"Il
mio interesse va a un’unica cosa essenziale: la liberazione dell’Uomo" -Jiddu Krishnamurti
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Opera di Simona Cerri
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)*(Stazione
Celeste)
Cari compagni di viaggio, eccoci di nuovo insieme... ogni tanto qualcuno di voi
mi scrive chiedendomi come mai non scrivo tutte le settimane sulla news-letter,
la ragione è molto semplice, scrivo solo se ho qualcosa da dire che mi
scaturisce dal profondo, altrimenti preferisco tacere... è un sentire che sento
vibrarmi dentro, a volte è come se dovessi partorire qualcosa di cui, quando
inizio a scrivere la news-letter, non ho ancora dato una completa forma, la sua
forma si concretizza proprio mentre la scrivo, e a volte finisco con lo stupirmi
io stesso di ciò che ho scritto... la paragono ad un parto anche perché a volte
è accompagnato da un "travaglio" emotivo che dura anche dei giorni e che ha il
suo culmine proprio mentre sto scrivendo... e alla fine quando il "bambino" è
nato mi sento realmente più alleggerito e confortato... quelle che ho descritto
in realtà non sono altro che le tipiche fasi di un processo creativo, che può
manifestarsi in ognuno di noi in tantissimi modi senza dover necessariamente
essere degli "artisti". Io manifesto la mia creatività anche attraverso la
scrittura di questa news-letter, e questo su di me ha un vero e proprio effetto
terapeutico... per questo invito tutti voi a mettervi al servizio,
attraverso il vostro spirito
creativo, di qualcosa con cui
risuonate.
Tutti dovrebbero essere consapevoli del fatto che siamo esseri
progettati per poter esprimere al meglio le proprie capacità creative, tutti i
nostri sensi, il nostro corpo, la nostra mente e il nostro cuore sono stati
forgiati per tale scopo, perché è proprio questo impulso creativo a consentire
l'evoluzione dell'essere in termini individuali ma soprattutto collettivi... del
resto il senso della frase "Fatto a Sua immagine e somiglianza" non si
riferiva principalmente proprio a questo? Ovvero alla capacità dell'Uomo di
essere anche lui un "Creatore"... che poi è proprio quello che i messaggi
canalizzati non fanno altro che ripeterci, ormai da anni, in mille sfumature
diverse... La cosa però che forse molti non hanno ben afferrato è che quella
frase si riferiva non al singolo uomo ma all'Uomo inteso come intera umanità,
pertanto la nostra capacità di essere Creatori la esprimiamo al suo massimo
potenziale quando ci percepiamo come parte integrante di un qualcosa più grande
che è l'intera umanità.
Se ci pensate, noi come Umanità siamo realmente Divini, dato che,
almeno in potenza, essa è immortale, e il suo potere creativo è realmente
illimitato, specialmente quando questo è messo la servizio del bene
collettivo... l'unico suo limite è il tempo, ma essendo "potenzialmente
immortale" esso in realtà non è un vero limite. Provate solo a pensare quanti
desideri espressi da alcuni sottogruppi di cellule - ovvero i singoli esseri
umani - di quel grande organismo che è l'umanità, si sono trasformati, magari
anche dopo secoli o addirittura millenni, in una realtà concreta al servizio di
tutta l'umanità, un esempio emblematico di questo processo è il desiderio di
volare che aveva Leonardo da Vinci, ma di esempi come questo ce ne sono a
migliaia... e tutto nasce sempre da un desiderio.
Questo parallelismo tra Dio e Umanità, può aiutarci anche ad avere
un'immagine più concreta e meno astratta di Dio, perché non esiste, almeno per
noi nel nostro attuale stadio di esseri umani, un modo migliore per pensare a
qualcosa che si avvicini a Dio, se non quello di pensare all'intera umanità...
e pertanto percepire l'umanità stessa come un "Creatore" e quindi noi stessi
come una parte integrante di questo "Creatore" non ci fa sentire simili a Dio,
cosa che rischierebbe di far ingigantire il nostro ego, ma invece ci fa sentire
simili a una piccola e umile ape operaia che mette al servizio dell'intero
sciame le sue capacità creative.
Ecco, percepirsi come un "Essere Umano che mette il proprio spirito creativo al
servizio dell'umanità" può aiutarci a vivere meglio specialmente in questo
periodo di grandi cambiamenti in cui mentre tanti riferimenti stanno crollando,
il riferimento verso il senso di appartenenza alla famiglia umana acquisisce
sempre più valore.
Quando ci si sente al servizio della famiglia umana anche il lavoro
più umile, anche il lavoro più noioso può essere visto con una luce diversa.....
Ed ognuno è libero di manifestare il proprio servizio in migliaia di modi,
mettendosi, perché no, anche al servizio di se stessi, perché anche noi stessi
facciamo parte dell'umanità, o della propria famiglia, della propria razza, del
proprio paese, di un’associazione, di un’impresa o di un qualsiasi gruppo... ma
a qualsiasi parte o sottogruppo dell'umanità si scelga di indirizzare il proprio
servizio, ci sarà sempre l'attenzione e la premura di non farlo a discapito di
altre parti dell'umanità, pienamente consapevoli del fatto che sarebbe come
darsi la zappa sui piedi.
Volenti o nolenti questa è la presa di coscienza verso cui noi tutti
come umanità ci stiamo incamminando, non possiamo sapere quanto tempo occorrerà
affinché una cosiddetta "massa critica" di persone ne prenda pienamente
coscienza (ma ognuno nel suo piccolo può lavorare per accelerare questo
processo) l'unica certezza che abbiamo è che questo un giorno accadrà e forse
solo da quel giorno potremo veramente volgere il nostro sguardo verso le stelle
per essere pronti a incontrare gli altri abitanti del cosmo ed iniziare a
percepirci tutti come un grande ed unico UNO... ma per quello c'è ancora
tempo... intanto godiamoci questo grande spettacolo!!!
Buona Umanità :)
Pietro)*
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