)* (Stazione Celeste)

 

 

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Conscio

 

 

 

ESTRATTI DA:

Trenta Veli d'Illusione

 

 

 

 

VELO SETTE
“L’Illusione della Costanza”

 

"Lady Astrea, Lady Astrea."

 

“Sì,” all’improvviso sento una voce che mi sveglia. “Sono qui, mia cara, mi stavi chiamando?”

 

“Oh, sì,” rispondo, “credo di sì. Non sapevo che ti stavo chiamando, ma sono felice che tu mi abbia risposto. Credi che mi sono ricordata e ti ho chiamata affinché mi aiutassi a ritornare?”

 

“Può essere, mia cara. Ma vieni, tocca a te nel Cerchio.”

 

Di nuovo, entro nel familiare Cerchio, e di nuovo, le signore si avvicinano a me per aiutarmi a rimuovere un altro velo. Come prima, sento la voce di Lady Leto dire, “Mia cara, il velo che viene sollevato questa sera è l’“Illusione della Costanza”. Sul tuo pianeta tutto sembra essere costante. Gli alberi, le case, le montagne e i campi tutto sembra essere costante, immutabili forme di struttura fisica. Tuttavia, questa è veramente un’illusione perché la costanza è relativa alla tua costanza di coscienza. Tutto ciò che viene percepito dai sensi fisici è relativo alla stato di coscienza nel momento della percezione. Quello che può apparire come un cielo vuoto e limpido in uno stato di coscienza, può essere invece pieno di vita angelica e devica in un altro. La coscienza aiuta anche a determinare il proprio passaggio di tempo.


“Quando si è nella coscienza umana, il tempo è costante e deve essere sperimentato in maniera lineare. Nella coscienza umana, le strutture fisiche sembrano le più costanti, perché il confine temporale è sempre presente per stabilizzare e mascherare ogni cambiamento che può avvenire al di là dello spazio e del tempo. Tuttavia, nella coscienza “IO SONO”, il tempo non è più un fattore che deve essere gestito in modo lineare. Invece il tempo può essere usato come una bussola per guidare la propria esperienza cosciente e le percezioni verso la focalizzazione desiderata di tempo e spazio.”

 

Ora il Fratello prende il velo e Hilarion dice, “Mia Cara, l’unica vera costanza è la “coscienza IO SONO”. La percezione è relativa a uno stato di coscienza e, quindi, per controllare le proprie percezioni, si deve essere in grado di controllare la propria coscienza.

 

“Perciò, mia cara, nella tua ricerca di costanza nella vita terrena, cerca invece la conoscenza adeguata di te stessa così da poter mantenere sempre la coscienza IO SONO. Tutte le questioni umane, che agiscono come ancore per riportarti ripetutamente giù, minacciano questo elevato stato di coscienza. Soltanto quando sei in grado di distaccarti da queste ancore umane riuscirai a mantenere la coscienza IO SONO. Come hai sperimentato, questo è un compito davvero difficile. Tuttavia, le sole ancore che ti tirano veramente giù sono tue. Quindi, mia cara, impara a conoscere te stessa e ad amare quello che vieni a sapere. Nel farlo puoi trascendere nella costanza del tuo stesso sé di dimensione superiore.”

 

L’altro Fratello ora prende il velo e Apollo dice, “Il sole è la struttura fisica più costante nella vostra galassia. Certo, anche questo è relativo alla propria focalizzazione di coscienza. Mentre si è nella coscienza umana, il sole sembra essere un’ardente palla infuocata, inavvicinabile e inabitabile dall’uomo. Tuttavia, in una realtà superiore, è un tempio grandioso, brulicante di vita, sia umana che divina. Certo, un umano non può portare il suo apparato fisico a questo tempio, né potrebbe raggiungerlo facilmente se fosse limitato da una struttura fisica.

 

“Coloro che sono limitati dal tempo e dallo spazio si sforzano di girare nei cieli nelle loro strutture fisiche, utilizzando le loro risorse terrene di carburante. Poco sanno che, quando si liberano dall’illusione del regno fisico, essi possono essere trasportati dovunque le loro menti riescano a immaginare. La mente, libera dalla credenza nella limitazione della terza dimensione, può sperimentare e viaggiare per tutto l’universo a una velocità superiore a quella della luce, poiché la mente viaggia alla velocità del pensiero.

 

“Ogni pensiero, allora, è un’astronave personale. Ogni pensiero può permettere di viaggiare, divenire, sperimentare e sapere tutto ciò che è possibile o impossibile. Quando lavorate attraverso le vostre ancore fisiche, dovete conoscere una per una quelle che trattengono pesantemente il vostro veicolo. Non temete il passaggio del tempo in questo processo, poiché i pochi momenti terrestri trascorsi in questo sforzo vi possono liberare per un’eternità da tutte le limitazioni terrestri di tempo.

 

“Conoscete le vostre ancore così da poterle levare quando volete essere liberi e lasciatele affondare quando desiderate l’illusione della costanza dell’esperienza.”

 

Oh, sì, ora ricordo come, all’inizio, sono arrivata nella foresta e come sono veramente giunta in questo luogo, l’ho pensato e poi ero qui. Mi domando, se penso alla Terra, sarò improvvisamente……

 

 

VELO OTTO
“L'Illusione di Sé”

 

Aveva funzionato! Avevo pensato alla Terra ed ecco ero là. Mi svegliai nel mio letto. Ora, però, il risveglio aveva un nuovo significato. Quando vengo qui, mi sento come se mi fossi svegliata. Eppure so che devo essere addormentata là prima di arrivare qui. Allora, è come addormentarsi quando me ne vado da qui e devo svegliarmi prima di sapere che sono ritornata. Mi domando se tutto questo confonde meno quando si è nella “Coscienza IO SONO”.

 

“Nell’‘IO SONO’, mia cara, non c’è confusione, solo illuminazione.”

 

“Oh, Lady Astrea, sono così felice di vederti di nuovo. Mi manchi quando sono sulla Terra.”

 

“Ma, mia cara,” risponde, “non sono lontana da te quando sei sulla Terra. Se mi vuoi, non hai che da pensarmi e io ti udrò e viaggerò lungo il raggio del tuo pensiero per risponderti. Ma vieni adesso, mia cara, tocca a te entrare nel Cerchio.”

 

Perché mi porta al Cerchio proprio quando voglio fare una domanda? Oh, sì, mi ricordo, le domande sono puramente una forma di dubbio. Il Cerchio luccica intorno a me mentre le Signore si avvicinano. So bene che non metto più in dubbio questa esperienza. Posso non comprenderla, ma non la metto più in dubbio. Quando le Signore prendono il velo sento Lady Leto dire, “Mia cara, il laccio che lega il velo d’illusioni è l’emozione. Riconosci l’emozione che senti ora. Permettile di comunicare con te e di darti l’informazione di cui hai bisogno, poi rilasciala così da poter continuare con il tuo lavoro.

 

“Il velo che viene sollevato questa sera è “L’Illusione di Sé”. Questa illusione è che l’importanza personale è una fonte di successo e ricompensa esteriori. Il “sé” non è lo stesso del “Sé”, perché molti “sé” compongono il “Sé” e molti di quei “sé” non sono neanche di una vita. Tuttavia, l’umanità ha posto un tale sforzo nell’instaurare il piccolo “sé” che iniziano a credere che questo è tutto quello che sono. Iniziano a credere che sono il corpo e sono governati dall’ego. Come un neonato e un bimbo piccolo, si sa che non c’è nessuna separazione e che tutta la Terra è uno. Sanno che il loro corpo li sostiene, ma sono in realtà molto più della loro forma fisica. Tuttavia, il mondo non è stato ancora preparato per questo concetto e, quindi, al bambino viene insegnato come diventare il corpo, a focalizzare tutta la consapevolezza sul fisico e a diventare un “sé”.

 

“Con il rilascio di questo velo, inizierai a conoscere e a comprendere tutti i desideri, tutte le mete, i bisogni e le ricompense di questo piccolo “sé”. Guarda ciascuno attraverso gli occhi del “Sé” e lasciali andare tutti come particelle di un’illusione.”

 

E ora il possente Hilarion dice: “Riuscire a diventare uno con il Sé Superiore è un compito grandioso e vasto. Ricordo quanto ho sofferto durante le mie vite terrestri per adempiere a questo compito. Il mio ego era forte e provava irritazione per la sua morte. Tu, mia cara, hai combattuto prima per stabilire un senso del “sé” così da poterti meglio relazionare al mondo che ti è sempre sembrato come un pianeta estraneo. Quindi, può essere davvero difficile rinunciare a quello che hai cercato così tanto di trovare.

 

“Lascia andare ora l’illusione che questo piccolo e solitario “sé” sia tutto di te. Abbandonati invece al Sé Superiore che hai sempre sentito a una distanza ravvicinata. Non temere le ramificazioni. Io so che il motivo per cui si costruisce l’illusione del “sé” è perché è necessario mentre si imparano le lezioni terrestri. Tuttavia, quando ci si sposta allo stato di insegnante, si possono avere le risposte dentro di sé.

 

“Lascia andare quel piccolo ruolo con tutte le sue ossessionanti emozioni e conflitti terreni. Non devi più soffrire per imparare, perché ora puoi imparare attraverso l’insegnamento. Senti la presenza dei Maestri nel tuo veicolo fisico. Osserva mentre tutto quello che era “reale” si dissolve in un simbolo. Riconosci la Terra come scuola per l’evoluzione umana. Prendi i tuoi titoli e lascia i banchi. Sali sul podio e permetti al tuo Sé Superiore di risiedere nel veicolo che hai impiegato così tanto a preparare.”

 

Sebbene riesca a capire a malapena quello che Hilarion ha appena detto, Apollo aggiunge, “Vedo quanto ti sia difficile da comprendere questo compito, e so che ti ci vorrà tutto il coraggio che hai. Negare la sofferenza che ti diceva di essere viva è veramente affrontare la morte. Muori ora, mia cara. Muori per le difficoltà, muori per le costrizioni, muori per le critiche e muori per l’amore umano. Vedi i tuoi Angeli della Resurrezione e senti il distacco divino mentre sei unita al tuo Sé Superiore. Dai via ogni emozione poiché rappresenta una reazione alla tua vita tridimensionale. Invece, ascolta, osserva e riconosci il messaggio passato dalla terza dimensione al tuo Sé Superiore. Guarda tutte le Illusioni che mantengono il “sé” nella tristezza e nella ricompensa. Consenti la morte del piccolo “sé” così da poter sentire ed essere una vita eterna.”

 

Quando i maestri finiscono di parlare, la mia mente è un turbinio. Come possono sapere così tanto di me personalmente? Sebbene non ricordi ancora la mia vita terrena molto bene, sono sicura che non era niente di significativo. Come possono loro conoscere o persino interessarsi a una persona piccola come me?


“Perché ci hai chiamati.” Sento l’affettuosa voce di Lady Astrea rispondere al mio pensiero. Mi rendo conto ora che in qualche modo sono uscita dal Cerchio o, forse, è lui che mi ha lasciato.

 

“Come fai a sentire i miei pensieri, Lady Astrea?” Infine faccio la domanda.

 

“Mia cara, non mi importa quale voce usi, dato che ascolto soltanto il tuo cuore. Noi delle dimensioni superiori siamo solamente preoccupati con le questioni della Terra che colpiscono il vero cuore. Tutto il resto è puramente una lezione trita e ritrita. Le vite e i pensieri del regno umano ci preoccupano soltanto se l’individuo è arrivato al punto nella sua evoluzione dove può invocare l’intervento divino dal proprio cuore e accettarlo. Non è che non amiamo tutta l’umanità, ma sono gli umani a non essere in grado di accettare la nostra assistenza. Fintanto che si hanno i propri sensi concentrati sul mondo fisico, si è prigionieri di quel mondo.”

 

Riesco a sentire appena le sue ultime parole, poiché so che sto andando via. Oh, per favore, lascia che ricordi quello che ho imparato qui. Oh, per favore, aiutami a essere sveglia sulla Terra…

 

Continua: "Cari Compagni Venusiani"

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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Conscious/con_spiritual_thirty.html

 

Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste

 

www.stazioneceleste.it