"Il mio interesse va a un’unica cosa essenziale: la liberazione dell’Uomo" -Jiddu Krishnamurti

 

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"Ricerca Cosmica", acrilico, cm 150 x 50,  2010 

Opera di Luigi Amoruso
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)*(Stazione Celeste)
 

Cari compagni di viaggio, questa settimana condivido con voi un estratto dal secondo volume del manuale dell'errante, libro che uscirà, a questo punto direi, a Marzo, già, con un po' di ritardo rispetto ai tempi previsti... ma in fondo che fretta abbiamo? Uscirà al momento opportuno! :).  Questo estratto parla del valore del matrimonio, il paragrafo sul matrimonio nel libro è molto più lungo, quella che vi propongo è solo la parte finale e fa parte di un intero capitolo dedicato alle relazioni. E'  una parte molto profonda e interessante e sono certo che se la leggerete con attenzione potrà dare a molti di voi, in particolare darà coloro che risuonano con questa tematica, chiavi di consapevolezza, spunti di riflessione e conferme del proprio sentire.


B
uona lettura :)

Pietro)*

 

 


[...] È facile parlare della bellezza del matrimonio. Ci sono degli aspetti ispiratori ed elevati nella promessa solenne di vivere una vita sacra nella sacralità con i nostri partner. I cristiani si sposano chiamando il marito Cristo e la moglie Chiesa, ed è meraviglioso vedere l’archetipo del maschio come amante, colui che provvede e l’archetipo della femmina come focolare domestico e nutrimento. E tutti questi ideali sono veri e meravigliosi, nonostante la nostra società li abbia fatti apparire distorti. Ma il matrimonio è anche lavoro duro, molto duro. All’inizio non lo è, forse, perché sappiamo essere bravi a mostrare il nostro lato migliore. Possiamo anche essere così proiettati sugli obiettivi, come avere una casa e creare una famiglia, che siamo troppo impegnati a non fare null’altro se non il nostro lavoro e il nostri doveri. Ma le case sono solo delle strutture, e i bambini non hanno mai reso le cose più semplici, e man mano che impariamo a riconoscere le più piccole inclinazioni e i reciproci pensieri, possiamo diventare molto esigenti l’uno nei confronti dell’altro, più sensibili ai difetti percepiti di entrambi e pronti a criticare. Nel frattempo, i nostri degni compagni ci vedono con uno sguardo altrettanto chiaro. Diventa più facile avere una relazione avversa che un’unione d’amore. Ed è sempre più facile separarsi, andare d’accordo è diventata la vera sfida. Eppure questa ostinazione al duro lavoro è ciò che distingue un buon matrimonio da uno cattivo e, sempre più, coloro che sono ancora sposati da chi è separato o divorziato. Non saprei cosa scrivere del matrimonio se lo privassi di queste difficoltà intrinseche e persistenti. Posso solo dire che i momenti più felici della mia vita sono stati all’interno di un rapporto di coppia. Per me, resta uno stato che è come un immenso regalo, un meraviglioso dono sempre pronta ad aprire.

   Per la fiducia, l’infedeltà nel matrimonio è ancora più dannosa dell’infedeltà in una relazione al di fuori del matrimonio, perché si è preso un impegno per la vita, c’è stata una promessa di vivere nella fedeltà, fatta in pubblico e davanti a un’autorità importante, la stessa divinità o il sacerdote o il sindaco che svolge la cerimonia. Eppure accade.

Il ricercatore metafisico, per lo più, cercherà di ignorare i suggerimenti che sono casuali e ripetuti di riportare l’attenzione nella relazione di coppia. Il maschio non riuscirà mai a farlo perfettamente. La femmina può cercare di essere indulgente, comprensiva e così via, ma nuovamente, il fallimento è inevitabile. Amici miei, in questo caso come in tutti gli altri, avete l’un l’altro per aiutarvi reciprocamente, e soprattutto incoraggiamo ciascuno di voi a vedere, con uno sguardo misericordioso e deciso, la dinamica che la sessualità vi offre ed essere pronti a perdonarvi e sempre disposti a fidarvi reciprocamente. A questo livello, quando c’è un contrasto, si blocca molta energia, ed è una cosa ricorrente per il ricercatore metafisico essere un po’ bloccato a tale livello. Vi abbiamo già parlato dei pericoli legati al lavoro sulla consapevolezza se prima non liberate le energie inferiori, e lo ricordiamo ancora a ciascuno di voi: il lavoro iniziale è quel lavoro che è il più basso, il più basilare e il più fondamentale. La prima santità è lì, dove i piedi incontrano la terra, dove lo spirito incontra il corpo. È lì dove nascono le entità; è lì dove le entità esprimono la loro più profonda natura fisica; è lì dove inizia un buon lavoro.
[Q’uo, trascrizione del 9 aprile 1995, pagg. 9-10]


   So che è possibile perdonare l’infedeltà perché il mio primo marito ebbe un’amante in un momento difficile, mentre sfuggiva ai vincoli della sua umanità e del nostro matrimonio. Sapevo che era tremendamente infelice e non avevo nessuna speranza di consolarlo. E così accettai la sua infedeltà, sperando che potesse dargli un po’ di pace e di felicità, e chiaramente non fu così. Risultò esserci un ulteriore dolore nel suo cuore. Perdonai, e perdonai ancora, anche se mi fu strappato il cuore, o così sembrava. Se il matrimonio fosse stato in grado di sopravvivere, avrei potuto dimenticare l’incidente, sia perché era stata una breve parentesi, sia perché lui iniziò a trattarmi meglio. Non fu questo ciò che distrusse il matrimonio; l’odio genuino di mio primo marito nei confronti del matrimonio stesso fece terminare la nostra unione. In un certo senso, avrei preferito non conoscere l’intero episodio, ma lo conoscevo troppo bene per non sapere quello che lui stava attraversando. Per coloro che possono aver tradito una volta, solo per essersi amaramente pentiti, possono scegliere di trattenersi dal condividere questo errore con il compagno. Tuttavia, se è un peso troppo grande per l’anima, deve essere condiviso. Alcune persone fanno molta fatica a perdonare l’infedeltà, per quanto isolata o superficiale, rispetto a una ricorrente o seria, perciò, prima di farlo, abbiate molto chiare le conseguenze che ci saranno quando racconterete tutto!

   Ci sono diversi livelli di infedeltà. Flirtare per me è doloroso quanto la spudorata promiscuità sessuale. La richiesta del mio attuale marito, negli anni ’80, di avere un matrimonio aperto fu per me fonte di grande sofferenza. Richiese questa condizione all’inizio della nostra vita coniugale ma non si diede mai da fare in tal senso e, man mano che la sacralità della nostra vita sessuale fioriva, finì col diventare un assoluto sostenitore della monogamia. Ma quello che stava esprimendo in quel periodo era un desiderio di libertà. Sapevo che nessun uomo rimane mai fedele perché sua moglie glielo chiede, perciò semplicemente acconsentii ad avere un matrimonio aperto, sentendomi enormemente sollevata e felice quando lui stesso maturò abbastanza come essere umano e iniziò a percepire la libertà come l’opportunità di essere libero con me, e a sviluppare quel sentimento coniugale che è così importante per una relazione duratura e sana. Alla fin fine si tratta sempre della nostra sessualità. Un uomo o una donna possono considerare il proprio compagno come un dei tanti partner sessuale presenti su questo pianeta, oppure il partner sessuale che concentra tutta la polarità sessuale del pianeta in un solo essere a noi vicino. Credo che le donne, rispetto agli uomini, siano maggiormente spinte dalla cultura a vedere i propri mariti in questo modo sacro, ma ho anche notato che entrambi i sessi sono in egual misura capaci di raggiungere questo livello di desiderio sessuale nei confronti del loro unico e perfetto compagno. Per fortuna questo non ha quasi mai nulla a che vedere con il nostro aspetto ma ha molto a che fare con il modo in cui ci trattiamo a vicenda. I regni più reconditi del sesso sacro sono accessibili per quelle coppie che attraversano il fuoco e sono in grado di riconoscersi reciprocamente come partner perfetti. Inoltre in questo gioco luminoso c’è l’energia che dà la vita. Credo sinceramente che il sesso sacro consapevolmente offerto abbia alimentato il contatto del nostro gruppo con Ra, e persino oggi alimenta la vita di entrambi, mia e di Jim.

   A volte il miglior tentativo in un matrimonio può fallire. Melissa dice:

Lui aveva bisogno di una separazione. Giunsi alla conclusione che, nonostante le mie paure e i miei bisogni, dovevo concedergliela. Tutto quello che sarebbe potuto accadere in una separazione era successo, tra cui permettere alle energie di altre persone di entrare romanticamente. Per me è stato tutto tremendamente doloroso. Continuiamo ad essere molto intimi, infatti ci parliamo diverse volte al giorno. Questa esperienza mi ha obbligato a guardare molto più da vicino la mia cosiddetta fede in qualcosa, la mia “spiritualità”, la mia disciplina mentale-emotiva e la mia forza di carattere. Mi sento così incerta in certi giorni, e non mi ha sorpreso che proprio in quel particolare giorno è arrivata la tua lettera, ancora una volta stavo mettendo in dubbio se volevo rimanere su questa terra oppure no.
[Melissa, lettera del 10 giugno 1999]

   E 169 fa eco:

Ho vissuto un divorzio tremendamente doloroso che mi ha lasciata con una sensazione di vuoto e, senza capire perché, la fiducia e la fede profondamente sentite che mi avevano portato ad abbandonare la mia sicurezza in Europa e a seguire fin qui quest'uomo, mi hanno lasciata priva di amore e sostegno.
[169, lettera del 23 settembre 1997]

   Possiamo sentire il dolore e lo strazio in questi eventi, la separazione di ciò che si riteneva durasse una vita intera. Q’uo ci assicura che anche se finisce con il divorzio, è sempre valsa la pena avere una relazione così impegnativa.

Ora parliamo del concetto di fallimento nelle relazioni. La promessa di matrimonio termina spesso con l’equivalente di una dichiarazione di cessazione o divorzio. Cosa succede quindi all’accordo in termini metafisici? Ha ancora valore? Ha valore nella misura e dal momento in cui il ricercatore sia stato sincero nel rivendicare la sua promessa metafisica. È nella natura dell’illusione truffare, ingannare e ostacolare l’altro, così, spesso capita che le promesse vengano rotte e i matrimoni finiscano. Eppure, metafisicamente, la forza della promessa, la forza della volontà di servire nel rispetto della promessa, servono molto a rafforzare, equilibrare e regolarizzare la propria ricerca interiore. Non c’è modo per chi ricorre alla promessa, di sapere con certezza che sarà in grado di mantenerla perché all’interno dell’illusione che sperimentate, possono entrare in gioco diverse forze che possono distruggere le vostre fondamenta e strapparvi dalle radici che avete messo. Semplicemente andate alla deriva, e nella vostra confusione vi domandate se sia valsa la pena sperimentare tutto quello che avete sperimentato. Vi assicuriamo che tutti i tentativi di mantenere le promesse che avete fatto sono stati molto utili. Ogni giorno, ogni ora, se sembra sia avvenuto un fallimento, è opportuno ricordare che il fallimento rientra nella vostra illusione, ma che la promessa è eterna, non una promessa da mantenere eternamente ritornando con un compagno ripetutamente attraverso l’infinito ciclo del tempo, ma piuttosto una luce che è resa eterna da due che metafisicamente sono diventati uno e che insieme hanno ricercato la maestria.
[Q’uo, trascrizione del 28 giugno 1987, pag. 4]

   Trovo che sia bello augurarsi che tutti abbiano una relazione, sia che si riesca oppure no a esprimere pienamente le qualità e gli ideali che vorremmo offrirci l’un l’altro. La reciproca attrazione è il primo passo per diventare uno attraverso molte vite. Immagino che tutti noi abbiamo avuto amori e passioni sfortunati, che a loro modo sono stati tutti veri. Lo scopo di ognuna di queste esperienze è di diventare veramente uniti, come il complesso di memoria collettiva che ci stiamo sforzando di diventare nella densità successiva, in cui tutti siamo innamorati l’uno dell’altro e ci accettiamo a vicenda per come siamo, pur dandoci reciprocamente il diritto ad avere i confini dell’unicità e del valore personale. Che ciascuno di noi possa fiorire nelle relazioni, portando in esse tutto ciò che siamo e tutto ciò che abbiamo, perché sono veramente una parte importante della ricchezza di questa esperienza di vita terrena.

Estratto da:
Il Manuale dell'Errante Vol. 2
Il Manuale dell'errante Vol.2
di Carla L. Rueckert

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