)*(Stazione Celeste)

 

Seduta 51

6 maggio 1981

 

RA: Sono Ra. Vi do il benvenuto nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Stiamo comunicando.

 INTERVISTATORE: Mentre iniziamo il Terzo Libro della Legge dell’Uno, ci sono un paio di domande di una certa importanza che avrei da fare, e una che considero più interlocutoria ma ugualmente sento di dover sottoporre.

Per prima cosa desidererei arrivare al punto finale a proposito del raccolto. Mi meraviglio che ci possa essere una supervisione sul raccolto, ma se è così, perché questa supervisione è necessaria e come funziona, dato che la raccoglibilità di un’entità viene determinata dal raggio viola? E’ necessario per le entità supervisionare il raccolto, oppure esso è automatico?

 RA: Sono Ra. In tempo di raccolto ci sono sempre raccoglitori. Il frutto è formato così come lo sarà, ma è necessaria una qualche supervisione allo scopo di assicurarsi che questo premio sia collocato come deve essere senza ammaccature o imperfezioni.

 Ci sono coloro di tre livelli che sovrintendono sul raccolto.

Il primo livello è planetario ed è ciò che può essere chiamato angelico. Questo tipo di guardiani include la totalità del complesso mente/corpo/spirito o il Sé Superiore di un’entità e quelle entità dei piani interni che sono state attratte verso questa entità attraverso la sua ricerca interiore.

 La seconda categoria di quelli che vigilano su questo processo sono coloro della Confederazione che hanno l’onore/dovere di trovarsi in piccoli luoghi sul bordo delle soglie di luce/amore, in maniera tale che quelle entità, siano o no raccolte, per quanto possano essere confuse o incapaci di creare un contatto con il proprio Sé Superiore, inciampando cadano per nient’altro che la forza della luce. Queste entità della Confederazione risollevano coloro che cadono e li rimettono in grado di continuare la loro strada verso la luce.

 Il terzo gruppo che sovrintende su questo processo è quello che voi chiamate i Guardiani. Questo gruppo proviene dall’ottava superiore alla nostra e serve in questa maniera come portatore di luce. Questi Guardiani forniscono le precise emissioni di luce/amore nelle disseminazioni estremamente meticolose del discernimento, così che la precisa vibrazione di luce/amore di ogni entità può essere assicurata.

 Così il raccolto è automatico in coloro che, raccolti, risponderanno in accordo a ciò che è immutabile durante il raccolto. Questa è l’emanazione del raggio viola. Comunque, questi aiutanti sono in circolazione allo scopo di assicurare un corretto raccolto, così che ogni entità possa avere la piena opportunità di esprimere l’individualità del proprio raggio viola.

 INTERVISTATORE: La successiva domanda è di un tipo piuttosto interlocutorio; comunque, mi è stata sottoposta da una persona con cui ho comunicato che è profondamente coinvolta nel fenomeno degli UFO. Se la ritieni troppo transitoria o poco importante potremo saltarla, ma ad ogni modo mi è stato chiesto come sia possibile per le astronavi di quarta densità arrivare qui dal momento che, mentre ci si avvicina alla velocità della luce, la massa si approssima all’infinito. La mia domanda sarebbe: perché le astronavi sono realmente necessarie?

 RA: Sono Ra. Hai formulato diverse domande. Risponderemo ad una per volta.

 Per prima cosa, siamo d’accordo sul fatto che questo materiale è interlocutorio.

 Secondariamente, coloro che per la maggior parte provengono da punti distanti, come voi li chiamate, non hanno bisogno di astronavi per come voi le conoscete. La questione in sé stessa richiede conoscenze di cui non siete in possesso. Cercheremo quindi di formulare ciò che può essere formulato.

 Anzitutto, vi sono poche entità di terza densità che hanno imparato come usare le astronavi per viaggiare fra i sistemi stellari sperimentando le limitazioni che adesso comprendete. In ogni caso, tali entità hanno imparato ad usare l’idrogeno in maniera diversa da come fate voi adesso. Queste entità impiegano ancora grandi quantità di tempo, per come voi lo misurate, per spostarsi. Però queste entità sono perfettamente capaci di usare l’ipotermia per rallentare i processi del complesso fisico e mentale, allo scopo di sostenere la durata del volo. Coloro provenienti da Sirio sono di questo tipo. Ci sono altri due tipi.

 Uno è il tipo che, provenendo dalla quarta, quinta o sesta densità della vostra galassia, ha accesso ad un tipo di sistema di energia che utilizza la velocità della luce come una fionda e riesce in tal modo a raggiungere qualunque luogo senza che secondo la vostra visuale sia trascorso del tempo.

 L’altro tipo di esperienza è quella di quarta, quinta e sesta densità di altre galassie e di alcune della vostra che hanno imparato le discipline della personalità necessarie ad vedere l’universo come un’essenza e, quindi, sono in grado di procedere da luogo a luogo solo con il pensiero, materializzando l’astronave necessaria, se vogliamo, per includere il corpo di luce dell’entità.

 INTERVISTATORE: Ritengo che l’ultimo tipo sia il tipo di cui noi abbiamo esperienza attraverso gli sbarchi del gruppo di Orione. E’ corretto?

 RA: Sono Ra. Il gruppo di Orione è mischiato fra il penultimo e l’ultimo dei gruppi precedenti.

 INTERVISTATORE: Perché è necessario un veicolo per questa transizione? Quando tu, Ra, sei andato in precedenza in Egitto hai usato un’astronave a forma di campana, ma hai fatto questo col pensiero. Puoi dirmi perché hai usato un veicolo anziché materializzare direttamente il corpo?

 RA: Sono Ra. Il veicolo o astronave è quel pensiero-forma entro cui la nostra concentrazione può funzionare come motivatrice. Non possiamo usare i nostri complessi mente/corpo/spirito come focus per un simile lavoro.

 INTERVISTATORE: Grazie. Mi sembra, e dimmi se sbaglio in quest’affermazione, che noi possediamo sette corpi, ognuno corrispondente ai sette colori dello spettro, e l’energia che crea questi sette corpi è un tipo di energia universale che fluisce nel nostro ambiente planetario e arriva attraverso i sette centri di energia che abbiamo chiamato chakra per sviluppare e perfezionare questi corpi. Ognuno di questi corpi è in qualche modo correlato alla configurazione mentale che possediamo, e la perfezione di questi corpi e il totale fluire interno di questa energia è una funzione di questa configurazione mentale, e attraverso questa configurazione possiamo bloccare, fino ad un certo punto, l’interno fluire dell’energia che ha creato questi sette corpi. Puoi commentare riguardo ciò che è giusto e ciò che è sbagliato in queste affermazioni?

 RA: Sono Ra. Il tuo ragionamento è sostanzialmente corretto. Usare il termine “configurazione mentale” significa semplificare al massimo i metodi di bloccaggio di ciò che fluisce internamente per come accadono nella vostra densità. Il complesso mentale ha una relazione con i complessi dello spirito e del corpo che non è fissata. Così, i bloccaggi possono avvenire fra spirito e mente, o corpo e mente, su differenti livelli. Reiteriamo affermando che ogni centro di energia ha sette sub-colori, come diciamo per convenienza. In tal modo i bloccaggi spirituali/mentali combinati con quelli mentali/fisici possono incidere su ognuno dei centri di energia in molte diverse forme. Ecco che puoi vedere la sottile natura del bilanciamento e del processo evolutivo.

 INTERVISTATORE: Non sono del tutto certo che la prossima domanda possa essere fruttuosa per la strada che stiamo percorrendo, ma voglio porla perché sono convinto che esista una connessione.

 Sul retro del libro SECRETS OF THE GREAT PYRAMID, ci sono diverse riproduzioni di dipinti o opere egizie, delle quali alcune mostrano uccelli che volano sopra entità situate in orizzontale. Puoi dirmi il perché di ciò e se esiste qualche collegamento con Ra?

 RA: Sono Ra. I disegni di cui parli sono alcuni fra quelli che distorcono l’insegnamento della nostra percezione della morte come portale per ulteriori esperienze. Le distorsioni riguardano le considerazioni della natura specifica quali i processi della cosiddetta “morte” del complesso mente/corpo/spirito. Nella vostra filosofia, ciò può essere paragonato alla distorsione dello Gnosticismo: vale a dire, il convincimento che una persona può acquisire la conoscenza e una posizione appropriata per mezzo di movimenti, concetti e simboli accuratamente percepiti. Infatti, il processo di morte fisica è come lo abbiamo descritto in precedenza: qualcosa in cui è possibile ottenere aiuto, e l’unico aiuto necessario alla morte è il rilascio dell’entità dal suo corpo e da quelli vicino ad esso e la glorificazione del processo di coloro che si addolorano. Attraverso questi mezzi, il complesso mente/corpo/spirito che ha sperimentato la morte fisica può essere aiutato, non invece attraverso le varie percezioni di accurati e ripetuti rituali.

 INTERVISTATORE: Hai parlato in precedenza di velocità rotazionali dei centri di energia. E’ corretto assumere che questa è una funzione del blocco del centro di energia, così che quando esso è meno bloccato, la velocità di rotazione è più alta e l’energia fluente all’interno è più grande?

 RA: Sono Ra. E’ in parte corretto. Nei primi tre centri di energia un completo sblocco di tale energia è in grado di creare velocità di rotazione. Se l’entità sviluppa i più alti centri di energia, comunque, questi centri saranno in grado di esprimere la loro natura mediante la formazione di strutture di cristallo. Questa è la forma di attivazione dei centri di energia più elevata o maggiormente bilanciata, poiché la natura di spazio/tempo di tale energia viene trasmutata nella natura tempo/spazio di regolarizzazione e bilanciamento.

 INTERVISTATORE: Cosa intendi per strutture di cristallo?

 RA: Sono Ra. Ognuno dei centri di energia del complesso fisico può essere visto come possessore di una distinta struttura cristallina nell’entità maggiormente sviluppata. Ognuno sarà qualcosa di sostanzialmente differente così come nel vostro mondo non esistono due fiocchi di neve simili. In ogni caso, ogni struttura è regolare. Il centro di energia rosso spesso assume la forma di una ruota a caviglie. Il centro di energia arancione quella di un fiore con tre petali.

 Il centro giallo ha ancora una forma rotonda, molto sfaccettata, come una stella.

 Il centro di energia verde talvolta viene chiamato la forma-loto, e il numero di punti della struttura cristallina dipende dalla forza di questo centro.

 Il centro di energia blu è capace di avere forse un centinaio di sfaccettature e possiede grande e brillante luminosità.

 Il centro indaco, un po’ più tranquillo, possiede la forma base triangolare o a tre petali, sebbene alcuni adepti che hanno saputo bilanciare le energie inferiori possano creare molte forme sfaccettate.

 Il centro di energia viola è l’ultimo variabile ed è talvolta descritto nella vostra filosofia come “dai mille petali”, e rappresenta la sommatoria della totalità delle distorsioni del complesso mente/corpo/spirito.

 INTERVISTATORE: Proprio adesso avverto una sensazione al centro indaco. Se questo centro fosse totalmente attivato e sbloccato, non sentirei allora niente lì?

 RA: Sono Ra. La risposta a questa domanda violerebbe la Legge della Confusione.

 INTERVISTATORE: Immediatamente dopo la morte del corpo fisico hai affermato che il corpo primariamente attivato è quello indaco, e che esso è da considerarsi come creatore di forma. Perché avviene questo?

 RA: Questa sarà l’ultima domanda completa di questa sessione di lavoro.

 Il corpo indaco può essere considerato come analogo dell’energia intelligente. E’ il Logos del microcosmo. L’energia intelligente della totalità del complesso mente/corpo/spirito trae la sua esistenza dall’infinito intelligente o Creatore. Questo Creatore deve essere compreso, sia nel macrocosmo che nel microcosmo, per avere, come abbiamo detto, due nature: l’infinito non potenziato che è intelligente; questo è tutto quello che c’è.

 Il libero arbitrio è stato potenziato, sia dal Creatore di tutti noi che da noi stessi come co-Creatori per mezzo dell’infinito intelligente che possiede volontà. Questa volontà può essere avvicinata dal corpo indaco o creatore di forme e la sua saggezza è usata quindi per scegliere il luogo appropriato e il tipo di esperienza che questo co-Creatore o sub-sub-Logos  - che voi chiamate con tanta superficialità “persona” -  prenderà.

 Sono Ra. C’è il tempo per qualche breve domanda.

 INTERVISTATORE: C’è qualcosa che possiamo fare per rendere lo strumento più a suo agio o per migliorare il contatto?

 RA: Sono Ra. Va tutto bene. Siete coscienziosi. Vi lascio, fratelli miei, nell’amore e nella luce dell’Uno Infinito Creatore. Andate avanti, dunque, rallegrandovi nel potere e nella pace dell’Uno Infinito Creatore. Adonai.

 

 Tradotto da Andrea Calabrese per Stazione Celeste