)*(Stazione
Celeste)
Cari compagni di viaggio, oggi
voglio parlarvi di una parola che mi risuona da un po' di tempo nella mente e
nel cuore, la parola è "RICONCILIAZIONE". Sono state date tante definizioni a
questo anno, ma per come lo sto vivendo io il 2012 è per me innanzitutto l'anno
della riconciliazione. La sensazione che mi sento addosso è come se i miei
ultimi anni fossero stati vissuti per preparami a questo importante passo della
mia vita che mi sta portando a riconciliare innanzitutto le mie due parti più
importanti: la mia parte maschile con quella femminile.
Quello che però ho
profondamente compreso è che per riconciliare queste due parti occorre prima
riconciliarsi con i propri genitori biologici e quindi con i due rispettivi
lignaggi di appartenenza, ovvero con le proprie origini biologiche.
Bert Hellinger nel suo
libro "L'amore
dello spirito - Dalle costellazioni familiari alle Costellazioni spirituali",
spiega benissimo questo concetto, affermando con forza che non possiamo
assolutamente prescindere da questo passaggio e, ancor di più, se siamo in un
percorso di crescita spirituale.
Indipendentemente dal
fatto che chi ci ha generato sia ancora vivo, c'è una tecnica semplicissima per
capire il nostro grado di conflitto con i nostri due rispettivi lignaggi, basta
visualizzare i nostri genitori alle nostre spalle, e provare a sentire...
fatelo!
La condizione ottimale
sarebbe quella con i nostri genitori a braccetto proprio dietro le nostre
spalle, e da cui sentiamo trasmetterci sostegno, coraggio, amore, gioia, forza
ed energia vitale... se invece sentiamo che la forza e l'energia ci viene
sottratta o, ancor peggio, non sentiamo nulla, se non li sentiamo l'uno al
fianco dell'altro ma distanziati l'un l'altro, uno magari dietro, sfocato, sullo
sfondo... in tutte queste condizioni non c'è equilibro ed occorre ripristinare
l'ordine.
Come fare? Innanzitutto
prendendo coscienza dello squilibrio e poi iniziando a porre il proprio intento
e la propria energia affinché l'ordine venga ripristinato, non c'è una tecnica
adatta a tutti, non c'è un modo univoco, ma ognuno di noi ha già tutti gli
strumenti, oppure gli arriveranno, per operare nel modo migliore rispetto alla
sua specifica situazione.
Ciò che occorre è
innanzitutto prendere coscienza della necessità che l'ordine dev'essere
ripristinano e poi aver la fede certa che al momento opportuno ciò avverrà se
riusciremo a mantenere il cuore aperto e l'attenzione focalizzata sulla
risoluzione del problema... e allora l'universo inizierà a predisporsi affinché
tutto ciò avvenga nel modo più naturale possibile... è un processo che a volte
può richiedere anche degli anni........ a volte invece può accadere tutto in un
istante... ma è li che dobbiamo, prima di tutto, lavorare per portare equilibro
nelle nostre vite, perché è li che sono state gettate le nostre fondamenta.... è
una condizione "sine qua non" a cui nessuno può sottrarsi.
Bert Hellinger, nel suo
libro, invita coloro che vogliono ripristinare questo equilibrio, a porsi in uno
stato di meditazione per indirizzare ai propri genitori (vivi o morti) le
seguenti parole:
"Cara mamma,
accetto la mia vita da te
come tu me l'hai trasmessa,
con tutto ciò che implica
e con la conoscenza del prezzo che hai pagato,
e del prezzo che io dovrò pagare.
Per onorarti e darti gioia
Ne farò qualcosa di buono.
Non sarà vana.
La custodirò e la nutrirò,
e se mi è permesso,
la trasmetterò
come hai fatto tu.
Ti prendo come mia madre
E tu puoi avermi come tuo figlio.
Tu sei la madre giusta per me
E io sono il figlio giusto per te.
Tu sei la grande e io sono il piccolo.
Tu dai e io prendo - cara mamma.
Sono contento che tu abbia preso papà.
Siete i genitori giusti per me.
Solo voi."
Caro padre,
accetto la mia vita anche da te,
come tu me l'hai trasmessa, con tutto ciò che implica
e con la conoscenza del prezzo che hai pagato,
e del prezzo che io dovrò pagare.
Per onorarti e darti gioia,
ne farò qualcosa di buono.
Non sarà vana.
La custodirò e la nutrirò, e se mi è permesso,
la trasmetterò come hai fatto tu.
Ti prendo come mio padre
E tu puoi avermi come tuo figlio
Tu sei il padre giusto per me
E io sono il figlio giusto per te.
Tu sei il grande e io sono il piccolo.
Tu dai e io prendo - caro papà.
Sono contento che tu abbia preso la mamma.
Siete i genitori giusti per me.
Solo
voi." |
Avete sentito quanta
forza!!!! Naturalmente non basta far questo per ripristinare l'equilibrio,
quello che dev'essere attivato è un processo, e potremo dire di averlo concluso
solo quando saremo in grado di percepire alle nostre spalle l'alito vitale dei
nostri genitori....
Chi invece questo
equilibrio l'ha già raggiunto o, fortunato lui, l'ha sempre avuto, avrebbe un
motivo in più per recitare queste parole ai propri genitori e se sono ancora
vivi dirgliele direttamente guardandoli negli occhi.
Io l'ho fatto il giorno
di Pasqua: davanti le loro facce stupite ho letto la mia letterina come si
faceva
da piccoli... :) ed è stato bellissimo vedere tutta quella gioia liberarsi dai
loro occhi...... e adesso, anche in questo istante, posso sentire la loro
energia dietro di me... sento loro e sento dietro di loro i miei nonni e dietro
i miei nonni i miei bisnonni e cosi via... fino a ben oltre le calende greche :)
milioni di vite e di esperienze vissute tutte finalizzate a realizzare ME...
sono tutti qui ora alle mie spalle a darmi forza, una risorsa infinita e
gratuita di energia vitale a cui ognuno potrebbe attingere in qualsiasi
momento...
A chi ha già ritrovato
quest'equilibrio, se ha la fortuna, di
avere almeno uno dei genitori vivi, faccia come me, gli regali queste bellissime
parole, a chi invece non li ha più su questo piano lo faccia ugualmente, se
le sue parole gli sgorgheranno dal cuore, siatene certi, le sentiranno.
Buona riconciliazione :)
Pietro)* |