Cari compagni di viaggio, finalmente Il
libro dell'Amore e della Creazione di
Paul Selig è andato in stampa, chi lo sta aspettando deve pazientare
ancora un po', entro massimo un paio di settimane sarà disponibile. Nel
frattempo condivido con tutti voi un estratto di un'altro interessantissimo
libro, non edito da stazione celeste, ma che abbiamo inserito nella nostra
biblioteca dei libri
suggeriti, si tratta dell'ultima pubblicazione di
Bert Hellinger dal
titolo
Guardare nell'Anima dei Bambini. Chi ha avuto modo di sperimentare
le costellazioni familiari non può che riconoscerne il suo immenso valore...
e quest'ultima opera di Helliger è dedicata, a ragion veduta, ai bambini e
alla loro immensa capacità di amare...
E' interessante notare come due libri apparentemente diversi come questo di
Bert Hellinger e quello di Paul Selig che sto per pubblicare nella loro
essenza trasmettano lo stesso messaggio, per quanto riguarda la capacità di
ognuno di saper o meno amare...
Chi sa amare per davvero non esclude nessuno perché Sa che non c'è
nessuno non degno del suo amore...
Chi sa amare davvero Sa che non si può amare il mondo se non si ama
se stessi, e viceversa, perché Sa che l'uno non è altro che il riflesso
dell'altro...
Chi sa amare davvero Sa di essere come un Sole che trasmette la propria
Luce a tutti e tutto senza condizione...
E chi non Sa ancora amare davvero ma, come il sottoscritto, desidera
ardentemente poterlo fare non deve far altro che mantenere nel cuore questo
intento e la vita gli darà tutti gli strumenti necessari per salire questa
scala che ci sta portando tutti verso una nuova comprensione dell'esistenza,
le costellazioni familiari e i libri come quelli di Paul Selig, non sono
altro che alcuni di quei tanti strumenti a nostra disposizione che ci stanno
aiutando a percorrere il sentiero dell'Amore Vero...
Buona settimana :)
Pietro)*
-
Qui
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Estratto da Guardare l'Anima dei Bambini di Bert Hellinger
"Le costellazioni familiari
hanno evidenziato il fatto che siamo inseriti in un contesto più ampio, un
sistema familiare. A questo sistema non appartengono solo i genitori, i
fratelli e le sorelle ma anche i nonni, i bisnonni e gli antenati.
Vi appartengono però anche altre persone che sono state importanti per il
sistema, per esempio i partner precedenti dei nostri genitori o nonni. In
questo sistema sono tutti guidati da una forza comune, che segue determinate
regole.
Il sistema familiare è un campo spirituale all'interno del quale, come
traspare nelle rappresentazioni, tutti sono in risonanza. Talvolta questo
campo è in disordine. Il disordine nasce quando qualcuno che appartiene al
campo è stato rifiutato o dimenticato. Queste persone rifiutate o
dimenticate sono in risonanza con noi e si fanno valere nel presente. Il
campo è regolato da una legge fondamentale: tutti coloro che ne fanno
parte hanno lo stesso diritto di appartenenza. Nessuno può essere escluso.
Nessuno può andare perso. Continua ad agire nel campo. Se è stato
escluso per qualsivoglia ragione, sotto l'influsso del campo, attraverso la
risonanza un altro membro della famiglia è chiamato a rappresentare la
persona esclusa.
Quando accade il membro prescelto, per esempio un bambino, si comporta in
modo strano.
Magari diventa tossicodipendente o si ammala, diventa un criminale o è
aggressivo.
Può addirittura diventare un assassino o essere schizofrenico. Come mai ?
Perché quella persona guarda con amore l'escluso e, attraverso il suo
comportamento, ci costringe a fare lo stesso. Questo comportamento esprime
amore per qualcuno che è stato escluso dal campo.
Invece di guardare con preoccupazione il bambino e cercare di cambiarlo –
cosa che comunque non aiuta, come sapete, perché sono in azione forze
superiori- guardiamo insieme al bambino il campo cui
apparteniamo, questo campo spirituale, finché grazie a lui non riusciamo a
vedere dove la persona esclusa sta aspettando che la guardiamo e la
accogliamo di nuovo nella nostra anima, nel nostro cuore, nella nostra
famiglia, nel nostro gruppo, forse anche nel nostro popolo.
I bambini dunque sono buoni se lasciamo che lo siano. Invece di limitarci a
guardarli, guardiamo dove stanno guardando loro con amore.
Ed è questa la grande esperienza delle costellazioni familiari: invece di
preoccuparci di questi bambini o di altre persone e pensare "come possono
comportarsi così?", guardiamo insieme a loro una persona esclusa e
accogliamola. Non appena viene accolta nell'anima del genitori, della
famiglia e del gruppo il bambino è sollevato e può finalmente liberarsi
dall'irretimento.
Se lo sappiamo, possiamo aspettare finché capiamo dove ci conduce il
comportamento del bambino, dove ci conduce come genitori e come altri membri
della famiglia. Se seguiamo i bambini e accogliamo le altre persone essi
sono liberi.
Chi altro è libero ? Anche noi come genitori o come membri della famiglia.
Tutto d'un tratto siamo diversi e più ricchi perché abbiamo accolto dentro
di noi qualcosa che era stato escluso. Ora, nel presente, tutti possono
comportarsi diversamente. Con più amore, con più indulgenza, al di là delle
semplicistiche distinzioni fra bene e male che ci fanno credere di essere
migliori di altri che consideriamo peggiori di noi solo perché amano in modo
diverso. Se guardiamo insieme a loro dov'è diretto il loro amore, cessano le
distinzioni fra bene e male.
Un'altra conclusione è ovviamente che i nostri genitori sono buoni e che
dietro a tutto ciò che vogliamo attribuire loro, agisce l'amore. Questo
amore però non è diretto a noi ma a qualcos'altro, là dove hanno guardato da
bambini verso qualcuno che hanno voluto riportare nella famiglia, Se
iniziamo ad accogliere l'escluso dentro di noi, guardiamo anche noi insieme
ai nostri genitori là dove è diretto il loro amore. Allora siamo liberi e lo
sono anche i nostri genitori. Tutto d'un tratto ci sentiamo in una
situazione completamente diversa e impariamo cosa significa veramente amare.
TUTTO
"Tutto" può essere solo
tutto, perché è collegato a tutto. Per questo ognuno è collegato al tutto.
Nulla può essere singolo. E' singolo solo perché è collegato a tutto, perché
in lui è presente anche tutto il resto. Di conseguenza sono nel contempo
tutto. Il tutto non può esistere senza di me e io non posso esistere senza
il tutto.
Cosa significa ciò per il modo in cui vivo, il modo in cui mi sento e il
modo in cui sono ? In ogni uomo vedo tutti gli uomini e, quindi in lui anche
me stesso. Sono dentro di me anche tutte le altre persone, ognuna così come
è. In ogni uomo incontro tutti gli uomini e in essi anche me stesso.
Come posso quindi rifiutare qualcosa in loro, senza rifiutare anche me
stesso?
Come posso gioire per loro, senza gioire anche di me stesso ? Come posso
augurare il bene a qualcuno senza augurarlo contemporaneamente anche a me
stesso e a tutti gli altri ? Come posso amare me stesso senza amare anche
tutti gli altri ? Chi vede tutti in tutti vede anche se stesso, in essi
incontra se stesso e trova se stesso in tutti. Chi fa del male agli altri
nuoce, quindi anche a se stesso. Chi ferisce gli altri ferisce anche se
stesso. Chi favorisce gli altri favorisce anche se stesso. Chi rifiuta
qualcosa agli altri lo rifiuta anche a se stesso e chi li sminuisce,
sminuisce se stesso.
Chi ama realmente gli altri, li ama tutti. L'amore per il prossimo è quindi
amore verso tutti, compresi se stessi. Si tratta dell'amore puro e
dell'amore compiuto, perché ha tutto in tutto, specialmente se stessi.
LA
GRANDEZZA
Risonanza
significa in fondo "Amo tutti" Se ho un dissidio con qualcuno o rifiuto
qualcuno, non sono più in risonanza con il tutto e non posso svilupparmi in
armonia con esso. Quale è la soluzione? Accolgo nel mio cuore tutto ciò che
rifiuto. In questo modo trovo l'amore verso tutto. Grazie a esso divento
grande.
Che cosa significa grandezza in questo caso ? Riconosco che sono uguale a
tutti gli altri e loro sono uguali a me . In questo modo sono unito al tutto
e, attraverso di esso, divento grande."
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