)*(Stazione Celeste)
-L/L Research-
Sunday Meditation
IL PREGIUDIZIO
Q’uo attraverso Carla L. Rueckert
10 Dicembre 2006
Domanda del Gruppo: Oggi la domanda ha a che fare con la discriminazione. In che modo o che cosa è la causa di base del pregiudizio che vari gruppi di persone hanno contro altri gruppi, che sia a causa della razza, del credo, del colore, dell’origine nazionale, della religione, del luogo in cui vivono? Qualsiasi sia la ragione, ovunque nel mondo ci sono gruppi di persone che fanno discriminazioni contro altre persone perché sono diverse. Q’uo, potete darci delle idee riguardo a quali sono veramente le radici di questo tipo di discriminazione e di privazione di potere delle altre persone da parte dei gruppi di maggioranza? Che cosa possiamo fare noi come individui?
(Canalizza Carla)
Siamo quelli a voi noti come Q’uo. Saluti nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore, al Cui servizio veniamo a voi in questo giorno. Possiamo dire quale privilegio e piacere sia unirsi al vostro circolo di ricerca. Siamo molto felici di condividere i nostri umili pensieri con voi su questo soggetto del pregiudizio e delle sue radici e ciò che le persone possono fare quando trovano questa situazione nel loro ambiente.
Ma prima, come sempre, chiediamo ad ognuno di voi che è consapevole delle nostre parole l’uso attento e coscienzioso dei propri poteri discriminatori. Voi e solo voi sapete quali pensieri vi sono d’aiuto. Se i nostri pensieri non vi sono d’aiuto, per favore metteteli da parte e proseguite, perché il pensiero utile è proprio dietro l’angolo. Se i nostri pensieri vi risuonano, allora siete i benvenuti. Vi ringraziamo per questa considerazione, poiché ci permette di esprimere le nostre idee chiaramente, senza aver paura di infrangere il vostro libero arbitrio.
Amici miei, parlando con voi riguardo al pregiudizio e alle sue radici, parliamo con voi di due livelli principali di pensiero. Questi livelli di pensiero sono la dinamica fra l’amore e la paura, e la dinamica fra la coscienza unitaria e la coscienza della forma. Prima di entrare in questi pensieri, tuttavia, parleremo solo un po’ delle trappole della vostra Terra e come si sono formate.
Quando questa creazione era più giovane e i mondi più vicini a quello che questo strumento chiama il sole centrale stavano maturando, il lavoro fatto dalla popolazione planetaria era un lavoro fatto da una popolazione di un solo genere, razza o essere. Nel corso delle promozioni di molti pianeti, sono cominciate ad aumentare gradualmente le popolazioni provenienti da Terre come la vostra che avevano finito la loro terza densità, la densità della scelta, e non erano riuscite a essere promosse alla densità dell’amore. Questi gruppi di popoli avevano dovuto spostarsi in un’altra esperienza di terza densità per continuare le lezioni sulla scelta. Questa è una scelta di polarità. È una scelta fra l’amore, includere e accettare con compassione tutte le cose ed esseri come una parte dell’uno Creatore, e la scelta di vedere le entità come chi può essere in grado di servire voi. E’ una scelta di servizio agli altri o di servizio al sé.
È una scelta semplice. Non è una cosa intellettualmente sconcertante determinare quando siete gentili, comprensivi e compassionevoli, e quando siete scortesi, non-comprensivi e non-compassionevoli.
Per quanto semplice, questa non è una scelta che molte delle vostre genti hanno trovato facile penetrare con una determinazione stabile, per seguire o la via del servizio agli altri o del servizio al sé.
Quindi, mentre la creazione è maturata e la coscienza si è diffusa attraverso la creazione infinita che vedete nello stellato cielo notturno, diverse popolazioni planetarie si sono ritrovate con una parte o tutta la propria tribù incapace di essere promossa quando era giunto il momento del raccolto della loro terza densità.
Al principio, la risposta era semplicemente attraversare un altro periodo di raccolto sullo stesso pianeta. Tuttavia, anche i pianeti hanno la loro periodicità. Ogni pianeta è diverso, ma ogni pianeta ha un limite alla quantità di terza densità disponibile. È come se dovessimo dire che c’è un certo numero di lampadine a 30 watt per ogni pianeta e quando la riserva si esaurisce, si devono utilizzare lampadine di 40 watt. La luce cambia quando si mette una lampadina più forte. Quella luce più forte non supporterà la vita di terza densità.
Di conseguenza, la creazione ha a spostato le popolazioni planetarie su un altro pianeta per una seconda occasione, dove avrebbero potuto mescolarsi con la popolazione indigena di terza densità e insieme, quelle due tribù, avrebbero cercato di imparare come fare la scelta del servizio agli altri o del servizio al sé.
Questa è la situazione sul vostro pianeta. Avete una popolazione piccolissima di entità terrestri native di terza densità. Virtualmente tutte le vostre tribù sono tribù che sono venute su questo pianeta di seconda scelta per fare un altro tentativo nella scuola della vita di terza densità.
Ogni sole, o sub-Logos, come direbbe questo strumento (Carla), ha fatto scelte nel modo in cui la coscienza essenziale della popolazione planetaria, esprime se stessa. Non parliamo del livello della scelta cosciente, ma, piuttosto, del livello della mente archetipica e delle radici della coscienza. Per ogni tribù planetaria, c’è un unico aroma e qualità negli aspetti archetipici e mitici di quella tribù. Quando sono arrivate sul pianeta della seconda occasione, sul pianeta Terra, quelle popolazioni hanno portato con loro l’unicità delle loro menti archetipiche, delle loro radici della coscienza.
Quando guardate le razze che si trovano sul vostro pianeta, quelle che hanno un certo aspetto e sono chiamate Caucasiche, quelle che hanno un certo aspetto e sono chiamate Ispaniche, quelle che hanno un certo aspetto e sono chiamate Nativi Americani, e così via, osservate entità che sulla superficie non appaiono semplicemente in modo un po’ diverso. Esse sono diverse, alla radice della loro coscienza, in modi che non riusciranno mai a esprimere coscientemente tranne che per mezzo della musica o di qualche arte che sfugge alla schiavitù delle parole e della mente intellettuale o analitica.
Di conseguenza, sul pianeta Terra in questo momento ci sono molte tribù che stanno avendo la loro seconda opportunità nel fare la scelta fra l’amore e il servizio agli altri o l’amore che è rivolto alla paura e al servizio al sé.
Offriamo questo pensiero come preludio a quei principi di cui abbiamo parlato, perché non desideriamo dire semplicemente che tutti sono uno, il che è vero abbastanza. Desideriamo anche celebrare le differenze nel mito, nella cultura e nell’archetipo che creano modi in cui ogni tribù ha una prospettiva unica da aggiungere allo stufato d’armonia e unità che può fondere tutte le tribù della Terra in una, mentre conserva i pregi di ogni popolazione planetaria.
Lasciateci osservare ora la dinamica fra l’amore e la paura. C’è una tendenza di superficie nella mente di molte entità che cerca di chiamare qualcosa giusto e qualcos’altro sbagliato. Dove ha origine questo? Ha origine nella paura di un individuo che non è in pace con se stesso. Non è sicuro nel suo stesso senso di sé. Anziché riuscire a rimanere in quell’amore che vede tutte le cose come una, sente paura a causa delle differenze fra lui e gli altri.
Questa paura è naturale, non deve essere condannata. Deve essere vista come il primo passo di molti. Quando siete un neonato, il vostro mondo è confinato nella paura. Siete spinti con forza dall’unità e dalla tranquillità dell’utero nell’aria fredda che non avete ancora imparato a respirare. Siete più che atterriti. Siete sicuri che morirete. È probabile che la vostra prima esperienza sia di terrore. Per un’incarnazione è un inizio difficile, ma è parte della vera natura dell’incarnazione stessa. È costruita entro la struttura dell’esperienza umana.
Naturalmente, nella maggior parte dei casi, i genitori rassicurano e proteggono, stringono e cullano il neonato e il bimbo si tranquillizza. Ma il terrore attende dietro ogni porta in ogni momento, poiché il bimbo è incapace di badare a se stesso. Quando ha fame deve dipendere dalla gentilezza degli altri. Quando è bagnato deve dipendere dagli altri, affinché gli cambino il pannolino e gli facciano un bagno. Quando prova dolore per le coliche o perché taglia i denti, non sa perché prova dolore. Sa solo che non può andarsene dalla sofferenza che sente.
Gradualmente, oh così gradualmente, l’essere umano cresce ed entra nell’infanzia e la paura recede un po’. Un bambino impara a parlare, può chiedere perché. Può difendere se stesso con le parole, fino ad un certo grado. Gli schemi della paura, però, sono profondi. Non sono cattivi, sono naturali. Attraverso tutta la vita di un’entità nella terza densità, la paura è dietro l’angolo, fuori dalla porta, sotto il letto, nell’armadio: l’uomo nero. Eppure il vero posto di questa paura è nelle esperienze dell’essere nato e dell’essere indifeso.
A tutti i bisogni di quale bambino è mai stato fatto fronte? Quale teenager che cresce è mai riuscito a scandagliare le profondità del suo stesso passaggio? Amici miei, arrivate all’età adulta battuti dalle esperienze cui siete stati sottoposti. Alcune, in verità la maggior parte, entità coprono il loro dolore con quella sottile maschera di civiltà: le parole intelligenti, le azioni appropriate, i vestiti giusti.
Però, dentro la mente profonda di ogni entità, si trova una porta che conduce alla paura. E la paura ha molti amici. La paura può generare la rabbia. Può generare l’indegnità. Può generare la colpa. Può generare molte emozioni e sensazioni difficili e oscure.
Quando vi salutiamo nell’amore e nella luce dell’uno Creatore, salutiamo il vostro cuore e il vostro cuore è amore. Penetriamo attraverso l’involucro dell’esperienza cosciente depositata dalla vostra personalità e vediamo le vostre anime. Siete bellissimi. Siete bellissimi al di là di qualsiasi parola. Sbocciate nell’aria della fede. Le vostre radici sono nutrite dalla pioggia della speranza. E state in piedi forti, perché voi siete. Non potete essere smentiti nella vostra essenza. Queste vostre qualità, però, sono quelle che arrivano attraverso il tumulto di superficie della personalità, del pregiudizio e della paura.
Possiamo dire che siete creature fatte d’amore, ma in così tanti casi la vostra esperienza non sembra tale. In cosi tanti casi vi sperimentate non come il perfetto fiore che siete, ma come un’erbaccia, o almeno come qualcosa che deve essere curato e fatto. Perciò, in un certo modo, vedervi come una creatura d’amore è un atto di fede, e non vi è alcuna prova che sia la scelta giusta.
È in questo ambiente di entità che vivono nella propria sofferenza privata e paura che le difficoltà/sfide e le lezioni della terza densità si cercano e vengono sperimentate. L’esperienza della Terra è una raffineria. Ricevete ripetutamente il catalizzatore che fa sì che vi chiediate chi siete e perché siete qui. Queste domande e queste sensazioni vi possono colpire e scuotere finché, alla fine, cominciate a scoprire che il processo ha rivelato un po’ della bellezza simile a una gemma della vostra natura più profonda.
E così, per la prima volta, mentre vi muovete attraverso questo fuoco raffinatore dell’incarnazione, cominciate ad avere un senso, un senso autentico di chi siete veramente e non suona così insolito e alieno dire: “Io sono un figlio dell’amore. Io sono un essere di luce. Io sono una creatura di potere infinito perché sono parte dell’uno infinito Creatore.”
Che viaggio è dal principio della vita fino a quel momento in cui vi risvegliate per la prima volta alla natura unitaria della coscienza. Che gioia è quando vi sentite per la prima volta uno con un’altra persona. Che realizzazione è, amici miei, quando riuscite a spostarvi dal sentirvi uno con un’altra persona al sentirvi uno con gruppi di persone e infine con tutta la gente che compone la molto variegata tribù del genere umano.
A ogni svolta, ci sarà quella chiamata che vi farà temere ciò che accade. E perché è così, amici miei? Perché nella mente del genere umano c’è una tendenza verso l’inerzia, laddove nell’evoluzione dell’energia del pianeta stesso c’è un’implacabile tendenza verso la progressione. La gente tende a combattere il cambiamento, eppure il cambiamento è l’essenza dell’esperienza incarnazionale. Il corpo cambia continuamente, disfandosi delle sue cellule così che in sette anni nel corpo umano non c’è nessuna cellula che c’era sette anni prima. L’aspetto esteriore del corpo umano cambia, se non continuamente, allora rapidamente, da appena nati, da quando si comincia a camminare, all’infanzia, all’adolescenza, alla prima età adulta alla mezza età e poi a quelle varietà di età anziana che le entità non desiderano etichettare in quel modo, così da non riconoscerla.
Alla fine, ogni entità è trasformata dall’utero, attraverso la fioritura, fino alla tomba. Il cambiamento è inevitabile eppure sembra che il cambiamento debba essere temuto. E se ci si identifica con il proprio corpo, allora c’è ogni motivo di avere paura, perché la morte del corpo è inevitabile. Perciò, è facile fare scelte basate sulla paura quando si affronta il cambiamento.
Un modo in cui le cose cambiano per un’entità è che esse vengono poste in nuovi contesti, incontrano diversi tipi di persone. Se è già stata fatta la scelta per il servizio agli altri, allora si vede negli altri un’opportunità per essere di servizio. L’entità ben polarizzata vede tutte le entità come opportunità per essere di servizio.
Anche quell’entità che è polarizzata in un senso negativo, non ha alcun pregiudizio perché vede tutte le entità come ugualmente utili nel servire il sé.
È a quelli che non hanno ancora fatto la scelta che il pregiudizio sembra una buona scelta da fare. Se “loro” sono giusti e accettabili, allora il modo in cui sono è il modo in cui le cose dovrebbero essere. Quando le entità arrivano nel loro ambiente ed esprimono differenze, allora l’entità colma di paura percepirà semplicemente che gli altri sé dovranno conformarsi al modo in cui loro pensano.
Osserviamo ora l’altra gamba di questa entità del pregiudizio a due gambe, vale a dire, la dinamica fra la forma e la mancanza di forma, o unità e diversità. È assolutamente comprensibile che le entità in tutti i momenti e in tutti i posti possano essere sedotte e influenzate dagli aspetti della forma. I cinque sensi di cui siete coscientemente consapevoli hanno a che fare con la forma. Vedete la forma. Udite la forma. Toccate, odorate e assaporate la forma. Non c’è nulla sulla superficie delle cose che vi dirà che non c’è nient’altro che la forma nel vostro universo.
È molto d’aiuto fare appello alla conoscenza che ognuno ha della natura scientifica della forma. Ogni forma che considerate è quasi totalmente fatta di spazio. Voi, come entità, siete una collezione di campi energetici che tengono insieme cellule in una certa configurazione. Ogni cellula è quasi totalmente spazio. Il vostro corpo assomiglia alla Via Lattea per un’entità che è in grado di guardare la struttura microscopica del vostro mondo. La sedia su cui siete seduti è principalmente spazio, ma il suo campo energetico la tiene insieme così voi non cadete attraverso la sedia o il pavimento. E così, l’illusione rimane intatta.
Eppure, chi siete non ha nulla a che fare con la vostra forma. Ciò che pensate come anima, non ha nulla a che fare con le forme. Di nuovo, questo non è ovvio sulla superficie delle cose. Non ci meraviglia che voi iniziate la vostra incarnazione completamente ammaliati dalla forma. “Sono bello/a?” “Sono ricco/a” “Sono intelligente?” “Sono forte?” “Sono bravo/a?” “Sono potente?” Queste domande vengono poste e vi si risponde al livello dell’illusione e nessuna saggezza perviene dal fare domande e dalle risposte fino a che le domande rimangono sul livello della forma.
Nella forma c’è sempre la relatività. Se siete intelligenti, qualcuno è più intelligente. Se siete ricchi, qualcuno è più ricco, e così via. Per penetrare al livello della scuola della vita di terza densità dove le lezioni vengono davvero apprese, dovete penetrare attraverso la forma e giungere nella coscienza.
La coscienza ha la sua casa in tutti gli spazi che abbiamo citato. La coscienza compenetra ogni cellula del vostro corpo e ogni cellula del corpo di chiunque altro. Penetra la Terra stessa e i cieli ed è tutto una cosa. Voi, come una scintilla dell’infinito Creatore, siete una scintilla di focalizzazione, un punto d’osservazione. Siete un testimone dell’amore e della luce dell’infinito Creatore. Siete qui per essere testimoni, per sperimentare, per raccogliere quelle esperienze come fareste con un mazzo di fiori, e per offrire poi quel bouquet all’infinito Creatore.
Quando vi vediamo, non vediamo la forma. Vediamo un diverso livello dell’illusione che chiamiamo vibrazione. Vediamo la vostra esposizione vibratoria come se fosse un fiore con petali di una bellezza infinita. Ogni peculiarità, ogni squilibrio che vi colora in questo o quel modo, lo vediamo non come sbagli o errori nel pensiero, ma come vostra bellezza individuale. Per noi, voi non potete fare errori. Per il Creatore non potete fare errori. Perché solo come siete, esattamente mentre sperimentate, raccogliete le informazioni da offrire al Creatore.
Dal punto di vista dell’utilizzo dell’ambiente del pianeta Terra, della terza densità in generale, per voi è bene raccogliere queste varie descrizioni del sé e di formare un’intenzione per penetrare i livelli di percezione più superficiali, così da poter cominciare a stare sulla buona Terra di chi siete come uno spirito.
(La prima parte del nastro termina.)
(Canalizza Carla)
Dal punto di vista di ciò che potete fare nel mondo esteriore per alleviare le forze del pregiudizio, l’impatto delle informazioni è grande. Prima che questa comunicazion cominciasse, questo strumento diceva, nella discussione tenuta dal circolo di ricerca, che le piacerebbe imparare lo Spagnolo e ha programmato di fare un corso di Spagnolo, poiché ci sono sempre più persone di lingua spagnola con cui entra in contatto.
Quando qualcosa è diverso, il modo per uscire dal pregiudizio è raccogliere informazioni e cominciare a capire le differenze. E non lasciamo quest’idea delle differenze per includere semplicemente le differenze razziali, sebbene, certamente, la razza e la lingua sembrano essere barriere di diversità che gelano molte entità con la paura.
Suggeriamo che ci sono moltissimi modi per sperimentare la paura, quando ci si trova davanti a delle differenze. La dinamica fra uomini e donne, ad esempio, è spesso occasione di paura e la manifestazione di quella paura in crudeltà di vari generi.
Tuttavia, i meccanismi interiori del pregiudizio dipendono sempre dalla vostra continua seduzione da parte della paura e della forma. Quando scegliete di vivere nella fede che tutto va bene e che siete dove dovete essere, potete allora lasciar cadere qualsiasi paura possiate avere, e avete poi la libertà e lo spazio nella mente e nel cuore per considerare i bisogni degli altri intorno a voi.
Quali sono i vostri doni, amici miei? Come potete essere un faro per gli altri? E’ nel sapere prima chi siete e nel guadagnare fiducia nel vostro stesso potere come persona e poi nel rivolgerlo all’infinito Creatore, cadendo sulle ginocchia e dicendo: “Creatore Infinto, come posso servire per il bene più grande in questo giorno? Mostrami la tua via. Insegnami le tue vie.”
Aprite gli occhi dopo aver detto quella preghiera e osservate un mondo reso nuovo, scintillante di opportunità per servire, per includere e per abbracciare.
Possiamo chiedere se adesso c’è un seguito a questa domanda, o un’altra domanda?
R: Io ho una domanda, Q’uo. Mentre descrivevate le diverse tribù che sono giunte sulla Terra come loro pianeta di terza densità di seconda scelta, avete detto che questi gruppi hanno portato i propri archetipi e coscienze dal loro primo pianeta. In che modo questo è compatibile con questo pianeta che ha i suoi archetipi posti dal Logos della nostra galassia? Ci potete parlare di questo? Ho difficoltà a rendere la domanda più chiara di così.
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. Quando c’è un sistema archetipico, nella mente profonda questo è un sistema di vie d’acqua che sono calme e serene. Anche la più oscura delle emozioni scorre lungo un canale che è semplice.
Quando entità provenienti da un altro pianeta entrano nelle energie archetipiche della Terra, portando con loro le energie archetipiche di un altro sub-Logos, un altro sole, è come se ci fosse lo stesso sistema di base di vie d’acqua. Tuttavia, ogni sub-Logos ha fatto delle differenze qui e là. Sono piccole differenze, ma, prese tutte insieme, si sommano a un ricco assortimento di ruscelletti, piccoli corsi d’acqua e talvolta così tanti torrenti che ci sono paludi e acquitrini dove le emozioni oscure di diverse culture si sono sviluppate in una forma meno che chiara e più che una forma amorfa ed incorporea.
Tutta questa creazione contiene un’impronta di base della mente archetipica del suo popolo. Dipende da ogni sub-Logos, tuttavia, armeggiare un po’ con quel disegno, per quanto riguarda aumentare la varietà di esperienze disponibili all’infinito Creatore. Perciò, quando un’entità sul suo primo pianeta cade nelle emozioni della sofferenza o della gioia, quelle vie d’acqua si muovono soavemente e i miti sono coerenti. Quando la mente archetipica di un altro sub-Logos è sovrapposta sopra il piano di base delle vie d’acqua, diciamo, che la mente archetipica rappresenta nelle radici della coscienza, si vedono le rapide e gli acquitrini che si arricchiscono e sono alquanto interessanti e questo grazie alla sovrapposizione di più di un sub-Logos.
È come se, quando affondate in un’espressione di sensazioni profonde, voi come esseri della Terra di seconda scelta aveste la capacità per generi diversi d’emozione e ogni sottile differenza nell’emozione è autentica. Avete scelte più ricche di modi per sentire la vostra essenza autentica e il Creatore ha un’opportunità più intensa di conoscere Se Stesso mentre queste maree e fiumi d’emozione archetipica s’infrangono sui letti dei torrenti resi irregolari dai ciotoli delle diverse influenze archetipiche.
Non rende confusa l’esperienza, anzi, la arricchisce di emozioni positive. A causa della natura delle emozioni più oscure c’è la tendenza a trovare un effetto che crea confusione nelle emozioni quali la rabbia e la paura. Di conseguenza, quelle che funzionano sul sentiero del servizio hanno un reale svantaggio in questo momento perché devono, con una cura squisita, trovare il vero cuore di quelle emozioni purificate. Tuttavia, per chi si trova sul sentiero del servizio agli altri, le differenze sono viste come articolazioni o cascate. Mentre guardate l’acqua che fluisce da queste cascate che catturano la luce, potete vedere gli arcobaleni dei diversi effetti, mentre cadono attraverso di voi e voi diventate uno con questi fiumi e torrenti purificati d’emozione.
Possiamo risponderti ulteriormente, fratello mio?
R: Grazie Q’uo. Non ci sono altre domande dai membri del circolo online, così ne farò una io. L’ultima domanda che ho è: ci sono entità che scelgono di continuare la loro esperienza di terza densità sul pianeta Terra a causa della confusione e delle possibilità che offre? O l’assegnazione del pianeta di terza densità di seconda scelta è qualcosa cui l’entità stessa non partecipa attivamente?
Siamo quelli di Q’uo e siamo consapevoli della tua domanda, fratello mio. La tua ultima supposizione è corretta. La sistemazione di una popolazione planetaria in un secondo ambiente di terza densità è fatta a un livello in cui i guardiani responsabili di quel pianeta intero fanno la scelta. L’individuo viene spostato come parte della tribù planetaria.
Vediamo che l’energia di questo strumento (Carla) si indebolisce, perciò prenderemo commiato da lei e dal gruppo, ringraziando ognuno di voi per l’incredibile bellezza delle vostre vibrazioni. Siamo umili davanti a voi, voi che avete il velo che vi copre gli occhi, e vi impedisce di vedere chiaramente il Creatore. Eppure andate avanti, con grazia, coraggiosamente e valorosamente, non rinunciando mai, ma, come coloro noti come T e R hanno entrambi detto, provando una volta ancora, ricominciando tutto domani mattina.
Giorno dopo giorno la vostra bellezza ci stupisce, il vostro coraggio ci sorprende, ci rallegriamo per voi e vi amiamo. Siamo sempre qui se ci chiedete mentalmente di rendere le vostre meditazioni più profonde. Vi ringraziamo di nuovo per averci chiamati al vostro circolo. Siamo a voi noti come quelli del principio di Q’uo. Vi lasciamo nell’amore e nella luce dell’uno infinito Creatore. Adonai. Adonai.
* * * * * * * * * *
Trascrizione originale in inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/2006/2006_1210.htm
Tradotto da Susanna Angela per StazioneCeleste