioni del raggio rosso, arancione e giallo sono abilmente progettate e confezionate, per lo più ordinatamente, per elevare al massimo grado la vostra confusione e per limitare il potere che potete portare e permettere al centro del cuore, il successivo dopo il rosso, l’arancione e il giallo. Ogni volta che vi mortificate, ogni volta che siete sgradevoli, ogni volta che vi sentite così isolati e alienati che rinnegate la vostra fratellanza con tutto ciò che è, chiudete un po’ quel canale che introduce nel vostro corpo energia creativa infinita e ogni volta che capita, nel cuore c’è meno energia. Quindi, fondamentalmente, coloro che non hanno lavorato con ciò che li mette a confronto a questi tre livelli – sé, sé con un altro e sé con i suoi gruppi – ogni volta che permettete a questi problemi di arrivare e di essere temuti, avete chiuso fuori un po’ del potere necessario al vostro cuore per vivere la vita che desiderate.

Diciamo che la conversazione che ha preceduto questo messaggio è stata, abbiamo sentito, molto illuminata, poiché ognuno parlava dell’essere opposto al fare. Vedete, è l’amore con cui fate le cose che irradia; non sono le cose che fate. Fra il vostro popolo questo è stato frainteso, perché le persone guardano per vedere se c’è del servizio che può essere il loro dono spirituale al mondo. Cercano un ruolo drammatico da interpretare, per insegnare, per sanare o per profetizzare. Tuttavia queste cose sono sempre secondarie alla missione primaria di ognuno di voi su questo particolare pianeta, in questa particolare densità in questo momento. La missione davanti ad ognuno di voi è semplicemente quella di impegnarsi in tutto ciò che vi arriva con cuore aperto, solo questo. Tuttavia solo quello è il lavoro di vita dopo vita, poiché una persona in che modo può, in una pesante illusione quale quella che ora vivete, non avere paura? Non è dentro il corpo fisico, non avere paura. Non è dentro il cervello terreno, quell’artefice delle scelte, non avere paura. In verità, solo gli sciocchi non hanno paura, e tuttavia il maestro a voi noto come Gesù Cristo ha detto che la saggezza arriva solo allo sciocco. E’ solo da coloro che vivono come piccoli bambini che il regno viene ereditato.

Come può una persona sana e sensibile che osserva un mondo piuttosto pericoloso, non sentire paura? Questo è il punto cruciale. Ecco il centro. Proprio qui, dove la paura chiude la porta del cuore, qui c’è l’opportunità di imparare. Questo strumento (Carla) è passata attraverso l’esperienza della morte ed è tornata. Di conseguenza, la vita di questo strumento, a partire da quella esperienza è stata relativamente coraggiosa. Vi portiamo questo per enfatizzare che ciò che ognuno teme, in senso archetipico, è la cessazione dell’essere. Quando ci si sente minacciati, quelle emozioni, che non hanno intelligenza ma sono semplicemente istintive, insorgono per difendere e per proteggere. E ci vuole un bel po’ d’attenzione, disciplina e perseveranza per insegnare al sé a deporre le sue braccia e ad essere in pace.

Ognuno di voi ha dentro di sé i problemi di tutto il mondo. Questo strumento (Carla) è preoccupata per la pace nel mondo e spesso prega per questa, e tuttavia se questo strumento pregasse per la pace in sé, sarebbe la stessa preghiera. In verità, è nostra umile opinione che il modo più efficace per portare il mondo alla pace è di imparare la pace dentro al sé, poiché il modo in cui pensate, il modo in cui siete, così è anche il vostro universo in toto, poiché la vostra coscienza è un campo e ogni pezzetto di paura che riuscite a lasciare cadere, ogni volta che il vostro cuore si espande, la coscienza del vostro pianeta viene illuminata. Non c’è intervallo di tempo fra il cuore aperto del sé e il servizio al pianeta, l’illuminazione della coscienza del pianeta Terra. Siete venuti fra queste entità di carne e ossa. Avete preso su di voi quella carne e vi siete seppelliti in un mondo di ombre, perché desideravate fare la differenza. Avete sentito il dolore di coloro che dimorano con voi ora. E avete desiderato stare fra di loro come testimone e come chi era un canale per l’amore. Questa è la vostra grande occasione. Questi sono i giorni che avete sperato e per cui vi siete preparati, e ora il momento è arrivato e, amici miei, quanto va veloce, non è vero?

Vi siete affrettati attraverso l’infanzia, l’adolescenza e l’età adulta, e ognuno pensa fra sé: “Bene, da qui è tutto facile”. E tuttavia vi diciamo che come il veicolo fisico aderisce sempre meno all’impronta originale del corpo elettrico, così il cuore, così tanto più esperto di quando era nuovo sul pianeta, ha il suo tempo per aprirsi, sbocciare e fiorire. Vedete intorno a voi così tante entità che hanno la maturità, ma senza la gioia; che hanno la saggezza, ma senza l’amore; che sono diventati amari piuttosto che dolci e acidi piuttosto che succosi. Imparate da queste persone come non essere, poiché queste sono le entità che tentano sempre di andarsene dalla gravità, incuranti sia del servizio al sé sia del servizio agli altri. Durante la vostra vita sperate di essere testimoni di un amore che vi ha amati per primo. Sperate essere come i guardiani dei fari; sperate che il vostro amore, quell’amore che fluisce attraverso di voi, non da voi, possa splendere sopra quel mare di confusione in cui tutti nuotano e possa mettere in guardia le entità sugli scogli di disperazione, angoscia e impotenza.

In ogni porta che aprite nella vita c’è sofferenza, ovunque guardate, in qualsiasi terra, in qualsiasi soggetto scoprite che coloro che sono i veri servitori hanno fatto sacrifici tremendi, fino ad arrivare a rinunciare alla vita per gli altri. In ogni situazione trovate persone il cui cuore è rimasto aperto nonostante le circostanze. Percepite la forza dell’ispirazione da quelle entità, quelle persone che fanno notizia per un giorno o due perché si sono gettate in acqua e hanno salvato cinque persone prima di annegare. Queste storie toccano profondamente il vostro essere e vi fanno riconoscere l’intensità e la profondità dell’amore che avete dentro di voi e che risuona, esalta ed esprime la luce e la gioia di conoscere la bellezza di quegli spiriti e i loro grandi doni.

Vi diciamo, però, che ci sono milioni di persone i cui sacrifici e sofferenza non vedete mai, poiché soffrono emozionalmente, mentalmente e spiritualmente, testimoniano amore, dispensano luce nonostante le circostanze che prostrerebbero un essere inferiore. E ognuno di voi ha molte opportunità per affrontare le situazioni senza paura, per aprirsi a qualsiasi catalizzatore che sembri sia positivo sia doloroso. La fede per essere costanti è essere apprezzati poiché nella perseveranza, nella persistenza d’apertura, guarigione e perdono c’è una visione chiara. E questi non vengono da voi, perché da voi, fino a che non vi esaurite completamente, può venire molto poco.

Queste cose devono venire attraverso il vostro canale. Dovete semplicemente permettere a quel canale interiore di non incepparsi con le questioni dell’energia inferiore. Se potessimo lasciare un pensiero con voi oggi, non sarebbe per disprezzare il vostro sé inferiore, ma per amare, sostenere, rispettare e fare concessioni al comportamento istintivo, il comportamento indispensabile di quell’essere che siete, in parte animale, in parte angelo, o meglio, un pasticcio fra i due, che vi tiene insieme. Amate, prendetevi cura e nutrite questo vostro veicolo. Sappiate che questo è l’edificio in cui ora vive il Creatore, e la terra su cui state o su cui sedete, è terra sacra; non altrove, non quando eravate migliori, ma ora, esattamente come siete. Questo è il vostro momento di santità, e tutti i momenti sono potenzialmente santificati e che cosa santifica se non il riconoscimento dell’amore in tutte le cose?

Non vogliamo che pensiate che lo consideriamo facile. No. Ricordiamo molto vivamente com’è essere nella terza densità, vivendo senza la memoria della cose e di come sono veramente, avendo solo quel desiderio e quella fede su cui fare affidamento. In questo siete saggi ad incoraggiare relazioni con quelli che hanno gli stessi interessi, poiché il dono di un’entità ad un’altra, essendo entrambi coinvolti spiritualmente, è il dono dello specchio chiaro che permette all’altro sé di vedere cosa fa, come dà l’impressione di essere. Non potete vedere voi stessi. Dovete dipendere dagli altri, affinché vi aiutino, e questo è, profondamente, il lavoro della terza densità.

Vorremmo, prima di aprire la seduta alle domande, considerare una questione che è emersa nella conversazione precedente questa seduta. Ed è la preoccupazione che, forse, noi della Confederazione dei Pianeti al Servizio dell’Infinito Creatore ci annoiamo e stanchiamo a dire sempre la stessa cosa. Vi assicuriamo che non è così. Ogni gruppo che ci chiama è in una posizione unica, anche se siete lo stesso gruppo di volta in volta. Il punto in cui vi trovate interiormente si muove e la combinazione cambia ogni volta, cosicché mentre c’è una dinamica stabile riconoscibile nell’interazione di ognuna delle vostre vibrazioni che costituiscono questo circolo, c’è anche qualcosa di nuovo ogni volta che il circolo si incontra, poiché voi siete altro e più di ciò che eravate prima. Questo è ciò a cui serve l’illusione del tempo: permettere alle entità come voi e noi di avere quell’illusione di sequenza e di vedere, anche solo in modo illusorio, che c’è stato del progresso.

Quindi, ogni volta che ci viene fatta una domanda, che potrebbe già esserci stata fatta prima, parliamo ad entità che sono in un posto nuovo, che guardano lo stesso soggetto ma da un livello diverso. E ci sono tanti livelli d’essere per voi quanti ce ne sono in una cipolla, e voi siete una grande cipolla con molti, molti strati e mentre li sbucciate ognuno appare così liscio, intero e chiaro. E tuttavia, anche quello strato cade e si trova una verità più profonda, e così via. E questo continua, per quanto ne sappiamo, all’infinito.

Ogni opportunità che abbiamo di parlare è unica. E vi chiediamo di non aver paura che possiamo essere annoiati dalle vostre preoccupazioni. Questo è il motivo per cui siamo venuti fra la vostra gente nei piani interiori di questo pianeta. Questo è il motivo per cui ci siamo messi qui, semplicemente per parlare con coloro che trovano ciò che dobbiamo dire, possibilmente utile. Facciamo questo con un cuore aperto e amorevole, e vi assicuriamo che non ci stancheremo di parlare dell’amore. 

Prima di lasciare questo strumento, vi chiediamo se avete altre domande.

B: Se ci tratteniamo dall’esprimere le nostre preoccupazioni, questo interferisce con il nostro servizio?

Siamo quelli di Q’uo, e, fratello mio, il servizio agli altri è una faccenda molto delicata, e la chiave, sentiamo, è che il servizio può essere descritto come una risposta alla richiesta di servizio. Identifichiamo cioè, il nostro servizio come quello di rispondere agli argomenti che ci portate. Se l’argomento non è maturo dentro di voi e non è pronto per essere colto, ma deve ancora crescere, affinché quella questione sviluppi la sua natura finale, allora quello non è un quesito maturo per la richiesta, e noi non ci sentiamo inibiti o limitati perché non possiamo rispondere a ciò che non è stato ancora chiesto. Sentiamo che con il vostro riunirvi insieme ci chiedete di condividere i pensieri con voi, e questo definisce il nostro servizio. Non saremmo in grado di preservare il libero arbitrio di coloro a cui parliamo, se sollevassimo argomenti per cui non avete fatto domande.

Possiamo rispondere ulteriormente su questo argomento?

B: Cerco qualsiasi modo per aiutarvi ad adempiere al vostro servizio. C’è qualcosa che, chiunque di noi, possa fare per aiutarvi nel vostro servizio?

Fratello mio, vi chiediamo semplicemente di aguzzare il vostro appetito per la verità. Questo è il vostro servizio per noi.

Possiamo risponderti ulteriormente?

B: Aguzzare l’appetito per la verità? Non capisco.

[Sono Q’uo] Ciò che è amore nella vostra densità può essere anche descritto come desiderio. Il desiderio che porta ognuno di voi a questo circolo di ricerca è quello di conoscere e di condividere l’amore; quella fame, quella sete di giustezza, come direbbe questo strumento (Carla), quel desiderio di essere positivo nell’equilibrio della vita, quella speranza che ci sia un significato più grande dietro la sofferenza che sembra inevitabile. Questi sono i desideri e la fame che ci chiamano. E quando il desiderio si acuisce e l’appetito è stimolato, allora il contatto con noi diventa più forte. E più il desiderio è intenso, migliore è il contatto.

Ha senso per te, fratello mio?

B: Sì, ce l’ha. La mia immagine è sempre stata quella di venire qui avendo bisogno d’aiuto per me stesso. Ma ora capisco che posso lavorare con voi per aiutare a servire altri. Ha senso questo?

Siamo quelli di Q’uo, e sì, fratello mio, ha senso. Ricordate sempre, che nel senso spirituale tutto è già perfetto. Tutto è come dovrebbe essere. Sembra solo misterioso. Quindi per arrivare al cuore che si trova al di sotto della superficie, spesso discontinua, degli avvenimenti comuni, si guarda semplicemente con gli occhi dell’amore. E ogni volta che vi ritrovate ad osservare il mondo con gli occhi dell’amore lo saprete, perché un mondo visto con amore è un luogo di incomparabile bellezza. 

C’è un altro quesito, ora? 

[...]

Noi siamo quelli di Q’uo e ti ringraziamo, fratello mio. Riusciamo a trovare altri quesiti o possiamo aggiornarci? Oggi, questo strumento (Carla) è stata in chiesa e ne è colma. Le nostre scuse a questo strumento. Sì, amici miei, come fa bene ridere, prendere il sé leggermente. Vi lasciamo nel meraviglioso senso di giustezza che è la risata, nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, ora e sempre. Siamo quelli a voi noti come Q’uo. Adonai. Adonai. 

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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/1997/1997_0119.htm 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

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