)*(Stazione Celeste)
-L/L Research-
Sunday Meditation
GESÙ & CRISTICITÀ
Q’uo attraverso Carla L. Rueckert
20 Dicembre 1998
Domanda del Gruppo: L’entità Gesù, che cosa sta facendo ora, e in che modo possiamo beneficiare dei suoi insegnamenti nella nostra vita religiosa?
(Canalizza Carla)
Siamo quelli del principio a voi noto come Q’uo. Vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, i Cui servitori siamo. Mentre le ombre si allungano sul vostro pomeriggio invernale, offriamo la nostra gratitudine e la nostra benedizione a voi, che sedete quietamente in un circolo di lavoro e chiedete umilmente la verità, la speranza, risorse e strumenti con cui poter proseguire la ricerca del mistero dell’amore e della divinità. Vi ringraziamo, vi benediciamo e rendiamo grazie a voi, poiché è quel ricercatore cocciuto e tenace che illumina la via per quelli che seguono, che pianta i semi che altri raccoglieranno. A coloro che si trovano in questo circolo non sembra ci sia nulla fuori dall’ordinario nella vita, tuttavia ognuno è stato come un faro per altri, in modi che non si possono forse sapere. Anche noi speriamo di poter imparare e crescere tanto costantemente quanto questo gruppo e speriamo di poter condividere dalla nostra esperienza le opinioni e i concetti che sono stati utili per noi. Come sempre, tuttavia, chiediamo a chi sente queste parole, di rispondere solo a quelle idee che incantano e trovano una casa dentro di voi. Vi chiediamo di lasciare indietro qualsiasi pensiero che può sembrarvi dissonante, perché non desideriamo crearvi problemi. Desideriamo solo condividere i nostri pensieri e l’energia della meditazione che ci benedice, come speriamo che la nostra presenza benedica voi.
Oggi avete chiesto dell’entità a voi nota come Gesù di Nazareth, cosa sta facendo ora e cosa può continuare a simboleggiare e a suggerire a chi cerca la verità. A questo livello di contatto, vale a dire, alla leggera trance che questo strumento (Carla) chiama canalizzazione cosciente, non desideriamo tentare di indicare, usando questo strumento, precisamente su quale sfera planetaria sia o quale lavoro preciso stia facendo ora questa particolare entità. Esprimiamo tuttavia, la sensazione che quell’entità faceva parte di un complesso di memoria collettiva che era ad una fase di promozione alla quinta densità. Quell’entità e il complesso di memoria collettiva di cui era parte, avevano in comune una piena coscienza d’amore e di compassione. Un amore che crea; un amore che distrugge. Un amore che trasforma. Un amore che è tutto ciò che c’è. Quell’amore non era permeato od equilibrato dalla saggezza. Lo stato d’amore di quel complesso di memoria collettiva era, perciò, se non assolutamente perfetto, ad un livello molto elevato di imminente perfezione. E come tale, quel gruppo si librava squisitamente al nexus [1] appropriato in cui si è presentata l’opportunità di entrare in incarnazione usando la coscienza Cristica entro il piano Terrestre della terza densità.
Quel complesso di memoria collettiva ora, e lo ha fatto per un po’ del vostro tempo, sta studiando le vie della saggezza e progredendo verso la quinta densità. Tuttavia, lo stato di coscienza di Gesù il Cristo e di quel complesso di memoria collettiva è vivo e sta bene entro i vostri piani interiori, dove molti insegnanti che hanno sperimentato quello stato di coscienza, aspettano il lavoro di ciò che questo strumento chiama lo Spirito Santo. Perciò, il piano Terrestre non è mai stato privo di Cristo, e mai lo sarà. Perché, quando il Cristo si è incarnato era, forse in qualche parte, una personalità, ma così ricolmo dello Spirito Santo, dell’identità del sé con ciò che colui noto come Gesù chiamava il Padre, che non c’era personalità a sufficienza che rimanesse attaccata a quell’essere Cristico da trattenere [per lui] un involucro di personalità dopo la sua dipartita dai piani interni della vostra Terra.
Perciò, senza portar via niente alla realizzazione dell’individuo che ha portato la coscienza di Cristo entro il piano Terrestre, possiamo dire che quella energia che voi conoscete come Gesù non è posseduta da un individuo, né era posseduta da un individuo, mentre quell’individuo era in incarnazione. Anzi, colui noto come Gesù affermava sempre e costantemente: “Quando udite me, non udite me, ma mio Padre”. Quell’entità si era ritrovata completamente persa nella sua personalità Terrestre sperimentando la gloria dell’essere uno con il Creatore, con la creazione della natura del mondo intorno e con ogni singolo essere umano apparentemente imperfetto che apparentemente presentava se stesso a quell’entità. Quella qualità Cristica d’amore è così tanto un redentore ed un salvatore della consapevolezza di terza densità e del lavoro di quarta densità che troviamo estremamente facile affermare che Gesù è il Signore, come questo strumento (Carla) ci chiede di fare, prima di poter parlare. In quel momento non celebriamo l’individuo, ma affermiamo la Signoria che questo individuo portava come sua identità, astenendosi e rinunciando alle normali ramificazioni della personalità guidata dall’ego.
Potete forse vedere, allora, che ognuno di voi ha il potenziale per cominciare ad imparare come contenere la coscienza di Cristo entro il sé. Perché vedete, per il modo in cui considerate voi stessi, è cruciale da quale angolatura vedete il sé. Agli occhi della vostra cultura, vi viene insegnato a vedere il sé nel nexus [1] della disposizione sociale che permette alla società di vivere pacificamente. Il sé è visto come personalità, con caratteristiche della personalità, con un certo tipo di abilità mentale, con certe inclinazioni condizionate ed educate culturalmente, con certi lavori fisici che vengono eseguiti, con certi hobby ed interessi e l’intera gamma dell’identità umana.
Tuttavia, chi si è risvegliato spiritualmente sa bene che quella è solo la superficie del sé e tutta la società e le sue inclinazioni, tutte le disposizioni sociali, i piani economici e gli schemi per ottenere e per mantenere il conforto, la salute e la felicità, non identificano il sé o esauriscono la sua essenza. Nel momento in cui i ricercatori spirituali si addentrano sempre più nella considerazione del sé come un essere spirituale, ecco che lì cresce una consapevolezza che il sé dentro non è neanche una persona, che la personalità è davvero un involucro, ma ciò che sostiene è infinito. Non c’è fine alle radici della coscienza. Le radici si muovono nell’infinito. Non c’è nessuna limitazione sul sè, l’“io” che vive dentro, e che è una chiave che colui noto come Gesù di Nazareth offre: la ridefinizione del sé, quel movimento dall’“io” della personalità all’“io” di “Quando mi udite parlare, non udite me, ma il Padre che mi ha mandato”. Perché ognuno di noi è stato mandato in questa illusione. Ognuno di noi, davvero, ha mandato se stesso nell’illusione per servire come faro per la sorgente di luce che si muove nel piano Terrestre. L’“io” del sé non ha carburante per bruciare una luce infinita eternamente. Anzi, il sé risvegliato spiritualmente diventa sempre più consapevole che l’“io” che è veramente il sé si sta semplicemente muovendo attraverso il veicolo di personalità nell’energia infinita. Ciò che la personalità “io” può fare per esprimere il vero “essere io” [I-ness] del Creatore dentro è permettere e benedire l’energia che si muove attraverso l’essere. Perché, ognuno di voi riceve ed invia energia. Ognuno di voi riceve luce ed amore infiniti su base regolare e continua, sia dall’energia della Terra stessa che si muove verso l’alto attraverso il veicolo e da quelle fonti d’ispirazione che ognuno chiama a sé di tanto in tanto che si muovono verso il basso dentro il sé dall’alto.
Tutta questa energia può essere trattenuta o le si può permettere di fluire; ed ognuno serve permettendo a quell’energia di fluire attraverso con quanta meno distorsione sia possibile. E non semplicemente permettendola, ma benedicendola lungo la via. Ognuno ha doni esteriori e questi doni ci sono per essere condivisi. Tuttavia, colui noto come Gesù è quell’esempio perfetto di chi a posto tutti i doni davanti al Creatore ed ha detto con semplicità: “Qual è la tua volontà per me?”
In questo periodo, in cui il mondo sperimenta il più breve dei giorni e la più lunga delle notti, durante la vostra stagione natalizia, la vostra festa di luce, sappiate che il bimbo che si trova nella mangiatoia, nella storia della vostra Bibbia, è vivo e giace nella mangiatoia nel vostro cuore. Sappiate che quella coscienza di Cristo che colui noto come Gesù portava, viene portata allo stesso modo da altri. Ci sono sempre “Cristi” entro i vostri piani interiori, coloro che rimangono in quello stato di coscienza che è così fecondo ed utile per coloro entro i piani Terrestri, ma sa, soprattutto, che il salvatore ed il redentore del mondo si trova dentro l’unico cuore unificato. Perché ognuno di voi ha, come realizzazione perfetta, la consapevolezza e la capacità di essere Cristico. E mentre il destino governa, ad ognuno di voi verranno dati momenti per esprimere l’amore perfetto.
Questo strumento (Carla) ci chiede, mentalmente, e lo ripetiamo per poter rispondere ad ognuno di voi: “Come potete dire che Gesù è il Signore se dite che Gesù può essere sostituito con un altro della stessa coscienza?” e noi vi diciamo che è nostra esperienza che la personalità è molto meno personale di ciò che sembra nella terza densità. È questione d’ampiezza d’esperienza, di vedere nell’illusione che nelle vostre esperienze incarnazionali è una tale perfetta e completa illusione. Gesù, davvero, è Signore. Cristo, davvero, è l’amore più elevato, più puro e perfetto, quell’amore che distrugge solo per trasformare, che uccide solo per innalzare ed andare avanti. Dovunque vediamo il Cristo entro l’incarnazione, quella coscienza sostenuta da quell’entità è Signore. La si riconosce come si riconoscerebbe un albero di quercia o una marca di cibo nel vostro supermercato. È caratteristica. È perfetta a modo suo. Ed è una coscienza profondamente impersonale ed infinitamente vera nella localizzazione metafisica della qualità e dell’essenza che trascende la personalità e ri-identifica l’individuo come amore.
Questo stato di coscienza si trova entro la vostra consapevolezza persino in incarnazione, nel potenziamento, e la sete per quello stato di coscienza vi spinge avanti. Possiamo dirvi, valorizzate e fate tesoro di quella sete e seguitela fedelmente, poiché è una vera sete, una sete che potrà essere ancora lì fra centinaia di millenni a partire da ora, solo più intensa, più decisa, perché avrete scoperto di più, avrete sperimentato di più, e stati di più dentro le illusioni mutevoli e incostanti dello spazio/tempo.
Non vogliamo voltare le spalle alla storia. Siamo consapevoli che per questo strumento e per altri è importante che colui noto come Gesù il Cristo sia una figura storica. Davvero, quest’entità è esistita e si è espressa come Cristo. Ci sono stati altri che hanno espresso questa coscienza entro il vostro piano Terrestre, ma certamente meno distorti nell’espressione di questo dono rispetto a colui noto come Gesù. Vediamo e crediamo nel Cristo in ognuno di voi e di noi. Davvero, siamo stati in quello stato di coscienza ed abbiamo condiviso esprimendo la Cristicità nel nostro servizio come lo farete voi a vostra volta. Al di là di tutte le considerazioni di tempo, di luogo e di storia, tuttavia, si trova un livello di verità che va piuttosto oltre il personale e si muove nelle essenze e nelle qualità di coscienza che aprono porte nella mente profonda e creano la possibilità di ulteriore evoluzione spirituale.
Vi auguriamo luce e amore nel viaggio che ognuno di voi intraprende, mentre si perseguono le domande di identità e di ambizione. Chi sono io? Perché sono qui? Qual è il mio servizio? Dove vado? Queste sono le domande che agitano la vita ed aiutano nell’accelerazione dell’evoluzione. Entrate sempre più profondamente nelle domande di chi siete realmente, di quale servizio siete veramente venuti ad offrire. Sappiate che questi potenziali per la trasformazione e per l’evoluzione sono reali e sappiate che non troviamo nessun altra considerazione più interessante del perseguimento del sé nella mente più profonda e oltre l’involucro di personalità locale con cui vi siete equipaggiati per sperimentare questa illusione. Sappiate che siete redenti e amati teneramente dal Cristo che era Gesù, dalla coscienza Cristica ovunque sia, e da noi. Sappiate che siete parte di un grande Sé e che mentre perseguite il vostro sé, perseguite anche il sé della creazione e del Creatore.
Completeremmo questa trasmissione attraverso lo strumento noto come Jim. Ringraziamo questo strumento (Carla) e la lasciamo nell’amore e nella luce. Siamo quelli del principio a voi noto come Q’uo.
(Canalizza Jim)
Sono Q’uo e vi saluto nuovamente nell’amore e nella luce attraverso questo strumento (Jim). È stato nostro privilegio parlare di questo argomento oggi e ci offriamo quindi nel tentativo di rivolgerci a qualsiasi altra domanda possiate avere per noi ora. C’è un’altra domanda ora?
Carla: State suggerendo che ad ognuno di noi sarà data, ad un certo punto, l’opportunità di incarnarsi come un Cristo?
Sono Q’uo e sono consapevole della tua domanda, sorella mia. Sebbene anche questa possibilità sia in grado di vivere, l’opportunità più probabile è quella di muoversi come si muove il Cristo entro la propria incarnazione; poiché ad un certo punto della vostra esperienza dell’illusione di terza densità, c’è l’illuminazione del complesso mente/corpo/spirito attraverso i suoi sforzi che è rappresentata, diciamo, nel servizio del Cristo, la posizione dell’entità che è totalmente illuminata per quanto riguarda l’esperienza di terza densità.
C’è un’altra domanda, sorella mia?
Carla: Non ora. Grazie. Penserò a ciò che avete detto.
Sono Q’uo e ti ringraziamo nuovamente, sorella mia. C’è un’altra domanda, ora?
J: Ci potete dire qual era il piano preincarnazionale di colui noto come Paolo nella vita che ha seguito la morte di Gesù?
Sono Q’uo, e sebbene crediamo di capire la tua domanda, sorella mia, siamo incapaci di rispondere nel modo in cui speravi facessimo, a causa della nostra incapacità di utilizzare questo strumento o questo contatto al livello di trance, come lo chiamate voi, che sarebbe necessario per recuperare questa informazione. Perciò, non possiamo rispondere se non suggerendo che ogni entità si incarna con il desiderio di essere di servizio e di utilizzare l’esperienza di vita come un mezzo di glorificazione dell’uno Creatore.
C’è un’altra domanda, sorella mia?
J: No. Grazie.
Sono Q’uo e ringraziamo te, sorella mia. C’è un’altra domanda, ora?
Carla: Stavo pensando alla coscienza Cristica e mi è venuta in mente una persona che ha salvato molte persone e, così facendo, ha perso la vita. Ho pensato a questo come ad un impulso molto simile al Cristo. Persone di questo genere, agendo in quel modo, entrano nella coscienza Cristica o la coscienza Cristica è semplicemente uno stato mentale che è Cristicità?
Sono Q’uo e sono consapevole della tua domanda, sorella mia. Nel modo in cui lo hai descritto, c’è una varietà di modi in cui un’entità può entrare in una situazione di quella di un Cristo, vale a dire, chi darebbe la propria vita per un altro. La tua allusione fornisce molti modi in cui questo può essere fatto, che sia il prodotto di un atteggiamento, come hai supposto, o come il prodotto dell’opportunità che viene presentata in un istante ed accettata in un istante. In entrambi i casi, c’è, diciamo, la decisione presa dall’entità prima dell’incarnazione, forse un accordo con il sé superiore, affinché a quell’entità fosse data l’opportunità di – “mettere alla prova il proprio coraggio” è la frase che diamo a questo strumento – per essere messo alla prova, affinché ciò che è stato imparato prima, come misurereste l’esperienza del tempo, può essere offerto come le fondamenta su cui sarà costruita la coscienza Cristica che è il culmine dell’esperienza di questa illusione di terza densità.
In molti casi l’entità stessa non è consapevole consciamente che questo è il processo a cui partecipa. Ma questa è anche una parte della natura dell’illusione di terza densità, in quanto c’è molto di più al di sotto della superficie degli eventi, come direste, di ciò che appare ad una prima occhiata. Perché ogni entità e l’esperienza di ogni entità è stratificata con vibrazioni d’esperienza o di significato, ognuno dei quali è in grado di aumentare l’esperienza totale, affinché un’entità possa diventare un partecipante nell’evento che ha descritto ed essere portato in quella posizione del Cristo nella coscienza dalle azioni in cui la sua vita è offerta in aiuto degli altri. Quando l’entità attraversa quelle porte verso ciò che tu hai descritto come vita più ampia o morte, l’entità allora si ricorda di ciò che doveva essere tentato, ritorna a ciò che è accaduto e in quel momento è illuminata nel modo in cui la coscienza è posta nell’essere Cristico, diciamo.
C’è un’altra domanda, sorella mia?
Carla: No. Grazie.
Sono Q’uo e siamo onorati di essere stati chiamati ad unirci al vostro circolo oggi. Vorremmo suggerirvi nuovamente di accogliere da ciò che diciamo solo quello che vi risuona vero, lasciando indietro tutto il resto. Vi offriamo le nostre opinioni e i nostri pensieri liberamente quanto il respiro della vita, l’energia dell’uno Creatore, la luce del sole, come una benedizione. Siamo fiduciosi che ognuno troverà del significato a questo riguardo.
Prendiamo ora commiato da questo strumento (Jim) e da questo gruppo, lasciando ognuno nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Siamo a voi noti come quelli di Q’uo. Adonai, amici miei. Adonai.
Note:
[1] Nexus = nexus, punto di unione o incontro tra varie realtà o dimensioni
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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/1998/1998_1220.htm
Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste