"Il
mio interesse va a un’unica cosa essenziale: la liberazione dell’Uomo" -Jiddu Krishnamurti
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Opera di Alessandro Passerini
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)*(Stazione
Celeste)
Cari
compagni di viaggio, questa settimana voglio mettere l'accento sul bellissimo
discorso di Roberto Benigni di venerdì scorso a Bologna alla festa per i 110
anni della Fiom, è stato un discorso degno di un maestro spirituale, ovvero ciò
che lui realmente è... Sul
blog, potete
leggere un testo estratto dal suo discorso e ascoltare le sue parole nel video
del discorso, vi invito a farlo subito, cliccando
qui, poi continuate a leggere la news-letter.
Avete letto? Avete visto? Avete percepito il Cuore di quest'Uomo?
E' uno dei cuori viventi più grandi che io conosca... e le sue parole, grazie
alle forza del suo cuore, hanno l'immenso potere di espandere la coscienza
collettiva degli italiani.... Ultimamente è riuscito con il suo spirito a
ravvivarci l'amor di patria (qui
il video), ora ha fatto la stessa cosa con il lavoro, anzi con il LavOro, perchè
il lavoro, quando fatto con amore e per un bene comune, è l'energia più preziosa
che ci è dato di possedere, e il denaro ricavato da quella energia è anch'esso
sacro, anzi non è altro che quella stessa energia congelata, e quindi anch'esso
va amato, perché è il mezzo che ci permette di scambiare il nostro lavoro con
quello altrui, farlo senza il denaro sarebbe tutto più complicato, e porterebbe
ad una gran perdita di energia... e se amiamo il nostro denaro dovremmo amare
anche coloro che ce lo custodiscono, cioè le banche... e qui vedo già molti di
voi sgranare gli occhi, appena ho nominato quella parola che per alcuni è
addirittura sinonimo di "satana"... In realtà le banche, di per sé non sono un
male, esse ci offrono un servizio fondamentale per la nostra economia, se poi ci
sono persone che nel gestirle usano la propria energia lavoro per i propri
interessi personali e a svantaggio della collettività il problema non sono le
banche ma il loro basso livello di coscienza... ma questo può avvenire in ogni
attività lavorativa... non credo però che a qualcuno possa venire in mente di
affibbiare il marchio di "satana" alle mozzarelle solo perché alcuni produttori
sono disonesti.... Ok è anche vero che quello bancario e monetario è un
sistema marcio che va riformato, ma non potrà essere fatto nel modo corretto se
non si avrà nel cuore l'amore per il servizio che le banche e il denaro ci
offrono, e di questo ne
dovrà essere cosciente non
solo chi si occuperà di riformarlo ma una buona parte dell'umanità... Ma
come dice Benigni a tutto questo ci si potrà arrivare solo passando attraverso
l'amore per il proprio LavOro.
Nella vecchia energia la bontà di un lavoro è valutata sulla base
del bene che porta a se stessi, in termini finanziari, di prestigio, di potere e
carriera. Nella nuova energia - ovvero nello stato di consapevolezza planetaria
in cui un certo numero di persone, quantificabili come massa critica, hanno
preso coscienza di essere parte integrante di un grande organismo vivente che è
la terra e i suoi esseri viventi - la bontà del lavoro è valutata sulla base del
bene che esso porta all'intera collettività. In questo nuovo paradigma tutte le
percezioni cambiano, e un lavoro ad esempio come lo spazzino diventa una
professione percepita con un profondo rispetto e di livello superiore rispetto a
chi ad esempio produce cose futili e inquinanti... ma questo sta già succedendo
e questa percezione ce l'hanno già in molti e sempre più ce l'avranno...
Nella nuova energia, in un mondo in cui tutti amano il proprio
lavoro, saremo tutti dei precari, o meglio, avremo tutti un lavoro precario,
perché la vita è per definizione precaria e così non può che essere il lavoro.
Come si può obbligare un datore di lavoro a mantenere nella propria lista paghe
un collaboratore che non ama il proprio lavoro? Oggi questo è possibile in
Italia, ma se ci riflettete è una cosa assurda... L'articolo 18 fa parte della
vecchia energia, e non aiuta le persone a trovare il lavoro che amano, perchè
può rinchiuderli per quarant'anni in una scatola che odiano, da cui potrebbero
uscire ma non lo fanno per paura di non trovarne un'altra... è la paura che li
blocca.... da questo punto di vista chi fa un lavoro che non ama ed ha un
contratto a tempo determinato ha molte più probabilità di trovare in futuro il
lavoro della propria vita, rispetto a chi ha un contratto a tempo
indeterminato.... I lavoratori vanno tutelati e non sfruttati, e quando una
persona perde il lavoro va assistita e sostenuta nella ricerca di un nuovo
lavoro da amare, ma è assurdo tenerla bloccata con un contratto in un lavoro che
non si ama, perché ciò che produrrà da quel lavoro non sarà una energia d'amore
ma di frustrazione e di odio, e poiché tale energia si riverserà sulla
collettività sarà la collettività stessa ad assorbire quest'odio e questa
frustrazione... è tutto così semplice...
Il passaggio alla nuova energia non può passare che per questa
equazione LAVORO=AMORE. Fare un lavoro che si ama è un nostro diritto e lo stato
come istituzione ha il dovere di aiutarci a trovarlo, e tutti noi, come
cittadini abbiamo il dovere di amare il nostro lavoro, e se non riusciamo ad
amare quello che facciamo, abbiamo il dovere di cercarne un altro... perché
lavorare, cioè mettersi al servizio, è una cosa di cui l'essere umano non può
fare a meno.... è come l'ossigeno....... guardate i bambini a noi sembra che
giochino ma in realtà stanno lavorando... stanno semplicemente imparando a fare
il
lavoro che più amano... il mestiere della vita...
E
allora, e solo allora, la nostra diverrà una stupenda Repubblica fondata
sull'AMORE! ;)
Buon LavOro :)
Pietro)*
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