"Il mio interesse va a un’unica cosa essenziale: la liberazione dell’Uomo" -Jiddu Krishnamurti
)*(Stazione Celeste)
Cari amici, voglio condividere con tutti voi, una bellissima intervista che Roberta Piliego ha fatto a Susanna Garavaglia per auraweb, la sua lettura vi permetterà di comprendere meglio lo spirito che ha animato la stesura di "Stavolta Sarò Femmina" il terzo libro delle Edizioni Stazione Celeste. Inoltre cliccando qui potete vedere su Youtube una video-intervista di Susanna fatta da Francesca Giomo per nonsoloanima.tv alla Mondadori Multicenter di Milano il giorno della presentazione del libro.
Vi preannuncio che il 10 luglio a Bergamo ci sarà un'altra occasione per conoscere il libro, Susanna e gli amici della Stazione Celeste, troverete i dettagli dell'incontro in fondo alla news-letter della prossima settimana nello spazio dedicato agli eventi.
Alcuni di voi ci hanno scritto dicendo di aver difficoltà a trovare nelle librerie "Stavolta sarò femmina", il libro è arrivato questa settimana ai distributori che a sua volta li consegneranno nelle librerie che lo avevano pre-ordinato, in tutte le altre il libro potrà essere ordinato e sarà disponibile in pochi giorni.
Se il libraio non dovesse conoscere la nostra casa editrice, dovreste fargli presente che essi sono ordinabili dal distributore di Macroedizioni, e, se avete un minino di rapporto con lui vi invitiamo a presentargli la Stazione Celeste, e soprattutto parlargli dello spirito che l'alimenta e che ci ha portato a diventare piccoli editori.
Essendo la nostra una piccolissima casa editrice senza questo vostro contributo sarebbe impossibile essere presente in un mercato cosi difficile in cui i grandi editori lasciano pochissimo spazio ai piccoli...
Grazie a tutti coloro che vorranno aiutarci in tal senso.
Saluti & Sorrisi :)))
Pietro)*
Un incontro con Susanna Garavaglia di Roberta Piliego per auraweb
Come è nata l’idea di questo “romanzo multidimensionale” dal titolo Stavolta Sarò Femmina?
Mi è difficile dirlo, perché questo
romanzo è un intreccio tra due idee arrivate in tempi diversi, ma
poi arricchite da continue
ventate d’ispirazione alle quali non ho mai potuto dire di no.
Ricordo che tempo fa, ero a Sestri Levante nella Baia del Silenzio,
per me sempre fonte di ispirazione creativa. Verso sera guardavo il
mare e lo vedevo luccicare; mi piaceva fissare le stelle di luce
nell’acqua e seguire con lo sguardo quel volo sempiterno eppure così
nuovo. Una situazione canonica, quasi scontata, assolutamente poco
interessante da raccontare.
Ci sono state delle coincidenze significative nella tua vita durante la stesura del romanzo?
Una marea. Direi che tutta la trama
si è sviluppata intorno a continue coincidenze significative. E io
mi sono affidata al mio timone interiore, seguendo la scia che
sembrava indicarmi una strada. Ho abbandonato ogni controllo, mentre
la storia si scriveva da sola. Qualche esempio? Quando stavo
scrivendo questo libro è arrivato nella mia casella di posta
elettronica un file con il Magnificat cantato da Mina.
All’istante l’ho fatto diventare un elemento fondamentale nello
sviluppo della vicenda. E così è stato per ogni incontro, notizia
interessante o particolare. Mi sembrava di essere Pollicino che,
seguendo i sassolini a terra, cercava la strada per ritornare a
casa. Ecco, in un certo senso questo mio romanzo è stato un ritorno
a casa.
A proposito di casa e di coincidenze,
gran parte del racconto si svolge a Milano in una casa di via
Madonnina, al 125. Si tratta, sia nella realtà che nella storia, di
una strada con poche abitazioni, tanto che la protagonista per
trovarla conta centoventicinque passi da Piazza del Carmine e poi
entra in una realtà parallela, non visibile ad occhio umano. Un
giorno mi sono divertita a contare centoventicinque passi da Piazza
del Carmine e mi sono ritrovata proprio di fronte al portone di una
casa di via Madonnina. Né un passo in più, né un passo in meno. E
proprio lì, davanti all’entrata, ho visto un signore non molto alto,
dall’età indefinita, che indossava un completo color malva. Soltanto
chi ha letto questo mio romanzo può capire perché io sono restata a
bocca aperta di fronte a quel signore, ma non voglio togliere la
sorpresa e quindi passo oltre.
L’incontro con l’editore Pietro
Abbondanza è nato per un’intuizione improvvisa una notte mentre ero
al computer. Ho mandato al suo sito “Stazione Celeste” un messaggio
chiedendomi perché lo stessi facendo. L’ho capito solo in seguito.
Ancora prima, mi ero ritrovata iscritta alla sua mailing list senza
quasi rendermene conto. E poi l’ho incontrato su un treno, mentre
andavo a Roma, e così abbiamo avuto occasione di progettare questa
nostra collaborazione.
Perché l’anima che sta per scendere sulla Terra potrebbe essere Gesù che sceglie di rinascere donna?
C’è un’anima che sbircia dall’altra
dimensione e scosta un po’ il velo per guardare quello che succede
sulla Terra, dove sta per essere inviata in missione speciale.
L’anima deve scegliere una madre e un padre e decidere se nascere
maschio o femmina. Consapevole della rinascita cristica in ognuno di
noi, guiderà uno stuolo di Nuovi Bambini che hanno il compito, tutti
insieme, di aiutare ogni essere umano a ritrovare in sé la propria
parte divina, a riconoscere il Cristo che è in ciascuno.
Parli di velocizzazione del tempo, cambiamento vibrazionale, inversione dei poli… Non ci siamo fatti mancare niente. Parlo anche di codice genetico, DNA, finestra decisionale, balene e delfini, cambiamento climatico, biodiversità e tanto altro ancora. E questo è tutto vero.
Come mai, in quasi ogni capitolo, c’è una ricetta di cucina e la presenza di homeless? Il cibo e i senzatetto si rivelano, man mano che il romanzo snoda la sua trama, elementi essenziali per la risoluzione del mistero che accomuna i vari personaggi e la strana Fabbrica in via Madonnina. Mi spiace, ma non posso dire di più…!
La protagonista-madre intuisce che
sarà in quella chiesa la soluzione del grande mistero che le
consentirà di concludere la sua missione e preparare il terreno
all’arrivo della figlia. Ma proprio grazie al Gay Pride il
suo viaggio a Roma si colora di nuove sfumature, alle quali lei
certamente non si sottrae. Tutta la vicenda si snoda seguendo piste
che non seguono il pensiero lineare, ma quello circolare: di fronte
a un bivio i personaggi scelgono guidati dalle coincidenze per loro
significative e dalla propria intuizione, che non mente mai. E cosa
è l’intuizione se non la capacità di entrare in presa diretta con il
pensiero di Dio, di quel Dio che è dentro in ciascuno di noi? I
personaggi di questo romanzo hanno capito che quando si desidera
veramente qualcosa tutto l’universo cospira per la sua
realizzazione.
Appunto, Mina che, nel tuo romanzo, ha un ruolo importante. Ma perché proprio Mina?
Perché già il suo nome è una
deflagrazione in positivo; perché la sua vita è stata giocata sulla
libertà di essere quello che era e che è. Nulla e nessuno ha fermato
la grande Mina che, anche quando ha deciso di uscire dalla scena
televisiva l’ha fatto con eleganza, arte e creatività.
Altre info sull'autrice e il suo romanzo sono disponibili su http://stavoltasarofemmina.blogspot.com
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