)*(Stazione Celeste)

-L/L Research-

 

Sunday Meditation

 

 

 

 

PROBLEMI IRRISOLVIBILI

Q’uo attraverso Carla L. Rueckert

 6 Novembre 2005

Domanda del Gruppo: Oggi la domanda riguarda il tipo di problemi in cui ci imbattiamo nella vita quotidiana, che sembrano ripetersi. Dopo un po’ sembrano essere irrisolvibili. Sembra che il meglio che si possa fare è di continuare a danzare e a lavorare con loro. Ci chiediamo se Q’uo ha dei commenti da fare, che possano illuminarci su ciò che accade nella vita di un ricercatore, quando incontra questi problemi, che possono essere nelle relazioni o con se stessi. È un attacco psichico? È qualcosa dentro noi stessi che vuole mostrare il lato oscuro, affinché si possa lavorare con questo? Q’uo, puoi commentare questi problemi che continuano a ricorrere nella nostra vita e che sembrano proprio non andarsene?

(Canalizza Carla)

Siamo quelli noti come il principio di Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Siamo al servizio del Creatore, mentre vi parliamo in questo giorno. Grazie per il privilegio e per il piacere di essere stati chiamati al vostro circolo di ricerca questa sera.

Come sempre, vi chiediamo di impiegare i vostri poteri di discernimento nell’ascoltare ciò che dobbiamo dire. Usate quel materiale che è utile e sembra risuonarvi, lasciando indietro il resto. Se vi prenderete questa responsabilità, questo ci permetterà di parlare liberamente, senza essere preoccupati di poter infrangere il vostro libero arbitrio.

Le gemme gioiose e i toni della terra delle vostre foglie autunnali girano vorticosamente nella mente di questo strumento, mentre ci adattiamo alla sua domanda di oggi. E, davvero, i toni gioiosi della terra turbinano, mentre consideriamo la nostra risposta. Vi ringraziamo per questa domanda che riguarda le sfide cicliche ed apparentemente irrisolvibili di ognuna delle vostre incarnazioni.

È una caratteristica della densità in cui ora abitate che niente sia noto. Ogni cosa è un’illusione. I colori dell’arcobaleno dei vostri presunti problemi e sfide, per questo strumento, hanno lo stesso seducente valore dei bellissimi abiti esposti nella vetrina di un grande magazzino. Il modo in cui funziona la mente umana, è di raccogliere questi indumenti di pensiero come se fossero vestiti e di coordinarli, uno con l’altro, affinché si indossi un completo mentale ed emozionale che si abbina.

Bisogna notare che molto, dei modi in cui si sviluppano gli schemi di pensiero, è tanto semplice quanto quella abitudine che le entità, quali questo strumento, hanno di andare davanti all’armadio e di selezionare un abito per la giornata che si coordina, dal punto di vista del colore e del modello.

C’è un aspetto surreale della realtà di cui non ci si può liberare. È parte della condizione umana. È una grande parte della condizione umana. La terza densità è stata creata per essere una densità in cui niente può essere conosciuto, affinché chi fosse entrato nella densità potesse fare il lavoro inteso per questa densità. Quel lavoro è l’apparentemente semplice, ma, di fatto, infinitamente diligente lavoro di scelta di ciò che sarà il genere del vostro essere.

È una cosa molto utile perdere le credenze di tutti i tipi di pensiero, sensazioni ed emozioni di tanto in tanto, e spogliarsi fino ai rami nudi del proprio vero sé. Recentemente questo strumento ha scritto sul suo diario [1] di questo bisogno di essere spogliata da quegli abiti di emozioni e di personalità, che non sembrano essere molto indicativi di nessuna essenza reale dentro se stessa. Cercava i rami nudi, le radici e il tronco della sua personalità, per scoprire di più chi è veramente. Vi suggeriamo che è bene osservare queste sfide tematiche che ricorrono ciclicamente, nel contesto esteso di quell’immagine dell’albero essenziale, con le sue foglie multicolori che devono cadere di tanto in tanto per essere perse, affinché possa avvenire quel cambiamento e quella crescita.

Questo è vero per tutte le entità, senza considerare quando entrano nell’incarnazione di terza densità. È particolarmente vero di un’entità quale questo strumento, o coloro entro questo gruppo, poiché ognuno in questo circolo di ricerca ha fatto degli accordi consci con il sé per accelerare il ritmo della crescita spirituale. Quindi, da queste entità ci si può aspettare che questi cicli in cui il sé incontra il sé ombra, diciamo, siano intensificati.

E c’è un altro fattore, nell’offrire un altro strato o livello di intensificazione. Il fattore extra sono i tempi in cui ora vivete.

Consideriamo i tempi in cui ora vivete dal nostro punto di vista, perché crediamo che questo possa aggiungere una dimensione al vostro pensiero in questo periodo. Abbiamo detto in precedenza, che in questo periodo la vostra Terra sta nascendo come un pianeta di quarta densità e, davvero, è viva e sta bene.

Il pianeta di terza densità che ha dato alla luce baby Gaia, quell’entità che possiamo chiamare Gaia di terza densità, ha espresso molte delle sue energie nel nutrire tutti i membri della sua tribù e famiglia di terza densità. L’essere Terra che chiamate Gaia o Terra (n.d.t.: in italiano nel testo originale) è una madre innamorata dei suoi bambini ed è felice di nutrirli, è sempre protettiva eppure, allo stesso tempo, in armonia con il desiderio di crescita e di trasformazione che esiste dentro il cuore e l’anima di ognuno dei suoi figli.

Quando è giunta a questa ultima decade del suo tempo appropriato per essere viva, ha visto che il raccolto di chi ha scelto è ancora scarso. Chi è entrato in incarnazione in questo periodo, si è incarnato sapendo molto bene che, sul vostro pianeta, il tempo è agli sgoccioli per fare la scelta di come essere.

Ci sono quelli di voi che hanno viaggiato da altre densità e da altri pianeti a questa densità e al pianeta Terra, nella speranza di essere una parte di quell’energia che crea l’espressione della luce sul pianeta Terra e che aiuta le entità a risvegliarsi alla consapevolezza di chi sono come esseri spirituali e di che cosa sono qui a fare, dal punto di vista del fare la scelta del modo del loro essere.

Ci sono altre entità, la cui speranza è di risvegliarsi in altri cicli di terza densità, essendo stati incapaci di [farlo] in questa.

La cosa che ognuno di voi ha in comune è che, sia che stiate tentando di risvegliarvi dal sogno di terza densità o che vi siate risvegliati entro il sogno, ma sperate ora di aiutare gli altri a risvegliarsi, il vostro risveglio è prezioso per voi e centrale, a causa della scelta di entrare in incarnazione in questo periodo. È come se tutti voi foste sotto pressione per essere promossi.

Se mandate le vostre menti indietro, alla vostra ultima promozione, potete ricordare il tipo di pressione che questa situazione crea. C’è la sensazione d’essere testati e vi chiedete se avete la conoscenza per rispondere appropriatamente alle domande di quel test. C’è quella sensazione convulsa di non avere conoscenza a sufficienza e di sapere che non avete il tempo che vorreste avere per organizzare i vostri pensieri. Sembra che molto sia compresso in un periodo molto breve di tempo.

La vostra intera incarnazione ha questa intensità in questo periodo, e, come abbiamo detto, ci sono diversi strati alla ragione di questa intensità. È intensa perché voi siete intensi. È intensa perché la Terra è in un luogo intenso. Ed è ulteriormente intensificata dal grande desiderio di ognuno di voi di fare bene in questo periodo, affinché siate in effetti i vostri stessi genitori, incoraggiandovi e sollecitandovi a studiare sempre più duramente e a prendere buoni voti.

Colui noto come C, aveva ragione a dire che le sfide tematiche e cicliche di un’incarnazione non sono intese per essere risolte. E colei nota come Carla aveva ugualmente ragione nel descrivere la condizione dell’essere come quella della danza con la situazione senza nessuna speranza di risolverla o di influenzarla. Queste sono percezioni precise ed amorevoli di una situazione che sembrerebbe altrimenti molto frustrante.

Sembra frustrante quando si tenta di risolvere un problema che non si risolverà. C’è il desiderio naturale di creare ordine e bellezza in qualsiasi schema di vita o di pensiero. Incoraggiamo i vostri sforzi per abbellire i vostri pensieri, le vostre emozioni e il vostro essere, come potete. Vi chiediamo di ricordare che la vostra meta è la crescita, il progresso e la trasformazione. State chiedendo a voi stessi di cambiare e di diventare ciò che ancora non comprendete.

Quando chiedete allo spirito l’opportunità di crescere, di cambiare e di trasformarvi, lo spirito è sempre pronto ad offrirvi quelle opportunità. Quando le opportunità per crescere vi sono offerte, queste tenderanno ad esprimersi tramite le vostre lezioni incarnazionali e tematiche.

Non state ottenendo una ripetizione diretta ogni volta che tali problemi ciclici insorgono. In ogni situazione che sperimentate, non importa quanto vicino la possiate identificare nel genere degli avvenimenti con lo stesso tema nella vostra vita, la coscienza che accoglie questa versione nuova e fresca della sfida tematica è un nuovo essere di fronte ad un nuovo problema.

Fortunatamente, avete lo straordinario vantaggio di aver identificato la lezione incarnazionale tematica ricorrente o non avreste posto questa domanda. Rendersi semplicemente conto di come funziona la crescita e quali sono i suoi meccanismi, è una risorsa estremamente potente.

Anche mettersi a proprio agio con questo disagio è una risorsa molto utile. Abbiamo ascoltato con piacere la conversazione che si è tenuta prima che questa seduta di canalizzazione cominciasse, poiché c’è stata una risata genuina quando coloro noti come Carla e C parlavano delle loro difficoltà ricorrenti. Quella risata non era arrabbiata o isterica, ma era la gioia rilassata di ciò che è veramente buffo. Una delle vostre risorse più potenti nel fare il lavoro spirituale di questo tipo è un senso della proporzione o un senso dell’umorismo. E siamo molto felici che siate capaci di rilassarvi insieme e sentirvi a vostro agio nel vostro disagio. Riconosciamo e simpatizziamo con quel disagio.

Non è una cosa agevole o facile creare dentro il sé quell’ambiente che accoglie la crescita. Recentemente abbiamo detto a questo gruppo dello straordinario coraggio che ci vuole per posare lo schema attuale della propria vita e pensieri, per svuotare le tasche mentali ed emozionali di tutti i preconcetti e per dire: “Sono vuoto e chiedo che cosa mi vorrebbe dire ora lo spirito. In che modo posso servire? In che modo posso imparare? In che modo posso crescere?” Lanciare quelle richieste al vento dello spirito è un atto meravigliosamente potente.

Ciò che avviene dopo è spesso ciò che questo strumento chiama la stagione sciocca. Il cielo sembra cadere addosso. Tutti gli schemi sembrano piombare nel caos. Le entità che normalmente si comportano in un certo modo, all’improvviso sembrano comportarsi altrimenti.

Qualsiasi sia la forma e la natura della sfida che sperimentate, perché avete chiesto di crescere, questa vi distoglie dalle vostre aree delimitate di vita regolare ed ordinata e vi porta in un’atmosfera apparentemente più oscura e molto più indistinta, dove è impossibile vedere dietro gli angoli o molto lontano. C’è la sensazione di essere nell’oscurità e incapaci di discernere la vera forma dei pensieri e delle sensazioni degli altri, e, davvero, di se stessi. Ci sono sensazioni di isolamento e persino di essere insabbiati in un luogo molto lontano dal benessere, con i fantasmi del proprio passato che si affollano intorno, e fanno duri commenti sulla situazione attuale.

Vi chiediamo di tornare in dietro, al momento in cui avete cominciato a sentirvi bloccati da questa oscurità, perché l’aiuto è vicino. Quell’aiuto non esiste nella terza densità e nel suo mondo di illusioni. Quell’aiuto arriva da un mondo che interpenetra la vostra illusione di terza densità. Quello [è un] mondo in cui la verità, la bellezza, la saggezza e la giustizia camminano come entità. Quello è il mondo del tempo/spazio o il mondo metafisico.

È quello il luogo da cui arriva la vostra ispirazione. Il vostro cuore dimora sempre in questo mondo metafisico. Il posto sicuro di cui avete bisogno per attraversare questi periodi ciclici di difficoltà si trova dentro di voi. Tuttavia dovete fare un viaggio a voi, come se foste uno straniero che arriva da lontano alle porte della città del vostro stesso cuore.

Il vostro cuore interiore è un mondo in se stesso. Porta la vostra verità. Porta la vostra identità. È il luogo dove riposa l’uno infinito Creatore. Quando dormite, il vostro involucro di personalità si raggomitola per riposare e la vostra verità esce per giocare, per esprimersi e per stirare i suoi muscoli. E nei sogni e nelle visioni, questo vostro vero sé comunica con il suo sé di superficie come meglio può. Quando meditate ed entrate nel silenzio, potete sperare di entrare in quelle aree delimitate di sacralità e di verità.

Troviamo la frase o l’immagine del danzare con le vostre lezioni incarnazionali molto adatta perché, in un certo modo, la vostra intera vita è verità danzante con le illusioni necessarie per creare un ambiente in cui l’ombra della verità possa essere visibile. In un certo senso, quella è la natura della vita di terza densità. È una vita indistinta. Eppure quell’ombra contiene tanta verità quanta sia sopportabile in un ambiente d’apprendimento.

Vi siete messi in un ambiente che può essere qualsiasi cosa desideriate farne. Per molte persone, è così grande il desiderio del benessere che ogni loro preoccupazione è semplicemente sigillare ogni possibilità per lasciare entrare la luce, affinché possano rimanere addormentati al sicuro.

Non stiamo parlando di quelli che desiderano rimanere addormentati, tuttavia. Stiamo parlando di quelli che desiderano genuinamente ed autenticamente risvegliarsi, salutare il giorno che è stato dato loro, afferrare e fare dell’incarnazione ciò che intendevano prima di prepararsi per questo viaggio, dalla nascita alla morte nella terza densità.

Sentiamo la verità del vostro grande desiderio di adempiere questo schema di crescita e di servizio. Non riusciamo a trovare modi a sufficienza per esprimervi quanto troviamo eccitanti le vostre avventure. Vediamo troppo chiaramente tutta la perfezione del piano del Creatore. E siamo consapevoli della vostra cecità. È quindi molto eccitante per noi vedere che procedete così coraggiosamente nell’arena della vita quotidiana, armati solo della vostra fede.

Certamente, come trovare quella fede è una domanda a sé, poiché la fede è creata dal nulla. Forse siete consapevoli della figura del ventiduesimo archetipo dei tarocchi, il matto che oltrepassa il [bordo del]l’abisso verso il nulla. Quello è il modo in cui trovate la fede, amici miei. Ed è così con la danza che fate con le lezioni incarnazionali. Quando sentite la musica e riconoscete il vostro leitmotiv [2] che suona per voi ancora una volta, vi incoraggiamo a non essere preoccupati di non conoscerne i passi. Alzatevi ed unitevi alla danza. I passi verranno, quando vi libererete per sperimentarli, rinunciando alla sicurezza della vostra posizione seduta.

Possiamo chiedere se c’è un’altra domanda ora?

Jim: Ne abbiamo una di G. Dice che il Libro I de La Legge dell’Uno contiene la seguente citazione di Ra:

*Il mistero e l’ignoto negli avvenimenti che possiamo offrire, hanno l’intento di rendere consapevole la vostra gente di possibilità infinite. Quando la vostra gente afferrerà l’infinito, allora e solo allora, il passaggio verso la Legge dell’Uno potrà essere aperto.*

(n.d.t.: Tratto dalla Seduta 7 del Ra Material)

Q’uo ci puoi offrire dei pensieri riguardo a ciò che intendeva Ra con questo infinito che ha bisogno di essere afferrato per aprire il passaggio verso la Legge dell’Uno? Cos’è e cosa non è?

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Poiché stavamo parlando della differenza fra la realtà prevalente, o mondo d’illusione, e l’universo metafisico, o mondo di tempo/spazio, parlavamo di un universo finito opposto ad un universo infinito. La vostra realtà prevalente, quotidiana, è misurabile. Si può misurare la palla terrestre su cui camminate. Si può misurare il battito del vostro cuore e la pressione del vostro sangue.

(La prima parte del nastro termina)

(Canalizza Carla)

Si possono usare delle strumentazioni per misurare l’esatta carica elettrica di ogni pensiero che pensate.

Il mondo della metafisica non è misurabile da tali strumentazioni, e ne siete consapevoli nel vostro mondo quotidiano. È un mondo in cui qualsiasi cosa è possibile, perché siete slegati da qualsiasi limitazione, tranne quelle che create per voi stessi.

Il mondo del tempo/spazio è il mondo della coscienza. È il mondo dell’infinito e dell’eternità. La ragione per cui per noi è difficile descrivervi questo, è che la vostra mente è un manufatto di spazio/tempo. Il cervello intellettuale, quel meraviglioso bio-computer risolvi-problemi, non è capace di afferrare l’infinito. Lo può afferrare solo dicendo: “Oh, è quello che succede oltre quel limite”. Ma, poiché la mente pensa in termini finiti, c’è sempre una fine a quel posto che è oltre. E poi l’infinito deve essere nuovamente invocato, affinché anche quel limite sia trasceso.

Per quanto ne sappiamo noi, non è intellettualmente possibile concepire l’infinito. È, tuttavia, possibile sperimentare l’infinito. L’infinito è quel mondo in cui esistete senza maschere. Avete fatto un viaggio al mondo del finito, per fare del lavoro nella coscienza che deve essere fatto senza azione di regresso a quel punto di vista che è colmo d’amore, di saggezza e di conoscenza.

Ti diciamo perciò, fratello mio, che il valore dell’infinito puoi solo conoscerlo, sperimentando direttamente l’infinito. Quello è ciò che concerne il lavoro nella coscienza.

Sei un luogo d’incontro vivente del finito e dell’infinito, in ogni cellula del tuo corpo. C’è quell’aspetto che sperimenta la vita e la morte e c’è quell’aspetto che non è mai nato e che non morirà mai. Quell’aspetto infinito non conosce se stesso, poiché è avvolto e perso nel Creatore stesso.

Tu, come essere finito, sei il luogo in cui si incontrano grandi verità e valori infiniti; quell’ambiente che crea e dà forma alla danza del Creatore che impara a conoscere Se Stesso.

Vista da una certa ottica, tutta la creazione può sembrare bizzarra. Perché il Creatore desidera conoscere Se Stesso? È già Se Stesso. Sei una prova evidente del lato bizzarro del Creatore.

Offriamo questi pensieri, fratello mio, e saremo lieti di accogliere ulteriori domande su questo punto in un altro momento. C’è un’altra domanda ora?

Jim: Questa è una domanda dello strumento (Carla), che chiede: “La settimana scorsa, due membri della nostra comunità sono caduti dolorosamente e persone hanno espresso disarmonia in maniera insolita. Puoi fare dei commenti che pensi possano essere utili riguardo a queste disarmonie?”

Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, sorella mia. Colei nota come Carla, quando parlava dell’esperienza di inciampare e di cadere nell’oscurità, ha detto che pensava fosse molto simbolico che l’incidente fosse avvenuto nell’oscurità. Siamo d’accordo con la sua affermazione. Talvolta, i punti più semplici e più ovvi riguardo ad un evento simbolico sono anche i più utili quando si pensa alla natura di un tale evento.

C’è una certa dose di orgoglio nella creazione di qualsiasi gruppo. Chi crea un gruppo, probabilmente lo ha creato perché ha una certa visione. Quando un gruppo simile si riunisce, la questione della visione diventa centrale, perché ogni persona nel gruppo è il Creatore e ogni persona vede le altre persone più o meno come il Creatore.

La luce del giorno, per un gruppo simile, è quel clima in cui si ricorda che tutte le entità sono il Creatore. L’oscurità per un gruppo simile, cade quando le entità nel gruppo dimenticano l’assoluta identità dell’altro sé e Creatore.

Quando una comunità come la L/L Research si riunisce e comincia a tentare di lavorare come uno, l’impeto originale che ha attratto insieme le entità, deve essere testato. Perciò l’effetto riflettente si instaura. Ognuno guarda nello specchio delle percezioni degli altri e comincia a vedere tutte quelle parti del sé che meno desidera vedere. È così perché è una funzione positiva ed utile della comunità che opera ad un livello spirituale, per aiutarsi reciprocamente ad avvicinarsi all’uno infinito Creatore. E il modo in cui ciò è fatto, è sollevando tutte queste pecorelle smarrite del sé, tutte queste parti del sé non riscattate, amate ed accettate.

Ci sono molte occasioni, per ogni membro di un gruppo simile, quando l’informazione data riguardo al lato oscuro, annebbia semplicemente la vista. Il mondo si oscura e le ombre si allungano. È facile perdere la strada, inciampare e cadere nel buio. È un’esperienza alquanto dolorosa, parlando letteralmente e in senso figurato, cadere. E cadere è un modo di dire piuttosto drastico, metaforicamente, ma talvolta è necessario per lasciare andare ciò che si pensa di sapere.

Quando siete caduti, toccate la Terra. Ristabilite un contatto con il terreno sotto i piedi, sia fisicamente che metafisicamente. Rendetevi conto che siete sempre al sicuro entro il contesto dell’essere per terra. Il terreno dell’essere è molto reale e vi si può riporre fiducia, poiché è il terreno sotto i vostri piedi. Nel processo di tutta questa crescita, potete sempre trovare il terreno dell’essere, lasciandovi cadere. Davvero, rallegratevi di essere caduti! Rallegratevi per aver espresso un po’ di questa energia che, in precedenza, era espressa come frustrazione mentale ed emozionale.

In che modo vi scuoterete la polvere di dosso e ricomincerete? Presumerete semplicemente di essere ora nello stesso mondo in cui siete caduti? Vi incoraggiamo ad aprire la vostra mente alla possibilità di essere in un nuovo mondo. Come farete essere questo nuovo mondo? In che modo crescerete?

C’è un’altra domanda ora?

(Nessun’altra domanda.)

Siamo quelli di Q’uo, e siamo consapevoli di aver esaurito le domande di oggi nel circolo di ricerca. È stato un piacere lavorare con queste domande e vi ringraziamo per aver serbato tempo ed energia per trascorrere del tempo chiedendo e cercando la verità. Speriamo che i nostri modesti pensieri abbiano avuto valore per voi e vi assicuriamo inequivocabilmente, che le vostre domande sono state molto preziose per noi, come lo è stata l’esperienza della vostra bellezza, che ci toglie sempre il respiro. Vi ringraziamo dal profondo del nostro cuore e vi lasciamo come vi abbiamo trovati, nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Siamo a voi noti come il principio di Q’uo. Adonai. Adonai.

Note:

[1] Carla tiene un diario del suo lavoro quotidiano su www.bring4th.org sotto Camelot. È chiamato il Diario di Camelot (Camelot Journal). Camelot è la casa vicino a Louisville dove Jim, Carla e Don Elkins si erano stabiliti nel 1984. La proprietà vicina è la fattoria, Avalon. Il Camelot Journal e l’Avalon Journal sono on-line, affinché i lettori possano essere aggiornati sulle attività del L/L Research.

[2] Leitmotiv: un passaggio o una frase melodica, specialmente nell’opera Wagneriana, associata ad uno specifico personaggio, situazione o elemento; un tema dominante e ricorrente, come in un romanzo.

* * * * * * * * * *

Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2005/2005_1106.htm

Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste

www.stazioneceleste.it