)*(Stazione Celeste)
LA LEGGE DELL'UNO
LIBRO I
THE RA
MATERIAL
Sessione 19
8 Febbraio 1981
RA: Sono Ra. Vi do il benvenuto nell’amore e nella luce dell’Infinito Creatore. Stiamo comunicando.
INTERVISTATORE: Vorremmo parlare dell’evoluzione di mente, corpo, spirito. Credo che un buon inizio potrebbe essere il trasferimento dalla seconda alla terza densità e quindi approfondire l’evoluzione delle entità di terza densità sulla Terra, prestando particolare attenzione ai meccanismi che aiutano o impediscono questa evoluzione.
Tutte le entità passano dalla seconda alla terza densità, oppure alcune non hanno mai effettuato questo trasferimento?
RA: Sono Ra. La tua domanda comporta la comprensione dell’energia intelligente dello spazio/tempo continuum che anima la vostra illusione. Nel contesto di questa illusione possiamo dire che ci sono alcune entità che non si trasferiscono da una determinata densità a un’altra perché il continuum è finito.
Nella nostra comprensione l’universo o la creazione è un essere infinito, con un cuore che batte, come se vivesse nella propria energia intelligente, e questa intelligenza batte di densità in densità. In questo contesto qualunque entità di coscienza ha sperimentato/sperimenta/sperimenterà qualunque densità.
INTERVISTATORE: Partiamo dal punto in cui un’entità individualizzata di seconda densità è pronta per il passaggio alla terza. Questa seconda densità è un essere che noi chiameremmo animale?
RA: Sono Ra. Ci sono tre tipi di entità di seconda densità che acquistano, diciamo, la comprensione dello spirito. Il primo è l’animale ed è il predominante. Il secondo è il vegetale, soprattutto ciò che voi chiamate con il complesso di suoni vibranti "albero". Queste entità sono capaci di dare e ricevere abbastanza amore da divenire individualizzate. La terza è il minerale. A volte, una determinata località/luogo, come voi la chiamereste, si energizza in individualità, attraverso l’amore che riceve e che dà, in relazione a un’entità di terza densità ad esso legata. Questo è l’ultimo tipo di trasferimento.
INTERVISTATORE: Quando avviene questo trasferimento dalla seconda alla terza densità, in che modo l’entità, che sia animale, (vegetale) albero, o minerale, acquista la comprensione dello spirito?
RA: Sono Ra. Le entità non acquistano la comprensione dello spirito. Diventano consapevoli dell’energia intelligente all’interno di ogni porzione, cellula o atomo del loro essere.
Questa consapevolezza è la consapevolezza di ciò che è già stato dato. Dall’infinito provengono tutte le densità. L’auto-consapevolezza proviene dall’interno, dato il catalizzatore della comprensione di determinate esperienze, come potremmo chiamare questa particolare energia, l’ascesa spiroidale della cellula, atomo o consapevolezza.
Puoi dunque vedere che c’è un’inevitabile spinta verso, ciò che voi chiamereste, la finale comprensione del sé.
INTERVISTATORE: Quindi dopo il trasferimento in terza densità, ho ragione a dire - prendiamo la Terra come esempio - che le entità assomiglieranno a noi? Avranno una forma umana?
RA: Sono Ra. E’ corretto, prendendo la vostra sfera planetaria come esempio.
INTERVISTATORE: Quando su questo pianeta le prime entità di seconda densità passarono in terza densità, ciò avvenne con l’aiuto del trasferimento degli esseri di Marte, oppure gli esseri di seconda densità vennero trasferiti in terza densità senza alcuna influenza esterna?
RA: Sono Ra. C’erano alcune entità di seconda densità che passarono in terza densità senza alcuno stimolo esterno ma semplicemente grazie all’esperienza.
Altri della vostra seconda densità planetaria si unirono al ciclo di terza densità grazie allo stesso tipo di trasmissione di aiuto vibratorio, allo scopo di aiutare il raccolto, come ora quelli della Confederazione trasmettono a voi. Questa comunicazione era, tuttavia, telepatica e non telepatica/vocale o telepatica/scritta, a causa della natura degli esseri di seconda densità.
INTERVISTATORE: Chi ha inviato l’aiuto agli esseri di seconda densità?
RA: Sono Ra. Noi ci chiamiamo la Confederazione dei Pianeti al Servizio dell’Infinito Creatore. Questa è una semplificazione allo scopo di facilitare la comprensione tra la vostra gente. Esitiamo a usare il termine "comprensione", ma è il più vicino al nostro significato.
INTERVISTATORE: Quindi il passaggio dalla seconda alla terza densità avvenne 75.000 anni fa? Più o meno?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Dove, gli esseri di terza densità, hanno preso i veicoli fisici di terza densità per incarnarsi?
RA: Sono Ra. Sul piano di seconda densità, c’erano forme, che quando esposte alle vibrazioni di terza densità divennero forme umane di terza densità.
Cioè si verificò la perdita del pelo del corpo, come voi lo chiamereste, il rivestimento del corpo per protezione, il cambiamento della struttura del collo, della mascella e della fronte, per permettere una più semplice vocalizzazione, e lo sviluppo delle caratteristiche del cranio per i bisogni di terza densità. Questo fu un normale mutamento.
INTERVISTATORE: Quanto ci volle per questa trasformazione? Deve essere stato un periodo molto breve.
RA: Sono Ra. Hai ragione, perlomeno nei nostri termini di misurazione tra una generazione e l’altra. Quelli di questo pianeta, che sono stati raccolti, sono riusciti a utilizzare i nuovi complessi fisici di elementi chimici adatti alla lezione di terza densità.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi in che modo questi nuovi complessi fisici furono adattati per le lezioni di terza densità e quali erano queste lezioni?
RA: Sono Ra. C’è una necessità per la terza densità. Questa necessità è l’auto-consapevolezza, o autocoscienza. Allo scopo di poter fare ciò, il complesso chimico del corpo deve essere in grado di pensieri astratti. Quindi, la necessità fondamentale è la combinazione di pensiero intuitivo e razionale. Ciò era transitorio nelle forme di seconda densità, che operavano soprattutto per intuizione che per ottenere risultati sondava attraverso la pratica.
La mente di terza densità era in grado di elaborare informazioni così da pensare in modo astratto e in ciò che potrebbe essere definito in modo "inutile", nel senso della sopravvivenza. Questo è il requisito primario.
Ci sono altri ingredienti importanti: la necessità di un veicolo fisico più debole per incoraggiare l’utilizzo della mente, lo sviluppo della consapevolezza, già presente, del complesso collettivo. Inoltre l’ulteriore sviluppo della destrezza fisica delle mani, come voi chiamate questa porzione del vostro complesso corporeo.
INTERVISTATORE: Questo sembra essere uno stadio di sviluppo attentamente pianificato o progettato. Puoi dirmi qualcosa dell’origine di questo progetto o il suo sviluppo?
RA: Sono Ra. Ritorniamo alla precedente informazione. Considera e ricorda la discussione del Logos. Con la primaria distorsione del libero arbitrio, ogni galassia sviluppa il proprio Logos. Questo Logos ha completo libero arbitrio nel determinare il cammino dell’energia intelligente che promuove le lezioni di tutti quelli della densità date le condizioni delle sfere planetarie dei corpi solari.
INTERVISTATORE: Dunque, c’è, ciò che io chiamerei, un catalizzatore fisico che opera sempre sulle entità in terza densità. Presumo che ciò avvenga anche in seconda densità. E’ un catalizzatore che agisce attraverso ciò che noi chiamiamo dolore ed emozione. La primaria ragione per l’indebolimento del corpo fisico, cioè l’eliminazione dei peli, eccetera, è un modo perché questo catalizzatore agisca maggiormente sulla mente e sia quindi in grado di creare il processo di evoluzione?
RA: Sono Ra. Non è completamente corretto. Anche se è molto vicino alle distorsioni della nostra comprensione.
Considera, per esempio, l’albero. E’ autosufficiente. Considera l’entità di terza densità. E’ autosufficiente solo attraverso la difficoltà e la privazione. E’ difficile che apprenda sola perché ha un handicap innato, che è contemporaneamente la grande virtù e il grande svantaggio della terza densità. E’ la mente razionale/intuitiva.
Quindi, l’indebolimento del veicolo fisico, è stato progettato per distorcere le entità verso la predisposizione a trattare gli uni con gli altri. Così, le lezioni che prevedono la conoscenza dell’amore, possono avere inizio.
Questo catalizzatore viene quindi condiviso tra le genti come una parte importante dello sviluppo di ogni essere, oltre alle esperienze dell’io in solitudine e la sintesi di tutte le esperienze attraverso la meditazione. Il modo più veloce per imparare è trattare con gli altri esseri. Ciò è un catalizzatore molto più grande che trattare con l’io. Trattare con l’io senza gli altri è come vivere senza ciò che voi chiamate specchio. L’io non può vedere i frutti del proprio essere. Quindi, l’uno può aiutare l’altro grazie al riflesso. Questa è anche una delle ragioni principali per l’indebolimento del corpo, come voi chiamate il complesso fisico.
INTERVISTATORE: Quindi ci sono esseri di seconda densità che sono principalmente motivati verso il sé e forse appena predisposti verso gli altri, diciamo verso la loro famiglia immediata; questi esseri passano in terza densità portando con sé questa tendenza che verrà lentamente modificata, fino a diventare la predisposizione verso un complesso sociale e infine verso l’unione con tutto. E’ corretto?
RA: Sono Ra. E’ corretto.
INTERVISTATORE: Quindi gli esseri di terza densità che hanno appena compiuto il trasferimento dalla seconda, sono ancora fortemente inclini al servizio al sé. Ci devono essere molti altri meccanismi per creare la consapevolezza verso un possibile servizio agli altri.
Mi domando innanzitutto qual è questo meccanismo e quando avviene la divisione in cui l’entità è in grado di continuare sulla strada del servizio al sé, che infine lo porterà in quarta densità.
Presumo che un’entità possa iniziare, diciamo, in seconda densità, con il servizio al sé e continuare in questo modo, senza mai discostarvisi. E’ corretto?
RA: Sono Ra. Non è corretto. Il concetto di seconda densità del servizio al sé comprende il servizio di coloro legati alla tribù o al branco. In seconda densità ciò non è visto come una separazione del sé e degli altri. Tutto viene considerato quale sé, poiché, per alcune forme di seconda densità, se il branco o la tribù si indeboliscono, così avviene per l’entità all’interno del gruppo o della tribù.
La terza densità, iniziale o nuova, ha questa innocente tendenza o distorsione, nel considerare quelli della famiglia, della società, e forse lo stesso paese. Quindi sebbene sia una distorsione non utile per progredire in terza densità, è priva di polarità.
La rottura diventa apparente quando un’entità percepisce gli altri quali altri esseri e decide consciamente di manipolare gli altri per il beneficio del sé. Questo è l’inizio del cammino di cui parlavi.
INTERVISTATORE: Quindi, attraverso il libero arbitrio, a un certo punto dell’esperienza di terza densità, il cammino si divide e l’entità sceglie consciamente, o probabilmente non sceglie consciamente. L’entità sceglie consciamente questo cammino dell’iniziale punto di divisione?
RA: Sono Ra. Stiamo parlando in generale e ciò è pericoloso perché sempre impreciso. Tuttavia, capiamo che tu intendi avere una panoramica generale; quindi elimineremo le anomalie e parleremo considerando la maggioranza.
La maggioranza degli esseri di terza densità è molto lontana dal cammino scelto prima che la comprensione di quel cammino sia cosciente.
INTERVISTATORE: Puoi dirmi quali tendenze creano lo slancio verso la scelta del cammino al servizio del sé?
RA: Sono Ra. Possiamo parlare solo per metafore. Alcuni amano la luce. Altri l’oscurità. Si può scegliere in che modo agire tra le varie e infinte possibilità date dal Creatore. Per esempio, durante un picnic, alcuni si divertono, considerano il sole bellissimo, il cibo delizioso, i giochi divertenti e risplendono della gioia della creazione. Alcuni invece considerano la notte deliziosa, e i loro picnic sono dolorosi, difficili, sono sofferenza degli altri e l’esame delle perversità della natura. Questi si divertono con un altro tipo di picnic.
Tutte queste esperienze sono disponibili. E’ il libero arbitrio di qualunque entità che sceglie in che modo giocare e come divertirsi.
INTERVISTATORE: Presumo che un’entità, possa decidere di cambiare il suo cammino quando vuole e a volte ripercorrere i propri passi. E questo cambiamento diventa più difficile più ci si è inoltrati lungo il cammino scelto. E’ corretto?
RA: Sono Ra. Non è corretto. Più un’entità si è polarizzata, più facilmente potrà cambiare questa polarità, perché maggiore saranno il potere e la consapevolezza acquisiti.
Coloro davvero indifesi sono quelli che non hanno scelto consciamente ma che ripetono i disegni senza avere la conoscenza di questa ripetizione o il significato di quel disegno.
INTERVISTATORE: Credo che questo sia un punto molto importante. Sembra che in questa polarizzazione vi sia un estremo potenziale proprio come nell’elettricità in cui vi è un polo positivo e negativo. Più li carichi, maggiore è la differenza di potenziale e l’abilità ad operare.
Mi sembra che questa sia la medesima analogia che si trova nella coscienza. E’ corretto?
RA: Sono Ra. E’ esatto.
INTERVISTATORE: Quindi sembra esserci una relazione tra ciò che noi percepiamo come fenomeno fisico, diciamo il fenomeno elettrico, e il fenomeno della coscienza, nel senso che, derivando entrambi dall’Uno Creatore, sono praticamente identici ma hanno azioni diverse. Ho ragione?
RA: Sono Ra. Ancora una volta dobbiamo semplificare per rispondere alla tua domanda.
Il solo complesso fisico è creato da molte, molte energie o campi elettromagnetici interagenti a causa dell’energia intelligente: le configurazioni mentali, o distorsioni, di ogni complesso aggiungono campi di energia elettromagnetica e distorcono i disegni dei complessi fisici di energia; l’aspetto spirituale serve quale ulteriore complessità di campi, di per sé perfetto, ma che può essere concepito in modi molto distorti o non integrati tramite i complessi di mente e corpo dei campi di energia.
Quindi, invece di un magnete con una polarità, si ha, nel complesso mente/corpo/spirito, una polarità fondamentale espressa in ciò che voi chiamereste energia del raggio-viola, la somma dei campi di energia, ma che viene influenzato da pensieri di tutti i tipi originati dal complesso della mente, tramite le distorsioni del complesso del corpo, e dalle numerose relazioni tra il microcosmo, che è l’entità, e il macrocosmo in molte forme, che si può rappresentare guardando le stelle, come voi le chiamate, ognuna delle quali contribuisce con un raggio di energia che penetra nell’intreccio elettromagnetico dell’entità a causa della sue distorsioni individuali.
INTERVISTATORE: Questa è dunque la radice di ciò che noi chiamiamo astrologia?
RA: Sono Ra. Sarà l’ultima domanda completa.
La radice dell’astrologia è un modo per percepire le distorsioni primarie che possono essere predette su linee di probabilità/possibilità, dati gli orientamenti cosmici e le configurazioni al momento dell’ingresso nel complesso fisico/mentale dello spirito e in quello del complesso fisico/mentale/spirituale nell’illusione.
Ciò dunque ha la possibilità di suggerire aree di base di distorsione. Non c’è niente di più. Il ruolo dell’astrologia è paragonabile a quello di una radice tra molte.
INTERVISTATORE: Possiamo fare qualcosa perché lo strumento sia maggiormente a proprio agio?
RA: Sono Ra. Questo strumento è ben allineato. Sei molto coscienzioso. Ti chiediamo di fare attenzione che lo strumento indossi ciò che voi chiamate scarpe.
Sono Ra. Vi lascio nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Continuate, quindi, a rallegrarvi nel potere e nella pace dell’Uno Creatore. Adonai.
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Originale in Inglese: http://www.llresearch.org/transcripts/issues/1981/1981_0208_book_1.htm
Traduzione di Gisella Bianchi, Amala Montecucco e Lara Varisco