)*(Stazione Celeste)

-L/L Research-

 

Sunday Meditation

 

 

 

 

 TSUNAMI

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

 2 Gennaio 2005 

Domanda del Gruppo: Oggi la domanda ha a che fare con la catastrofe che è avvenuta una settimana fa in Asia Meridionale. Ra ha detto che, durante la transizione nella quarta densità, la Terra avrebbe rilasciato calore, il calore represso della rabbia, della guerra e della disarmonia che è stata predominante su questo pianeta per la maggior parte della sua storia registrata, della storia umana. Ci chiediamo se questo terremoto e tsunami nell’Asia del Sud è semplicemente una parte di quel rilascio di calore. È un evento significativo che può segnalare che una certa parte di questo rilascio di calore è stato completato? Q’uo può darci un’idea di quali potrebbero essere le cause reali di una tale catastrofe e che cosa ci possiamo aspettare dal nostro futuro riguardo a nuove catastrofi simili?

(Canalizza Carla)

Noi siamo quelli a voi noti come il principio di Q’uo e vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi in questo giorno. E’ un grande privilegio essere chiamati nel vostro gruppo ancora una volta; vi ringraziamo, poiché riservate questo tempo per essere parte di un circolo di ricerca. È anche nostro privilegio riservare questo tempo e condividere i nostri pensieri con voi sulla domanda dello tsunami e dei terremoti che avete sperimentato.

Come sempre, vi chiediamo un favore mentre parliamo con voi oggi. Vi chiediamo di sorvegliare bene il vostro discernimento e di ascoltare attentamente quelle cose che diciamo, essendo sicuri di scartare qualsiasi nostro pensiero che non vi piace in modo particolare. Noi non condividiamo pensieri per sfidarvi o per essere d’ostacolo, ma solo per offrire l’aiuto che possiamo per il vostro valido e buon processo. Se siete in grado di esercitare il discernimento, potremo allora condividere i nostri pensieri senza essere preoccupati di infrangere il vostro libero arbitrio. Questa è sempre una nostra preoccupazione e apprezziamo la vostra considerazione a questo proposito.

Il quesito che offrite oggi è molto comprensibile nella sua focalizzazione di interesse. Molti, fra il vostro popolo, sono entrati, recentemente, nei piani interiori attraverso il portale della morte, a causa delle azioni dei terremoti e dello tsunami che li ha seguiti. Quando un numero così grande di anime attraversa il portale della vita più ampia, il modo in cui questo strumento (Carla) chiama il portale della morte, in una volta, questo ha un profondo effetto sull’energia dell’intera sfera globale. Il pianeta stesso è consapevole del cambiamento sulla sua superficie e il campo energetico della Terra stessa cambia davvero alquanto, quando i campi energetici di così tante anime transitano nello stesso momento. A modo suo, è davvero un’esperienza profonda per quelli sul pianeta. E, come hanno notato molti nel vostro gruppo, molti hanno sperato, sul vostro piano d’esistenza e su altri piani d’esistenza più metafisici che hanno a che fare con il vostro pianeta, che la tragedia, mentre aumentava in forza, attirasse l’attenzione dei vostri complessi collettivi e li rimodellasse da schemi d’ostilità e d’aggressione in schemi di compassione, gentilezza e preoccupazione. E’ una misura della perplessità e dello stupore di persone presumibilmente e cosiddette libere che l’effetto della tragedia non sia stato più disturbante e più sconvolgente per gli schemi generali di pensiero fra i vostri complessi collettivi.

Tuttavia, dal punto di vista politico o sociale, o come direbbe questo strumento (Carla), dall’alto in basso, fra i vostri gruppi collettivi, c’è stata quasi la reazione di una marionetta o di un pupazzo alla triste discussione di una tragedia astratta. C’è stato il tipo di reazione attesa e quasi di riflesso, quella, cioè, di mandare emissari per essere sicuri che vengano compiuti i gesti giusti. Ma il cuore della cultura delle vostre genti non è stato risvegliato, rafforzato o abilitato con lo stesso zelo e la passione di essere d’aiuto, che avrebbe potuto essere possibile in un mondo più fortunato, in un periodo [più] fertile, fra le vostre genti.

Sembra davvero che ci sia stata, dall’alto in basso, diciamo, quella sensazione di disperazione o persino d’impotenza che è sembrata calare sull’entità che chiamate America, quando è diventato chiaro che, per la seconda volta di seguito, l’apparente elezione libera delle vostre genti è stata compromessa. Di conseguenza, non possiamo dirvi che l’energia che sperimentiamo dal vostro popolo, ad un livello collettivo, sia particolarmente promettente riguardo alla struttura del, diciamo, sistema dei suoi chakra. Non parliamo per l’intero globo. Siamo consapevoli di includere, nel numero dei presenti a cui parliamo oggi, una persona dal continente Australiano. Non abbiamo la presunzione di esprimere qui la nostra impressione dell’energia del continente Australiano. In questo momento esprimiamo l’energia del continente Nord Americano ed è, dal punto di vista di grandi raggruppamenti collettivi o politici, un quadro energetico fiacco, dove il cuore non è stato capace di aprirsi completamente, di abbracciare la tragedia o persino d'immaginare pienamente in che cosa consiste la tragedia. È come se le vostre genti fossero state stordite, ripetutamente, da uno strumento senza spigoli che possiamo solo chiamare, in generale, paura, poiché le risposte delle vostre genti sono state meno acute e meno vitali di ciò che sarebbe stata la speranza di qualsiasi membro di una tale società.

Vi abbiamo detto più volte che c’è un’ondata d’amore incondizionato che lotta per farsi strada, non dall’alto in basso o dal livello collettivo in giù, ma dalle radici d’erba individuali in su. E' questa l'energia che incoraggiamo. Voi come individui e membri di questo circolo avete influenza e potere totali sulle vostre energie interiori fondamentali. Qualsiasi siano i segnali che ognuno di voi riceve dalla cultura circostante, è ancora questione del vostro discernimento per quanto riguarda ciò che è da raccogliere e usare e ciò che è da gettare via e respingere. Dove incontrate quell’energia offuscata e bloccata della società, vi incoraggiamo a respingerla. Dove raccogliete, dalla società, la ristrettezza di giudizio e le punzecchiature della paura, vi incoraggiamo a respingerle. Qualunque siano i segnali che sentite di raccogliere dalla società che vi parlano di cinismo e di lasciar andare la sofferenza e il dolore della tragedia di altri, vi invitiamo a respingere quelle energie completamente e a dire invece: “No, io non scelgo di essere una parte di una società che non si cura degli altri. Scelgo, piuttosto, di allontanare me stesso dalle abitudini vecchie e stantie di gente stanca e annoiata e di stare su un nuovo terreno in un nuovo mondo, un mondo che io stesso immagino, un mondo riguardo cui io posso essere compassionevole e posso arrivare ad onorare ed amare."

Avete chiesto se questo particolare disastro presagisce una serie di disastri simili o se completa il dispendio d’energia che è necessaria per guarire la Terra. In questo caso, possiamo dire che è un po’ tutte due. Ci sono energie che questo particolare disastro completa. Tuttavia, questo fatto è ciò che ci aspettiamo essere uno di molti problemi intorno a questo cosiddetto anello di fuoco e in ogni altro anello d’instabilità, dove la pelle del vostra pianeta ha bisogno di cambiare. [1]

Abbiamo già discusso questo concetto base della Terra, che ha bisogno di correggere le sue energie magnetiche. E lentamente, molto lentamente, attraverso tempesta dopo tempesta sul vostro pianeta, attraverso uragani, terremoti e fuoco, queste energie vengono spostate in modo tale da mantenere la maggior parte degli schemi di vita sulla Terra in una forma intatta e sana. Questo schema di disastro seguito da un disastro successivo, e così via, continuerà fino a che siano compiuti gli assestamenti necessari per completare il travaglio della Terra, mentre dà alla luce la Terra di quarta densità. Ci si può aspettare che queste difficoltà continuino per diversi dei vostri anni. Non possiamo essere più specifici perché il modo in cui questa storia delle vostre genti si dispiega, dipende dal modo in cui ognuno di voi vive.

E’ difficile spiegare come ognuno di voi sia importante qui, ma quello che importa è il modo in cui ognuno di voi pensa, non semplicemente come agisce, ma come pensa, perché è pensiero per pensiero che le energie della Terra della quarta densità riusciranno ad occupare il loro posto legittimo, ed è nei vostri pensieri che la quarta densità ha o non ha una casa. Questo strumento (Carla), settimana scorsa, diceva a colui conosciuto come M che, anche se gli scopi della L/L Research sono umili, ci deve essere qualcosa in loro a causa della straordinaria resistenza che ogni membro della L/L Research sperimentava e continua a sperimentare in questo periodo. Noi sentiamo che questa è un’osservazione esatta, perché è nei propositi molto semplici, come quelli della L/L Research, tentare cioè di vivere secondo i valori della quarta densità, che le cose cambiano, non solo per quelli in questo circolo, ma per quelli sulla sfera planetaria. Non possiamo cancellare la tragedia o rimuovere i colori scuri dell’agonia e della sofferenza dalla tavolozza d’esperienze che è disponibile per il genere umano. Non lo desideriamo. Non desideriamo che qualcuno soffra, ma è come se la vita stessa fosse una ferita che deve essere guarita vivendo quella vita. Nella manifestazione e nel completamento degli schemi di un’incarnazione, per ogni entità ci sarà quasi certamente della sofferenza terribile e atroce lungo il percorso che va dalla culla alla tomba. Per coloro che hanno incontrato la morte nell’acqua con lo tsunami, quella sofferenza è stata breve e molto sgradevole. Per molti altri, quella sofferenza continua: gente affamata, gente senza casa, gente che non ha neanche una città, gente che si allontana dalla distruzione della sua casa. E tuttavia, mentre ognuno di voi siede in un salotto caldo ed accogliente ascoltando queste parole, in che modo può connettersi? Come potete rispondere? Aprite gli occhi, aprite le orecchie e sentirete l’agonia della Terra, vedrete e percepirete i colpi opprimenti della sofferenza. Lasciatevi sopraffare solo per un momento. Lasciatevi trasportare e sommergere all’estremo, in modo da sapere veramente che la morte ha attraversato il vostro cammino e ha fatto un’incursione nella famiglia del genere umano. Lasciate che il dolore di quella consapevolezza si affievolisca quel tanto da ricordare che siete un individuo e non siete stati completamente travolti dalla famiglia da cui discendete. Trattenete sufficientemente quella sensazione di essere annegati in una tragedia e che vi dà un’intensa consapevolezza della tragedia reale di persona dopo persona dopo persona che viene rimossa dal piano Terrestre così all’improvviso.

E siate consapevoli che l’unico luogo in cui potete essere dove siete con ognuna di queste anime è in ciò che questo strumento (Carla) chiama la “casa della preghiera”. Non potete volare fisicamente a quelle terre che sono state spazzate da questo terribile tsunami, ma potete essere con ognuno di quelli la cui vita è stata persa, incoraggiandoli attraverso la porta della morte verso il paradiso. E potete essere con coloro che rimangono e hanno bisogno di aiuto, condividendo, nei vostri pensieri devoti, l’energia della vostra coscienza mentre si mescola con la loro, poiché nel regno metafisico non c’è distanza e tutti i luoghi sono uno.

Forse, più di ogni altra risposta, speriamo che ognuno di voi [possa] creare, al di là della conoscenza che questo tipo di difficoltà transitoria continuerà fra le vostre genti su base globale, un momento quotidiano di ricordo per coloro che stanno soffrendo, poiché sul vostro pianeta la sofferenza continua, giorno per giorno. Non è limitata alla tragedia terribile e improvvisa. C’è una grande tragedia, giorno per giorno, che tocca il vostro cuore, che vi risveglia ai bisogni della gente che soffre e impegna la vostra passione per essere parte di un’energia amorevole che esiste senza paura, pronta a dare una mano e una voce alla causa dell’amore.

A questo punto, chiediamo se ci sono altri quesiti che seguono la domanda principale.

T1: Sì, io ho una domanda. Prima stavamo parlando di come sembra che la maggior parte di queste tragedie capiti nei paesi poveri del terzo mondo, che non sono in grado di prendersi cura di loro stessi come molte delle nazioni occidentali. Queste persone sono qui per cercare di insegnarci, di mostrarci quale via percorrere? O sono solo sfortunati?

Noi siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli del tuo quesito, fratello mio. Può forse sembrare che la maggioranza delle difficoltà siano poste su coloro che sono già senza sostanze, dal punto di vista delle risorse con cui prendersi cura di se stessi. Tuttavia, non diremmo che tali entità hanno scelto incarnazioni dove poter vivere in un certo modo per dimostrare alcuna lezione. Più propriamente, è questione di entità che si incarnano, che eseguono schemi che sono davvero parte d’energie di gruppi d’entità che si sono incarnati sul piano Terrestre da qualche altro luogo. E può essere sostenuto che, fino ad un certo punto, alcuni di questi gruppi globali hanno caratteristiche uniche nella loro costituzione archetipica, che incoraggia la vita di un’incarnazione in un luogo dove sperimentare una vita breve a causa di un disastro naturale e questo è particolarmente vero per le entità da Deneb [2]. Tuttavia, per la maggior parte, è una situazione individuale, persona per persona, dove non è tanto questione di buona o cattiva sorte, ma la disposizione di uno schema d’incarnazione che comprende tale esperienza. Gli antecedenti o la composizione economica di tali entità non è minimamente importante quanto, semplicemente, il loro destino. Deve essere ricordato, a questo proposito, che le vostre stesse genti hanno subito gravi e ripetute tragedie durante la vostra ultima stagione degli uragani, specialmente nello stato che voi conoscete come Florida, quindi, certamente, la tragedia non è rispettosa dello status economico o di qualsiasi altro dettaglio individuale.

Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?

T1: No, grazie, va bene.

Ringraziamo te, fratello mio. C’è un altro quesito, ora?

T2: Q’uo?

Sì.

T2: Io ho un quesito. Sto cercando di trovare l’ispirazione, ma, qualche volta, ho la sensazione di aver smarrito la mia strada. Penso di dirigermi lungo il sentiero giusto, ma ho dei periodi in cui ho dei dubbi. Potete parlare ed aiutarmi a riflettere a fondo su questo?

Noi siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli del tuo quesito, fratello mio. E’ estremamente comune e normale per qualsiasi entità che tenta di cercare lungo il sentiero della fede, avere momenti di dubbio. Non sarebbe un sentiero di fede, quello di una fede facile. La fede non è una cosa facile. In certe stagioni sembra facile. In un giorno di sole, ad esempio, è piuttosto delizioso godere della brezza e sentire il sole sul proprio viso. Quando il sole è coperto dalle nuvole e la pioggia cade, non è affatto facile mantenere leggerezza di spirito e gioia dentro il cuore. Quando il sole scompare può sembrare davvero che potrebbe non uscir mai più con la sua luce ristoratrice e i suoi raggi gioiosi. Tuttavia, sempre, quando il tempo si schiarisce e la pioggia smette di cadere, il sole è ancora là e, a quanto pare, è sempre stato là, che splende in alto, sopra le gocce di pioggia.

E così è con ogni entità: il sole interiore è sempre acceso, splendente, i suoi raggi veri fino a domani e veri per sempre. Tuttavia il paesaggio interiore si copre di nuvole, il sole scompare e improvvisamente il sentiero di fede sembra molto freddo, ventoso, punteggiato da molte spine e un luogo non bello per fermarsi a riposare. E, in qualche modo, quando il sole se n’è andato e non sembra esserci riposo, diventa molto difficile pensare e percepire quell’unità con tutto ciò che è, che era così ovvio proprio un momento prima, quando c’era il sole e faceva caldo. Tuttavia, essere sul sentiero di fede è una questione d’identità. Non è chi siete? Non è l’avventura che avete stabilito per voi stessi? E vorreste mai stare in qualsiasi altro posto che non sia l’avventura che avete disposto con una tale speranza?

Perciò la chiave, nei momenti di pioggia interiore e cattivo tempo, è la memoria. La chiave è ricordare chi siete e perché siete qui. Parte di un sentiero di fede è mantenere la fede in se stessi. Il mondo darà un’occhiata a ciò che voi pensate di essere e vi deriderà, e il mondo sarà giusto per il mondo. Però voi non siete sul sentiero del mondo, siete su un sentiero che avete scelto per voi stessi. E, poiché avete determinato quel sentiero per voi stessi, nessuno può dirvi che sbagliate. Né vi possono dire ...

(La prima parte del nastro termina)

(Canalizza Carla)

... che siete inadatti alla sfida di mantenere l’impegno. A volte, essere una persona di fede è semplicemente rimanere fermi e ricordare che siete una persona di fede. E, per una persona di fede, tutto va bene. Proprio ora, in mezzo all’apparente imperfezione, tutto va bene.

A tempo debito, e possono essere cinque minuti o mezz’ora, il vostro cattivo tempo interiore si congederà e la vostra fede ristabilirà se stessa naturalmente. Ma quello non sarà il trionfo per voi. Il trionfo per voi è stare fermi nella vostra fede in quel momento, quando tutto sembra piovoso, freddo, scomodo e decisamente non una questione di fede. Quello è il momento del vostro trionfo ed è semplicemente ricordare che, per una persona di fede, pronunciare semplicemente la parola “fede” è sufficiente per riportarvi al centro di quella grazia meravigliosa.

Che cos’è la fede? Non è fede in niente, è semplicemente fede, un modo di sapere che tutto va bene. Colui conosciuto come San Paolo lo ha descritto come la speranza nelle cose invisibili [3]. Nel momento in cui vi domandate dov’è la vostra fede, entrate in voi stessi e toccate il vostro cuore vivo perché batte. Nel senso del mondo batte, muove il sangue attraverso il corpo e dà vita a quell’organismo. Nel senso energetico, batte i battiti dell’eternità e dice: “Tutto va bene. Tutto va bene e tutto è amore.”

Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?

T2: No, grazie, Q’uo.

C’è una domanda finale, ora?

(Nessun’altra domanda.)

Poiché sembra che abbiamo esaurito le domande in questo gruppo per stasera, prenderemo commiato da voi, lasciandovi, come sempre, nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Siamo a voi noti come il principio di Q’uo. Adonai, amici miei.

Note:

[1] Secondo: http://pubs.usgs.gov/publications/text/fire.html, che ha una mappa di questi “Archi vulcanici e fosse oceaniche che circondano in parte il Bacino del Pacifico e che formano il cosiddetto Anello di Fuoco, una zona di terremoti ed eruzioni vulcaniche frequenti.” Questo sito ha anche risorse per coloro che desiderano sapere di più riguardo i movimenti della placca intorno alla Terra in generale.

[2] (N.d.T.): Deneb è una stella supergigante nella Costellazione del Cigno, distante circa 2600 anni luce dal Sistema Solare.

[3] Sacra Bibbia, Ebrei 11:1: “La fede è fondamento delle cose che si sperano, la prova in cose non viste.”

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Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2005/2005_0102.htm

Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste

www.stazioneceleste.it