)*(Stazione Celeste)
LA LEGGE DELL'UNO
LIBRO I
THE RA
MATERIAL
Sessione 16
31
Gennaio 1981
RA: Sono Ra. Vi do il benvenuto nell’amore e nella luce dell’Infinito Creatore. Sto comunicando.
INTERVISTATORE: Vorrei chiederti, tenendo in considerazione la distorsione del libero arbitrio della Legge dell’Uno, in che modo i Guardiani mettono in quarantena la Terra e se questo rispetta il libero arbitrio.
RA: Sono Ra. I Guardiani proteggono la distorsione del libero arbitrio dei complessi mente/corpo/spirito di terza densità di questa sfera planetaria. Gli avvenimenti che resero necessaria l’applicazione della quarantena stavano interferendo con la distorsione del libero arbitrio dei complessi mente/corpo/spirito.
INTERVISTATORE: Posso sbagliarmi, ma ho l’impressione che questa interferenza provenga dal libero arbitrio del gruppo di Orione. In che modo questo si equilibra con le informazioni appena ricevute?
RA: Sono Ra. L’equilibrio è da dimensione a dimensione. I tentativi di interferire con il libero arbitrio dei cosiddetti Crociati, sono accettabili sulla dimensione della loro comprensione. Tuttavia, i complessi mente/corpo/spirito di questa dimensione che chiamate terza, formano una dimensione di libero arbitrio che non è in grado di, diciamo, riconoscere appieno le distorsioni della manipolazione. Di conseguenza, allo scopo di equilibrare le variazioni dimensionali della vibrazione, viene istituita la quarantena, cioè una situazione di equilibrio per cui il libero arbitrio del gruppo di Orione non viene fermato ma messo in discussione. Nel contempo al gruppo di terza dimensione non viene impedito il libero arbitrio.
INTERVISTATORE: Queste "finestre" che permettono al gruppo di Orione di penetrare una volta ogni tanto hanno a che fare con questo equilibrio del libero arbitrio?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi in che modo funziona?
RA: Sono Ra. L’analogia che più si avvicina sarebbe un generatore di numeri casuali
INTERVISTATORE: Qual è la fonte di questo generatore di numeri casuali? Viene creato dai Guardiani per equilibrare il loro controllo? O proviene da un’altra fonte?
RA: Sono Ra. Tutte le fonti sono uno. Tuttavia, capiamo cosa intendi dire. Il fenomeno della finestra non dipende dai Guardiani ma da una dimensione che sta al di là dello spazio/tempo di quell’area che voi potreste considerare l’energia infinita. Come i vostri cicli, questo equilibrio, questi ritmi, sono precisi come lo scoccare dell’ora. Nel caso delle finestre, nessuna entità ha l’orologio. Quindi può apparire casuale ma non lo è nella dimensione che produce questo equilibrio. Ecco perché abbiamo detto che l’analogia rientra in certi limiti.
INTERVISTATORE: Quindi questo equilibrio della finestra impedisce ai Guardiani di ridurre la loro polarizzazione positiva eliminando totalmente il contatto di Orione attraverso la protezione. E’ corretto?
RA: Sono Ra. E’ in parte corretto. In realtà, l’equilibrio permette una quantità uguale di influssi negativi e positivi, bilanciati dalle distorsioni di mente/corpo/spirito del complesso collettivo. Di conseguenza, nella vostra specifica sfera planetaria, sono necessarie minori informazioni o stimoli negativi, piuttosto che positivi, a causa dell’orientamento negativo del vostro complesso collettivo.
INTERVISTATORE: In questo modo, viene equilibrato il libero arbitrio nella sua totalità, così che gli individui abbiamo pari opportunità di scelta tra il servizio agli altri o il servizio al sé. E’ esatto?
RA: Sono Ra. E’ esatto.
INTERVISTATORE: Questa è una rivelazione profonda. Io credo nella Legge del Libero Arbitrio. Grazie.
Ti faccio questa domanda per approfondire questo principio: se i membri della Confederazione arrivassero sulla Terra, verrebbero considerati degli dei, violando la Legge del Libero Arbitrio e quindi riducendo la loro polarizzazione del servizio verso gli altri. Presumo che la medesima cosa accadrebbe anche con il gruppo di Orione. In che modo ciò influenzerebbe la loro polarizzazione del servizio al sé se riuscissero a sbarcare quaggiù ed essere considerati degli dei?
RA: Sono Ra. Uno sbarco di massa del gruppo di Orione, accentuerebbe considerevolmente la polarizzazione del servizio al sé, all’opposto di quanto accadrebbe nel primo caso che hai citato.
INTERVISTATORE. Se il gruppo di Orione atterrasse, ciò aumenterebbe la loro polarizzazione? Ciò che sto cercando di capire è se per loro è meglio lavorare dietro le quinte per, diciamo, reclutare entità dal nostro pianeta, piuttosto che atterrarvi e dimostrare i loro poteri e, di conseguenza, "arruolarne" in questo modo.
RA: Sono Ra. Il primo caso è, a lungo andare, decisamente migliore perché non infrange la Legge dell’Uno. Nel secondo esempio, un atterraggio di massa creerebbe una perdita di polarizzazione causata dalla violazione del libero arbitrio del pianeta. Tuttavia sarebbe un gioco d’azzardo. Se il pianeta fosse conquistato e diventasse parte dell’Impero, il libero arbitrio verrebbe ristabilito. Questa azione viene frenata dal desiderio del gruppo di Orione di progredire verso l’Uno Creatore. Questo desiderio impedisce al gruppo di violare la Legge della Confusione.
INTERVISTATORE: Hai usato il termine "Impero" in relazione al gruppo di Orione. Ho pensato che il film Guerre stellari fosse in qualche modo un’allegoria di ciò che sta effettivamente accadendo. Ho ragione.
RA: Sono Ra. E’ corretto nella misura in cui una semplice fiaba per bambini è l’allegoria di una distorsione/comprensione di un complesso fisico/filosofico/collettivo.
INTERVISTATORE: C’è un raccolto di entità orientate al servizio del sé come avviene per quelle orientate al servizio agli altri?
RA: Sono Ra. Il raccolto è uno. Coloro in grado di progredire nella quarta densità attraverso livelli di complesso vibrazionale possono scegliere in che modo proseguire la ricerca dell’Uno Creatore.
INTERVISTATORE: Quindi quando entriamo nella quarta densità ci sarà una divisione, diciamo, e parte degli individui che avanzeranno in quarta densità andranno in luoghi o pianeti dove vige il servizio verso gli altri e una parte che andrà in luoghi orientati al servizio del sé. E’ esatto?
RA: Sono Ra. E’ esatto.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi qual è l’origine dei Dieci Comandamenti?
RA: L’origine dei Dieci Comandamenti segue la legge di entità negative che inculcano informazioni a complessi mente/corpo/spirito orientati positivamente. Le informazioni hanno cercato di copiare o imitare la positività mantenendo caratteristiche negative.
INTERVISTATORE: Provengono dal gruppo di Orione?
RA: Sono Ra. E’ esatto.
INTERVISTATORE: Qual era lo scopo?
RA: Sono Ra. Lo scopo del gruppo di Orione, come già detto, è la conquista e la schiavitù. Ciò viene fatto trovando e stabilendo un élite e costringendo a servire questa élite con diversi mezzi, come, per esempio, le leggi che hai appena menzionato.
INTERVISTATORE: Colui che ha assimilato i comandamenti era orientato positivamente o negativamente?
RA: Sono Ra. Era un’entità estremamente positiva, e ciò spiega alcune delle caratteristiche pseudo positive delle informazioni ricevute. Come per i contatti che non hanno esito positivo, questa entità, Mosè, non fu un’influenza credibile tra coloro che avevano per primi udito la filosofia dell’Uno e venne quindi spostato dal livello vibratorio di terza densità a uno stato inferiore o contrito, avendo perduto ciò che voi chiamereste l’onore e la fede con cui aveva dato avvio alla concettualizzazione della Legge dell’Uno e alla liberazione dei membri delle sue tribù, come venivano chiamate in quel tempo/spazio.
INTERVISTATORE: Se questa entità era orientata positivamente, come è riuscito il gruppo di Orione a mettersi in contatto?
RA: Sono Ra. Questo è stato, diciamo, un intenso terreno di battaglia tra forze che avevano origine dalla Confederazione orientate positivamente e altre fonti orientate negativamente. Colui chiamato Mosè era aperto agli insegnamenti e ricevette la Legge dell’Uno nella sua forma più semplice. Tuttavia, l’informazione si orientò negativamente a causa della pressione del suo popolo a compiere azioni fisiche specifiche nei piani di terza densità. Ciò ha lasciato aperta questa entità a ricevere informazioni e una filosofia di una natura orientata al servizio del sé.
INTERVISTATORE: E’ impossibile per un’entità che ha piena consapevolezza della Legge dell’Uno dire "Tu non devi". E’ esatto?
RA: Sono Ra. E’ esatto.
INTERVISTATORE: Puoi raccontarmi in breve la storia del tuo complesso di memoria collettiva e in che modo avete raggiunto la consapevolezza della Legge dell’Uno?
RA: Sono Ra. Il cammino del nostro apprendimento è scolpito nel momento presente. Non c’è storia, come voi la concepite. Immagina un cerchio di esseri. Riconosciamo alfa e omega come intelligenza infinita. Il cerchio non si interrompe. E’ presente. Le densità che abbiamo attraversato in diversi punti del cerchio corrispondono alle caratteristiche dei cicli: primo, il ciclo della consapevolezza; secondo, il ciclo della crescita; terzo, il ciclo dell’auto-consapevolezza; quarto, il ciclo dell’amore o comprensione, quinto, il ciclo della luce o della saggezza; sesto, il ciclo di luce/amore, amore/luce o unità; settimo il ciclo del passaggio; ottavo, l’ottava che si muove in un mistero che non indaghiamo.
INTERVISTATORE: Grazie. Prima che comunicassimo con voi, la Confederazione ha asserito che in realtà non c’è passato o futuro... che tutto è presente. Questa analogia è corretta?
RA: Sono Ra. Nella terza densità, c’è passato, presente, futuro. In una panoramica più elevata, come può avere un’entità rimossa dallo spazio/tempo continuum, nel ciclo della completezza esiste solo il presente. Noi stessi, cerchiamo di assimilare questa comprensione. Al settimo livello o dimensione, diventeremo, se i nostri sforzi saranno sufficienti, uno con tutto, non avendo più memoria, identità, passato o futuro, ma esistendo nella totalità.
INTERVISTATORE: Intendi dire che avrete consapevolezza di tutto ciò che è?
RA: Sono Ra. E’ corretto in parte. Non sarebbe una nostra consapevolezza ma semplicemente consapevolezza del Creatore. Nel Creatore c’è tutto ciò che è. Quindi avremo a disposizione questa conoscenza.
INTERVISTATORE: Mi domandavo quanti pianeti abitati ci sono nella nostra galassia e se tutti raggiungono le densità superiori tramite la Legge dell’Uno. Non esiste un altro modo per progredire? E’ giusto?
RA: Sono Ra. Per favore, riformula la domanda.
INTERVISTATORE: Quanti pianeti abitati ci sono nella nostra galassia?
RA: Sono Ra. Credo che tu intenda tutte le dimensioni di coscienza o densità di consapevolezza. Circa un quinto di tutte le entità planetarie contengono consapevolezza di una o più densità. Alcuni pianeti sono adatti a determinate densità. Il vostro, per esempio, al momento è adatto per le densità prima, seconda, terza e quarta.
INTERVISTATORE: Quanti pianeti, approssimativamente, nella nostra galassia di stelle sono consapevoli, indifferentemente dalla densità?
RA: Sono Ra. Circa 67 milioni.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi in percentuale, quanti sono nella terza, quarta, quinta, sesta densità, eccetera?
RA: Sono Ra. Per la prima densità il diciassette per cento, venti per la seconda, ventisette per la terza, sedici per la quarta, sei per la quinta. Le altre informazioni non possono essere rivelate.
INTERVISTATORE: Di queste cinque densità, tutti i pianeti sono progrediti dalla terza densità tramite la conoscenza e l’applicazione della Legge dell’Uno?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Quindi l’unico modo che ha un pianeta di progredire è tramite la consapevolezza e l’applicazione della Legge dell’Uno. E’ esatto?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi in percentuale quanti pianeti di terza, quarta e quinta densità, di cui hai parlato, sono polarizzati negativamente verso il servizio del sé?
RA: Sono Ra. Data la Legge della Confusione, non possiamo rispondere a questa domanda.
Possiamo solo dire che le sfere planetarie orientate negativamente o dedite al servizio del sé, sono in numero minore. Non sarebbe appropriato darti le cifre esatte.
INTERVISTATORE: Vorrei fare un’analogia del perché ci sono meno pianeti orientati negativamente e chiederti se questa analogia è corretta. In una società orientata positivamente, cioè al servizio degli altri, sarebbe più semplice spostare un enorme masso perché tutti potrebbero aiutare. In una società orientata verso il servizio al sé, sarebbe molto più difficile riuscire a convincere tutti quanti a spostare questo masso per il bene comune; quindi, è molto più semplice operare per creare il principio di servizio agli altri e crescere in comunità orientate positivamente piuttosto che in quelle orientate negativamente. E’ corretto?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Grazie.
Puoi spiegarmi in che modo è stata creata la Confederazione dei Pianeti e perché?
RA: Sono Ra. Il desiderio di servire gli altri esseri, nella dimensione dell’amore e della comprensione, è un obiettivo schiacciante del complesso di memoria collettiva. Così, quelle percentuali di entità planetarie, più un quattro per cento di quelle di cui non possiamo parlare, si ritrovarono, molto, molto tempo fa a cercare la stessa cosa: prestare servizio agli altri. Il legame tra queste entità, mentre iniziavano a capire gli altri esseri, le altre entità planetarie e altri concetti di servizio, era quella di condividere e continuare assieme questi obiettivi comuni di servizio.
Di conseguenza, ognuno inserì volontariamente i dati del proprio complesso di memoria collettiva in ciò che voi potreste considerare un complesso di pensiero centrale, disponibile a tutti. Ciò ha creato una struttura in cui ogni entità poteva operare il proprio servizio chiamando qualunque comprensione necessaria per arricchire questo servizio. Questa è la ragione della formazione e del metodo di lavoro della Confederazione.
INTERVISTATORE: Nella nostra galassia ci sono moltissimi pianeti e hai detto che nella Confederazione ne sono contenuti circa cinquecento. Sembra una quantità piuttosto bassa. C’è una ragione?
RA: Sono Ra. Ci sono molte Confederazioni. Questa opera con le sfere planetarie di sette delle vostre galassie, ed è responsabile delle chiamate delle densità di queste galassie.
INTERVISTATORE: Dobbiamo intendere la parola galassia nel modo in cui l’hai usata in precedenza?
RA: Sono Ra. Utilizziamo questo termine come voi usereste il sistema stellare.
INTERVISTATORE: Non ho ben capito quanti pianeti serve la Confederazioni di cui fate parte?
RA: Sono Ra. Percepisco la confusione. Abbiamo difficoltà con il tuo linguaggio.
Il termine galassia deve essere separato. Chiamiamo galassia quel complesso vibrazionale che è locale. Di conseguenza il vostro sole, è ciò che noi chiameremmo il centro di una galassia. Ci rendiamo conto che voi date un altro significato a questo termine.
INTERVISTATORE: Per la nostra scienza il termine galassia si riferisce a un sistema costituito da centinaia di miliardi di stelle. Abbiamo già avuto difficoltà con questo termine nelle sedute precedenti e sono contento di averlo chiarito.
Utilizzando il termine galassia, nel modo in cui l’ho appena definito, sei a conoscenza dell’evoluzione in altre galassie oltre a questa?
RA: Sono Ra. Siamo a conoscenza della vita in capacità infinite.
INTERVISTATORE: La progressione di vita in altre galassie è simile alla progressione di vita nella nostra galassia?
RA: La progressione è molto simile, avvicinandosi, in modo asintotico, alla congruenza attraverso l’infinito. La libera scelta di ciò che voi chiamereste sistemi galattici provoca delle variazioni di una natura notevolmente minore da una galassia all’altra.
INTERVISTATORE: Quindi la Legge dell’Uno è davvero universale nel creare una progressione verso le otto densità in tutte le galassie. E’ corretto.
RA: E’ corretto. Ci sono infinite forme, infinite comprensioni, ma la progressione è una.
INTERVISTATORE: Mi sembra di capire che non è necessario per un individuo capire la Legge dell’Uno, per passare dalla terza alla quarta densità. E’ corretto?
RA: Sono Ra. Perché un’entità possa venire raccolta è assolutamente necessario che realizzi consapevolmente la non comprensione. La comprensione non è di questa densità.
INTERVISTATORE: Questo è un punto molto importante. Mi sono espresso in modo scorretto. Credevo non fosse necessario per un’entità essere consciamente consapevole della Legge dell’Uno, per andare dalla terza alla quarta densità.
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: In che punto delle densità è necessario che un’entità sia consciamente consapevole della Legge dell’Uno al fine di progredire?
RA: Sono Ra. Il raccolto della quinta densità è di coloro le cui distorsioni vibratorie accettano consciamente l’onore/dovere della Legge dell’Uno. Questa responsabilità/onore è la base di questa vibrazione.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi qualcosa di più di questo concetto onore/responsabilità?
RA: Sono Ra. Ogni responsabilità è un onore; ogni onore, una responsabilità.
INTERVISTATORE: Grazie. Mi puoi dare una breve descrizione delle condizioni della quarta densità?
RA: Sono Ra. Ti chiediamo di tenere in considerazione, durante la nostra descrizione, che non ci sono parole per descrivere positivamente la quarta densità. Possiamo solo spiegare cosa non è e solo approssimativamente cosa è. Al di là della quarta densità la nostra capacità è sempre più limitata al punto che non troviamo più le parole.
Questo è ciò che non è la quarta densità: non è di parole, a meno che scelte. Non è di veicoli chimici per le attività del complesso corporeo. Non è di disarmonia all’interno del sé. Non è di disarmonia tra la gente. Non è, nei limiti della possibilità, causa di disarmonia.
Questa è un’approssimazione di ciò che è: è un piano di veicoli bipedi molto più ricco di vita; è un piano in cui si è consapevoli del pensiero degli altri; è un piano di compassione e comprensione dei dolori di terza densità; è un piano che ricerca la saggezza o luce; è un piano in cui le differenze individuali vengono dichiarate ma automaticamente armonizzate dal consenso del gruppo.
INTERVISTATORE: Puoi definire il termine densità, per come lo stiamo utilizzando?
RA: Sono Ra. Il termine densità è, come voi direste, matematico. L’analogia che più si avvicina è quella della musica: dopo le sette note della vostra scala, l’ottava nota inizia una nuova ottava. Nella vostra grande ottava di esistenza, che noi condividiamo, ci sono sette ottave o densità. In ogni densità ci sono sette sub-densità. In ogni sub-densità ci sono sette sub-sub-densità. All’interno di ogni sub-sub-densità ci sono sette sub-sub-sub-densità e così via.
INTERVISTATORE: Il tempo di questa seduta si è protratto oltre l’ora. Possiamo continuare? Quali sono le condizioni dello strumento?
RA: Sono Ra. Lo strumento è equilibrato. Se desideri possiamo continuare.
INTERVISTATORE: Dunque ogni densità ha sette sub-densità che a loro volta hanno sette sub-densità e così via. Ciò si sta sviluppando a un ritmo molto veloce poiché ognuna è aumentata dall’esponenziale di sette. Questo significa che in ogni livello di densità può accadere tutto ciò a cui si sta pensando?
RA: Sono Ra. Dalla tua confusione selezioniamo il concetto che stai cercando di esprimere, che è l’infinito/opportunità. Puoi considerare che ogni complesso possibilità/probabilità abbia un’esistenza.
INTERVISTATORE: Le cose come i sogni ad occhi aperti diventano reali in altre densità?
RA: Sono Ra. Questo dipende dalla natura del sogno. E’ un argomento piuttosto vasto. Per semplificare possiamo dire che se il sogno ad occhi aperti, come tu lo chiami. si riferisce al sé, diventa una realtà per il sé. Se è un sogno che coinvolge la totalità, potrebbe diventare parte dell’infinito di complessi possibilità/probabilità e avvenire in un altro luogo, non avendo un collegamento particolare con i campi di energia del creatore.
INTERVISTATORE: Per chiarire meglio, se dovessi fantasticare di costruire una nave, questo avverrebbe in una di queste altre densità?
RA: Sono Ra. Questo avverrebbe/sarebbe avvenuto/potrebbe avvenire.
INTERVISTATORE: E se un’entità sogna di combattere un’entità, questo avverrebbe?
RA: Sono Ra. In questo caso la fantasia dell’entità coinvolge il sé e gli altri, e questo unirebbe il pensiero-forma al complesso possibilità/probabilità collegato al sé che è il creatore di questo pensiero-forma. Questo dunque aumenterebbe la possibilità/probabilità perché ciò avvenga in terza densità.
INTERVISTATORE: Il gruppo di Orione utilizza questo principio per creare le condizioni favorevoli a raggiungere il proprio scopo?
RA: Sono Ra. Risponderemo in modo più specifico di quanto richiesto. Il gruppo di Orione utilizza i sogni di natura ostile o negativa per nutrire o rafforzare questi pensiero-forme.
INTERVISTATORE: Gli Erranti che sono venuti e che verranno sul nostro pianeta, sono influenzati dai pensieri di Orione?
RA: Sono Ra. Come abbiamo già detto, gli Erranti diventano completamente creature di terza densità nel complesso mente/corpo. Ci sono le medesime probabilità, perché si verifichi una simile influenza, sia sugli Erranti che su qualsiasi altro complesso mente/corpo/spirito di questa sfera planetaria. L’unica differenza risiede nel complesso dello spirito che ha un’armatura di luce che gli permette di riconoscere più chiaramente ciò che potrebbe non essere desiderato dal complesso mente/corpo/spirito. Questo è solo un inclinazione e non può essere chiamata comprensione.
Inoltre, l’Errante è, nel proprio mente/corpo/spirito, meno distorto verso, chiamiamole così, le tortuosità delle confusioni positive/negative di terza dimensione. Di conseguenza spesso non riconosce così facilmente, come avviene per un individuo negativo, la natura negativa di pensieri o esseri.
INTERVISTATORE: Quindi gli Erranti, qui incarnati, diventano per il gruppo di Orione, il bersaglio con la più alta priorità?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Se un Errante dovesse venire influenzato dal gruppo di Orione, che cose gli accadrebbe durante il raccolto?
RA: Sono Ra. Se un Errante dimostra, attraverso determinate azioni, un orientamento negativo verso gli altri, verrebbe, come abbiamo gia detto, catturato dalle vibrazioni planetarie e, quando raccolto, dovrà probabilmente ripetere il ciclo maestro di terza densità come entità planetaria. Questa era l’ultima risposta di questa seduta.
Hai una breve domanda a cui possiamo rispondere?
INTERVISTATORE: Lo strumento è a proprio agio?
RA: Sono Ra. Questo strumento è a proprio agio. Sei molto scrupoloso.
Sono Ra. Vi lascio nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Continuate, quindi, a rallegrarvi nel potere e nella pace. Adonai.
* * * * * * * * * *
Originale in Inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/1981/1981_0131_book_1.htm
Traduzione di Gisella Bianchi, Amala Montecucco e Lara Varisco