"Il
mio interesse va a un’unica cosa essenziale: la liberazione dell’Uomo" -Jiddu Krishnamurti
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Titolo Con me. Tecnica olio su tela. Dimensioni 30cm x 40cm. Anno 2011
Opera di Lisa Massei
www.iridee.com
)*(Stazione
Celeste)
Da:
andre [mailto:ilgiocoinfinito@gmail.com]
Inviato: lunedì 20 febbraio 2012
A: stazioneceleste@yahoo.it
Oggetto:
Il Gioco Infinito
Caro Pietro,
in quanto sognatrice, volevo
cambiare il Mondo: mi sono resa conto che in quel momento non ero in grado di
farlo, e la soluzione che ho sperimentato, è stata quella di cambiare me stessa.
E’ iniziato il viaggio interiore,
un viaggio verso di me, verso la naturopatia. Così dopo tre anni di studio, ho
discusso la tesi sulla vita e la morte. Un lavoro che mi ha portato ad esplorare
la paura della morte e anche la paura di vivere, periodo in cui, ho deciso di
far morire delle cose (idee, paure, modi di fare…) per far nascere e far vivere
qualcosa di nuovo.
Credo nell’Amore del Sogno
originale e in tutto questo fermento esteriore, trovo che nell’accettazione si
sperimenta la pace interiore.
Ho fatto un viaggio e con questo
e-book, voglio condividere con Te e tutti quelli che vogliono viaggiare, che
vogliono ricordare... che insieme, nell’unità , possiamo realizzare questo Sogno
D’Amore.
Con affetto
Andreina
" Il Sogno alimenta il desiderio, il desiderio nutre il Sogno " (A.Cei)
e-book
LA VITA E
LA MORTE:
Il GIOCO INFINITO
IL BEN-ESSERE SECONDO NATURA
L'approccio
che ho vissuto con la morte, in questa vita, risale all'atto di nascita, nel
momento in cui sono nata sono anche morta, ho lasciato un Mondo di Amore per
catapultarmi nel Mondo dei sensi, nel Mondo Materia. Perché sono qui, mi chiesi
anni fa, cosa posso fare? Cosa posso realizzare? Ho scoperto che si può giocare
con la materia, con i sensi e qui, su questo strato, si può giocare in questo
modo.
Diventa quindi una scelta come giocare, come vivere e morire. Quale
motivazione profonda ci fa agire in un certo modo? Quale intenzione muove i
pensieri? Se il cuore è il motore, la mente agisce e non re-agisce.
La conservazione della specie è insita in noi, come il voler
progredire, il voler tornare a casa e quando scopriremo che possiamo sentirci a
casa anche qui, potremo sistemare il giardino dell'Eden sul Pianeta Terra: si
può fare, si può anche vedere, sentire l'amore di Mamma-Papà, perché non è
lontano, è vicino a noi, dentro di noi, siamo una propaggine di questa fusione,
della gioia universale: abbiamo capacità incalcolabili da mettere in pratica in
questa scuola di vita e di morte ed espandere il paradiso fino a qui, su questo
livello che ci ospita.
Chi prima, chi dopo arriva alla morte e poi si trasforma. Due
elementi, giorno e notte, giusto e sbagliato, vita e morte, nero e bianco, yin e
yang etc. che fusi, messi insieme, miscelati come gli ingredienti di una torta
danno lo scorrere del Ben-Essere perché tutti siamo Uno, siamo collegati, siamo
uniti da una rete invisibile che si è resa visibile già a molti. Con la mente
possiamo connetterci, possiamo viaggiare senza barriere, possiamo andare dove
vogliamo. Possiamo unirci al Giappone e sostenere chi è in difficoltà, andare in
Siria per donare affetto a chi ha scelto di entrare in battaglia, possiamo
andare in Brasile per sostenere il polmone della Terra, possiamo fare qualsiasi
cosa con una mente che sente il cuore che pulsa, che danza, che ascolta il
soffio che entra ed esce, che ascolta il ritmo della vita e della morte, che
ascolta chi apre le porte.
E' attraverso il cuore che possiamo innalzare Monumenti.
Quando mi resi conto di aver paura della morte, iniziai il lungo
viaggio interiore per trovare le soluzioni che mi avrebbero portato a vedere
questo evento, come un rito di passaggio, perché quella era l'informazione che
le cellule mi inviavano.
La personalità, i meccanismi di difesa, ti permettono di proteggerti
da una parte e di non manifestarti dall'altra. Se queste maschere, come in un
teatrino, le metto e le tolgo in modo consapevole, utilizzo questa energia a
vantaggio del corpo che indosso, in questo modo, manifesto e proteggo da quello
che non serve: possiamo immaginare la personalità come un soprabito che
togliamo e mettiamo a seconda delle esperienze che ci vengono offerte. Possiamo
scegliere se utilizzare la rabbia, se usare l'energia trasmutata, ovvero il
coraggio. Prendere dall'armadio il soprabito della rabbia? Quello del coraggio?
Indossiamo costantemente “abiti” che non ci servono e non ci permettono di
essere noi stessi. Abiti vecchi e del passato (nonché trapassato). Vogliamo
cambiarli? Regalarli al Cielo, regalarli al Fuoco? I Meccanismi di difesa
alimentano la paura e viceversa: quale paura hai? Affrontala! Guardala in faccia
e ti renderai conto che in quel momento ha perso di efficacia, ora sei l'eroe
che è tornato dal viaggio, il coraggio ha invaso il corpo.
In questo viaggio interiore ne ho incluso anche uno esteriore, sia di
vita che di morte per conoscere la morte e la vita. Fare l'esperienza!
Decisi di guardare in faccia la morte e iniziai con il volontariato
all'Hospice di Genova per osservare e trovare il passaggio, riconoscere la morte
come un evento di transizione. Per concludere il cerchio avevo bisogno di
conoscere la vita e in un contesto naturopatico mi sono trovata a Torino in sala
parto per sentire che vita e morte sono un tutt'uno, dove c'è una c'è l'altra.
E tra un passaggio e l'altro, c'è anche posto per incontrare i
genitori più adatti per il percorso che abbiamo scelto, un padre ed una madre,
con le caratteristiche più idonee per consentirci di affrontare la scuola Vita,
per intraprendere questo viaggio nell'evoluzione, nel cambiamento, nella
trasmutazione: ricordiamoci del libero arbitrio, dell'energia trasformativa e
della forza dell'atto di volontà.
Cosa possiamo fare per ricordare che il nostro corpo è divino? Che
siamo fatti a immagine e somiglianza e che possiamo fare cose più grandi di Lui?
Iniziare e continuare, per chi crede nelle vite precedenti, un percorso di
consapevolezza per utilizzare i talenti.
Per arrivare ad un Ben–Essere occorre ascoltare l'anima, il Sé, il
bambino interiore e riscoprire la luce, il progetto per cui siamo qui. Chi sono
io? Chi sei tu?
Nel secondo capitolo della Bhagavad Gita sta scritto, che lo spirito
è immortale e indivisibile, che il corpo è effimero e che il svadharma
non può essere messo da parte, cioè è il dovere da compiere. Ricordi il dovere?
Il progetto di vita? Il desiderio profondo? La croce da portare sulle spalle?
La missione per cui sei qui?
Coelho crede nel “... Principio Favorevole … perché la vita vuole che
tu viva la Leggenda Personale ... per arrivare fino al tesoro dovrai seguire i
segnali. Dio ha scritto nel mondo, il cammino che ciascun uomo deve percorrere.
Dovrai soltanto leggere quello che ha scritto per te ... Non dimenticare che è
tutto una sola cosa. Non dimenticare il linguaggio dei segnali. E soprattutto
non dimenticare di andare fino in fondo nella Leggenda Personale”.
Nel momento in cui stiamo
realizzando il patto, entriamo nel ben-Essere perché realizziamo ciò che abbiamo
scritto nel libro individuale e partecipare così a quello più grande, quello
universale. Nell’armonia, l'abito che abbiamo scelto fa emergere il colore,
quello d’oro.
Usando il paragone scritto da
Ouspenky della carrozza, con il cocchiere e il padrone, ne consegue che il
cocchiere deve svegliarsi, conoscere la lingua del padrone, e anche guidare,
nutrire il cavallo e gestire la carrozza (emozioni). L'intelletto deve imparare
a utilizzare le emozioni.
E' necessario nel quotidiano
imparare a separare, cosa far vivere e cosa far morire: un lavoro esterno porta
ad un cambiamento interno e viceversa. Che cosa ci serve per camminare? Cosa
possiamo eliminare, abbandonare, trasformare? Osservare, ascoltare, portare
fuori dal corpo e accettare. Quindi OSSERVARE, ASCOLTARE, ACCETTARE E
TRASMUTARE.
Quando le emozioni vengono
portate fuori, il corpo (nelle parti visibili e invisibili) si alleggerisce,
così che le esperienze che attiriamo sono di qualità e di difficoltà minore
perché le affrontiamo con un altro spirito. Quando le emozioni rimangono nel
corpo, si solidificano, mettono radici e soffocano il circolare della vita
interiore e in corrispondenza quella esteriore.
Questo libro vuole essere uno
spunto per portare fuori le emozioni, le osservazioni: tutto quello che è stato
sepolto, nascosto, eliminato ora vuole emergere perché la Verità vuole cantare
il suo inno.
Voglio dare input con diversi
autori e diversi argomenti, volti a confondere, incuriosire e scrollare il
campanello interiore.
Se vediamo le situazioni come
una fonte di crescita, vedremo anche che non ci sono difficoltà, non ci sono
problemi perché esistono soluzioni. Arriva l'esperienza? Concentriamoci sulla
risposta d'azione. Possiamo scegliere di essere felici e far arrivare ciò che
ci è utile per proseguire, far si che la vita scorra. Possiamo vivere
nell'abbondanza, nel rispetto di sé stessi e degli altri. Si cresce anche nella
felicità, non è necessario soffrire per andare avanti. Scegli!
Più si è coerenti con sé stessi,
meno si somatizza, più si è liberi dalle catene mentali e razionali, più si
esprime il vero, per raggiungere quello stato di Ben-essere, tale da non
percepire dolore, ma gioia nel dolore, e abbandonare e abbandonarsi nel mare
dell'universo. Un percorso, un viaggio che non ha tempo, che non ha inizio, né
fine. Parole, silenzio, mente, cuore, che in armonia attraversano lo spazio
senza ostacoli, perché gli ostacoli diventano opportunità per andare avanti.
Armonia che arriva dalla
diversità perché essa è ricchezza, è unione, come i testi sacri di diverse
culture, perché fonte, in ognuno di loro, di una conoscenza profonda che
invitano ad un percorso spirituale. E nell'Unità, ho scelto di scrivere un testo
che per come è partito non ha inizio e neanche una fine, come per me è la morte
e la vita, un gioco infinito, una storia d'Amore per questo pianeta e gli
abitanti che può continuare chiunque. Nella ricerca di questa unità ho messo
nuovi semi come trasformare e abbattere le regole vecchie e schemi che non
servono più, per cui ho IMMAGINATO che questo libro sia una storia senza schemi,
senza titoli, quindi un viaggio che ti fa andare avanti, torna indietro,
tornando indietro ti accorgerai che vedrai le cose in modo differente. Un testo,
una storia, parole che fluiscono come la Vita, tutto scorre nell'amore, verso
l'Amore.
A qualcuno scatenerò confusione,
e mi rivolgo a queste persone: “osserva e dentro di te scoprirai che anche tu
vorrai fare un viaggio, vorrai tuffarti nell'amore”. Vai avanti osservando ciò
che senti, andando avanti trasformerai le emozioni. Così fuori, così dentro,
così in alto, così in basso, se IMMAGINO che togliendo i titoli, elimino schemi
mentali, così è. Il potere immaginativo è chiaro è forte ed è trasformativo. Ti
chiedo anche di fare un viaggio con il cuore, che la mente e l'immaginazione
siano uniti a questo pulsare d'amore.
Se voglio giocare con
l'attaccamento e nello scrivere elimino gli aggettivi possessivi, immagino, e
credo che agisco sul distacco. Non mi identifico con il corpo, con le cose, con
gli abitanti... Dove è stato possibile quindi ho eliminato i “ma”, le “o” e gli
aggettivi possessivi, sia nel linguaggio scritto che orale, non dimentichiamo
che siamo ciò che diciamo di essere. La parola che emettiamo costruisce,
realizza e crea schemi mentali: utilizzando un linguaggio consapevole, agiamo
sul cambiamento interiore e quindi esteriore. Attenzione a quel che si dice!
Ho osservato gli adulti, i
bambini, gli anziani e gli argomenti che ho scelto di trattare sono il risultato
dell'osservazione di diversi anni, tempo in cui gli eventi sociali, ambientali e
politici hanno portato le persone in uno stato di mal-essere e solitudine: siamo
un corpo unico che va nella stessa direzione. Se gli eventi esterni ci
influenzano è perché ritengo che il malessere è interiore, e l'esterno ci fa da
specchio. Ci lamentiamo della politica, se piove, se si mangia troppo, se non si
mangia. Da dove arrivano queste lamentele? Quanto siamo responsabili degli
eventi esterni?
Ho osservato la depressione, la
tristezza, il declino della salute perché non c'è gioia, perché lo scorrere del
Sole e della Luna viene impiegato per notare ciò che si ha e non si ha,
piuttosto che guardare ciò che esiste: spesso sento critiche e vorrei sentir
parlare di valori, di talenti, di opere realizzate. Voglio vedere questa umanità
realizzata, perché questo significherebbe che il singolo, che non è solo ma
unito a tutti e Tutto, ha ri-scoperto, ha ri-sentito la bellezza di sé.
Credo nella naturopatia come
accompagnamento ad un senziente, colui che sa, per far si che si ri-conosca la
natura, esprima e realizzi i desideri profondi attraverso i talenti.
Siamo qui per esprimere
desideri, accoglierli e realizzarli, per fare quell'esperienza che è stata
scritta nelle cellule e ancor prima nel Libro del destino. Qualcosa è stato
annotato e attraverso la scelta possiamo creare nuovi semi. L'anima gioisce nel
veder realizzato un sogno e come un bambino quando ha realizzato il castello di
sabbia, prova gioia nel distruggerlo, per far spazio ad un nuovo sogno.
Siamo in un momento di
passaggio, di transizione per cui il grosso lavoro che ci è stato assegnato è
quello di cercare di sdradicare le vecchie regole, gli antichi schemi, le
strutture che ormai sono rigide e stanno crollando per far spazio al Nuovo.
All'interno del corpo, la
memoria cellulare è intrinseca delle vecchie regole, non è semplice decodificare
il nuovo messaggio, un poco alla volta, estirpando quello che ormai non serve
più diventa facile inserire cose nuove, se non creiamo il vuoto, andiamo a
riempire un vaso già pieno che rischia di rompersi e far fuoriuscire quello che
ci serve: il cervello con il sistema di rete neuronale funziona da dipolo
elettrico, emette onde e riceve onde, se è aperto e una coppa vuota può ricevere
informazioni nuove. Il cervello con la funzione della volontà è una macchina
indistruttibile: “Voglio estirpare gli schemi che non servono più”. “Voglio
agire e non re-agire”. “Voglio parlare con il cuore”. “Voglio la verità”. Chiedi
(con il cuore) e ti sarà dato!
Ho voglia di meditare, di
pregare, di pensare con il cuore e lo posso fare ovunque, posso scegliere anche
di visitare luoghi idonei alla preghiera, vado e trovo le porte chiuse, ci sono
gli orari.
Ci siamo chiusi per troppo
tempo e dentro di me sento: “Voglio le porte aperte, voglio vedere e sentire
l'amore”. Apriamo la porta? Apriamo il cuore?
C'è conflitto? Lascio il
vecchio, una strada a me conosciuta, per una nuova, invisibile, non chiara? Non
c'è conflitto, c'è l'Amore che ha già le braccia aperte, sta a noi abbandonarci
al Sentimento Universale.
In questo libro ho ripreso gran
parte del lavoro di tesi del percorso naturopatico, aggiungendo nuovi input e
togliendone altri perchè l'Universo ha già trasformato e ha bisogno di
movimento, di nuove idee.
In questo gioco in cui
pre-nascita, nascita, vita e morte si cercano e si trovano in questo anello,
vicino all'anello che precede e segue a formare quella spirale di energia che è
la storia infinita che parte da qualche parte, e chissà dove arriva... circola e
danza la favola degli abitanti del cerchio.
Il percorso della storia ha
attraversato momenti di scontro, perchè così è stato scritto, ora, ci attende
l'età dell'oro. Cosa significa? Che siamo agevolati, sostenuti dall'Operatore e
da tutti quelli che si sono svegliati, che si sono riconosciti co-creatori, e
possono trasformare tutto quello che non è più nel corpo, che è fuori dal
corpo: quello che di solido è contenuto nello strumento-corpo, ha dei tempi di
trasformazione più lunghi, se è nell'aria (portiamo fuori) è più leggero e tutte
le persone che hanno scelto di partecipare all'età dell'oro possono contribuire
a trasformare, non siamo soli. Osho ha scritto che si nasce soli e si muore
soli, scrivo anche che siamo qui per condividere, per cooperare, per tornare
tutti a Casa, perchè siamo tutti una cosa sola, noi siamo e facciamo l'Universo
e tutti insieme potremmo ascoltare la musica di questa nuova era. Mi guardo
dentro e vedo amore, guardo fuori e sento Amore: ci sono e stanno arrivando le
anime pure. Hanno bisogno di un terreno fertile ed è il motivo per cui ho
scritto questo libro. Poter creare un luogo, un Mondo, una storia in cui loro
possono esprimere la loro purezza. Anche tu che leggi, puoi utilizzare il/i
talento/i con cui sei nato per poter lasciare questo strato donando Amore.
Ti ho già confuso? E' solo
l'inizio, perchè voglio stupire, voglio confondere le idee, voglio un Mondo Vero
per i figli che verranno, voglio che sia un gioco d'amore.
Buon viaggio a tutti Noi e
godiamoci questo gioco infinito.
* * *
I e-book integrale "Il Gioco
Infinito" di Andreina Cei in formato pdf è scaricabile cliccando
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