)* (Stazione Celeste)

 

 

Multidimensions

 

Conscio

 

 

 

Accettare la Chiamata

 

 

Un’Esperienza Personale

Del Levarsi della Kundalini

 

Apertura del chakra del Cuore

 

PERIODO DI TEMPO 1985-1988

L’iniziazione finale di un chakra viene preceduta dall’apertura del chakra posto appena al di sopra. Pertanto, l’iniziazione finale del mio terzo chakra è avvenuta nel 1986, ma l'apertura del quarto chakra aveva avuto inizio nel 1985 con la morte della mia amata nonna. Di fatto, entrambe le nonne morirono quell'anno. Mentre reclamavo il mio potere, la generazione della "nonna" moriva. Questo spinse mia madre nel ruolo di “nonna” e me saldamente nel suo ruolo di "madre". Il testimone fu passato alla generazione successiva e all'interno del nucleo familiare il mio potere aumentò. Anche se fossi stata una madre per un bel po’ di tempo, era ora arrivato il momento di essere un mentore. (Vedere Fanciulla, Madre, e Mentore nella Porta del Comportamento nella sezione Conscio.)

VITA SPIRITUALE

Il quarto chakra, quello del cuore, rappresenta le nostre relazioni d’amore su un piano orizzontale con persone, luoghi e tutte le forme di vita, così come la nostra relazione d’amore (o mancanza della stessa) con noi stessi. Il cuore alto rappresenta il nostro amore incondizionato su un piano verticale con le nostre guide e sé di dimensione superiore. Il cuore alto non si apre completamente fino a quando la Kundalini non è arrivata nel Chakra della Corona per unirsi al Suo completamento. Tuttavia, il radicamento dell’amore incondizionato nel cuore tridimensionale aiuta ad espandere la nostra coscienza e guarisce i nostri “cuori spezzati”. Qui parlerò dell’apertura del mio cuore inferiore e dell’esperienza dell’apertura, avvenuta più tardi, del mio cuore alto.

 

Nel 1985 ricevevo ancora delle comunicazioni spirituali da Long Island. Parecchi dei Maestri Ascesi che canalizzavano attraverso la “chiesa” di Long Island offrivano un dono ai loro lettori: andare nella quarta dimensione ogni notte per un mese (il mese del raccolto di ottobre) affinché ogni notte fosse rimosso un velo d’illusione. Decisi di accettare quell’invito. Ogni mattina canalizzavo le esperienze della notte precedente, che sono diventate il mio primo libro: “Trenta Veli d’Illusione”. Quel mese, mia nonna moriva.

 

Era come se stessi morendo proprio come lei, solo che avrei mantenuto il mio corpo fisico. Poiché il mio chakra del cuore si stava aprendo, stavo chiaramente e coscientemente colmando una lacuna tra il mio mondo e quelli superiori. Il ponte non solo veniva creato con le informazioni che ricevevo, ma anche con l’amore che ero in grado sentire provenire dalla quarta dimensione. L’esperienza inoltre diede una voce al mio sé interiore che era stato costretto al silenzio nella mia lotta per la “sopravvivenza” e l’“inserimento”.

 

Inoltre, mi recai a Long Island per incontrare tutti coloro con cui avevo comunicato per oltre un decennio. In qualche modo, quell’esperienza mi deluse. Erano tutti “soltanto persone”. Questo fu l’inizio di una lunga lezione che dovevo imparare sull’integrazione della vita spirituale con la vita fisica. Poiché non riuscivo ad amare me stessa per ciò che ero – proprio adesso – avevo bisogno di credere che tutte le persone spirituali erano in qualche modo sante. Spero che i lettori di questo diario vedano che sono solo una persona normale. Anche se credo veramente che la Kundalini sia salita ciò non mi ha reso una santa o un essere asceso. Mi ha permesso soltanto di essere di più chi sono sempre stata. Il lavoro spirituale non finisce, è infinito. Tuttavia, a quel tempo non me ne rendevo conto. Sentivo ancora una tale paura e difficoltà nella vita quotidiana che dovevo credere che si sarebbe presentato qualcosa di meraviglioso e si sarebbe portato via tutto.

 

VITA PROFESSIONALE

 

Durante l’apertura del chakra del cuore la mia vita professionale assunse un ruolo di secondo piano rispetto alla mia vita personale. La mia famiglia aveva bisogno di me e scoprii di avere un profondo bisogno di loro. Inoltre sapevo che anche il mio corpo aveva bisogno di me. Il mio sistema immunitario era compromesso dallo stress; avevo veramente bisogno di tempo per risanare la mia famiglia e me. Decisi che per qualche anno avrei lavorato soltanto tre giorni alla settimana, e caspita, ne avevo proprio bisogno per le difficoltà che avrei incontrato più avanti!

 

Può sembrare che avevo completamente abbandonato la mia famiglia nelle mie avventure spirituali e professionali, ma non era vero. Quando ero molto occupata, la gente mi chiedeva: “Come puoi fare tutto questo quando hai un marito e due figli?” e io rispondevo, “è grazie a loro che posso fare tutto questo.” Tuttavia, ero andata troppo oltre, sia fisicamente che mentalmente. Entrammo tutti in terapia e io cercai di fare del mio meglio per guarire ogni ferita che avevo creato con la mia assenza. Una delle cose principali che imparai, fu che mi sentivo in colpa per non essere una buona madre perché mi sentivo in colpa per non essere una brava figlia. Mi resi conto anche che quello che avevo fatto per me stessa l’avevo veramente fatto per la famiglia. Nel permettere a me stessa di seguire le direttive interiori ero stata un modello di comportamento per i miei figli a fare lo stesso.

 

VITA PERSONALE – CORPO FISICO

 

Il chakra del cuore controlla la ghiandola del timo, che controlla il nostro sistema immunitario. Sapevo che sarebbe stata una buona idea in quel momento focalizzare le mie attenzioni sul prendermi cura del mio corpo fisico. Mangiavo in modo sano, meditavo, praticavo Yoga o Tai Chi e scrivevo tutti i giorni le mie emozioni sul diario. Credo che siano state queste pratiche a salvare la mia salute, insieme a una lunga e dura occhiata al mio lato oscuro – la depressione! C’era un’ancora nel mio cuore che doveva essere rimossa. L’ancora era fatta di paura ed esprimeva se stessa come depressione.

 

INIZIAZIONE FINALE

 

È interessante notare che, sebbene il chakra del cuore riguardi l’essere in una relazione, la mia iniziazione finale riguardò l’essere sola. Non è così che tutte le nostre relazioni iniziano, con noi stessi? A mio marito si presentò l’opportunità di accettare un lavoro che lo avrebbe tenuto lontano da casa. Avremmo potuto vederci soltanto la domenica pomeriggio quando si trovava in città. Per mesi prima che questo accadesse, la mia voce interiore mi aveva sussurrato: “Sai, non hai mai vissuto da sola.” Bene ora lo avrei fatto, o l’avrei dovuto fare. Avevamo bisogno di soldi, mio marito aveva bisogno dell’esperienza e io avevo bisogno di focalizzarmi completamente sui miei figli – finalmente. Sapevo che la mia reale focalizzazione sarebbe stata sul mio sé e sulla mia lunga battaglia con la depressione?

 

Per tutta la vita la depressione si era nascosta nei miei drammi emozionali, le mie difficoltà mentali e la mia vita piena di impegni. Ora, non lavoravo moltissimo, i bambini era a scuola o altrimenti impegnati a essere teenager e io, per molto tempo, ero sola – vale a dire, sola con la mia depressione. Potevo certamente trovare altri drammi da aggiungere alla mia depressione, ma la realtà è che la depressione è una malattia mente/corpo e io era stata depressa sin da bambina. Sin da quando ero bambina mi ero sentita diversa e sola. Volevo andare a “Casa”, ma non sapevo dove fosse. Sapevo soltanto che non era in quella casa, o quel pianeta o persino quella dimensione.

 

Il mondo fisico mi aveva sempre spaventata. Troppe persone erano cattive e vivevo nella paura costante di non riuscire ad adattarmi. Certo questa battaglia era silenziosa. Per qualcuno che osservava da fuori, probabilmente apparivo come una “fortunata” ragazza del ceto medio, in una bella casa, di buona famiglia. Tuttavia, come teenager tutti i giorni pensavo al suicidio e mi sentivo completamente sola anche con il gruppo più “popolare”. Cercai di risolvere la mia depressione sposandomi, avendo dei figli, una carriera, risposandomi, ecc., ecc. Tuttavia far qualcosa non è una cura per la depressione.

 

La depressione era, ed è ancora, il mio lato oscuro. È la scusa che posso darmi per essere una vittima. “Loro” sono il nemico. “Loro” sono la ragione per cui vivo nella paura e nell’infelicità. Prima di poter aprire il chakra del cuore ed entrare nel ruolo di mentore, dovetti affrontare il mio lato oscuro e farmelo amico. Meditavo, piangevo, urlavo, rilasciavo oceani di dolore. “Portamelo via,” chiedevo alla mia guida superiore. “Non riesco più a sopportare questa sensazione di non essere brava abbastanza, di non essere a CASA.” Ma “Casa” era un qualche luogo lontano, irraggiungibile, inaccessibile. Ero vittima della mia scelta di incarnarmi. La parte di me che aveva rammentato il sé multidimensionale era diventata mia nemica. Ora dovevo trovare un modo per perdonare il mondo e me stessa per farne parte.

 

Non avevo dove nascondermi ora, non in una relazione, non a scuola, al lavoro e non con i miei figli. Dovevo affrontare il dolore da sola. Dovevo accettare che il mio dolore/paura era reale anche se non riuscivo ancora a capire perché fosse così intenso. Così lo rilasciai. Come ho fatto? L’ho sentito; ho sentito ogni singola sensazione che era rimasta nascosta nel mio inconscio per tutta la vita. Non è stato divertente. Infatti fu terribile, ma fu anche un sollievo lasciare che il malessere irrompesse, lasciare che la mia faccia felice si incrinasse, e permettere a me stessa di sentirmi come mi sentivo veramente. Ci è voluto moltissimo coraggio e amore per me stessa farlo. La mia guida interiore, però, era forte allora e mi tenne la mano per l’intero processo. Gradualmente, mentre lasciavo che il mio inconscio comunicasse le mie “brutte” sensazioni al mio sé conscio, la mia depressione diminuì.

 

Poi iniziai a fare sogni. La casa in cui vivevamo era piccola e la padrona di casa era “pazza” e invadente. Perseguitava il mio “nido”, invadeva il mio mondo ed era una costante fonte d’agitazione nella mia vita. Già mi mancava profondamente la mia vera casa e la padrona di casa (una proiezione della mia stessa follia) stava rendendo la mia casa terrena inabitabile.

 

Nel frattempo, i sogni mi raccontavano di una bellissima casa proprio sull’oceano. Facevo quel sogno continuamente. Avevo già “manifestato” una casa prima, con il mio desiderio, corpo e intensità. Avevo ottenuto l’esatta casa che avevo chiesto, ma avevo lasciato fuori un elemento importante, il padrone di casa. Infatti, sin da quando avevo lasciato la casa che io e il mio ex-marito avevamo costruito, avevo avuto molti problemi con i padroni di casa. Senso di colpa forse? Beh, questo padrone di casa era il compendio di tutti i miei problemi da padrone di casa, ma sentivo di dover restare lì per i miei figli.

 

Poi un giorno mio figlio disse: “Mamma, quando ce ne andremo da qui?” Allo stesso tempo, la padrona di casa aumentò l’affitto di centinaia di dollari e un agente immobiliare mi chiamò per andare a vedere un posto nuovo. L’ultimo sogno che avevo fatto era quello in cui mi trasferivo nella mia nuova casa. Era ad alcuni isolati da una bellissima insenatura sull’oceano e aveva una vista meravigliosa. Nel sogno, mi preparavo per andare a letto e stavo andando a chiudere la porta quando un’emozione di riconoscenza profonda e gioiosa mi sopraffaceva. Cadevo in ginocchio e dicevo: “Grazie Dio per questa bellissima casa!”

 

Mi recai alla casa di cui mi aveva parlato l’agente immobiliare. Era sfitta da 6 settimane e i proprietari erano davvero disperati. Sapevo che rientrava nella mia gamma di prezzo – a malapena. Quando arrivai, notai che distava dalla spiaggia soltanto un isolato e mezzo. Entrai nella casa da sola, poiché mio marito stava ancora lavorando lontano e salii una scala stranamente familiare. Quando entrai nel soggiorno vidi un panorama stupendo. Mi inginocchiai e dissi: “Grazie Dio per questa bellissima casa.” Fu soltanto alcuni giorni dopo che ricordai il sogno, mentre mi trovavo sulla spiaggia, perché era esattamente lo stesso posto del mio sogno.

 

Quando traslocammo nella nuova casa decretai la legge “no alle cianfrusaglie”. Qualunque cosa vecchia o non necessaria non sarebbe entrata nella nuova casa. Mentre durante l’ultimo trasporto di scatole alla casa nuova, udii la mia guida interiore dire con una voce così chiara che sembrava fisica: “Congratulazioni, hai completato il tuo karma con i padroni di casa.” Vivo ancora in quella casa e i padroni di casa sono sempre stati meravigliosi.

 

L’iniziazione del mio chakra del cuore mi permise di ripulire molta della vecchia paura e tristezza per non essere nella mia vera “Casa” nelle dimensioni superiori. Fu cedendo quella paura alla mia guida interiore che permisi all’amore del mio cuore di manifestare una “Casa” perfetta nel mondo fisico. Più importante di tutto, imparai che LA CASA È DOVE SI TROVA IL CUORE!

 

 

Continua: "La Discussione"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_body_accept.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it