)* (Stazione Celeste)
Multidimensions
Superconscio
Il Settimo Gradino verso l'Anima
Si trovava molto vicino alla cima ora. Il settimo pilastro era là, appena oltre la sua portata. Le ci era voluto molto tempo per riprendere il suo viaggio, perché il sesto pilastro aveva richiesto cambiamenti nella sua vita fisica prima che potesse continuare. Ora credeva, o almeno sperava, che fosse pronta per avvicinarsi al settimo e ultimo pilastro.
Non appena posò il piede sull’ultimo gradino e camminò verso il pilastro, un opprimente dubbio la travolse. Tutte le vecchie sensazioni d’inadeguatezza minacciavano di sopraffarla di nuovo. Con una straordinaria forza di volontà, le spinse da parte e promise a se stessa che era pronta per quest’ultima iniziazione. Dentro di lei infuriava un battaglia, mentre la fiducia e l’inadeguatezza erano in guerra. Infine la fiducia vinse e lei si mosse per guardare nel settimo cristallo.
Era difficile vedere qualcosa nel cristallo, perché la sua attenzione veniva distolta ogni volta che vi guardava dentro. Quando ritornava, non riusciva a ricordare dove era stata. Questo avvenne ripetutamente finché, per lo sforzo di tentare di rimanere focalizzata, si stancò. In modo abbastanza strano, quando alla fine smise di tentare, ebbe successo. Guardò dentro il cristallo sul pilastro e, come sempre, perse la concentrazione. Ma, mentre le accadeva questo, riuscì ad rimanere consapevole dell’esperienza.
Si sentì sollevare, sempre più in alto, finché il gradino, il pilastro e tutto ciò che in precedenza aveva identificato come se stessa – erano molto più in basso. E poi, non c’erano più. Fluttuò per ciò che sembrò moltissimo tempo, ma avrebbe potuto anche essere solo un momento. Era difficile determinare perché il tempo non era come l’aveva sempre misurato.
Non era sola, tuttavia. Molte luci che avevano un’“aria” da esseri viventi, la circondavano amorevolmente. Queste luci guizzavano dentro e fuori in molte forme diverse. Quando guardava, scopriva che anche lei era un essere di luce la cui forma cambiava con ogni pensiero ed emozione. Abbracciò la compagnia di questi Esseri ovviamente generosi. La circondavano come se fosse ritornata da un lungo viaggio e la sua famiglia la accoglieva. Nello stesso momento, molti messaggi familiari entrarono nella sua coscienza. Tuttavia, fu in grado di differenziare ogni messaggio dagli altri.
Poi seppe. Era a CASA finalmente. Ti trovava nel regno dell’Anima.
Le regole di questo regno erano totalmente differenti da quelle del mondo fisico. Non c’era nessun movimento, nessun andare di luogo in luogo. Si trovava in un posto poi, quando lo desiderava, si trovava in un altro posto. Inoltre non c’era nessuna causa ed effetto, nessuna catena di reazioni. Ciò che era – ERA. La sua esistenza nasceva istantaneamente dal suo desiderarla. Ma il suo desiderio non era un bisogno. Non c’era nessun bisogno, perché nulla mancava. Se pensava a qualcosa, o a qualche posto, questo ERA. Quando smetteva di pensarci – NON ERA. Era il centro della sua realtà, un’isola in se stessa. Su quest’isola c’era solo l’ESSERE, l’ORA e il QUI.
Lei era al di là della sopravvivenza, della lotta, dell’esperienza e persino al di là della creazione. Viveva nella resa totale. La Vita Divina era l’espressione di ogni suo respiro. Sapeva che se avesse permesso alla sua coscienza di cadere, non avrebbe potuto rimanere in quella realtà. Tuttavia, vecchie sensazioni e pensieri negativi la chiamavano dalle profondità della sua memoria.
“NO!”, gridò. “Proprio come ho negato a me stessa questa realtà per tutta la vita, mi negherò ora l’indulgenza dei dubbi e delle paure.”
Sapeva, tuttavia, di non poter rimanere in questo regno ancora. La missione della sua vita non era completa. Questo piano doveva essere il suo posto d’apprendimento e di rigenerazione. Qui, poteva ricordare chi era veramente e perché era venuta sulla Terra. Sapeva anche che, col tempo, avrebbe imparato a mantenere una parte di se stessa consapevole in questo regno. Ma ci sarebbe voluto del tempo terrestre prima che fosse riuscita a mantenere il filo della coscienza continuo da qui lungo tutto il tragitto del sentiero vibrazionale fino al suo sé fisico.
Decise di realizzare quello scopo, e con quella decisione avvertì un strattone dal suo mondo fisico. Per fortuna, sapeva che poteva ritornare, perché aveva trovato la strada; ora aveva dentro di sé una bussola.
Questa bussola era una memoria, la memoria di un’essenza:
L’ESSENZA DELL’ANIMA
Continua: "Messaggio da ACEA"
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Originale in inglese: http://www.multidimensions.com/Superconscious/super_earth_7thstepsoul.html
Tradotto da Susanna Angela per Stazione Celeste