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Nel Paese delle Meraviglie - Albero Fantasy";
Pittura su tela con stucco e colori acrilici; 30X80cm; 2013
Opera di Alice Piazza
www.facebook.com/alice.piazza.78
)*(Stazione
Celeste)
Cari compagni di viaggio, dopo lo scorso intermezzo politico, oggi torniamo a
parlare di libri, anche perché per il momento non altro da dire su questo
argomento, tutto quello che sentivo di condividere con tutti voi l'ho
espresso nelle
scorse news-letter e anche rispondendo ai commenti del
Quaderno della news-letter, ma chi ancor sente di voler esprimere il
proprio punto di vista ha tutto lo spazio che desidera sul
quaderno... mi dispiace per chi, e solo per un suo personale
limite, non è riuscito a percepire la purezza del mio intento... e grazie a
chi, indipendentemente dalle proprie idee politiche, e dai limiti delle
proprie percezioni, ha saputo
accogliere il mio punto di vista senza timore di essere manipolato o
defraudato del proprio potere ma, anzi, con la certezza di un reciproco
arricchimento alimentato da un comune senso di fiducia, rispetto e
gratitudine.
Comunque la pensiate, io da parte mia continuerò a rivendicare il mio diritto di poter parlare in
questa news-letter di qualsiasi argomento, quando scaturisce dal mio
più profondo sentire interiore... e continuerò a lasciare ad ognuno di voi
l'opportunità di fare altrettanto sul quaderno della news-letter...
Bene, detto ciò, parliamo del libro che voglio presentarvi oggi, anzi ri-presentarvi:
si tratta di
Going Deeper (sottotitolo: Tutta la tua vita sta per cambiare...) di
Jane-Claude Koven, pubblicato nel 2009 ma da oggi disponibile anche nella sua versione eBook, in tutti
gli eBookStore tra cui
Amazon, e
MacroLibrarsi (qui
la pagina con i link a principali store da cui scaricarlo).
Questo libro, oltre ad essere speciale come lo sono tutti i nostri libri è
unico per sua particolare modalità espositiva in cui dei concetti metafisici
altamente evoluti vengono trasmessi dall'autore in un modo leggero ed ironico... chi
l'ha già letto sa di cosa sto parlando... Purtroppo questo libro almeno
nella sua edizione italiana non ha avuto il successo che si meritava, colpa anche del fatto che i romanzi
di solito non sono molto graditi ai lettori di libri spirituali... ma
Going Deeper è ben oltre il romanzo... ed è un libro ancora attualissimo,
anzi credo ancor più attuale di quando fu pubblicato nella sua prima
edizione americana nel 2004...
ma questo vale per la gran parte dei nostri libri... non hanno scadenza...
sono come il buon vino... più invecchiano e più acquistano valore perché
tanti concetti, tante sfumature e che non erano stati compresi nella prima
lettura lo diventano poi nel tempo... Going Deeper è certamente uno di
questi...
Per entrare nell'energia del libro
qui potete accedere a un estratto in pdf con l'introduzione i primi
capitoli, ma, soprattutto, di seguito potete leggervi un estratto dall'ultimo
capitolo del libro, quello dei ringraziamenti in cui l'autore racconta delle
esperienze e degli incontri, non solo con persone ma anche con altri libri,
da cui ha tratto l'ispirazione per scrivere Going Depper... oltre a
trovare tanti input interessanti per un ulteriore approfondimento,
molti di voi, leggendolo, si rispecchieranno nella propria personale storia
di risveglio... almeno per me è stato così, soprattutto quando racconta del suo incontro con il Ra
material, ovvero la serie di libri della Legge dell'Uno, che gli
innescò un radicale cambiamento percettivo della realtà... anche a
me successe la stessa identica cosa nel luglio 2001... se non avessi
scoperto quei testi, probabilmente Stazione Celeste non sarebbe mai
nata.... perché non avrei scoperto il potere di risveglio che hanno alcuni
testi canalizzati o ispirati sulla coscienza delle persone e non mi sarebbe
venuto il grandissimo e incontenibile desiderio di condividere con altri
compagni del mio stesso viaggio questa mia fantastica scoperta...
Quel seme di risveglio è contenuto anche in Going Deeper
Buona lettura e buona settimana :)
Pietro)*
Da Going Deeper
Quando mi domandano "Da
dove vieni?", non sapendo cosa veramente mi stiano chiedendo, scherzosamente
rispondo "Che cosa intendi?", nel caso la domanda sia più profonda e non
intenda semplicemente sapere dove sono nato o dove abito. Questo avviene di
rado, tuttavia le rare eccezioni mi hanno aiutato a formare la mia vita e a
queste sarò eternamente grato. [...]
Questo libro è uscito attraverso di me piuttosto che da me. Ovviamente sono
stato aiutato da molti che sono venuti prima di me e alle cui spalle mi
appoggio con umiltà e gratitudine. Non è una grande impresa vedere più
lontano quando sei sostenuto dagli sforzi di chi ti ha preparato la via. I
molti esseri straordinari che con i loro scritti, seminari e discorsi, hanno
aggiunto molte fascine alla mia catasta sono: Ram Das, Brugh Joy, Verna
Yater, Indira, Ra, Buddha, Cristo, Lao-Tse, J.J. Hurtak, Clif Sanderson, Mae
Wan Ho, L. Ron Hubbard, Lefty Willner, e tanti altri ancora le cui idee e
insegnamenti continuano a modellare il mio essere.
Da bambino ebbi la fortuna di incontrare i Winkers (ammiccatori). Queste
persone straordinarie in qualche modo mi hanno riconosciuto e hanno
condiviso con me le loro delizie interiori, facendo sì che la mia piccola
mente sapesse che esistono più cose in cielo e in terra di quante ne sono
state sognate da tutte le filosofie del mio mondo circostante. Il termine
"Winkers" proviene da un breve racconto di fantascienza che avevo letto da
adolescente intitolato "Quando due indovini s’incontrano, immancabilmente si
strizzano l’occhio". Così ho imparato che al mondo esistono fondamentalmente
due tipi di persone, i Winkers e i Wankers (pressappochisti). Sebbene
preferisca rientrare nella prima categoria lasciando che gli altri se la
cavino come meglio possono, molto spesso non riesco a farlo come vorrei.
Troppe volte durante la giornata mi trovo a trincerarmi tenacemente dalla
parte dei Wankers, con le mani sui fianchi e i piedi ben piantati nella
melma del giudizio. La cosa migliore che posso fare è prendermi in giro
portandomi fuori di lì non appena le mie piccole unità di Coscienza mi
riprendono. Solo Dio sa perché, dopo tutti questi anni, continuo a prendermi
ancora così sul serio.
Toby e Bernie Feinstein, i miei genitori putativi che vivevano nella porta
accanto, mi hanno aperto le porte a mondi altrimenti sconosciuti. Toby mi ha
portato nei mondi bizzarri di Isaac Asimov, Ray Bradbury e di Theodore
Sturgeon, il mio preferito in assoluto. Sono cresciuto con le battute
evanescenti dell’overture del Guglielmo Tell di Rossini che preludono
al rimbombo dello scalpitio del fiero cavallo Silver! Ogni notte mi
addormentavo ascoltando Long John Nebel che intervistava personalità geniali
come Lester del Rey e altre supermenti dell’epoca discutere del mondo dietro
l’angolo. Jean Shepherd è stato il mio primo guru. I suoi monologhi
radiofonici in tarda nottata trasmessi in modo impeccabilmente accattivante:
flussi di coscienza che scorrevano dolcemente, ipnotizzando la mia innocenza.
Se la mia predisposizione a essere curioso c’era già prima che giungessi sul
pianeta Terra, all’età di tredici anni avevo talmente ingoiato l’esca (con
amo, filo e piombo) da essere diventata parte integrante della matrice della
mia vita. Non cercai più il Grande Mistero, lo volli più di ogni altra cosa.
Acquistai una serie infinita di libri – per lo più perché l’autore o
l’argomento mi colpivano. Confesso di averne raccolti molti più di quanti ne
ho letti e a volte trovavo difficile andare oltre i primi capitoli. Poi
arrivò Alice! Devo a Charles Lutwidge Dodgson, in arte Lewis Carroll, il
conforto di sapere che da qualche parte, nella vastità dello spazio
interiore, una voce risponde. Subito dopo Alice Nel Paese delle
Meraviglie e Attraverso lo Specchio, ci sono stati gli scritti di
Lao-Tse e il mondo meravigliosamente non-strutturato del Tao. È scritto (o
detto, o magari è una mia idea) che "se un uomo chiede cosa sia il Tao e un
altro gli risponde, nessuno dei due ha capito". Sono stato immediatamente
incantato da questa visione e, a oggi, se qualcuno mi chiedesse le mie
convinzioni religiose, dichiarerei di essere "un taoista convertito",
apprezzando il paradossale ossimoro della cosa. Non importa se non avete
afferrato il concetto.
L. Ron Hubbard e Scientology mi lanciarono il loro irresistibile richiamo e
io, curioso come il gatto del proverbio, lo seguii. Priscilla, la
meravigliosa compagna con cui, a quei tempi, condividevo la mia vita,
divenne un membro a tempo pieno dello staff e io un dilettante a part-time
che riceveva ed effettuava sessioni di auditing. Ho studiato il mondo
secondo Ron, ascoltando per ore nastri inediti e deliranti che risalivano ai
primi tempi di Hubbard a Philadelphia e a East Grinstead, in Inghilterra,
leggendo note ciclostilate nei vari colori arcobaleno a seconda dell’ufficio
da cui provenivano e praticando le Training Routine destinate a
trasformarmi in un più abile auditor. Ancor oggi sono impressionato dalla
vastità del lavoro prodotto da Hubbard e dall’addestramento che ho ricevuto.
Ma alla fine non fu che un altro trampolino lungo il mio cammino, e presto
scoprii che si viaggiava più leggeri senza pietre nello zaino.
A suo tempo, sperimentai svariate sostanze allucinogene con risultati di
vario grado. Ricordo la mia prima esperienza con i funghi magici. Ero con
mia moglie, Arianne, in un parco nazionale quasi deserto non lontano da San
Diego. Avevamo trovato un luogo appartato nel bosco, visibile solo dai
satelliti e dagli elicotteri dell’esercito che sorvegliavano il confine
dall’entrata dei clandestini. Ai primi segnali di coscienza alterata andai
nel panico, mi tolsi tutti i vestiti, e feci un serio tentativo di farmi una
tana dentro Arianne. Alla fine, incapace di mantenere il controllo, mi
abbandonai totalmente rilassandomi nell’esperienza. Quel che arrivò fu per
la mia mente un colpo! Ero collegato a una grande bolla di Coscienza Cosmica
che mi invitava a esplorare ogni aspetto della Creazione che mi interessava.
Dialogammo per ore mentre mi veniva mostrato come si creano le realtà (gli
universi apparenti) e come ciascuno di noi sceglie il ruolo da interpretare
nel dramma. Quando domandai come mai mi fosse stato permesso di ricevere una
conoscenza così profonda, la voce si mise a ridere, ricordandomi che avevo
preso parte al processo iniziale. Fu il mio primo incontro concreto con
l’Unità della Creazione.
Poi accadde che il mio mentore mi domandò se mi sarebbe piaciuto vedere la "prossima
ottava della creazione". Era come chiedere a un affamato se vuole del cibo!
Fui portato fuori (ammesso che esistesse una direzione) in una luce
brillante. All’improvviso quell’intensità travolse la mia insaziabile
curiosità e io indietreggiai per il dolore. Per la seconda volta la voce
rise, facendomi sapere che avevo ancora molto da lavorare prima di potere
accedere a quelle sfere rarefatte.
Provai ancora alcune volte i funghi, aspettandomi di ricreare la grandiosità
della prima esperienza, ma i risultati furono deludenti. Probabilmente non
li proverò più. In realtà non ce n’è più bisogno perché la connessione con
l’Intelligenza Superiore di quel giorno nel parco non mi ha mai più
abbandonato, e spesso dialoghiamo insieme di questo e quello. L’Intelligenza
Cosmica, che affettuosamente chiamo "Gli Amici", è stata con me a ogni passo
del mio cammino man mano che questo libro prendeva forma. A nessuno devo più
fiducia, amore e ammirazione. Sono stato veramente benedetto nell’avere
sempre al mio fianco questa incredibile fonte. Mentre scrivo queste ultime
parole, mi viene chiesto di ricordare ai miei gentili lettori che questo
potente alleato pazientemente sta attendendo anche loro.
Non considerate la mia storia personale come un invito ad assumere sostanze
allucinogene. In effetti non lo è affatto. Ho provato la marijuana solo una
volta, con risultati piuttosto spiacevoli. L’erba ha bloccato del tutto il
mio canale di comunicazione con Gli Amici per trenta giorni. Non ha più
valore dei motivetti allegri che posso canticchiare tutte le volte che lo
voglio. Il mio mezzo preferito per uscire da questa sfera di coscienza
ordinaria è il respiro. Sono stato uno dei primi seguaci delle tecniche di
rebirthing di Leonard Orr. In una delle mie visite a Johannesburg ho avuto
la mia prima esperienza con questa notevole tecnica di respiro con Jeremy
Burnham, che si era trasferito dalla Gran Bretagna. Nella primissima
sessione ho visualizzato Gesù, Sai Baba, e Baba-ji (il santo patrono del
rebirthing), l’uno accanto all’altro, che irradiavano ondate di amore su di
me e il mondo. All’improvviso, la strutturata arena delle ’ologie e degli
’ismi divenne assolutamente irrilevante e anche se non sono diventato un
illuminato, di certo sono stato almeno in qualche modo illuminato
dall’esperienza.
Nel week-end della mia prima sessione di rebirthing fui irrimediabilmente
trasportato oltre il Rubicone, senza alcuna possibilità di guardarmi
indietro. Ho passato del tempo con Stanislaus Grof, il cui lavoro con il
respiro olotropico si serve di un’attenta scelta della musica e dell’energia
collettiva e focalizzata del gruppo che porta il rebirthing in un ambito più
maturo delle avventure psicotrope. Molto interessante! Le sessioni di
respiro con Grof venivano intercalate da profonde meditazioni buddiste
tenute da Jack Kornfeld – come passare rapidamente da una sauna fumante alla
neve. Una vera impresa per la mente. Provatelo una volta o l’altra.
Il mio viaggio di scoperta iniziò veramente verso la fine del 1984, quando
abbandonai la mia vita ordinaria negli Stati Uniti per andare in Australia.
Ebbi la fortuna di conoscere due meravigliosi sudafricani, Brian e Esther
Crowley, che mi accolsero nella loro casa come un membro di famiglia (rimasi
con loro per un po’ di tempo come ospite), e fu grazie a loro che conobbi i
canti sacri nelle cinque lingue di potere (egiziano antico, ebraico,
sanscrito, tibetano e cinese) rivelate da J.J. Hurtak nel suo determinante
libro Le Chiavi di Enoch. Il nostro gruppo, condotto da Brian ed
Esther, meditava ogni settimana, intonando le Parole di Potere mentre
visualizzava la pace nel mondo. Non posso dire, visto lo stato attuale delle
cose, che ci si possa vantare dei risultati di quella pratica, ma almeno ora
so perché.
Brian contribuì insieme a J.J. Hurtak alla realizzazione di diversi libri.
Uno, pubblicato nel 1986, The Face on Mars: Evidence of a Lost Martian
Civilization, riporta delle foto di dipinti murali scattate durante la
mia visita a uno dei capi spirituali degli Zulu, Vusamazulu Credo Mutwa,
quando ancora viveva nel distretto nero di Soweto, appena fuori
Johannesburg. Fu Brian a presentarmi J.J. e Desiree Hurtak. Ho avuto il
privilegio di trascorrere alcuni giorni con loro visitando degli antichi
templi in Thailandia, collegando energeticamente questi luoghi di culto
abbandonati ai potenti punti del pianeta con l’intonazione di canti sacri –
attività che non ho mai smesso di praticare. Dopo avere partecipato alla
Prima (e unica) Conferenza sulla Guarigione Paranormale tenuta a Baggio
City, nelle Filippine, tornai con J.J. e Des a Sidney, dove il dottor Hurtak
guidò un piccolo gruppo di noi attraverso tutto il testo delle Chiavi di
Enoch. Da quel momento in poi, quell’esperienza modellò il corso della
mia vita.
Un anno dopo, Arianne mi raggiunse nella "Terra di Oz", l’Australia, ed
esplorammo l’entroterra su una Toyota Corona del 1972 senza aria
condizionata. Ci recammo in pellegrinaggio a Uluru (conosciuto dai turisti
come Ayer’s Rock), a sudovest di Alice Springs al centro del nulla. Questo
grande monolite che domina completamente una pianura altrimenti piatta è
tuttora sotto la protezione degli Anangu, i tradizionali custodi della
regione. Si tratta di uno degli elementi più potenti del tjukurrpa (il
mito della creazione e anche le regole di interazione sociale) degli
aborigeni, e molti sogni sacri hanno qui il loro centro di origine. Fu
logico che con la salita a questo luogo sacro partisse la nostra avventura.
Per un’ora e mezza, io e Arianne riuscimmo ad avere quel posto tutto per noi.
La cima era deserta, e potemmo meditare senza che nulla e nessuno si
intromettesse o ci distraesse. Fu qui che tutti e due intravedemmo il
cammino che avremmo seguito per il resto della nostra vita.
Il nostro vagabondare nelle distese sperdute tra la vegetazione australiana
ci portò a Katherine, Kakadu e Darwin, per poi giungere alla piccola
cittadina di Freshwater all’estremo nord del Queensland, appena fuori
Cairns. Con le carte di credito che stavano per scadere, fummo costretti a
lasciare il paese così da poterci ritornare. Sebbene a quel tempo mi fosse
incomprensibile, la cosa aveva perfettamente senso per i burocrati e mi
sentirò eternamente in debito nei loro confronti perché ciò favorì quel che
seguì. Non potemmo andare in Indonesia (Bali era la nostra prima scelta)
perché non accettavano il passaporto sudafricano di Arianne. Le nostre
opzioni erano di volare a Port Moresby in Papua Nuova Guinea (che, secondo
la gente locale, non è il giardino del mondo) oppure – quasi allo stesso
prezzo – comprare un biglietto round-the-world. Scegliemmo
quest’ultimo, prendendoci il tempo di visitare tutti i vari luoghi che il
regolamento del biglietto permetteva. Per farla breve, io e Arianne passammo
un anno in giro per il pianeta.
La nostra odissea ebbe
inizio a Cairns e, tra gli altri, visitammo paesi tra cui Hong Kong, la
Thailandia, Singapore, l’Italia, la Grecia, la Francia, l’Inghilterra, gli
Stati Uniti e infine tornammo in Australia, a Cairns, 365 giorni dopo
esservi partiti. Il viaggio ci portò da un’avventura all’altra. Gli
insegnanti lungo il cammino furono al contempo troppi per citarli tutti e
troppo importanti per dimenticarli.
Nelle cinque settimane
che passammo a Hong Kong (ci diedero gratuitamente un bellissimo
appartamento a Wyndham Street, a pochi passi dalla Star Ferry), avemmo il
privilegio di lavorare con il dottor Clif Sanderson, che ha ottenuto il
Premio Albert Schweitzer per la Medicina Umanitaria per il suo instancabile
lavoro con i bambini sofferenti per le conseguenze del disastro di
Chernobyl. Fu grazie a Clif – fratello e amico prezioso – che io e Arianne
fummo introdotti alle tecniche di guarigione tramite l’intenzione e al Feng
Shui. Mentre mi trovavo a Hong Kong fui iniziato al Ling Su dal dottor
Wilson Wang, un medico locale scopritore di diverse tecniche potenti che
consentivano a dei semplici umani di abbattere la barriera della
manifestazione. Fu grazie a lui che il mondo della creazione intenzionale si
aprì e, per la prima volta, mi fu permesso di attingere alle pratiche
utilizzate dagli adepti di varie scuole esoteriche durante le loro cerimonie
sacre. Era sempre più evidente che c’erano molti esseri, in ogni parte del
pianeta, che potevano facilmente penetrare le apparenti limitazioni di
questo mondo al di qua del Velo e farlo ogni volta che lo volevano.
Fra tutte le avventure sperimentate durante il nostro piacevole giro attorno
al mondo, i cinque mesi trascorsi in Israele hanno avuto un forte impatto su
di me e, alla fine, sul libro. Il nostro lungo soggiorno ci diede
l’opportunità di sperimentare l’essenza dei sabra, come spesso vengono
chiamati gli israeliani. Il termine prende il nome ebraico del frutto del
fico d’india – pieno di spine all’esterno ma dolce e succulento all’interno.
Non c’è nient’altro che possa meglio descrivere l’israeliano tipo:
esteriormente, si bombardano a vicenda a suon di arroganza, rabbia,
aggressività e auto-affermazione e interiormente dimostrano una venerazione
per la vita che non si riscontra in nessun altra parte del mondo. Ma come
vive questa gente sapendo che, un giorno o l’altro, loro o i loro bambini
potrebbero essere attaccati dalla mentalità da roulette russa di un
terrorismo gratuito? Perché usino salutarsi con il tradizionale shalom
– pace – è per me incomprensibile. A mio parere, il tradizionale l’chiam
– alla vita! – sarebbe più adatto. Ma che posso saperne io?
Fu in Israele che conobbi l’altro medico che avrebbe cambiato la mia vita.
Il dottor Eli Lasch era un pediatra che lavorava a Gaza insieme a dei medici
palestinesi, aiutando a guarire le fratture prodotte dal parto. Un giorno,
Eli arrivò a casa nostra con una serie di quattro libri. Erano di circa
22x28 centimetri, rilegati a doppia graffettatura sul dorso e dattilografati
anziché stampati con i caratteri editoriali. Ogni volume aveva lo stesso
titolo: The Law of One.
Solo i numeri sui volumi cambiavano secondo la sequenza nella quale dovevano
essere letti.
I libri erano le trascrizioni di una serie di comunicazioni ricevute da un
piccolo gruppo di Louisville, nel Kentucky, a partire dalla metà di gennaio
del 1981. Il canale era Carla L. Rueckert, l’intervistatore Don Elkins,
pilota della compagnia aerea Eastern Airlines, e chi prendeva nota James
McCarty. Insieme, queste tre persone straordinarie e molto intelligenti
costituirono un gruppo chiamato L/L Research. La fonte delle informazioni
chiamava se stessa "RA, un umile messaggero della Legge dell’Uno."
Iniziai a leggere le parole di RA il giorno in cui Eli mi diede i libri. In
breve, si fusero così perfettamente nella mia coscienza da non riuscire più
a parlare, agire o pensare senza sentirmene influenzato. Per la gran parte,
il Mito Universale della Creazione e le relative visioni contenute in questo
libro vengono dagli insegnamenti di Ra. Mi sento smisuratamente in debito
con questo team terrestre/extraterrestre. Ogni volta che rileggo le loro
opere è come se fosse la prima, e mi si presentano strati e strati di
informazioni nuove e sconosciute che reclamano di essere prese in
considerazione. È attraverso il loro esempio che sono arrivato ad apprezzare
l’infinita profondità del viaggio e la gioia che attende chi di noi è
disposto a rischiare.
Quando lessi la prima volta
The Law of One, mi
sentii come la Bella Addormentata risvegliata dal bacio del principe dopo un
sonno lungo un secolo. Rimasi scioccato per quasi due settimane, e fu solo
grazie agli sforzi combinati di due guaritori molto dotati arrivati
dall’Inghilterra per visitare Israele, Zorika e Pat, che fui di nuovo in
grado di formulare frasi coerenti – anche se altri continuano a pensarla
diversamente.
Nel mio viaggio per il mondo, mi fermai a Louisville e trascorsi breve tempo
anche con Carla e Jim. Mi sarebbe piaciuto conoscere anche Don, ma era morto
già da diversi anni. Penso spesso a loro – in particolare a Don – e al
sacrificio che tutti compiono per continuare il loro lavoro.
Durante il nostro soggiorno in Israele, io e Arianne studiammo la guarigione
con Israel Carmel e ci recammo diverse volte alla casa che condivideva con
Phyllis Schlemmer, autrice di The Only Planet of Choice – Essential
Briefings from Deep Space. Fu lei che indirettamente mi presentò il
dottor Andrija Puharich (autore di vari best seller incluso Uri, The
Sacred Mushroom, e Beyond Telepathy) e il Consiglio dei Nove, di
cui era canale. La loro storia – di Phyllis Schlemmer, Andrija Puharich, J.J.
Hurtak, Israel Carmel, Sir John Whitmore, e il Consiglio dei Nove – è
illustrata in un libro quasi impossibile da trovare, intitolato Briefing
for the Landing on Planet Earth, scritto da Stuart Holroyd e pubblicato
dalla Corgi Books in edizione economica. Fu inoltre pubblicato dalla W.H.
Allen & Co. in brossura con il titolo Prelude to the Landing on Planet
Earth. Le due edizioni attualmente non sono più disponibili, e
Amazon.com neppure le cita, anche se dello stesso autore elenca altri
diciotto libri esauriti.
Quando arrivai in Inghilterra, dove originariamente erano stati pubblicati
qualche anno prima i due libri, era impossibile trovarli. I commessi della
libreria ricordavano che entrambe le edizioni avevano registrato delle
ottime vendite e sembravano onestamente sorpresi di non trovarli più sui
loro scaffali. Le librerie dell’usato (incluso la maggior parte di quelle
lungo lo Strand di Londra) non ne avevano nemmeno una copia. La trama
s’infittì quando mi rivolsi agli editori. La Corgi disse di avere ritirato
dal canale distributivo tutte le copie rimaste e di averle distrutte.
Nessuno sapeva esattamente il perché. La W.H. Allen negò addirittura di aver
pubblicato il libro.
Il dottor J.J. Hurtak mi aveva dato la mia prima copia del libro –
fotocopiata dall’edizione della W.H. Allen. L’unica edizione ora in mio
possesso – l’edizione economica della Corgi – viene da una piccola
collezione di libri spirituali della biblioteca della cittadina di Atherton,
in Australia. Per questo libro barattai la collana completa di Vita e
Insegnamenti dei Maestri del Lontano Oriente 36 di
Baird T. Spalding. Ciascuno di noi pensava di avere fatto l’affare migliore
– il che, per il mio libro, era il meglio che potevo fare.
Ho scoperto di recente che Phyllis Schlemmer ha ristampato il libro con il
titolo: The Nine: Briefing From Deep Space. Potete trovarlo sul suo
sito: http://www.theonlyplanetofchoice.com. Dopo averlo letto,
potrete capire meglio perché gli editori avrebbero incoraggiato il suo
ritiro dalla circolazione. Per natura non sono particolarmente affezionato
alle teorie cospiratorie, non perché penso che siano false ma perché sono
una distrazione. Ho conosciuto troppe persone lungo il cammino che erano
così prese dal dramma delle scie chimiche, dalle trasmissioni ELF a
bassissima frequenza, dal progetto HARP, dai leader manovrati dai rettiliani
e dai loro Illuminati, i tirapiedi del gruppo Bilderburg, da perdere del
tutto di vista il quadro generale.
Mi ricordai della necessità di mantenere questa visuale alcuni anni più
tardi, quando il dottor Eli Lasch mi diede un pezzo di carta su cui aveva
scritto a mano una poesia intitolata "Le Catene", che così finisce:
Siamo tutti burattini
appesi a un filo
qui e là sbattuti dai venti.
Dov’è il burattinaio?
Chiedo
alla fine
di tirare i miei fili.
Anche quelli che riescono
a tirare i propri fili non sono che burattini che danzano i passi dettati da
burattinai più lontani.
Il nostro viaggio attorno al mondo ci portò anche a Findhorn, la comunità
new-age fondata nel 1962 ai confini settentrionali della Scozia. Rispetto ai
suoi numerosi predecessori e ai suoi imitatori, Findhorn è tuttora attiva,
reinventandosi costantemente e trovando nuove e notevoli forme di
espressione. Terrò gli incredibili racconti delle nostre disavventure là per
un’altra serata intorno al fuoco. Fu qui che mi venne insegnata una tecnica
per favorire l’incontro intenzionale con il nostro Sé Superiore. Solo per
questo fatto, Findhorn si è guadagnata un posto più che speciale nella mia
memoria. E questo non fu che uno dei suoi tanti doni.
Un altro dono fu l’autobus di Findhorn che trasportò me e Arianne oltre Loch
Ness, attraverso l’Isola di Mull, sino all’isola di Iona nelle Ebridi
Interne. Questo singolare lembo di terra è lungo solo circa 55 chilometri e
largo 27, ma camminare lì è stato uno dei momenti più intimi che ricordo di
avere vissuto sulla terra. A Iona c’è un senso di atemporalità che riempie
coloro che cercano la sua benedizione. È un delle isole più sagge, essendo
rimasta salda per 2,9 miliardi di anni all’incessante tentativo del mare di
rivendicarla a sé. La saggezza che traspare da quest’isola non ha eguali in
nessun altro luogo della terra.
Un ringraziamento particolare va a due meravigliose persone, Hal Stone e
Sidra Winkelman-Stone, che hanno sviluppato il dialogo delle voci, un
forma di terapia estremamente efficace ed elegante che colma con successo il
divario tra le tematiche psicologiche quotidiane e gli aspetti cosmologici
degli archetipi universali. Le interazioni di Ginny con Larry si basano in
larga misura sul lavoro degli Stone. Lo stesso vale anche per la mia
relazione con Arianne: ha donato a due testardi e singolari individui la
saggezza di condividere senza compromessi, di amare senza riserve e di
ridere di tutti i nostri sé a ogni passo del nostro cammino.
La lista delle persone a cui devo molto è, naturalmente, infinita. Forse
come Kefa, il guardiano della sinagoga, dovrei semplicemente recitare
l’alfabeto, chiedendo a tutti quelli che leggono questi ringraziamenti di
ricombinare le lettere affinché risulti il loro nome. Anche le piante che
crescono sulla finestra del mio ufficio mi parlano di saggezza. Sono
arrivato a riconoscere tutta la Creazione come mia maestra. Ogni persona che
incontro, ogni animale che vedo, ogni albero, ogni ciuffo d’erba mi dà
informazioni. Si dice che "quando il discepolo è pronto, il maestro arriva".
Chiedo solo di essere pronto in ogni momento della mia vita di veglia e di
sonno – un vero chela (discepolo) dell’universo. Come possiamo
osservare le stelle e non stupirci? Come possiamo guardarci l’un l’altro e
non vedere Dio?
Tra tutte le cose dette, nulla mi ha toccato più profondamente del processo
di far nascere Going Deeper. Possa il risultato – cioè questo libro –
fare (poco o tanto) lo stesso anche a voi.
Nell’amore e nella luce, e al servizio
all’Uno Infinito Creatore.
Vi auguro Amore,
Jean-Claude Koven
Going Deeper
"Tutto nella tua vita sta per cambiare..."
(disponibile
anche in formato
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